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Visualizza Versione Completa : Cos'è il centro oggi?



Laico
19-12-09, 21:31
secondo voi?:)

Teddy
20-12-09, 11:11
Il centro da sempre ha per me rappresentato due cose. La prima un'area politica fatta di persone che non si caratterizzano per l'ideologia sostenuta,ma per una metodologia.Sì, i centristi si differenziano dai sinistri e dai destri, perchè loro hanno un metodo, una forma mentis per affrontare le questioni.E questo metodo consiste in una grande capacità di analisi degli interessi in campo e una buona capacità di sintessi al fine di ridurre al minimo gli attriti e le contrapposizioni. Il secondo aspetto che discende dal primo è che il centrista mira al raggiungimento di un equilibrio e a una stabilità.La realtà sociale è il risultato dell'applicazione di forze di eterogenee che tengono alla supremazia.E' essenziale per il buon centrista il controbilanciamento di queste forze,volta per volta a seconda delle situazioni.Ecco perchè tal volta vengo definito discordante nelle mie scelte politiche ad iniziare dai miei nick.:D
Perchè non faccio altro che individuare le forze disgreganti l'unità della comunità politica nazionale o di Pir e cerco di controbilanciarle.

personaggio
20-12-09, 16:52
Il centro da sempre ha per me rappresentato due cose. La prima un'area politica fatta di persone che non si caratterizzano per l'ideologia sostenuta,ma per una metodologia.Sì, i centristi si differenziano dai sinistri e dai destri, perchè loro hanno un metodo, una forma mentis per affrontare le questioni.E questo metodo consiste in una grande capacità di analisi degli interessi in campo e una buona capacità di sintessi al fine di ridurre al minimo gli attriti e le contrapposizioni. Il secondo aspetto che discende dal primo è che il centrista mira al raggiungimento di un equilibrio e a una stabilità.La realtà sociale è il risultato dell'applicazione di forze di eterogenee che tengono alla supremazia.E' essenziale per il buon centrista il controbilanciamento di queste forze,volta per volta a seconda delle situazioni.Ecco perchè tal volta vengo definito discordante nelle mie scelte politiche ad iniziare dai miei nick.:D
Perchè non faccio altro che individuare le forze disgreganti l'unità della comunità politica nazionale o di Pir e cerco di controbilanciarle.

nel senso che dici tu, i centristi possono essere accomunati con i liberali?

Laico
20-12-09, 18:52
nel senso che dici tu, i centristi possono essere accomunati con i liberali?


non solo secondo me, ad esempio molti della DC erano socialdemocratici convinti....

Teddy
20-12-09, 21:57
nel senso che dici tu, i centristi possono essere accomunati con i liberali?

Be' si effettivamente. :D
Per il centrismo cattolico, credo invece valga la teoria della terza via, cioè essere alternativi al liberismo e al socialismo.

Florian
21-12-09, 13:37
Permettete se da conservatore dico la mia in questa discussione molto interessante. A mio avviso il centro, la destra e la sinistra sono semplici "luoghi" della politica e non vanno confusi con le ideologie (liberalismo, socialismo, conservatorismo, comunismo, fascismo, etc.). Può capitare, ed è capitato spesso, che lo stesso partito si sia collocato al centro, a destra o persino a sinistra a seconda dei vari paesi.

Ad esempio, il liberalismo occupa il centrodestra in Italia e Germania, e il centrosinistra in America. Il conservatorismo è "di destra" in Occidente, ma in Inghilterra ha rappresentato a volte la "Middle Way" (la via di mezzo, tra liberali e laburisti), mentre in Russia si trova più a sinistra scalzato dai nazionalisti. Stessa cosa avviene in quei paesi mediorientali dove vigono formazioni teocratiche ed ultrareligiose. Solo la destra radicale e la sinistra radicale rimangono ovunque fisse nel loro luogo d'origine.

Concordo con Jeffy (ex Teddy, dico bene? :D) sul concetto che il centrista sul piano attitudinale sia nella stragrande maggioranza dei casi un "moderato" (questo non accade certo in Russia, dove al centro stanno i comunisti). Generalmente l'urgenza di un "centro" politico si manifesta proprio in quei paesi in cui la forza delle estreme è tale da rendere necessaria una posizione intermediatrice. E' stato questo, per molti anni, il caso dell'Italia, scossa dal neofascismo e insieme dal comunismo.

