Malik
28-12-05, 00:59
Inter, un 2005 in crescendo
Per i nerazzurri un'annata positiva e comunque in crescendo: dalla conquista di coppa Italia e Supercoppa italiana in agosto, alla vittoria del derby che ha significato secondo posto. E ora...
AfpMILANO, 27 dicembre 2005 - Se i numeri della Juventus fanno impressione, l'Inter ha quantomeno il vanto (e il merito) di essere rimasta in scia, e di essersi anzi accreditata nel tempo come inseguitrice più pericolosa dello schiacciasassi bianconero. Le sei vittorie consecutive in campionato con cui ha concluso l'annata ne sono la cartina al tornasole, ma la cavalcata vincente le è valsa anche il titolo di vice-capolista considerando i punti totalizzati nel 2005 (86). Sempre alle spalle della Signora (93), of course. Ora il divario è di otto punti, ma la squadra ha chiuso l'anno in un crescendo parallelo di salute, convinzione e risultati, e dunque il 2006 si preannuncia carico di felici e lecite aspettative.
Trofei - Intanto il 2005 ha visto la squadra nerazzurra tornare ad arricchire la bacheca dopo un'attesa lunga sette anni: dopo la coppa Uefa del 1998, la collezione di trofei Moratti è arrivata a tre trofei con la conquista della coppa Italia in giugno e della Supercoppa Italiana in agosto. Non è un trofeo, ma al tempo stesso vale più dei tre punti in palio: l'Inter dopo tre anni è tornata a vincere una stracittadina, battendo il Milan 3-2 lo scorso 11 dicembre.
Campionato - Un terzo posto (a quota 72) alla fine dello scorso torneo, dopo un abbandono assai prematuro delle speranze di scudetto e un campionato molto alterno fino alla giornata n. 28: da quel momento Adriano e C. hanno trovato la via della continuità, confermandosi in terza posizione domenica dopo domenica. Un prezioso carico di esperienza che i nerazzurri hanno capitalizzato in questa stagione: l'Inter ha già provato il brivido della vetta (solo alla prima giornata), salvo scivolare in ottava nella domenica seguente, ma risalendo prontamente la china. Tanto che dopo cinque giornate toccava la seconda posizione, per poi oscillare fra terzo e quarto posto fino a tre turni fa, quando il successo nel derby regalava anche il sorpasso sul Milan e il ritorno sul secondo gradino del podio. Posizione che l'Inter sta tenendo da tre giornate consecutive.
Champions - Nella passata stagione il cammino finì male, con l'esclusione nei quarti contro il Milan, ma soprattutto con la sconfitta a tavolino e la pesante squalifica del campo, scontata nell'edizione 2005-06 del torneo. Edizione in cui comunque la squadra nerazzurra ha superato l'handicap, superando la fase a gironi (a spese di Glasgow Rangers, Artmedia Bratislava e Porto) e attendendo la doppia sfida con l'Ajax in febbraio.
Individualità - Adriano è stato il capocannoniere nerazzurro con 16 reti in campionato, quest'anno è già a quota dieci (e a 5 in Champions), e dunque si conferma più che mai perno offensivo e finalizzatore insostituibile della squadra. Ma quest'anno l'Inter è cresciuta - soprattutto sul piano della continuità e dell'amalgama - a livello collettivo, e dunque sia nel gioco che nella personalità. Il 2005 è servito anche a individuare e perfezionare le carenze: capito che sulle corsie esterne la squadra faticava, nel mercato estivo l'Inter ha trovato le ali, portando a casa Figo e Solari. Se il primo si è dimostrato importante da subito, l'argentino finora ha stentato, ma con il corso accelerato (anche di training autogeno) operato su Stankovic, il problema è stato comunque risolto. In luglio sono arrivati anche Wome e Pizarro: il cileno, al momento "chiuso" dalla presenza di Veron, resta la scommessa del 2006 (con Veron che ha già fissato l'addio per giugno). Sarà lui il regista dell'anno che verrà?
