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repubricanu
05-01-06, 17:08
Apre URN Sardinnya:
www.urn-indipendentzia.com

juanna maria
05-01-06, 22:47
...mi l'abbaito carchi attera ora...ya sa Responsabilitade Natzionale...est tottu unu programma...immaggino chi est una "produzione" tua...chissaà cantos "spunti" pro futuri condaghi!

repubricanu
06-01-06, 02:11
Non è tutta farina del mio sacco, io avrei messo ben altre cose ma non è stato possibile.
Quello che conta è che nel bene o nel male, si parla di tutti i movimenti in un unico portale.
Anche se in breve per ora.

Su Componidori
08-01-06, 00:51
Apre URN Sardinnya:
www.urn-indipendentzia.com
Complimenti per il portale: ogni gruppo che si propone come interlocutore, per uscire dal pantano della politica regionale dei partiti italiani e perseguire l’ obiettivo dell’indipendenza della Sardegna non può che essere benvenuto.
Avrò bisogno di tempo per leggere le varie argomentazioni, tuttavia ad una prima “schermata”, mi pare di ritrovare qualcosa di familiare…
Vorrei capire meglio quali sono le novità, oltre ad una contestualizzazione di proposte “de jà vù”.
Lo strumento politico, il Partito che viene auspicato, nazionalitario, indipendentista, federalista, laico (ma aperto ad altri valori) e progressista esiste già: il Partito Sardo d’Azione.
Il problema è passare dalle dichiarazioni virtuali all’azione reale quotidiana.
Ritengo apprezzabile l’iniziativa di far dialogare l’area sardista, nazionalitaria, indipendentista, per cercare di piegare i due poli di centro-sinistra e centro-destra italiani.

Per questo, FORTZA PARIS!

Ribellu
08-01-06, 20:30
Lo strumento politico, il Partito che viene auspicato, nazionalitario, indipendentista, federalista, laico (ma aperto ad altri valori) e progressista esiste già: il Partito Sardo d’Azione.
Il problema è passare dalle dichiarazioni virtuali all’azione reale quotidiana.
Ritengo apprezzabile l’iniziativa di far dialogare l’area sardista, nazionalitaria, indipendentista, per cercare di piegare i due poli di centro-sinistra e centro-destra italiani.

Per questo, FORTZA PARIS!

...il psd'az indipendentista...semplicemente ridicolo!
...il sardismo alternativo ai due poli...ancora più ridicolo!
...manco un briciolo di dignità.

Pellita
08-01-06, 20:52
ogni gruppo che si propone come interlocutore, per uscire dal pantano della politica regionale dei partiti italiani e perseguire l’ obiettivo dell’indipendenza della Sardegna non può che essere benvenuto.

Lo strumento politico, il Partito che viene auspicato, nazionalitario, indipendentista, federalista, laico (ma aperto ad altri valori) e progressista esiste già: il Partito Sardo d’Azione.



http://amministrative.interno.it/amminis/amm050508/simboli/dlmarg__.gifhttp://amministrative.interno.it/amminis/amm050508/simboli/demsin__.gifhttp://amministrative.interno.it/amminis/amm050508/simboli/udeurpop.gifhttp://amministrative.interno.it/amminis/amm050508/simboli/sdisu___.gifhttp://amministrative.interno.it/amminis/amm050508/simboli/rif_com_.gifhttp://amministrative.interno.it/amminis/amm050508/simboli/comit___.gifhttp://amministrative.interno.it/amminis/amm050508/simboli/f_deiver.gif

:-:-01#19

Su Componidori
09-01-06, 23:50
...il psd'az indipendentista...semplicemente ridicolo!
...il sardismo alternativo ai due poli...ancora più ridicolo!
...manco un briciolo di dignità.
Vedo che non hai rinunciato alla carica provocatoria dei tuoi interventi.
1) Il PSd’A. dal 1981, quando forse eri ancora bambino, all’articolo 1 del suo Statuto approvò “a furor di delegati” l’opzione indipendentista, per la prima volta nella storia del ‘900 in Sardegna.
Ecco quello che venne approvato al XX° Congresso di Porto Torres:


Art. I
Il Partito Sardo d'Azione è una libera associazione di coloro i quali vogliano costituire una forza politica allo scopo di realizzare il progresso sociale ed economico del popolo sardo e si propongano di condurre la Sardegna all'indipendenza, condizione per un patto federativo con la Repubblica italiana e con altri stati europei e mediterranei su basi di parità e di interesse reciproco.