Tuttavia, visto che il discorso ricade immancabilmente sull'Italia di oggi, è lecito chiedersi se ci sia ancora bisogno di un "centro" e di quale specie. Personalmente io credo che l'Italia odierna abbia un grande bisogno di politica, di riforme e anche di partiti. Sono 15 anni che viviamo in un perenne scontro tra berluscones e dipietristi e tra opposti gruppi imprenditoriali. Per criticare questa situazione non è necessario essere di centro, e forse nemmeno stare al centro. Bisognerebbe semplicemente anteporre le questioni generali a quelle di tipo personalistico. Ma si dovrebbe anche evitare di fare ammucchiate indecenti sul piano ideologico e funzionali al solo scopo di conquistare nuovi spazi politici.

Ad esempio, per venire nel concreto, può bastare un certo antiberlusconismo DC per avvicinare un teocon come Buttiglione a un teodem come Rutelli o, peggio ancora, a un liberal come Fini? E perchè molti laici, tipo La Malfa, continuano a sognare un "centro laico" quando poi le loro ricette economiche sono molto più a destra di tanti cattolici e conservatori?

Insomma, siamo - a mio avviso - in piena bagarre. C'è grande confusione sotto il sole anche perchè la politica contemporanea, rifiutando le ideologie, si è legata unicamente al leaderismo, che ha contagiato ormai tutte le forze in campo, divenute liste personali dei vari Berlusconi, Di Pietro, Casini, etc. Solo l'ex PCI oggi PD rimane un partito di vecchio stampo, ma forse unicamente perchè non ha mai trovato un segretario capace di reggere lo scontro con Berlusconi.

In conclusione, penso inoltre che in Italia esistano troppe "finte" forze di centro che impediscono paradossalmente ad un "vero" centro di emergere. A conti fatti, oggi il vero centrista potrebbe essere considerato Fini, che pure si autoidentifica "di destra". Fini unisce la moderazione dei toni ad una visione politica leggermente di destra sui temi economici e leggermente di sinistra su quelli etico-sociali. Cosa che non si può dire, ad esempio, di un Casini - centrista "doc" - nettamente spostato a destra su quest'ultimo versante.

In America il termine "moderate" identifica molti elettori indipendenti o iscritti ad ambedue i maggiori partiti che votano via via i candidati meno caratterizzati ideologicamente. Chiamati a vario titolo RINOs o DINOs sono semplicemente "moderati".

Supermario
21-12-09, 21:03
Ad esempio, il liberalismo occupa il centrodestra in Italia e Germania, e il centrosinistra in America.


Non concordo, analisi troppo semplicistica.

I Liberali D.O.C. in Senato e alla Camera saranno si è no un paio di dozzine e sono sparpagliati in modo trasversale, anche se i principali esponenti ( Martino e Della Vedova ) al momento militano dentro il PDL.. e a dire il vero con non poche difficoltà..

http://forum.politicainrete.net/liberalismo/38943-martino-sulla-finanziaria.html

Martino: Pdl somiglia a fascismo, no a liberalismo|Libertiamo.it (http://www.libertiamo.it/2009/03/14/martino-pdl-somiglia-a-fascismo-no-a-liberalismo/)

In Italia, il Partito Liberale Democratico ( FDP ) invece non ha un corrispettivo e risulterebbe difficile posizionarlo con precisione assoluta in Parlamento... in quanto sulle politiche economiche è liberista.. mentre sui diritti civili è appunto liberalista.. come dovrebbe essere ogni partito che seriamente si autodefinisce LIBERALE.

Molto probabilmente in Italia un partito come il FDP si posizionerebbe al centro, diversificandosi dal socialismo/conservatore/Libertario del PDL e dal nulla più assoluto che al momento occupa il csx.

Il FDP in Italia rappresentarebbe il partito del merito e della meritocrazia, della lotta alla spesa pubblica e allo statalismo, il partito della separazione perfetta dei poteri legislativo-amministrativo-giudiziario, il partito delle privatizzazioni, del libero mercato, e dello stato minimo e antitetico.

Insomma il partito che in Italia ( purtroppo ) non c'è.

Florian
21-12-09, 21:15
Non concordo, analisi troppo semplicistica.

