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Visualizza Versione Completa : 10 - Pensiero Hegeliano in merito alla Monarchia Costituzionale



Tango do Hermano
21-10-05, 22:29
Qualcuno ricorderà che in passato accennai (non mi ricordo esattamente bene i motivi) al pensiero hegeliano. Alla concezione di Stato Etico per la precisione. A quel punto un forumista abituale del vostro luogo di discussione, forse sapendo già le idee del filosofo tedesco, dedusse che la migliore forma di governo secondo hegel fosse la monarchia costituzionale. Aveva assolutamente ragione, Hegel infatti non nascondeva la sua simpatia verso la Monarchia Costituzionale e questo l'ha aiutato molto anche nello "sbaragliare" le (con)correnti filosofiche che poi saranno classificate come antihegeliane. Certo che Hegel rappresenta un punto di riferimento per la filosofia dell'Ottocento. Andiamo con ordine... il punto è... COME mai la filosofia hegeliana considerava la Monarchia costituzionale come la migliore possibile?

FINE PRIMA PUNTATA

Fante d'Italia
22-10-05, 01:51
Da:
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=172702


In origine postato da Adriano 1897 Si… è una visione hegeliana dello Stato.
Peraltro è stata la mia tesina.
In breve lo Stato è visto come superamento dialettico tra due elementi. Famiglia e Società civile. La Famiglia è luogo dell'eticità naturale (tu vuoi bene tua figlia naturalmente senza bisogno che intervenga la propria ragione). La Società civile invece è il luogo dove manca completamente l'Etica... l'uomo è un homo oeconomicus... Lo Stato risulta invece come il terzo elemento che risolve il conflitto. Lo Stato è il luogo di Eticità razionale ed è il più elevato grado di manifestazione dello Spirito Oggettivo….


E da quello che ho capito mi par di poter dedurre che nessun stato, che non sia quello monarchico costituzionale, possa in modo ottimale realizzare la sintesi e la simbiosi dei due elementi conflittuali: l'eticità naturale e l'egoismo connaturato.
E' così?


In origine postato da Adriano 1897 Hegel aveva simpatie per la monarchia costituzionale. Questo è vero... Ma la sua idea non esclude altre forme di governo a priori…..
…….
Volete la differenza tra la dialettica di Hegel e Schoepnhauer???

E me lo chiedi 2 giorni prima che devo partire per palma de mallorca???

Allora questa cosa la faccio ad Agosto.... PROMESSO. Lo giuro.
Grazie per voler Tu mantenere la promessa.
Grazie :)

Napoléon I
22-10-05, 13:54
Più che base della monarchia costituzionale, il pensiero hegeliano è l'infelice base del fascismo. Lo stato come massima incarnazione dello spirito (non di Dio, attenzione) nella storia, rende lo stato onnipotente.

Thomas Aquinas
22-10-05, 16:41
Lo stato hegeliano è un semplice delirio :)

Tango do Hermano
23-10-05, 15:16
In Origine postato da Napoléon I
Più che base della monarchia costituzionale, il pensiero hegeliano è l'infelice base del fascismo. Lo stato come massima incarnazione dello spirito (non di Dio, attenzione) nella storia, rende lo stato onnipotente.

Non lo so... di questo non ne sono sicuro. Però è vero che lo Stato Etico e il Corporativismo sono sue idee. Inoltre il termine "infelice" è comunque opinabile dal mio punto di vista.

Vabbè... ora tratterò brevemente della fenomenologia dello Spirito. Essendo io studentello vi chiedo di dirmi quando scrivo sciocchezze.

Premessa importante. Hegel ha una visione della Storia LINEARE. Il che vuol dire che "tutto fa brodo". Chiunque professore leggendo questo mi metterebbe tre ma a me non me ne frega tanto. Ogni signolo istante della Storia per quanto negativo possa essere ha sempre un suo scopo. Per cui se è vero che il medioevo è stato un periodo infelice, nella TOTALITA' è stato comunque positivo. La Storia per Hegel come avrete intuito è un continuo salire... Riflettendo (ma questo fa parte delle mie opinioni anche la mia storia da singolo individuo è costellata di episodi negativi...ma non posso far altro che pensare che quegli episodi negativi nel lungo periodo mi sono stati utili sia a livello pragmatico che a livello morale.

