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Visualizza Versione Completa : Moon



Viaggiante
18-12-09, 11:52
pAcKM4dUqYM


Visto ieri.
Mi ha lasciato un senso di occasione mancata.

Rexal
18-12-09, 17:21
Non dirmi così, lo devo vedere sabato.

Viaggiante
18-12-09, 20:15
Non dirmi così, lo devo vedere sabato.

Comunque merita lo stesso, vai tranquillo.

Rexal
18-12-09, 20:51
Comunque merita lo stesso, vai tranquillo.

Ok.

Viaggiante
18-12-09, 20:59
Ok.

E' ovvio che non è vero.




















:33112: no, merita davvero, giurin giuretta

Rexal
18-12-09, 22:35
E' ovvio che non è vero.




















:33112: no, merita davvero, giurin giuretta

Frank mi conferma che sei stronza sempre e non solo con me? :D

Viaggiante
19-12-09, 13:36
Frank mi conferma che sei stronza sempre e non solo con me? :D

Però io volevo solo essere gentile, dare un mio parere e augurarti una buona visione del film, inoltre volevo augurarti tanta felicità e gioia per le festività. :234:





Adesso puoi sentirti in colpa per tutto il 2010.:chefico::D
Ah, non sei un privilegiato.:45324:

Frank Foglia
19-12-09, 14:24
Frank mi conferma che sei stronza sempre e non solo con me? :D


Viaggiante è tecnicamente sbanfona. Ma tu dici così di lei perchè ancora non conosci me.:D

Rexal
19-12-09, 15:09
Viaggiante è tecnicamente sbanfona. Ma tu dici così di lei perchè ancora non conosci me.:D

:D

Rexal
20-12-09, 11:25
Visto ieri sera. A me è piaciuto. :giagia:

Frank Foglia
20-12-09, 17:32
Visto ieri sera. A me è piaciuto. :giagia:

Anche a noi. Gli manca qualcosa per essere un grande film però anche così merita.

P.S. (da Viaggiante): ho detto che merita mica perchè è natale...:chefico:

Rexal
21-12-09, 00:47
Anche a noi. Gli manca qualcosa per essere un grande film però anche così merita.

P.S. (da Viaggiante): ho detto che merita mica perchè è natale...:chefico:

Sì, vero. Manca qualcosa per renderlo un capolavoro.

PS: Buon Natale :D

Viaggiante
21-12-09, 17:00
PS: Buon Natale :D

:paura: Segnalato.

sugarbabe
04-01-10, 15:39
Ma secondo voi, quando Sam (il clone 1) riesce finalmente a chiamare a casa e risponde la figlia ormai quindicenne, l'uomo che le dice: "con chi stai parlando?", e che noi non vediamo è:
-il Sam originale, tornato a casa dopo i tre anni di contratto, ignaro di essere stato clonato, invecchiato normalmente, o
-qualcun altro (un uomo che la moglie ha sposato dopo che Sam non è più tornato, divenuto poi "papà" per la figlia)?

secondo me è un punto poco chiaro...
:conf::conf::conf:

Rexal
04-01-10, 19:40
Ma secondo voi, quando Sam (il clone 1) riesce finalmente a chiamare a casa e risponde la figlia ormai quindicenne, l'uomo che le dice: "con chi stai parlando?", e che noi non vediamo è:
-il Sam originale, tornato a casa dopo i tre anni di contratto, ignaro di essere stato clonato, invecchiato normalmente, o
-qualcun altro (un uomo che la moglie ha sposato dopo che Sam non è più tornato, divenuto poi "papà" per la figlia)?

secondo me è un punto poco chiaro...
:conf::conf::conf:

Usa il tasto spoiler, perfavore. :giagia:
Ha la stessa voce di Sam, solo un po' invecchiata. Il Sam originale ha finito il contratto ed è tornato a casa. Mi chiedo quanto fosse consapevole d'avere dei cloni sulla Luna.

sugarbabe
05-01-10, 10:06
Sì, vero. Manca qualcosa per renderlo un capolavoro.

