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Visualizza Versione Completa : La zucca svuotata e il tizzone del diavolo



Liquid Sky
29-10-05, 18:56
Qualcuno se lo sarà domandato (oltre ai produttori e ai negozianti, felici lo stesso anche senza avere risposte): perchè mai tanti corrono a comprare zucche in questo periodo per «celebrare» Halloween? Perchè, insomma, quell'ortaggio arancione, svuotato, inciso e con una luce all'interno, è il simbolo riconosciuto della festa?. Tutto risale alla leggenda di Stingy Jack, dissoluto e gran bevitore che si narra abbia giocato uno scherzo al Diavolo, andato a cercarlo in una taverna per prendergli l'anima. «Un ultimo biccchiere» implora Jack, supplicando il demonio di trasformarsi in una moneta per poter pagare l'oste. Ma Jack mette in tasca la moneta-diavolo, accanto a un crocifisso d'argento. A quel punto il Diavolo non può più lasciare la tasca di Jack, che propone un patto: ti libero se tu prometti di non prendermi l'anima. E così accade, ma quando Jack muore la sua vita da peccatore gli impedisce di entrare in Paradiso. Però anche il Diavolo non vuole più saperne di lui e non lo fa entrare all'Inferno. Anzi, il demonio lo caccia tirandogli un tizzone ardente. Jack, condannato a vagare tra i due «aldilà», lo raccoglie e lo mette in una zucca svuotata, al riparo dal vento, per illuminare la strada. La leggenda dice che Jack, simbolo delle anime perse, si aggiri qui e là nella notte di Halloween, facendosi luce con il tizzone del Diavolo.

qui (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/10_Ottobre/28/halloween.shtml)

http://www.atlantedl.org/msg/multimedia/immagini/varie/zucca.gif

Liquid Sky
29-10-05, 19:03
Altra versione:

Si racconta che un curioso e strano personaggio di nome Stingy Jack, una sera abbia invitato il Diavolo a bere con lui. Questi accettò e Jack gli propose una scommessa: gli chiese di salire su di un albero e se non fosse più riuscito a scendere doveva promettere di non tentarlo mai più e Jack lo avrebbe aiutato a tornare a terra.
Il Diavolo, divertito, salì sull'albero e Jack disegnò alla base del tronco una croce. Così il Diavolo non riuscì a scendere. Jack cancellò la croce, il Diavolo scese e mantenne la sua promessa.
Quando Jack morì, a causa dei suoi innumerevoli peccati, non venne accettato in Paradiso ma non potè nemmeno scendere all'inferno a causa del patto con il Diavolo. Questi diede a Jack un tizzone per illuminargli la strada buia. Jack, per far durare a lungo il tizzone acceso, lo ripose in una cipolla svuotata. Si racconta che Jack vaghi per l'eternità e, durante la notte di Halloween, si aggiri per le vie facendosi luce con il tizzone del Diavolo acceso.
Quando gli irlandesi si recarono in America, trovarono delle enormi zucche e le sostituirono alle cipolle intagliandole a forma di ghigno per far passare la luce delle candele poste all'interno.

http://gumia.de/dokumente/jack-o-lantern-kuerbis.jpg

Alessandra
01-11-05, 09:12
Narrano le antiche cronache che la nobilissima comunità di Venzone (Udine) dopo d'aver munito il paese di superbe difese, d'averlo abbellito di maestosi palazzi e del suo splendido Duomo, quando volle portare a termine il campanile si trovò sprovvista del denaro necessario. Da alcune settimane i lavori si erano dovuti interrompere ed i passanti cominciavano a lanciare qualche frizzo che pungeva l'onorabilità dell'autorità e della cittadina.
Il consiglio allora radunato d'urgenza decretò provvedimenti straordinari: i pedaggi sulle merci vennero raddoppiati, tutti i forestieri transitanti per Venzone vi dovevano lasciare un'offerta, si dovevano prestare giornate di lavoro gratuito ...
E così pur tra qualche malumore, qualche lite, si riuscì ad ultimare anche la guglia che fu ricoperta tutta di rame.