Premessa importante 2. Nella concezione filosofica hegeliana la contrapposizione fra Soggetto e Oggetto (vi prego ditemi che conoscete Kant sarà molto più semplice), come del resto qualsiasi contrapposizione, viene SUPERATA DIALETTICAMENTE. La dialettica quindi è uno STRUMENTO col quale per noi è possibile conoscere l'Assoluto, col quale possiamo conoscere il REALE, col quale possiamo superare ogni genere di contrapposizione. Uno scontro dialettico per Hegel quindi è sempre risolto con un terzo elemento che, per così dire, mette d'accordo i due elementi in contrapposizione. Ovviamente non mi riferisco alle beghe che possono capitare per esempio tra me e Fante d'Italia (anche se non ce ne sarà mai motivo:)) durante le quali spunta il moderatore Conterio che con Socratica saggezza ci trova una terza posizione. Mi riferisco a contrapposizioni tipo "FAMIGLIA - SOCIETA' CIVILE" oppure, come vedremo nella fenomenologia dello Spirito tra "SERVO - PADRONE" (credo uhm... non ricordo bene). La Dialettica è per Hegel un modo per cogliere la Totalità attraverso le singole parti di cui è composta questa totalità. Esse (le singole parti) anche se in contrapposizione tra loro, come abbiamo detto prima, ci riconducono ad un unico principio. E guardate che questa cosa è importantissima in Hegel. Gli Illuministi analizzavano la Realtà frazionandola... Hegel con questo frazionamenteo della realtà non era d'accordo. C'erano differenze con Schelling che ora non ricordo bene anche perchè Schelling non l'ho fatto. Però mi pare che riguardassero il modo di concepire l'Assoluto... mi pare addirittura che in Schelling non fosse coglibile. Vi consiglio di guardare meglio sicuramente troverete qualche cosa su internet oppure su qualche libro scolastico.

FINE SECONDA PARTE

Tango do Hermano
23-10-05, 15:18
In Origine postato da Fante d'Italia
Da:
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=172702





[/COLOR]
Grazie per voler Tu mantenere la promessa.
Grazie :)

non l'ho mantenuta... siamo a ottobre... mi spiace. Ho avuto molte cose da fare.

Napoléon I
23-10-05, 16:43
hai detto delle cose assolutamente corrette. Ti faccio notare due o tre cose dunque:

Anche il cristianesimo ha una visione lineare, nel senso che anche ciò che di negativo accade, Dio lo concede per poterne ricavare un maggior bene. Hegel ne parla però appunto da suo punto di vista dialettico, per cui la storia è un susseguirsi (come tutto il suo cosmo) di questo vortice dialettico incessante.

Hegel non è fascista, ovviamente. Non era mia intenzione dirlo. Il fascismo è invece hegeliano al 100% e questo è un dato. Allo stesso modo, il nazismo è Nietzchiano, ma Nietzche non è affatto nazista (anche se le sue idee sono aberranti!). Hegel ha però il triste primato, di avere posto le basi per lo sviluppo del pensiero di desta e sinistra hegeliana, che in base alla dialettica, e ad altri argomenti propri del filosofo tedesco, hanno in seguito prodotto Comunismo e Fascismo-Nazismo.
Hegel è uno dei capofila del pensiero moderno, quel sistema filosofico che come giustamente osserva Del Noce, da Cartesio fino ad oggi, si è andato a sostituire a quello che era il pensiero classico o cristiano (anche Aristotele vi era ricompreso: non si intenda cristiano in senso confessionale, ma filosofico). Il relativismo in luogo del realismo, in pratica.

L'osservazione politica che ne deduco, è che i sistemi politici basati sul pensiero (diretto o derivato) hegeliano, non sono compatibili con una visione cristiana della politica e del mondo. Essi sono invece il prodotto di una visione anticristiana della politica, come hanno dimostrato fascismo e comunismo, che sono casi limite, ma emblematici.

