PDA

Visualizza Versione Completa : Presentata la lista del PSd’A per il Senato. Rassegna stampa.



Su Componidori
23-03-06, 13:11
L’Unione Sarda


Psd’Az. Il segretario candidato con la Lega attacca Di Pietro e Cabras
Sardisti, Sanna contro tutti
Se si esclude la Lega che lo ospita in Lombardia nella corsa alla Camera, Giacomo Sanna ne ha per tutti. Per il leader dell’Idv Di Pietro tacciato di «sciacallaggio politico», per il dirigente nazionale della Quercia Antonello Cabras, per tutti quelli che «anche nel mio ambiente volevano la mia morte per ereditare le ceneri del partito».
L’occasione sarebbe la presentazione della lista sardista al Senato in Sardegna, dove il PSd’Az c’è, con quattro mori e tutto, capolista Beniamino Scarpa.
Ma si torna inevitabilmente sulla scelta del segretario di candidarsi con la Lega. E Sanna spara a ventaglio.
Contro Di Pietro che ha parlato di voltafaccia all’ultimo minuto: «Mi fa ridere – lo liquida Sanna. – Forze politiche che hanno difficoltà a superare lo sbarramento del 2% pretendevano di essere loro a eleggere un sardista coi nostri voti. L’avevo detto, a Adriano Salis, che finché sarò segretario non mi candiderò con l’Idv. Questo è accattonaggio politico».
Poi tocca ad Antonello Cabras, reo di «avermi proposto di candidarmi come capolista del mio partito. Avrò verso di lui lo stesso amore che ha dimostrato a me e al Psd’Az».
Infine, è il turno delle voci critiche nel partito: «La direzione sardista aveva discusso la scelta di andare da soli, e l’ha approvata con nove voti a uno», dice, in risposta a chi lo ha accusato, sì, di aver scelto in solitudine, ma soprattutto con riferimento alla scelta ulteriore di andare con la Lega.
E parla di «infiltrati al nostro interno, gente che in provincia ha mantenuto in piedi sino all’ultimo la Giunta Balletto per poi venire a manifestare qui». Poi la domanda inevitabile, sul presumibile imbarazzo, per il leader del partito fondato da Lussu, di presentarsi sotto la stessa bandiera di Calderoli, Borghezio ecc.. Sanna ribadisce: trattasi «di accordo tecnico, non politico»; e visto che a votare per lui non saranno chiamati i sardi, ma i lombardi, la scelta è «a costo zero». «Penso che la Lega stia uscendo dal recinto, è iniziato un processo di cambiamento», ma «solo il Partito, con un Congresso» potrà decidere se trasformare l’accordo da tecnico a politico.
Su Acciaro, capolista per Montecitorio con il Movimento delle Autonomie di Lombardo, dice: «Una scelta personale».
Resta l’ultima domanda: Sanna si dimetterà se non venisse eletto in Lombardia? Risposta: «Una mia eventuale elezione passa in secondo piano. L’obiettivo principale è
eleggere Scarpa senatore».


Roberta Mocco

Su Componidori
23-03-06, 13:16
La Nuova


Il «j’accuse» di Sanna diventa uno show

Con la Lega? Esplosiva replica del leader del Psd’Az a dissidenti, Ds e Idv. «Ora pensiamo a vincere qui»
di Filippo Peretti

