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I-DAVE
28-12-05, 08:40
Ieri sono andato al supermercato a fare un po' di spesa per capodanno... c'erano, in bella mostra, uno stock di bottiglie di "spumante" in vendita a 1.99€ l'una: mi chiedo, com'è possibile? Con cosa vengono fatti questi vini spumanti (generalmente sono dolci) per costare così poco? Vino scadente, zucchero e anidride carbonica?

Nel dubbio, vi auguro un buon Capodanno e un estenuante cenone di mezzanotte :D

DaV

unghio
28-12-05, 08:52
Ieri sono andato al supermercato a fare un po' di spesa per capodanno... c'erano, in bella mostra, uno stock di bottiglie di "spumante" in vendita a 1.99€ l'una: mi chiedo, com'è possibile? Con cosa vengono fatti questi vini spumanti (generalmente sono dolci) per costare così poco? Vino scadente, zucchero e anidride carbonica?

Nel dubbio, vi auguro un buon Capodanno e un estenuante cenone di mezzanotte :D

DaV

Mah se devo dirti la verita' ne ho viste anche a 0,80.
1'99 ci puo' anche stare considerando che saranno spumantini fatti con lo charmat, il metodo di fermentazione in autoclave.
Logico che ci si deve aspettare poco da vini cosi', ma per fare il botto possono andare bene.
Lo zucchero e' permesso nella spumantizzazione anche se sarebbe una cosa migliore usare del concentrato d'uva (rettificato).
Il costo del metodo Charmat non e' alto, se poi ci metti la base,cioe' il vino
appena discreto ottieni un prodotto che per certi versi puo' anche andare bene.
Ps ho molta piu fiducia nell' onav ( assaggiatori vino ) che che dei sommelier :K :K

agaragar
28-12-05, 11:55
Mah se devo dirti la verita' ne ho viste anche a 0,80.

l'ultima ke ho komprato era di 85c :o

patatrac (POL)
29-12-05, 10:49
In effetti, quando si deve acquistare il vino, ci si muove in una vera giungla dei prezzi. A volte, ci sono delle differenze, e dei prezzi, inspiegabili per noi consumatori.
Io sono riuscito a comprare l'Asti Gancia a euro 2,69 la bottiglia presso il supermercato Dimeglio (e sfido qualche naso puzzolente a dire che l'Asti Gancia non è buono!), mentre lo stesso spumante era venduto a 3,29 sia all'A&O che all'Ipercoop.
Il Conad vende, in questi giorni, l'Asti Martini a 2,58!
E dire che questi spumanti, nel resto dell'anno, costano , negli stessi supermercati, 5 o 6 euro la bottiglia.
Questi prezzi nascono, evidentemente, da politiche commerciali delle catene di distribuzione, e non mettono in discussione la qualità degli spumanti sopraddetti.
Comunque, è sempre meglio affidarsi a marche note: Gancia, Cinzano, Martini, Zonin, Riccadonna, ecc., sono una garanzia.
Non mi fido di quelle marche anonime che costano così poco da non giustficare nemmeno il costo del tappo e dell'etichetta.

unghio
29-12-05, 11:14
In effetti, quando si deve acquistare il vino, ci si muove in una vera giungla dei prezzi. A volte, ci sono delle differenze, e dei prezzi, inspiegabili per noi consumatori.
Io sono riuscito a comprare l'Asti Gancia a euro 2,69 la bottiglia presso il supermercato Dimeglio (e sfido qualche naso puzzolente a dire che l'Asti Gancia non è buono!), mentre lo stesso spumante era venduto a 3,29 sia all'A&O che all'Ipercoop.
Il Conad vende, in questi giorni, l'Asti Martini a 2,58!
E dire che questi spumanti, nel resto dell'anno, costano , negli stessi supermercati, 5 o 6 euro la bottiglia.
Questi prezzi nascono, evidentemente, da politiche commerciali delle catene di distribuzione, e non mettono in discussione la qualità degli spumanti sopraddetti.
Comunque, è sempre meglio affidarsi a marche note: Gancia, Cinzano, Martini, Zonin, Riccadonna, ecc., sono una garanzia.
Non mi fido di quelle marche anonime che costano così poco da non giustficare nemmeno il costo del tappo e dell'etichetta.

Chi si accontenta gode, io di certo se devo prendermi un asti non scelgo certamente tra quelle marche da te sopra elencate. ( tranne la riserva montelera della Martini, ma non e' un asti).
Ne trovi di buoni ma devi andare sopra i 7 euro e non li trovi sicuramente al supermercato.:K

patatrac (POL)
29-12-05, 11:30
Chi si accontenta gode, io di certo se devo prendermi un asti non scelgo certamente tra quelle marche da te sopra elencate. ( tranne la riserva montelera della Martini, ma non e' un asti).
Ne trovi di buoni ma devi andare sopra i 7 euro e non li trovi sicuramente al supermercato.:K

Lo dicevo, io, che i "nasi puzzolenti" sono sempre in agguato...

Questo, ci fa la tiritera, ma non ci dice quale Spumante Asti ha bevuto...

unghio
29-12-05, 12:19
Lo dicevo, io, che i "nasi puzzolenti" sono sempre in agguato...

Questo, ci fa la tiritera, ma non ci dice quale Spumante Asti ha bevuto...
Sicuramente anche se lo dico tu non conosceresti di sicuro quelle bottiglie, visto quello che bevi e quello che intendi per buono.
Cmq son buono e te ne dico due cosi impari qualcosa.
Asti Montefurchi,Asti Millesimato fontanafredda,Asti la gatta, e ci metterei anche il Mondoro di barbero che non e' male.
( al contadino non far sapere quanto e' buono il formaggio con le pere)

unghio
29-12-05, 12:27
Ah dimenticavo, lascia perdere l'asti.
Apriti una bottiglia di lacrima christi del vesuvio, magari di quello un po te ne intendi (speriamo)

patatrac (POL)
29-12-05, 12:32
Sicuramente anche se lo dico tu non conosceresti di sicuro quelle bottiglie, visto quello che bevi e quello che intendi per buono.
Cmq son buono e te ne dico due cosi impari qualcosa.
Asti Montefurchi,Asti Millesimato fontanafredda,Asti la gatta, e ci metterei anche il Mondoro di barbero che non e' male.
( al contadino non far sapere quanto e' buono il formaggio con le pere)

Bravo, vedo che la lezioncina la sai a memoria.
Spero, vivamente, che tu li abbia bevuti per davvero e che non te li sia andato a cercare sull'Almanacco degli Spumanti.
A me stanno bene gli Asti della Gancia, di Martini e di Cinzano. Anche perchè li bevo solo sui dolci.
Prosit.

aguas
29-12-05, 12:34
Bravo, vedo che la lezioncina la sai a memoria.
Spero, vivamente, che tu li abbia bevuti per davvero e che non te li sia andato a cercare sull'Almanacco degli Spumanti.
A me stanno bene gli Asti della Gancia, di Martini e di Cinzano. Anche perchè li bevo solo sui dolci.
Prosit.

:lol :lol :lol

unghio
29-12-05, 12:39
Bravo, vedo che la lezioncina la sai a memoria.
Spero, vivamente, che tu li abbia bevuti per davvero e che non te li sia andato a cercare sull'Almanacco degli Spumanti.
A me stanno bene gli Asti della Gancia, di Martini e di Cinzano. Anche perchè li bevo solo sui dolci.
Prosit.

Eh eh, la so a memoria perche' e' il mio lavoro.
Una dritta: se puoi il Lacrima christi prendi quello di Sannino che ho conosciuto al Vinitaly.
Prosit

DD
29-12-05, 12:58
Lo dicevo, io, che i "nasi puzzolenti" sono sempre in agguato...

