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Visualizza Versione Completa : argomento difficile



puma
25-03-06, 19:03
Fra i vari interessanti argomenti trattati, non trovo i concimi e le concimazioni. Di solito mi disoriento fra svariati tipi . Unica eccezione il concime per le orchidee: unico tipo....per fortuna.
Possiamo parlarne un po'? Per esempio, fra il concime per "il verde" e "i fiori", come orizzontarsi? Per il giardino, visto che non si possono utilizzare i concimi liquidi, come si può fare e fra quelli granulari, quale scegliere? Grazie.

Liquid Sky
31-03-06, 12:48
Io non ho un giardino e per quanto riguarda le piante in vaso uso generalmente concimi liquidi di tipo universale (tranne eccezioni in cui serve un concime specifico) adatti a piante verdi o a piante da fiore, che uso rispettando le quantità senza mai esagerare oppure del sangue di bue, universale che trovi tranquillamente in commercio. Quest'anno sto provando con alcuni bastoncini da interrare a rilascio controllato, che durano circa 100 giorni. Per quanto riguarda l'orto mio padre utilizza del letame, che però ha il grosso limite di non essere sempre disponibile e di non mandare esattamente un buon odore...però è efficace e naturale.
Appena ho tempo faccio una ricerchina più approfondita e ti dico. :)

Liquid Sky
13-04-06, 17:06
CONCIMAZIONE DEI TERRENI

La pianta per vivere ha bisogno di molti alimenti nutritivi che trova nel terreno e che assorbe disciolti dall'acqua. Alcuni di questi elementi sono necessari in quantità rilevanti come azoto, fosforo, potassio, magnesio e calcio.
Altri sono sufficienti in tracce, come ferro, boro, manganese, zinco, rame, ecc.
Poiché l'uomo con il raccolto allontana la pianta dal terreno, tutte le sostanze assorbite dall'organismo vegetale vengono sottratte alla terra che ogni anno, con le colture, si impoverisce degli elementi più importanti.
Per riparare le perdite subite dal terreno mediante le colture ed i raccolti è necessario ridare gli elementi di fertilità con un'operazione detta concimazione.
I concimi sono quindi sostanze che, aggiunte al terreno, lo rendono adatto a nuove colture aumentandone il grado di fertilità. Possono essere organici ed inorganici e, a seconda dell'elemento che contengono in maggiore quantità, si possono classificare in: azotati, fosfatici, potassici, calcici.

Azoto
È l'elemento più richiesto dalle piante perché serve alla sintesi delle proteine e con la fotosintesi clorofilliana consente la crescita e lo sviluppo delle piante.
L'azoto (N) presiede allo sviluppo vegetativo e la sua manifestazione più evidente è l'aumento della superficie fogliare. Se manca, le piante sviluppano poco la parte aerea (fenomeni di nanismo), appaiono poco vigorose, ingiallite e molto più suscettibili a problemi fitosanitari. Il tappeto erboso può diradarsi sino a deperire completamente.
Una corretta concimazione evita gli scompensi che derivano da dosaggi eccessivi: crescita sproporzionata delle foglie, cellule del tessuto fogliare con pareti deboli e notevoli perdite d'acqua per traspirazione (che avviene su una superficie maggiore).

Fosforo e potassio.
L'azoto non è il solo macroelemento che si dà alle piante perché crescano sane e rigogliose: anche il fosforo e il potassio sono molto importanti poichè favoriscono la formazione delle gemme,dei fiori e dei frutti.
Il fosforo (P) è necessario per la moltiplicazione cellulare poiché trasporta l'energia necessaria per le reazioni vitali; aumenta lo sviluppo radicale e apporta piccoli ma importanti benefici. Se viene a mancare, le piante presentano scarso sviluppo, deperimenti, diminuita attività clorofilliana.
Il potassio (K) ha la funzione di controllare la trasformazione e l'assorbimento dell'azoto minerale nelle forme assimilabili. Serve nella regolazione dell'equilibrio idrico, perché facilita l'assorbimento dell'acqua e limita le perdite per traspirazione. Aumentando la concentrazione salina dei succhi cellulari permette una maggiore resistenza al freddo e al gelo. Favorisce anche il processo fotosintetico. Se manca il potassio, le piante presentano gli apici e i margini delle foglie ingialliti, minor sviluppo, tessuti molli e acquosi.