Essendo cristiano e cattolico, inoltre, non posso che biasimare fortemente Hegel per il suo metodo, oltre che per i contenuti: la dialettica è incompatibile con la fede cristiana, poichè Hegel sottopone al divenire dialettico anche Dio stesso, il che è eretico per la nostra fede.

La mia critica ad Hegel, e ai sistemi politici che ne derivano, non è in questa sede una critica alla monarchia costituzionale. Benchè Hegel ne sia un simpatizzante, credo che sarebbe più opportuno riferirsi a pensatori più "puliti", che pure ne erano sostenitori, ad esempio un Gioberti.

Ho scritto sul 3d della commissione Umberto II, su Cattolici Romani, un post sulla filosofia politica cattolica, in cui esprimo le mie perplessità non sulla monarchia (forma tradizionale e cattolica), ma su alcune forme di parlamentarismo monarchico, che hanno fatto degenerare tale nobile forma di governo, in una democrazia travestita, con un re senza poteri, impotente di fronte ad un parlamento sovrano e alle sue decisioni (come in UK).

Conterio
24-10-05, 10:16
In Origine postato da Thomas Aquinas
Lo stato hegeliano è un semplice delirio :)

io non ho studiato... ma mi sembra che chi delira, ...sei Tu ?
SEMPRE !!!!:rolleyes:

Conterio
24-10-05, 10:17
In Origine postato da Adriano1897
non l'ho mantenuta... siamo a ottobre... mi spiace. Ho avuto molte cose da fare.

Sei veramente un grande... il tempo non vuol tire nulla, conta solo la nostra volontà !

Grazie Adriano !!

Conterio
24-10-05, 15:16
In Origine postato da Adriano1897

Premessa importante. Hegel ha una visione della Storia LINEARE. Il che vuol dire che "tutto fa brodo". Chiunque professore leggendo questo mi metterebbe tre ma a me non me ne frega tanto. Ogni signolo istante della Storia per quanto negativo possa essere ha sempre un suo scopo. Per cui se è vero che il medioevo è stato un periodo infelice, nella TOTALITA' è stato comunque positivo. La Storia per Hegel come avrete intuito è un continuo salire... Riflettendo (ma questo fa parte delle mie opinioni anche la mia storia da singolo individuo è costellata di episodi negativi...ma non posso far altro che pensare che quegli episodi negativi nel lungo periodo mi sono stati utili sia a livello pragmatico che a livello morale.
Altro che scioccchezze.
Ora ho avuto il tempo di leggere con attenzione, e devo dire, che questa linearità dellla Storia l'avevo già sentita.
I miei studi tecnici, non sono certo ciò che occcorre per seguire al meglio il tuo discorso, ma ricordo molte lezioni di storia elargite da un sopplente mooolto in gamba. Non ricordo la faccia del mio professose, ma ricordo chiaramente la faccia del supplente.... !!

Egli asseriva che ogni particolare della storia non è fine a se stesso, ed è collegato a monte e a valle con altri particolari, formando una linea... CAUSA ed EFFFETTO !


In Origine postato da Adriano1897

Premessa importante 2. Nella concezione filosofica hegeliana la contrapposizione fra Soggetto e Oggetto (vi prego ditemi che conoscete Kant sarà molto più semplice), come del resto qualsiasi contrapposizione, viene SUPERATA DIALETTICAMENTE. La dialettica quindi è uno STRUMENTO col quale per noi è possibile conoscere l'Assoluto, col quale possiamo conoscere il REALE, col quale possiamo superare ogni genere di contrapposizione. Uno scontro dialettico per Hegel quindi è sempre risolto con un terzo elemento che, per così dire, mette d'accordo i due elementi in contrapposizione. Ovviamente non mi riferisco alle beghe che possono capitare per esempio tra me e Fante d'Italia (anche se non ce ne sarà mai motivo:)) durante le quali spunta il moderatore Conterio che con Socratica saggezza ci trova una terza posizione. Mi riferisco a contrapposizioni tipo "FAMIGLIA - SOCIETA' CIVILE" oppure, come vedremo nella fenomenologia dello Spirito tra "SERVO - PADRONE" (credo uhm... non ricordo bene). La Dialettica è per Hegel un modo per cogliere la Totalità attraverso le singole parti di cui è composta questa totalità. Esse (le singole parti) anche se in contrapposizione tra loro, come abbiamo detto prima, ci riconducono ad un unico principio. E guardate che questa cosa è importantissima in Hegel. Gli Illuministi analizzavano la Realtà frazionandola... Hegel con questo frazionamenteo della realtà non era d'accordo. C'erano differenze con Schelling che ora non ricordo bene anche perchè Schelling non l'ho fatto. Però mi pare che riguardassero il modo di concepire l'Assoluto... mi pare addirittura che in Schelling non fosse coglibile. Vi consiglio di guardare meglio sicuramente troverete qualche cosa su internet oppure su qualche libro scolastico.

