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Visualizza Versione Completa : La Curva Sud ieri e oggi: i cori e gli aneddoti passati e presenti...



Alessandro.83
28-02-06, 16:34
Se conoscete qualche bel coro dei tifosi della mitica Sud, postateli qui, ok? :)

Inizio io...

Dammi tre punti
non chiedermi niente
dimmi che
hai bisogno di me
tu sei sempre mia
anche quando vado via
c'è solo l'A.S. Roma per me...


Quando l'inno si alzerà tutto il mondo tremerà.
Canteremo fino alla morte,
innalzando i nostri color
che ci vien dal profondo del cuor....
Alé, alé,
alé Roma alé
alé, alé alé...


Dai su vieni insieme a noi
Dai su vieni insieme a noi
grida e canta più che puoi
grida e canta più che puoi
e puoi star sicuro che
e puoi star sicuro che
che di meglio no non c'è
che di meglio no non c'è
siamo qui
siamo qui
siamo là
siamo là
della Roma
della Roma
siam gli Ultrà
siam gli Ultrà


Noi non ti lasceremo mai
Noi non ti lasceremo mai
Al tuo fianco sempre noi sarem
A.S. Roma alè...


http://decimaonline.altervista.org/forum/smiles/98.gif

Alessandro.83
28-02-06, 16:37
http://www.asromaultras.it/Sudtor1.jpg

Alessandro.83
28-02-06, 16:45
http://www.asromaultras.it/9899romaparmaflags.jpg

Alessandro.83
28-02-06, 16:52
Michele, è tutta tua. :lol

Mi diverto solo se
solo se faccio il teppista
o bastardo milanista
tu sei il primo della lista... :D

Alessandro.83
28-02-06, 16:58
Maciniamo chilometri,
superiamo gli ostacoli,
con la Roma
in fondo al cuor...

...

Tutti allo stadio
per sostener la Roma,
la nostra fede
no non sarà mai doma
bandiere al vento
e braccia tese al cielo
per questa Roma
spacchiamo il mondo intero!

Nirvana
02-03-06, 14:36
il tormentone della curva lo posto io, anche perchè mi piace molto

Seven Nation Army

I'm gonna fight 'em off
A seven nation army couldn't hold me back
They're gonna rip it off
Taking their time right behind my back
And I'm talking to myself at night
Because I can't forget
Back and forth through my mind
Behind a cigarette
And the message coming from my eyes
Says leave it alone

Don't want to hear about it
Every single one's got a story to tell
Everyone knows about it
From the Queen of England to the hounds of hell
And if I catch it coming back my way
I'm gonna serve it to you
And that ain't what you want to hear,
But that's what I'll do
And the feeling coming from my bones
Says find a home

I'm going to Wichita
Far from this opera for evermore
I'm gonna work the straw
Make the sweat drip out of every pore
And I'm bleeding, and I'm bleeding, and I'm bleeding
Right before the lord
All the words are gonna bleed from me
And I will think no more
And the stains coming from my blood
Tell me go back home

Alessandro.83
02-03-06, 14:41
il tormentone della curva lo posto io, anche perchè mi piace molto

Seven Nation Army

I'm gonna fight 'em off
A seven nation army couldn't hold me back
They're gonna rip it off
Taking their time right behind my back
And I'm talking to myself at night
Because I can't forget
Back and forth through my mind
Behind a cigarette
And the message coming from my eyes
Says leave it alone

Don't want to hear about it
Every single one's got a story to tell
Everyone knows about it
From the Queen of England to the hounds of hell
And if I catch it coming back my way
I'm gonna serve it to you
And that ain't what you want to hear,
But that's what I'll do
And the feeling coming from my bones
Says find a home

I'm going to Wichita
Far from this opera for evermore
I'm gonna work the straw
Make the sweat drip out of every pore
And I'm bleeding, and I'm bleeding, and I'm bleeding
Right before the lord
All the words are gonna bleed from me
And I will think no more
And the stains coming from my blood
Tell me go back homeQuesta canzone piace molto pure a me, però non ho capito cosa c'entri con la Sud. Il ritornello è stato adattato contro la Lazio, d'accordo, ma non capisco cosa c'entri il resto della canzone con la Roma...

Nirvana
02-03-06, 18:51
Questa canzone piace molto pure a me, però non ho capito cosa c'entri con la Sud. Il ritornello è stato adattato contro la Lazio, d'accordo, ma non capisco cosa c'entri il resto della canzone con la Roma...

è da tempo che è il tormentone della curva sud.

Con la Roma non c'entra nulla, voi popolo ignorante vi siete limitati ad adattare il ritornello ad un classico BO BO BO BO BO :D

Alessandro.83
02-03-06, 19:15
è da tempo che è il tormentone della curva sud.

Con la Roma non c'entra nulla, voi popolo ignorante vi siete limitati ad adattare il ritornello ad un classico BO BO BO BO BO :DE no, il vero ritornello è un altro, ma non lo posso scrivere... :D

Marzia (POL)
05-03-06, 17:31
http://www.asromaultras.it/Sudtor1.jpg


siamo della curva sud
siamo del commando ultras
forza Roma ale ale
forza Roma ale ale

Alessandro.83
05-03-06, 17:59
siamo della curva sud
siamo del commando ultras
forza Roma ale ale
forza Roma ale aleBellissima. :)

Bella è anche quella sul ritornello citato da Nirvana... :D Biaaaancazzurro b................o :lol

Giò
05-03-06, 18:00
Michele, è tutta tua. :lol

Mi diverto solo se
solo se faccio il teppista
o bastardo milanista
tu sei il primo della lista... :D
questo coro ricorda molto il "comunistissimo" Almirante fascista/sei il primo della lista :D
[e dire che oggi sventolate svastiche e croci celtiche :D ]

Alessandro.83
05-03-06, 18:02
questo coro ricorda molto il "comunistissimo" Almirante fascista/sei il primo della lista :D
[e dire che oggi sventolate svastiche e croci celtiche :D ]Io sventolo solo la sciarpa della Roma, quell'altra roba non c'entra niente con il calcio, anzi, non c'entra proprio niente con lo sport. La politica si fa nei luoghi opportuni, non nelle curve... ;)

Giò
05-03-06, 18:17
Io sventolo solo la sciarpa della Roma, quell'altra roba non c'entra niente con il calcio, anzi, non c'entra proprio niente con lo sport. La politica si fa nei luoghi opportuni, non nelle curve... ;)
sì, lo conosco il tuo pensiero in merito, era solo per far notare come possono cambiare gli equilibri all'interno di una curva ;)

Alessandro.83
05-03-06, 22:26
sì, lo conosco il tuo pensiero in merito, era solo per far notare come possono cambiare gli equilibri all'interno di una curva ;)L'importante è che i fautori di questo "cambiamento" rimangano una esigua minoranza. Rientriamo in tema, please? :)

benelos
22-04-06, 14:56
Non essere gelosa
se allo stadio voglio andar,
non essere gelosa
se io vado a caricar;
per me, per me,
c'è solo una passione,
il lancio, il lancio del mattone...

(avevo confuso...;))

Alessandro.83
22-04-06, 15:01
Non essere gelosa
se allo stadio voglio andar,
non essere gelosa
se io vado a caricar;
per me, per me,
c'è solo un'emozione,
il lancio, il lancio del mattone...:lol :lol :lol

Alessandro.83
02-05-06, 18:03
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=251299

Rodolfo (POL)
01-12-06, 16:40
Cosa sei per me, spiegarlo non è facile
Una parola sola, tu sei la Roma.
Sei il primo gioco che facevo da bambino
E che ci gioco ancora, tu sei la Roma.

Ricordo che quand'ero ragazzino
Sognavo di essere Agostino
E dare calci alle paure.
Ci sono stati giorni amari che
C'avevo solamente te e poco altro per star bene.

C'eri tu e qualche amico in più,
Quante volte in un tuo abbraccio
Ho preso coraggio.

A te, a te che sei la mia Roma
A te che non sarai mai sola,
Perchè non hai lasciato mai me.
A te, a te la mia fedeltà,
Il mio coraggio, la lealtà
E la mia voce nella gola.
A te che sei la mia Roma
Ovunque tu sarai, mai sola mai.

Cosa sei per me, spiegarlo non è facile
Ciò che mi consola, tu sei la Roma.
Guarda questa gente che ti segue e s'innamora
Devi esserne orgogliosa, tu sei la Roma.

Sei tu che dai speranza a una città,
Che dai orgoglio e dignità
E che ridai qualche rivincita.

Sarai tu quell'amico in più
E quante volte in un tuo abbraccio
Troverò coraggio.

A te, a te che sei la mia Roma
A te che non sarai mai sola,
Perchè non hai lasciato mai me.
A te, a te la mia fedeltà,
Il mio coraggio, la lealtà,
La mia voce nella gola
A te che sei la mia Roma,
Ovunque tu sarai, mai sola mai.

Alessandro.83
05-12-06, 00:51
Cosa sei per me, spiegarlo non è facile
Una parola sola, tu sei la Roma.
Sei il primo gioco che facevo da bambino
E che ci gioco ancora, tu sei la Roma.

