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Augustinus
12-02-05, 08:48
Da dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 472-474

SABATO DOPO LE CENERI

La Stazione dovrebbe essere alla Chiesa di S. Trifone Martire. Ma siccome questa Chiesa del IX secolo, nel 1736 fu demolita, l'attuale Stazione ha luogo in S. Agostino, del XV secolo, che si trova presso il luogo una volta occupato dalla Chiesa di S. Trifone.

EPISTOLA (Is 58,9-14). - Queste cose dice il Signore Dio: Se tu ti toglierai d'addosso la catena, se cesserai d'alzare il dito, e i discorsi sconvenienti, se aprirai il tuo cuore all'affamato, se consolerai l'anima afflitta, la tua luce brillerà nelle tenebre, e le tue tenebre diverranno un meriggio, e il Signore ti darà un eterno riposo e inonderà la tua anima di splendori. E darà vigore alle tue ossa, e tu sarai come un giardino irrigato e come una fontana a cui non mancheranno le acque. Da te saranno popolate di case i luoghi da secoli deserti, alzerai su fondamenti di generazioni e generazioni. E sarai sarai chiamato ricostruttore delle mura, restauratore della sicurezza delle strade. Se non ti allontanerai dal sabato, e non farai come ti pare nel mio santo giorno: se chiamerai il sabato (tua) delizia e glorioso il consacrato al Signore, l'onorerai senza fare i tuoi interessi, e non farai trovare la tua soddisfazione nelle ciarle, allora troverai le tue delizie nel Signore, ed io ti eleverò sopra le altezze della terra e ti nutrirò con l'eredità di Giacobbe tuo padre: così dice il Signore.

Le buone opere.

Il Sabato è un giorno pieno di misteri; è il giorno del riposo del Signore ed il simbolo dell'eterna pace che gusteremo in cielo dopo le fatiche della vita. Facendoci leggere questo passo d'Isaia, la Chiesa ci vuole istruire sui requisiti richiesti per prender parte al Sabato dell'eternità. Abbiamo appena dato inizio alla penitenza; e già questa Madre tenera ci rivolge consolanti parole. Se riempiremo d'opere sante questa Quarantena, durante la quale sospenderemo le preoccupazioni mondane, sorgerà la luce della grazia, nelle tenebre dell'anima nostra la quale oscurata per tanto tempo dal peccato e dalle sezioni del mondo e di noi stessi, diverrà smagliante di meridiano splendore; la gloria di Cristo risorto sarà la sua; e se sarà fedele, la Pasqua del tempo la introdurrà nella Pasqua dell'eternità. Edifichiamo su ciò ch'era in noi deserto, innalziamovi le fondamenta, ripariamone le brecce; tratteniamo i nostri piedi dal calpestare la sante osservanze; non seguiamo più le nostre vie, né cerchiamo più la nostra volontà che si oppone a quella del Signore; ed egli ci darà un riposo che non avrà mai fine, e ci riempirà dei suoi stessi splendori.

VANGELO (Mc 6,47-56). - In quel tempo: Caduta la sera, la barca era in mezzo al mare, e Gesù si trovava solo sulla spiaggia. E come vide i discepoli i affannati a remigare, per il vento loro contrario, verso la quarta vigilia della notte andò verso di essi, camminando sulle acque; e voleva oltrepassarli. Ma quelli, vedutolo camminare sul mare, immaginarono che fosse un fantasma e mandarono forti grida, perché tutti lo videro e ne furono spaventati. E subito rivolse loro la parola, dicendo: Coraggio, sono io, non temete. E montò nella barca, da loro, e il vento cessò. E più che mai dentro di sé stupirono; perché non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore accecato. E passato il lago, vennero nella terra di Genezaret e vi sbarcarono. E come furono a terra, subito la gente lo riconobbe. E correndo per tutto il paese, cominciarono a portare gli infermi sui loro lettucci, dovunque udivano che egli fosse. E dappertutto dove giungeva, campagna, villaggi, o città che fossero, posavano gl'infermi per le piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno il lembo della veste; e tutti quelli che lo toccarono furono guariti.

La Quaresima con Gesù.