CAGLIARI. Lo show di Giacomo Sanna. Confortato dalla presenza dei candidati al Senato e dai rappresentanti della maggioranza interna, primo fra tutti il presidente del consiglio nazionale Silvano Cadoni, il segretario del Psd’Az è stato protagonista ieri di un’esplosiva replica alla
minoranza, ai Ds (in particolare ad Antonello Cabras) e all’Italia dei Valori di Di Pietro.
E ha difeso la sua scelta («fatta con il partito») di candidarsi al Senato con la Lega in Lombardia: «E’ una candidatura tecnica, non politica: non dobbiamo niente, non ci devono niente».
E se non sarà eletto? «L’unica cosa che conta - ha detto - è vincere qui in Sardegna: dobbiamo riuscire a eleggere un sardista al Senato col simbolo dei 4 Mori».
Dopo giorni di silenzio, Sanna si è sfogato nella conferenza stampa per la presentazione dei candidati sardisti.
In una sala superaffollata, il leader dei Quattro Mori ha innanzitutto preso di mira la minoranza interna (rappresentata soprattutto dalla federazione di Cagliari guidata da Gesuino Muledda). «Mi hanno accusato di metodi antidemocratici. Io - ha detto – non ho scelto da solo. La direzione ha votato per 9 a 1, in consiglio nazionale la minoranza ha presentato un documento contrario con 16 firme su 81. La verità è che dopo che non ci siamo apparentati con nessuno nel depositare il simbolo al Viminale, stavano già festeggiando con Cabras convinti di uccidermi e di poter gestire il partito a loro piacimento. Io invece ho scelto di vivere. Se la candidatura che è stata data a me io l’avessi offerta a loro, non sarebbero bastati i 47 posti della Lega».
Sanna ha attaccato anche altri partiti. «Il livello di maleducazione e intromissione nel nostro partito è inaudito, così come l’opera di sciacallaggio oltremisura portata avanti nei confronti del Psd’Az. Non siamo sotto la tutela di nessuno e rivendichiamo con forza la nostra decisione.
Tutti quanti (ha detto riferendosi in particolare a quanto affermato da Di Pietro) hanno tenuto il malloppo ben nascosto. Alcune forze politiche che hanno difficoltà a superare lo sbarramento del
2% pretendevano di essere loro a eleggere un sardista in parlamento con i nostri voti.
Mi sarei vergognato solo al pensiero di candidarmi con un partito che si chiama Italia dei valori. L’amico Palomba fu colui che quando era presidente della Regione cacciò via i sardisti per pagare il
conto a Rifondazione comunista. Alleanze con i partiti italiani non ne avremo fatto».
Durissimo e sarcastico l’affondo al dirigente diessino Antonello Cabras: «Un ultimo ringraziamento va ad Antonello Cabras che mi ha proposto di candidarmi come capolista del mio partito. Una persona squisita, di una simpatia unica, che ha dimostrato un amore unico nei confronti del Psd’Az. Lo stesso amore che ha dimostrato nei confronti della mia persona io lo avrò non verso il suo partito ma verso la sua persona».
Sanna ha spiegato a lungo la scelta della Lega: «Quello che ci hanno negato i partiti tradizionalmente alleati, che stavano anzi lavorando per la nostra estinzione, ce lo ha offerto la Lega in nome della nostra gloriosa storia federalista. E non ci hanno chiesto niente in cambio, neanche di votare per la Lega alla Camera in Sardegna. Noi abbiamo deliberato la libertà di coscienza: invitiamo i sardisti a votare alla Camera chi voterà per noi al Senato».
Inoltre «la Lega ha intelligentemente capito che il recinto in cui si è chiusa in questi anni non sarebbe servito ad alimentare il consenso. La Lega ha iniziato un processo di cambiamento che noi ora non possiamo comunque accettare. Solo il partito, con un congresso, potrà decidere se trasformare l’accordo tecnico in accordo politico».
E ha fatto riferimento al cartello Lega- Movimento per le autonomie del siciliano Raffaele
Lombardo. «Ci sono - ha detto - tanti altri movimenti autonomisti e federalisti. Il progetto è quello di una grande alleanza anche nella prospettiva delle elezioni europee. Ma deciderà il congresso». Ben diversa, ha aggiunto, «era la costrizione cui erano piegati i sardisti in passato per eleggere
propri esponenti, come Mario Melis, nelle liste dei partiti di sinistra, con simboli che non ci appartenevano».
Quanto alla Regione, Sanna ha detto: «Non siamo né con Prodi né con Berlusconi, siamo contro chi sta governando male la Sardegna».
I capolisti del Senato, Beniamino Scarpa e Giuseppe Atzeri, hanno rivolto un appello - fatto prima anche da Sanna - «all’unità del partito attorno al nostro simbolo». Il segretario ha aggiunto: «In ogni periodo, ma soprattutto sotto elezioni, è importante il senso della militanza. Ci sono candidati che non mi hanno votato, ma che sono fedeli al partito».

Su Componidori
23-03-06, 13:20
Il Sardegna


Quattro Mori spaccati. Presentata la lista del Psd'Az per il Senato
Sanna il leghista contro tutti: «Traditi dal centrosinistra»
Il segretario sardista difende la candidatura con il Carroccio è scontro con Idv
Alessandro Zorco

Dopo un silenzio di dieci giorni Giacomo Sanna rompe gli indugi e spiega il perché della
sua candidatura con la Lega.
Presentando a Cagliari i candidati dei Quattro Mori per il Senato, il segretario sardista ha lanciato una serie di bordate contro i segretari della sinistra, colpevoli di aver cercato di affossare il partito di Lussu e Bellieni.
«Ci hanno traditi distribuendo seggi a tutti i fantasmi della politica ma non a noi».