Ricordo che quand'ero ragazzino
Sognavo di essere Agostino
E dare calci alle paure.
Ci sono stati giorni amari che
C'avevo solamente te e poco altro per star bene.

C'eri tu e qualche amico in più,
Quante volte in un tuo abbraccio
Ho preso coraggio.

A te, a te che sei la mia Roma
A te che non sarai mai sola,
Perchè non hai lasciato mai me.
A te, a te la mia fedeltà,
Il mio coraggio, la lealtà
E la mia voce nella gola.
A te che sei la mia Roma
Ovunque tu sarai, mai sola mai.

Cosa sei per me, spiegarlo non è facile
Ciò che mi consola, tu sei la Roma.
Guarda questa gente che ti segue e s'innamora
Devi esserne orgogliosa, tu sei la Roma.

Sei tu che dai speranza a una città,
Che dai orgoglio e dignità
E che ridai qualche rivincita.

Sarai tu quell'amico in più
E quante volte in un tuo abbraccio
Troverò coraggio.

A te, a te che sei la mia Roma
A te che non sarai mai sola,
Perchè non hai lasciato mai me.
A te, a te la mia fedeltà,
Il mio coraggio, la lealtà,
La mia voce nella gola
A te che sei la mia Roma,
Ovunque tu sarai, mai sola mai.Autore e titolo, ti prego...

Rodolfo (POL)
05-12-06, 02:16
Autore e titolo, ti prego...

Mai sola mai di Marco Conidi

Alessandro.83
05-12-06, 22:03
Mai sola mai di Marco ConidiGrazie. :)

Alessandro.83
09-12-06, 11:33
Anch'io sono Francesco (M. Conidi)

Anche io sono Francesco
nei giorni in cui riesco
ad evitar scianghette e falli in questo posto.

In questo grande prato che chiamano la vita
anche io sono Francesco
anche io ho la mia sfida.

Ed ho avversari anche io scorretti
e tiri che mi sembravano perfetti
ma come amori se ne vanno
e dentro anch'io ho canzoni e cori
e oltre centomila cuori che cantano.

Io come te... ma che bello è...

Qua, eccoci qua, c'è Roma che risplende
e qui nessuno mai s'arrende.
Ma dimme che c'ha 'sta città, in cui rinasco e cresco...

...che me fa dì "anche io sono Francesco"...

Anche io sono Francesco
che mi rialzo quando casco
anche se ho chi fischia contro...
...e certe facce che non racconto
e prendo anche io botte da dietro.
E lotto, e sudo spesso, metro dopo metro
finchè non fischiano che basta...
Io sto con te... ma che bello è...

Qua, eccoci qua, c'è Roma che risplende
e qui nessuno mai s'arrende.
Ma dimme che c'ha 'sta città, in cui rinasco e cresco...

...che me fa dì "anche io sono Francesco"...

http://www1.diadora.it/testimonials/giocatori/FrancescoTotti/foto2g.jpg

Alfiere76
02-02-07, 16:11
Cuore d'acciaio di un popolo ardito

Votato alla lotta innalza il tuo grido

ROMA ROMA ROMA

Ti porto il mio SANGUE è questo il mio ORO

Regalami ardore io spiccherò il volo

Fin dove c'è il sole, nel cielo stellato

MIO UNICO AMORE NON T'HO ABBANDONATO

La tua immensa storia, dai padri cantata,

Mi parla di GLORIA da sempre ONORATA

Dai corpi feriti dei tuoi amati FIGLI

MADRE adorata il riposo mio vegli.

ROMA IMPERIALE saremo presenti

MAI SERVI MAI DOMI

Per sempre guardiani

Del tuo IMMENSO AMORE

Tuoi PRETORIANI.

Fabik (POL)
13-02-07, 01:05
10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Sì
Questa sera parto subito
Prendo il treno dell 11
Il biglietto non ce l'ho, carichero'
Finche' vedrai
Sventolar questa bandiera
Siamo gli ultras della Roma
E per sempre canterem



Io che porto nel cuore
Soltanto l'amore
Per quei due colori
Che vinca o che perda
La lazio e' una merda
Per questo cantiamo
La Roma ti amo
E ti soteniaaaamooo
RICOMINCIAMO!

Ruggero d'Altavilla
14-06-07, 15:53
tutti sanno che
che giallorossa ora è la sua maglia
quando segnerà
sotto la curva ce fa la mitraja

tutti sanno che
il suo nome è Omar Gabriel Batistuta

MA NOI SAPPIAMO CH'E' UN GRANDE CAMPIONE

e lo chiamiamo RE LEONE!!!!



Ora molto indietro:

Ottavio Bianchi pelato
la Roma c'hai rovinato

è tutta colpa tua
o lim....... tua!

ora molto, ma mooolto più indietro:

MA NOI C'AVEMO BARI - BARI - BA-RI-SON!!!!

Ruggero d'Altavilla
14-06-07, 15:56
Non smetterò mai di lottar
per questa maglia storica

Il passato non si dimentica..
Battiamo le mani,
da veri romani,
per questa città ch'è magica....


BLU è IL TUO COLORE,
IL CALCIO E' IL NOSTRO GIOCO

QUESTO SCUDETTO E' DURATO POCO, POCO...
ARZA L'OCCHI AR CIELO
E GUARDA 'STA CITTA'

e' tutta giallorossa e te ne devi anna'

Alessandro.83
14-06-07, 21:19
tutti sanno che
che giallorossa ora è la sua maglia
quando segnerà
sotto la curva ce fa la mitraja

tutti sanno che
il suo nome è Omar Gabriel Batistuta

MA NOI SAPPIAMO CH'E' UN GRANDE CAMPIONE

e lo chiamiamo RE LEONE!!!!



Ora molto indietro:

Ottavio Bianchi pelato
la Roma c'hai rovinato

è tutta colpa tua
o lim....... tua!

ora molto, ma mooolto più indietro:

MA NOI C'AVEMO BARI - BARI - BA-RI-SON!!!!


Non smetterò mai di lottar
per questa maglia storica

Il passato non si dimentica..
Battiamo le mani,
da veri romani,
per questa città ch'è magica....


BLU è IL TUO COLORE,
IL CALCIO E' IL NOSTRO GIOCO

QUESTO SCUDETTO E' DURATO POCO, POCO...
ARZA L'OCCHI AR CIELO
E GUARDA 'STA CITTA'

e' tutta giallorossa e te ne devi anna'Pezzi di storia da non dimenticare mai.

Grazie, Informauro. :)

SubZero
14-06-07, 21:23
Michele, è tutta tua. :lol

Mi diverto solo se
solo se faccio il teppista
o bastardo milanista
tu sei il primo della lista... :D


grazie grazie, troppo buono :D

Alessandro.83
14-06-07, 21:26
grazie grazie, troppo buono :DCon quasi un anno e mezzo di ritardo (:D), comunque prego, prego... :D

Alessandro.83
14-06-07, 21:28
grazie grazie, troppo buono :DA proposito, ma questo sei tu, vero? In compagnia mia e di Rodolfo, se non sbaglio...

gUILHK-rIY0

:lol :-0008n :lol :-0008n :lol

Ruggero d'Altavilla
25-06-07, 13:25
Forza Roma
Forza Roma
Dalla Curva Nascera'
Noi T'amiamo E T'adoriamo
Siamo Del Commando Ultra'

Ruggero d'Altavilla
25-06-07, 13:31
Se non ricordo male è di Lando Fiorini: certamente anteriore al 1970...
"""
Semo romani
ma romanisti deppiù...
Semo sportivi....
tifamo solo pettè

Forza Roma
Daje Lupi
questo è 'r tempo
de mostrà quanto valete!

Forza Lupi
Daje Roma
quann'entrate 'n campo
er core ce se 'nfoca..

NOI C'AVEMO ER CORE GROSSO
MEZZO GIALLO E MEZZO ROSSO
E IR TIFOSO ROMANISTA
DEI TIFOSI E' SEMPRE ER PIU'....

Lo stadio è pieno
la Curva Sud è con noi
forza ragazzi
tifamo tutti pe' voi

Forza Roma
Daje Lupi
questo è 'r tempo
de mostrà quanto valete!

Forza Lupi
Daje Roma
quann'entrate 'n campo
er core ce se 'nfoca..

NOI C'AVEMO ER CORE GROSSO
MEZZO GIALLO E MEZZO ROSSO
E IR TIFOSO ROMANISTA
DEI TIFOSI E' SEMPRE ER PIU'....
"""

informauro

Ruggero d'Altavilla
25-06-07, 13:34
E questa la cantava "er reuccio", Claudio Villa. Credo sia del 1967
Ne ricordo solo il ritornello
"""
La ROMA è Roma
e nun ce so' discusioni
L'Olimpico è 'na gabbia
e la Roma è 'r su' Leone....

Passa la Roma
metteteve 'n ginocchio
che la Regina
passa drent'ar cocchio

"""

Qualcuno riesce a trovarne il testo intero?

informauro

Ruggero d'Altavilla
25-06-07, 14:08
Mi accorgo di essere il più anziano - se non altro dal thread sui cori della curva. Ma qualcuno di voi ha mai sentito parlare della Sud degli anni '60?

