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Visualizza Versione Completa : Il rosmarino



Liquid Sky
23-10-05, 11:59
Rosmarinus officinalis: arbusto delle Lamiaceae originario dell'Europa, Asia e Africa, insieme al Rosmarinus chilensis sono le uniche specie del genere Rosmarinus.

Il termine Rosmarinus deriverebbe da "ros" = rugiada e "marinus" = marino proprio perché i litorali marini costituiscono il miglior habitat per queste piante; officinalis perché è sempre stata un'erba utilizzata nelle antiche farmacie. Il significato è stato mantenuto in numerose lingue: in spagnolo è chiamato "romero", in francese "romarin", in inglese "rosemary" ed in tedesco "Rosmarin".

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Diffusione
Le piante di rosmarino sono diffuse spontaneamente nel continente europeo, in Africa ed in Asia, tipicamente nei luoghi sassosi, sulle rupi, sulle arene marine in prossimità del mare. Cresce tutt'attorno al Mediterraneo ed in Italia si trova sui litorali, dalla Liguria e dal Veneto sino alla Sicilia. Allo stato spontaneo cresce anche nella Francia Meridionale, nella Spagna e nelle nazioni africane ed asiatiche affacciate sul Mediterraneo. E', quindi, una delle più rappresentative piante della flora mediterranea, ma, naturalizzato, il rosmarino si è alquanto spinto all'interno, ad esempio attorno ai Laghi del nord Italia, nella Svizzera meridionale, sul Plateau- Central nella Francia, sui Pirenei.
Coltivato ha raggiunto le nazioni più settentrionali d'Europa, localizzato in posizioni riparate e soleggiate, oppure coltivato in vaso e fatto svernare in serra fredda.

Caratteristiche morfologiche
E' un arbusto sempreverde con radici profonde, fibrose e resistenti, ancorante che nelle zone a clima caldo si espande facilmente in larghezza (da 1 a 4 metri in relazione alle varietà botaniche), molto ramificato; ha i rami prostrato-ascendenti, e può superare i due metri di altezza.
Il fusto è legnoso; le foglie piccole, sottili e opposte, a forma di lancia con la parte inferiore color verde-grigio e quella superiore quasi argentea. I fiori sono raccolti in spighette terminali, racchiusi in corolle di colore azzurro o biancastro. Il frutto è una piccola capsula.
La fioritura nelle zone calde si verifica durante tutto l'anno, altrove dalla primavera all'autunno.

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Un po' di storia
I Romani fecero del rosmarino il simbolo dell'amore e della morte: il rosmarino assicurava ai morti una serena permanenza nell'aldilà, veniva deposto nelle tombe e bruciato come i rametti di incenso. Orazio infatti diceva: " Se vuoi guadagnarti la stima dei morti, porta loro corone di rosmarino e di mirto". Tuttavia non risulta che fosse utilizzato per condire i cibi. Si usava per aromatizzare il vino, che veniva appunto detto 'vino al rosmarino' e come è avvenuto per molte erbe è entrato nella cucina attraverso la via della medicina. Nel Trecento comunque già lo troviamo in uso e, come aroma, sembra essere molto utilizzato.
Gli egiziani lo utilizzavano per curare i vizi di stomaco, le congestioni epatiche ed il vomito. Nei Capitolari di Carlo Magno la specie è presente nell'elenco delle piante che non devono mancare mai negli orti del regno. Nel Medioevo il rosmarino veniva piantato in tutti i giardini, soprattutto in quelli dei conventi dove si coltivavano i semplici. Venne introdotto nella mitologia cristiana: durante la fuga in Egitto la Vergine Maria avrebbe appeso ad un ramo di un cespuglio di rosmarino le fasce del Bambino Gesù; da allora i fiori hanno il colore del cielo; inoltre il rosmarino non supera mai l'altezza raggiunta da Gesù Cristo nel corso della sua esistenza umana.
Napoleone lo sfruttava per la sua proprietà di stimolare la concentrazione intellettuale, era convinto che il suo profumo lo aiutasse a preparare i piani di manovra degli eserciti. Sembra che usasse una quantità impressionante di bottiglie di acqua di Colonia al Rosmarino, pianta che senz'altro gli ricordava anche la nativa Corsica, dove cresce spontaneamente.

