marimari
15-03-06, 22:53
Il Vilareal alla prima esperienza in Champions League ed è ancora imbattuta in questa edizione. Ha eliminato nei preliminari l’ Everton, ha vinto il gironcino con Lilla, Manchester United e Benfica e negli ottavi ha fatto fuori con due pareggi i Rangers, non senza soffrire.
Hanno ben dieci sudamericani nella rosa e la colonia argentina è quella più numerosa. L’ undicesimo è il mister, il cileno Pellegrini, l’ artefice del miracolo Villarreal, quarto l’anno scorso in Liga ed eliminato in semifinale della Coppa Uefa.
El submarino amarillo, il sottomarino giallo, è il soprannome del club, dal colore della loro divisa da gioco. La base del sottomarino è il Madrigal, 23 mila posti, stadio piccolo e ribollente di entusiasmo, campo da gioco con misure al limite del regolamento.
Pareggia spesso e ci ricorda la prima stagione di Mancini: in Champions sei volte nelle ultime otto partite, in Liga dieci volte in un totale di 27 incontri. In trasferta quasi sempre fa un gol: per questo fondamentale sarà non subirne nella partita d’ andata
Non segnano molto, ma sanno difendersi molto bene. Sono la terza migliore retroguardia nella Liga e nel girone di qualificazione hanno subito solo una rete. Difesa e contropiede: questa la semplice ricetta di Pellegrini. Difficile prendano più di un gol a partita.
Veron ha l’ occasione per prendersi una rivincita contro Riquelme che, su decisione del ct Pekermann, ha preso il suo posto nel centrocampo biancoceleste. Sono i due giocatori maggiormente in grado di influenzare la manovra delle rispettive squadre. Bloccare Riquelme, scartato dal Barcellona ed esploso proprio in camiseta amarilla, significa aver già mezza qualificazione in tasca. In Liga 11 gol e 5 assist.
Un altro scarto, stavolta del Manchester United, l’ uruguaiano Forlan, è la punta di diamante, anche se, dopo un anno straordinario con 25 centri nella Liga, quest’ anno è fermo a 8 gol complessivi. La distribuzione del gol è quindi molto varia e per la gran parte è frutto di una manovra collettiva e non di azioni individuali.
Ci sono ben 3 vecchie conoscenze del nostro calcio: uno è l’ ex juventino Tacchinardi, che si alterna tra campo e panchina e che salterà l’ andata per squalifica. Gli altri due sono l’ esperto Josè Mari, due stagioni in rossonero, e l’ argentino Sorin, ex Lazio e Juventus.
Prima della sfida di andata non potrà permettersi di rilassarsi in campionato: è ad un punto dalla zona Uefa e sarà impegnato nelle sfide contro Atletico Madrid, Valencia e Betis. La condizione psicofisica non potrà quindi essere delle migliori, al contrario dell’ Inter che può programmare un minimo di turnover.
Hanno ben dieci sudamericani nella rosa e la colonia argentina è quella più numerosa. L’ undicesimo è il mister, il cileno Pellegrini, l’ artefice del miracolo Villarreal, quarto l’anno scorso in Liga ed eliminato in semifinale della Coppa Uefa.
El submarino amarillo, il sottomarino giallo, è il soprannome del club, dal colore della loro divisa da gioco. La base del sottomarino è il Madrigal, 23 mila posti, stadio piccolo e ribollente di entusiasmo, campo da gioco con misure al limite del regolamento.
Pareggia spesso e ci ricorda la prima stagione di Mancini: in Champions sei volte nelle ultime otto partite, in Liga dieci volte in un totale di 27 incontri. In trasferta quasi sempre fa un gol: per questo fondamentale sarà non subirne nella partita d’ andata
Non segnano molto, ma sanno difendersi molto bene. Sono la terza migliore retroguardia nella Liga e nel girone di qualificazione hanno subito solo una rete. Difesa e contropiede: questa la semplice ricetta di Pellegrini. Difficile prendano più di un gol a partita.
Veron ha l’ occasione per prendersi una rivincita contro Riquelme che, su decisione del ct Pekermann, ha preso il suo posto nel centrocampo biancoceleste. Sono i due giocatori maggiormente in grado di influenzare la manovra delle rispettive squadre. Bloccare Riquelme, scartato dal Barcellona ed esploso proprio in camiseta amarilla, significa aver già mezza qualificazione in tasca. In Liga 11 gol e 5 assist.
Un altro scarto, stavolta del Manchester United, l’ uruguaiano Forlan, è la punta di diamante, anche se, dopo un anno straordinario con 25 centri nella Liga, quest’ anno è fermo a 8 gol complessivi. La distribuzione del gol è quindi molto varia e per la gran parte è frutto di una manovra collettiva e non di azioni individuali.
Ci sono ben 3 vecchie conoscenze del nostro calcio: uno è l’ ex juventino Tacchinardi, che si alterna tra campo e panchina e che salterà l’ andata per squalifica. Gli altri due sono l’ esperto Josè Mari, due stagioni in rossonero, e l’ argentino Sorin, ex Lazio e Juventus.
Prima della sfida di andata non potrà permettersi di rilassarsi in campionato: è ad un punto dalla zona Uefa e sarà impegnato nelle sfide contro Atletico Madrid, Valencia e Betis. La condizione psicofisica non potrà quindi essere delle migliori, al contrario dell’ Inter che può programmare un minimo di turnover.