Quella “e” in rosso, prese il posto di una “o”, per un intervento di Mario Melis che non voleva si desse l’impressione di escludere la Repubblica italiana.
Da allora il Partito non ha mai tolto la parola indipendenza dalla sua carta d’identità.
A seguito di quel Congresso, ci furono particolari “attenzioni” verso il Partito, cominciando dalla prima riunione del Comitato Centrale di allora, quando lungo la strada per Bauladu, quasi tutti i componenti furono “salutati” dalle forze dell’ordine, io no perché arrivai in anticipo.
Per non parlare di ciò che avvenne in seguito…inclusa l’accusa di “mezzo terroristi”.
Che vi piaccia o no l’indipendentismo è nato nel e con il PSd’A e qui prosegue il suo cammino.
Ciò non vuole dire avere l’esclusiva dell’indipendentismo, come da altre parti si pretende, ma solo rivendicarne la paternità.

2) Il sardismo è sempre stato alternativo ai Partiti italiani, compresi quelli di centro sinistra, questo non significa rinunciare al dialogo, se altri schieramenti condividono parte dei programmi.
I meccanismi elettorali ed amministrativi non offrono molte alternative, ed i sardisti hanno la capacità e il dovere di governare il proprio territorio.
In passato ci sono state alleanze elettorali per le “politiche”, ma soprattutto al governo della “Regione” così come nelle Amministrazioni locali, nell’interesse esclusivo di chi ci ha votato; è vero che il più delle volte il PSd’A ne è uscito”scramentàu”, per la propensione di questi partiti a soffocarne e stravolgere le proposte.

3) Sulla dignità politica (e non solo quella), della stragrande maggioranza dei militanti e dirigenti sardisti, mi sembra ci sia poco da discutere.

Su Componidori
09-01-06, 23:56
Mi riservo di cancellare il tuo post assieme a quello che sto scrivendo.
Questa è la terza volta, ma anche l’ultima, che riporti quei simboli. Stai diventando molto noioso.
Le scelte che il PSd’A farà per le prossime politiche scaturiranno dal Consiglio Nazionale, e questo non ti/vi riguarda.
Per arrivare ad uno stesso obiettivo, possono esserci percorsi diversi, e non sempre sono condivisi da tutti i sardisti o gli stessi Consiglieri nazionali del Partito, questa si chiama democrazia.
Se vuoi intervenire, prova ad argomentare il tuo pensiero con qualche frase di senso compiuto.

repubricanu
10-01-06, 00:13
A Su Componidori:
La critica principale presente (www.urn-indipendentzia.com) riguarda i movimenti indipendentisti (sintetizzata per il lettore) e meno il sardismo.
Naturalmente tutti leggono il portale ma fanno finta di nulla.....
E questo non può che essere uno stimolo per progredire questa piccola sfida.
Sul fatto che il sardismo e l'indipendentismo debbano dialogare, non ci sono dubbi.
Nell'interesse di tutti.
Un motivo in più per mettere da parte le provocazioni e le dispute tra i movimenti vari.
L' unità è sopratutto lo spirito che ha sancito la creazione dell'URN Sardinnya, cui confidiamo, nel tempo, con i ns pochi ma SOLIDI membri, di crescere.
Sopratutto quando giungeranno nuovi partners contattati.

Kornus
10-01-06, 10:13
Mi riservo di cancellare il tuo post assieme a quello che sto scrivendo.
Questa è la terza volta, ma anche l’ultima, che riporti quei simboli. Stai diventando molto noioso.
Le scelte che il PSd’A farà per le prossime politiche scaturiranno dal Consiglio Nazionale, e questo non ti/vi riguarda.
Per arrivare ad uno stesso obiettivo, possono esserci percorsi diversi, e non sempre sono condivisi da tutti i sardisti o gli stessi Consiglieri nazionali del Partito, questa si chiama democrazia.
Se vuoi intervenire, prova ad argomentare il tuo pensiero con qualche frase di senso compiuto.