Questo, ci fa la tiritera, ma non ci dice quale Spumante Asti ha bevuto...

ahahah...ma tu e' la seconda volta che punti il dito contro chi critica i tuoi gusti da "vero intenditore"
Ma chi se ne frega beviti la Citrosodina:D

Alberich
29-12-05, 13:25
in effetti...

patatrac (POL)
29-12-05, 13:44
Eh eh, la so a memoria perche' e' il mio lavoro.
Una dritta: se puoi il Lacrima christi prendi quello di Sannino che ho conosciuto al Vinitaly.
Prosit

Grazie per il consiglio, l'ho già bevuto. Io ti suggerisco Sorrentino e De Falco.
In ogni caso: piacere di aver conosciuto un operatore: mi potrai dare un sacco di informazioni, in seguito.
Prosit!

patatrac (POL)
29-12-05, 13:46
ahahah...ma tu e' la seconda volta che punti il dito contro chi critica i tuoi gusti da "vero intenditore"
Ma chi se ne frega beviti la Citrosodina:D

bla, bla, bla! Chiacchieri, ma non dici mai cosa hai bevuto. Ciarlatano! Si capisce che più della gazzosa non ci vai!

Alberich
29-12-05, 14:53
si arrabbia davvero...:eek:

unghio
29-12-05, 16:35
Grazie per il consiglio, l'ho già bevuto. Io ti suggerisco Sorrentino e De Falco.
In ogni caso: piacere di aver conosciuto un operatore: mi potrai dare un sacco di informazioni, in seguito.
Prosit!

Volentieri
Prosit

agaragar
29-12-05, 20:30
Bravo, vedo che la lezioncina la sai a memoria.
Spero, vivamente, che tu li abbia bevuti per davvero e che non te li sia andato a cercare sull'Almanacco degli Spumanti.
A me stanno bene gli Asti della Gancia, di Martini e di Cinzano. Anche perchè li bevo solo sui dolci.
Prosit.
Comunque, l'Asti spumante(o il moscato d'asti) è una vera gloria italiana,
senz'altro il miglior spumante dolce del mondo, è nel suo campo quello che è lo champagne nei secchi.

Negli ultimi anni lo si trova a prezzi più bassi(prima il minimo era 8000 lire) e di qualità decente, ma si merita anche di spendere di più ogni tanto.

patatrac (POL)
29-12-05, 20:58
Comunque, l'Asti spumante(o il moscato d'asti) è una vera gloria italiana,
senz'altro il miglior spumante dolce del mondo, è nel suo campo quello che è lo champagne nei secchi.

Negli ultimi anni lo si trova a prezzi più bassi(prima il minimo era 8000 lire) e di qualità decente, ma si merita anche di spendere di più ogni tanto.

E chi lo mette in dubbio? Ho scritto qualcosa contro l'Asti Spumante col quale sono cresciuto fin da bambino? Anzi, credo di essere un benemerito dell'Asti Spumante, per come lo sostengo e lo promuovo...
L'Asti Spumante è il nostro spumante dolce nazional-popolare che il mondo ci invidia.
Certe cose le devi dire a quegli snob con la puzza sotto il naso che anche quando bevono il vino fanno finta di tagliare la cacca con il filo di seta...e misurano il mondo con i prezzi in euro...
E se l'Asti Spumante è diventato così, lo dobbiamo pure al lavoro e all'impegno di prestigiose Case (anch'esse invidiateci nel mondo) come Martini, Gancia e Cinzano. Chi oserebbe mettere in discussione queste grandi case di spirito di-vino?

unghio
30-12-05, 09:02
E chi lo mette in dubbio? Ho scritto qualcosa contro l'Asti Spumante col quale sono cresciuto fin da bambino? Anzi, credo di essere un benemerito dell'Asti Spumante, per come lo sostengo e lo promuovo...
L'Asti Spumante è il nostro spumante dolce nazional-popolare che il mondo ci invidia.
Certe cose le devi dire a quegli snob con la puzza sotto il naso che anche quando bevono il vino fanno finta di tagliare la cacca con il filo di seta...e misurano il mondo con i prezzi in euro...
E se l'Asti Spumante è diventato così, lo dobbiamo pure al lavoro e all'impegno di prestigiose Case (anch'esse invidiateci nel mondo) come Martini, Gancia e Cinzano. Chi oserebbe mettere in discussione queste grandi case di spirito di-vino?

Avere la passione di bere bene, non significa avere a puzza sotto il naso e tantomeno essere snob, se tu avessi questa passione ti renderesti conto che ci son prodotti migliori, ma prtroppo costano soldi.Bere bene e spendere poco non esiste nel vino. Che dopo certi prezzi siano sopravaluati e' vero, ma se vuoi veramente bere bene e conoscere i veri vini devi orientarti verso una fascia alta di prezzo, questo su tutti i vini italiani e non.
Prosit

agaragar
30-12-05, 09:56
Bere bene e spendere poco non esiste nel vino.
Falso. :o

patatrac (POL)
30-12-05, 09:58
Avere la passione di bere bene, non significa avere a puzza sotto il naso e tantomeno essere snob, se tu avessi questa passione ti renderesti conto che ci son prodotti migliori, ma prtroppo costano soldi.Bere bene e spendere poco non esiste nel vino. Che dopo certi prezzi siano sopravaluati e' vero, ma se vuoi veramente bere bene e conoscere i veri vini devi orientarti verso una fascia alta di prezzo, questo su tutti i vini italiani e non.
Prosit

Ma io non ne sto facendo una questione di prezzo...
Ognuno compra quel che può e a secondo della circostanza.
Qui non sto difendendo La Vinicola Patacca, ma sto parlando di Cinzano, Martini e Gancia, e scusate se è poco.
Tu che sei un operatore del settore, dovresti convenire con il mio discorso.
In fin dei conti, mi hai consigliato Sannino che è uno dei produttori più economici del Lacryma Christi.
Il discorso da fare è il rapporto prezzo/qualità. Ed è ovvio che un buon vino tende a costare in più.
Ma non si può fare il mito dei prezzi. Molte volte si pagano le griffe, e vini che costano tanto sono una schifezza, e vini che costano meno sono eccellenti.
La giungla dei prezzi è evidente soprattutto nel settore vinicolo.
Se noi parliamo solo di vini costosissimi, alla fine chi li beve?
Il vino è la nostra bevanda nazional-popolare, deve costare il giusto e non dobbiamo mitizzare solo quelli che costano di più.
Ci sono produttori onesti, che producono vini a prezzi accessibili. Solo per restare in Campania, mi vengono in mente: Ocone (Aglianico e Falanghina), Di Marzo (Greco di Tufo), Villa Matilde (Falerno); Terredora (Fiano, Taurasi e Greco di Tufo). Gli stessi Feudi di San Gregorio hanno un listino più che abbordabile. E che dire dei calabresi Librandi e Caparra&Siciliani? Del molisano Di Maio Norante? Della fuoriclasse Cantina di Tollo in Abruzzo? O di Leone De Castris e di Rivera in Puglia?
Il vino bisogna produrlo e distribuirlo pensando soprattutto al consumatore. E il consumatore deve badare soprattutto alla qualità e alla tipicità, non soffermandosi solo sul prezzo. Il vino non è uno status sociale come l'auto, l'hi-fi o la casa al mare. Il vino è cordialità, convivialita, terroir, storia, tradizione e democrazia.
Prosit!