I Liberali D.O.C. in Senato e alla Camera saranno si è no un paio di dozzine e sono sparpagliati in modo trasversale, anche se i principali esponenti ( Martino e Della Vedova ) al momento militano dentro il PDL.. e a dire il vero con non poche difficoltà..

http://forum.politicainrete.net/liberalismo/38943-martino-sulla-finanziaria.html

Martino: Pdl somiglia a fascismo, no a liberalismo|Libertiamo.it (http://www.libertiamo.it/2009/03/14/martino-pdl-somiglia-a-fascismo-no-a-liberalismo/)

In Italia, il Partito Liberale Democratico ( FDP ) invece non ha un corrispettivo e risulterebbe difficile posizionarlo con precisione assoluta in Parlamento... in quanto sulle politiche economiche è liberista.. mentre sui diritti civili è appunto liberalista.. come dovrebbe essere ogni partito che seriamente si autodefinisce LIBERALE.

Molto probabilmente in Italia un partito come il FDP si posizionerebbe al centro, diversificandosi dal socialismo/conservatore/Libertario del PDL e dal nulla più assoluto che al momento occupa il csx.

Il FDP in Italia rappresentarebbe il partito del merito e della meritocrazia, della lotta alla spesa pubblica e allo statalismo, il partito della separazione perfetta dei poteri legislativo-amministrativo-giudiziario, il partito delle privatizzazioni, del libero mercato, e dello stato minimo e antitetico.

Insomma il partito che in Italia ( purtroppo ) non c'è.

Guarda che il FDP in Germania è considerato più a destra del CDU. Non si autodefinisce "di destra" perchè lì, come in molte parti d'Europa la destra è ancora associata al fascismo, ma non c'è alcun dubbio che Westerwelle sia più "reaganiano" di Angela Merkel.

La realtà è che oggi destra, centro e sinistra sono categorie assai labili che dicono veramente molto poco. Come ho detto, oggi per me il centrista doc è un moderato, nè troppo liberale (in senso economico) nè troppo liberal (sui diritti civili), come il nostro Fini.

Supermario
21-12-09, 21:26
Guarda che il FDP in Germania è considerato più a destra del CDU.



In Germania ok in Italia è un altra situazione..

Anche io mi definisco di centro-destra... ma in Italia mi danno del "sinistro" ;)

Quando mi ritrovo al 100% con il programma del FDP...

Capisciammè ;)

Teddy
22-12-09, 09:53
Permettete se da conservatore dico la mia in questa discussione molto interessante. A mio avviso il centro, la destra e la sinistra sono semplici "luoghi" della politica e non vanno confusi con le ideologie (liberalismo, socialismo, conservatorismo, comunismo, fascismo, etc.). Può capitare, ed è capitato spesso, che lo stesso partito si sia collocato al centro, a destra o persino a sinistra a seconda dei vari paesi.

Ad esempio, il liberalismo occupa il centrodestra in Italia e Germania, e il centrosinistra in America. Il conservatorismo è "di destra" in Occidente, ma in Inghilterra ha rappresentato a volte la "Middle Way" (la via di mezzo, tra liberali e laburisti), mentre in Russia si trova più a sinistra scalzato dai nazionalisti. Stessa cosa avviene in quei paesi mediorientali dove vigono formazioni teocratiche ed ultrareligiose. Solo la destra radicale e la sinistra radicale rimangono ovunque fisse nel loro luogo d'origine.

Concordo con Jeffy (ex Teddy, dico bene? :D) sul concetto che il centrista sul piano attitudinale sia nella stragrande maggioranza dei casi un "moderato" (questo non accade certo in Russia, dove al centro stanno i comunisti). Generalmente l'urgenza di un "centro" politico si manifesta proprio in quei paesi in cui la forza delle estreme è tale da rendere necessaria una posizione intermediatrice. E' stato questo, per molti anni, il caso dell'Italia, scossa dal neofascismo e insieme dal comunismo.

Tuttavia, visto che il discorso ricade immancabilmente sull'Italia di oggi, è lecito chiedersi se ci sia ancora bisogno di un "centro" e di quale specie. Personalmente io credo che l'Italia odierna abbia un grande bisogno di politica, di riforme e anche di partiti. Sono 15 anni che viviamo in un perenne scontro tra berluscones e dipietristi e tra opposti gruppi imprenditoriali. Per criticare questa situazione non è necessario essere di centro, e forse nemmeno stare al centro. Bisognerebbe semplicemente anteporre le questioni generali a quelle di tipo personalistico. Ma si dovrebbe anche evitare di fare ammucchiate indecenti sul piano ideologico e funzionali al solo scopo di conquistare nuovi spazi politici.