La barca della Chiesa è lanciata nel mare, e la sua traversata durerà quaranta giorni. I discepoli di Cristo remano contro venti e già il turbamento s'impossessa di loro; temono di non giungere al porto. Ma Gesù viene loro incontro sui flutti e sale sulla barca; d'ora in poi la navigazione sarà felice. Gli antichi interpreti della Liturgia spiegano così l'intenzione della Chiesa nella scelta di questo brano evangelico. Quaranta giorni di penitenza sono ben poca cosa per una vita troppo spesso dimentica di Dio; ma intanto rincrescerebbe alla nostra viltà, se lui non venisse a passarli con noi. Facciamoci animo: è proprio lui. Durante questo periodo salutare prega con noi, digiuna ed esercita ogni opera di misericordia con noi. Non è stato lui ad inaugurare la Quarantena dell'espiazione? Pensiamoci bene, non perdiamoci di coraggio, e se ci sentiamo deboli, avviciniamoci a lui, come fecero quei malati di cui ci è stato ora parlato; solo il tocco delle sue vesti bastava a ridare la sanità a quanti l'avevano perduta. Andiamo dunque a lui nel suo Sacramento, e quella vita divina che ha già in noi il suo germe si svilupperà sempre più, e sentiremo crescere in noi la forza che stava per venir meno nei nostri cuori.

PREGHIAMO

I tuoi fedeli, o Dio, sian confortati dai tuoi doni; affinché ricevendoli li desiderino, e desiderandoli li ricevano senza fine.

Augustinus
12-02-05, 08:52
Opuscoli in neoellenico, ed. Filocalia, Torino, 1987, vol. 4°, 525-526.

Tu quando preghi entra nella tua camera, e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto. (Mt 6,6) 'Camera' dell'anima è il corpo; nostre 'porte' sono i cinque sensi; l'anima entra nella sua camera quando l'intelletto non si aggira più qua e là tra le cose del mondo,ma si trova nel nostro cuore; e i nostri sensi si chiudono e restano serrati, quando non li lasciamo aderire alle cose sensibili e visibili. In questo modo l'intelletto rimane libero da qualsiasi attaccamento mondano e con la segreta preghiera si unisce a Dio suo Padre e allora, è detto il Padre tuo che vede nel segreto, ti ricompenserà (Mt 6,6) . Dio che conosce le cose segrete vede la tua preghiera e la ricompensa con manifesti e grandi carismi. Poiché questa è la vera e perfetta preghiera, questa riempie l'anima della divina grazia e dei carismi dello Spirito come il profumo che quanto più lo chiudi in un vaso tanto più lo riempie di olezzo; così è anche per la preghiera: quanto più la serri nel cuore, tanto più riempi questo della divina grazia.

Beati e felici sono coloro che si son abituati a questa opera celeste, perché con essa vincono ogni tentazione, come Davide vinse il superbo Golia; con questa opera della preghiera intellettuale estinguono le concupiscenze sregolate, come i tre fanciulli estinsero la fiamma della fornace, e sedano le passioni, come Daniele domò i selvaggi leoni. Con essa fanno scendere la rugiada dello Spirito Santo nel cuore, come Ella fece scendere la pioggia sul Carmelo. Questa preghiera dell'intelletto è ciò che ascende sino al trono di Dio e viene conservata in ampolle d'oro per incensare con essa il Signore.

Augustinus
12-02-05, 08:53
Lib. IV, 13, 4-14, 1, in SC 100, 534-540

Nostro Signore, Verbo di Dio, prima condusse gli uomini a servire Dio, poi da servi li rese suoi amici, come disse egli stesso ai discepoli: «Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi» (Gv 15, 15). L'amicizia di Dio concede l'immortalità a quanti vi si dispongono debitamente.
In principio Dio plasmò Adamo non perché avesse bisogno dell'uomo, ma per avere qualcuno su cui effondere i suoi benefici. In effetti il Verbo glorificava il Padre, sempre rimanendo in lui, non solamente prima di Adamo, ma anche prima di ogni creazione. Lo ha dichiarato lui medesimo: «Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria, che avevo presso di te prima che il mondo fosse» (Gv 17, 5).
Egli ci comandò di seguirlo non perché avesse bisogno del nostro servizio, ma per dare a noi stessi la salvezza. Seguire il Salvatore, infatti, è partecipare della salvezza, come seguire la luce significa essere circonfusi di chiarore.
Chi è nella luce non è certo lui ad illuminare la luce e a farla risplendere, ma è la luce che rischiara lui e lo rende luminoso. Egli non dà nulla alla luce, ma è da essa che riceve il beneficio dello splendore e tutti gli altri vantaggi.
Così è anche del servizio verso Dio: non apporta nulla a Dio, e d'altra parte Dio non ha bisogno del servizio degli uomini; ma a quelli che lo servono e lo seguono egli dà la vita, l'incorruttibilità e la gloria eterna. Accorda i suoi benefici a coloro che lo servono per il fatto che lo servono, e a coloro che lo seguono per il fatto che lo seguono, ma non ne trae alcuna utilità.
Dio ricerca il servizio degli uomini per avere la possibilità, lui che è buono e misericordioso, di riversare i suoi benefici su quelli che perseverano nel suo servizio. Mentre Dio non ha bisogno di nulla, l'uomo ha bisogno della comunione con Dio.
La gloria dell'uomo consiste nel perseverare al servizio di Dio. E per questo il Signore diceva ai suoi discepoli: «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi» (Gv 15, 16), mostrando così che non erano loro a glorificarlo, seguendolo, ma che, per il fatto che seguivano il Figlio di Dio, erano glorificati da lui. E ancora: «Voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria» (Gv 17, 24).