unghio
30-12-05, 11:00
Ma io non ne sto facendo una questione di prezzo...
Ognuno compra quel che può e a secondo della circostanza.
Qui non sto difendendo La Vinicola Patacca, ma sto parlando di Cinzano, Martini e Gancia, e scusate se è poco.
Tu che sei un operatore del settore, dovresti convenire con il mio discorso.
In fin dei conti, mi hai consigliato Sannino che è uno dei produttori più economici del Lacryma Christi.
Il discorso da fare è il rapporto prezzo/qualità. Ed è ovvio che un buon vino tende a costare in più.
Ma non si può fare il mito dei prezzi. Molte volte si pagano le griffe, e vini che costano tanto sono una schifezza, e vini che costano meno sono eccellenti.
La giungla dei prezzi è evidente soprattutto nel settore vinicolo.
Se noi parliamo solo di vini costosissimi, alla fine chi li beve?
Il vino è la nostra bevanda nazional-popolare, deve costare il giusto e non dobbiamo mitizzare solo quelli che costano di più.
Ci sono produttori onesti, che producono vini a prezzi accessibili. Solo per restare in Campania, mi vengono in mente: Ocone (Aglianico e Falanghina), Di Marzo (Greco di Tufo), Villa Matilde (Falerno); Terredora (Fiano, Taurasi e Greco di Tufo). Gli stessi Feudi di San Gregorio hanno un listino più che abbordabile. E che dire dei calabresi Librandi e Caparra&Siciliani? Del molisano Di Maio Norante? Della fuoriclasse Cantina di Tollo in Abruzzo? O di Leone De Castris e di Rivera in Puglia?
Il vino bisogna produrlo e distribuirlo pensando soprattutto al consumatore. E il consumatore deve badare soprattutto alla qualità e alla tipicità, non soffermandosi solo sul prezzo. Il vino non è uno status sociale come l'auto, l'hi-fi o la casa al mare. Il vino è cordialità, convivialita, terroir, storia, tradizione e democrazia.
Prosit!

Allora ora mi spiego, Prendi Librandi ad esempio il ciro' base e' un vino onesto che con 5 6 euro te lo prendi, ma se vai sul gravello le cose cambiano, lo paghi 16 17 euro ma vuoi mettere? Lo stesso discorso per di maio, se bevi un falanghina hai un vino pure qui onesto, se bevi il don luigi anche qui le cose cambiano.
Gli stessi feudi di s gregorio e anche mastro bernardino fanno vini di livello abbordabile, ma se ti bevi un patrimo o un serpico la musica cambia :K

unghio
30-12-05, 11:01
Falso. :o

verissimo prtroppo

patatrac (POL)
30-12-05, 12:43
Allora ora mi spiego, Prendi Librandi ad esempio il ciro' base e' un vino onesto che con 5 6 euro te lo prendi, ma se vai sul gravello le cose cambiano, lo paghi 16 17 euro ma vuoi mettere? Lo stesso discorso per di maio, se bevi un falanghina hai un vino pure qui onesto, se bevi il don luigi anche qui le cose cambiano.
Gli stessi feudi di s gregorio e anche mastro bernardino fanno vini di livello abbordabile, ma se ti bevi un patrimo o un serpico la musica cambia :K

Bè, allora che facciamo, i vini più economici (dal punto di vista del prezzo, non della dignità) di queste case li mandiamo al macero? E' un discorso che proprio non capisco, specialmente se fatto da un operatore. E' una discriminazione plutocratca del vino. E' chiaro che certi vini della fascia alta sono tutta un'altra musica. Ma questi sono il vertice della piramide. La base è fatta dai tanti vini, onesti e corretti (a volte migliori dell'alto di gamma), che la maggioranza dei consumatori beve.
Quindi, come in tutte le cose della vita, bisogna saper apprezzare sia il vino nobile che il vino proletario. Veronelli docet.

Poi ci sono dei produttori che in certe fasce alte di prezzi non ci entrano proprio. Uno, ad esempio, è il Sannino che mi hai consigliato tu. Ma potrei citare anche Iovine, che fa il miglior Gragnano della Campania, a prezzi accessibili e concorrenziali.

A proposito di Librandi. Il Critone è, secondo me, un eccellente vino, che si paga sui 7 /8 euro ed è migliore di tanti altri più blasonati.

Alberich
30-12-05, 20:13
Su questo hai ragione. Esiste tutta una fascia di vini decenti (vini da tavola) che sono tutt'altro che superlativi ma si bevono tranquillamente.

patatrac (POL)
30-12-05, 20:48
Su questo hai ragione. Esiste tutta una fascia di vini decenti (vini da tavola) che sono tutt'altro che superlativi ma si bevono tranquillamente.

Vini da tavola? Vini DOC e DOCG!

patatrac (POL)
30-12-05, 20:58
EMISH, LEGGITI QUESTA SCHEDA DI DEGUSTAZIONE...




Asti Docg Gancia
F.lli Gancia & C. Spa - Corso Liberta' 66 14053 Canelli (AT)
Tel. 0141.832343 Fax 0141.835341
Web : www.gancia.it
Alcol : 9,5; Bottiglia : 0,75 l; Vitigni : Moscato bianco di Canelli

Si può inaugurare un anno nuovo di zecca senza un brindisi con le bollicine? No, non si può. Le statistiche dicono che per le festività 2004-2005 gli italiani hanno stappato 80 milioni di bottiglie di spumante, preferibilmente dolce, preferibilmente nostrano. In omaggio alla tradizione perciò, eccoci a pescare dagli scaffali dei supermercati il classico tra i classici: un Asti della gloriosa casa Gancia, al fondatore della quale si deve la nascita dello spumante italiano. Fu infatti Carlo Gancia che nella seconda metà dell'Ottocento tentò di mettere in pratica quanto appreso in Francia, nella patria dello Champagne, utilizzando però uva moscato al posto del pinot nero. Nel 1865 riuscì finalmente ad ottenere uno "champagne" di moscato e nel 1880 fondò a Canelli la società "Fratelli Gancia & C." .

Oggi siamo alla quinta generazione di produttori e con il passaggio delle sorti aziendali nelle mani dei giovani Lamberto, Edoardo e Massimiliano si intende coniugare le esigenze della tradizione con la necessità di aggiornamento ai gusti e alle tendenze del mercato attuale; se perciò quest'ultima può essere rappresentata dal lancio di prodotti nuovi, il richiamo al passato è dato senz'altro dal vino che vi presentiamo e che nasce da uve moscato bianco di Canelli della provincia di Asti, Alessandria, Cuneo della zona Docg. Dopo la vendemmia nella prima decade di settembre, le uve vengono pigiate in maniera soffice e il mosto diviso in tre parti, perché solo il fiore viene poi utilizzato per la produzione dell'Asti.

Il metodo di spumantizzazione, il Martinotti, (o charmat) permette di preservare i profumi floreali del moscato bianco; perciò questo spumante, dal colore paglierino chiaro con sfumature dorate e il perlage fitto, ricco, compatto, presenta le note tipiche dell'uva originaria con sentori di crosta di pane, salvia, miele, pasticceria, un tocco di arancia candita che si ripresentano al gusto, dove anche a temperatura ambiente gli zuccheri prevalgono sull'alcool. Equilibrato nelle componenti zuccheri-acidi, è perfetto per i brindisi in famiglia: di rigore il pandoro. Retrolfatto piacevole ma un po' corto.

Rapporto qualità-prezzo: buono
Prezzo: 2,69 Euro (in promozione)
Voto : @@@
Comprato a: Supermercati A&O


da http://www.tigulliovino.it/vino/vini_grande_distribuzione_009.htm

agaragar
30-12-05, 23:33
Su questo hai ragione. Esiste tutta una fascia di vini decenti (vini da tavola) che sono tutt'altro che superlativi ma si bevono tranquillamente.
ma ke kazzo dici?

unghio
31-12-05, 08:58
Vini da tavola? Vini DOC e DOCG!