SANNA HA DEFINITO «tecnico e non politico» l'accordo con il Carroccio. E per di più a “costo
zero”. «La Lega ha iniziato un processo di cambiamento», ha detto il segretario sardista, senza
escludere che il prossimo Congresso del PSd'Az possa trasformare l'accordo in un'intesa politica. In ogni caso, ha precisato, non saranno i sardisti a votare Lega, ma casomai i leghisti a votare lui. «Il nostro obiettivo è quello di piazzare un senatore sardista», ha detto Sanna assumendosi la responsabilità politica della sua scelta.
Rivendicando la libertà di scelta del suo Partito, Sanna approfittando dell'occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
Contro la Giunta Soru e alcuni esponenti del centrosinistra denunciando un'operazione di
«sciacallaggio» nei confronti del Psd’Az bollando come «atto di accattonaggio» l'invito di Di Pietro ai sardisti a non disperdere i voti.
Durissima la replica di Idv: Sanna «ha mendicato alla Lega un miserabile nono posto a costo di non essere eletto, sperando di far mancare al centrosinistra i voti anche dei sardisti progressisti che ci risultano essere in maggioranza nel PSd’Az». Quanto alla spaccatura interna, Sanna ha ribadito
che le scelte «non sono state fatte in solitudine, ma rispettando i criteri democratici».

Su Componidori
23-03-06, 13:22
http://img86.imageshack.us/img86/559/cartoncinielettorali7wy.jpg (http://imageshack.us)

frankobollo
24-03-06, 11:39
http://img86.imageshack.us/img86/559/cartoncinielettorali7wy.jpg (http://imageshack.us)

Bruttini questi santini... :-01#44

Su Componidori
25-03-06, 01:03
La NUOVA
24.03.2006


«E’ il Psd’Az che ha detto no all’Unione»Cabras replica al «j’accuse».
Sanna: «E’ lui l’antisardista»
di Filippo Peretti

CAGLIARI. Non si placa lo scontro tra Ds e Psd’Az per il mancato accordo elettorale e per la scelta del segretario sardista di candidarsi in Lombardia con la Lega.
Alla conferenza stampa di Giacomo Sanna, durissimo soprattutto nei confronti della Quercia, ha replicato ieri - con toni fermi ma più pacati - il leader diessino Antonello Cabras, che era stato chiamato in causa personalmente.
La replica.
«Non esiste – ha detto Cabras - alcuna motivazione di carattere personale che possa essere invocata per giustificare le scelte politiche che hanno portato a questo stato di cose. Il segretario del Psd’az aveva posto come condizione inderogabile una sua candidatura al Senato o alla Camera in una posizione che garantisse l’ingresso in Parlamento.
Purtroppo nel corso dei due incontri al tavolo dell’Ulivo non è stato possibile soddisfare la richiesta. All’in erano presenti Ds, Margherita e formazioni autonomiste lombarde e venete. Con queste ultime è stata raggiunta successivamente un’intesa che ha permesso l’apparentamento».
Cabras ha aggiunto che la proposta di candidare Sanna al Senato nella lista sardista collegata con l’Unione «era accompagnata da una garanzia, in caso di vittoria elettorale e di eventuale mancata elezione, di un ruolo per lo stesso Sanna nel governo». La scelta finale di non prendere in esame questa ipotesi «è frutto di una valutazione politica così come, difficoltà di equilibrio fra le diverse componenti politiche non hanno consentito di garantire uno spazio di sicura elezione in lista. La prima frutto di una valutazione, come dice Sanna, della maggioranza del gruppo dirigente Psd’az, la seconda di una analoga valutazione del gruppo dirigente dell’Ulivo nazionale». In conclusione, «niente di personale ma solo una difficoltà a trovare una sintesi in grado di soddisfare le aspettative in campo. Altre spiegazioni e interpretazioni sono prive di alcun fondamento, l’unico dubbio serio ancora irrisolto è perché si è accettata una candidatura in una posizione incerta con la Lega in Lombardia e la stessa cosa non la si è presa nemmeno in esame con l’Ulivo».
La controreplica.
«Al contrario di quanto afferma l’on. Cabras - ha detto ieri Giacomo Sanna - non c’è alcun dubbio ma soltanto tante certezze. La principale è che l’esponente della Quercia ha la responsabilità della rottura politica consumata per le elezioni del 9 e 10 aprile. Non è una novità, visto che Cabras anche alle elezioni del 2001 ha lavorato per escludere i sardisti da un accordo con il Centrosinistra.
Le cose andarono come tutti sanno e a poco serve cercare giustificazioni per quello che è stato e che continua ad essere un vero e proprio pregiudizio anti-sardista».

