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Visualizza Versione Completa : 10 - Maledetti Savoia



luis76
27-10-05, 22:30
Prendo spunto dal fantastico libro di Lorenzo Del Boca per definire i peggiori Monarci del 1800/1900 coloro che ordinarono il massacro tramite i loro Generali (Bixio, La Marmora, Cialdini ecc. ecc.) di centinania di migliaia di meridionali solo perchè, giustamente, non vollero accettare una bandiera imposta.
Per non parlare poi della dissennata gestione post-unitaria tutta volta al latrocinio delle ricchezze meridionali e all'annullamento dell'identità duo-siciliana.
Una dinastia di luridi venduti!

Zarskoeselo
27-10-05, 22:41
Certo perchè i Borboni furono "monarci" teneri teneri con il popolo, e il loro governo al Sud fu illuminante e liberale...perfavore! Possibile che salta sempre fuori quello che legge due libri e crede di sapere la storia? Informati sul voto della tua città nel 46 e Leggi qualcos'altro: poi ti aspetto al varco. Molto di quanto scrive del boca e falso e provatamente falso. Come altri "volumuncoli" che per offendere i Savoia usano anche i fotomontaggi.
Questa comunque è la solita propaganduccia.

Zarskoeselo
27-10-05, 23:20
Francesco I, re delle Due Sicilie (1825-1830)
Nato cadetto, ascese al trono in seguito alla morte prematura del fratello Carlo Tito. Una grave crisi economica perdurò per tutto il quinquennio del suo regno. Molte calamità si abbatterono anche sull'isola d'Ischia, fra cui il terremoto del 1828 che ridusse un cumulo di rovine Casamicciola. Fiacco di carattere e mediocre, fu alieno dai gravi affari di Stato.Domò la rivolta del Cilento (1828) e si chiuse in un reazionismo bigotto e tirannico. Fece applicare una censura rigorosa e molti scritti furono messi fuori legge, come, per esempio, le opere di Vico, Filangieri, Genovesi, Beccaria... Secondo gli storici, fra i Borbone "è quello che ha lasciato più triste memoria di sé", e il suo regno è stato definito "il quinquennio della corruzione per gli scandali, la vendita dei pubblici impieghi e la manipolazione che si poteva ottenere di qualunque legge o sentenza".
Ferdinando II, re delle Due Sicilie, (1830-1859)
Nel 1848 (29 gennaio) concesse la costituzione, ma furono proprio i moti del 1848 che operarono la sua metamorfosi da sovrano progressista e riformista a reazionario. Riprese il potere assoluto, represse i moti siciliani, fece bombardare Messina (onde l'appellativo popolare di Re Bomba). Le carceri si riempirono di patrioti, mentre i profughi fomentavano all'estero la condanna del regime borbonico.gli furono addossate le responsabilità di terribili eccidi contro il popolo che aveva eretto barricate
Francesco II, ultimo re delle Due Sicilie (1859-1860)
Salì al trono giovane di 23 anni. Debole di carattere, scarso di cultura e scarsissimo d'esperienza, si propose di continuare la politica del padre, senza sospettare la gravità del momento che l'Italia stava attraversando. Dopo aver represso due insurrezioni in Sicilia, fu travolto dalla spedizione dei Mille.


Questo non certo per condannare in toto la Dinastia borbonica, ma per far vedere che comunque, la storia non è un oggetto che si deve colorare con il proprio gusto....e soprattutto non è bianca e nera.

Conterio
28-10-05, 11:43
In Origine postato da luis76
Prendo spunto dal fantastico libro di Lorenzo Del Boca per definire i peggiori Monarci del 1800/1900 coloro che ordinarono il massacro tramite i loro Generali (Bixio, La Marmora, Cialdini ecc. ecc.) di centinania di migliaia di meridionali solo perchè, giustamente, non vollero accettare una bandiera imposta.
Per non parlare poi della dissennata gestione post-unitaria tutta volta al latrocinio delle ricchezze meridionali e all'annullamento dell'identità duo-siciliana.
Una dinastia di luridi venduti!

E' davvero "simpatico" come, un nuovo iscritto con 2 (due) post all'attivo, abbia già un'idea cosi precisa della linea di condotta che vuole imposare nelle risposte o nella proposta di nuove argomentazioni.

Ricordo, che i miei primi Post su questo Forum, non li ho scagliati con violenza sul forum dei repubblicani, o essende del nord, sul Forum Borbonico (chiedo di notare l'uso della maiuscole e delle minuscole)...
Cosa voglio dire con ciò, ...voglio dire che raffigurandoti un giovane sicuramente sotto ai 30 anni, che ha letto, lo stesso numero di opere e libri che posso aver letto io (che di anni ne ho 42), devi assolutamente aver letto e consultato delle BOIATE scritte e concepite, per indurre le persone non alla conoscenza, non alla capacità di ragionare, non a creare basi di discussione, ma sono stati scritti e espressamente concepiti per indurre le persone alla ribellione, al soppruso della violenza, alla denigrazione, alla giustificazione del Falso !

Io ho paura di questo !

Io ho paura che i miei figli abbiano la possibilità di poter essere agganciati da una così forte tenaglia, che non può che schiacciare i cervelli, rendendoli automi di coloro che fanno dell'urlo la nuova ideologia del terzo millennio.

Io posso essere Monarchico o repubblicano, nato al Nord o al Sud, ma non posso essere insensibile alla divulgazione strumentale di Falsità e raggiri. Io ho il dovere d'essere ciò che sono, ma soprattutto ONESTO !

Saluti

luis76
28-10-05, 16:02
In Origine postato da Conterio
E' davvero "simpatico" come, un nuovo iscritto con 2 (due) post all'attivo, abbia già un'idea cosi precisa della linea di condotta che vuole imposare nelle risposte o nella proposta di nuove argomentazioni.

Ricordo, che i miei primi Post su questo Forum, non li ho scagliati con violenza sul forum dei repubblicani, o essende del nord, sul Forum Borbonico (chiedo di notare l'uso della maiuscole e delle minuscole)...
Cosa voglio dire con ciò, ...voglio dire che raffigurandoti un giovane sicuramente sotto ai 30 anni, che ha letto, lo stesso numero di opere e libri che posso aver letto io (che di anni ne ho 42), devi assolutamente aver letto e consultato delle BOIATE scritte e concepite, per indurre le persone non alla conoscenza, non alla capacità di ragionare, non a creare basi di discussione, ma sono stati scritti e espressamente concepiti per indurre le persone alla ribellione, al soppruso della violenza, alla denigrazione, alla giustificazione del Falso !

Io ho paura di questo !

Io ho paura che i miei figli abbiano la possibilità di poter essere agganciati da una così forte tenaglia, che non può che schiacciare i cervelli, rendendoli automi di coloro che fanno dell'urlo la nuova ideologia del terzo millennio.

Io posso essere Monarchico o repubblicano, nato al Nord o al Sud, ma non posso essere insensibile alla divulgazione strumentale di Falsità e raggiri. Io ho il dovere d'essere ciò che sono, ma soprattutto ONESTO !

Saluti

Bhe meriti di essere risposto per primo.
Io ho 29 anni ho letto il giusto. Ho letto i manipolati libri di storia filo-risorgimentali, quella storia imposta dai Savoia con l'unità d'Italia quella pappardella quella menzogna tesa a giustificare l'invasione di un glorioso Regno legittimo 3° come potenza economica in Europa (premiati all'esposizione internazionale di parigi) ed il massacro di centinaia di migliaia di "cafoni" ed ho letto la controstoria che da quando è caduta la censura sul finto risorgimento si è iniziata a divulgare un pò ovunque, da Alianello a Del Boca (un piemontese e non certo un terrone, per giunta presidente dell'ordine e non l'ultimo arrivato) ho letto Ciano, ho letto di scrittori stranieri che passavano per Napoli nel momento del suo massimo splendore metà ottocento, ho letto le memorie della povera gente che ha dovuto subire la vile invasione dei Sa-Boia scritte ancora nel dialetto di allora, qualcosina l'ho letta, ma per sapere tutto dovrei leggere ancora per decenni...