Se avete 7 minuti vi racconto qualcosina.
Innanzitutto che un giorno ebbi la fortuna di sedere in tribuna stampa. Era il 1965, probabilmente. Un Roma- Bologna invernale (ma con molto sole). Lo ricordo per due motivi: il primo è che - mossa da affetto materno - mi accolse sulle sue ginocchia la Signora Francesconi: la più bella donna che abbia mai visto in vita mia! Fu la prima volta che mi resi conto di essere un maschietto....
Il secondo motivo fu che solo da lì, dalla tribuna stampa, dopo 3 anni di presenza in Curva, mi resi conto del magnifico colpo d'occhio, dell'eco dei cori e del boato della Sud.
Erano tempi cupi: quelli di Oronzo Pugliese: 17 punti in 12 partite...e poi basta così!
La formazione?
Cudicini, Tmasin, Ardizzon, Carpanesi, Losi, Carpenetti, Colausig, Tamborini, Francesconi, Spanio e Barison.
La Roma vinse per 3 a 1 con gol di Spanio e doppietta di Barison (che durante il secondo tempo, per via di una gomitata, ebbe il tempo anche di vomitare in un secchio, proprio sotto la Monte Mario).
Ma torniamo alla Curva. Diciamo innanzitutto che era assolutamente interclassista: c'erano i ragazzetti per bene come i giovani Masullo, mio fratello (il tamburista: alloca c'era solo 1 tamburo!!!) - sempre insieme a me e l'altro fratello (er biondino). Mischiati costoro con operai del Mattatoio, commercianti di Parione e Panico, scapestratelli della Bufalotta, anziani che raccontavano de' Testaccio, di Guaita e Fulvio Bernardini o addirittura di Volk (fra cui il mitico Roberto Testasecca). Ma c'era anche un tizio sempre ben vestito, con catene e bracciali d'oro in abbondanza, spessissimo accompagnato da donne belle...quanto fuori posto: lo chiamavamo er Braciola, per quanto era piccoletto!
E poi c'era il grande capo, l'indiscusso capotifoso a cui spettava il posto centrale in capo al davanzale sulla penultima uscita alta, verso la Monte Mario. Sto parlando del leggendario DANTE CHIRINGHINI (o Chiringhelli? non so più, ma chi deve da capì, capisce...).
Dante era macellaio a Testaccio. Tutti i sabati, ma proprio tutti, curava di forgiare i polli di fiocchetti biancazzurri: per il semplice gusto di calare la mannaia su quei colli, con una espressione di gusto, la risata cinica e gli occhi sbarrati, degni di un ottimo film horror.
Dante non portava da mangiare, arrivava all'ultimo minuto (noi al massimo alle 10h30 eravamo già ai cancelli...). Dante non aveva mai il cappotto (al massimo una giacca troppo stretta per la sua panza dominante). Dante non portava mai l'ombrello (al massimo un cappello a falde strette: per coprire la pelata incipiente).
Ma quando arrivava c'era un'ovazione unannime, pari alla gioia del gol. E gli inni i canti, le imprecazioni, le corna, era sempre lui a dare il la a tutto il tifo della curva.
Dante è morto da un pezzo, mentre ho incontrato per caso il cugino dei Masullo, in aereo. Er Braciola l'ho intravisto una sera (o almeno così m'è parso), da Baffetto. Braciola era molto invecchiato, ma assolutamente riconoscibile dall'oro e dalla bella signorina di turno: credo sia rimasto quel che era, uno squallido magnaccia.
Roberto Testasecca? Oggi ha 89 anni - legge il giornale senza occhiali (non ho mai chiesto come faccia) e al club di via Branca (forse vagamente ricordandomi infante) mi appella con un paterno "bello de mamma, che Dio te benedica!", quando lo riporto a casa in macchina.

Le gioie e le pene della nostra Magggica erano le stesse (anche nei tempi cupi - solo Toro e Milan facevano davvero paura all'Olimpico...). Ma l'atmosfera era più serena, perfino quando si faceva a botte con i napoletani.

L'ultima volta che sono stato in curva Sud? Una tragica sera del 1984...
Ma questa ve la racconto a parte.

informauro

Alessandro.83
25-06-07, 14:10
E questa la cantava "er reuccio", Claudio Villa. Credo sia del 1967
Ne ricordo solo il ritornello
"""
La ROMA è Roma
e nun ce so' discusioni
L'Olimpico è 'na gabbia
e la Roma è 'r su' Leone....

Passa la Roma
metteteve 'n ginocchio
che la Regina
passa drent'ar cocchio

"""

Qualcuno riesce a trovarne il testo intero?

informauroIl testo purtroppo no, ma una foto dell'intramontabile (e troppo poco compianto) Claudio Pica, detto Claudio Villa, la posso postare:

http://www.radio.rai.it/radioscrigno/img_schede/ACFD00F.jpg

Alessandro.83
25-06-07, 19:20
Thread in rilievo, meritatissimo. :)

Racconta racconta, Informauro... Le storie dei più "anziani" sono vere e proprie storie di vita. :)

Quando ci hai postato tutti i tuoi aneddoti e le tue storie fondiamo il thread in quello sui cori della Sud, e tiriamo fuori un bel thread tipo "la curva ieri e oggi". ;)

Ruggero d'Altavilla
26-06-07, 13:23
Un lampo squarciò il plumbeo cielo che scrutavo dalla finestra. Mi ritirai terrorizzato contando i secondi: 1, 2, 3. Un terribile tuono scosse il pavimento. "E' caduto sul Tevere, Mamma!". E lei placida, ma decisissima: "Portatevi gli ombrelli!". Ne prendemmo due, insieme al tamburo, alle bacchette, alle bandiere, ai panini, alla raganella.
Arrivati in Curva cominciò a piovere. Una vera pioggia monsonica, violenta ed impetuosa, strana per Roma, quasi come se il cielo dicesse "Ve l'avevo detto, no?".
Il tamburista (mio fratello grande) disse al biondino (il fratello di mezzo) "apri GLI ombrelli" - "Ce n'ho uno solo, l'altro ce l'hai tu!"- replicò rivolto a me. Era successo che nel bus affollatissimo - senza girar la testa - aveva detto "tieni l'ombrello!" e qualche furbetto l'aveva raccolto, non certo io, intento com'ero ad alleggerire il sacchetto dei panini...
La Juve era sempre temutissima, con quel campo poi...
Ma già al 5^ minuto Salvadore in affanno aveva sparato in tribuna un pallone vagante al limite dell'area. Doveva essere gennaio o febbraio del'67. Ricordo perfettamente una punizione al veleno di Peirò, con Anzolin fermo - quasi in ginocchio - e la palla che si stampa sulla traversa, proprio sotto il boato della Sud.
Fu un assedio: i Lupi sembravano spinti dal vento, gli juventini zuppi d'acqua schizzavano, spiaccicati sul prato ridotto ad una unica pozzanghera. Nelle scarpe, sulle braghe, sulle maglie, sulle facce tutto trasformato in maschera di fango. Anzi tutti: compresi noi.
L'arbitro fece ovviamente la sua parte diligente: allora uscivano dallo stadio con la FIAT nuova fiammante....
Eppure la Rometta dei tempi cupi (e della enorme crisi finanziaria) metteva paura come una lupa affamata. Cogliemmo almeno 5 legni, di cui 3 clamorosi a portiere completamente battuto. Ma niente. E allora il tamburista pronunciò la sua sentenza: "Aò si segnamo chiudemo l'ombrelli!". All'ultima carognata dell'arbitro, Claudio - un giovanotto butterato che ricordo di aver visto centinaia di volte, ma solo con una radiolina all'orecchio (più o meno come tanti col cellulare oggi)- insomma Claudio urlò "L'ha detto puro Ameri, 'sto zozzo! Mo j'aa tiro" fece il gesto di lanciare la radio come fosse un sasso: Eravamo agli sgoccioli (in tutti i sensi...). Lo sapevamo non dall'orologio, ma dal biplano con strascico pubblicitario che sorvolava l'Olimpico: calcio d'angolo per noi, batte Losi, un tiro teso nel cuore dell'area piccola e Bercellino si lancia con la gamba tesa, ma....GOOOOOOOOOL!!!!
AUTORETE DI BERCELLINO ALL'88. ROMA IN VANTAGGIO 1 - 0

Effettivamente gli ombrelli sparirono: se chiusi, travolti dalla gioia o semplicemente spariti (....) non lo so più. So che ci abbracciammo e rotolammo sulle panchine in legno, in un turbinio di carta, cappotti, bandiere, fradici marci.
A casa raccontai tutto al mio povero Papà: entusiasta dei suoi 3 gioielli (e della vittoria) aveva comperato frappe e castagnole. Fu festa. E mentre scrivo, non so perchè, ma ancora mi trema il mento.

informauro

Ruggero d'Altavilla
26-06-07, 13:34
Canteremo tutti in coro
Batistuta gol

Bati gol Bati gol
Bati Bati gol

Oppure - da quel famoso derby....

CANTEREMO TUTTI IN CORO
PAOLO NEGRO GOL

NEGRO GOL NEGRO GOL
PAOLO NEGRO GOL!

Alessandro.83
26-06-07, 14:00
Fantastica. :)

Che anno era?

Vai vai, ne aspettiamo altre...