Augustinus
03-03-06, 18:36
Quaresima: cammino di penitenza, di digiuno ed astinenza (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=45732)

Mercoledì delle Ceneri (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=231206)

Venerdì dopo le Ceneri (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=231208)

1° Domenica di Quaresima (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=150650)

Augustinus
23-02-07, 17:35
In rilievo

Aug. :) :) :)

Augustinus
08-02-08, 15:21
In rilievo

Aug. :) :) :)

Holuxar
04-03-17, 22:15
4 marzo 2017: SAN CASIMIRO, CONFESSORE, SAN LUCIO, PAPA E MARTIRE, SABATO DOPO LE CENERI (astinenza e digiuno quaresimale)…





Guéranger, L'anno liturgico - Sabato dopo le Ceneri (http://www.unavoce-ve.it/pg-ceneri-sab.htm)
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“4 MARZO 2017: SABATO DOPO LE CENERI (astinenza e digiuno quaresimale).
La Stazione dovrebbe essere alla Chiesa di S. Trifone Martire. Ma siccome questa Chiesa del IX secolo, nel 1736 fu demolita, l'attuale Stazione ha luogo in S. Agostino, del XV secolo, che si trova presso il luogo una volta occupato dalla Chiesa di S. Trifone.
EPISTOLA (Is 58,9-14). - Queste cose dice il Signore Dio: Se tu ti toglierai d'addosso la catena, se cesserai d'alzare il dito, e i discorsi sconvenienti, se aprirai il tuo cuore all'affamato, se consolerai l'anima afflitta, la tua luce brillerà nelle tenebre, e le tue tenebre diverranno un meriggio, e il Signore ti darà un eterno riposo e inonderà la tua anima di splendori. E darà vigore alle tue ossa, e tu sarai come un giardino irrigato e come una fontana a cui non mancheranno le acque. Da te saranno popolate di case i luoghi da secoli deserti, alzerai su fondamenti di generazioni e generazioni. E sarai sarai chiamato ricostruttore delle mura, restauratore della sicurezza delle strade. Se non ti allontanerai dal sabato, e non farai come ti pare nel mio santo giorno: se chiamerai il sabato (tua) delizia e glorioso il consacrato al Signore, l'onorerai senza fare i tuoi interessi, e non farai trovare la tua soddisfazione nelle ciarle, allora troverai le tue delizie nel Signore, ed io ti eleverò sopra le altezze della terra e ti nutrirò con l'eredità di Giacobbe tuo padre: così dice il Signore.
Le buone opere.
Il Sabato è un giorno pieno di misteri; è il giorno del riposo del Signore ed il simbolo dell'eterna pace che gusteremo in cielo dopo le fatiche della vita. Facendoci leggere questo passo d'Isaia, la Chiesa ci vuole istruire sui requisiti richiesti per prender parte al Sabato dell'eternità. Abbiamo appena dato inizio alla penitenza; e già questa Madre tenera ci rivolge consolanti parole. Se riempiremo d'opere sante questa Quarantena, durante la quale sospenderemo le preoccupazioni mondane, sorgerà la luce della grazia, nelle tenebre dell'anima nostra la quale oscurata per tanto tempo dal peccato e dalle sezioni del mondo e di noi stessi, diverrà smagliante di meridiano splendore; la gloria di Cristo risorto sarà la sua; e se sarà fedele, la Pasqua del tempo la introdurrà nella Pasqua dell'eternità. Edifichiamo su ciò ch'era in noi deserto, innalziamovi le fondamenta, ripariamone le brecce; tratteniamo i nostri piedi dal calpestare la sante osservanze; non seguiamo più le nostre vie, né cerchiamo più la nostra volontà che si oppone a quella del Signore; ed egli ci darà un riposo che non avrà mai fine, e ci riempirà dei suoi stessi splendori.