Coltivazione
Richiede posizione soleggiata al riparo di muri dai venti gelidi; va bene qualsiasi tipo di terreno, soprattutto se leggero sabbioso-torboso e ben drenato; Il più grave handicap del rosmarino è la sua scarsa resistenza al freddo.

Si può coltivare in vaso sui terrazzi, avendo cura di porre dei cocci sul fondo per un drenaggio ottimale, rinvasando ogni 2-3 anni, usando terriccio universale miscelato a sabbia, concimazioni mensili con fertilizzante liquido miscelato all'acqua delle annaffiature, che saranno controllate e diradate d'inverno.

In primavera si rinnova l'impianto cimando i getti principali, per ottenere un aspetto cespuglioso, senza dover ricorrere ad interventi di potatura.

Pianta rustica il rosmarino può essere utilizzato per formare siepi in luoghi non altrimenti occupatili, a condizione che il terreno sia leggero, sabbioso, asciutto ed in posizioni soleggiate e ventilate. La pianta patisce solo l'umido ed il freddo.
Attualmente il rosmarino è coltivato prevalentemente come pianta aromatica.
Nei giardini viene utilizzato nella formazione di bordure e di macchie di arbusti in cui occupa le posizioni anteriori. Posto in posizioni esposte al sole manifesta il massimo effetto ornamentale. In condizioni ottimali di coltivazione il rosmarino può durare fino a 10 anni.

Raccolta e conservazione
Il rosmarino fiorisce a più riprese in diversi periodi dell'anno, ed é pertanto possibile fare più raccolte di cimette fiorite. I rametti fogliati si possono raccogliere per tutto l'anno, ma il periodo in cui è più alto il contenuto di essenza è compreso fra maggio e fine di luglio.
Le sommità fiorite vanno essiccate all'ombra. Il fiore prende un colore azzurro intenso. I rametti fogliati si possono essiccare in mazzetti appesi in uno spago in un locale ben asciutto e ventilato. Al momento dell'uso si provvederà al distacco delle foglie dalla parte lignificata. Le foglie essiccate si possono conservare anche in vasi di vetro.

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Usi
* In cucina o nell'industria degli insaccati come pianta aromatica
* Come pianta ornamentale nei giardini, per bordure, aiuole e macchie arbustive, o per la coltivazione in vaso su terrazzi
* Le foglie fresche o essiccate, e l'olio essenziale, come pianta medicinale
* Nell'industria cosmetica come shampoo per ravvivare il colore dei capelli o come astringente nelle lozioni; nelle pomate e linimenti per le proprietà toniche.
* Come insettifugo o deodorate ambientale nelle abitazioni, bruciando i rametti secchi
* In profumeria l'olio essenziale ricavato dalle foglie, viene utilizzato per la preparazione di Colonie, come l'Acqua d'Ungheria
* I fiori sono particolarmente melliferi


Uso in cucina
In cucina è un'erba molto utilizzata per aromatizzare varie piatti e pietanze: arrosti, intingoli, piatti a base di patate, torte rustiche. Si usa nei patè di fegato, con l'agnello, il manzo, il coniglio, l'anatra e l'oca. Ottimo anche spolverizzato su pane e focacce. Comune nella cucina italiana ma di raro riscontro oltre confine.

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In erboristeria
Il rosmarino ha una ricca tradizione medica.
Digestivo, antispasmodico, balsamico e antisettico, abbassa il tasso di trigliceridi e di colesterolo nel sangue e aiuta la funzione epatica. E' disintossicante, stimolante, favorisce le mestruazioni scarse e la diuresi ed è utile contro i dolori reumatici. Cura il raffreddore, fluidifica la secrezione bronchiale e calma la tosse convulsa. Si usa anche come repulsivo nei confronti di insetti come le zanzare. I colluttori al Rosmarino rinforzano le gengive. Possiede proprietà analgesiche che lo rendono utile a essere usato, sotto forma di Olio essenziale, per massaggi o miscele per bagni in caso di dolori reumatici, artritici e affaticamento muscolare. Unito all'olio di Lavanda e di Incenso costituisce un ottimo unguento per massaggiare le ginocchia e le caviglie affaticate. L'olio essenziale di Rosmarino è anche utile per curare la pelle grassa, la forfora e i pidocchi. Stimola la concentrazione.