Magnesio
Il magnesio (Mg) è un elemento che partecipa direttamente alla formazione della clorofilla e contribuisce a rendere più resistenti al freddo le piante.

Calcio
Il calcio è un fertilizzante fondamentale per molte piante ma non per tutte; viene somministrato quindi solo ai terreni che ne difettano o per coltivazioni di piante con specifiche esigenze. È più facile arricchire di calcio un terreno povero che eliminarlo da un terreno che lo contiene e su cui si intende coltivare piante che non lo desiderano. Le piante che non amano il calcio, quando lo trovano sul terreno, si ammalano di un disturbo chiamato clorosi, per cui le foglie ingialliscono e la pianta soffre.


I concimi complessi sono il migliore ritrovato dell'industria chimica negli ultimi decenni. Si tratta di sostanze chimicamente combinate fra loro, contenenti diversi elementi di fertilità del terreno. Non si tratta di miscele, come si potrebbe immaginare, ma di prodotti ottenuti per sintesi in cui gli elementi sono uniti fra loro secondo leggi chìmiche. Nei concimi complessi i vari elementi come azoto, fosforo e potassio, nonché gli altri necessari in minime quantità, sono presenti in forma solubile, prontamente assimilabile e perfettamente equilibrata secondo le proporzioni ideali per il benessere della pianta.
I concimi complessi si dicono binari se contengono due elementi di fertilità, come ad esempio il 25-10 che contiene azoto e fosforo ma manca di potassio, si dicono temari se contengono i tre elementi necessari, cioè azoto, fosforo e potassio.
I vantaggi offerti dai concimi complessi sono molti: maggiore facilità di trasporto e di conservazione (minore ingombro) semplicità di distribuzione sul terreno e notevole risparmio di tempo, migliore utilizzazione da parte della pianta, dovuto soprattutto al fatto che tali concimi vengono preparati in forma granulare per cui ogni granulo è un piccolo alimento completo contenente tutti i principi nutritivi. Tali concimi vengono messi in commercio con nomi che ne indicano nello stesso tempo la composizione e il titolo cioè la percentuale degli elementi presenti.

I concimi di natura organica sono molti ed il loro uso è antichissimo. Il più noto e di gran lunga più importante è il letame o stallatico. In seguito alla meccanizzazione dell'agricoltura il numero dei bovini da lavoro è diminuito moltissimo e quindi è difficile trovare letame in quantità sufficiente alla fertilizzazione del terreno. È il concime ideale perché ricco di elementi di fertilità, rende più compatti i terreni sciolti e più sciolti i terreni compatti; per le fermentazioni che lo trasformano riesce ad alzare la temperatura del terreno ed è usato per la preparazione dì semenzai e letti caldi.
Altri concimi organici sono il sangue secco proveniente dai macelli ed opportunamente lavorato, la farina di ossa, le alghe marine, la cenere di legna, ecc.

Fonti:
http://www.zr-giardinaggio.it/concimazione.htm
http://www.hidroself.it/hidroselfweb/nuova_pagina_54.htm

Liquid Sky
13-04-06, 17:12
Il letame e la composta sono i due fertilizzanti più usati per la concimazione degli orti soprattutto per quelli non aventi uno scopo commerciale; entrambi correggono gli eventuali squilibri di sostanze presenti nel terreno avvicinandolo alla situazione ottimale per le coltivazioni.

Letame: spesso quando si parla di letame si pensa subito ai residui organici, solidi e liquidi, derivanti dall’allevamento bovino, in realtà qualsiasi residuo organico può essere considerato letame adatto per essere utilizzato come fertilizzante negli orti. Il letame equino e bovino sono i più difficili da reperire, sia perché sono quasi sempre prodotti ed utilizzati (dal coltivatore), sia perché hanno un “mercato” se vogliamo inesistente. Il letame fresco non è un buon letame in quanto per essere tale deve subire una serie di fermentazioni in un periodo di tempo chiamato periodo di invecchiamento. Tali fermentazioni consentono la trasformazione della materia organica in Humus, e le sostanze organiche che vi sono comprese in sali ammoniacali e nitrici.
Le condizioni ottimali per lo svolgimento delle fermentazioni si hanno ammucchiando il letame nella cosiddetta concimaia, una specie di recinto il cui suolo ha una lieve pendenza la quale consente il raccoglimento dei liquami adatti per le concimazioni di copertura. Nel letame in fermentazione non devono essere aggiunti concimi chimici, solfati o altro.

