PDA

Visualizza Versione Completa : Zeppole di San Giuseppe



aguas
19-03-06, 11:59
Pentola a fuoco basso. 3 bicchieri d'acqua e uno di vino bianco. Versare lentamente una miscela di 3 bicchieri di farina bianca, 1 di semola e una bustina di vaniglia.

Girare l'impasto per evitare che attaccchi. Quando l'impasto diviene duro, versare il contenuto su un tavolo da cucina. Bagnarsi le mani con olio di oliva e amalgamare l'impasto come si impasta la pasta di pane. Ogni tanto bagnarsi le mani in olio di oliva, che sarà assorbito dall'impasto e aiuterà l'impastatura, fin quando diventerà morbida.

Arrotolare come la pasta degli gnocchi. Tagliare una striscia del rotolo e avvolgere l'impasto con la forma di una "L" corsiva. Padella con olio di semi vivace. 2 minuti di cottura, fin quando la zeppola si indora.

Asciugare con carta assorbente, riporre in vassoio e spolverare zucchero. A piacere si possono "bagnare" le zeppole nello zucchero.

Mangiate rigorosamente calde. Frijenno magnanno.


---------------------------------------------------------

Queste sono le zeppole di mia madre. Poi ognuno le fa a modo suo.

Eymerich (POL)
19-03-06, 23:45
Complimenti alla mamma, devono essere ottime :)

Ma non dimentichiamo che le zeppole di San Giuseppe hanno la crema e la tipica amarena o ciliegina sopra ;)


http://www.spaziolink.com/bimby/torte/Zeppole.jpg

P.S.: [per gli amici di "paganesimo"]
L'origine di questo dolce è antichissima, intorno al 17 Marzo nell'antica Roma si celebravano i Liberalia in onore di Bacco: si beveva vino e si friggevano profumate frittelle la cui ricetta è giunta fino ai nostri giorni. [Fonte:www.mangiarebene.com/]

patatrac (POL)
21-03-06, 20:24
Complimenti alla mamma, devono essere ottime :)

Ma non dimentichiamo che le zeppole di San Giuseppe hanno la crema e la tipica amarena o ciliegina sopra ;)


http://www.spaziolink.com/bimby/torte/Zeppole.jpg

P.S.: [per gli amici di "paganesimo"]
L'origine di questo dolce è antichissima, intorno al 17 Marzo nell'antica Roma si celebravano i Liberalia in onore di Bacco: si beveva vino e si friggevano profumate frittelle la cui ricetta è giunta fino ai nostri giorni. [Fonte:www.mangiarebene.com/]

Non sono la stessa cosa di quelle descritte da aguas ( a proposito, mia madre ci mette la fecola di patate nella farina, e non la semola; inoltre le fa come nella foto sotto, ma meno anemiche e intinte nello zucchero o nel miele)). Se propio vogliamo rifarci ai Liberalia, la ricetta corretta è quella delle nostre mamme. La zeppola a forma di bignè con crema pasticciera e amarena, credo che risenta dell'influsso francese sulla pasticceria napoletana. Ma non sono le vere zeppole della tradizione. Comunque, a me piacciono sia le une che le altre.

http://blogsimages.skynet.be/images/000/222/067_zeppole.jpg

Eymerich (POL)
22-03-06, 01:15
Non sono la stessa cosa di quelle descritte da aguas ( a proposito, mia madre ci mette la fecola di patate nella farina, e non la semola; inoltre le fa come nella foto sotto, ma meno anemiche e intinte nello zucchero o nel miele)). Se propio vogliamo rifarci ai Liberalia, la ricetta corretta è quella delle nostre mamme. La zeppola a forma di bignè con crema pasticciera e amarena, credo che risenta dell'influsso francese sulla pasticceria napoletana. Ma non sono le vere zeppole della tradizione. Comunque, a me piacciono sia le une che le altre.