Alessandro.83
26-06-07, 14:03
Forza Roma
Forza Roma
Dalla Curva Nascera'
Noi T'amiamo E T'adoriamo
Siamo Del Commando Ultra'Questa, quand'ero piccolo (7-8 anni), me la insegnò un amico di famiglia che ho perso di vista da parecchio tempo, tale Maurizio.

Mi insegnò questa, e altre ancora. Grande Maurizio, chissà che fine hai fatto...

Alessandro.83
26-06-07, 14:04
Oppure - da quel famoso derby....

CANTEREMO TUTTI IN CORO
PAOLO NEGRO GOL

NEGRO GOL NEGRO GOL
PAOLO NEGRO GOL!Mamma mia, dopo lo Scudetto era diventata il tormentone dell'estate romana. :D

Ruggero d'Altavilla
27-06-07, 12:15
Credo il 1967.

Alessandro.83
27-06-07, 14:01
Credo il 1967.Cribbio, 40 anni fa...

Qualche altro aneddoto? Che so io... Magari un bel derby... :)

Ruggero d'Altavilla
27-06-07, 15:44
Un mese orsono sono stato inaspettatamente invitato ad una cena per festeggiare i 40 anni dell'Intrepida. "E chi cazzo è 'st'Intrepida?" direte. Bene è la prima squadra di calcio per la quale ho giocato. Un rullo compressore che sbaragliava ogni nemico, una mezza leggenda (per quelli di mezz'età) del quartiere Appio-Latino; l'orgoglio della Caffarella, il terrore della Marrana....

Un giorno - tanto per inaugurare l'anno nuovo - ci permettiamo di organizzare una partita con gente più grande di noi, gente già con la patente....cristacci universitari pelosi, che a noi sembriamo di dimensioni ciclopiche. Ovviamente rinforziamo la squadra con un paio di "fratelli più grossi", ma immagino che il colpo d'occhio non inganni: più o meno Davide contro Golia! Eppure vinciamo 3 a 1. Al 70' mi piazzo sul primo palo per ostacolare un loro calcio d'angolo. Parte il tiro un po' corto, faccio tre passi per respingere di testa, volo a colpire e...BOOOM: incoccio pari-pari la caviglia di un cristone che tenta la girata aerea al volo. Costui cade rumorosamente sulla pozzolana (pozzolana, non erba...) e urla di dolore: tutti addosso a lui a "vede' che s'è fatto". Io resto in piedi e nascondo la faccia tra le mani.
Poi le guardo , le mani: piene zeppe di sangue. Ci vedo male, un sopracciglio squarciato m'è calato sullo zigomo. Uno dei "fratelli più grossi" (che 'sta a medicina) prende la 500 blu (targata Roma A6....) e corriamo in ospedale. Me la cavo con 12 punti. Il punto però è che domani è domenica e c'è Roma - Napoli: con quella enorme benda come faccio in Curva?

Il culo m'ha sempre aiutato: tramite un pezzo grosso amico di Papà, trovo un posto in tribuna. Anzi due, ché mio fratello dice "A' Papà! E mica che ce lo manni da solo: nun 'oo vedi ch'è ancora 'na criatura?".
Arriviamo in orario antelucano per la Monte Mario (tanto per goderci le botte in Curva). Ogni mortaretto è un colpo alla ferita che mi fa urlare dal dolore, e di mortaretti i ciucci ne sparano un fottìo.... Al primo tempo tutto normale: perdiamo 0 a 2 (so' tempi cupi, er ciuccio è forte e già c'aveva fatto vedè le stelle co' Sivori e Altafini, poi pure Savoldi....). Il secondo tempo è un assedio: i tifosi partenopei sfottono invece di vedere la partita, i romanisti attaccano (e le prendono di santa ragione...), ma in campo si scatena la LUPA. Tiriamo da tutti i pizzi, il nostro libero (che comincia con la R...chissà se ve ne ricordate il nome?) staziona inoperoso a metà campo. Si gioca quasi a "passaggi e tiri in porta": Del Sol, con un colpo dalla lunetta accorcia; poi (proprio al 70.mo) Liguori pareggia. Un BOTTO UNICO e scoppiamo di gioia, la Monte Mario diventa una curva e ci si rotola e ci si abbraccia e bacia come avessimo fatto tutti un 13 miliardario. Verso la fine mio fratello mi guarda preoccupato "Aò annamo va'...." Mi porta al Pronto soccorso gocciolante di sangue. Lì un medico paziente - mentre ricuce ben 8 punti mi dice " nun je dì gnente a Mamma, và. Dije solo che te sei perso la benda, và"
"E si giochi a pallone, fijio mio, che cazzo ce fai qui allo stadio...?"

Finì 2 a 2 ed era di sicuro il 3.1. Forse del '69 o addirittura del '70: chi può confermi!

informauro

Alessandro.83
27-06-07, 16:05
Un mese orsono sono stato inaspettatamente invitato ad una cena per festeggiare i 40 anni dell'Intrepida. "E chi cazzo è 'st'Intrepida?" direte. Bene è la prima squadra di calcio per la quale ho giocato. Un rullo compressore che sbaragliava ogni nemico, una mezza leggenda (per quelli di mezz'età) del quartiere Appio-Latino; l'orgoglio della Caffarella, il terrore della Marrana....

Un giorno - tanto per inaugurare l'anno nuovo - ci permettiamo di organizzare una partita con gente più grande di noi, gente già con la patente....cristacci universitari pelosi, che a noi sembriamo di dimensioni ciclopiche. Ovviamente rinforziamo la squadra con un paio di "fratelli più grossi", ma immagino che il colpo d'occhio non inganni: più o meno Davide contro Golia! Eppure vinciamo 3 a 1. Al 70' mi piazzo sul primo palo per ostacolare un loro calcio d'angolo. Parte il tiro un po' corto, faccio tre passi per respingere di testa, volo a colpire e...BOOOM: incoccio pari-pari la caviglia di un cristone che tenta la girata aerea al volo. Costui cade rumorosamente sulla pozzolana (pozzolana, non erba...) e urla di dolore: tutti addosso a lui a "vede' che s'è fatto". Io resto in piedi e nascondo la faccia tra le mani.
Poi le guardo , le mani: piene zeppe di sangue. Ci vedo male, un sopracciglio squarciato m'è calato sullo zigomo. Uno dei "fratelli più grossi" (che 'sta a medicina) prende la 500 blu (targata Roma A6....) e corriamo in ospedale. Me la cavo con 12 punti. Il punto però è che domani è domenica e c'è Roma - Napoli: con quella enorme benda come faccio in Curva?

Il culo m'ha sempre aiutato: tramite un pezzo grosso amico di Papà, trovo un posto in tribuna. Anzi due, ché mio fratello dice "A' Papà! E mica che ce lo manni da solo: nun 'oo vedi ch'è ancora 'na criatura?".
Arriviamo in orario antelucano per la Monte Mario (tanto per goderci le botte in Curva). Ogni mortaretto è un colpo alla ferita che mi fa urlare dal dolore, e di mortaretti i ciucci ne sparano un fottìo.... Al primo tempo tutto normale: perdiamo 0 a 2 (so' tempi cupi, er ciuccio è forte e già c'aveva fatto vedè le stelle co' Sivori e Altafini, poi pure Savoldi....). Il secondo tempo è un assedio: i tifosi partenopei sfottono invece di vedere la partita, i romanisti attaccano (e le prendono di santa ragione...), ma in campo si scatena la LUPA. Tiriamo da tutti i pizzi, il nostro libero (che comincia con la M...chissà se ve ne ricordate il nome?) staziona inoperoso a metà campo. Si gioca quasi a "passaggi e tiri in porta": Del Sol, con un colpo dalla lunetta accorcia; poi (proprio al 70.mo) Liguori pareggia. Un BOTTO UNICO e scoppiamo di gioia, la Monte Mario diventa una curva e ci si rotola e ci si abbraccia e bacia come avessimo fatto tutti un 13 miliardario. Verso la fine mio fratello mi guarda preoccupato "Aò annamo va'...." Mi porta al Pronto soccorso gocciolante di sangue. Lì un medico paziente - mentre ricuce ben 8 punti mi dice " nun je dì gnente a Mamma, và. Dije solo che te sei perso la benda, và"
"E si giochi a pallone, fijio mio, che cazzo ce fai qui allo stadio...?"

Finì 2 a 2 ed era di sicuro il 3.1. Forse del '69 o addirittura del '70: chi può confermi!

informauro3 gennaio 1971. ;)

L'unica cosa che mi sfugge è il nome del libero...

Ruggero d'Altavilla
27-06-07, 16:20
3 gennaio 1971. ;)

L'unica cosa che mi sfugge è il nome del libero...

Guarda che mi sono sbagliato a digitare materialmente e poi ho corretto.Ti do ancora una chance....

Alessandro.83
27-06-07, 16:24
Guarda che mi sono sbagliato a digitare materialmente e poi ho corretto.Ti do ancora una chance....R. Cappellini? :confused:

Ruggero d'Altavilla
27-06-07, 16:59
R. Cappellini? :confused:


Ahi ahi ahi...

Si trattava di Angelino Rosa.