Ad esempio, per venire nel concreto, può bastare un certo antiberlusconismo DC per avvicinare un teocon come Buttiglione a un teodem come Rutelli o, peggio ancora, a un liberal come Fini? E perchè molti laici, tipo La Malfa, continuano a sognare un "centro laico" quando poi le loro ricette economiche sono molto più a destra di tanti cattolici e conservatori?

Insomma, siamo - a mio avviso - in piena bagarre. C'è grande confusione sotto il sole anche perchè la politica contemporanea, rifiutando le ideologie, si è legata unicamente al leaderismo, che ha contagiato ormai tutte le forze in campo, divenute liste personali dei vari Berlusconi, Di Pietro, Casini, etc. Solo l'ex PCI oggi PD rimane un partito di vecchio stampo, ma forse unicamente perchè non ha mai trovato un segretario capace di reggere lo scontro con Berlusconi.

In conclusione, penso inoltre che in Italia esistano troppe "finte" forze di centro che impediscono paradossalmente ad un "vero" centro di emergere. A conti fatti, oggi il vero centrista potrebbe essere considerato Fini, che pure si autoidentifica "di destra". Fini unisce la moderazione dei toni ad una visione politica leggermente di destra sui temi economici e leggermente di sinistra su quelli etico-sociali. Cosa che non si può dire, ad esempio, di un Casini - centrista "doc" - nettamente spostato a destra su quest'ultimo versante.

In America il termine "moderate" identifica molti elettori indipendenti o iscritti ad ambedue i maggiori partiti che votano via via i candidati meno caratterizzati ideologicamente. Chiamati a vario titolo RINOs o DINOs sono semplicemente "moderati".

Intanto ti ringrazio per l'intervento,ti considero tra i forumisti più illuminanti e quindi mi ha fatto piacere la tua visita. Concordo con te che oggi il centrista per antonomasia sia Gianfranco Fini.Ho gradito anche la tua citazione dei Rinos e dei Dinos, mi ritrovo molto in quella definizione.Ed in ultimo concordo sul tuo invito ad uscire dai personalismi per tornare a confrontarsi sulle questioni entrando nel merito. Forse l'unica cosa che ci distingue in questa analisi è che io sento la necessità di un'aggregazione partitica di centro autonoma dalla destra e della sinistra, se non altro per un problema di egenomia interna agli schieramenti. I centristi di destra e di sinistra, stentano a trovare spazi politici all'interno di PDL e PD,forse perchè purtroppo di fronte ad un elettorato qualunquista e superficiale , il moderatismo non paga elettoralmente, oppure perchè come dicevi tu, non arruolabili nelle lotte intestine tra gruppi economici nazionali.

jack
22-12-09, 20:21
L'equilibrio è una condizione che si mantiene in assenza di forze che non portino a delle variazioni: l'azione politica è tesa all'esatto contrario di tutto questo è quindi sbagliato considere la politica come una successione di equilibri, va vista come un processo. La politica è un processo di contrattazione usato per superare i conflitti, nessun partito inserito in una democrazia occidentale può sottrarsi alla negoziazione se vuole raggiungere dei risultati. Quindi non esistono differenze di metodo per i centristi, ma solo un minor tasso di conflittualità che facilita loro la negoziazione. Quello che li distingue e definisce il centro, come le altre due parti, è l'appartenenza ad una tribù che ha come programma la gestione del potere per la difesa degli interessi dei suoi membri. L'ideologia è secondaria, infatti al centro, a destra e a sinistra convivono in modo pacifico (se paragonato alla contrapposizione tra tribù) visioni diverse e anche contrastanti. L'unico modo per tracciare i confini è empiricamente.

numerologo
24-12-09, 13:00
il centro oggi sono udc e api di rutelli, un branco di ricattatori

Teddy
25-12-09, 00:26
il centro oggi sono udc e api di rutelli, un branco di ricattatori
La pratica del ricatto politico non è sicuramente uno strumento nobile per portare avanti i propri valori ed è quindi da deprecare pubblicamente.Non credo che però sia legato strettamente ai partiti di centro. Se uno da una scorsa agli ultimi governi, nel nostro paese,destra e sinistra non si sono certamente sottratti alla tentazione di esercitare pressioni ricattatorie.

moralizzator
26-12-09, 17:58
il centro è moderazione

assurbanipal
27-12-09, 13:05
il centro è moderazione

La moderazione in tempi calamitosi è una forma di violenza.
Costringe a spogliarsi d'ogni inclinazione e dichiarare tutto equivalente.
Sfibra ed allena alla rinuncia alla propria e all'altrui libertà.
Funziona soltanto quando qualcuno ha pagato il conto in sua vece.
E' opportunista nel senso che vive del sangue altrui.
Saldato il conto, si contragula con se stessa per aver fatto un buon affare.