Tra i diversi tipi di letame utilizzati per la concimazione quello di pecora è molto più ricco di quello di equino. Il letame di coniglio e quello di colombi se somministrato adeguatamente può fornire ottime quantità di sostanze.

Letame bovino
Molto apprezzato per la concimazione dei giardini ed è adatto per terreni sabbiosi; matura in circa sei mesi e contiene mediamente il 35 per mille di azoto, l'1,5 per mille di acido fosforico e il 3,5 per mille di potassio, oltre, naturalmente, a moltissime altre sostanze utili alla crescita delle piante.

Letame di cavallo
Particolarmente indicato per i terreni argillosi. Contiene gli elementi fertilizzanti principali in quantità doppia rispetto a quello bovino e non dovrebbe mai essere utilizzato fresco. È maturo in 68 mesi.

Letame di polli o pollina
È formato dagli escrementi degli animali da pollaio insieme alla lettiera costituita da segatura o piccoli trucioli di legno. L'utilizzo di sabbia come lettiera è da evitare per la sua scarsa capacità di fissare gli elementi nutritivi contenuti nei prodotti di rifiuto. Il letame dei polli e di tutti i volatili in genere è molto ricco di elementi fertilizzanti. La pollina non va mai utilizzata fresca e deve essere aggiunta al terreno ben sminuzzata e asciutta, dopo 34 mesi di maturazione.

Letame di coniglio o coniglina
È un po' meno ricco in elementi nutritivi rispetto alla pollina. Va impiegato e trattato allo stesso modo della pollina, mescolandolo con torba durante la maturazione.


Composta: la composta si può definire un materiale vegetale fermentato, decomposto, naturalmente omogeneizzato. Chiunque proprietario di un giardino anche se piccolo, può realizzare la composta.
Si prepara utilizzando recipienti diversi, ad esempio casse di legno o di rete, mastelli ecc; qualsiasi recipiente è adatto purché sia privo di fondo. Anche in un angolo ombroso dell’orto si può realizzare una struttura a semicerchio di muro a secco da destinare al raccoglimento di tutti i materiali organici di scarto (tra i quali maggiormente i residui vegetali), che andranno a formare la composta. Le composte realizzate sul terreno a nudo ovvero senza l’utilizzo di appositi spazi, devono essere sempre ricoperte con un buon strato di terra o paglia lungo i fianchi. Il cumulo di materiale non necessita di rimozioni o rivoltamenti; può essere in uso dopo 3, 6, 10, 12 mesi a seconda del materiale che è stato utilizzato. Ovvio è, che rami, radici, torsoli, aghi di pino si decompongono più lentamente di foglie o erba falciata, per la forte composizione che li caratterizza. La composta è pronta per l’uso nel momento in cui rassomiglia ad un terriccio di colore bruno – nero, ed è priva di odori sgradevoli.

Lo stallatico è il classico concime organico che si usa per la concimazione (universale); il suo utilizzo è consigliato soprattutto nella stagione primaverile in quanto grazie alla sua continuità riguardo la cessione di sostanze, non si dovrebbero presentare problemi fino alla fine della stagione estiva. Questo concime si usa anche per le preparazioni sia del letto di semina per i tappeti erbosi sia dei letti per la posa in opera del prato pronto; personalmente sconsiglio il suo utilizzo anche nel periodo primaverile in quanto cedendo calore a seguito delle fermentazioni dovute alle frequenti irrigazioni, favorisce la riproduzione dei funghi che soprattutto nei periodi caldi invadono i nostri prati, formando ampie chiazze che prima ingialliscono, poi aggravandosi disseccano.

Cornunghia: È costituita da frammenti finemente sminuzzati di corna e unghie di animali; è un buon concime ricco di azoto organi o e anidride fosforica.
La sua capacità di cedere lentamente gli elementi nutritivi contenuti la rende particolarmente adatta a sostenere, da un punto di vista nutritivo, le colture per un lungo periodo.