Non konosco Kant, ma cercherò di informarmi, per comprendere meglio ciò che vorrrai spiegarci.

Grazie Adriano, MOLTO INTERESSANTE !!

Tango do Hermano
26-10-05, 21:02
scusate se va a rilento... purtroppo solo oggi ho fatto sette ore di matematica e non mi sento tanto bene... :D

Però quando avrò più tempo posterò la prossima puntata... penso domani sera sul tardi. Arrivederci.

Thomas Aquinas
26-10-05, 21:04
In Origine postato da Conterio
io non ho studiato... ma mi sembra che chi delira, ...sei Tu ?
SEMPRE !!!!:rolleyes:

pensi che lo stato sia Dio? Se sì condividi la teoria hegeliana dello stato.

Tango do Hermano
26-10-05, 21:11
In Origine postato da Thomas Aquinas
pensi che lo stato sia Dio? Se sì condividi la teoria hegeliana dello stato.

Non era questa l'intenzione di Hegel. Certo Hegel parla del Cristianesimo in modo estremamente favorevole però non reputa che lo Stato sia Dio. Almeno non credo. Non credo esista un'identità tra Dio e lo Stato. Credo...

Gilbert
27-10-05, 16:15
In Origine postato da Adriano1897
Non era questa l'intenzione di Hegel. Certo Hegel parla del Cristianesimo in modo estremamente favorevole però non reputa che lo Stato sia Dio. Almeno non credo. Non credo esista un'identità tra Dio e lo Stato. Credo...


Adriano ti apprezzo molto e ti reputo persona degna e colta...

Cmq sia è purtroppo vero che Hegel è il padre da una parte del marxismo e dall'altra del fascismo...


Molto meglio come filosofo un San Tommaso d'Aquino o un Sant'Agostino, entrambi per un potere statale imperiale.
Molto meglio anhe un de Maistre o un de Bonald, che non usano astrazioni e costruzioni logiche folli per scoprire l'acqua calda, cioè che il sistema monarchico costituzionale è il sistema politico migliore.

Thomas Aquinas
27-10-05, 19:00
In Origine postato da Adriano1897
Non era questa l'intenzione di Hegel. Certo Hegel parla del Cristianesimo in modo estremamente favorevole però non reputa che lo Stato sia Dio. Almeno non credo. Non credo esista un'identità tra Dio e lo Stato. Credo...

Hegel ha cambiato qualche volta idea sul cristianesimo. Prima lo riteneva sostanzialmente negativo, e preferiva le religioni pagane, poi ha pensato che era buono se strumentalizzato.

dito5
27-10-05, 20:01
Grazie per queste lezioni sul pensiero di Hegel. Sai, chi è Hegel l'ho scoperto grazie a te. Io ho fatto solo le medie (qui si chiama Realschule) e poi l'apprendistato.

Continua per piacere e non farti bloccare da quel capiscione che capisce solo ciò che fa comodo alla loro politica clericale, altro che Hegel opportunista.