Vino aromatico contro l'esaurumento fisico:versate in un recipiente un lt di vino rosso di ottima qualità, aggiungendo 25 gr di foglie essiccate di rosmarino, 25 gr di foglie essiccate di salvia e 15 gr di miele. Scaldate il tutto a bagnomaria per 20 minuti, poi lasciate riposare fino al completo raffreddamento. Filtrate, versate in una bottiglia e prendetene un bicchierino a ogni pasto.

Infuso per l'emicrania:fate macerare 30 gr di foglie di rosmarino in un lt di acqua bollente; filtrate e bevete durante la giornata.

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Uso esetico
Il Rosmarino rende rinfrescante, tonificante e disinfettante l'acqua del bagno. Rivitalizza il cuoio capelluto e l'estratto di Olio essenziale è usato per profumare dopobarba, saponi, tonici per il viso e shampoo. Le maschere per il viso al rosmarino sono efficaci contro le infiammazioni, i gonfiori e le eruzioni cutanee. II suo Olio essenziale è un importante ingrediente dell'Acqua di Ungheria. Si narra che, grazie agli effetti straordinari di questa "Acqua" sulla sua bellezza, la regina Isabella di Ungheria fu chiesta in sposa dal re di Polonia, all'età di 72 anni. Tratta da una scheda di "Benessere Naturale-Aromaterapia", la ricetta dell'Acqua di Colonia che Chardin, profumiere di Napoleone, creò ai primi dell'Ottocento:

Colonia di Napoleone

* 100 ml di acqua distillata
* 10 gocce di olio essenziale puro di Rosmarino
* 20 gocce di olio essenziale puro di Bergamotto
* 20 gocce di olio essenziale puro di Arancio
* 20 gocce di olio essenziale puro di Limone
* 10 gocce di olio essenziale puro di Neroli o di Petigrain
* 5 gocce di olio essenziale puro di Rosa (facoltativo)
* Filtro di carta per caffè

Mettere gli ingredienti in una bottiglietta di vetro scuro, scuotere bene e lasciar invecchiare per due settimane in luogo fresco, agitandoli ogni giorno. Filtrare quindi in uno spruzzatore o in una bottiglietta. Per prudenza, data l'alto contenuto in Olii essenziali, provarne una piccola quantità all'interno del braccio.
Non usarla prima di esporsi al sole.


Controindicazioni
Il rosmarino (specie l'olio essenziale ricco di canfora) è controindicato in persone che soffrono di epilessia.

http://www.legambientearcipelagotoscano.it/biodiversita/flora/habitat/zonedunali/rosmarinus%20officinalis%20rosmarino.JPG (http://www.legambientearcipelagotoscano.it/biodiversita/flora/habitat/zonedunali/rosmarinus%20officinalis%20rosmarino.JPG)

fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Rosmarinus_officinalis
link (http://www.cooker.net/cooker/cooker.nsf/frmx?open&url=http://www.cooker.net/cooker/cooker.nsf/puid/3DFA8633D8E75DC8C1256F32004030FC)
link (http://www.valtaro.it/erbeofficinali/rosmarino.php)

Liquid Sky
24-10-05, 21:16
Il rosmarino non è soltanto una delle erbe principali della festa del Precursore, usata insieme con l'iperico, la lavanda e la ruta per la cosiddetta acqua di "San Giovanni", ma una pianta che fin dall'antichità ha ispirato leggende, tradizioni e medicamenti miracolosi. Nel linguaggio dei fiori evoca un vuore felice, e se lo si regala trasmette il messaggio: "sono felice quando ti vedo".
Secondo la tradizione ermetica è la pianta del terzo decano dei Gemelli e presiede alle mani e ai loro mali. Per questo motivo nei riti di purificazione le abluzioni manuali con soluzioni al rosmarino erano la condizione per ogni guarigione. Lo si usava anche nelle cerimonie religiose in luogo dell'incenso.
Per gli Egizi era simbolo di immortalità, tant'è vero che usavano metterne una manciata in mano al defunto per facilitarne il viaggio nell'oltretomba. I romani, invece, incoronavano con il rosmarino le statuette dei Lari, geni familiari della casa.
L'uso funerario dell'erba si diffuse in gran parte del mondo mediterraneo ma anche nel Nord, tant'è vero che una volta nell'Europa settentrionale si accompagnavano i morti al cimitero con un suo rametto in mano, mentre da noi si componevano le corone funerarie con alloro, mirto e rosmarino. Questa consuetudine è testimoniata anche da un proverbio siciliano:

Cc'è tant'ervi all'orti
E cc'è la rosmarina pi li morti!