E con questo?
Ci sono vini doc e docg che prendi a 1 euro se vuoi, fai un salto alla lidl e vedi quanti vini doc e docg che trovi a quel prezzo.
La doc e docg non e' che conti molto, esistono vini da tavola (ora igt) che superano i 30 euro, prendi il pareto di nozzole ad esempio non e' un doc ma costa sui 40 euro.
Ho visto dei brunelli docg a 6,5 euro.
Se uno prende il vino e lo crede di qualita' solo perche e' scritto doc stiamo freschi :K

unghio
31-12-05, 09:01
EMISH, LEGGITI QUESTA SCHEDA DI DEGUSTAZIONE...




Asti Docg Gancia
F.lli Gancia & C. Spa - Corso Liberta' 66 14053 Canelli (AT)
Tel. 0141.832343 Fax 0141.835341
Web : www.gancia.it
Alcol : 9,5; Bottiglia : 0,75 l; Vitigni : Moscato bianco di Canelli

Si può inaugurare un anno nuovo di zecca senza un brindisi con le bollicine? No, non si può. Le statistiche dicono che per le festività 2004-2005 gli italiani hanno stappato 80 milioni di bottiglie di spumante, preferibilmente dolce, preferibilmente nostrano. In omaggio alla tradizione perciò, eccoci a pescare dagli scaffali dei supermercati il classico tra i classici: un Asti della gloriosa casa Gancia, al fondatore della quale si deve la nascita dello spumante italiano. Fu infatti Carlo Gancia che nella seconda metà dell'Ottocento tentò di mettere in pratica quanto appreso in Francia, nella patria dello Champagne, utilizzando però uva moscato al posto del pinot nero. Nel 1865 riuscì finalmente ad ottenere uno "champagne" di moscato e nel 1880 fondò a Canelli la società "Fratelli Gancia & C." .

Oggi siamo alla quinta generazione di produttori e con il passaggio delle sorti aziendali nelle mani dei giovani Lamberto, Edoardo e Massimiliano si intende coniugare le esigenze della tradizione con la necessità di aggiornamento ai gusti e alle tendenze del mercato attuale; se perciò quest'ultima può essere rappresentata dal lancio di prodotti nuovi, il richiamo al passato è dato senz'altro dal vino che vi presentiamo e che nasce da uve moscato bianco di Canelli della provincia di Asti, Alessandria, Cuneo della zona Docg. Dopo la vendemmia nella prima decade di settembre, le uve vengono pigiate in maniera soffice e il mosto diviso in tre parti, perché solo il fiore viene poi utilizzato per la produzione dell'Asti.

Il metodo di spumantizzazione, il Martinotti, (o charmat) permette di preservare i profumi floreali del moscato bianco; perciò questo spumante, dal colore paglierino chiaro con sfumature dorate e il perlage fitto, ricco, compatto, presenta le note tipiche dell'uva originaria con sentori di crosta di pane, salvia, miele, pasticceria, un tocco di arancia candita che si ripresentano al gusto, dove anche a temperatura ambiente gli zuccheri prevalgono sull'alcool. Equilibrato nelle componenti zuccheri-acidi, è perfetto per i brindisi in famiglia: di rigore il pandoro. Retrolfatto piacevole ma un po' corto.

Rapporto qualità-prezzo: buono
Prezzo: 2,69 Euro (in promozione)
Voto : @@@
Comprato a: Supermercati A&O


da http://www.tigulliovino.it/vino/vini_grande_distribuzione_009.htm

E allora?
ho solo detto che ne esistono molti di migliori (secondo il mio parere) molto piu costosi e' vero pero' per me son di un altro pianeta :K

Alberich
31-12-05, 12:38
ma ke kazzo dici?
tu bevi solo amarone? non parlo del tavernello, parlo di vini decenti senza bisogno di salire sopra i 20€
:rolleyes:

patatrac (POL)
31-12-05, 14:50
Avere la passione di bere bene, non significa avere a puzza sotto il naso e tantomeno essere snob, se tu avessi questa passione ti renderesti conto che ci son prodotti migliori, ma prtroppo costano soldi.Bere bene e spendere poco non esiste nel vino. Che dopo certi prezzi siano sopravaluati e' vero, ma se vuoi veramente bere bene e conoscere i veri vini devi orientarti verso una fascia alta di prezzo, questo su tutti i vini italiani e non.
Prosit

Ti voglio raccontare un'esperienza che ho fatto l'anno scorso a Vitigno Italia che si è tenuto qui a Napoli, per grazia di Bacco.
Tra i tanti vini che degustai, ebbi il privilegio e la fortuna di degustare tutta la gamma dei Brunello di Montalcino di una notissima casa tosco-piemontese.
Dopodichè, mi avvicinai allo stand di una azienda lucana: Terre degli Svevi di Venosa (PZ). E assaggiai un bel bicchiere del loro Re Manfredi - Aglianico del Vulture D.O.C., in enoteca a 10/12 euro.
Ti posso assicurare che il mio palato e il mio naso, restarono molto più soddisfatti che della degustazione dei mitici Brunello di quella famosa azienda
che costano dai 30 euro in su.
Sarà che io sono un tipo particolare, che privilegia il gusto e l'olfatto e la tipicità rispetto al prezzo, ma a me il Re Manfredi piacque più del Brunello.
Per cui concludo che, certamente, i vini buoni tendono a costare di più, ma che non è il prezzo che fa il buon vino (ovviamente, un Brunello a 6 euro è uno scherzo).

patatrac (POL)
31-12-05, 14:54
E allora?
ho solo detto che ne esistono molti di migliori (secondo il mio parere) molto piu costosi e' vero pero' per me son di un altro pianeta :K

Volevo solo dimostrare a te e agli altri che se certi vini non fossero buoni, pur costando poco, le più autorevoli guide non si sprecherebbero a recensirli e a elogiarli.
Mi pare paradossale che io, in questo forum, debba perorare la bontà dell'Asti di Casa Gancia che è stata l'inventrice dell'Asti Spumante Dolce!
I Vallarino-Gancia mi dovrebbero inviare almeno una cassetta dei loro vini...

patatrac (POL)
31-12-05, 14:57
E con questo?
Ci sono vini doc e docg che prendi a 1 euro se vuoi, fai un salto alla lidl e vedi quanti vini doc e docg che trovi a quel prezzo.
La doc e docg non e' che conti molto, esistono vini da tavola (ora igt) che superano i 30 euro, prendi il pareto di nozzole ad esempio non e' un doc ma costa sui 40 euro.
Ho visto dei brunelli docg a 6,5 euro.
Se uno prende il vino e lo crede di qualita' solo perche e' scritto doc stiamo freschi :K

Bè, questo lo so bene: anche il Montevetrano è, ufficialmente, un vino da tavola!
Ma non stare a farmi le pulci: nell'opinione comune, i vini da tavola sono quelli sciuè-sciuè.

patatrac (POL)
31-12-05, 16:35
Avere la passione di bere bene, non significa avere a puzza sotto il naso e tantomeno essere snob, se tu avessi questa passione ti renderesti conto che ci son prodotti migliori, ma prtroppo costano soldi.Bere bene e spendere poco non esiste nel vino. Che dopo certi prezzi siano sopravaluati e' vero, ma se vuoi veramente bere bene e conoscere i veri vini devi orientarti verso una fascia alta di prezzo, questo su tutti i vini italiani e non.
Prosit

Bè, prima mi dici di non essre snob e poi assumi un tono dottorale, di chi la sa lunga, e sta qui a discutere con un povero disgraziato che non capisce niente di vino, perchè non vuole convincersi che per bere bene deve spendere un patrimonio.

