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Visualizza Versione Completa : Biografia di un grande Italo-Americano:Rudolph Giuliani.



Nicki (POL)
22-03-06, 13:28
Rudolph Giuliani


28 maggio (http://biografie.leonardo.it/risultati.htm?d=0528) 1944 (http://biografie.leonardo.it/risultati.htm?y=1944)

La Mela e lo Sceriffo


Il celebre sindaco di New York Rudolph Giuliani è nato a Brooklyn nel 1944. Le sue origini, come il cognome fa ben intuire, sono italiane e precisamente di Montecatini, località natale dei nonni. Di famiglia modesta, si rivela subito ambizioso. Il padre, emigrato, aveva intrapreso l'attività dell'idraulico ma lui punta decisamente più in alto, vorrebbe diventare avvocato.

Dopo un'adolescenza passata a fare i lavori più vari, si diploma al Bishop Loughlin Memorial di Brooklyn. Come studente Rudolph Giuliani ha sempre primeggiato, ottenendo ottimi risultati. Infatti, dopo una prima laurea al Manhattan College, si laurea anche in legge alla prestigiosa "Law School" della New York University.
E' la fine del 1968 e il determinato Giuliani è intenzionato a fare carriera e ad elevarsi definitivamente dallo stato sociale della famiglia di origine. Inizia il suo lungo tirocinio nell'ufficio del giudice Lloyd MacMahon, che esercitava la sua competenza nel distretto sud della Grande Mela.
Un primo incarico importante lo ottiene a soli ventisette anni quando diventa il Procuratore Distrettuale di Manhattan. Tre anni dopo, grazie alle sue doti organizzative e al suo già visibile stile da "duro" diventa capo del settore narcotici. Nel 1975 è nominato assistente del vice ministro della Giustizia e si trasferisce a Washington.

Il '77 è l'anno del grande ritorno nell'adorata New York dove si impone nell'ambiente forense per le sue brillanti capacità di oratore, lavorando presso un prestigioso studio legale. Nel 1981 è nominato Assistente del Ministro della Giustizia, la terza carica del dipartimento di Giustizia. Due anni dopo il presidente Ronald Reagan (http://biografie.leonardo.it/biografia.htm?BioID=968&biografia=Ronald+Reagan) lo nomina Procuratore Federale del South District di New York. Qui si conquista il soprannome di "Procuratore di ferro", per la tenacia con cui conduce la lotta alla droga e al crimine organizzato (d'altronde il suo mito e modello è Fiorello La Guardia, indimenticato e inflessibile predecessore del Nostro). Lavora anche con Giovanni Falcone (http://biografie.leonardo.it/biografia.htm?BioID=1087&biografia=Giovanni+Falcone) e Paolo Borsellino (http://biografie.leonardo.it/biografia.htm?BioID=1086&biografia=Paolo+Borsellino) nelle indagini sulla mafia e il narcotraffico.

Ossessionato dalla "missione" di ripulire New York, ne fanno le spese anche gli artisti di strada e i tassisti pregiudicati. Tale è la sua furia moralistico-giustizialista che si guadagna anche un altro soprannome, quello di "lo sceriffo", usato a seconda delle simpatie, in modo più o meno ironico. Tra le altre sue imprese si contano il taglio delle tasse, la ricerca di lavoro per le persone sovvenzionate dal poco Walfare sussistente in America e l'incremento della prosperità economica generale della città da lui governata, aiutato da un certa dose di fortuna che in quel momento porta il nome di convergenza economica favorevole.

Un altro aspetto fondamentale della politica di Giuliani in questo periodo è la grande attenzione riservata la mondo della finanza. In particolare, passa al setaccio il malaffare che sussiste sottotraccia a Wall Street, con tutti i suoi speculatori, così come la corruzione che alligna negli apparati burocratici.