VANGELO (Mc 6,47-56). - In quel tempo: Caduta la sera, la barca era in mezzo al mare, e Gesù si trovava solo sulla spiaggia. E come vide i discepoli i affannati a remigare, per il vento loro contrario, verso la quarta vigilia della notte andò verso di essi, camminando sulle acque; e voleva oltrepassarli. Ma quelli, vedutolo camminare sul mare, immaginarono che fosse un fantasma e mandarono forti grida, perché tutti lo videro e ne furono spaventati. E subito rivolse loro la parola, dicendo: Coraggio, sono io, non temete. E montò nella barca, da loro, e il vento cessò. E più che mai dentro di sé stupirono; perché non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore accecato. E passato il lago, vennero nella terra di Genezaret e vi sbarcarono. E come furono a terra, subito la gente lo riconobbe. E correndo per tutto il paese, cominciarono a portare gli infermi sui loro lettucci, dovunque udivano che egli fosse. E dappertutto dove giungeva, campagna, villaggi, o città che fossero, posavano gl'infermi per le piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno il lembo della veste; e tutti quelli che lo toccarono furono guariti.
La Quaresima con Gesù.
La barca della Chiesa è lanciata nel mare, e la sua traversata durerà quaranta giorni. I discepoli di Cristo remano contro venti e già il turbamento s'impossessa di loro; temono di non giungere al porto. Ma Gesù viene loro incontro sui flutti e sale sulla barca; d'ora in poi la navigazione sarà felice. Gli antichi interpreti della Liturgia spiegano così l'intenzione della Chiesa nella scelta di questo brano evangelico. Quaranta giorni di penitenza sono ben poca cosa per una vita troppo spesso dimentica di Dio; ma intanto rincrescerebbe alla nostra viltà, se lui non venisse a passarli con noi. Facciamoci animo: è proprio lui. Durante questo periodo salutare prega con noi, digiuna ed esercita ogni opera di misericordia con noi. Non è stato lui ad inaugurare la Quarantena dell'espiazione? Pensiamoci bene, non perdiamoci di coraggio, e se ci sentiamo deboli, avviciniamoci a lui, come fecero quei malati di cui ci è stato ora parlato; solo il tocco delle sue vesti bastava a ridare la sanità a quanti l'avevano perduta. Andiamo dunque a lui nel suo Sacramento, e quella vita divina che ha già in noi il suo germe si svilupperà sempre più, e sentiremo crescere in noi la forza che stava per venir meno nei nostri cuori.
PREGHIAMO
I tuoi fedeli, o Dio, sian confortati dai tuoi doni; affinché ricevendoli li desiderino, e desiderandoli li ricevano senza fine.
da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 472-474”