Sangue secco: Come la cornunghia è un sottoprodotto della macellazione degli animali allevati per uso alimentare. Si presenta sotto forma di polvere e viene impiegato come concime organico ricco di azoto. Contiene azoto in percentuale variabile dal 5% al 10% ed è utilizzato dalle piante abbastanza prontamente.

Farina di pesce: È il residuo della lavorazione del pesce conservato. Opportunamente essiccato e ridotto in polvere diventa un discreto concime azotato, meno ricco del sangue secco, ma provvisto anche di una certa quantità di fosforo.

tratto da:
link (http://www.agrizeta.com/article.php?sid=62)
[/URL][URL="http://www.pianteamiche.com/tecniche/tecniche.php?code=ECPZ-060325"]link (http://www.agrizeta.com/article.php?sid=62)

Liquid Sky
13-04-06, 18:12
Il sovescio

E' una vecchia tecnica agricola che torna attuale, per aumentare la fertilità biologica del terreno.
Il sovescio consiste nella semina di un particolare gruppo di piante destinate ad essere sfalciate allo stadio giovanile, prima che vadano a seme, e interrate allo scopo di arricchire il terreno.
Con l’interramento di erbai invernali di leguminose, piante particolarmente adatte, si possono fornire al terreno apporti di azoto.
Ma il sovescio, detto anche concime verde, può essere fatto anche seminando graminacee, crucifere ed altre specie erbacee. L'interramento non deve essere fatto a grandi profondità altrimenti il processo di compostaggio rallenta per assenza di ossigeno.

I più importanti benefici per la fertilità generale del suolo sono:

1 - le radici di un erbaio, con il loro notevole sviluppo, "lavorano" lo strato di terreno esplorato (che varia a seconda della specie), ne aumentano la porosità e migliorano la capacità di ritenzione idrica.
Contemporaneamente gli essudati radicali ed i microrganismi, che si sono associati, esercitano un’azione positiva sulla struttura dell’humus, rendendolo stabilmente grumoso. Il miglioramento delle proprietà fisiche di quel tipo di terreno é tale che, normalmente, la semina della coltura successiva non richiede lavorazioni profonde.

2 - il sovescio può essere seminato in periodi in cui il terreno verrebbe tenuto nudo (es. fra la raccolta del grano e la semina del girasole): in questo modo effettua un’efficace protezione dall’erosione, da un’eccessiva mineralizzazione dell’humus e dallo sviluppo di erbe infestanti. Inoltre la pianta utilizza per il suo sviluppo i residui di fertilizzanti naturali che non sono stati consumati dalla coltura precedente e che sono quindi ancora disponibili nel terreno.
Di qui l’importantissimo ruolo che i sovesci possono giocare nel ridurre la lisciviazione degli elementi solubili (azoto, potassio, calcio e magnesio) ad opera delle piogge autunnali. In questo modo si può rendere più efficiente l’uso dei fertilizzanti naturali (con notevoli risparmi economici).

3 - le radici assorbono i macro e microelementi presenti nel terreno anche a livelli profondi e li mettono a disposizione delle colture successive in forme facilmente assimilabili; inoltre, nel caso in cui si utilizzino le leguminose, che fissano l’azoto atmosferico nei tubercoli radicali, si ha anche un "concimazione" azotata disponibile per le colture successive.

4 - l’apporto di sostanza organica facilmente fermentescibile in seguito all’interramento di piante verdi stimola la crescita e l’attività dei microrganismi del suolo; si ha così una più veloce decomposizione dei residui di colture precedenti e una minore incidenza di malattie da patogeni del terreno come, ad esempio, il mal del piede dei cereali.

5 - il sovescio può essere di aiuto nella lotta ai parassiti delle rotazioni; un esempio e’ la coltivazione di erbai di crucifere resistenti ai nematodi radicali, come alcune varietà di rafano, prima della semina della barbabietola da zucchero.

link (http://www.mednat.org/agri/sovescio.htm)


Piante da sovescio (http://www.biopuglia.iamb.it/arboree/web1828.htm)


[/URL][URL="http://www.ecoitaly.net/caparsa/Immagini/sovescio.jpg"]http://www.ecoitaly.net/caparsa/Immagini/sovescio.jpg (http://www.ecoitaly.net/caparsa/Immagini/sovescio.jpg)
Immagine del sovescio prima dello sfalcio