Come te anche IO HO PAURA, ho paura di uno Stato (fondato dai Savoia) che per 140 anni ha camuffato la storia, ha occultato centiniaia di migliaia di morti meridionali, ha occultato massacri come Bronte, Pontelandolfo, Casalduni ecc. ecc. ha imposto una bandiera che non era e non è la Nostra Bandiera, ha represso la florida economia meridionale ha costretto 20 milioni di meridionali prima al Brigantaggio poi all'emigrazione.
ANCHE IO HO PAURA
Però le cose stanno cambiando poichè non si può mentire a vita, prima o poi le verità vengono a galla ed il poplo meridionale(ma non solo, ci sono i Liguri, i Toscani, I Veneti) sta prendendo coscienza di ciò che avvenne in quegli anni che hanno segnato il nostro destino. Certe infamità non si dimenticano.

Per gli altri 2 commenti non spreco tante parole a chi si limita a fare un copia incolla di futili notizie per attaccare una dinastia che con seppur tanti difetti ha portato il Meridione ad essere terza potenza economica europea, il resto sono solo chiacchiere e menzogne di chi vuole screditare per paura di essere screditato. Mi sembra appunto che uno dei primi lavaggi del cervello che i savoia fecero sulla popolazione meridionale fu proprio teso a screditare la dinastia Borbonica, anche per "giustificare" la vile invasione.
8 Secoli di Storia unitaria di opere tutt'ora visibili e tangibili non si offuscano con 4 righe copiate ed incollate tipo i moti del 48', le bombe di Messina ecc. ecc.
Lascia peredere i vari Carlo III, Ferdinado II, Francesco II ecc. ecc. non li nominare nemmeno, tu sei un fans dei savoia...ho detto tutto.

Zarskoeselo
28-10-05, 16:11
Nemmeno tu meriti risposta. Il tuo commento si lascia giudicare da sè. Una sola cosa. Non ho nessuna intenzione di condannare i Borbone. E, se leggi i libri come leggi i miei messaggi, be', sfido io...Fra l'altro io nomino i Borbone fin che mi pare e non sono un fan di nessuno. Si è fans di un cantante. Non di una Casa Reale. Certo per te i bombardamenti e i massacri di una parte sono futili e gli altri sono boia...:rolleyes: Furono momenti duri, ma la repressione borbonica nel Regno di Napoli ci fu contro il popolo. Mentre I Savoia erano in fase di costruzione della Nazione.
Le memorie che citi, non sono che un granello di sabbia. Posso citarti anch'io memorie di vecchietti che amavano i Savoia diametralmente opposte alle tue. Meridionali che dettero il cuore alla Casa Reale e gridarono viva il Re morendo ammazzati dalle mitragliatrici repubblicane in Via Medina. E' a questi ragazzi prima ancora che a me che che dovrai render conto per le tue affermazioni.

Conterio
28-10-05, 16:14
;)

Bufalobill
28-10-05, 16:38
Scusate se intervengo per dire anche il mio pensiero, sono uno dei tanti meridionali che vive al nord da molto tempo.
A parte le presunte offese di Del Boca, le bugie e quant'altro, bisognerebbe fare un confronto serio e onesto, senza essere tifosi. Confronto che non è mai stato fatto, o meglio mai pubblicizzato, tra storici seri. Consideriamo anche Lombroso, padre della criminologia, che dalle misure delle teste mozzate ai briganti deduceva che quello era un criminale. Bha! Non sò voi, se questo è il padre della criminologia, immagino i figli...
Che il Piemonte si trovasse in difficoltà economiche, grosse anche, non lo si può negare, gli stessi scrittori dell'epoca, piemontesi lo confermano, descrivendo lo stato della città.
Per quanto concerne Garibaldi poi, bisogna anche dire che nove anni prima dello sbarco in Sicilia, con i suoi mille, ci provò ad Arce in provincia di Frosinone con 4000 uomini e fu sufficiente la guardia civile a farli scappare, prima dell'esercito.
Forse l'Italia andava fatta ma non in quel modo.
Pietro Calà Ulloa, ultimo ministro dell'ex Regno, ebbe a scrivere Unione non unità. Oggi si chiede la stessa cosa.
Un'ultima cosa, quando sono certo eche qualcuno mi offende nello scrivere, denuncio. Mi pare che fino ad ora nessuno ha denunciato nessuno. Vuoi vedere che in fondo in fondo, nonostante la sua iorruenza Luis 76 non ha torto?
Ciao.
Bill

Zarskoeselo
28-10-05, 17:02
Bufalo, chi denuncio? Le offese di Luis sono offese storiche, spregevoli quanto vuoi, ma non si può denunciare chi esprime un'opinione storica, per quanto balzana e deviata sia. In altri casi, su accuse dirette, la denuncia è stata sfiorata, altre volte, in altra sede, la denuncia c'è addirittura stata, ma su accuse dirette: calunnie.
Lo studio del cranio era un metodo in voga allora non solo sui briganti ma su tutti i criminali, perchè si riteneva che la testa dei delinquenti avesse caratteristiche comuni - tant'è che questo tipo di studi andò avanti anche nel ventesimo secolo in America=Dillinger cranio piatto. La fisiognomica, cui si rifaceva Lombroso era uno studio in espansione. E del resto è risaputo che la forma del cranio varia a seconda delle tipologie e razze; e gli antropologi proprio da queste riconoscono di che razza e quale provenienza abbia un teschio ritrovato.
Lombroso non merita il tuo sprezzo. Era uno scienziato, tutto qui. Un criminologo. Un antropologo. E' normale scegliesse un certo tipo di studi. Fra l'altro fu sempre contrario al maltrattamento dei detenuti e fautore del loro recupero sociale .Era anche contro la pena capitale.

Gilbert
28-10-05, 17:19
In Origine postato da luis76
Bhe meriti di essere risposto per primo.
Io ho 29 anni ho letto il giusto. Ho letto i manipolati libri di storia filo-risorgimentali, quella storia imposta dai Savoia con l'unità d'Italia quella pappardella quella menzogna tesa a giustificare l'invasione di un glorioso Regno legittimo 3° come potenza economica in Europa (premiati all'esposizione internazionale di parigi) ed il massacro di centinaia di migliaia di "cafoni" ed ho letto la controstoria che da quando è caduta la censura sul finto risorgimento si è iniziata a divulgare un pò ovunque, da Alianello a Del Boca (un piemontese e non certo un terrone, per giunta presidente dell'ordine e non l'ultimo arrivato) ho letto Ciano, ho letto di scrittori stranieri che passavano per Napoli nel momento del suo massimo splendore metà ottocento, ho letto le memorie della povera gente che ha dovuto subire la vile invasione dei Sa-Boia scritte ancora nel dialetto di allora, qualcosina l'ho letta, ma per sapere tutto dovrei leggere ancora per decenni...

Come te anche IO HO PAURA, ho paura di uno Stato (fondato dai Savoia) che per 140 anni ha camuffato la storia, ha occultato centiniaia di migliaia di morti meridionali, ha occultato massacri come Bronte, Pontelandolfo, Casalduni ecc. ecc. ha imposto una bandiera che non era e non è la Nostra Bandiera, ha represso la florida economia meridionale ha costretto 20 milioni di meridionali prima al Brigantaggio poi all'emigrazione.
ANCHE IO HO PAURA
Però le cose stanno cambiando poichè non si può mentire a vita, prima o poi le verità vengono a galla ed il poplo meridionale(ma non solo, ci sono i Liguri, i Toscani, I Veneti) sta prendendo coscienza di ciò che avvenne in quegli anni che hanno segnato il nostro destino. Certe infamità non si dimenticano.