Allora, scusami Emish, non ti offendere, ma ti devo per forza dire quello che penso:

1) Tu decanti tanto i vini costosi, perchè hai la ventura di essere un operatore del settore, che può attingere dal suo deposito tutte le migliori bottiglie che vuole, praticamente senza spendere un centesimo, o almeno pagandole ad un prezzo esente di ricarico e di Iva. I "veri appassionati" di vino sono quelli come me che lo comprano a prezzo pieno, in enoteca o al supermercato, o direttamente presso il produttore (che non fa sconti), sostendendo il "sacrificio" economico al dio Bacco per degustare il vino che lo attira o lo incuriosisce, non necessariamente quello che costa di più.

2) Sono certo che tu sia un commerciante o un rappresentante di vini, e non un enologo, un vignaiolo o un semplice addetto alla cantina, perchè se fosse così ragioneresti diversamente: cioè, ragioneresti sulle qualità oragnolettiche e gusto-olfattive del prodotto, e non del prezzo.

3) Nella tua opinione trasferisci la tensione tipica del commerciante che tenta di piazzare il prodotto più costoso, dove c'è più ricarico e, quindi, più guadagno.

4) I veri appassionati di vino sono quelli, come me, che assaggiano e difendono TUTTO il vino, e non solo quello che costa di più, tentando di recuperare l'indole autenticamente popolare e democratica del prodotto che non può ridursi al solo consumo di elite.

5) Sono stufo dei "Supertuscan" e dei "Superpiemont" che riempiono le pagine di tanti giornali patinati e la bocca di tanti finti estimatori, perchè il vino va di moda. Aridatemi il Pallagrello!

Con questo, concludo per la serata, la discussione perchè mi appresto ad uscire per andare a festeggiare la fine dell'anno, che saluterò stappando ancora un bella e deliziosa bottiglia di Asti Gancia Spumante Dolce che soddisferà le papille gustavive mie e dei convitati alla festa.

Ti auguro BUON ANNO!:K

DD
31-12-05, 16:40
Vini da tavola? Vini DOC e DOCG!

I repeat....CITROSODINA:lol :-:-01#19 :-:-01#19

unghio
31-12-05, 17:34
Bè, prima mi dici di non essre snob e poi assumi un tono dottorale, di chi la sa lunga, e sta qui a discutere con un povero disgraziato che non capisce niente di vino, perchè non vuole convincersi che per bere bene deve spendere un patrimonio.

Allora, scusami Emish, non ti offendere, ma ti devo per forza dire quello che penso:

1) Tu decanti tanto i vini costosi, perchè hai la ventura di essere un operatore del settore, che può attingere dal suo deposito tutte le migliori bottiglie che vuole, praticamente senza spendere un centesimo, o almeno pagandole ad un prezzo esente di ricarico e di Iva. I "veri appassionati" di vino sono quelli come me che lo comprano a prezzo pieno, in enoteca o al supermercato, o direttamente presso il produttore (che non fa sconti), sostendendo il "sacrificio" economico al dio Bacco per degustare il vino che lo attira o lo incuriosisce, non necessariamente quello che costa di più.

2) Sono certo che tu sia un commerciante o un rappresentante di vini, e non un enologo, un vignaiolo o un semplice addetto alla cantina, perchè se fosse così ragioneresti diversamente: cioè, ragioneresti sulle qualità oragnolettiche e gusto-olfattive del prodotto, e non del prezzo.

3) Nella tua opinione trasferisci la tensione tipica del commerciante che tenta di piazzare il prodotto più costoso, dove c'è più ricarico e, quindi, più guadagno.

4) I veri appassionati di vino sono quelli, come me, che assaggiano e difendono TUTTO il vino, e non solo quello che costa di più, tentando di recuperare l'indole autenticamente popolare e democratica del prodotto che non può ridursi al solo consumo di elite.

5) Sono stufo dei "Supertuscan" e dei "Superpiemont" che riempiono le pagine di tanti giornali patinati e la bocca di tanti finti estimatori, perchè il vino va di moda. Aridatemi il Pallagrello!

Con questo, concludo per la serata, la discussione perchè mi appresto ad uscire per andare a festeggiare la fine dell'anno, che saluterò stappando ancora un bella e deliziosa bottiglia di Asti Gancia Spumante Dolce che soddisferà le papille gustavive mie e dei convitati alla festa.

Ti auguro BUON ANNO!:K
Non mi offendo ci mancherebbe.
E' vero posso attingere a molti super vini, ma credimi li pago pure io, a volte ci penso su e mi dico chi me lo fa fare, ma la passione e' piu forte, c'e' chi spende soldi in altre cose (telefonini e robe varie) io ho questa passione.

2) Ho fatto gli studi di enologia a conegliano, e commercio in vini ma questo conta poco con la mia passione, purtroppo certe proprieta' le trovi solamente su vini di una certa importanza quindi importanti anche di prezzo
3) Non credere sia cosi', al giorno d'oggi si guadagna piu sui numeri che sulla qualita'. Certi vini non sono alla portata di tutti.
4) L'appassionato di vino e' sempre alla ricerca di prodotti nuovi, io son 30 anni che assaggio vini e i vini che mi danno piu soddisfazione( salvo rari casi) costano molto.
5) Non occorre andare in toscana o in piemonte, io sinceramente bevo grandissimi vini in tutta italia, loro si sono dati quei nomignoli,non ne ho mai fatto un discorso regionale.
Se domani ci fosse il supersicilian o il super campania non potrebbe che farmi piacere.

Io mi stappo un bel recioto spumanteMonte Crocetta
Buon anno anche a te :K

patatrac (POL)
01-01-06, 03:26
I repeat....CITROSODINA:lol :-:-01#19 :-:-01#19

Caspita! Si vede che sei un esperto di citrosodina: la citi all'infinito. Probabilmente, bevi solo quella...

patatrac (POL)
01-01-06, 03:30
Non mi offendo ci mancherebbe.
E' vero posso attingere a molti super vini, ma credimi li pago pure io, a volte ci penso su e mi dico chi me lo fa fare, ma la passione e' piu forte, c'e' chi spende soldi in altre cose (telefonini e robe varie) io ho questa passione.

2) Ho fatto gli studi di enologia a conegliano, e commercio in vini ma questo conta poco con la mia passione, purtroppo certe proprieta' le trovi solamente su vini di una certa importanza quindi importanti anche di prezzo
3) Non credere sia cosi', al giorno d'oggi si guadagna piu sui numeri che sulla qualita'. Certi vini non sono alla portata di tutti.
4) L'appassionato di vino e' sempre alla ricerca di prodotti nuovi, io son 30 anni che assaggio vini e i vini che mi danno piu soddisfazione( salvo rari casi) costano molto.
5) Non occorre andare in toscana o in piemonte, io sinceramente bevo grandissimi vini in tutta italia, loro si sono dati quei nomignoli,non ne ho mai fatto un discorso regionale.
Se domani ci fosse il supersicilian o il super campania non potrebbe che farmi piacere.

Io mi stappo un bel recioto spumanteMonte Crocetta
Buon anno anche a te :K

Bè, ad un sincero appassionato di-vino non si può che dimostrare, dopo una lunga discussione (il vino fa sempre parlare di sè), rispetto e simpatia.:K

agaragar
01-01-06, 22:58
tu bevi solo amarone? non parlo del tavernello, parlo di vini decenti senza bisogno di salire sopra i 20€
:rolleyes:
ma ke kazzo dici? io skerzavo....

ah, ho trovato latòmico sul sito della treccani, però non fanno kopiare, vacci...