http://blogsimages.skynet.be/images/000/222/067_zeppole.jpg

Non saprei.... ho ascendenze campane materne, e la mia bisnonna (pasticciera) le faceva con crema e amarena. Forse dipende da provincia a provincia. Un po' come i mustaccioli, gli struffoli, i roccocò.... dipende dove vai e li mangia ogni volta diversi... ma sono sempre squisiti :D

patatrac (POL)
22-03-06, 04:01
Poiché la celebrazione di san Giuseppe coincide con la fine dell'inverno, si è sovrapposta ai riti di purificazione agraria, effettuati nel passato pagano. In quest'occasione, infatti, si bruciano i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna vengono accese ai margini delle piazze. Quando il fuoco sta per spegnersi, alcuni li scavalcano con grandi salti, e le vecchiette, mentre filano, intonano inni per San Giuseppe. Questi riti sono accompagnati dalla preparazione delle zeppole, le famose frittelle, che pur variando nella ricetta da regione a regione, sono il piatto tipico di questa festa.
A Roma la preparazione delle zeppole, affiancate dai bignè di san Giuseppe, ha un fervore particolare. Nel passato, ad ogni angolo di strada era possibile trovare un banco di frittelle, e tutta la città era addobbata da decorazioni festive.
E' infatti con la festa di san Giuseppe che si saluta definitivamente l'inverno e si comincia a sentire il profumo della primavera, così le vicende stagionali e gli antichi riti si uniscono con la festosità e la devozione dei cristiani.


da www.italiadonna.it

Eymerich (POL)
22-03-06, 09:33
Poiché la celebrazione di san Giuseppe coincide con la fine dell'inverno, si è sovrapposta ai riti di purificazione agraria, effettuati nel passato pagano. In quest'occasione, infatti, si bruciano i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna vengono accese ai margini delle piazze. Quando il fuoco sta per spegnersi, alcuni li scavalcano con grandi salti, e le vecchiette, mentre filano, intonano inni per San Giuseppe. Questi riti sono accompagnati dalla preparazione delle zeppole, le famose frittelle, che pur variando nella ricetta da regione a regione, sono il piatto tipico di questa festa.
A Roma la preparazione delle zeppole, affiancate dai bignè di san Giuseppe, ha un fervore particolare. Nel passato, ad ogni angolo di strada era possibile trovare un banco di frittelle, e tutta la città era addobbata da decorazioni festive.
E' infatti con la festa di san Giuseppe che si saluta definitivamente l'inverno e si comincia a sentire il profumo della primavera, così le vicende stagionali e gli antichi riti si uniscono con la festosità e la devozione dei cristiani.


da www.italiadonna.it


Le mie so' zeppole, si friggono... mica bigné!

patatrac (POL)
22-03-06, 20:48
Le mie so' zeppole, si friggono... mica bigné![/QUOTE]


Allora, sò bignè fritti con crema pasticciera (e si fanno pure al forno), ma non le zeppole della tradizione, che affondano le loro origine nei tempi dei tempi, descritte da me e dal Prof. Aguas... :) :) :)

aguas
22-03-06, 23:37
http://blogsimages.skynet.be/images/000/222/067_zeppole.jpg
Esatto, questa è la zeppola che fa mia madre. Lei la fa a foma di L corsiva. Credevo fosse null'altro che una tradizione di famiglia (anche mia zia le fa così).

Mi fa piacere che in effetti questa sia la vera zeppola napoletana. Vuol dire che, nonostante tutto, la tradizione si conserva.

Proprio stasera mia madre le ha rifatte. Buonissime calde calde.

Eymerich (POL)
23-03-06, 01:44
Allora, sò bignè fritti con crema pasticciera (e si fanno pure al forno), ma non le zeppole della tradizione, che affondano le loro origine nei tempi dei tempi, descritte da me e dal Prof. Aguas... :) :) :)