“4 MARZO 2017: SAN CASIMIRO, CONFESSORE.
Innocenza e disprezzo del mondo.
È dal seno stesso d'una corte mondana che oggi ci viene l'esempio delle più eroiche virtù, san Casimiro è principe di sangue reale; lo circondano tutte le seduzioni della gioventù e del lusso; ciò nonostante, trionfa delle insidie del mondo con la stessa facilità che lo faceva un Angelo esiliato sulla terra. Traiamo profitto da questo spettacolo; e se, in una condizione molto inferiore a quella in cui lo aveva posto la divina Provvidenza, noi abbiamo sacrificato agl'idoli del secolo, infrangiamo ciò che abbiamo adorato e torniamo a servire il solo Padrone che ha diritto ai nostri omaggi.
Una grande forza d'animo, nelle più basse condizioni della società, pare talvolta avere la sua spiegazione nell'assenza delle tentazioni e nel bisogno di trovare in cielo un appoggio contro la sorte inesorabile; come se, in ogni stato, l'uomo non avesse in sé quegli istinti che, non combattuti, lo trascinerebbero alla depravazione.
In san Casimiro la forza cristiana appare con tale vigore, da farci persuadere che la sua sorgente non è sulla terra, ma in Dio. È là che dobbiamo attingerla, in questo tempo di rigenerazione. Un giorno, egli preferì la morte al peccato. Fece forse altra cosa, in tale circostanza, di ciò che s'impone al cristiano in ogni ora della sua vita? Ma è tale l'attrattiva del presente, che incessantemente si vedono gli uomini abbandonarsi al peccato, morte dell'anima, non per salvare la vita in pericolo ma per la più futile soddisfazione, a volte contro l'interesse dello stesso mondo, al quale sacrificano tutto il resto; frutto dell'accecamento che la degradazione originale produsse in noi.
Gli esempi dei Santi ci vengono dati come una fiaccola per illuminarci: serviamoci di questa luce salutare, e, per rialzarci, appoggiamoci ai meriti e all'intercessione degli amici di Dio, che dall'alto del cielo si preoccupano del nostro pericoloso stato con sì tenera compassione.
VITA. - San Casimiro, figlio del re di Polonia, nacque nel 1458. Fin dalla prima giovinezza si segnalò per la pietà, l'austerità, lo zelo per la propagazione della fede cattolica, la carità verso i poveri e la castità che sempre custodì. Dopo aver predetto il giorno in cui doveva morire, s'addormentò nella pace di Dio a Vilna, all'età di venticinque anni. Sulla sua tomba si moltiplicarono numerosi miracoli. Quindi Leone X iscrisse il giovane principe nel catalogo dei Santi.
Elogio e preghiera.
Riposa ora in seno all'eterna felicità, tu che le grandezze della terra e le delizie di tutte le corti non distolsero mai dal grande oggetto che aveva rapito il tuo cuore. Avesti una vita breve nella durata, ma feconda di meriti. Tutto dedito al ricordo d'una patria migliore, quella di quaggiù mai attirò i tuoi sguardi; e non vedevi l'ora di rivolare a Dio, come se egli ti avesse solo prestato alla terra. Non fu esente la tua vita innocente dai rigori della penitenza: tanto era vivo in te il timore di soccombere alle attrattive dei sensi! Fa' che comprendiamo il bisogno che abbiamo d'espiare i peccati che ci hanno allontanati da Dio. Tu preferisti morire piuttosto che offendere Dio; distaccaci dal peccato, il più gran male dell'uomo, perché esso è anche il male di Dio. Assicura i frutti di questo santo tempo, che ci è accordato perché facciamo una buona volta penitenza.
Dalla gloria ove regni, benedici la cristianità che ti onora; ma sopra tutto ricordati della tua patria terrena. Un tempo, essa ebbe l'onore di costituire una diga sicura per la Chiesa contro lo scisma, l'eresia e l'infedeltà; allevia i suoi mali, liberala dal giogo e, riaccendendo in essa l'antico zelo della fede, preservala dalle seduzioni da cui è minacciata.
da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 829-831.”



“4 MARZO 2017: SAN LUCIO, PAPA E MARTIRE.
San Lucio apparteneva al clero romano sotto i Papi Fabiano e Cornelio. Morto quest'ultimo il 14 settembre 252, fu eletto a succedergli nella Sede di san Pietro, il 25 giugno 253.
Non appena l'imperatore Gallo ricominciò la persecuzione, Lucio fu esiliato; ma presto poté rientrare in Roma, con grande giubilo dei cristiani. San Cipriano gli scrisse diverse volte, per felicitarsi della sua elezione al Sommo Pontificato e per la fortuna che aveva avuto di soffrire per Gesù Cristo.
Il suo Pontificato fu di brevissima durata. Morì il 5 marzo 254, e le sue reliquie riposano nella Chiesa di S. Cecilia, in Trastevere. L'esilio coraggiosamente sopportato per Gesù Cristo gli meritò l'onore di Martire.
da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 831.”






San Casimiro - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/san-casimiro/)
“4 marzo, San Casimiro Confessore (1458 – 1484), patrono della Polonia e della Lituania.
“A Vilna, nella Lituania, il beato Casimiro Confessore, figlio del Re Casimiro, dal Papa Leone decimo ascritto nel numero dei santi”.
O Dio, che San Casimiro fortificasti colla costanza nel bene pur fra le regali delizie e le mondane lusinghe, concedine, per la sua intecessione, di spregiare i beni terreni ed aspirare sempre ai celesti. Per nostro Signore.”