Alberich
02-01-06, 14:07
ma ke kazzo dici? io skerzavo....

ah, ho trovato latòmico sul sito della treccani, però non fanno kopiare, vacci...
ahahaha, manco mi ricordavo del latomico...:ue

Corso
17-01-06, 01:08
E allora?
ho solo detto che ne esistono molti di migliori (secondo il mio parere) molto piu costosi e' vero pero' per me son di un altro pianeta :K


ho letto tutto l'interessantissimo thread.

a mio parere, è tendenzialmente vero che se vuoi bere bene, devi essere pronto a pagare, e non poco.....però.....

...però è anche vero che negli ultimi anni (diciamo 10, via) si è assistito ad un impazzimento generale....da un lato, pare che lo sport nazionale italiano sia diventato darsi arie di intenditori di vino.....vedi gente che al buio non distinguerebbe un aglianico da uno chardonnay discettare di retrogusti, profumi, persistenza, e così via......li vedi nei ristoranti sciabordare il vino nei bicchieri, rischiando di allagare la tovaglia, con aria da "michele l'intenditore"...insomma, come spesso accade in Italia, quando una cosa diventa di moda attira un sacco di gente che la segue bovinamente senza capirci un cazzo.

d'altro canto, che chi è stato lestissimo ad approfittare della situazione....ed ecco che trovi a 40 euro a bottiglia della roba che ne vale, a dir tanto dieci...vini senza storia, senza nerbo, senza radici nel territorio, osceni tagli bordolesi o (dio mi scampi) "supertuscans" che potrebbero esser fatti in cile, in australia, in sudafrica o chissà in quale buco del culo del mondo, spacciati come il "must" del momento, e come tali venduti (e pagati dai gonzi....)

un mercato ipertrofico ed impazzito, con prezzi gonfiati e non giustificati dalla qualità intrinseca.

se vogliamo andare nel dettaglio, si posson fare anche i nomi veh..... ;)

patatrac (POL)
17-01-06, 15:46
ho letto tutto l'interessantissimo thread.

a mio parere, è tendenzialmente vero che se vuoi bere bene, devi essere pronto a pagare, e non poco.....però.....

...però è anche vero che negli ultimi anni (diciamo 10, via) si è assistito ad un impazzimento generale....da un lato, pare che lo sport nazionale italiano sia diventato darsi arie di intenditori di vino.....vedi gente che al buio non distinguerebbe un aglianico da uno chardonnay discettare di retrogusti, profumi, persistenza, e così via......li vedi nei ristoranti sciabordare il vino nei bicchieri, rischiando di allagare la tovaglia, con aria da "michele l'intenditore"...insomma, come spesso accade in Italia, quando una cosa diventa di moda attira un sacco di gente che la segue bovinamente senza capirci un cazzo.

d'altro canto, che chi è stato lestissimo ad approfittare della situazione....ed ecco che trovi a 40 euro a bottiglia della roba che ne vale, a dir tanto dieci...vini senza storia, senza nerbo, senza radici nel territorio, osceni tagli bordolesi o (dio mi scampi) "supertuscans" che potrebbero esser fatti in cile, in australia, in sudafrica o chissà in quale buco del culo del mondo, spacciati come il "must" del momento, e come tali venduti (e pagati dai gonzi....)

un mercato ipertrofico ed impazzito, con prezzi gonfiati e non giustificati dalla qualità intrinseca.

se vogliamo andare nel dettaglio, si posson fare anche i nomi veh..... ;)

SOTTOSCRIVO! HAI DETTO MOLTO BENE: IL VINO BUONO COSTA "TENDENZIALMENTE" IN PIU', MA IL PREZZO NON E' UN DOGMA O IL METRO DI MISURA DELLA QUALITA' DEL VINO.

Minou
18-01-06, 10:55
Premetto che sono astemia ma non permetto mai a mio marito di comprare vini sotto le 4 euro a bottiglia. Bere un buon vino mi sa di buongustaio mentre bere un vino qualsiasi mi sa di ciucatun!...:D

unghio
19-01-06, 15:52
ho letto tutto l'interessantissimo thread.

a mio parere, è tendenzialmente vero che se vuoi bere bene, devi essere pronto a pagare, e non poco.....però.....

...però è anche vero che negli ultimi anni (diciamo 10, via) si è assistito ad un impazzimento generale....da un lato, pare che lo sport nazionale italiano sia diventato darsi arie di intenditori di vino.....vedi gente che al buio non distinguerebbe un aglianico da uno chardonnay discettare di retrogusti, profumi, persistenza, e così via......li vedi nei ristoranti sciabordare il vino nei bicchieri, rischiando di allagare la tovaglia, con aria da "michele l'intenditore"...insomma, come spesso accade in Italia, quando una cosa diventa di moda attira un sacco di gente che la segue bovinamente senza capirci un cazzo.

d'altro canto, che chi è stato lestissimo ad approfittare della situazione....ed ecco che trovi a 40 euro a bottiglia della roba che ne vale, a dir tanto dieci...vini senza storia, senza nerbo, senza radici nel territorio, osceni tagli bordolesi o (dio mi scampi) "supertuscans" che potrebbero esser fatti in cile, in australia, in sudafrica o chissà in quale buco del culo del mondo, spacciati come il "must" del momento, e come tali venduti (e pagati dai gonzi....)

un mercato ipertrofico ed impazzito, con prezzi gonfiati e non giustificati dalla qualità intrinseca.

se vogliamo andare nel dettaglio, si posson fare anche i nomi veh..... ;)
Mi puoi gentilmente dire cosa intendi per "osceni tagli bordolesi"?

Un' altro favore, mi elenchi i vini sopra i 40 euro che, secondo te ne valgono a dir tanto 10?
Grazie :K

Corso
19-01-06, 16:10
Mi puoi gentilmente dire cosa intendi per "osceni tagli bordolesi"?

intendo tutti quegli uvaggi o vinaggi di merlot-cabernet-syrah che sono spuntati come funghi negli ultimi 15 anni, spesso a detrimento dei vitigni autoctoni.
del resto, la "globalizzazione" è anche questo....il cliente vuole che il Big mac abbia lo stesso sapore a Parigi come a Milano come a Los Angeles......la differenza, presuppone uno sforzo di comprensione.
molto, molto più facile produrre vini coca-cola, sensa alcun rispetto del territorio...vini piacioni e ruffiani che puoi vendere bene ovunque, specialmente alle torme di "intenditori" che si sono moltiplicate negli ultimi anni....


Un' altro favore, mi elenchi i vini sopra i 40 euro che, secondo te ne valgono a dir tanto 10?
Grazie :K

eccone un campione: (NB come vedi, non ci sono solo tagli bordolesi...ma anche vini del falegname....)

http://www.nettarietruschi.it/Data/Images/Grattamacco%20Rocco.Jpeg


http://www.pedrelli.com/img/products/thumbs/116.jpg


http://www.piwniceprohibicji.pl/img/min/294/0/6/29411056-143x193.jpg

http://newshop.vinivergani.ch/images/IlPareto.jpg



prosit. ;)

unghio
19-01-06, 17:12
intendo tutti quegli uvaggi o vinaggi di merlot-cabernet-syrah che sono spuntati come funghi negli ultimi 15 anni, spesso a detrimento dei vitigni autoctoni.
del resto, la "globalizzazione" è anche questo....il cliente vuole che il Big mac abbia lo stesso sapore a Parigi come a Milano come a Los Angeles......la differenza, presuppone uno sforzo di comprensione.
molto, molto più facile produrre vini coca-cola, sensa alcun rispetto del territorio...vini piacioni e ruffiani che puoi vendere bene ovunque, specialmente alle torme di "intenditori" che si sono moltiplicate negli ultimi anni....



eccone un campione: (NB come vedi, non ci sono solo tagli bordolesi...ma anche vini del falegname....)