Eh no, su Componidò...Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei...... ERC, PSC o CiU in Cadelonnya o Batasuna e PNV in sas Biddas Bascas no ana mai a faghere alliantzas cun partidos de Madrid......
Sa SVP las faghet ca s'Istatudo de Sudtirol la obbligat, ma solu po custu!
No pensas ki si azzis perdidu pius de sa mitade de sos votos in vint'annos est propriu po custas alliantzas?

Ribellu
10-01-06, 14:06
Vedo che non hai rinunciato alla carica provocatoria dei tuoi interventi.
1) Il PSd’A. dal 1981, quando forse eri ancora bambino, all’articolo 1 del suo Statuto approvò “a furor di delegati” l’opzione indipendentista, per la prima volta nella storia del ‘900 in Sardegna.
Ecco quello che venne approvato al XX° Congresso di Porto Torres:


Art. I
Il Partito Sardo d'Azione è una libera associazione di coloro i quali vogliano costituire una forza politica allo scopo di realizzare il progresso sociale ed economico del popolo sardo e si propongano di condurre la Sardegna all'indipendenza, condizione per un patto federativo con la Repubblica italiana e con altri stati europei e mediterranei su basi di parità e di interesse reciproco.

Quella “e” in rosso, prese il posto di una “o”, per un intervento di Mario Melis che non voleva si desse l’impressione di escludere la Repubblica italiana.
Da allora il Partito non ha mai tolto la parola indipendenza dalla sua carta d’identità.
A seguito di quel Congresso, ci furono particolari “attenzioni” verso il Partito, cominciando dalla prima riunione del Comitato Centrale di allora, quando lungo la strada per Bauladu, quasi tutti i componenti furono “salutati” dalle forze dell’ordine, io no perché arrivai in anticipo.
Per non parlare di ciò che avvenne in seguito…inclusa l’accusa di “mezzo terroristi”.
Che vi piaccia o no l’indipendentismo è nato nel e con il PSd’A e qui prosegue il suo cammino.
Ciò non vuole dire avere l’esclusiva dell’indipendentismo, come da altre parti si pretende, ma solo rivendicarne la paternità.

2) Il sardismo è sempre stato alternativo ai Partiti italiani, compresi quelli di centro sinistra, questo non significa rinunciare al dialogo, se altri schieramenti condividono parte dei programmi.
I meccanismi elettorali ed amministrativi non offrono molte alternative, ed i sardisti hanno la capacità e il dovere di governare il proprio territorio.
In passato ci sono state alleanze elettorali per le “politiche”, ma soprattutto al governo della “Regione” così come nelle Amministrazioni locali, nell’interesse esclusivo di chi ci ha votato; è vero che il più delle volte il PSd’A ne è uscito”scramentàu”, per la propensione di questi partiti a soffocarne e stravolgere le proposte.

3) Sulla dignità politica (e non solo quella), della stragrande maggioranza dei militanti e dirigenti sardisti, mi sembra ci sia poco da discutere.