PS: Buon Natale :D

SPOILER ALERT: non leggere se si vuole andare a vedere il film (non so come si crea il tasto magico che ha usato Rexal, che peraltro ringrazio per il chiarimento):

No, non è un capolavoro, ma per essere un'opera prima, prodotta con pochissimi soldi, promette molto bene.
Mi è piaciuta l'estetica anni '60, con la base spaziale non linda e lustra, bensì con quell'aria che hanno tutti i posti dove si lavora duramente: funzionale, usurata, piena di piccoli tentativi di renderla meno impersonale. Fantastico il phon operato da Gerty.

Mi sono piaciute le citazioni dei classici, da Solaris a Odissea nello Spazio, e anche l'uso sapiente fatto del "personaggio" del computer di bordo, Gerty, per creare suspense. Siccome si è condizionati da Hal 2001, non si sa che cosa aspettarsi: Gerty sarà pazzo come Hal? Tradirà Sam? Quando Sam lo spegne, per un attimo temi che lo smiley faccia dei brutti scherzi...

Come tutti i buoni film di fantascienza Moon parla di un viaggio nello spazio interiore e non solo nello spazio esteriore. La Corporazione (che naturalmente incarna tutto ciò che c'è di utilitaristico e rapace nel mondo) è convinta che l'unico modo di indurre i cloni a rimanere sulla luna a sacrificarsi è l'illusione, la promessa di un premio. Ma quando i Sam scoprono che è tutto finto, che è tutto pura illusione, si sacrificano lo stesso: uno sacrifica sé stesso per l'altro, l'altro capisce che non è solo importante salvare la propria pelle, ma salvare anche gli altro cloni. Prima pensa solo a scappare in Messico a bere pinha colada ma poi, dopo una breve esitazione, esce all'ultimo secondo dalla capsula per riprogrammare i mietitori per distruggere i disturbatori di segnale che tengono in piedi quel mondo illusorio.

In fondo il film parla di libero arbitrio: saresti disposto, anche senza premi, a sacrificarti e fare la cosa giusta? Sei buono solo perché ti hanno promesso il paradiso in premio, o lo saresti comunque?
I Sam potrebbero uccidere il clone appena risvegliato e salvarsi entrambi, ma non lo fanno. Sono esseri intrinsecamente morali, che si sentono responsabili gli uni per gli altri, a prescindere dalle promesse.

Anche l'universo creato da Duncan Jones ci dice la stessa cosa: anche nel migliore dei mondi possibili, dove sulla terra si vive felici senza inquinamento, qualcuno si deve comunque sacrificare per gli altri (stare sulla luna a raccogliere elio3). C'è sempre un prezzo da pagare, per ogni cosa buona. Ma la corporazione è convinta che nessuno lo pagherebbe senza la promessa di un premio (la moglie che ti dice: sono fiera di te, quello che stai facendo è bellissimo), che non esista la generosità e lo spirito di sacrificio dell'individuo, e quindi estorce la bontà con l'inganno. Ma i Sam dimostrano che non è vero: tutte le loro illusioni vengono distrutte via via che il film va avanti, ma alla fine sono buoni lo stesso, capaci di prendere decisioni morali.

Il film ha anche un livello di lettura più profondo, metafisico: finché non prendi coscienza dell'illusorietà del tutto, continuerai a vivere la stessa vita, con lo stesso esito. Ma anche quando avrai visto la luce, ciò non ti esime dalla tua responsabilità verso gli altri.

Zowie Bowie ha studiato filosofia, non a caso.