Renato Cappellini l'anno prima aveva colpito ben 8 pali dei quali 3 in una sola partita, con una squadretta de' paese. Da cui la domanda cantata della curva Sud:

Chi l'avrebbe mai creduto....
che la lazio avesse avuto...
un paaalo, due paaali, tre pali
nel b... del cu...
vaffancu vaffancu.

Baci.

informauro

PS ovviamente ho sconfinato (i ricordi non vanno a decenni...). Allora domani ti racconto un Roma Napoli degli anni '60.

Alessandro.83
27-06-07, 17:03
Ahi ahi ahi...

Si trattava di Angelino Rosa.

Renato Cappellini l'anno prima aveva colpito ben 8 pali dei quali 3 in una sola partita, con una squadretta de' paese. Da cui la domanda cantata della curva Sud:

Chi l'avrebbe mai creduto....
che la lazio avesse avuto...
un paaalo, due paaali, tre pali
nel b... del cu...
vaffancu vaffancu.

Baci.

informauro:lol :lol :lol

Che bel coretto. :D


PS ovviamente ho sconfinato (i ricordi non vanno a decenni...). Allora domani ti racconto un Roma Napoli degli anni '60.Perfetto, attendo con ansia. http://marcejap.altervista.org/sisi.gif

Alessandro.83
27-06-07, 17:05
Comunque, ci sarebbe anche un'altra persona, su questo forum, che potrebbe raccontarci qualcosa, da ex ultras... Un moderatore che somiglia sospettosamente a Pantano... :D

'A Rodò, daje 'n'po'...

Ruggero d'Altavilla
28-06-07, 13:18
...eh si, Alessà perchè tu devi da capì che la curva 'na vorta era diversa. Ma nooo, nun dico mica solo pe' la gente, li canti, li cori e 'ste cose così. Parlo dell'architettura...
Infatti sopra c'erano delle panchine in stecche di legno e tutti stavamo seduti -tranne quando si vendevano il doppio dei biglietti e allora dovevi essere uno del gruppo di Dante...(altrimenti non c'era posto). D'accordo non c'era il tetto, ma la cosa principale erano I POSTI IN PIEDI". Quel luogo era lo spicchio più basso - fino ad essere più in basso del campo! - con gradini ampi 2 metri ed alti 10 cm. Separati da quarti di cerchio in marmo: insomma non c'erano spigoli in quella platea. Ma c'erano qui e là degli ostacoli tubolari in acciaio, per appoggiarsi, separare ipotetiche file oppure...impedire inopportune cariche...chiaro, no?
Be' comunque noi stavamo stendendo gli striscioni, insieme a Bruno e Claudio (due fratelli riccetti, che quando li guardavi in faccia non so' perchè ti venivano subito in mente Sem e Jafet, perchè "così dovevano da esse")... quando un paio di migliaia di napoletani invadono la parte opposta della Sud.
Sugli spalti (dalla parte de Dante) eravamo al massimo 'na cinquantina: "Aò guarda 'sti bburini, se so' portati puro li spaghetti!" Incredibile ma vero, i napoletani - fra lazzi e pernacchie - si servono spaghetti sugli spalti, con tanto di piatti e forchette!!!! Finito di riempirsi la pancia, attaccano con noi: e giù pernacchie e prese in giro e cori fantasiosi quanto offensivi. Nel frattempo noi siamo diventati un paio di centinaia e lì per lì si decide di andarli a sfottere. Ma con una scelta perdente (la solita scelta perdente) dal punto di vista strategico-militare: andiamo ai POSTI IN PIEDI. Con bandiere raganelle, fazzoletti e...una cassa da morto in cartone, da cui spunta un ciuccio in cartapesta (malmesso assai...). Ovviamente quel gran furbo di mio fratello in prima linea con tanto di tamburo... Loro ci lasciano avvicinare e quasi incuriositi ascoltano improvvisamente silenziosi i nostri sfottò. Passano al massimo 30 secondi, il tempo di essere tutti proprio sotto i loro occhi. Poi d'improvviso scattano: TUTTI. E ci lanciano a decine (a decine), nell'ordine piatti (de coccio, no de' carta...), bastoni, rubinetti, forchette e cucchiai, scarpe e mazzi di chiavi. Ora, noi siamo fessi, ok. Ma chi cazzo è ccosì stupido da lanciare una scarpa o addirittura un mazzo di chiavi? Qualcuno che s'è lasciato scientemente crescere l'adrenalina, fino a sbottare.
Tentiamo di scappare, ma veniamo bloccati da un gruppo che arriva alle spalle. Circondati da almeno il doppio di napoletani (altro che ciucci...)ne prendiamo di santa ragione. O meglio, io (da paraculetto) mi schiaccio dentro un'uscita e riguadagno veloce gli spalti, da cui osservo mio fratello ingobbito, piegato che mena sberle a vuoto, mentre ' nfijodenamignotta gli cala il bastone più volte sulla gobba. All'improvviso appare GARBIBARDI. Mo' chi è GARIBARDI. E' un tifoso con una gamba sola, sempre vestito di soli drappi giallorossi; lui rosso di barba e capelli col tipico berretto garibaldino. Insomma GARIBARDI prende la stampella e la volteggia a 360 gradi all'altezza dell'inguine (altrui): prima si difende, poi attacca, avanza e risale le ampie gradinate saltellando come un picchio e picchiando un congruo numero di magliette azzurre. Queste fuggono, manco fosse scoppiato er Vesuvio un fuggi-fuggi generale. Nel giro di due - tre minuti resta solo GARIBARDI sui posti in piedi: SOLO LUI! si gira verso gli spalti giallorossi alza la stampella a mo' di arma e raccoglie un'ovazione spontanea quanto esagerata.
Mio fratello: "hai visto quanto ho menato?" - io: "ho visto pure che pe' sarvà er tamburo te sei preso un fracco de' bastonate. Ma cchit'aa fatto fà?"

La partita? Be' c'erano diversi coampioni, tra cui Sivori e Altafini, che infatti ci infilarono un perfetto 0 a 2.
Sul tiro velenoso di Sivori (una strana colombella), ricordo che per un effetto ottico mi parve che Pizzaballa (pensa chi cazzo c'eravamo presi, pe' venne Cudicini ar Milan, pe' miseri 39mijoni...) si allungasse parallelo alla traversa, ma più in alto di questa, quasi all'atto di un salto in alto.

Correva l'anno.....?

informauro

Domanda tecnica: Chi erano lo stopper (su Altafini) ed il terzini sinistro (su Sivori?)?

Alessandro.83
28-06-07, 13:52
Domanda tecnica: Chi erano lo stopper (su Altafini) ed il terzini sinistro (su Sivori?)?Eh, mi chiedi un po' troppo... :D

Comunque una storia bellissima. Qualche derby ce l'hai da raccontare? :)

Ruggero d'Altavilla
28-06-07, 15:35
Derby? AVOJA!!!!

Ma piano piano, dai! (Nun è che nun c'ho propio 'n cazzo da fà....)

informauro

PS O' sai che te' racconto? er mejo de l'anni '60: quello co' Lorenzo su'a panca biancazura.

Ruggero d'Altavilla
28-06-07, 15:37
Eh, mi chiedi un po' troppo... :D

Comunque una storia bellissima. Qualche derby ce l'hai da raccontare? :)


Amico mio! Tu chiedi e io...produco. Ma non sono una macchina: te lo domando perchè non lo ricordo. E forse in qualche libro, in qualche sito lo puoi trovare.

Alessandro.83
28-06-07, 16:15
Derby? AVOJA!!!!

Ma piano piano, dai! (Nun è che nun c'ho propio 'n cazzo da fà....)

informauro

PS O' sai che te' racconto? er mejo de l'anni '60: quello co' Lorenzo su'a panca biancazura.Fai con calma, non preoccuparti. Il forum mica scappa. ;)


Amico mio! Tu chiedi e io...produco. Ma non sono una macchina: te lo domando perchè non lo ricordo. E forse in qualche libro, in qualche sito lo puoi trovare.Si, su Wikipedia ci sono moltissime informazioni sulla Roma, ma dovresti dirmi almeno l'anno in cui hai assistito a quella partita, sennò è come trovare un ago in un pagliaio...

Ruggero d'Altavilla
28-06-07, 16:23
Fai con calma, non preoccuparti. Il forum mica scappa. ;)

Si, su Wikipedia ci sono moltissime informazioni sulla Roma, ma dovresti dirmi almeno l'anno in cui hai assistito a quella partita, sennò è come trovare un ago in un pagliaio...


Su wikipedia!!!!????
Dunque fammi ragionare. Il Napoli comprò Sivori e Altafini non appena salito in serie A. E se ne parlò tutta l'estate al Lido Azzurro di Torre Annunziata...Il Papa era già morto, con Togliatti e pure Kennedy: dunque era dopo il '63. Mi pare fosse l'anno in cui il Savoia arrivò in B, o forse l'anno dopo, boh? Ma non doveva essere dopo il '67/68, perchè poi in porta ci andò Albertone Ginulfi e poi non mi pare che giocasse Enzo. Tu dirai che è un casino: ma io ho i miei ricordi da riordinare!
Ci provo: cerca nel 1965/66, ma era già il '66.