Per gli altri 2 commenti non spreco tante parole a chi si limita a fare un copia incolla di futili notizie per attaccare una dinastia che con seppur tanti difetti ha portato il Meridione ad essere terza potenza economica europea, il resto sono solo chiacchiere e menzogne di chi vuole screditare per paura di essere screditato. Mi sembra appunto che uno dei primi lavaggi del cervello che i savoia fecero sulla popolazione meridionale fu proprio teso a screditare la dinastia Borbonica, anche per "giustificare" la vile invasione.
8 Secoli di Storia unitaria di opere tutt'ora visibili e tangibili non si offuscano con 4 righe copiate ed incollate tipo i moti del 48', le bombe di Messina ecc. ecc.
Lascia peredere i vari Carlo III, Ferdinado II, Francesco II ecc. ecc. non li nominare nemmeno, tu sei un fans dei savoia...ho detto tutto.


sei piuttosto ignorantello ma siccome eviti il confornto dicendo che sai già tutto ti invito a ripetermelo in portoghese

wousfan
28-10-05, 17:19
A parer mio, Lombroso è stato il primo di una serie di pseudo-intellettuali da quattro soldi generati da un clima di giacobinismo intriso di furfanteria, che poi, con alti e bassi, si è trascinato per tutta la storia della nostra poco gloriosa italietta.
Italietta nata con piedi di argilla, con l'inganno dei furbi e squattrinati verso gli onesti e benestanti. Nata tra le braccia di mamma massoneria, che ha ripudiato l'Amore cristiano per darsi in pasto ad arroganti illuminismi pieni di libertà e di morte.
Napoli e Sicilia coi Borbone stavano bene, certo si poteva stare ancora meglio, ma così come non si può dimostrare che l'evoluzione del Regno non avrebbe (ri)portato Costituzione e democrazia, Certo si può dimostrare agevolmente che i salvatori piemontesi hanno portato povertà, morte, mafia, umiliazione.
Gli amici savoiardi converranno che i meridionali che hanno aperto gli occhi (che sono usciti dalla nebbia risorgimentale) non abbiano a questo punto grande amore per Savoia e cugini italo-settentrionali.

Gilbert
28-10-05, 17:20
In Origine postato da wousfan
A parer mio, Lombroso è stato il primo di una serie di pseudo-intellettuali da quattro soldi generati da un clima di giacobinismo intriso di furfanteria, che poi, con alti e bassi, si è trascinato per tutta la storia della nostra poco gloriosa italietta.
Italietta nata con piedi di argilla, con l'inganno dei furbi e squattrinati verso gli onesti e benestanti. Nata tra le braccia di mamma massoneria, che ha ripudiato l'Amore cristiano per darsi in pasto ad arroganti illuminismi pieni di libertà e di morte.
Napoli e Sicilia coi Borbone stavano bene, certo si poteva stare ancora meglio, ma così come non si può dimostrare che l'evoluzione del Regno non avrebbe (ri)portato Costituzione e democrazia, Certo si può dimostrare agevolmente che i salvatori piemontesi hanno portato povertà, morte, mafia, umiliazione.
Gli amici savoiardi converranno che i meridionali che hanno aperto gli occhi (che sono usciti dalla nebbia risorgimentale) non abbiano a questo punto grande amore per Savoia e cugini italo-settentrionali.

diccelo in russo

Zarskoeselo
28-10-05, 17:24
Lo sapevo che adesso davano la colpa ai Savoia anche della mafia. Mica avranno a che fare con il 666?:lol

Bufalobill
28-10-05, 17:28
Voglio dire che la situazione, al di là dei personaggi, era piuttosto complessa, non è semplice farsene un'idea. Se Gramsci ha scritto che: i piemontesi son venuti a saziarsi alla tavola dei Brorbone, se lo stesso Montanelli ha scritto: la storia non è quella che ci hanno insegnato a scuola. Se Filippo Curletti, agente segreto di Cavour, ha scritto quali mezzi sono stati usati per ottenere le rivolte a Parma, a Firenze, a Chieti a Napoli. Se ha descritto come sono stati fatti i plebisciti, non è possibile che tutta 'sta gente s'inventi tutto, no? Che Garibaldi abbia assurto a poliziotto Salvatore De Crescenzo, camorrista n°1 a Napoli, per ringraziarlo dei suoi favori, non si possono contestare queste cose.
Quello che ha scritto Molfese, Alianello, F.S. Nitti, nessuno lo ha mai contestato. Quindi... Il fatto che l'ex regno di Napoli vantasse dei primati italiani, europei e mondiali è un fatto. Che i maggiori artisti in qualunque campo si siano pefezionati a Napoli è un fatto.
Che avesse già nel '60 il più alto reddito procapite è un fatto.
Che oggi il sud sia la fogna dell'Italia, beh, anche questo è un fatto. Ci sarà pure un rapporto no?
Perchè prima dell'unità questo regno gareggiava con Londra, Vienna e Parigi ed oggi a malapena è poco più di Piobesi Torinese.
Queste non sono invenzioni di meridionali schierati.
Cordialità.
Bill

wousfan
28-10-05, 17:40
In Origine postato da Zarskoeselo
Lo sapevo che adesso davano la colpa ai Savoia anche della mafia. Mica avranno a che fare con il 666?:lol

In effetti sembra una barzelletta, vero? Forse alla vedova Fortugno sembrerà un po' meno...

Caro Zarskoeselo, forse non sono i Savoia in prima persona ad avere responsabilità per la creazione di una forte rete di criminalità organizzata nelle "province meridionali". Non era il re in persona che ha ottenuto l'aiuto e poi fatto affari con mafiosi e camorristi. Non fu quel galantuomo di VEII in prima persona a svuotare le casse del Banco delle Due Sicilie, o a promulgare leggi che portarono alla fame l'intera popolazione meridionale. Ma un po' di responsabilità, credo, bisognerà pur dargliela per le geniali trovate di marketing, dalle "grida di dolore" in poi, che li hanno, come in altre tristi circostanze in seguito, resi complici di crimini ed infamità.

Bufalobill
28-10-05, 17:50
Chiedo scusa, ma mi pare che stiamo parlando di storia. Di cose serie. Di ragazzi che hanno dato la vita per qualcosa in cui credevano, indipendentemente dagli schieramenti. Mi sembra sciocco ed offensivo nei loro confronti, ridurre il tutto ad un confronto da stadio.

Zarskoeselo
28-10-05, 17:51
Bill, non ho mai detto che sia tutto falso. Sicuramente vi furono situazioni sgradevoli, ma vi furono da ambo le parti. L'offerta a ferdinando venne fatta di tenere il Sud, ricordi? Accettò quando ormai era troppo tardi.
Ma, vogliamo davvero intraprendere un viaggio nel sistema borbonico e nella reale situazione del Regno all'arrivo dei piemontesi? Il "florido" regno è descritto anche da un antisavoia come Rosario Romeo. E basta guardare qualche foto d'epoca per rendersi conto come competesse con Londra. Certo che c'erano grandi artisti (Settembrini rischiò la capa grazie a quel liberale di un Re); competeva certo come intelletto. Ma i servizi? E la gente?
Negli anni che vanno dal 1860 al 1880, a lato anche della crisi agraria che toccò l'Europa, non solo l'Italia e poi il mondo intero, vi furono benefici e progressi notevoli testimoniati sia dal Jacini che dal ministero dell'agricoltura a Chieti, bari, Caserta, Salerno, Cosenza, Catanzaro, Caltanissetta, Trapani. L'inchiesta agraria denota quanto bene avesse arrecato al Sud la nuova politica libero-scambista. Certamente non fu un periodo facile e io sono un fautore come te del "la storia non è bianca e nera". Giudico casa Savoia nel contesto storico, non sul singolo episodio. Giudico un Regno che ha saputo costruire una Nazione, un Regno che continuò la lotta impari anche quando il Borbone lo lasciò a se stesso, così come fece Pio IX.
A proposito, Il Meridione è la fogna dell'Italia solo per gli imbecilli o gli ignoranti. Come mi è già capitato di dire in questo forum, stimo molto i meridionali e quando li sento discriminati solo perchè vivono al Sud anziché al Nord, mi arrabbio terribilmente.

Zarskoeselo
28-10-05, 18:00
In Origine postato da wousfan
In effetti sembra una barzelletta, vero? Forse alla vedova Fortugno sembrerà un po' meno...


Certo anche la madre dei Fratelli Bandiera

Zarskoeselo
28-10-05, 18:04
In Origine postato da Bufalobill
Chiedo scusa, ma mi pare che stiamo parlando di storia. Di cose serie. Di ragazzi che hanno dato la vita per qualcosa in cui credevano, indipendentemente dagli schieramenti. Mi sembra sciocco ed offensivo nei loro confronti, ridurre il tutto ad un confronto da stadio.
Infatti sono d'accordo. Spero che da qui in poi gli interventi siano più moderati, altrimenti, penserò io a moderarli.

wousfan
28-10-05, 18:10
In Origine postato da Zarskoeselo
Certamente non fu un periodo facile e io sono un fautore come te del "la storia non è bianca e nera".