Rexal
05-01-10, 13:07
SPOILER ALERT: non leggere se si vuole andare a vedere il film (non so come si crea il tasto magico che ha usato Rexal, che peraltro ringrazio per il chiarimento):

No, non è un capolavoro, ma per essere un'opera prima, prodotta con pochissimi soldi, promette molto bene.
Mi è piaciuta l'estetica anni '60, con la base spaziale non linda e lustra, bensì con quell'aria che hanno tutti i posti dove si lavora duramente: funzionale, usurata, piena di piccoli tentativi di renderla meno impersonale. Fantastico il phon operato da Gerty.

Mi sono piaciute le citazioni dei classici, da Solaris a Odissea nello Spazio, e anche l'uso sapiente fatto del "personaggio" del computer di bordo, Gerty, per creare suspense. Siccome si è condizionati da Hal 2001, non si sa che cosa aspettarsi: Gerty sarà pazzo come Hal? Tradirà Sam? Quando Sam lo spegne, per un attimo temi che lo smiley faccia dei brutti scherzi...

Come tutti i buoni film di fantascienza Moon parla di un viaggio nello spazio interiore e non solo nello spazio esteriore. La Corporazione (che naturalmente incarna tutto ciò che c'è di utilitaristico e rapace nel mondo) è convinta che l'unico modo di indurre i cloni a rimanere sulla luna a sacrificarsi è l'illusione, la promessa di un premio. Ma quando i Sam scoprono che è tutto finto, che è tutto pura illusione, si sacrificano lo stesso: uno sacrifica sé stesso per l'altro, l'altro capisce che non è solo importante salvare la propria pelle, ma salvare anche gli altro cloni. Prima pensa solo a scappare in Messico a bere pinha colada ma poi, dopo una breve esitazione, esce all'ultimo secondo dalla capsula per riprogrammare i mietitori per distruggere i disturbatori di segnale che tengono in piedi quel mondo illusorio.

In fondo il film parla di libero arbitrio: saresti disposto, anche senza premi, a sacrificarti e fare la cosa giusta? Sei buono solo perché ti hanno promesso il paradiso in premio, o lo saresti comunque?
I Sam potrebbero uccidere il clone appena risvegliato e salvarsi entrambi, ma non lo fanno. Sono esseri intrinsecamente morali, che si sentono responsabili gli uni per gli altri, a prescindere dalle promesse.

Anche l'universo creato da Duncan Jones ci dice la stessa cosa: anche nel migliore dei mondi possibili, dove sulla terra si vive felici senza inquinamento, qualcuno si deve comunque sacrificare per gli altri (stare sulla luna a raccogliere elio3). C'è sempre un prezzo da pagare, per ogni cosa buona. Ma la corporazione è convinta che nessuno lo pagherebbe senza la promessa di un premio (la moglie che ti dice: sono fiera di te, quello che stai facendo è bellissimo), che non esista la generosità e lo spirito di sacrificio dell'individuo, e quindi estorce la bontà con l'inganno. Ma i Sam dimostrano che non è vero: tutte le loro illusioni vengono distrutte via via che il film va avanti, ma alla fine sono buoni lo stesso, capaci di prendere decisioni morali.

Il film ha anche un livello di lettura più profondo, metafisico: finché non prendi coscienza dell'illusorietà del tutto, continuerai a vivere la stessa vita, con lo stesso esito. Ma anche quando avrai visto la luce, ciò non ti esime dalla tua responsabilità verso gli altri.

Zowie Bowie ha studiato filosofia, non a caso.

Per quanto riguarda GERTY sono rimasto favorevolmente sorpreso (anche io ero condizionato da HAL): razionalizza la situazione e a un occhio superficiale sembra mostrare compassione (e forse ce l'ha), aiutando Sam a liberarsi dai suoi ceppi.
Condivido un po' meno il ragionamento sulla corporazione: si sono comportati fino all'ultimo come dei bastardi amorali. La missione di soccorso era una missione di copertura per sopprimere il clone anomalo.
E' invece interessante come i cloni venissero trattati tutti allo stesso modo attraverso una serie di rinforzi da condizionamento operante basati sull'approvazione familiare e corporativa, l'affetto etc. in un ciclo sempre identico.