Thomas Aquinas
27-10-05, 22:21
Beh, Hegel è teorico dello stato etico, nel quale la persona non ha alcun senso di per sè, ma lo assume solo nello stato, fonte della stessa etica.
Io invece ritengo il contrario: che la persona sia portatrice di una dignitià propria, inalienabile, e con essa di diritti che nessuno può togliere.

argyle_83
31-10-05, 14:04
L’Ottocento considerò il Cristianesimo come il sistema supremo dei valori umani, ma gli disconobbe in pari tempo il carattere trascendente e soprannaturale. Riconobbe l’incarnazione del Verbo, ma il suo Verbo era la Ragione hegeliana che si rivela nel divenire storico. Chi nega il soprannaturale del Cristianesimo, cioè l’operazione di Dio nell’anima mediante la grazia, e il fine soprannaturale dell’uomo, quando pure ammetta l’eccellenza della religione, ne leva di mezzo l’essenza per farne un mezzo del mondo. Si loda meritatamente il Cristianesimo per tutti gli effetti che sono certi suoi... però grave errore sarebbe identificarlo con tali effetti che sono il meno della sua efficacia, che sono mondani e che possono nascere da altre cause. La Chiesa è per sé santificatrice e non incivilitrice e la sua azione ha per oggetto immediato la persona e non la società.

-- Romano Amerio --

Fante d'Italia
31-10-05, 14:49
In Origine postato da argyle_83
L’Ottocento considerò il Cristianesimo come il sistema supremo dei valori umani, ma gli disconobbe in pari tempo il carattere trascendente e soprannaturale. Riconobbe l’incarnazione del Verbo, ma il suo Verbo era la Ragione hegeliana che si rivela nel divenire storico. Chi nega il soprannaturale del Cristianesimo, cioè l’operazione di Dio nell’anima mediante la grazia, e il fine soprannaturale dell’uomo, quando pure ammetta l’eccellenza della religione, ne leva di mezzo l’essenza per farne un mezzo del mondo. Si loda meritatamente il Cristianesimo per tutti gli effetti che sono certi suoi... però grave errore sarebbe identificarlo con tali effetti che sono il meno della sua efficacia, che sono mondani e che possono nascere da altre cause. La Chiesa è per sé santificatrice e non incivilitrice e la sua azione ha per oggetto immediato la persona e non la società.
-- Romano Amerio --
Ecco la miglior ragione della necessità di "libera Chiesa in libero Stato", nonchè di una Monarchia secondo la ragione Hegeliana.
E poi, Hegeliana o no, Ecco la necessità della Monarchia quale istituzione civile per la società e per l'individuo, cristiano o no, in sostegno della Tradizione e, quindi, anche dell'opera di santificazione della Chiesa, laddove ciò sia possibile dato il contesto democratico.

E contro la democrazia e le sue degenerazioni Voi clericali non avete il diritto di parlare, giacchè quando Vi ha fatto comodo l'avete sostenuta ad oltranza, sino a giungere la negazione di una chiesa a Parigi per la celebrazione di una Santa Messa per il Martire della Fede Luigi XVI.
Se Sua Maestà Imperiale Reale Apostolica Carlo I è un Beato della Chiesa, Sua Maestà Luigi XVI, Re Cristianissimo, dovrebbe da un bel pezzo essere Santo. Ma no... non è così, perchè.... bla bla bla.

Adriano, dove sei? Torna a parlarci di Hegel. :)

Gilbert
31-10-05, 20:36
In Origine postato da Fante d'Italia
Ecco la miglior ragione della necessità di "libera Chiesa in libero Stato", nonchè di una Monarchia secondo la ragione Hegeliana.
E poi, Hegeliana o no, Ecco la necessità della Monarchia quale istituzione civile per la società e per l'individuo, cristiano o no, in sostegno della Tradizione e, quindi, anche dell'opera di santificazione della Chiesa, laddove ciò sia possibile dato il contesto democratico.

E contro la democrazia e le sue degenerazioni Voi clericali non avete il diritto di parlare, giacchè quando Vi ha fatto comodo l'avete sostenuta ad oltranza, sino a giungere la negazione di una chiesa a Parigi per la celebrazione di una Santa Messa per il Martire della Fede Luigi XVI.
Se Sua Maestà Imperiale Reale Apostolica Carlo I è un Beato della Chiesa, Sua Maestà Luigi XVI, Re Cristianissimo, dovrebbe da un bel pezzo essere Santo. Ma no... non è così, perchè.... bla bla bla.

Adriano, dove sei? Torna a parlarci di Hegel. :)

ahi ahi fante.....