Il psd'az e la sua scelta indipendentista è semplicemente una truffa ed è strumentale al contenimento dello stesso indipendentismo entro argini e sponde ben fedeli allo stato italiano e di provata fede unionista.
Il valore dell'archetipo: il signor Mario Melis, mentre la platea dei delegati scandiva militarmente INDIPENDENTZIA INDIPENDENTZIA! li incintava e urlava dal palco:...E ADESSO LOTTEREMO PER L'INDIPENDENZA DELLA SARDEGNA!...e subito dopo aggiungeva a voce bassissima: ovviamente nella cornice dello stato italiano!
Ahahahahah!!!
Il psd'az per l'indipendentismo è come quei contratti ben scritti, presentati da ben addestrati agenti, dove però in ultima pagina trovi un asterisco che rimanda a un cavillo, scritto in corpo 1 dove puoi leggere: quello sopra scritto non vincola a nessun impegno ed anzi la politica dell'azienda è l'esatto contrario di quanto affermato.
Sardisti come venditori di pentole...eheh!
Sostenere che il sardismo è indipendentista rifacendosi autisticamente a quel comma è penoso, come se quello straccio contasse qualcosa.
Il sardismo è indipendentista tanto quanto il fascismo fu socialista proletario e rivoluzionario (visto che questo si puo leggere nella carta di san sepolcro e nei punti di verona): vale a dire zero!
Come il movimento mussoliniano fu in realtà stumento del minacciato capitalismo italiano, assumendo superficialmente toni proletari e rivoluzionari, così il sardismo è stato strumento dell'unionismo, che assumendo superficialmente toni indipendentisti e nazionalisti, ne ha umiliato le aspirazioni e le speranze più profonde "cavalcandolo" e indirizzandolo verso obiettivi innocui.
L'indipendentismo nasce FUORI dal psd'az! Il sardismo lo ha semplicemente cavalcato!...cosa ben diversa!
Sul punto 3...sarebbe bene stendere un velo pietoso.
Qua a ss...Piretta (noto liretta), Planetta, Acciaro, Marras e company: un mix di palazzinari e intrallazzatori amici degli amici che manco nei film degli anni 80 di Vanzina si vedevano.

Kornus
10-01-06, 14:18
A Su Componidori:
La critica principale presente (www.urn-indipendentzia.com) riguarda i movimenti indipendentisti (sintetizzata per il lettore) e meno il sardismo.
Naturalmente tutti leggono il portale ma fanno finta di nulla.....
E questo non può che essere uno stimolo per progredire questa piccola sfida.
Sul fatto che il sardismo e l'indipendentismo debbano dialogare, non ci sono dubbi.
Nell'interesse di tutti.
Un motivo in più per mettere da parte le provocazioni e le dispute tra i movimenti vari.
L' unità è sopratutto lo spirito che ha sancito la creazione dell'URN Sardinnya, cui confidiamo, nel tempo, con i ns pochi ma SOLIDI membri, di crescere.
Sopratutto quando giungeranno nuovi partners contattati.

Unu cussizzu: in su capitulu energia no b'at nudda a subra su reziclu e su seberamentu de s'alga, cosa ki in sas natziones tedescas produidi trivagliu, inari e energia pulida......
Sos comunes sardos ponen cassones seberados in tottue, ma pustis passat su camion e bettat tottu paris, ca no b'at industrias e fabbricas de reziclu: leada po su culu a sa zente!...... No isco si mi ponner a riere o a pianghere de custa cosa!

repubricanu
10-01-06, 21:14
Hai ragione, avevamo anche considerato quell'aspetto naturalmente.
Ma è uno di quei temi che deve inevitabilmente passare (la dismissione dei rifiuti solidi) attraverso una concertazione di tutte le forze sociali e dei cittadini stessi.
Anche l'ambiente rientra nei termini della nostra giustizia sociale per cui saranno i cittadini stessi a valutare proposte che eventualmente in futuro presenteremo.
Per questo motivo,non essendo certo una forza politica attiva ma solo un piccolo progetto in fase di elaborazione,si è deciso di non includere la questione nel portale.

Pisittu
10-01-06, 22:22
Unu cussizzu: in su capitulu energia no b'at nudda a subra su reziclu e su seberamentu de s'alga, cosa ki in sas natziones tedescas produidi trivagliu, inari e energia pulida......
Sos comunes sardos ponen cassones seberados in tottue, ma pustis passat su camion e bettat tottu paris, ca no b'at industrias e fabbricas de reziclu: leada po su culu a sa zente!...... No isco si mi ponner a riere o a pianghere de custa cosa!


ora sta cambiando,non è così sempre;almeno in marmilla si sta facendo una raccolta seria, quindi penso che sia così anche altrove!:lol

