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Cenerentola82
01-03-06, 13:27
IMMIGRAZIONE: CPT GRADISCA: SPINTONI, CADE A TERRA ASSESSORE - 12:06
(ANSA) - GRADISCA D' ISONZO (GORIZIA), 1 MAR - Qualche spintone tra dimostranti e forze dell' ordine, e un assessore che cade a terra: sono questi gli esiti delle proteste verificatesi stamani davanti al Cpt di Gradisca d' Isonzo (Gorizia), al momento dell' ingresso dei dipendenti della cooperativa che gestisce la struttura. Come era avvenuto ieri, un gruppetto di attivisti no global che partecipano al presidio di protesta contro il Cpt ha circondato le automobili dei lavoratori della cooperativa ''Minerva'' nell' intento di impedirne il passaggio. Gli agenti della Polizia e della Guardia di Finanza, in assetto antisommossa, hanno spinto il gruppetto fuori dall' entrata dell' ex caserma. A farne le spese e' stato Marco Marincic, assessore alle politiche transfrontaliere della Provincia di Gorizia, che e' caduto a terra nel parapiglia, ma che non ha riportato contusioni. (ANSA).

Ma perchè ce l'hanno col Centro Promozione Turistica? Boh!

Mitteleuropeo
02-03-06, 14:41
IMMIGRAZIONE: CPT GRADISCA: SPINTONI, CADE A TERRA ASSESSORE - 12:06
Ma perchè ce l'hanno col Centro Promozione Turistica? Boh!

* Target sbagliato: i maomettani non bevono nè Collio nè Isonzo. Che ci stanno allora a fare a Gradisca? :K

Cenerentola82
03-03-06, 14:45
ilgazzettino 3/3/06

Solidarietà al consigliere regionale dei Verdi Alessandro Metz, colpito da due manganellate durante le manifestazioni davanti al Cpt di Gradisca d'Isonzo è stata espressa ieri dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Illy, il quale ha però espresso la solidarietà sua e della maggioranza anche per le forze dell'ordine, ribadendo «contrarietà e condanna per ogni azione illegale». Illy ha annunciato di avere chiesto e ottenuto dalla Prefettura e dalla Questura di Gorizia precise informazioni sull'accaduto, ma di non poterle rivelare, «per rispetto - ha precisato - del segreto istruttorio». La vicenda è infatti oggetto di un'indagine da parte della magistratura. «Esprimo solidarietà al consigliere Metz - ha esordito Illy - perché colpito in condizioni inaspettate, mentre stava andando a parlare con il responsabile delle forze dell'ordine. Ma la solidarietà va anche alle forze dell'ordine, che da un lato devono garantire il diritto a manifestare, ma dall'altro anche il diritto degli altri cittadini di transitare». Illy ha ribadito di non ritenere in alcun modo «giustificabile il ricorso ad azioni illegali, danneggiamenti e blocchi stradali, e quindi anche all'impedimento ai lavoratori della cooperativa Minerva di svolgere il proprio lavoro. È come se qualcuno - ha aggiunto - se la prendesse con le guardie carcerarie perché c'è in carcere qualcuno detenuto ingiustamente».

Chiamato poi a commentare alcune affermazioni del consigliere Metz, che aveva pubblicamente annunciato l'intenzione di organizzare «evasioni di massa» dalla struttura, Illy ha detto di sperare «che fossero dettate dal tentativo estremo di evitare l'apertura del Cpt», ma che questo aspetto «sarà comunque oggetto di attenzione della magistratura, e Metz ne risponderà in quella sede. Comunque anche queste dichiarazioni - ha puntualizzato - rientrano non nell'azione illegale in sè, ma nell'incitazione a svolgere azioni illegali, che trovano certamente condanna da parte Giunta regionale».

Illy ha poi colto l'occasione per precisare la posizione della Regione sul Cpt di Gradisca. «Noi non abbiamo una contrarietà aprioristica ai Cpt - ha precisato - necessari a svolgere un'azione di contrasto al fenomeno della clandestinità, condizione fissata dagli accordi di Schengen. Ciò non toglie che riteniamo che vadano costruiti e gestiti in modo da rispettare i diritti umani, cosa che non sempre succede, e che viene messa in dubbio da chi ha visitato queste strutture, ravvisandovi similitudini con il regime carcerario. Del resto, altri dicono che dentro i Cpt vi sono frequenti sommosse, perciò è necessario che le strutture possano far fronte a queste situazioni. Per quanto riguarda, nello specifico, il centro di Gradisca, la Regione ha espresso un parere non favorevole per vari motivi: il primo, la sua sensibilità alla questione delle migrazioni», e ha citato in proposito la diaspora dei friulani e quella degli esuli giuliano-dalmati. «Il secondo motivo - ha proseguito Illy - è che, vista l'adesione della Slovenia all'Ue e il suo ingresso nell'area Schengen dal 2007, realizzare qui un Cpt significa dare un segnale di sfiducia sulla capacità della vicina Repubblica di controllare le frontiere, posto che la vigilanza spetterà alla Slovenia in via prioritaria».

Il governatore ha poi ricordato la mancanza di alcuna richiesta di parere alla Regione, motivo che ha condotto ad un ricorso al Tar contro la procedura, giudicata illegittima. «Vi è poi - ha puntualizzato - un altro motivo, emerso negli ultimi mesi e già esposto al ministro Pisanu, e cioè la diseconomicità di questo Cpt, creato per ospitare 250 persone ma che, se il governo onorerà l'impegno ad ospitarvi solo i clandestini individuati in quest'area, si troverebbe a non ospitare mai più di qualche decina di persone alla volta. Per questo abbiamo ribadito la richiesta di non procedere all'apertura e, in vista delle imminenti elezioni, ritengo che sarebbe quanto mai opportuno rinviare a dopo la sua attivazione».

Ciriani si è detto insoddisfatto della risposta del presidente, definendola «poco coraggiosa». «Il presidente ha tentato di muoversi facendo equilibrismi - ha commentato - e non è accoglibile l'assimilazione degli immigrati clandestini con gli esuli giuliano-dalmati. Evidenziamo la difficoltà di giunta e maggioranza ad essere insieme su questo argomento».

Un giudizio positivo sulle dichiarazioni di Illy è giunto invece da Rifondazione Comunista. «Il presidente - sottolineano i consiglieri regionali Kristian Franzil, Pio De Angelis e Igor Canciani - ha richiamato la posizione di contrarietà della maggioranza e positiva è la richiesta di non aprirlo almeno fino alle elezioni. Sui motivi per cui si arrivi a queste conclusioni, resta un radicale dissenso». «Non crediamo nell'ipocrisia di pensare di non averli qui ma di spostarli in Slovenia. I Cpt vanno semplicemente chiusi».