Come fai a cercarlo in Wikipedia, c'è un mare di cose....

Ruggero d'Altavilla
28-06-07, 16:59
[I]""Per te la vita
è uno squallore
sveglia alle 4
e...va' a servì er padrone
"""

Poi continua, ma non ho mai capito cosa dicano

Alessandro.83
28-06-07, 18:36
[I]""Per te la vita
è uno squallore
sveglia alle 4
e...va' a servì er padrone
"""

Poi continua, ma non ho mai capito cosa dicanoIo la sapevo leggermente diversa, ma preferisco mandartela per PVT. ;)

Alessandro.83
02-07-07, 18:26
Su wikipedia!!!!????
Dunque fammi ragionare. Il Napoli comprò Sivori e Altafini non appena salito in serie A. E se ne parlò tutta l'estate al Lido Azzurro di Torre Annunziata...Il Papa era già morto, con Togliatti e pure Kennedy: dunque era dopo il '63. Mi pare fosse l'anno in cui il Savoia arrivò in B, o forse l'anno dopo, boh? Ma non doveva essere dopo il '67/68, perchè poi in porta ci andò Albertone Ginulfi e poi non mi pare che giocasse Enzo. Tu dirai che è un casino: ma io ho i miei ricordi da riordinare!
Ci provo: cerca nel 1965/66, ma era già il '66.

Come fai a cercarlo in Wikipedia, c'è un mare di cose....Ho i miei metodi. :D

Diciamo che digito "A.S. Roma" e poi mi spulcio tutte le stagioni restringendo il campo alle informazioni che mi dai tu.

In altre parole: intuito e fortuna.

Ruggero d'Altavilla
23-07-07, 16:02
Capello era stato preso dalla Spal (l'anno prima la sua figurina Panini era fra quelle introvabili...). Spinosi era un giovanotto dell'Alberone dall'andatura eretta: uno di quei giocatori simil-Facchetti. (E ho detto simil...). Landini in effetti era Landini II, in quanto il fratello maggiore - Spartaco - da tempo giocava nell'Inter stratosferica di Angelo Moratti (senza infamia, ma anche senza particolari lodi). Lui - giovincello di 17 anni - era un lungagnone ossuto, ma dalle idee brillanti: una punta diversa in tempi da bombers come Bonimba, Combin, Barison e soprattutto GIGGIRRIVA.
In panchina sedeva il Mago Helenio Herrera, giunto a Roma con sufficiente prosopopea, gonfio dei successi milanesi. Altisonante anche l'altra panchina: il per noi famigerato Carlos Lorenzo. Costui (già allenatore giallorosso) era noto soprattutto per 2 cose:
- la capacità di controvertire l'incontrovertibile;
- la personalità tutta argentina e signorile, quanto untuosa ed antipatica.

Ora di quel pomeriggio ricordo soprattutto che non riuscii a vedere per bene il secondo gol. Mi spiego meglio: io era alto circa un barattolo ed un foglio di carta velina; mio fratello maggiore, inseguendo non so più quale gonna, arrivò in estremo ritardo (a metà del secondo tempo); mentre il mezzano (taciturno e dunque tacitamente furbo) mi disse "io tireggo il tamburo, tu che sei bravo fai il batterista!".
Era una bella giornata. Nel sole che illuminava la Nord - da sinistra - Landini sparò di collo pieno in mezzo all'area affollata, colpendo con gran botto il primo palo. La palla ancora rasoterra, rimbalzò proprio nel mezzo dell'area, dove con un ottimo piattone Spinosi la mise dentro. Era (forse) il 21' ed era il coronamento di una pressione durata esattamente 21 minuti.
Venne giù la Curva e con la Curva venni giù anch'io con tutto il tamburo e le bacchette.... Mi ritrovai 5 file più in basso di mio fratello, risalendo però mi mi ritrovai alle sue spalle accovacciato fra le due file di panchine: troppo basso per non essere coperto dalla fila anteriore (mio fratello mezzano) e troppo piccolo per pretendere di sedermi sulla fila superiore. Ma anche nel frattempo non così ingenuo da accettare l'invito di tal Nuccio di "sedermi sulle sue gambe"....
Neanche sistemato, ci fu il raddoppio di Landini II, che appunto non vidi. Stavolta mi ritrovai sotto la fila di panchine, insieme a bocconi di panini alla porchetta mal masticati, giornali ciancicati, mozziconi di sigarette e quantità industriali di bicchierini di caffè Borghetti - inesorabilmente vuoti.

Ora la cosa che più ricordo fu il commento di Lorenzo che ascoltammo in radio: "Quel palo poteva essere un campanello d'allarme...invece la Roma ha avuto la fortuna di trovarsi con Spinosi che non doveva essere lì perchè è un terzino (....) e con il pallone fra i piedi a porta spalancata. Così praticamente la partita è stata condizionata da quell'episodio. Ma la Lazio meritava qualcosina di più"
Insomma un modo argentino e lazialissimo per dire "c'hanno fatto er culo!".
Soprattutto (proprio come faceva il "Petisso") non ho mai capito cosa significasse quel "meritava qualcosina di più", applicato al calcio.

Ecco le domandone:
1) che anno era?
2) come si chiamava di nome proprio Landini?
3) c'è qualcuno che mi trova la registrazione di quel secondo gol?

informauro

Alessandro.83
23-07-07, 20:47
Ecco le domandone:
1) che anno era?
2) come si chiamava di nome proprio Landini?
3) c'è qualcuno che mi trova la registrazione di quel secondo gol?

informauroNon so rispondere a nessuna di queste tre. :D Son troppo piccolo...

Comunque, bellissimo racconto. Continua, continua... :)

Ruggero d'Altavilla
01-08-07, 11:01
A quel tempo io più di comprendere, ascoltavo: il cuore, oltre che i miei famigliari (tutti sfegatati romanisti, ad eccezione del povero zio Gino, lazialotto prima per sfregio alla Famiglia e poi per affezione verso il suo - notissimo - datore di lavoro). E come è ovvio ascoltavo - e forse ripetevo scimmiottando - i giudizi del mio povero Papà. Papà non veniva mai in Curva. Lui quasi la disconosceva paragonandola ad una parodia del campo Testaccio, comica e pericolosa - specie per me, del quale era sempre in ansia. Saggio com'era, maturo e profondo conoscitore del calcio, esprimeva giudizi quasi sempre contrastanti con quelli dei miei fratelli più grandi. Papà era probabilmente un po' nostalgico dei tempi di "Fuffo" Bernardini, Amadei, Volk e Guaita. Era soprattutto il comportamento dei giocatori a non piacergli: in Monte Mario, apparteneva a quel numeroso gruppo di persone che disprezzavano il nuovo divismo dei giocatori, ponendosi spesso in polemica con le gestioni sia del povero Marini Dettina, che dell'andreottianissimo Franco Evangelisti (più tardi tristemente noto - ed a torto - per la celebre frase "A Fra' che tte serve?").
In particolare mio padre fu critico verso uno dei miei primi miti: Piedone Manfredini. E ripeteva "a pallone si gioca in 11". Insomma non si lasciava ingannare dalle trascinanti (e spesso devastanti) cavalcate solitarie di Manfredini.
E soprattutto ricordo i giudizi opposti su altri due campioni
1) Angelillo: "è venuto qui a far la bella vita. Con tutti i soldi che prende non lo sfiora neanche l'idea di lavorare sodo!"
Un argomento che dalle cronache che compresi solo negli anni successivi, mi pare quanto mai attuale, visto quanti talenti si bruciano per causa di un carattere presuntuoso e mai domo: un esempio valga per tutti, Cassano.
2) Mario Barison: "Questo si che vale! Un ragazzone del Nord che non parla mai, ma fa i fatti. Guarda come scende da sinistra, correndo verso l'area: taglia il campo esattamente per prepararsi al tiro. E che bombe! E fatica, dal primo all'ultimo minuto!"