A 'ridajje... i bignè si fanno in tutt'altro modo, sono una ricetta differente... le zeppole della mia bisnonna sono fatte (pressapoco) come quelle della mamma di aguas, solo che ci va crema pasticciera e amarena. Nun c'entrano li francesi.... Sarà che mia bisnonna fu casertana, e voi partenopei... ma sono entrambe zeppole, solo versioni differenti.... :)
Prova ad andare in Emilia Romagna e chiedere come si fa la tigella: a seconda della provincia ti diranno cose differenti: quelli che per alcuni è tigella per altri è gnocco fritto, per altri torta fritta.... E' una questione di denominazione...
Anche in Campania, ad esempio, a volte si chiamano zeppole, quelle che da altre parti si chiamano chiacchiere....
Che ce frega de come se chiamano... so' bbone? 'so italiane? Magnamocele :) ;)


Stat rosa pristina nomine

tolomeo
23-03-06, 01:56
Le mie so' zeppole, si friggono... mica bigné!

anche la pate a chou, i bignè, si possono friggere.

le "zeppole" in Calabria si fanno con pasta lievitata. Spesso si friggono infilandoci dentro un'acciuga.
i bignè si fanno con farina, burro, uova, un po' di sale.
si possono fare al forno (profiteroes) o bolliti (quenelles, gnocchi) o anche fritti, per composti salati o dolci.

Eymerich (POL)
23-03-06, 02:25
anche la pate a chou, i bignè, si possono friggere.

le "zeppole" in Calabria si fanno con pasta lievitata. Spesso si friggono infilandoci dentro un'acciuga.
i bignè si fanno con farina, burro, uova, un po' di sale.
si possono fare al forno (profiteroes) o bolliti (quenelles, gnocchi) o anche fritti, per composti salati o dolci.

Puoi friggere tutto, anche gli spaghetti se ti va :)

E comunque nella ricetta dei bignè (quelli classici, da riempire con crema) manca il latte.... e c'è del burro di troppo... e quelli non si friggono nè si bollono, ma si infornano.

tolomeo
23-03-06, 02:50
Puoi friggere tutto, anche gli spaghetti se ti va :)

E comunque nella ricetta dei bignè (quelli classici, da riempire con crema) manca il latte.... e c'è del burro di troppo... e quelli non si friggono nè si bollono, ma si infornano.


hai ragione, ho dimenticato il latte. o l'acqua, se non sono da pasticceria.
il burro ci va, e va sciolto insieme al liquido prima di aggiungervi la farina.

OT. prova a bollirli, e poi ad infornarli con una leggera salsa di pomodoro sopra e del parmigiano: si chiamano gnocchi alla francese, o alla parigina. (cfr. Escoffier) Delicatissimi.

Eymerich (POL)
23-03-06, 04:04
hai ragione, ho dimenticato il latte. o l'acqua, se non sono da pasticceria.
il burro ci va, e va sciolto insieme al liquido prima di aggiungervi la farina.

OT. prova a bollirli, e poi ad infornarli con una leggera salsa di pomodoro sopra e del parmigiano: si chiamano gnocchi alla francese, o alla parigina. (cfr. Escoffier) Delicatissimi.

Col burro non li ho mai fatti.....

Questi francesi li provo sì :), ma come sono, una specie di gnocco alla romana senza semolino? :D

aguas
23-03-06, 12:24
A 'ridajje... i bignè si fanno in tutt'altro modo, sono una ricetta differente... le zeppole della mia bisnonna sono fatte (pressapoco) come quelle della mamma di aguas, solo che ci va crema pasticciera e amarena. Nun c'entrano li francesi.... Sarà che mia bisnonna fu casertana, e voi partenopei... ma sono entrambe zeppole, solo versioni differenti.... :)
Prova ad andare in Emilia Romagna e chiedere come si fa la tigella: a seconda della provincia ti diranno cose differenti: quelli che per alcuni è tigella per altri è gnocco fritto, per altri torta fritta.... E' una questione di denominazione...
Anche in Campania, ad esempio, a volte si chiamano zeppole, quelle che da altre parti si chiamano chiacchiere....
Che ce frega de come se chiamano... so' bbone? 'so italiane? Magnamocele :) ;)


Stat rosa pristina nomine
Io sto a metà strada tra Napoli e Caserta.

