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Alessandro.83
14-03-06, 17:23
Fonte: Corriere della Sera Online (http://www.corriere.it)

Massimo Della Pergola cacciato dai giornalisti nel 1938 perché ebreo

Deceduto l'inventore della schedina

Il 5 maggio 1946 partì il primo concorso della schedina Sisal con giocata minima di 30 lire e 12 partite da indovinare con 1 X 2

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Massimo Della Pergola (Ansa (http://www.ansa.it))

MILANO - È morto domenica a Milano Massimo Della Pergola, l'inventore della schedina del Totocalcio. Nato a Trieste nel 1912, Della Pergola lavorò per la Gazzetta dello sport, ma venne poi espulso dall'albo professionale nel 1938 perchè ebreo. Internato in un campo di lavoro in Svizzera, Della Pergola ebbe l'idea di creare un gioco a premi legato al calcio che potesse ridare finanziamenti allo sport italiano, completamente senza risorse a causa della guerra.

1° MAGGIO 1946: LA PRIMA SCHEDINA - Tornato in Italia, fondò la Sisal assieme a Fabio Jegher e Geo Molo, dando vita al primo gioco a pronostici italiano basato sulle partite di calcio: il 5 maggio 1946 partì il primo concorso della schedina Sisal con giocata minima di 30 lire e 12 partite da indovinare con 1 X 2. Dei 5 milioni di schedine stampate ne saranno giocate solo 34 mila. Ma il montepremi cresce domenica dopo domenica e «giocare alla Sisal» diventa lo sport nazionale. Nel 1948, il governo decide di nazionalizzare per decreto la schedina Sisal che diventa Totocalcio e viene gestito direttamente dal Coni: Molo, Della Pergola e Jegher fanno causa al Ministero dell'Interno e ne nasce una vertenza che finirà solo sette anni dopo senza che ai tre soci del gioco venga riconosciuto nessun merito per la loro invenzione.
Nel 1954 Della Pergola lascia l'attività delle scommesse e torna a tempo pieno al giornalismo (in precedenza l'allora direttore della Gazzetta dello sport Bruno Roghi lo nominò caporedattore responsabile del calcio), diventando prima presidente regionale dell'associazione internazionale della stampa sportiva e poi vice presidente vicario e collaborando fino al 1998 con numerosi quotidiani e periodici.