http://www.nettarietruschi.it/Data/Images/Grattamacco%20Rocco.Jpeg


http://www.pedrelli.com/img/products/thumbs/116.jpg


http://www.piwniceprohibicji.pl/img/min/294/0/6/29411056-143x193.jpg

http://newshop.vinivergani.ch/images/IlPareto.jpg



prosit. ;)

Non siamo sicuramente nella stessa linea di vedute caro neroblu'.
Considero il Pareto di nozzole uno tra i migliori vini mai esistiti, superiore di molto al sassicaia e compagnia.(secondo la mia opinione e non solo mia)
Anche il bricco di giacomo bologna secondo me e' nell'elite dei vini italiani.
Mi spiace tu li giudichi cosi male.
Io sono amante del taglio bordolese classico puro (senza lo syrah) anche se riconosco che in italia a volte combinano pasticci.
D'altra parte dai francesi l'italia ha ancora molto da imparare in fatto di vini
Prosit :K

Corso
19-01-06, 17:32
Non siamo sicuramente nella stessa linea di vedute caro neroblu'.
Considero il Pareto di nozzole uno tra i migliori vini mai esistiti, superiore di molto al sassicaia e compagnia.(secondo la mia opinione e non solo mia)
Anche il bricco di giacomo bologna secondo me e' nell'elite dei vini italiani.
Mi spiace tu li giudichi cosi male.
Io sono amante del taglio bordolese classico puro (senza lo syrah) anche se riconosco che in italia a volte combinano pasticci.
D'altra parte dai francesi l'italia ha ancora molto da imparare in fatto di vini
Prosit :K


beh, de gustibus....:)

io ne faccio comunque una questione di "filosofia", nel senso che poi se ci mettiamo a ragionare su cosa ci piace, magari troviamo anche chi è amante del tavernello.... :)

in Italia abbiamo dei vitigni autoctoni meravigliosi, vitigni che hanno migliaia di anni di storia.
per quale motivo dobbiamo metterci a fare vini come se ne possono fare ovunque??

un taglio cabernet-merlot lo fanno in california, in australia, in cile, in sudafrica.....ed oltretutto, si tratta di vitigni che "vincono" sulla tipicità del territorio...tant'è che è bastato un enologo bravo per produrre a Bolgheri (zona NON vocata, fino a quel momento) il Sassicaia....a mio parere, se Tachis ed il marchese anzichè a bolgheri avessero lavorato...chessò..sulle colline abruzzesi, sarebbero riusciti a fare lo stesso vino!

inoltre, trovo che tutti questi vini tendano ad assomigliarsi pericolosamente fra loro....assistiamo ad una omologazione del gusto, che a mio parere è in ogni caso una perdita di ricchezza.

non sarebbe meglio concentrarci sui nostri vitigni??

perchè un "Sassicaia" te lo possono fare anche nella napa valley.
un Bussia Soprana, se dio vuole, no.


PS: sul bricco, ci sarebbe da parlare a lungo...meglio se con davanti una bottiglia :)
ma seriamente, secondo te ha un rapporto qualità/prezzo difendibile???

infine: sono d'accordo con te, dai francesi dobbiamo imparare tantissimo.
ma NON importando i loro vitigni, bensì studiando la loro capacità in cantina.
l'errore di questi ultimi anni a mio parere è stato pensare che basti barricare un uvaggio merlot per produrre uno Chateau Petrus "de noantri"....mentre sarebbe stato molto meglio lavorare copiando la LORO abilità in cantina però sui NOSTRI vitigni.

prosit ;)

unghio
19-01-06, 17:53
beh, de gustibus....:)

io ne faccio comunque una questione di "filosofia", nel senso che poi se ci mettiamo a ragionare su cosa ci piace, magari troviamo anche chi è amante del tavernello.... :)

in Italia abbiamo dei vitigni autoctoni meravigliosi, vitigni che hanno migliaia di anni di storia.
per quale motivo dobbiamo metterci a fare vini come se ne possono fare ovunque??

un taglio cabernet-merlot lo fanno in california, in australia, in cile, in sudafrica.....ed oltretutto, si tratta di vitigni che "vincono" sulla tipicità del territorio...tant'è che è bastato un enologo bravo per produrre a Bolgheri (zona NON vocata, fino a quel momento) il Sassicaia....a mio parere, se Tachis ed il marchese anzichè a bolgheri avessero lavorato...chessò..sulle colline abruzzesi, sarebbero riusciti a fare lo stesso vino!

inoltre, trovo che tutti questi vini tendano ad assomigliarsi pericolosamente fra loro....assistiamo ad una omologazione del gusto, che a mio parere è in ogni caso una perdita di ricchezza.

non sarebbe meglio concentrarci sui nostri vitigni??

perchè un "Sassicaia" te lo possono fare anche nella napa valley.
un Bussia Soprana, se dio vuole, no.


PS: sul bricco, ci sarebbe da parlare a lungo...meglio se con davanti una bottiglia :)
ma seriamente, secondo te ha un rapporto qualità/prezzo difendibile???

infine: sono d'accordo con te, dai francesi dobbiamo imparare tantissimo.
ma NON importando i loro vitigni, bensì studiando la loro capacità in cantina.
l'errore di questi ultimi anni a mio parere è stato pensare che basti barricare un uvaggio merlot per produrre uno Chateau Petrus "de noantri"....mentre sarebbe stato molto meglio lavorare copiando la LORO abilità in cantina però sui NOSTRI vitigni.

prosit ;)

In parte hai ragione, che il passaggio in barrique faccia perdere tipicita' al vino e' sacrosanto, ma proprio qui sta la bravura del enologo.
E' vero che i cileni sudafricani e compagnia producono tagli bordolesi ma li hai mai assaggiati? sembra di bere piu legno che vino.
Li riconosci subito i pastrocchi.
Per quanto riguarda il sassicaia non so se in abruzzo o in sardegna tachis sarebbe riuscito a farlo uguale, pero' devo ammettere che in sicilia ha fatto un buon lavoro con planeta (chardonnay e merlot).
Sul bricco che dire, la barbera e' sempre stato un vino bistrattato e non facile
da proporre a certi livelli. Bisogna dare atto a Bologna di aver portato un vino da "osteria" a livelli alti io ripeto lo considero uno tra i migliori vini italiani.

agaragar
20-01-06, 13:30
Mi puoi gentilmente dire cosa intendi per "osceni tagli bordolesi"?

Un' altro favore, mi elenchi i vini sopra i 40 euro che, secondo te ne valgono a dir tanto 10?
Grazie :K
La vinificazione non è una scienza esatta, una cativa annata può dare un vino blasonato mediocre, che però viene sempre prodotto per ragioni commerciali, tanto i veri intenditori sono pochi,

mentre un'ottima annata può dare un buon vino economico.

patatrac (POL)
20-01-06, 20:50
beh, de gustibus....:)

io ne faccio comunque una questione di "filosofia", nel senso che poi se ci mettiamo a ragionare su cosa ci piace, magari troviamo anche chi è amante del tavernello.... :)

in Italia abbiamo dei vitigni autoctoni meravigliosi, vitigni che hanno migliaia di anni di storia.
per quale motivo dobbiamo metterci a fare vini come se ne possono fare ovunque??

un taglio cabernet-merlot lo fanno in california, in australia, in cile, in sudafrica.....ed oltretutto, si tratta di vitigni che "vincono" sulla tipicità del territorio...tant'è che è bastato un enologo bravo per produrre a Bolgheri (zona NON vocata, fino a quel momento) il Sassicaia....a mio parere, se Tachis ed il marchese anzichè a bolgheri avessero lavorato...chessò..sulle colline abruzzesi, sarebbero riusciti a fare lo stesso vino!

inoltre, trovo che tutti questi vini tendano ad assomigliarsi pericolosamente fra loro....assistiamo ad una omologazione del gusto, che a mio parere è in ogni caso una perdita di ricchezza.

non sarebbe meglio concentrarci sui nostri vitigni??

perchè un "Sassicaia" te lo possono fare anche nella napa valley.
un Bussia Soprana, se dio vuole, no.