Nel 1989 abbandona la carica di procuratore e si candida per i repubblicani alla poltrona di sindaco di New York ma al primo tentativo viene sconfitto dal democratico David Dinkins. Nel 1993 ci riprova. Si ricandida e questa volta riesce finalmente a diventare sindaco dell'amata "Grande Mela". Il suo mandato si caratterizza, anche in questo caso, per la pratica della "tolleranza zero" verso il crimine, che si concretizza nel non accettare la benché minima infrazione con lo scopo preventivo di evitare reati più gravi. Senza smentire se stesso "lo sceriffo" impone il suo pugno di ferro alla gestione municipale. I successi non si fanno attendere: si dimezzano gli omicidi e si riducono del 30 per cento i principali reati solitamente commessi a New York. Di fatto, i newyorkesi rimangono stupiti e anche un po' preoccupati dalla sconfitta della criminalità (http://biografie.leonardo.it/tema.htm?n=Criminali), soprattutto per le incredibile storie che girano circa la violenza della polizia. La sua risposta si basa sui fatti: ora la gente può tranquillamente passeggiare a Times Square senza timore, anche se poi magari vieta ad alcuni cittadini di manifestare sulle scale del municipio. Ad ogni modo, pochi i sindaci della storia che possono contare i suoi atti, i suoi ordinamenti, le sue delibere.

Insomma, pur non essendo esente da critiche, la politica di Giuliani ha dato a New York uno tra i periodi più floridi della sua storia. Non a caso, il suo operato viene premiato con la rielezione nel 1997.

Una norma stabilisce però che non si può essere rieletti più di due volte, così nel 2000 si candida per il seggio del Senato, in una sfida diretta con l'altra "dura" della Grande Mela, Hilary Clinton. Purtroppo, è costretto a lasciare a causa dell'affacciarsi di due gravi problemi. Dopo una normale visita di controllo scopre di avere un tumore a cui si affianca un altro dolore, quello della causa di divorzio intentata della moglie Donna Hanover, giornalista televisiva del programma della Fox Good Day New York, che lo accusa di infedeltà. Giuliani ammette di aver avuto una lunga relazione con la sua assistente Crystie Lategano e si trasferisce in un grande appartamento di Manhattan dove vive insieme ad una coppia di amici di vecchia data.
Di recente un altro rilancio enorme di popolarità lo ha visto protagonista sui giornali di tutto il mondo dopo l'attentato dell'11 settembre 2001. Il suo slancio e la sua forza morale hanno travolto e commosso tutta la città. Ha seguito instancabile gli scavi, si è prodigato per dare conforto ai parenti delle vittime ma anche ribadito la necessità di rispettare gli arabi. Persino il New York Times, suo eterno bacchettatore, ha titolato: "Giuliani è noi".

Il Times lo ha eletto uomo dell'anno con queste giustificazioni: "Abbiamo scelto Giuliani "per il suo coraggio l'11 settembre e nei giorni successivi, perché un personaggio molto umano ha dimostrato una forza sovrumana in un periodo in cui tutto il paese è stato messo alla prova".

"Per essere stato coraggioso quando serviva il coraggio e brusco quando era appropriato, per essere stato tenero ma non mieloso, per non avere dormito e non avere mollato quando attorno a lui c'era il dolore".

Al suo posto, alla guida della città più problematica e più eccitante del mondo, ora c'è l'editore miliardario Michael Bloomberg.

CriticaLiberale
22-03-06, 14:18
Senza dubbio interessante il percorso di un repubblicano ruvido e "vero" come Giuliani.
Voci lo danno in un possibile ticket per la vice-presidenza: ci sono reali possibilità secondo te?

Nicki (POL)
22-03-06, 15:30
Senza dubbio interessante il percorso di un repubblicano ruvido e "vero" come Giuliani.
Voci lo danno in un possibile ticket per la vice-presidenza: ci sono reali possibilità secondo te?

Beh,io ho visto un programma sull'america in cui molti opinionisti repubblicani e neoconservatori dicevano che Giuliani potrebbe essere anche candidato alla presidenza dato che McCain nel 2008 avrà 72 anni e ha "abbandonato" la politica repubblicano-Reaganiana ed è diventato più simile,per fare un esempio,a De Gaulle.
Secondo me candidare Giuliani alla presidenza sarebbe una scelta formidabile per i repubblicani dato che è già ampiamente conosciuto ed è capace di raccogliere consensi tra le aree non prettamente repubblicane o conservatrici e nell'area di New York,solitamente feudo Democratico alle presidenziali.

CriticaLiberale
22-03-06, 15:43
Sarebbe una scelta ardita, il primo italo-americano a candidarsi.....contro (forse) un'altra scelta azzardata: Hilary Clinton?