Il fatto, caro Zarskoeselo, è che in questo caso invece si può proprio affermare che la storia è nera, nerissima, perchè quei crimini e quelle scelte ingiustificabili si ripercuotono negativamente ancora oggi dopo quasi 150 anni.




In Origine postato da Zarskoeselo

A proposito, Il Meridione è la fogna dell'Italia solo per gli imbecilli o gli ignoranti. Come mi è già capitato di dire in questo forum, stimo molto i meridionali e quando li sento discriminati solo perchè vivono al Sud anziché al Nord, mi arrabbio terribilmente.

Dunque questo pietismo non ha nessun peso, perchè DI FATTO i meridionali sono discriminati, schiacciati. E hanno aspettato troppo tempo in attesa di un grazioso risarcimento, che non è mai arrivato. Quindi ora che cominceranno a muoversi, e lo stato italiota reagirà per salvaguardare la propria unità, potrebbe allora essere
In Origine postato da Zarskoeselo
ormai troppo tardi

Zarskoeselo
28-10-05, 18:16
Il fatto, caro Zarskoeselo, è che in questo caso invece si può proprio affermare che la storia è nera, nerissima, perchè quei crimini e quelle scelte ingiustificabili si ripercuotono negativamente ancora oggi dopo quasi 150 anni.

questa è una tua opinione che io non condivido. Come non la condivisero i ragazzi di via medina e tutta quella maggioranza di persone che scelse la Monarchia nel 46

Dunque questo pietismo non ha nessun peso

il mio non è pietismo e non ha neppure la pretesa di avere peso. Io ho sempre lottato a voce e per iscritto contro certi tipi di discriminazione e molto più ora che vivo in mezzo ai lumbard!Ho molti amici, e molti sono meridionali. Amo le Marche, amo la Calabria e rispetto profondamente le tradizioni di quei luoghi. Uno dei più bei periodi della mia vita l'ho passato a Nocera inferiore. Mia nonna fra l'altro, era marchigiana.

Bufalobill
28-10-05, 18:20
Ma caro...che nome impronunciabile hai scelto, mi pare che proprio su questo punto non ci siamo. Il re del Piemonte non aveva, che io sappia, idee di patria, che non fosse la sua, ossia il Piemonte. Il suo intento era quello di allargare i suoi confini e non quello di costruire una nazione. Cavour ordinò a Farina di lasciare così com'era l'amministrazione borbonica, probabilmente riconosceva la buona amministrazione. Ma non appena il Piemonte s'impadronì dell'ex Regno, con Francesco II ancora a Gaeta, i suoi rimossero tutto e tutti dall'amministrazione borbonica. Imponendo loro uomini, loro leggi e loro tasse.
Leggi anche la Pellicciari a proposito.
120.000 uomini nella storia sin quì considerata non furono mai schierati da nessuna nazione. E in quei 120 mila vi era un pò di tutto, perfino ungheresi e africani, oltre gli immancabili inglesi che diedero inizio a tutta la faccenda.
Certo che i Borbone e parlo di Ferdinando II non fece una buona politica estera, anzi si inimicò gli inglesi e non ascoltò Cattaneo che gli propose l'Italia federale. Pio IX diede parere sfavorevole. Oggi tutti vogliono la devoluzione e al meridione danno l'autonomia di gestirsi la scuola, l'asl e la polizia, tutti settori dove bisogna mettere quattrini, mica scemi, no?
Il fatto è che sospetto, la scelta d'invadere il meridione fu ben studiata. Ferdinando II morto (chissàdiche) Francesco, uno sbarbatello pio e senz'esperienza, tanti quattrini a ufficiali carbonari, la copertura degli inglesi ed il gioco è fatto. Và bene.
Ma perchè inventarsi gli eroi? Inventarsi feroci battaglie mai fatte? Il gioco è chiuso, non sarebbe ora che tutti gli archivi fossero aperti e meglio gestiti? La legge lo prevede eppure c'è ancora qualche problemino anche lì.
Bill

Gilbert
28-10-05, 19:32
In Origine postato da Bufalobill
Chiedo scusa, ma mi pare che stiamo parlando di storia. Di cose serie. Di ragazzi che hanno dato la vita per qualcosa in cui credevano, indipendentemente dagli schieramenti. Mi sembra sciocco ed offensivo nei loro confronti, ridurre il tutto ad un confronto da stadio.


politicamente all'epoca avrei pensato che la soluzione migliore era quella cosnervatrice, cattolica e monarchica SAbauda di D?Azeglio e Minghetti, peraltro erano le idee di Carlo ALberto e di Vittorio Emmanuele II...ma quali Cavur e Ricasole vari....

Questo va detto per chi attribuisce colpe ai Savoia...che si informi su quali erano le posizioni dei reali, che comunque si sono semrpe comportati da sovrani costituzionali quali erano.

Gonzalo
28-10-05, 19:44
I Savoia si che erano benefattori, grazie a loro i meridionali scoprirono le vacanze, le mete turistiche privilegiate erano le americhe e l'australia.

saluti
Gonzalo

Zarskoeselo
28-10-05, 19:49
Grazie per l'apporto scientifico ed esplicativo!

Gonzalo
28-10-05, 20:01
Se parli con me, non c'è piu nulla di piu scientifico ed esplicativo dei dati di fatto.

saluti
Gonzalo

Zarskoeselo
28-10-05, 20:11
appunto.

Bufalobill
28-10-05, 22:47
Per Albert.
Cerco di tenermi informato, se tu hai qualche suggerimento...
Non mi pare questo il modo migliore per scrutare i fatti.
Carlo Alianello, responsabile della biblioteca della Camera dei deputati, dopo aver letto e visto documenti inerenti al Risorgimento ebbe a scrivere:

Finiamola di definirci i "buoni" d'Europa, e nessuno dei nostri fratelli del nord venga a lamentarsi delle stragi naziste. Le SS del 1860 e degli anni successivi si chiamarono, almeno per gli abitanti dell'ex Regno delle Due Sicilie, Piemontesi.
Perciò smettiamo di sbarrare gli occhi, di spalancare all'urlo le bocche, a deprecare violenze altrui in questo ed altri continenti. Ci bastino le nostre, per sentire un solo brivido di pudore.
Noi abbiamo saputo fare di più e di peggio.

Non si può neanche far passare i documenti che escono, anche di nascosto, e da privati come una "controstoria da marciapiede", come dice Boschiero.
Troppo facile.
Certo che i Savoia, e parlo di V.E.II non ha mai ammazzato nessuno personalmente, salvo in una rissa per faccenda di donne,
ci mancherebbe altro.
Bill

Zarskoeselo
28-10-05, 22:54
Non è vero la storia delle ss. Come tu hai detto, la storia non è così semplice. Ti dice niente Poerio? Certo che non tutti erano d'accordo, ma neppure tutti stavano con i Borboni. Tant'è che ci sono anche canti e filastrocche paesane dell'epoca in dialetto in onore dei piemontesi. Tant'è che i rifugiati fuggiti dal Borbone andarono dritti ad ingrossare le file dei patrioti. E che patrioti furono!

Bufalobill
28-10-05, 23:10
Io ho semplicemente riscritto ciò che scritto Alianello.
Gramsci invece scrive:

Lo Stato italiano è stata una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, crocifiggendo, squartando, seppellendo vivi i contadini poveri che gli scrittori salariati tentarono d'infamare con il marchio di briganti.