Tratto da "Florario" - Alfredo Cattabiani

http://icozzano.scuole.bo.it/ic/media/attivita/04_05/apipollini/rosmarinook/rosmarino.gif

Liquid Sky
24-10-05, 21:53
Il simbolismo di rinascita e d'immortalità della pianta ha ispirato una serie di credenze sull'influsso benefico che eserciterebbe sulla psiche e sul corpo. Nelle campagne bolognesi dell'Ottocento si pensava che i suoi fiori, posti a contatto con la pelle, specialmente all'altezza del cuore, donassero la felicità: una credenza antichissima, testimoniata dal suo nome dorico, makarìtes, ovvero "beato". Le foglie, a loro volta, messe sotto il letto, avrebbero avuto la virtù di evitare brutti sogni mentre il profumo della pianta, posta in un vaso alla finestra o vicino alla porta, avrebbe allontanato gli effluvi che portavano malattie.
Il suo profumo avrebbe anche potenziato la memoria, cosicchè si usava studiare tenendone sul tavolo un rametto o cingendosene le tempie a mo' di corona. A questa sua proprietà allude l'impazzita Ofelia nell'Amleto quando dice a Laerte donandogliene un rametto: "ecco del rosmarino, questo è per le rimembranze; vi prego, amore, ricordate; ed ecco delle viole, queste per i pensieri".
Fu usato come pianta del buon auspicio nel giorno delle nozze perchè simboleggiava anche la Sincerità, come testimonia un canto nuziale cretese ricordato dal De Gubernatis. E nell'Havelland si usava durante i matrimoni donare al pastore officiante una tazza di birra, una candela e un mazzo di rosmarino avvolto da fili di seta rossa.
La pianta proteggeva infine contro i fulmini: opinione che dev'essere nata dalla figura di donna, descritta nel Corpus hermeticum, che regge una folgore in mano.
Proliferarono nel Medioevo le credenze sulle virtù magiche del rosmarino con il legno del quale si fabbricavano scatole e oggetti vari, considerati talismani e amuleti, e persino cucchiai, che avrebbero impedito gli avvelenamenti, e pettini per proteggersi dalla calvizie.
In Inghilterra si ritiene ancora oggi che un rametto, portato all'occhiello di un abito, favorisca qualunque impresa.
Come ogni pianta benefica, fu cristianizzata: una leggenda andalusa racconta che anche il rosmarino avrebbe celato fra i suoi rami la Madonna e Gesù Bambino durante la fuga in Egitto impedendo ai soldati di Erode, che li stavano inseguendo, di catturarli.
Un'altra credenza sostiene che faccia sbocciare i suoi fiori nel giorno della pasione perchè Maria aveva l'abitudine di stendere su di esso gli abiti del Bambin Gesù. Sempre per questi motivi in Spagna si dice che porti fortuna alle famiglie che ne profumino la casa nella noche buena, la notte di Natale.

Sempre tratto da "Florario"

http://www.awl.ch/heilpflanzen/rosmarinus_officinalis/rosmarin.jpg

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24-10-05, 22:00
LIQUORE DI ROSMARINO

Far macerare in 7 cl d'alcool a 95°, una manciata di foglie di rosmarino con la buccia di un limone (solo la parte gialla) per una settimana.

Filtrare e aggiungere 1 litro di vino bianco, far riposare altri tre giorni.

Questo liquore va consumato fresco, mezzo bicchierino dopo i pasti.

E' un ottimo digestivo, ma anche tonico, stimolante e diuretico.
Per una cura disintossicante, assumerlo per sette giorni, due volte l'anno, in primavera ed in estate.