Ecco infine due giocatori degli anni '60 dalla stagione breve, ma fulgida, sono un po' caduti nel dimenticatoio.
a) Fabio Enzo. Un centravanti atipico, alto, ma (come disse Papà) "non esattamente adatto ai tempi (era proferico?) né all'area di rigore".
Credo che fece solo un campionato, segnando complessivamente 6 gol, di cui però uno fondamentale alla solita Lazio...
b) Giuliano Taccola. Ma questa storia merita un capitolo a sè.

informauro

Alessandro.83
01-08-07, 18:10
A quel tempo io più di comprendere, ascoltavo: il cuore, oltre che i miei famigliari (tutti sfegatati romanisti, ad eccezione del povero zio Gino, lazialotto prima per sfregio alla Famiglia e poi per affezione verso il suo - notissimo - datore di lavoro). E come è ovvio ascoltavo - e forse ripetevo scimmiottando - i giudizi del mio povero Papà. Papà non veniva mai in Curva. Lui quasi la disconosceva paragonandola ad una parodia del campo Testaccio, comica e pericolosa - specie per me, del quale era sempre in ansia. Saggio com'era, maturo e profondo conoscitore del calcio, esprimeva giudizi quasi sempre contrastanti con quelli dei miei fratelli più grandi. Papà era probabilmente un po' nostalgico dei tempi di "Fuffo" Bernardini, Amadei, Volk e Guaita. Era soprattutto il comportamento dei giocatori a non piacergli: in Monte Mario, apparteneva a quel numeroso gruppo di persone che disprezzavano il nuovo divismo dei giocatori, ponendosi spesso in polemica con le gestioni sia del povero Marini Dettina, che dell'andreottianissimo Franco Evangelisti (più tardi tristemente noto - ed a torto - per la celebre frase "A Fra' che tte serve?").
In particolare mio padre fu critico verso uno dei miei primi miti: Piedone Manfredini. E ripeteva "a pallone si gioca in 11". Insomma non si lasciava ingannare dalle trascinanti (e spesso devastanti) cavalcate solitarie di Manfredini.
E soprattutto ricordo i giudizi opposti su altri due campioni
1) Angelillo: "è venuto qui a far la bella vita. Con tutti i soldi che prende non lo sfiora neanche l'idea di lavorare sodo!"
Un argomento che dalle cronache che compresi solo negli anni successivi, mi pare quanto mai attuale, visto quanti talenti si bruciano per causa di un carattere presuntuoso e mai domo: un esempio valga per tutti, Cassano.
2) Mario Barison: "Questo si che vale! Un ragazzone del Nord che non parla mai, ma fa i fatti. Guarda come scende da sinistra, correndo verso l'area: taglia il campo esattamente per prepararsi al tiro. E che bombe! E fatica, dal primo all'ultimo minuto!"

Ecco infine due giocatori degli anni '60 dalla stagione breve, ma fulgida, sono un po' caduti nel dimenticatoio.
a) Fabio Enzo. Un centravanti atipico, alto, ma (come disse Papà) "non esattamente adatto ai tempi (era proferico?) né all'area di rigore".
Credo che fece solo un campionato, segnando complessivamente 6 gol, di cui però uno fondamentale alla solita Lazio...
b) Giuliano Taccola. Ma questa storia merita un capitolo a sè.

informauroTaccola... :i

Poveraccio.

Ruggero d'Altavilla
02-08-07, 11:12
Durante la festa per gli 80 anni della Roma, Fabio capello è comparso solo per pochi attimi, in una foto in bianco e nero, con le braccia sui fianchi, sorridente accanto a Giuliano Taccola.
Penso sia stata una trovata per evitare i fischi a Capello: quando il cuore di Giuliano Taccola si fermò, è rimasto nel profondo della Curva Sud.

Paragonato alle mirabolanti attese che accompagnavano gli acquisti estivi regoralmente delusi da un ambiente stretto di professione, quanto larga era Via Veneto con la sua dolce vita (si pensi a Angelo Sormani, per cui Marini Dettina si svenò, oppure ad Angelillo, per non parlare di Nicolè....), si può dire che Taccola arrivò in punta di piedi. Tanto in punta di piedi che - mi disse mio fratello - invece di raggiungere la sede della Roma per la convocazione, per errore si recò nel covo di via Col di Lana!

Erano anni di disincanto, sentivo spesso in curva i rimpianti per Chiggia, Piedone e per Paolone Barison, ed alcuni acquisti erano stati terribilmente deludenti. Uno su tutti: avevamo proprio bisogno di comprare un'ala destra di nome Vitali, e per giunta dagli odioati cugini?

Taccola fu un'altra storia. Giuliano aveva il fisico, il tiro secco rasoterra, lo scatto bruciante sul breve, l'intuito della posizione ed un fiuto del gol da mozzafiato. Un centravanti atletico come allora ce n'era solo uno: e credo si intuisca chi intendo.
Non era dedito alle frequentazioni notturne, con quella sua mogliettina moretta e gracile: appariva nelle foto sempre con lei ed i figli. Oppure sul campo, sudato, ma sempre incredibilmente pettinato, coi capelli neri corvini, e sempre lucidi e quella riga perfetta quasi fosse una profonda cicatrice.

Ricordo una prima di campionato contro la Fiorentina (lui - toscano).
Pronti, via; al calcio d'inizio Giuliano parte dritto per dritto. Nel vederlo dalla Sud, diede quasi l'impressione che volesse azzannare indiavolato la riga che dai sedici metri arriva a fondo campo. Era uno schema: riceve la palla, accarezzandola appena, quel tanto che basta per portarsela oltre il difensore già pronto ad agguantarlo, scatta e brucia in due metri l'avversario, un tiro secco rasoterra, una bomba che si ficca tra il palo lontano e le dita tese del portire in volo: GOOOL!!!!
Il primo dell'intero campionato: tempo di esecuzione 9 secondi!!!

L'ho raccontato non solo perchè ce l'ho in mente come se fosse successo stamattina, ma perchè era il tipico movimento di Taccola: ne fece uno esattamente uguale in un Roma Bari 1-0. Anche lì 9, non secondi ma minuti.
E 9 doveva essere il numero della sua maglia rosso cardinale, scura di sudore e gonfia della gioia che donava a tutti noi, con modestia, con quella faccia e quel sorriso affascinante da bell'Italiano, quegli occhi neri e lo sguardo serio, quasi accigliato. Quasi come quello di Agostino Di Bartolomei.
Tutta la Curva impazziva per Giuliano, stupenda scoperta esplosa nella città della vita facile. E ci rotolavamo abbracciati ed acciaccati dagli spigoli di marmo e dalle panchine di legno della Sud. Perchè Taccola era uno di noi, senza dirlo (e forse senza volerlo). Di noi che studiavamo o lavoravamo sodo fors'anche per un pezzo di pane e per un biglietto dello stadio. E come pochi eravamo capaci di sentimenti profondi.

Alle esequie la basilica di San Paolo era piena, manco fosse arrivato il Papa. Ricordo che tra la folla venni scansato da un giovane distrutto dal pianto. Mi voltai, era Albertone Ginulfi, col mocciolo che gli scendeva giù su quei dentoni chiusi da una smorfia di vero dolore.
La maglia sulla bara, Madonna che applausi, quando passò! E che pianto silenzioso mi feci!!!!
Tornando a casa col bus, fui consolato dai miei fratelli ed ebbi la conferma che incominciavo a diventare grandicello: per la prima volta notai che arrivavo a toccare il passamano in alto. Si è vero che ondeggiavo come una scimmietta, ma riuscivo finalmente a reggermi!
Addio Giuliano, pensai: anche TU m'hai fatto diventar grande.

informauro

PS Di lui per lunghissimi anni restò lo striscione più grande della Sud: ROMA CLUB GIULIANO TACCOLA, fondato da Claudio, Bruno e Peppe, di cui già sapete.
Due anni dopo, ero andato in sede a comperare l'abbonamento d'estate. Scendendo dalle scale incontrai la moglie di Taccola. La guardai probabilmente a bocca aperta, già piccola e magra era diventata un triste ed esile mucchietto d'ossa, gli occhi cerchiati, i capelli neri lunghi, il vestito
in lutto stretto ed un velo in testa. Non ebbi il coraggio di proferir parola, ma compresi. Immaginai un contenzioso economico e forse un dubbio, tanto enorme, che non riesco neanche a scriverlo.

Alessandro.83
02-08-07, 14:12
Informauro, hai l'anima del poeta e dell'abile narratore. I miei più sentiti complimenti e ringraziamenti per i pezzi di storia che riporti nei tuoi preziosissimi contributi a questo forum. :)

Io sono giovane, non ho mai avuto il privilegio di aver visto giocare gente come Taccola e Di Bartolomei, e devo solo ringraziare le persone come te che me li fanno rivivere attraverso questi bellissimi racconti. Io, al massimo, ho visto giocare Giannini, ma ero molto giovane, ho solo dei vaghi ricordi, come quella traversa che prese in un famoso derby finito 3-0 per noi, "in casa" dei cugini, uno dei pochi derby trasmessi in chiaro, di pomeriggio, su Raitre...

Io ero in casa di uno dei miei zii, al Quarticciolo. Un tifoso della Roma di ferro temprato, romano verace e gran simpaticone. Con lui, con mio cugino e con mio padre (che non è mai stato romanista, ma che non si tirava mai indietro nel fare queste cose) andai a vedere la mia prima partita allo Stadio Olimpico, in Distinti Nord. Non ricordo il giorno, ma ricordo l'anno e la partita: 1995, Roma-Padova, 2-0, goal di Balbo e di Fonseca, se non ricordo male.

Mi colpì moltissimo il clima "da Stadio", quel calore tipico di poche tifoserie, un calore capace di animare anche partite "di routine" come, per l'appunto, un Roma-Padova... Quel calore che ritrovo tuttora, sebbene molte cose siano cambiate, una su tutte, la scomparsa del Commando...

Dicevo... Ero a casa di mio zio a vedermi quel derby, assieme a mio cugino e a mio padre. Mia zia e mia cugina non seguivano molto il calcio, ma alla fine della partita erano contente anche loro, contagiate in pieno dallo sterminato amore per la Magica che si respirava in quella casa anche quando non c'erano nè derby nè partite di altro tipo...

...e ricordo benissimo le urla di gioia ad ogni goal di quella domenica: prima Balbo, poi il grande Massimiliano Cappioli e poi "fratel coniglietto" Fonseca...