Sardus Pater
27-12-09, 21:51
La moderazione in tempi calamitosi è una forma di violenza.
Costringe a spogliarsi d'ogni inclinazione e dichiarare tutto equivalente.
Sfibra ed allena alla rinuncia alla propria e all'altrui libertà.
Funziona soltanto quando qualcuno ha pagato il conto in sua vece.
E' opportunista nel senso che vive del sangue altrui.
Saldato il conto, si contragula con se stessa per aver fatto un buon affare.

Il Centro oggi è trasformismo, doroteismo, compromessismo ad ogni costo, doppiogiochismo, lottizzazione del sottogoverno, doppiezza di morale, trasformismo.
Insomma, il Centro è oggi l'UDC.:ciaociao:

Teddy
27-12-09, 23:58
Il Centro oggi è trasformismo, doroteismo, compromessismo ad ogni costo, doppiogiochismo, lottizzazione del sottogoverno, doppiezza di morale, trasformismo.
Insomma, il Centro è oggi l'UDC.:ciaociao:
Che intendi per doppiezza morale? Conosco tanti estremisti radical chic che in pubblico dicono una cosa ed in privato ne fanno un'altra.

Sardus Pater
28-12-09, 12:30
Che intendi per doppiezza morale? Conosco tanti estremisti radical chic che in pubblico dicono una cosa ed in privato ne fanno un'altra.

Appunto.
Mi risulta che il cattolicissimo e clericale Casini sia divorziato o separato dalla prima moglie e conviva tranquillamente con un altra donna.
Mi risulta che l'UDC, per le prossime elezioni regionali, voglia allearsi con lo schieramento politico che ha maggiori chance di vittoria, che sia il PD o il PDL.:ciaociao:

Teddy
28-12-09, 18:31
Appunto.
Mi risulta che il cattolicissimo e clericale Casini sia divorziato o separato dalla prima moglie e conviva tranquillamente con un altra donna.
Mi risulta che l'UDC, per le prossime elezioni regionali, voglia allearsi con lo schieramento politico che ha maggiori chance di vittoria, che sia il PD o il PDL.:ciaociao:
Non posso essere certo io, un buon difensore dei centristi cattolici, ma mi permetto di osservare che, se la doppiezza morale,come la chiami tu, si può manifestare anche in umoni politici o militanti di destra e di sinistra, allora vuol dire che non è una caratteristica peculiare del centrismo.Non trovi?

Uniun Ligure
28-12-09, 18:46
Una cosa totalmente inutile...l'unico soggetto centrista che alle elezioni non cade nel ridicolo è l'UDC

Sardus Pater
28-12-09, 19:29
Non posso essere certo io, un buon difensore dei centristi cattolici, ma mi permetto di osservare che, se la doppiezza morale,come la chiami tu, si può manifestare anche in umoni politici o militanti di destra e di sinistra, allora vuol dire che non è una caratteristica peculiare del centrismo.Non trovi?

Ma se però sei sostenuto dalla Chiesa Cattolica e dalla stampa cattolica, credo che hai maggiori doveri rispetto a chi, come un Berlusconi, tanto per fare un nome, non pretende di far la morale agli altri.
Non concordi?:gratgrat::mmm:

Teddy
28-12-09, 23:56
Ma se però sei sostenuto dalla Chiesa Cattolica e dalla stampa cattolica, credo che hai maggiori doveri rispetto a chi, come un Berlusconi, tanto per fare un nome, non pretende di far la morale agli altri.
Non concordi?:gratgrat::mmm:
Non so, se facciamo un discorso sulla moralità della politica,non si possono fare sconti a nessuno tutti siamo tenuti ad assumere un comportamento coerente con le nostre idee indipendentemente dalle idee.

Stalinator
30-12-09, 20:20
e i repubblicani o i democristiani non avrebbero una loro precisa conformazione culturale? come fate a dire che sono a carattere metodologico e real-politichese...