Su Componidori
11-01-06, 00:17
Il psd'az e la sua scelta indipendentista è semplicemente una truffa ed è strumentale al contenimento dello stesso indipendentismo entro argini e sponde ben fedeli allo stato italiano e di provata fede unionista.
Il valore dell'archetipo: il signor Mario Melis, mentre la platea dei delegati scandiva militarmente INDIPENDENTZIA INDIPENDENTZIA! li incintava e urlava dal palco:...E ADESSO LOTTEREMO PER L'INDIPENDENZA DELLA SARDEGNA!...e subito dopo aggiungeva a voce bassissima: ovviamente nella cornice dello stato italiano!
Ahahahahah!!!
Il psd'az per l'indipendentismo è come quei contratti ben scritti, presentati da ben addestrati agenti, dove però in ultima pagina trovi un asterisco che rimanda a un cavillo, scritto in corpo 1 dove puoi leggere: quello sopra scritto non vincola a nessun impegno ed anzi la politica dell'azienda è l'esatto contrario di quanto affermato.
Sardisti come venditori di pentole...eheh!
Sostenere che il sardismo è indipendentista rifacendosi autisticamente a quel comma è penoso, come se quello straccio contasse qualcosa.
Il sardismo è indipendentista tanto quanto il fascismo fu socialista proletario e rivoluzionario (visto che questo si puo leggere nella carta di san sepolcro e nei punti di verona): vale a dire zero!
Come il movimento mussoliniano fu in realtà stumento del minacciato capitalismo italiano, assumendo superficialmente toni proletari e rivoluzionari, così il sardismo è stato strumento dell'unionismo, che assumendo superficialmente toni indipendentisti e nazionalisti, ne ha umiliato le aspirazioni e le speranze più profonde "cavalcandolo" e indirizzandolo verso obiettivi innocui.
L'indipendentismo nasce FUORI dal psd'az! Il sardismo lo ha semplicemente cavalcato!...cosa ben diversa!
Sul punto 3...sarebbe bene stendere un velo pietoso.
Qua a ss...Piretta (noto liretta), Planetta, Acciaro, Marras e company: un mix di palazzinari e intrallazzatori amici degli amici che manco nei film degli anni 80 di Vanzina si vedevano.
Ho voluto lasciare questo post, affinché chi lo leggerà potrà farsi un’idea della tua indole.
Nei tuoi interventi, anche negli altri forum, non perdi mai l’occasione di riversare tutto il tuo veleno ed il livore nei confronti del PSd’A, mistificandone la storia.
Il tuo atteggiamento è degno del peggior stalinismo. Sai soltanto provocare ad arte, offendendo il Partito che dal 1921 ha rappresentato (e continua a farlo) le più nobili aspirazioni del Popolo Sardo: la pace, la libertà, la giustizia sociale, il riscatto della propria storia, lingua, cultura, economia, territorio, … (devo continuare?), in ultima analisi l’affermazione della nazionalità sarda nel contesto internazionale.
Ti suggerisco di evitare di fare certi accostamenti storici, non sei credibile neppure per chi ti sta più vicino.
Non so a quale movimento appartieni ma, ho idea che tu sia inconsapevolmente nemico del tuo stesso Popolo.
Con ciò ritengo di aver perso già troppo tempo con te.
Non preoccuparti di rispondere, in questo forum non sei gradito.

sergiogabrcossu
11-01-06, 01:14
Vedo che non hai rinunciato alla carica provocatoria dei tuoi interventi.
1) Il PSd’A. dal 1981, quando forse eri ancora bambino, all’articolo 1 del suo Statuto approvò “a furor di delegati” l’opzione indipendentista, per la prima volta nella storia del ‘900 in Sardegna.
Ecco quello che venne approvato al XX° Congresso di Porto Torres:


Art. I
Il Partito Sardo d'Azione è una libera associazione di coloro i quali vogliano costituire una forza politica allo scopo di realizzare il progresso sociale ed economico del popolo sardo e si propongano di condurre la Sardegna all'indipendenza, condizione per un patto federativo con la Repubblica italiana e con altri stati europei e mediterranei su basi di parità e di interesse reciproco.