Ma Giuliani è della corrente neo-con? So che è uno sfegatato sostenitore di G.W. , lo ricordo al David Letterman Show che a momenti si commuoveva a nominare la famiglia Bush....

roberto m
22-03-06, 15:43
Beh,io ho visto un programma sull'america in cui molti opinionisti repubblicani e neoconservatori dicevano che Giuliani potrebbe essere anche candidato alla presidenza dato che McCain nel 2008 avrà 72 anni e ha "abbandonato" la politica repubblicano-Reaganiana ed è diventato più simile,per fare un esempio,a De Gaulle.
Secondo me candidare Giuliani alla presidenza sarebbe una scelta formidabile per i repubblicani dato che è già ampiamente conosciuto ed è capace di raccogliere consensi tra le aree non prettamente repubblicane o conservatrici e nell'area di New York,solitamente feudo Democratico alle presidenziali.

Nicki mi rallegro per la tua scelta di parlare di Rudolph Giuliani e condivido questo post, ammiro molto questo uomo soprattutto per il suo approccio sociale, cosa rara negli USA

Nicki (POL)
22-03-06, 18:35
Nicki mi rallegro per la tua scelta di parlare di Rudolph Giuliani e condivido questo post, ammiro molto questo uomo soprattutto per il suo approccio sociale, cosa rara negli USA

Grazie per i complimenti,beh bisogna dire che anche dal punto di vista sociale è stato molto bravo:è riuscito a tagliare le tasse e a procurare lavoro a coloro che erano poco tutelati dal welfare.Un ulteriore merito per questo grande politico americano.

Nicki (POL)
22-03-06, 18:43
Sarebbe una scelta ardita, il primo italo-americano a candidarsi.....contro (forse) un'altra scelta azzardata: Hilary Clinton?

Ma Giuliani è della corrente neo-con? So che è uno sfegatato sostenitore di G.W. , lo ricordo al David Letterman Show che a momenti si commuoveva a nominare la famiglia Bush....

Penso che Giuliani si possa definire un Liberal-Conservatore perchè ha unito politiche forti e conservatrici(lotta alla criminalità)e politiche liberiste(taglio delle tasse),quindi credo che faccia parte della corrente neoconservatrice.Ora che hai menzionato G.W.Bush mi viene in mente un altro motivo per candidare Giuliani alla presidenza: in un momento di tensione come quello che stiamo vivendo in questi anni una figura come Giuliani può dare più sicurezza agli americani e,a mio dire,penso che sia in grado di mettere in atto ottime misure contro il terrorismo di matrice islamica.
Per quel che riguarda Hilary Clinton,non penso che si candiderà,poichè già adesso la sua popolarità è in calo rispetto a prima e non credo che possa essere convincente più di tanto,eccetto gli stati tradizionalmente democratici,per gli americani.

Christine
22-03-06, 18:50
Per quel che riguarda Hilary Clinton,non penso che si candiderà,poichè già adesso la sua popolarità è in calo rispetto a prima e non credo che possa essere convincente più di tanto,eccetto gli stati tradizionalmente democratici,per gli americani.

Io penso che Hillary si candidera'.

Nicki (POL)
22-03-06, 18:55
Io penso che Hillary si candidera'.

Beh,te ne sai sicuramente più di me,io mi sono limitato a dire che la sua popolarità è già ora in calo,quindi non credo sia una buona mossa.

CriticaLiberale
22-03-06, 19:02
La popolarità è incredibilmente relativa e volubile in USA....se pensi che ora Bush è ai minimi storici, non significa certo che lo sarebbe alla fine del mandato...

Christine
22-03-06, 19:21
La popolarità è incredibilmente relativa e volubile in USA....se pensi che ora Bush è ai minimi storici, non significa certo che lo sarebbe alla fine del mandato...

Nella politica un mese e' molto tempo...un anno una eternita'.

CriticaLiberale
22-03-06, 19:27
giusto...
dove vivi christine?

Christine
22-03-06, 19:33
giusto...
dove vivi christine?

Sono di Michigan, ma sto fuori.

CriticaLiberale
22-03-06, 19:40
ah, capito!

Christine
22-03-06, 19:47
:-0#09g

"sto fuori" o "sono fuori"?

CriticaLiberale
22-03-06, 20:00
beh, mi sembri molto lucida quindi direi che "vivi" fuori! :D

Christine
22-03-06, 20:15
beh, mi sembri molto lucida quindi direi che "vivi" fuori! :D

:D allora vivo fuori :p

Elendil
22-03-06, 22:34
:D allora vivo fuori :p

per strada?