Su Componidori
25-03-06, 01:11
Il Sardegna
24.03.2006


Lo scontro. Il braccio destro di Fassino replica al leader del Psd'Az.
Cabras attacca Sanna:ha voluto l'intesa con la Lega.
Il segretario sardista va al contrattacco: l'esponente Ds è responsabile della rottura

Antonello Cabras non ci sta.
Il braccio destro di Piero Fassino replica duramente alle accuse del segretario del Psd'Az, Giacomo Sanna sulla vicenda del mancato accordo con l'Unione che poi ha convinto Sanna a chiudere con la Lega. «Il segretario del Psd’Az – ricorda Cabras - aveva posto come condizione inderogabile una sua candidatura al Senato o alla Camera in una posizione che garantisse l'ingresso in Parlamento,
purtroppo nel corso dei due incontri tenutisi al tavolo dell’Ulivo non è stato possibile soddisfare questa richiesta».
CABRAS RICOSTRUISCE tutta la vicenda, i giorni delle trattative con i dirigenti sardisti.
«L'incontro - prosegue - era di natura collegiale alla presenza di esponenti Ds, Margherita e altre formazioni autonomistiche lombarde e venete. Con queste ultime è stata raggiunta successivamente
un’intesa che ha permesso l'apparentamento.
La proposta di candidare Sanna al Senato nella lista sardista collegata con l’Unione era accompagnata da una garanzia, in caso di vittoria elettorale e di eventuale mancata elezione, di un ruolo per lo stesso Sanna nel governo». La scelta finale, ricorda Cabras, «è frutto di una valutazione politica, così come difficoltà di equilibrio fra le componenti politiche non hanno consentito di garantire uno spazio di sicura elezione». Dunque, «niente di personale ma solo difficoltà a trovare una sintesi in grado di soddisfare le aspettative.
L’unico dubbio irrisolto è perchè si sia accettata la candidatura in una posizione incerta con la Lega in Lombardia e la stessa cosa non la si è presa in esame con l’Ulivo».
Una spiegazione che Sanna respinge. «Non c'è alcun dubbio ma solo tante certezze. La principale è che l’esponente della Quercia ha la responsabilità della rottura politica». F. M N .

Davide Nurra
25-03-06, 13:44
La sostanza non cambia, è come dire meglio morire lessati o fritti.

Davide Nurra
25-03-06, 13:48
Bruttini questi santini... :-01#44
Cavolo qualche volta riusciamo a esprimere una opinione concorde.

Un po retrò devo dire, demodè.

Sai le pubblicità anni settanta?

Su Componidori
26-03-06, 13:17
Dal GDS di oggi.

Estratto intervista a Piero Fassino.


Libereremo la Sardegna dalle servitù militari

La Regione sarda sta combattendo una dura battaglia contro le servitù militari.
L'Unione al governo che farà ?
Noi appoggiamo la battaglia del presidente Soru. La Sardegna è gravata da una quantità esagerata di servitù militari che potevano avere un senso prima (:eek: :confused:) ma ora non più. La Sardegna può avere una funzione strategica negli scambi commerciali, ma perché questo avvenga è necessario che l'Isola sia liberata dalle servitù.
La Sardegna vanta un credito fiscale da 5 miliardi di euro con lo Stato: restituirete questi soldi?
Uno dei primi impegni del governo sarà proprio quello di calendarizzare con la Regione la restituzione di questo grande debito che lo Stato ha con la Sardegna.
Che ne pensa del segretario del Psd'Az candidato con la Lega in Lombardia?È solo un accordo elettorale finalizzato ad avere una presenza in Parlamento. Detto questo, il Psd'Az è una forza democratica e progressista con la quale vogliamo continuare a dialogare.


Totu innoi is impinnyus po sa Sardinnya?
E pustis, ci depeus crèi? :-01#44