Certo mi si potrà parlare "della negazione di Dio" scritto da un inglese che, a cose fatte, confessò di non aver mai visitato un carcere dei Borbone, ma che aveva avuto ordini di screditarlo.
Questo vale anche per le foto di Maria Sofia, moglie di Francesco II che con un abile fotomontaggio dell'epoca, la ritraeva in pose oscene.
Lo stesso Montanelli, non si può sospettare di partigianeria vero? ha scritto:...abbiamo sempre vissuto su dei falsi: il falso di un Risorgimento che somiglia ben poco a quello che ci hanno dato da studiare a scuola.
Probabilmente i fautori dei Borbone non dicono solo balle e bisognertebbe, a mio modesto avviso, vedere le cose da più angolazioni.
Bill

Zarskoeselo
28-10-05, 23:24
Quando mai ho detto che i filo borboni dicono solo balle? Ma non è metodo storico dire borboni co..., assassini maledetti e stupidaggini di tal fatta. Montanelli, non è sospettabile di partigianeria, ma scrisse prima a favore e poi, nel periodo in cui fece la storia d'Italia, scrisse male dei Savoia. Poi, che strano, ebbe un ritorno di fiamma e si fece seppellire con la sua divisa da granatiere sabauda...
E' chiaro che il Risorgimento venne esasperato, come l'epopea del west; ciò non significa che sia falsa. Per i commenti che tu continui a snocciolare quotandoli, posso fare altrettanto anch'io, con quelli proSavoia. Ma servirebbe?
I piemontesi non furono più carnefici dei Borboni di sicuro. Gli altri commenti sui piemontesi, quelli dei contadini sotterrati ecc. sono ridicoli, pur ammettendo che vi furono momenti in cui la violenza non si risparmiò. Io la storia la vedo già in diverse ottiche. Questo non lo si può dire di chi non fa che offendere o fare battute imbecilli durante un dialogo serio e pacato.

Bufalobill
28-10-05, 23:38
Sarà, ma non mi hai ancora citato un testo.
Spero che non mi citi Mc Smith o Dumas.
E' evidente che i vinti del risorgimento hanno da dire la loro, si può non dare del traditore al generale borbonico Landi e tanti come lui che si lasciarono corrompere per non combattere, come a Calatafimi? Dove i garibaldini si potevano battere anche solo con i sassi vista la posizione degli schieramenti e dove morirono pochissime persone.
Possono i meridionali essere dispiaciuti per quei parenti all'estero che non hanno mai più rivisto?
Possono essere seccati per non avere il loro giorno della memoria?
Possono essere incavolati per i furti e le truffe subite dalla Bis, dalla banca Romana, dallo scandalo delle ferrovie, dalla nascita truffaldina della banca d'Italia?
Oggi cani e porci hanno qualcosa da ricordare, tranne i terun. Che diavolo! Fanno ancora così paure queste motivazioni a distanza di 144 anni? E si pretende che si canti Fratelli d'Italia?
Via, siamo seri.
Nel meridione da 4000 anni si viveva e bene anche, di agricoltura, di cantieristica, di pesca, di turismo. A metà 800 era il regno più avanzato, anche tecnologicamente d'Italia. Cosa è rimasto dopo l'unità? I figli, i nipoti e pronipoti di Salvatore De Crescenzo.
Bill

Zarskoeselo
28-10-05, 23:48
Che mi dai del bugiardo? Guardatene.
Testi? Gasparetto, Massari, Roddolo, Volpe, Cognasso, de Paoli, Croce e altri.
Vuoi una delle tue frasi ad effetto? Eccola: Poerio, visto che l'abbiamo citato, imprigionato dal Borbone, quando Federico gli garantì la libertà se avesse chiesto perdono, rispose: "Non io a Lui, ma il Re a me deve chiedere perdono, perchè ha manomesso la Coistituzione giurata, ha oppresso i miei concittadini, ed io che preferisco essere oppresso anziché oppressore non mi inchinerò mai a far cosa che non reputo sia decorosa."
Mac Smith non è un autore, è una persona che scrive la storia a seconda del suo umore e delle sue simpatie. In giro ce ne sono tanti. Quanto alle cose di cui ti lamenti, sarebbe bello potessero avere anche loro la giornata della memoria, sì, Però pensa che i ragazzi di via medina, studenti napoletani disarmati, vennero uccisi a mitragliate dai repubblicani e schiacciati con i carrarmati. Neppure loro hanno una giornata apposita e i libri di storia ne nascondono il dramma.

Bufalobill
29-10-05, 00:09
Ehi, non scaldarti. Non mi permetto di dare del bugiardo a nessuno. Ma Croce..no per favore. A Napoli direbbero di lui che "chiagne e fotte"
Vorrei farti notare visto che citi Poerio, che il codice penale del tempo, quello napoletano prevedeva se non sbaglio una quindicina di casi in cui era prevista la pena di morte.
Lo stesso codice piemontese ne prevedeva almeno una cinquantina. Da quì si evince il tipo di legge che vigeva e dove si moriva di più per reati politici.
Bisogna anche dire che i Borbone ne hanno graziati più che uccisi, i Savoia, non lo so. Forse se avessero impiccati un pò di ufficiali le cose sarebbero andate diversamente.
Intanto dobbiamo convenire che molti documenti ancora non vedono la luce, almeno quelli ufficiali dell'archivio di Stato gestito come sai dai militari, ossia ancora dai vincitori.
Un fatto è certo, che il meridione d'Italia, piaccia o no, prima dell'unità aveva soldi in oro e tanti. Dopo l'unità, e da allora non hanno avuto più niente. Qualcuno dovrebbe spiegare questo gioco di prestigio, considerato che i Borbone lasciarono tutto il loro patrimonio a Napoli e non come fecero altri.
Ciao. Buona notte.
Bill

Zarskoeselo
29-10-05, 00:22
Inizialmente la pena di morte pronunciata dal Consiglio di Guerra nei confronti di Alfonso Cascavilla, Antonio Savino e Felice Longo fu soltanto sospesa dal Governatore. A tutto il mese di marzo 1861, non furono presi altri provvedimenti. Pertanto i tre reazionari erano ancora in attesa di conoscere il loro destino. Il nuovo Governatore, il Conte Bardesono di Rigras[22], riteneva che tale grave ritardo nuocesse alla Giustizia. Perciò sollecitò le determinazioni governative, asserendo che “quelle feroci condanne non avrebbero potuto eseguirsi, e la loro stessa memoria avrebbe dovuto essere cancellata”.[23] La risposta non si fece attendere. I Dicasteri di Polizia e di Grazia e Giustizia erano favorevoli alla commutazione della pena capitale; ma il Governatore veniva invitato a non graziare gli altri perché un simile provvedimento, anziché frenare l’insurrezione, l’avrebbe incoraggiata.[24] I tre condannati ottennero la commutazione della pena di morte in quella dei lavori forzati a vita, con decreto reale dell’11 luglio 1861.



La morte dei 24 liberali segnava l’avvio del declino economico di San Giovanni Rotondo. Nel 1895 L.V. Lomonaco iniziò la liquidazione del demanio comunale. Egli pose a base del suo lavoro il proposito di concorrere utilmente alla tutela degli interessi vitali di una città “degna di grande considerazione ed ancor ricca di risorse”, nonostante le speciali condizioni in cui malauguratamente si trovava. “Essa infatti, oltre agli svantaggi generali a tutti i Comuni del Gargano e del mezzogiorno d’Italia, risentiva tuttora i danni della sanguinosa reazione del 1860, per effetto della quale fu privata di molti tra i migliori elementi della parte liberale dirigente. Amministrata quindi sotto l’influenza di odii derivanti da quell’eccidio, di ambizioni smodate e di interessi privati, che non potevano certamente conferire al buon governo della cosa pubblica, si trovò in breve tempo, per questa ed altre cause, ridotta dalla ricchezza di una volta, alla povertà dell’oggi, dalla quale non valsero a salvarla i savii provvedimenti di qualche amministrazione...”[25]

Alcune affermazione del Lomonaco trovano un riscontro reale nelle delibere decurionali di epoca borbonica. In esse si rileva che nel cinquantennio antecedente l’eccidio era normale prassi del decurionato conferire ad una stessa persona più incarichi amministrativi, per lo più nel suo seno, per il motivo che in paese vi erano pochi soggetti idonei. Il non aver favorito l’istruzione aveva portato quindi un doppio danno per la popolazione. Da una parte determinò il consolidamento del potere nelle mani di pochi soggetti; dall’altra le persone istruite ed oneste, che volevano il bene della comunità, non riuscivano a perseguire il loro intento a causa dei molteplici impegni. A nulla servirono le censure dell’Intendenza per le nomine multiple. Talvolta erano gli stessi nominati a chiedere l’esonero. In una delibera del 1859, forse a causa del ricorso presentato da alcuni ternati come amministratori dei Monti frumentari di S. Giacomo e Cavaniglia, il decurionato fu costretto ad appellarsi alla “saggezza” dell’Intendente affinché non cedesse alle loro menzogne, giacché le considerava tra le persone più vigili ed accorte nell’amministrazione delle proprie cose e nelle attività negoziali. Il decurionato diceva di fare le proposte di nomina “alla miglior maniera possibile, frugando tra il tenue numero degli eleggibili che offriva questo piccolo paese...”, cercando di far conciliare il numero ridotto di individui rispondente “alle mire della legge e alle occorrenze degl’impieghi” con “il numero non indifferente di cariche amministrative”.[26] Si possono immaginare quindi le disastrose conseguenze della uccisione di 24 tra i cittadini migliori.