Christine
22-03-06, 23:14
per strada?

tentativo #3:

Il Michigan ed io non siamo nello stesso punto al momento. :p

nordista
22-03-06, 23:18
tentativo #3:

Il Michigan ed io non siamo nello stesso punto al momento. :p


#4: attualmente risiedo fuori dal Michigan :D

-N-

Christine
22-03-06, 23:30
#4: attualmente risiedo fuori dal Michigan :D

-N-

Grazie, Grazie, Grazie, Grazie, Grazie!

:-01#51

nordista
23-03-06, 02:09
Io penso che Hillary si candidera'.

beh, almeno tutto quello che fa e come si comporta, fa credere che proprio si candidera'. ma al massimo prendera' 252 voti, 221 se sara' contro Giuliani, perche' in questo caso perderebbe N.Y.

-N-

*-RUDY-*
23-03-06, 02:31
Senza dubbio interessante il percorso di un repubblicano ruvido e "vero" come Giuliani.
Voci lo danno in un possibile ticket per la vice-presidenza: ci sono reali possibilità secondo te?

di recente ho visto un sondaggio qui in america, per il futuro candidato repubblicano e McCain era dato in vantaggio sebbene Rudy lo tallonasse da vicino.. io sono convinto che alle primarie, se si candida non avrà problemi a imporsi...

Christine
07-04-06, 09:48
April 7, 2006
Decided or Not, Giuliani Charts a Path to 2008
By PATRICK HEALY
After four years of enjoying private life, former Mayor Rudolph W. Giuliani is taking several steps that could lay the groundwork for a presidential bid, strengthening alliances with Republicans nationwide and especially with conservative leaders of the party.

Mr. Giuliani's advisers say he will decide around the end of the year whether to seek the Republican nomination for president in 2008.

It is a decision that will not be made easily: Mr. Giuliani believes that his support for abortion rights, gay rights and gun control would make winning the nomination difficult, according to several friends and former City Hall aides. Some of those people, who were granted anonymity to describe conversations with the former mayor, say they have told him not to give up his comfortable new way of life for a campaign that might end in failure.

Yet Mr. Giuliani remains popular across the Republican spectrum because of his leadership during 9/11 — a role that many Americans were reminded of yesterday when he testified at the death penalty trial of Zacarias Moussaoui, the only person to be tried in an American courtroom in connection with the attacks of Sept. 11. [Page A18.]

Mr. Giuliani's advisers are only now starting to talk openly about the outlines of a possible national bid, but they say he could enter the race at the start of 2007, or even later, and still assemble a team and raise tens of millions of dollars in a relatively short time.

Mr. Giuliani has been amassing political chits by raising money for candidates in politically important states, like California, Iowa, Michigan and New Jersey. He is buddying up to conservatives in tough re-election fights, like Senator Rick Santorum of Pennsylvania; the two men are scheduled to attend a fund-raising event and campaign together in two weeks. Instead of raising money for himself, Mr. Giuliani is exerting his political muscle to help Republicans keep control of Congress this year, headlining a major fund-raising affair for Senate candidates in May.

"A lot of the events we've done have really laid the groundwork to go, if we need to, to raise money nationally," said Anthony V. Carbonetti, Mr. Giuliani's political point man, who is already planning campaign stops for July and August. "We really have a road map."

At the same time, Mr. Giuliani is trying to deal with his liberal social views that are abhorrent to many Republican voters who wield great influence in the nominating primaries.

Changing his positions would be craven, his advisers said; what Mr. Giuliani can do is underscore that he is a conservative in many ways, and a loyal party member, too.

At a time when President Bush's approval ratings are down sharply, Mr. Giuliani is strongly defending the president's leadership and the White House's positions on Iraq and immigration. Mr. Carbonetti speaks at least once a month with Karl Rove, Mr. Bush's senior adviser, and roughly every other week with Ken Mehlman, the chairman of the Republican National Committee.

Mr. Giuliani is also branching out beyond his expertise as an urban leader. Recently, for example, he joined a new independent commission on Iraq, an affiliation that is expected to take him there for the first time, and he spoke before a conference of evangelical Christians, a demographic group with whom in one poll he appeared to be popular.

Some of his advisers say they hope, too, that if Mr. Giuliani helps conservatives like Mr. Santorum win re-election, they will help him by being emissaries to the right if he runs for president.

Even so, many political analysts believe that Mr. Giuliani cannot win the nod of his party with its current rightward tilt — a point that some friends and former aides say is widely discussed and understood in Giuliani circles.