Mancava ancora qualcosa e per questo fu chiamato un maestro di Udine che coronò la bella opera con una palla dorata sormontata da una croce. Ma restò male l'artista quando si presentò per ricevere la ricompensa del suo lavoro: si disse che il consiglio era in strettezze, che pure lui doveva lasciare qualche giornata gratuita ... insomma il consiglio per sua bontà gli concedeva un terzo della somma pattuita. Non disse nulla il brav'uomo, si mostrò soddisfatto, ringraziò ... aveva visto certe corde, certe inferriate, quella tal berlina di cui facevan largo uso quei signori, ma in cuor suo giurò di ripagarsi dello scorno subito.
Nel cuor della notte salì sull'impalcatura del campanile che non era stata tolta e sostituì la bella palla lucente con ... una fresca zucca così ben dipinta che nessuno si sarebbe accorto della sostituzione. Il giorno dopo l'udinese tolse l'impalcatura, salutò il consiglio e se ne partì in fretta mentre i venzonesi suonando a distesa le loro campane si preparavano a solenni feste d'inaugurazione.
Ma dopo qualche tempo avveniva qualcosa di strano lassù, sopra la guglia del campanile la palla mutava colore, la forma non era più quella ... I venzonesi facevano le più impensate supposizioni, ma quale non fu la loro meraviglia quando un giorno videro cadere giù la palla in certi pezzi gialli simili ai resti di una focaccia spappolata ...
Non vi saprei poi descrivere il loro sdegno quando si accorsero di esser stati così clamorosamente giocati.

http://www.solediatlantide.it/images/Zucca-da-251-kg.gif



Venzone è una cittadina molto caratteristica, dai forti tratti medioevali, dove il tempo sembra essersi fermato. Da Udine città ci si impiega circa un’ora per giungere in quel di Venzone, che si trova a metà strada fra Gemona e la stazione di Carnia-Amaro. Il borgo medioevale durante il terremoto che colpì il Friuli Venezia Giulia nel 1976 era stato completamente distrutto. La buona volontà dei friulani e soprattutto la voglia di lavorare hanno fatto sì che Venzone (così come Gemona e Tolmezzo, tanto per citare alcuni dei paesi terremotati e completamente ricostruiti) riprendesse le sue caratteristiche originarie. Venzone oggi si presenta come un borgo medioevale fortificato che ha in sé un pizzico di magico, di storico, di antico.
Durante i due giorni di festeggiamenti (ultima settimana di ottobre), la zucca è la incontrastata “Padrona di casa”. Ci sono zucche ovunque, nei negozi, fra le viuzze in pietra del paese, in esposizione sulle bancarelle, nelle taverne e nelle locande tipiche. Le specialità a base di zucca sono in grado di soddisfare tutti, anche coloro che hanno il palato più esigente. Ecco allora che le zucche di ogni dimensione e forma si prestano nella preparazione di pietanze e di dolciumi preparati seguendo scrupolosamente le ricette medioevali. Ottimi gli gnocchi di zucca con ricotta affumicata e il pane di zucca: assolutamente da provare. Tutti i cibi vengono accompagnati dai classici vini “Made in Friuli”, nonché dal liquore di zucca.
Ma Venzone non propone solo la zucca come prodotto da gustare, la zucca durante il fine settimana entrante è la vera regina della festa. Ed in onore della zucca, nel centro storico di Venzone si respira un’aria incantata, magica. Le torce e le fiaccole illuminano il borgo e lo stesso viene animato da nobili, dame e cavalieri, osti e tavernieri, bottegai e mercanti. Le rievocazioni dei cortei storici vengono allietate dalle musiche e dalle danze medioevali, circondate dalle evoluzioni di giocolieri, sbandieratori e acrobati, mangiafuoco e mangiaspade: si vive un’atmosfera da fiaba. Vengono inoltre messe in esposizione e premiate le zucche più grandi e quelle meglio decorate ed intagliate.

http://www.camperweb.it/club/gorizia/prom_tur/tarcento/images/700-VenzoneZucca-1.jpg

http://www.camperweb.it/club/gorizia/prom_tur/tarcento/images/700-VenzoneZucca-2.jpg