Fu questo evento, e non le tasse imposte dal governo unitario, come qualcuno insinua, a condizionare negativamente il futuro sviluppo di San Giovanni Rotondo.

Maligno traditor spergiuro infame,

Imbecille di cuore, e d’intelletto,

Cane scabioso ognor morto di fame

Hai la natura di schifoso insetto.

Empio senza pudor di sozze brame

Ladro sfacciato di nefando aspetto

Ente che de’ tuoi vizii, a stretto esame

Rispondi dall’obbobrio a vile oggetto.

Esacrando Bobonico spione

Bertuccia pagnottista burattino

Eletto Sanfedista ormai briccone.

Calcitra ragghia, leguleio meschino,

Che io pingerti saprò troppo a ragione

Asino, mulo e bue, Ciaramellino.

Antonio Lecce

La popolazione agricola del Gargano è in una condizione di tale abbrutimento da non trovare forse riscontro in alcuna parte d’Europa: essi sono trattati dai proprietari con una crudeltà ed avarizia, e peggiore assai di quelle, che subiscono i neri in America. Tolto ogni freno a questa popolazione prima della soppressione della Gendarmeria, poi l’ostilità del Clero che in unione de’ Gendarmi, costituivano la forza del governo Borbonico, essi cominciarono ad abbandonarsi a qualche ostilità contro i proprietari fin dall’anno scorso sotto l’apparenza di moti politici, le prepotenze inaudite commesse dai falsi Garibaldini del Generale Romano e dal Governatore di quel tempo (Del Giudice) resero a queste popolazioni odioso il nome della libertà. I preti seppero approfittare di questo malumore e inasprirono quei rozzi animi contro i proprietari liberali. La distinzione tra liberali e non liberali, non è alla portata di quelle intelligenze, e quindi ne nacque una scissura profonda inconciliabile tra i proletari ed i possidenti...”.

Bardesono, come il suo predecessore, in un incontro con il Gen. Pinelli, attribuì le reazioni del Gargano ad un “movimento comunista”, giudicandolo “assai più temibile di qualunque brigantaggio”. E quando i proprietari viestani gli chiesero di inviare soldati paventado un imminente sbarco di briganti, pensò invece che essi rappresentavano il “padrone” e avessero formulato la richiesta per timore di perdere il raccolto che, giunto a maturazione, stava tutto nelle mani del “servo”.

Quanto alle pene di morte, Già Carlo Alberto aveva diminuito i casi in cui era previsto quel tipo di sanzione. Molti documenti non sono ancora reperibili, ma, se ci fosse qualcosa di antisabaudo, la repubblica non esiterebbe a metterla bene in evidenza, non temere. Che il meridione stesse così bene, be' non direi. Che i piemontesi abbiano sbagliato certo che sì. Che il meridione fosse attaccato al suo Re Vittorio, anche questo era vero e testimoniò al referendum questo attaccamento che non può essere un caso ma ha fondamenti storici. Il Meridione stava meglio di adesso prima della guerra.
Buona notte anche a te

Bufalobill
29-10-05, 08:15
Le ultime situazioni da te citate sono vere. Anzi verissime. Siamo appena dopo l'epoca dei "baroni" che facevano lavorare le loro terre, che non bastavano mai, dai contadini, come negri per un pezzo di pane per sfamare la loro famiglia.
Ferdinando II intervenne per far finire questa situazione, quindi s'inventò l'uso civico per i terreni demaniali. Immagino saprai di che si tratta.
Apriti cielo! Gli ex baroni, diventati galantuomini cominciarono a tramare. Tutti i giornali contro, (mai chiuso uno) tutti i benestanti divennero liberali, carbonari, massoni. L'Inghilterra si fregava le mani in ricordo della faccenda degli zolfi. Iniziò una guerra interna contro Ferdinando, si ebbe perfino l' attentato da Agesilao Milano, di cui la famiglia fu poi beneficata dal nuovo re piemontese per quell'attentato. (Credo che Ferdinando non l'avrebbe mai fatto, credendo ciecamente in Dio e vedeva nel re un suo protetto)
Da lì la faccenda prese l'avvio.
Ma il dirci i pregi e difetti dei rispettivi sovrani, i personaggi, ecc... può portare solo ad uno sterile confronto senza costrutto.
Oggi troni non ce ne sono più. Nè per i Savoia nè per i Borbone.
Quello che a me interessa maggiormente è la differenza di vita, lo sbilanciamento esistente tra il nord ed il sud. E' da quì, da questo motivo che iniziano i paragoni. La densità di popolazione nel sud è sempre stata in crescita sin da Carlo III, questo ha un solo significato: benessere. Oggi non si cresce più in tutto il paese.
Dobbiamo subire una cultura che non è la nostra in base alla democrazia secondo cui siamo tutti uguali. A mio avviso questa può essere una legge divina non umana.
Adesso vado. Ho un pò di cose da fare per tutto il giorno, se non torno a casa morto di sonno ci risentiremo.
Buona giornata.
Bill

vacanze romane
29-10-05, 08:38
In Origine postato da luis76
Bhe meriti di essere risposto per primo.



:rolleyes: scuola dell'obbligo?

Zarskoeselo
29-10-05, 14:40
In Origine postato da Bufalobill
Quello che a me interessa maggiormente è la differenza di vita, lo sbilanciamento esistente tra il nord ed il sud. E' da quì, da questo motivo che iniziano i paragoni. La densità di popolazione nel sud è sempre stata in crescita sin da Carlo III, questo ha un solo significato: benessere. Oggi non si cresce più in tutto il paese.
Dobbiamo subire una cultura che non è la nostra in base alla democrazia secondo cui siamo tutti uguali. A mio avviso questa può essere una legge divina non umana.
Adesso vado. Ho un pò di cose da fare per tutto il giorno, se non torno a casa morto di sonno ci risentiremo.
Buona giornata.
Bill
Avrai anche ragione, ma guarda che l'Italia è cambiata. I problemi che tu segnali, sono proprio quelli che noi stessi denunciamo dopo la caduta della MOnarchia. I problemi che tu denunci, sono spine nel fianco dell'Italia repubblicana. E patrimonio dell'inversione di marcia morale repubblicana. Agguerriti, progressisti, pragmatici, capisci cosa intendo? Comunque vi è anche da dire che non sempre la natalità va di pari passo con il benessere. In Africa, e converrai con me che si tratta di paesi poveri, la natalità è altissima, per esempio. Il carovita, che turba le vite degli italiani, non è un guaio sabaudo, ma la conseguenza della spregiudicata politica di certi figuri apparsi nel Parlamento repubblicano.

Templares
29-10-05, 14:56
In Origine postato da Zarskoeselo
Avrai anche ragione, ma guarda che l'Italia è cambiata. I problemi che tu segnali, sono proprio quelli che noi stessi denunciamo dopo la caduta della MOnarchia. I problemi che tu denunci, sono spine nel fianco dell'Italia repubblicana. E patrimonio dell'inversione di marcia morale repubblicana. Agguerriti, progressisti, pragmatici, capisci cosa intendo? Comunque vi è anche da dire che non sempre la natalità va di pari passo con il benessere. In Africa, e converrai con me che si tratta di paesi poveri, la natalità è altissima, per esempio. Il carovita, che turba le vite degli italiani, non è un guaio sabaudo, ma la conseguenza della spregiudicata politica di certi figuri apparsi nel Parlamento repubblicano.