"Rudy knows that his views on the social issues — abortion, gun control — are one reason not to run," said one friend of Mr. Giuliani's, who, like others, would discuss their conversations only on the condition of anonymity. "I told him that the nomination would be very hard to win. He knows that. But if he doesn't run, a lot of his friends will tell you, it's because he's having too much fun in his life right now."

A former top aide at City Hall, who is in touch with the former mayor but is not part of the current inner circle, said there was "a natural tension" in Mr. Giuliani's mind between running for president and building the consulting, finance and law practices that help make up a growing business empire.

"He never had money, he never thought he had money, and now he is making more money on a weekly basis than his father ever dreamed of," the former aide said. "If he checks out and decides to run for president, everything could start to fall apart."

Merryl H. Tisch, a prominent philanthropist and Giuliani enthusiast, said that she believed the former mayor missed being a public leader.

"When I saw him a couple of weeks ago he looked fit, he looked happy, he was cagey about his plans, and he was very much enjoying the chatter about himself as a national candidate," she said, adding that the buzz was good for business.

"I think there are people who have been with him for years who are eager for him to get back in the game, and defining a national agenda is very much in keeping with who he is," she added. "But this is going to be all his decision."

Another consideration may be the harsh scrutiny and news coverage that Mr. Giuliani saw his friend and former police commissioner, Bernard B. Kerik, undergo. Mr. Giuliani championed Mr. Kerik's nomination to be Homeland Security chief in 2004, but it collapsed when details about his past emerged. Mr. Giuliani's own complicated history, from reports of organized crime connections in his family to his bellicose conduct in office, would receive new attention; a new, unflattering political documentary, "Giuliani Time," is to be released commercially in New York next month, and at least one forthcoming book is investigating Mr. Giuliani's handling of 9/11.

"After seeing what Kerik went through, and the fact that Rudy should have known about Kerik's problems, it is surely a signal to Rudy that a presidential run will be very difficult," said Henry Stern, the city parks commissioner under Mr. Giuliani and the head of the New York State Liberal Party.

Sunny Mindel, Mr. Giuliani's spokeswoman, said media scrutiny would not deter him from running.

"Anybody who runs for president knows and understands that if they make that decision, the clock in terms of the media goes back to square one," Ms. Mindel said.

Asked why Mr. Giuliani, now 61 and out of office, would put himself in a position to have to answer questions about his two failed marriages or the mob ties in his family, Ms. Mindel countered: "Does the public have the patience to even go through that again?"

Mr. Carbonetti, who served as Mr. Giuliani's chief of staff in City Hall, added that Mr. Giuliani would seek a measure of privacy, as he had in the past. "He would say that's part of his private life," Mr. Carbonetti said.

Officially, Mr. Giuliani is focused on the midterm elections: Mr. Carbonetti said he had stacks of phone messages and mail from campaigns and operatives asking for Mr. Giuliani to headline a fund-raiser, film a commercial, write a letter or go out to campaign. Asked for the number of requests, Ms. Mindel said, "We don't have that many fingers and toes."

Unofficially, of course, Mr. Carbonetti recognizes that the politicking in 2006 could easily become prologue for 2008. A founding partner and managing director at Giuliani Partners, a consulting and financial services firm, Mr. Carbonetti said his job was to present Mr. Giuliani with every option should he decide to run. These options flow partly from the chits and pledges of help and support that come as Mr. Giuliani helps fellow Republicans.

Mr. Giuliani's plans include holding a cocktail party in New York City this month for Gov. Arnold Schwarzenegger of California and traveling to Iowa — which holds the first caucuses of the nominating season in 2008 — to campaign with Representative Jim Nussle, a candidate for governor, and spend time getting to know state party power brokers.

"The mayor sees them as helping keep our majority, and, of course, this is how you build relationships," Mr. Carbonetti said. "It's how you go out and learn about the issues in the rest of the country. Every time you touch down in another state, you have a brand-new set of issues that you didn't know about yesterday."

Most members of Mr. Giuliani's circle express optimism that the political landscape in 2008 will be hospitable to a candidate with Mr. Giuliani's background and expertise. Significantly, several friends say, Mr. Giuliani's wife, Judith Nathan, has made clear that she strongly supports the idea of his running for president.

"If the issues in 2008 are the war on terror and leadership, Rudy scores a 10," said Vincent A. LaPadula, who was an official in the Giuliani and Bloomberg administrations and is now an investment banker. "The only other person in that class is Senator McCain." Senator John McCain of Arizona is considering seeking the Republican presidential nomination in 2008.