PS: sul bricco, ci sarebbe da parlare a lungo...meglio se con davanti una bottiglia :)
ma seriamente, secondo te ha un rapporto qualità/prezzo difendibile???

infine: sono d'accordo con te, dai francesi dobbiamo imparare tantissimo.
ma NON importando i loro vitigni, bensì studiando la loro capacità in cantina.
l'errore di questi ultimi anni a mio parere è stato pensare che basti barricare un uvaggio merlot per produrre uno Chateau Petrus "de noantri"....mentre sarebbe stato molto meglio lavorare copiando la LORO abilità in cantina però sui NOSTRI vitigni.

prosit ;)

Sempre più d'accordo con te, neroblu. Hai le idee chiare.
In Campania c'è un grande enologo, Riccardo Cotarella, che sta lavorando con i vitigni autoctoni e sta ottenendo ottimi risultati, facendosi emulare, lui che viene da fuori regione, da tutta una generazione di giovani enologi campani. Insomma, sta facendo scuola, ma con i vitigni locali.
Mi meraviglia che certi sostenitori del localismo e dell'antiglobalismo, quando poi si passa al vino, non sappiano parlare altro che di sirah, merlot. cabernet, pinot, e di tagli bordolesi.
Io dal vino cerco soprattutto la tipicità e sono convinto che il vino non debba essere disgiunto dal territorio e dalle tradizioni enogastronomiche locali. Bere in Sicilia un vino da vitigno francese mi sembra fuori luogo, nel senso più letterale del termine. In Sicilia voglio bere il Nero d'Avola, il Mascalese, il Catarratto, lo Zibibbo, ecc. Diversamente, si stupiscono soltanto i modaioli e si rende il vino, un prodotto così popolare, una bevanda d'elite.

Corso
26-01-06, 17:19
ho appena bevuto questo:
http://www.gottardi.at/images/items/3325003.jpg


e sono ancora estasiato.

un GRANDE vino a meno di 20 euro.

da non perdere.

PS: dalla foto non si vede bene, allora descrivo:

Pinot Nero 2003 Az. Agr. Gottardi, vigneto Mazzon, Neumarkt, Alto Adige.

Fuori_schema
26-01-06, 18:19
Saro' di parte perchè sardo, ma se devo scommettere 100 Euro su un vino (e vitigno) ora misconosciuto che diventera' un classico dico questo:

Cagnulari Isola dei nuraghi IGT rosso (bottiglia 70 cl)

http://www.karasardegna.it/public/photogallery/0546.jpg

Costa una cazzata (13 Euro) ma se devo scegliere un vino monovitigno rosso scelgo questo a occhi chiusi.

Sia di Cherchi che di S.Maria la Palma.

Eymerich (POL)
05-02-06, 03:34
Se mi è concesso dire la mia, dopo 3 pagine di discussione, direi che nei vini, generalmente -ripeto, generalmente- il prezzo lo fa il mercato: vale a dire, se c'è gente disposta a pagare Xeuro per una bottiglia di Sassicaia, lo venderanno a Xeuro, se no scendono.
Inoltre è vero che, se certi vini sono spinti oltre misura, generlamente (!) il prezzo è un buon indicatore della bontà di un vino. Anche se spesso il nome o la fama della casa ti fanno vendere di più di quello che vale.

Per scendere nel concreto (riferendomi anchei ad alcuni esempi sopra fatti) direi che:

-i bricchi di giacomo bologna (bigotta e uccellona) hanno un ottimo rapporto qualità prezzo, anzi... potrebbero venderli benissimo a qualcosina in più

-antinori presenta notevoli oscillazioni solaia e tignanello sono bene o male (a seconda dell'annata) in linea con il prezzo, il santa cristina (dalle stelle alle stalle) non vale un decimo di quello che costa...; ottimi i prodotti della prunotto anche se soffrono la concorrenza (pressochè imbattibile) di gaja e sono costretti a stare bassi

-tenuta san guido, imho, ha una fama immeritata; chiariamo: non che facciano schifo, ma il sassicaia mi pare esageri sul prezzo per non parlare del guidalberto [anche se il sassicaia è sempre meglio di vini di fama, tipo brunello, della fascia 30/40 euro]; le difese resta invece un pregevole esempio di sangiovese in purezza!

-ad un recente concorso internazionale merlot-cabernet nella sezione valcalepio (sottovalutato e poco noto vino italiano) sono arrivati primi a pari merito due prodotti: uno prodotto da una piccola azienda (circa 4 euro la bottiglia). l'altro da una più nota (circa 20 euro l'una): cinque volte tanto eppure....


Insomma anche qui le mode hanno il loro peso.... (a proposito: ebbasta co 'sto nero d'avola!!)


Per il resto condivido le osservazioni, fatte da non so chi, sull'importanza di ri-scoprire i vini di un unico vitigno (chi beve più oramai il gattinara, per dirne una?).



Comunque, e concludo, il vino (aldilà delle menate dei sommelier -fanculo ais- e di parametri oggettivi di cui bisogna tener conto) trasmette, come una donna o un paesaggio, soprattutto emozioni: in molti casi è questione di gusti. Ma alla fine: "belle o brute piaccion tutte", e allora buona bevuta!!!!! :K :-:-01#19

patatrac (POL)
06-02-06, 09:45
Se mi è concesso dire la mia, dopo 3 pagine di discussione, direi che nei vini, generalmente -ripeto, generalmente- il prezzo lo fa il mercato: vale a dire, se c'è gente disposta a pagare Xeuro per una bottiglia di Sassicaia, lo venderanno a Xeuro, se no scendono.
Inoltre è vero che, se certi vini sono spinti oltre misura, generlamente (!) il prezzo è un buon indicatore della bontà di un vino. Anche se spesso il nome o la fama della casa ti fanno vendere di più di quello che vale.

Per scendere nel concreto (riferendomi anchei ad alcuni esempi sopra fatti) direi che:

...

-ad un recente concorso internazionale merlot-cabernet nella sezione valcalepio (sottovalutato e poco noto vino italiano) sono arrivati primi a pari merito due prodotti: uno prodotto da una piccola azienda (circa 4 euro la bottiglia). l'altro da una più nota (circa 20 euro l'una): cinque volte tanto eppure....


Insomma anche qui le mode hanno il loro peso.... (a proposito: ebbasta co 'sto nero d'avola!!)


Per il resto condivido le osservazioni, fatte da non so chi, sull'importanza di ri-scoprire i vini di un unico vitigno (chi beve più oramai il gattinara, per dirne una?).



Comunque, e concludo, il vino (aldilà delle menate dei sommelier -fanculo ais- e di parametri oggettivi di cui bisogna tener conto) trasmette, come una donna o un paesaggio, soprattutto emozioni: in molti casi è questione di gusti. Ma alla fine: "belle o brute piaccion tutte", e allora buona bevuta!!!!! :K :-:-01#19

Sostanzialmente d'accordo con quello che scrivi.

Per quanto mi riguarda, non sono un sostenitore dei monovitigni, ma dei vitigni autoctoni. Ben vengano gli uvaggi (o i vinaggi) legati alla tradizione locale.

Non spariamo sull'AIS. Nonostante i suoi difetti, ha svolto una meritoria attività sulla diffusione della cultura del vino (per quanto mi riguarda, le sono grato).

Il paragone con le donne lo faccio sempre anch'io, quando mi chiedono quale vino preferisco. E' come se mi chiedessero quali donne preferisco... Tutte possono avere il loro fascino o qualcosa che ti colpisce...