Quoto Zarsko. Ho più volte detto che ai tempi dell'Unità d'Italia sarei stato probabilmente il più esagitato dei borbonici, avrei fatto barricate e combattuto le giubbe rosse.
Non ho vergogna a dirlo poichè ritengo che i tempi per l'unificazione del suolo Patrio non fossere pronti, e che sbagliati furono i metodi di occupazione armata del meridione. Il processo di unificazione poteva essere compiuto in maniera diversa, questo è certo e troppi furono i morti della lotta fraticida, troppi gli eccidi e il sangue versato da ambo le parti.
Oggi -però-i tempi sono cambiati, dobbiamo renderci conto che Savoia e Borbone sostengono la stessa causa e combattono le stesse battaglie.

luis76
29-10-05, 15:32
...ma i Savoia erano anche attenti alle esigenze del popolo meridionale, in parole povere volevano farli divertire e così inventarono il villaggio turistico di Fenestrelle.
Ridente fortezza arroccata ad appena 2.000 metri (non c'era quindi bisogno di aria condizionata) dove si provavano espirimenti in vista poi dell'evoluzione nazista e dei lager tedeschi.
Nel grand hotel "Fenestrelle" (To) morirono come bestie migliaia di meridionali che osarono ribellarsi alla bandiera padano-sabauda-tricolore che non è la bandiera dei meridionali.
Grazie Savoia

Ripeti sempre la storiella del 46', via Medina ecc ecc ma devi sapere che allora il popolo meridionale era nel pieno del plagio e della menzogna filo-savoiarda e filo-risorgimentale, ora i tempi sono totalmente cambiati ,vedi accoglienza ai Savoia a Napoli 2 anni fà, oltre mille persone pronte ad "accoglierli" nel "migliore" dei modi degno di una "monarchia illuminata"...

:lol

Quando parlo dei savoia mi viene la nausea...... scusate mi devo fermare...

Zarskoeselo
29-10-05, 15:36
Che alternative c'erano? Non molte. Purtroppo, quelli erano tempi violenti. Esiste una lettera illuminante di Re Vittorio Emanuele II al Borbone suo cugino. Per ben due volte cercò di fargli accettare un'Italia divisa in due Stati, ma Egli rifiutò:
"(...)Gli italiani possono più esser governati come lo erano trent'anni or sono. Eglino hanno acquistato la sapienza e la forza sufficiente per difendersi. D'altra parte la pubblica opinione ha sancito il principio che ogni nazione ha il diritto incontestabile di governarsi come meglio crede (la Monarchia la pensò così anche nel 46, quando permise al popolo italiano di decidere, la repubblica impedisce questa libertà con una legge "costituzionale") Siamo così giunti a un tempo in cui l'Italia può essere divisa in due Stati potenti, l'uno del settentrione, l'altro del Mezzogiorno, i quali adottandoi una stessa politica nazionale, sostengano la grande idea dei nostri tempi, l'indipendenza nazionale. Ma per mettere in atto questo concetto, è come io credo, necessario che V.M. abbandoni la via che ha fino ad ora tenuta. Se Ella ripudierà il mio consiglio verrà forse il tempo in cui sarò posto nella terribile alternativa o di mettere in pericolo gli interessi più urgenti della mia stessa Dinastia, o di essere il principale strumento della sua rovina.

Zarskoeselo
29-10-05, 15:45
In Origine postato da luis76
...ma i Savoia erano anche attenti alle esigenze del popolo meridionale, in parole povere volevano farli divertire e così inventarono il villaggio turistico di Fenestrelle.
Ridente fortezza arroccata ad appena 2.000 metri (non c'era quindi bisogno di aria condizionata) dove si provavano espirimenti in vista poi dell'evoluzione nazista e dei lager tedeschi.
Nel grand hotel "Fenestrelle" (To) morirono come bestie migliaia di meridionali che osarono ribellarsi alla bandiera padano-sabauda-tricolore che non è la bandiera dei meridionali.
Grazie Savoia

Ripeti sempre la storiella del 46', via Medina ecc ecc ma devi sapere che allora il popolo meridionale era nel pieno del plagio e della menzogna filo-savoiarda e filo-risorgimentale, ora i tempi sono totalmente cambiati ,vedi accoglienza ai Savoia a Napoli 2 anni fà, oltre mille persone pronte ad "accoglierli" nel "migliore" dei modi degno di una "monarchia illuminata"...

:lol

Quando parlo dei savoia mi viene la nausea...... scusate mi devo fermare...
Storiella la morte di studenti? storiella più di undici milioni di italiani...però importanti quei quattro imbecilli con le corone di cartone in testa (altro che mille :lol ) ovviamente più importanti di tutto il resto di folla che li ha applauditi...bah, Non vale la pena di rispondere, tanto sai già la verità vero? ciao ciao:qi

dito5
29-10-05, 18:26
In Origine postato da Zarskoeselo
Che alternative c'erano? Non molte. Purtroppo, quelli erano tempi violenti. Esiste una lettera illuminante di Re Vittorio Emanuele II al Borbone suo cugino. Per ben due volte cercò di fargli accettare un'Italia divisa in due Stati, ma Egli rifiutò:
"(...)Gli italiani possono più esser governati come lo erano trent'anni or sono. Eglino hanno acquistato la sapienza e la forza sufficiente per difendersi. D'altra parte la pubblica opinione ha sancito il principio che ogni nazione ha il diritto incontestabile di governarsi come meglio crede (la Monarchia la pensò così anche nel 46, quando permise al popolo italiano di decidere, la repubblica impedisce questa libertà con una legge "costituzionale") Siamo così giunti a un tempo in cui l'Italia può essere divisa in due Stati potenti, l'uno del settentrione, l'altro del Mezzogiorno, i quali adottandoi una stessa politica nazionale, sostengano la grande idea dei nostri tempi, l'indipendenza nazionale. Ma per mettere in atto questo concetto, è come io credo, necessario che V.M. abbandoni la via che ha fino ad ora tenuta. Se Ella ripudierà il mio consiglio verrà forse il tempo in cui sarò posto nella terribile alternativa o di mettere in pericolo gli interessi più urgenti della mia stessa Dinastia, o di essere il principale strumento della sua rovina.
Come me che non sapevo di questa lettera del padre della patria al re delle Due Sicilie, milioni di italiani non la conoscono.
Ed è un grave torto fatto alla cultura, al diritto alla conoscenza per poter formarsi opinioni fondate ed obiettive, infine è un torto a casa Savoia che, sulla base di questo documento, risulta ancor più grande, più meritoria della nostra riconoscenza, perchè si ha una prova in più che dobbiamo solo a lei la nostra dignità di popolo unito e indipendente.

Quel documento dimostra che se qualche torto i Savoia hanno fatto ai Borboni, quei torti risultano ampiamente giustificati quale prezzo per l'unità d'Italia.

dito5
29-10-05, 18:27
In Origine postato da Zarskoeselo
Che alternative c'erano? Non molte. Purtroppo, quelli erano tempi violenti. Esiste una lettera illuminante di Re Vittorio Emanuele II al Borbone suo cugino. Per ben due volte cercò di fargli accettare un'Italia divisa in due Stati, ma Egli rifiutò:
"(...)Gli italiani possono più esser governati come lo erano trent'anni or sono. Eglino hanno acquistato la sapienza e la forza sufficiente per difendersi. D'altra parte la pubblica opinione ha sancito il principio che ogni nazione ha il diritto incontestabile di governarsi come meglio crede (la Monarchia la pensò così anche nel 46, quando permise al popolo italiano di decidere, la repubblica impedisce questa libertà con una legge "costituzionale") Siamo così giunti a un tempo in cui l'Italia può essere divisa in due Stati potenti, l'uno del settentrione, l'altro del Mezzogiorno, i quali adottandoi una stessa politica nazionale, sostengano la grande idea dei nostri tempi, l'indipendenza nazionale. Ma per mettere in atto questo concetto, è come io credo, necessario che V.M. abbandoni la via che ha fino ad ora tenuta. Se Ella ripudierà il mio consiglio verrà forse il tempo in cui sarò posto nella terribile alternativa o di mettere in pericolo gli interessi più urgenti della mia stessa Dinastia, o di essere il principale strumento della sua rovina.
Mi dici dove posso leggere il testo della lettera che tu citi?
Grazie.

