krentak the Arising!
19-10-05, 13:20
Aborto in Brasile: una legge totalitaria
Liberalizzazione totale dell'aborto ed esclusione dell'obiezione di
coscienza. Una offensiva per estendere l'aborto in tutta l'America Latina
dalle multinazionali dell'orrore.
.Più di 200 ONGs femministe radicali e abortiste, finanziate da capitali
stranieri, appoggiano il progetto del Ministero della Salute brasiliano che
prevede la legalizzazione dell'aborto fino al quinto mese di gestazione ed
esclude l'obiezione di coscienza per i medici; ne informa AciPrensa
Secondo quanto dice l'organizzazione spagnola Forum Libertas, ci si trova
davanti ad una strategia per estendere l'aborto (senza limiti) nell'America
Latina dove circa il 90% della popolazione è contraria. Ciò avviene
attraverso ONGs , finanziate in maggioranza da capitale statunitense, le
quali appoggiano la politica del governo del presidente Lula da Silva, già
travolto da pesanti scandali politici. Questo, nonostante parole contrarie,
sta facendo passi avanti per facilitare la legalizzazione totale dell'aborto
nel Paese.
Lo scorso 1 settembre, il ministro della salute Josè Saraiva Felipe ha
pubblicato il decreto 1.508, che si sta dibattendo come progetto di legge
nel Congresso. Tra le altre cose, il documento dà garanzie ai medici ed agli
operatori della sanità, per il futuro di non incorrere in processi per
aborto, e nello stesso tempo cancella il diritto alla obiezione di
coscienza. Pertanto, il documento obbliga il medico a realizzare aborti,
sotto pena delle sanzioni di legge se si nega a questo.
La Chiesa brasiliana ha iniziato una campagna di sensibilizzazione per far
comprendere le nefaste conseguenze dell'approvazione definitiva di questo
progetto di legge. Il vescovo ausiliare di San Paolo e segretario della
conferenza episcopale, Mons. Odilo Pedro Scherer, ha inviato una lettera a
tutti i vescovi perchè parlino con i parlamentari delle proprie diocesi al
fine di far considerare l'iniquità di questa legge.
Vari consigli comunali hanno preso misure per neutralizzare giuridicamento
gli effetti del controverso progetto di legge. Il sindaco di San Paolo,
Cesar Maia, ha pubblicato un decreto che proibisce a tutti i centri
ospedalieri della città l'osservanza del decreto 1.508. Questa iniziativa è
stata appoggiata ed imitata da altre città e stati del Brasile
Liberalizzazione totale dell'aborto ed esclusione dell'obiezione di
coscienza. Una offensiva per estendere l'aborto in tutta l'America Latina
dalle multinazionali dell'orrore.
.Più di 200 ONGs femministe radicali e abortiste, finanziate da capitali
stranieri, appoggiano il progetto del Ministero della Salute brasiliano che
prevede la legalizzazione dell'aborto fino al quinto mese di gestazione ed
esclude l'obiezione di coscienza per i medici; ne informa AciPrensa
Secondo quanto dice l'organizzazione spagnola Forum Libertas, ci si trova
davanti ad una strategia per estendere l'aborto (senza limiti) nell'America
Latina dove circa il 90% della popolazione è contraria. Ciò avviene
attraverso ONGs , finanziate in maggioranza da capitale statunitense, le
quali appoggiano la politica del governo del presidente Lula da Silva, già
travolto da pesanti scandali politici. Questo, nonostante parole contrarie,
sta facendo passi avanti per facilitare la legalizzazione totale dell'aborto
nel Paese.
Lo scorso 1 settembre, il ministro della salute Josè Saraiva Felipe ha
pubblicato il decreto 1.508, che si sta dibattendo come progetto di legge
nel Congresso. Tra le altre cose, il documento dà garanzie ai medici ed agli
operatori della sanità, per il futuro di non incorrere in processi per
aborto, e nello stesso tempo cancella il diritto alla obiezione di
coscienza. Pertanto, il documento obbliga il medico a realizzare aborti,
sotto pena delle sanzioni di legge se si nega a questo.
La Chiesa brasiliana ha iniziato una campagna di sensibilizzazione per far
comprendere le nefaste conseguenze dell'approvazione definitiva di questo
progetto di legge. Il vescovo ausiliare di San Paolo e segretario della
conferenza episcopale, Mons. Odilo Pedro Scherer, ha inviato una lettera a
tutti i vescovi perchè parlino con i parlamentari delle proprie diocesi al
fine di far considerare l'iniquità di questa legge.
Vari consigli comunali hanno preso misure per neutralizzare giuridicamento
gli effetti del controverso progetto di legge. Il sindaco di San Paolo,
Cesar Maia, ha pubblicato un decreto che proibisce a tutti i centri
ospedalieri della città l'osservanza del decreto 1.508. Questa iniziativa è
stata appoggiata ed imitata da altre città e stati del Brasile