“Carlo Di Pietro - Sursum Corda
https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/?fref=nf
Preghiera al Santo del giorno.
In nómine Patris
et Fílii
et Spíritus Sancti.
Amen.
Eterno Padre, intendo onorare san Lucio primo, Papa e Martire, il quale nella persecuzione di Valeriàno per la fede di Cristo mandato prima in esilio, e poi per divino volere avendo ottenuto il permesso di ritornare alla sua Chiesa, finalmente, dopo essersi moltissimo affaticato contro i Novaziàni, con la decapitazione compì il martirio. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo Papa e Martire, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, san Lucio primo, Papa e Martire, possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.
#sdgcdpr”





https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf
"Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]."
Ligue Saint Amédée (http://www.SaintAmedee.ch/)
“4 Mars : Saint Casimir, Prince de Pologne (1458-1483).”




Luca, Sursum Corda!

Holuxar
18-02-18, 01:43
17 febbraio 2018: San Policronio, Vescovo e Martire e San Giuliàno di Cappadócia; SABATO DOPO LE CENERI…



“SABATO DOPO LE CENERI”
Guéranger, L'anno liturgico - Sabato dopo le Ceneri (http://www.unavoce-ve.it/pg-ceneri-sab.htm)
http://www.unavoce-ve.it/pg-ceneri-sab.htm




http://www.centrostudifederici.org/tempo-di-quaresima/
"Tempo di Quaresima
Catechismo Maggiore di San Pio X – Della Quaresima
http://www.sodalitium.biz/della-quaresima/
Disciplina del digiuno e dell’astinenza
http://www.sodalitium.biz/disciplina-del-digiuno-dellastinenza/ "



http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/crocifisso-1-678x381.jpg



San Policronio - Sodalitium (http://www.sodalitium.biz/san-policronio/)
“17 febbraio, San Policronio, Vescovo e Martire.
“In Pèrsia il natale del beato Policronio, Vescovo di Babilònia, il quale, nella persecuzione di Décio, percosso nella bocca con sassi, stese le mani e, rivolti gli occhi al cielo, rese lo spirito”.”

http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/02-17proconio-300x296.jpg


http://www.sodalitium.biz/wp-content/uploads/02-17proconio-300x296.jpg




Ligue Saint Amédée (http://www.saintamedee.ch/)
https://www.facebook.com/SaintAmedee/
Méditation pour le Samedi après les Cendres (http://le-petit-sacristain.blogspot.it/2017/03/meditation-pour-le-samedi-apres-les-cendres.html)
“Samedi après les Cendres.”




https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
“Preghiera al Santo del giorno.
In nómine Patris
et Fílii
et Spíritus Sancti.
Amen.
Eterno Padre, intendo onorare san Giuliàno di Cappadócia, il quale, accusato come Cristiano per aver baciato i corpi dei Martiri uccisi, e condotto innanzi al Preside, fu fatto bruciare a fuoco lento. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima, per i meriti di questo santo Martire, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, san Giuliàno di Cappadócia possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”





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“17 febbraio 2018: SABATO DOPO LE CENERI.”

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“Il 17 febbraio 1892 nasceva a a Zazdrist, in Ucraina, Josyp Ivanovyč Slipyj futuro Arcivescovo maggiore di Leopoli degli Ucraini e Cardinale di santa Romana Chiesa, Per la fedeltà a Cristo e al Romano Pontefice dal 1945 al 1960 subì la persecuzione sovietica nei gulag siberiani.”


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“Il 17 febbraio 1600 veniva arso vivo in Campo dei Fiori Giordano Bruno da Nola. Noi lo ricordiamo così ...”
Giordano Bruno: tanto fumo poco arrosto | Radio Spada (http://www.radiospada.org/2013/02/giordano-bruno-tanto-fumo-poco-arrosto/)
“Giordano Bruno nella parola infallibile di Papa Leone XIII”
Giordano Bruno nella parola infallibile di Papa Leone XIII | Radio Spada (http://www.radiospada.org/2013/02/giordano-bruno-nella-parola-infallibile-di-papa-leone-xiii/)

17 febbraio 1600 « www.agerecontra.it (http://www.agerecontra.it/public/press40/2017/02/17-febbraio-1600/)


https://www.sodalitium.biz/sodalitium_pdf/68.pdf





Luca, Sursum Corda!