Alla fine della partita scesi in giardino con mio cugino e con i suoi amichetti (tutti romanisti, ovvio) a prendere un po' in giro quei pochissimi laziali del quartiere. Nessuna cattiveria, nessuna malizia, solo sani sfottò tra ragazzini di 12 anni, ricordi che fanno bene alla memoria e all'umore e mi fanno sempre più riflettere su quanto era bello quel calcio, il calcio delle partite tutte di domenica, dei derby su Raitre, di 90° minuto, del secondo tempo delle partite di cartellino trasmesse la sera, della Coppa Intercontinentale a turno secco, della Coppa dei Campioni in cui accedevano le prime due (non le prime quattro come ora), della Coppa UEFA che, ancora, valeva qualcosa...

...ricordi di un calcio che, ahimè, non vedremo più.

Anche io ho i miei ricordi. :)

Ruggero d'Altavilla
02-08-07, 17:54
il tuo racconto mi fa venire in mente...., no, aspetta, va!

Ruggero d'Altavilla
02-08-07, 17:57
Ti ringrazio per le belle parole e ti confesso che a motivarmi a scrivere sei proprio tu, che - se il nick non inganna - hai l'età di mia figlia.
Quel che hai raccontato tu mi ha riportato ad un'altra stagione della mia vita, non meno densa d'emozioni e voglio dirti un paio di cose, in merito.
Innanzitutto non ti rammaricare se tuo Padre "non è stato mai romanista", anzi! Ciò significa che comunque ha infuso in te la capacità di recepire, gioire e dolersi (quanto basta e forse un po' di più) per una passione come solo la Roma può essere. Complimenti a tuo Padre, dunque. Salutamelo e soprattutto amalo e cerca di tenerlo vicino per tutta la vita!

E veniamo al tuo derby ed al tuo BALBO.
Quando tu vedesti Balbo dai "distinti", io ero all'estero da 15 anni ed andavo allo stadio con mille scuse (e con mille spese...). No, non più in Curva Sud, dove giurai di non entrare mai più, in una sciaguratissima notte dell'84. (Forse anche quella notte meriterebbe un pezzo, che dici?).
Ma torniamo a Balbo. Nei miei viaggi assurdi, con l'occasione portavo mia figlia - allora dodicenne - dai nonni, prima. E poi allo stadio!
Bene, per Balbo coniammo un canto che intonavamo solo in due, in piedi, battendo le mani, attorniati da attoniti spettatori, in Monte Mario.
Te lo regalo, va!

Pensa che il ritmo è quello della nota canzone di Susan Vega "My name is Luca", la conosci? Ok ora leggi:

Mein Name ist Balbo,
Schiese eine menge Tor
Spiele sehr gerne hier:
spiele fuer di AS ROM

Wenn Du mich fragst
"was hab zu tun?"
Ich weiss genau
hab' ein Bravùr...

Schiese gerne noch ein Tor,
Schisese gerne noch ein Tor
HIMMER WIEDER A. S. ROM!!!

Rivedo mia figlia sorridente ed entusiasta e tutti intorno che ci guardavano come fossimo marziani: uno -sentendola poi parlar con me in tedesco fluente, appena dopo aver gioito da perfetta romana, le disse:
"Aò a regazzi, ma allora ortre a esse' romanista sei proprio 'na tedescara!"
Ecco, diciamo che te lo dovevo perchè te lo meriti.
informauro

Alessandro.83
02-08-07, 19:01
Ti ringrazio per le belle parole e ti confesso che a motivarmi a scrivere sei proprio tu, che - se il nick non inganna - hai l'età di mia figlia.Non inganna assolutamente, ho proprio 23 anni (24 tra pochi giorni). ;)


Quel che hai raccontato tu mi ha riportato ad un'altra stagione della mia vita, non meno densa d'emozioni e voglio dirti un paio di cose, in merito.
Innanzitutto non ti rammaricare se tuo Padre "non è stato mai romanista", anzi! Ciò significa che comunque ha infuso in te la capacità di recepire, gioire e dolersi (quanto basta e forse un po' di più) per una passione come solo la Roma può essere. Complimenti a tuo Padre, dunque. Salutamelo e soprattutto amalo e cerca di tenerlo vicino per tutta la vita!Oddio, sulle ultime righe ci sarebbe da scrivere un poema, ma non è proprio il posto giusto...


E veniamo al tuo derby ed al tuo BALBO.
Quando tu vedesti Balbo dai "distinti", io ero all'estero da 15 anni ed andavo allo stadio con mille scuse (e con mille spese...). No, non più in Curva Sud, dove giurai di non entrare mai più, in una sciaguratissima notte dell'84. (Forse anche quella notte meriterebbe un pezzo, che dici?).Ad onor della cronaca si, ma non so quanto sia bello rivangare una delle pagine più brutte della nostra storia...
Avevo solo un anno, non l'ho vissuta direttamente, ma il solo pensiero mi fa star male... Pensa un po' se l'avessi vissuta sulla mia pelle... :i


Ma torniamo a Balbo. Nei miei viaggi assurdi, con l'occasione portavo mia figlia - allora dodicenne - dai nonni, prima. E poi allo stadio!
Bene, per Balbo coniammo un canto che intonavamo solo in due, in piedi, battendo le mani, attorniati da attoniti spettatori, in Monte Mario.
Te lo regalo, va!

Pensa che il ritmo è quello della nota canzone di Susan Vega "My name is Luca", la conosci? Ok ora leggi:

Mein Name ist Balbo,
Schiese eine menge Tor
Spiele sehr gerne hier:
spiele fuer di AS ROM

Wenn Du mich fragst
"was hab zu tun?"
Ich weiss genau
hab' ein Bravùr...

Schiese gerne noch ein Tor,
Schisese gerne noch ein Tor
HIMMER WIEDER A. S. ROM!!!

Rivedo mia figlia sorridente ed entusiasta e tutti intorno che ci guardavano come fossimo marziani: uno -sentendola poi parlar con me in tedesco fluente, appena dopo aver gioito da perfetta romana, le disse:
"Aò a regazzi, ma allora ortre a esse' romanista sei proprio 'na tedescara!"
Ecco, diciamo che te lo dovevo perchè te lo meriti.
informauroDella canzone non ho capito niente visto che non conosco il tedesco, ma posso ben immaginare l'effetto che può aver fatto cantarla allo Stadio...

...e il commento del tifoso in questione mi riporta alla mente quanto possa essere caloroso il tifo romanista, e mi fa anche pensare quanto siano vere le parole della canzone di Venditti (Grazie Roma) quando dice che ci fa sentire amici anche se non ci conosciamo...

Tra l'altro il nostro Antonello, che ha avuto delle discussioni con i tifosi ma che sarà sempre nel mio cuore per quello che ci ha dedicato, ha subito recentemente il dolore della perdita della madre... In un contesto simile queste parole fanno ancor più effetto, e mi sento ancor più vicino al nostro cantante "ufficiale" di quanto non lo sia mai stato finora...

Ruggero d'Altavilla
06-08-07, 11:47
Do per scontato che tu conosca il motivo di successo di Susan Vega, dunque mi limito a tradurre


Mein Name ist Balbo, Il mio nome è BalboSchiese eine menge Tor segno un sacco di gol
Spiele sehr gerne hier: gioco volentieri quispiele fuer di AS ROM gioco per la As Roma
Wenn Du mich fragst se mi domandi"was hab zu tun?" "che c'è da fà?"
Ich weiss genau lo so di certohab' ein Bravùr... ho capacità...
Schiese gerne noch ein Tor, Segno volentieri ancora un golSchisese gerne noch ein Tor segno volentieri ancora un golIMMER WIEDER A. S. ROM!!! SEMPRE ANCORA AS ROMA!!!
ok?

informauro

Ruggero d'Altavilla
06-08-07, 11:50
Aò m'è venuta male, embe'?

Alessandro.83
06-08-07, 12:00
Aò m'è venuta male, embe'?Ma de che, è venuta benissimo... Bella canzoncina, immagino che cantata in tedesco abbia un'ottima musicalità... :-01#44

Ruggero d'Altavilla
07-08-07, 16:02
Ma de che, è venuta benissimo... Bella canzoncina, immagino che cantata in tedesco abbia un'ottima musicalità... :-01#44


Strano a dirsi, eppure è proprio così!

Lupo Sciolto
15-08-07, 01:38
è da tempo che è il tormentone della curva sud.

Con la Roma non c'entra nulla, voi popolo ignorante vi siete limitati ad adattare il ritornello ad un classico BO BO BO BO BO :D
infatti non lo si canta più.
da quanto orde di napoletani,laziali,viola,milanesi,giuventini e chi più ne ha più ne metta lo hanno cantato durante i mondiali.. se ci fate casa ogni volta che rispunta si alza il "coro" (noi non siamo napoletani) da un certo settorino :D

Alessandro.83
15-08-07, 09:37
infatti non lo si canta più.
da quanto orde di napoletani,laziali,viola,milanesi,giuventini e chi più ne ha più ne metta lo hanno cantato durante i mondiali.. se ci fate casa ogni volta che rispunta si alza il "coro" (noi non siamo napoletani) da un certo settorino :DFai parte di qualche gruppo organizzato della Sud? :)