Because Mr. Giuliani is out of office, however, he lacks the staff and consultants, the polling data and policy operations, or the financial war chest of many prospective presidential candidates. Senator Hillary Rodham Clinton, Democrat of New York, has $17 million already for her re-election race this year; Mr. Giuliani is not raising money for himself, advisers say, and his political action committee, Solutions America, has about $300,000 on hand.

Some political allies of Mr. Giuliani say that he needs to build a national political operation to succeed in raising funds, and that, for now, he is still relying on a coterie from his City Hall days. One addition is Chris Henick, a former aide to Mr. Rove, who was brought in about three years ago.

But two advisers said confidently that $50 million could be raised in two or three months, given Mr. Giuliani's lists of donors and supporters as mayor from 1993 to 2001 and his clients at Giuliani Partners and at Bracewell & Giuliani, the Houston-based law firm in which he became a named partner last year and which significantly widened his access to key figures in the South.

Mr. Carbonetti said $50 million sounded like guesswork to him and said he would never assume a number. That said, he added, "I don't think for a second that we'll have problems raising money."


http://www.nytimes.com/2006/04/07/nyregion/07rudy.html?ei=5065&en=417bffea8c6698fb&ex=1144987200&partner=MYWAY&pagewanted=print

FalcoConservatore
30-05-06, 13:51
Ho letto la biografia di Rudolph Giuliani,e sono sicuro che pur con il partito repubblicano attualmente in difficoltà la sua sarebbe la candidatura migliore,quella di un grande uomo fedele servitore della patria americana,così come è stato per la città di New York.Se proprio alle primarie prevalesse il senatore McCain,lo vedrei comunque bene come vicepresidente,sempre un ottimo trampolino di lancio per future candidature.Ma voi che siete più esperti di me come sono le sensazioni attuali in America?Vi è qualche possibilità anche per Hillary Clinton?

Christine
30-05-06, 15:27
Ma voi che siete più esperti di me come sono le sensazioni attuali in America?Vi è qualche possibilità anche per Hillary Clinton?

Mancano piu che 2 anni. Qualcosa e' possibile.

FalcoConservatore
30-05-06, 16:46
Mancano piu che 2 anni. Qualcosa e' possibile.:D Sì,in effetti è meglio attendere,le sorprese non finiscono mai.Però vista la tua pronta risposta ti chiedo qual'è il clima attuale in vista delle prossime elezioni (mi sembra che si chiamino del''mid-term'',ma correggimi se sbaglio).I repubblicani faranno proprio la brutta fine che tutti prevedono?:-00w09d

Christine
30-05-06, 21:21
:D Sì,in effetti è meglio attendere,le sorprese non finiscono mai.Però vista la tua pronta risposta ti chiedo qual'è il clima attuale in vista delle prossime elezioni (mi sembra che si chiamino del''mid-term'',ma correggimi se sbaglio).I repubblicani faranno proprio la brutta fine che tutti prevedono?:-00w09d

Vedi qua:http://realclearpolitics.com/polls/ z9

Ma come diciamo...All politics is local.

Zefram_Cochrane
31-05-06, 13:39
Rudolph Giuliani non lo faranno candidare nel 2008, perchè non è della combriccola di Bush

faranno candidare Condoleeza Rice(che perderà)

Nicki (POL)
31-05-06, 17:05
Rudolph Giuliani non lo faranno candidare nel 2008, perchè non è della combriccola di Bush

faranno candidare Condoleeza Rice(che perderà)

Questo non lo puoi dire,dato che negli USA il candidato non lo sceglie il partito ma gli elettori con le primarie...

Zefram_Cochrane
31-05-06, 22:30
pure nei repubblicani? cmq le lobby possono agire anche lì in genere almeno in italia la maggior parte dei militanti di partito fa parte di una corrente

Zefram_Cochrane
31-05-06, 22:39
inoltre contano anche i grandi finanziatori, se non hai i soldi è impossibile non solo fare la campagna elettorale per la presidenza ma anche alle primarie meno soldi hai per farti notare meno hai probabilità di essere eletto
ed è chiaro che i grandi finanziatori agiscono in base a principi lobbystici

Ronnie
01-06-06, 07:08
pure nei repubblicani?

questo dice tutto sulla cognizione che puoi avere del sistema USA tu che lo critichi. lascia perdere va.