Quella “e” in rosso, prese il posto di una “o”, per un intervento di Mario Melis che non voleva si desse l’impressione di escludere la Repubblica italiana.
Da allora il Partito non ha mai tolto la parola indipendenza dalla sua carta d’identità.
A seguito di quel Congresso, ci furono particolari “attenzioni” verso il Partito, cominciando dalla prima riunione del Comitato Centrale di allora, quando lungo la strada per Bauladu, quasi tutti i componenti furono “salutati” dalle forze dell’ordine, io no perché arrivai in anticipo.
Per non parlare di ciò che avvenne in seguito…inclusa l’accusa di “mezzo terroristi”.
Che vi piaccia o no l’indipendentismo è nato nel e con il PSd’A e qui prosegue il suo cammino.
Ciò non vuole dire avere l’esclusiva dell’indipendentismo, come da altre parti si pretende, ma solo rivendicarne la paternità.

2) Il sardismo è sempre stato alternativo ai Partiti italiani, compresi quelli di centro sinistra, questo non significa rinunciare al dialogo, se altri schieramenti condividono parte dei programmi.
I meccanismi elettorali ed amministrativi non offrono molte alternative, ed i sardisti hanno la capacità e il dovere di governare il proprio territorio.
In passato ci sono state alleanze elettorali per le “politiche”, ma soprattutto al governo della “Regione” così come nelle Amministrazioni locali, nell’interesse esclusivo di chi ci ha votato; è vero che il più delle volte il PSd’A ne è uscito”scramentàu”, per la propensione di questi partiti a soffocarne e stravolgere le proposte.

3) Sulla dignità politica (e non solo quella), della stragrande maggioranza dei militanti e dirigenti sardisti, mi sembra ci sia poco da discutere.




Noi giovani sardisti indipendentisti degli anni ottanta, con l’ entusiasmo pari solo ai guerrieri sardi prima della grande battaglia di Sanluri contro le truppe siculo – aragonesi, mettemmo nelle mani di uomini incompetenti, fasulli nel valore politico e in malafede (tra cui Melis), la seconda grande opportunità storica di riavere la nostra libertà dopo il fallimento di Filippo di Narbonna. Il psd’az si è macchiato di un grave reato contro il popolo sardo che consiste nell’avere disperso un patrimonio preziosissimo costituito da un consenso elettorale vasto e diffuso che rappresentava la base di crescita verso l’obiettivo dell’ indipendenza. A seguito di tale infame rapina della buona fede, al nostro popolo e stata negata la possibilità di percorrere in modo armonico, e progressiva crescita, il cammino verso l’autodeterminazione. Spero che la storia ricordi questo tragico misfatto come” la grande vendita della dignità del popolo sardo per un piatto di lenticchie” . Colpevoli senza appello!

frankobollo
11-01-06, 02:23
Mi riservo di cancellare il tuo post assieme a quello che sto scrivendo.
Questa è la terza volta, ma anche l’ultima, che riporti quei simboli. Stai diventando molto noioso.
Le scelte che il PSd’A farà per le prossime politiche scaturiranno dal Consiglio Nazionale, e questo non ti/vi riguarda.
Per arrivare ad uno stesso obiettivo, possono esserci percorsi diversi, e non sempre sono condivisi da tutti i sardisti o gli stessi Consiglieri nazionali del Partito, questa si chiama democrazia.
Se vuoi intervenire, prova ad argomentare il tuo pensiero con qualche frase di senso compiuto.

Salude Su Componidori,
non credo che la censura sia una pratica da seguire nel forum: quei simboli possono dare anche fastidio, possono essere noiosi, a volte "ingombranti", ma rappresentano realmente i "compagni di merende" del Psd'Az, dei quali non ci si dovrebbe vergognare.

Mi sfuggono però i "percorsi democratici diversi" per giungere allo stesso obiettivo... ovvero: che prezzo pagherà il Psd'Az per un seggio alle prossime politiche nelle file dell'Unione?

:-00w09d

Ribellu
11-01-06, 23:20
Il tuo atteggiamento è degno del peggior stalinismo. Sai soltanto provocare ad arte, offendendo il Partito che dal 1921 ha rappresentato (e continua a farlo) le più nobili aspirazioni del Popolo Sardo: la pace, la libertà, la giustizia sociale, il riscatto della propria storia, lingua, cultura, economia, territorio, … (devo continuare?), in ultima analisi l’affermazione della nazionalità sarda nel contesto internazionale.