Comuque le chiacchiere sono un'altra cosa. Sono un dolce di carnevale. Non riesco a trovare una immagine decente. Questa sono le migliori che sono riuscito a trovare, ma comunque la forma delle chiacchiere è a rettangolo. Sono attorcigliate, a causa del fuoco vivace in cui sono bollite. Ci si sparge sopra zucchero a velo, sino a diventare quasi interamente bianche.

http://pds.exblog.jp/pds/1/200502/08/40/a0021540_554429.gif

http://web.tiscali.it/antros/immagini/Chiacchie.gif

aguas
23-03-06, 12:26
anche la pate a chou, i bignè, si possono friggere.

le "zeppole" in Calabria si fanno con pasta lievitata. Spesso si friggono infilandoci dentro un'acciuga.
i bignè si fanno con farina, burro, uova, un po' di sale.
si possono fare al forno (profiteroes) o bolliti (quenelles, gnocchi) o anche fritti, per composti salati o dolci.
Se c'è l'acciuga è un rustico?

Eymerich (POL)
23-03-06, 13:05
Comuque le chiacchiere sono un'altra cosa. Sono un dolce di carnevale.

Certo che sono un'altra cosa ;) ,ma in alcune parti sono chiamate "zeppole di carnevale".

tolomeo
24-03-06, 02:53
Col burro non li ho mai fatti.....

Questi francesi li provo sì :), ma come sono, una specie di gnocco alla romana senza semolino? :D


Ecco la ricetta:
1 bicchiere d'acqua
1 bicchiere di farina 00
40 grammi di burro
5-6 uova
un po' di sale


portare a ebollizione l'acqua, col sale, insieme al burro, che deve sciogliersi completamente.
sempre sul fuoco aggiungere la farina tutta di un colpo
mescolare energicamente finchè risulterà una massa che si staccherà dal fondo e dalle pareti della pentola
levare la pentola dal fuoco e fare raffreddare un po' la massa.
aggiungere uno alla volta le uova e amalgamare con la frusta elettrica.
fare che l'uovo sia amalgamato benissimo prima di aggiungere il seguente, e così via.
il numero delle uova da usare può variare: dipende dalla loro grandezza.
l'importante è arrivare ad avere una pasta della consistenza di una maionese piuttosto solida.

con due cucchiai formare delle quenelles rotonde e depositarle in uno strato in una teglia da forno grande imburrata.
Versare acqua bollente salata dentro la teglia e metterla a sobollire sul fuoco debole.
gli gnocchi si staccheranno dal fondo e verranno alla superficie.
farli cuocere dolcemente per circa 7-10 minuti, girandoli ogni tanto
scolateli e adagiateli su uno strofinaccio pulito ad asciugare, poi depositateli in una teglia da forna da tavola imburrata e leggermente ricoperta da un coulis di pomodoro e basilico.
ricoprire gli gnocchi con ancora un po' di salsa, parmigiano grattuggiato e alcuni tocchetti di burro.
infornare in forno caldissimo fino a quando gli gnocchi saranno gonfi e dorati. servire immediatamente.

in alternativa alla salsa di pomodoro, si può usare una sauce Mornay.

La stessa pasta di base, se infornata invece che bollita serve per fare profiteroles, eclairs e Paris Brest. In questo caso si può sostituire all'acqua la stessa quantità di latte.

Alternativamente, la pasta di base si può friggere, in varie forme: bignè o, con l'aiuto di un sac a poche e una forbice, lettere dell'alfabeto e altro.

buon appetito :-)

tolomeo
24-03-06, 02:59
Se c'è l'acciuga è un rustico?


sì, molto gustosi. sai com'è l'acciuga, fa venire l'acqualina in bocca.
in genere se ne friggono tantissime perchè sono ottime anche fredde e il giorno dopo.
l'importante è infilare bene dentro l'acciuga, in modo che la pasta la rinchiuda completamente, altrimenti a contatto con l'olio ci possono essere schizzi d'olio bollente.
è importante anche trovare la giusta dimensione tra la zeppola e l'acciuga; in genere dovrebbe essere grande quanto una noce col mallo.