Zarskoeselo
29-10-05, 18:37
Il riferimento ufficiale è: documento 638, 15 aprile. Puoi leggerlo su VITTORIO EMANUELE di De paoli e anche su I BORBONI D'ITALIA di Moscati pag162. Inoltre è riportato nelle lettere del Re raccolte da Cognasso. Vedi, avere una biblioteca sterminata, a monte del fatto spiacevole che quasi ti impedisce di avere spazio in casa e che trasforma l'acquisto di un nuovo libro in dramma famigliare (mia moglie:"un altro??")ha anche i suoi lati positivi :)

dito5
29-10-05, 18:56
Grazie.

luis76
29-10-05, 22:17
In Origine postato da dito5
Come me che non sapevo di questa lettera del padre della patria al re delle Due Sicilie, milioni di italiani non la conoscono.
Ed è un grave torto fatto alla cultura, al diritto alla conoscenza per poter formarsi opinioni fondate ed obiettive, infine è un torto a casa Savoia che, sulla base di questo documento, risulta ancor più grande, più meritoria della nostra riconoscenza, perchè si ha una prova in più che dobbiamo solo a lei la nostra dignità di popolo unito e indipendente.

Quel documento dimostra che se qualche torto i Savoia hanno fatto ai Borboni, quei torti risultano ampiamente giustificati quale prezzo per l'unità d'Italia.

Il padre della Patria? Ma di quale Patria? Per noi la Patria era il Regno Delle Due Sicilie allora, il meridione oggi. Tu di quale Patria parli?
Un torto a casa Savoia? E chi sono questi di casa Savoia che ad un rifiuto gli si fa torto?
Il torto fu a casa Borbone altro che casa Savoia, peggio ancora un torto tra parenti.
Ma la vogliamo finire con la storiella dell'unità e rivedere un attimo i piani espansionistici di casa savoia? Un dinastia a capo di un Regno, quello sardo, pieno di debito intorno al 1860. Una ricchezza di gran lunga inferiore a quella Borbonica, un progresso economico più lento seppur in costante crescita.
Chi lo ha pagato il vero prezzo dalla dis-unità d'Italia?
Ed oggi ci ritroviamo come sotto regime a dover vedere statue dl maledetto Vittorio sparse su terra duo-siciliana!

p.s. vi faccio un altro appunto. Pietrarsa (Na) industria metallurgica e ferroviaria più sviluppata d'italia, correva l'anno 1863, il Meridione era stato invaso, i posti di lavoro principali al Sud erano in mano ai piemontesi che guadagnavano stipendio doppio, Pietrarsa appunto era il fiore all'occhiello dell'industria ex-borbonica.
Col passaggio al nuovo stato, il neo-direttore venuto da lontano pensò di ridurre gli stipendi e porre a 10 le ore lavorative, tanto prima o poi le fabbriche del Sud dovevano chiudere (vedi acciaierie di Mongiana in Calabria) tanto da suscitare la protesta degli operai già diminuiti come numero.
Protesta repressa nel sangue dai valorosi bersaglieri piemontesi chiamati in soccorso da Potici....... fu la prima rivolta operaia della neo-nata italia, come dire il buongiorno si vede dal mattino...
Negli anni successivi Pietrarsa perse lentamente tutte le commesse statali fino a chiudere............
Questa non è una favoletta, è storia realmente accaduta come si può vedere sul sito della Real fabbrica di Pietrarsa.

Bufalobill
29-10-05, 23:49
E' veramente difficile pensare alle conseguenze della lettera da te citata (che non conoscevo). Ossia VE II dice a Ferdinando: - Se tu non vuoi dividere l'Italia con me, allora io piglio tutto e ti butto fuori gioco. Questo, mi pare di capirne il senso.
Però lui non aveva nè gli uomini nè i mezzi, specie dopo gli scontri con gli austriaci. Gli uomini e i mezzi chi glieli ha forniti?
E perchè è stato poi detto in Parlamento che quell'avventuriero di Garibaldi lui non lo conosceva, non solo, ma gli mandò dietro i gendarmi con un'altra nave per inseguirlo, visto che don Peppino aveva "rubato" due navi? Perchè non una piena dichiarazione di guerra come prevedeva il diritto internazionale anche allora?
Queste cose lo hanno reso odioso a quanti studiano quel preciso momento. La cavalleria era ancora in auge, ma da questi atti parlamentari se ne vede ben poca.
Bill

Zarskoeselo
30-10-05, 19:56
Ci risiamo a rifare la morale sul carattere di Vittorio Emanuele II? Così ripartiamo da capo: c'è cavalleria forse in tanti efferati delitti commessi dai Borboni e dal loro doppiogiochismo? c'era cavalleria nell'abbandonare con il Pio IX il Re da solo? E poi scusami, ma se il Regno Borbonico era così florido e radioso, avrebbe dovuto avere anche le risorse per appoggiare la richiesta di Vittorio Emanuele.
Nella sua lettera Vittorio Emanuele illustra una possibile conseguenza e dice parole che sottintendono la situazione di allora. Che non era di totale apprezzamento del Regno Borbonico da parte dei meridionali.
Per quanto concerne Garibaldi, il Re non poteva appoggiare apertamente il duce dei mille, sarebbe andato in contro, il paese, a guerra con i francesi e altro. Ma l'unico pensiero era l'Italia. Molte volte traspare dalla sua corrispondenza tutto ciò. Sintomatica è la lettera che scrisse a Nicola Nisco, credendo che Mazzini fosse ancora in Napoli: "Si lasci stare Mazzini. Se noi faremo l'Italia, Mazzini fa niente, se non sapremo farla, è bene che la faccia lui; ed io non potendo fare il maestro di scuola farò il fattore: sarò Monsù Savoia e gli batterò le mani."

Bufalobill
31-10-05, 09:10
Mi limito ai fatti e tu invece pensi che si voglia fare la morale al Savoia, lasciando così intendere che il Savoia era perfetto ed il resto del mondo no. In quanto alla morale poi è meglio lasciare perdere. Non mi risulta che i Borbone abbiano avuto figli illegittimi sparsi per la Campania o da altre parti. Mi pare che a spirito critico siamo un pò a corto.
Ciao

Zarskoeselo
31-10-05, 12:21
Che sciocchezze. I tuoi non sono fatti, sono opinioni e interpretazioni.
Io non ho detto che Il Savoia era perfetto. E chiunque sia imparziale leggendo i miei posts, può confermare. Tuttavia, contesto la visione estremamente pessimistica che tu ed altri ne date. Fu un uomo burbero, ma buono; irruento, poco amante della pubblicità e dei leccapiedi o del servilismo benché fosse molto orgoglioso delle priorità regie (in effetti, quando visitò Napoli mentre i napoletani volevano prenderlo a spalle sul baldacchino, disse loro di lasciarlo giù, che gli uomini non dovevano fare da bestie); si è voluto vedere nella sua latente agorafobia, che gli derivava dall'amore per le sue montagne, un segno di odio per la gente e questo è una grossa ingiustizia. Insomma, con tutti i suoi pregi ed i suoi difetti, fu un Grande Re, che sbagliò, fece bene e pagò sempre in prima persona; sempre sul campo fra i suoi soldati.
Guarda i miei posts e vedrai che non ho offeso i Borboni, ma da parte vostra invece ci sono continui attacchi diretti, ora di bassa lega, perchè entrano nella sfera sessuale (come dire che Kennedy fu un pessimo presidente perchè aveva le amanti. Aveva le amanti, ma sedette nel fango delle carceri con i neri d'America, sfidando i razzisti e questo ne fa un grande; o Martin Luther King, la cui passione si conosce bene e che fu pure un grande) Vedo che siamo alle solite. Allora tu non cerchi una verità, ma cerchi fatti che provino il tuo rancore verso i Savoia. Questo gioco io non lo appoggerò.
Se si vuole discutere sul Sud, in maniera corretta, aprite un altro thread apposito.