Noi non possiamo divenire Stato. Dopo artificiose eresie e menzognere negazioni, il giorno in cui la separazione fosse un fatto compiuto, noi sentiremmo balzare nel cuore un sentimento dolorosamente soffocato sino allora, che ci costringerebbe a rialzare sulle nostre case il tricolore abbattuto. Bisogna rassegnarci (la più alta aspirazione che il sardismo ha "costruito" e voluto far credere, continua a fare credere, essere geneticamente sarda) alla constatazione che noi siamo una nazione abortiva

Camillo Bellieni, il corsivo è mio...cancella anche questa.

Kornus
12-01-06, 10:13
Noi non possiamo divenire Stato. Dopo artificiose eresie e menzognere negazioni, il giorno in cui la separazione fosse un fatto compiuto, noi sentiremmo balzare nel cuore un sentimento dolorosamente soffocato sino allora, che ci costringerebbe a rialzare sulle nostre case il tricolore abbattuto. Bisogna rassegnarci (la più alta aspirazione che il sardismo ha "costruito" e voluto far credere, continua a fare credere, essere geneticamente sarda) alla constatazione che noi siamo una nazione abortiva

Camillo Bellieni, il corsivo è mio...cancella anche questa.

Abominevole e vomitevole...... E pensare ki jaju a pustis de sa gherra los at sighidos in s'occupatzione de sas terras tikirriende "Sardinnya libera e Indipendente!"......
Arratz'e leada po su culu......

Pellita
12-01-06, 21:51
Mi riservo di cancellare il tuo post assieme a quello che sto scrivendo.
Questa è la terza volta, ma anche l’ultima, che riporti quei simboli. Stai diventando molto noioso.
Le scelte che il PSd’A farà per le prossime politiche scaturiranno dal Consiglio Nazionale, e questo non ti/vi riguarda.
Per arrivare ad uno stesso obiettivo, possono esserci percorsi diversi, e non sempre sono condivisi da tutti i sardisti o gli stessi Consiglieri nazionali del Partito, questa si chiama democrazia.
Se vuoi intervenire, prova ad argomentare il tuo pensiero con qualche frase di senso compiuto.

Ho solo messo in evidenza le vostre/tue contraddizioni:un partito che si dichiara indipendentista e va a braccetto con i partiti anti-indipendentisti!Mi ricordo che tempo fa(periodo elez. provinciali) in un intervista letta su internet,Giacomo Sanna disse che "Gavino Sale e Bastiano Compostu dicono cose irrealizzabili"(o qualcosa del genere)...

Ogni due post minacci qualcuno di censura!Bello il tuo modo di argomentare...

Doloverre
12-01-06, 23:42
foras da igue pitzinnos .... b'at fragu malu :rolleyes:

Su Componidori
15-01-06, 18:56
Ho solo messo in evidenza le vostre/tue contraddizioni:un partito che si dichiara indipendentista e va a braccetto con i partiti anti-indipendentisti!Mi ricordo che tempo fa(periodo elez. provinciali) in un intervista letta su internet,Giacomo Sanna disse che "Gavino Sale e Bastiano Compostu dicono cose irrealizzabili"(o qualcosa del genere)...

Ogni due post minacci qualcuno di censura!Bello il tuo modo di argomentare...
Non sono portato per le censure, se non per gli insulti gratuiti o provocazioni fine a sé stesse. Fin’ora è capitato in due occasioni.
Volevo solo farti notare che per tre volte hai postato quei simboli: mi pare siano sufficienti. Devo però ammettere di incominciare a trovarmi in difficoltà ad essere da solo nel rispondere a tutte le legittime “sollecitazioni”, tra l’altro non sempre ho tanto tempo a disposizione da dedicare al forum.

Vincent II
16-01-06, 16:07
Lo strumento politico, il Partito che viene auspicato, nazionalitario, indipendentista, federalista, laico (ma aperto ad altri valori) e progressista esiste già: il Partito Sardo d’Azione.

:-:-01#16Quì si vola alto!