Teddy
30-12-09, 21:40
e i repubblicani o i democristiani non avrebbero una loro precisa conformazione culturale? come fate a dire che sono a carattere metodologico e real-politichese...
Bell'intervento. Colgo l'occasione per chiarire che la mia definizione di centro non è omnicomprensiva di tutte le esperienze centriste,come tu giustamente hai fatto notare.

personaggio
31-12-09, 00:15
non solo secondo me, ad esempio molti della DC erano socialdemocratici convinti....

fra socialdemocratici e liberali c'è un abisso;

personaggio
31-12-09, 00:16
Be' si effettivamente. :D
Per il centrismo cattolico, credo invece valga la teoria della terza via, cioè essere alternativi al liberismo e al socialismo.

http://worldhairstyles.com/wp-content/uploads/2009/06/JohnTravoltaHairstyles2.jpg

vota dc
31-12-09, 16:45
Per me centro è essere liberale in alcune cose e illiberale in altre.Perchè se sei completamente liberale sei di destra,se sei completamente illiberale di sinistra.
Ad esempio il BZO è considerato di estrema destra eppure è liberale in alcune cose e non liberale in altre,a mio avviso potrebbe essere benissimo di centro.Il partito democratico americano è considerato di sinistra ma lo è solo in economia,dal punto di vista della società è invece abbastanza di destra mentre il partito repubblicano è in generale di destra in economia mentre dal punto di vista sociale su certi argomenti sì e su altri no....quindi entrambi i partiti potrebbero essere considerati di centro,anche se nella pratica nonostante il bipartitismo i due partiti sono contenitori di partiti.
Il problema è ovviamente trovare un compromesso,perchè facendo la media un partito talebano liberista e un partito comunista per i diritti civili sarebbero di centro ma lasciano perplessi.

Stalinator
03-01-10, 18:06
Penso che questo orrendo ripescare dalle tradizioni anglosassoni (specie dall'attualità atlantica), sia anche il segno del tempo di oggi. Gente del calibro intellettuale di La Malfa, di Prezzolini o di Spadolini non credo possa rivedersi mai più.

Teddy
05-01-10, 09:22
Penso che questo orrendo ripescare dalle tradizioni anglosassoni (specie dall'attualità atlantica), sia anche il segno del tempo di oggi. Gente del calibro intellettuale di La Malfa, di Prezzolini o di Spadolini non credo possa rivedersi mai più.
Condivido con una certa tristezza.:piango:

eastbelfastman
14-01-10, 16:54
Ho deciso di spendere qui il mio primo messaggio :)

Credo che il centro dovrebbe essere un luogo spirituale prima che politico e culturale. Dovrebbe essere il luogo della ragionevolezza, la dimensione in cui si persegue sempre il giusto mezzo con ampio senso della misura. Nulla a che vedere con i salotti del compromesso al ribasso, del conservatorismo più bieco o di una malcelata volontà di impartire allo stato tanta laicità quanta ne consente la dottrina sociale della Chiesa.

Tra pornografia e castità il centro sceglie l'erotismo.
Tra religione e ateismo la spiritualità.
Tra l'animalismo e il veganesimo una cucina povera di grassi.
E così via.

eastbelfastman
14-01-10, 19:11
Animalismo e veganismo sono più sinonimi che in opposizione. Ovviamente è stato un lapsus. :)

Teddy
15-01-10, 15:07
Animalismo e veganismo sono più sinonimi che in opposizione. Ovviamente è stato un lapsus. :)
Avevamo capito il senso del tuo interessante discorso.:D

eastbelfastman
15-01-10, 22:40
Ti ringrazio Jeffy. :) Ora che ho qualche minuto aggiungerei alcune cose che molti centristi apprezzano ma che, ragionandovi sopra, non appaiono moderate e dunque di centro.

La globalizzazione, ad esempio, non è di centro. E' moderato ciò che è a misura d'uomo: la comunità, la provincia di appartenenza, la bio-regione sono moderate.

L'economia finanzaria non è moderata, avendo empricamente dimostrato di essere una forma estremista di ricerca del profitto. Solo l'economia reale è di centro.

L'opulenza, al pari dell'indigenza, è una caricatura dell'autentico benessere, consistente nella soddisfazione dei bisogni 'sinceri', provenienti dall'intimo dell'essere umano.

La televisione eccede nell'atteggiamento passivo dello spettatore, dunque non è di centro al contrario della rete, che prevede scambio e interazione.

L'industria è meno di centro dell'artigianato dal momento che quest'ultimo vede nella macchina un ausilio e non il surrogato dell'attività umana.

L'individuo necessita di dormire 7 ore: se dormite di più o di meno è possibile che voi non siate di centro.