Livia Taglioli
Per i nerazzurri un'annata positiva e comunque in crescendo: dalla conquista di coppa Italia e Supercoppa italiana in agosto, alla vittoria del derby che ha significato secondo posto. E ora...
AfpMILANO, 27 dicembre 2005 - Se i numeri della Juventus fanno impressione, l'Inter ha quantomeno il vanto (e il merito) di essere rimasta in scia, e di essersi anzi accreditata nel tempo come inseguitrice più pericolosa dello schiacciasassi bianconero. Le sei vittorie consecutive in campionato con cui ha concluso l'annata ne sono la cartina al tornasole, ma la cavalcata vincente le è valsa anche il titolo di vice-capolista considerando i punti totalizzati nel 2005 (86). Sempre alle spalle della Signora (93), of course. Ora il divario è di otto punti, ma la squadra ha chiuso l'anno in un crescendo parallelo di salute, convinzione e risultati, e dunque il 2006 si preannuncia carico di felici e lecite aspettative.
Trofei - Intanto il 2005 ha visto la squadra nerazzurra tornare ad arricchire la bacheca dopo un'attesa lunga sette anni: dopo la coppa Uefa del 1998, la collezione di trofei Moratti è arrivata a tre trofei con la conquista della coppa Italia in giugno e della Supercoppa Italiana in agosto. Non è un trofeo, ma al tempo stesso vale più dei tre punti in palio: l'Inter dopo tre anni è tornata a vincere una stracittadina, battendo il Milan 3-2 lo scorso 11 dicembre.
Campionato - Un terzo posto (a quota 72) alla fine dello scorso torneo, dopo un abbandono assai prematuro delle speranze di scudetto e un campionato molto alterno fino alla giornata n. 28: da quel momento Adriano e C. hanno trovato la via della continuità, confermandosi in terza posizione domenica dopo domenica. Un prezioso carico di esperienza che i nerazzurri hanno capitalizzato in questa stagione: l'Inter ha già provato il brivido della vetta (solo alla prima giornata), salvo scivolare in ottava nella domenica seguente, ma risalendo prontamente la china. Tanto che dopo cinque giornate toccava la seconda posizione, per poi oscillare fra terzo e quarto posto fino a tre turni fa, quando il successo nel derby regalava anche il sorpasso sul Milan e il ritorno sul secondo gradino del podio. Posizione che l'Inter sta tenendo da tre giornate consecutive.
Champions - Nella passata stagione il cammino finì male, con l'esclusione nei quarti contro il Milan, ma soprattutto con la sconfitta a tavolino e la pesante squalifica del campo, scontata nell'edizione 2005-06 del torneo. Edizione in cui comunque la squadra nerazzurra ha superato l'handicap, superando la fase a gironi (a spese di Glasgow Rangers, Artmedia Bratislava e Porto) e attendendo la doppia sfida con l'Ajax in febbraio.
Individualità - Adriano è stato il capocannoniere nerazzurro con 16 reti in campionato, quest'anno è già a quota dieci (e a 5 in Champions), e dunque si conferma più che mai perno offensivo e finalizzatore insostituibile della squadra. Ma quest'anno l'Inter è cresciuta - soprattutto sul piano della continuità e dell'amalgama - a livello collettivo, e dunque sia nel gioco che nella personalità. Il 2005 è servito anche a individuare e perfezionare le carenze: capito che sulle corsie esterne la squadra faticava, nel mercato estivo l'Inter ha trovato le ali, portando a casa Figo e Solari. Se il primo si è dimostrato importante da subito, l'argentino finora ha stentato, ma con il corso accelerato (anche di training autogeno) operato su Stankovic, il problema è stato comunque risolto. In luglio sono arrivati anche Wome e Pizarro: il cileno, al momento "chiuso" dalla presenza di Veron, resta la scommessa del 2006 (con Veron che ha già fissato l'addio per giugno). Sarà lui il regista dell'anno che verrà?
Livia Taglioli