Condoleeza Rice è una grandissima donna di valore e di lavoro, sarebbe sicuramente una ottima candidata e spero che lo sia, eppure penso che più importante della candidatura a Presidente sia lo staff che poi quel presidente si porterà dietro. Detto questo Giuliani è ottima persona che spero possa essere candidato a Presidente, assolutamente di valore, non so come siano evoluti i suoi privati problemi personali ma spero in bene. Per quel che mi riguarda li vedrei volentieri come ticket.

Dark Knight
31-07-06, 20:41
Onore a Rudolph Giuliani

FalcoConservatore
01-08-06, 15:34
questo dice tutto sulla cognizione che puoi avere del sistema USA tu che lo critichi. lascia perdere va.

Condoleeza Rice è una grandissima donna di valore e di lavoro, sarebbe sicuramente una ottima candidata e spero che lo sia, eppure penso che più importante della candidatura a Presidente sia lo staff che poi quel presidente si porterà dietro. Detto questo Giuliani è ottima persona che spero possa essere candidato a Presidente, assolutamente di valore, non so come siano evoluti i suoi privati problemi personali ma spero in bene. Per quel che mi riguarda li vedrei volentieri come ticket.E' vero,sarebbero un ''ticket'' perfetto.Se fossi americano,sarei lì pronto per sostenerli e votarli...Speriamo che questo ''sogno'' si realizzi!

Eric Draven
23-01-07, 18:54
Visto dall'Italia,l'impressione è che se alle primarie dei democratici vincesse Hillary Clinton che è il candidato democratico più forte mediaticamente e da quel che si legge quello meglio finanziato,solo Rudy giuliani parrebbe avere le qualità giuste tra i repubblicani per contrastarla. Visto dagli Usa è uguale l'impressione?

*-RUDY-*
23-01-07, 19:10
bè devi sapere che McCain gode della stima un po' di tutti, che non è della combriccola di Bush e che è dentro al partito da più tempo.. saranno sicuramente delle primarie stellari quelle tra Giuliani e McCain.. io li stimo entrambi anche se propendo per il primo.

*-RUDY-*
23-01-07, 19:16
aggiungo che di recente Giuliani e Gringich (ex speaker alla camera) hanno pubblicato assieme un articolo sull'IRAQ sul NYT mi pare.. penso che sia un segnale che va interpretato nel seguente modo
1) rudy cerca appoggio dentro al partito, sapendo che in quello McCain parte favorito.. per cui si fa a Gringich
2) magari è l'inizio di una alleanza tra i due anche se per il ruolo di vice-presidente vorrei avere Swarzy...eheheh

Eric Draven
24-01-07, 12:22
A proposito come se la cava terminator come governatore della California?

*-RUDY-*
24-01-07, 20:52
bene.. e' un politico di buon senso... e' stato rieletto con quasi un milione di voti di vantaggio...

Eric Draven
04-03-07, 01:07
Finalmente anche qui in Italia i meanstream media si sono accorti,tra una leccata a Hillary ed un peana ad OBama,che Giuliani pare essere il più accreditato per le primarie repubblicane.....ed erano terrorizzati perchè non gli veniva in mente nulla per parlarne male...

nordista
04-03-07, 03:26
questo dice tutto sulla cognizione che puoi avere del sistema USA tu che lo critichi. lascia perdere va.

Condoleeza Rice è una grandissima donna di valore e di lavoro, sarebbe sicuramente una ottima candidata e spero che lo sia, eppure penso che più importante della candidatura a Presidente sia lo staff che poi quel presidente si porterà dietro. Detto questo Giuliani è ottima persona che spero possa essere candidato a Presidente, assolutamente di valore, non so come siano evoluti i suoi privati problemi personali ma spero in bene. Per quel che mi riguarda li vedrei volentieri come ticket.

Ammiro Condy ma credo che il Paese non sia ancora pronto a eleggere una donna di colore. Lo dico con rammarico, ma e' cosi.

-N-

PS: a proposito, si sa in Italia che gli avi di Obama erano proprietari di schiavi?

Eric Draven
04-03-07, 12:07
ovvio che no,figurarsi se i media italiani evidenziano aspetti oscuri del passato dei propri pupilli,anche se in questo caso, anche se mi sento di dire che ciò che han fatto i miei trisnonni non può condizionare il giudizio su di me. e altrettanto vale per Obama