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Visualizza Versione Completa : Campagna elettorale Trieste



Mitteleuropeo
19-04-06, 14:21
Ieri ero alla Stazione Marittima alla manifestazione di Rosato. Ho notato punti positivi e punti negativi.

Positivi:

1. La consapevolezza che la politica si fa dialogando con la gente e non chiudendosi in Municipio o andando a cena da qualche amico a Barcola.
2. Un attacco chiaro alla presidente dell' Autorità Portuale, meritato se non altro per l' insuccesso dell' Anek e per il declino del porto da quando è arrivata.
3. La denuncia che la vendita di terreni comunali per far fronte all' abolizione dell' ICI, a parte essere economicamente insensata (la vendita è un' una tantum, mentre l' ICI viene incassata ogni anno), è soprattutto una speculazione edilizia, per rendere edificabili terreni che finora non lo sono. Sappiamo che Dipiazza è circondato di architetti, che forse non si accontentano di qualche piazza adattata ai gusti nostalgici di chi la commissiona...

Negativi:

1. Tutto il discorso di Illy sulle potenzialità del porto di Trieste, al pari di quello omologo di Dipiazza, fa acqua: so di toccare un dogma, ma gente molto ben informata mi ha fatto quattro conti su quanti posti di lavoro dà veramente un porto, nell' era dell' automazione e dei container. D' accordo che un porto senza infrastrutture è perdente, ma non sarebbe il caso di riflettere se tutto questo accanirsi sul porto, di cui ormai abbiamo tutti le palle piene, sia veramente il toccasana per l' economia di Trieste? Non sarebbe piuttosto il caso di pensare all' insediamento di imprese del terziario, tipo import-export, servizi, cultura nel senso più ampio della parola, che, oltre ad inquinare meno delle navi, porterebbero più posti di lavoro? Al Molo Settimo lavorano 35 gruisti 35 :rolleyes:

2. Il turismo è senz' altro una grandissima risorsa, ma nessun accenno ai punti dolenti:

* senza alberghi con spiaggia il turista centro-europeo non verrà mai a soggiornare a TS o provincia. Sarebbe il caso di pensare a chiudere - con le buone o con le cattive, tipo controlli continui della GdF, studi sull'impatto ambientale, studi sulla voragine che la gente della cava sta aprendo sotto la SS 14, la cava di Sistiana e finalmente valorizzare la Costa dei Barbari. Anche l' Hotel alle Ginestre sarebbe una cosa positiva, ma non vedo che nessuno ci sta mettendo seriamente mano.

* Il turista non viene a TS per andare al Teatro, per quello ci sono città, tipo Salisburgo, con cui TS non potrà mai competere. Viene anche per fare qualche gita nei dintorni, approfittando di poter girare per 4 Paesi con distanze brevi. Se ha l' auto, la cosa è anche possibile, ma un poveraccio che arriva in aereo, come fa ad andare con i mezzi pubblici in giornata a Postumia, Lubiana, Klagenfurt?


Questi punti non li tocca nemmeno Dipiazza, per cui la mia preferenza per Rosato si basa soprattutto sulla stima per l' onestà della persona e per avere dietro di sè Illy con il suo progetto di Euroregione (ma perchè non l' ha nemmeno nominata in campagna elettorale?).
Se dovessi basarmi solo sui programmi, butterei il soldo: sono sostanzialmente identici.

wreckage
20-04-06, 00:59
per chi ne fosse interessato, ricevo e inoltro:


Oggi alle 17.00 il confronto finale DIPIAZZA-ROSATO sul web www.riflessivisivi.net

in diretta dal Teatro Miela di Trieste.
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Consulta provinciale degli Studenti di Trieste - Commissione Educazione al voto

in collaborazione con IL PICCOLO

presenta


Confronto tra i candidati al Comune di Trieste

Gli studenti triestini a confronto con Roberto Dipiazza ed Ettore Rosato, candidati sindaco al Comune di Trieste al ballottaggio del 23 e 24 aprile

moderano Beniamino Pagliaro e Lorenzo Tommasini

Giovedì 20 aprile 2006 ore 17.00

Teatro Miela - Trieste

Cenerentola82
21-04-06, 09:06
Da inCittà

Intervista a DiPiazza

Sicuro di vincere non lo è (e nemmeno il suo avversario, s'intende), ma Roberto Dipiazza, in un certo senso, una piccola affermazione è convinto di averla già ottenuta.
“Si può dire che la città abbia già scelto - conferma - perché al primo turno ho vinto io, seppure di poco”.
Quindi, sindaco, si sente in vantaggio in vista del ballottaggio?
“Beh, il 9 e 10 aprile i cittadini mi hanno espresso tutto il loro apprezzamento, perché mi hanno assegnato più voti del mio avversario. Spero che i triestini confermino questa intenzione fra due giorni, e d'altronde girando in queste ore per le vie del centro mi sono reso conto dell'affetto che la gente prova per me. Il primo round, insomma, è stato mio: ora vedremo il secondo”.
Quanto conterà l'affluenza? E' vero che le sue chance aumenteranno se ci sarà più gente alle urne?
“Questo non lo so, di certo credo che partecipare alle elezioni sia un diritto/dovere al quale i nostri concittadini non vorranno rinunciare.Chi vuole che io resti sindaco andrà sicuramente a votare, ne sono sicuro, quindi non devo preoccuparmi. E poi sono tranquillo anche perché questa volta, rispetto a due settimane fa, non si saranno 6 o 7.000 schede nulle come il 9 e 10 aprile: a me sono mancati solo 1.000 voti per essere rieletto già al primo turno, probabilmente con qualche scheda valida in più non ci sarebbe stato nemmeno bisogno del ballottaggio…”.
Da che parte staranno gli elettori delle liste minori escluse dopo la prima votazione?
“Ufficialmente in pochi hanno dato chiare indicazioni ai propri simpatizzanti, ma a parole in molti mi hanno assicurato che faranno confluire i loro consensi su di me. La Democrazia Cristiana, ad esempio, si è spaccata a metà, ma al di là delle opinioni dei loro vertici non credo che gli elettori della Dc voteranno a sinistra. E poi più di qualcuno che ha scelto Prodi alle politiche mi ha assicurato che non voterà per Rosato al ballottaggio di domenica, quindi credo che su di me pioveranno anche alcuni consensi di chi idealmente sta col centrosinistra ma non vuole eleggere come sindaco il mio avversario”.
La prima cosa che farà in caso di rielezione?
“Ho centinaia di cantieri aperti da Barcola a Borgo San Sergio, quindi il primo pensiero sarà per la conclusione di tutte queste opere. Inoltre c'è l'ultimazione della variante del piano regolatore, per la quale sono già stanziati i finanziamenti: proseguiremo immediatamente anche in questo, senza fermarci un momento”.
Qual è la differenza principale, a suo avviso, fra lei e Rosato?
“Lui è un bravo ragazzo, però non credo che sappia cosa significhi gestire un'azienda come il Comune con 3.200 dipendenti… Io sono un imprenditore, lui no, io ho lo spirito pragmatico di chi è abituato a dirigere, lui invece è il teorico del virtuale. Ho letto le sue 93 pagine di programma, mi sembrava la Divina Commedia, tutta piena di frasi arzigogolate e con scarso senso pratico. Dalla mia parte ci sono i fatti, dalla sua le chiacchiere: ecco cosa differenzia il sottoscritto da Rosato”.

Intervista a Rosato

L'ottimismo è alto, così come la consapevolezza che la battaglia sarà dura e che molto probabilmente si concluderà con lo spoglio dell'ultima scheda. Ettore Rosato, lo sfidante di Dipiazza per la carica di sindaco di Trieste, si aspetta molto da questo ballottaggio ma sa benissimo che non sarà una passeggiata. “La situazione è in equilibrio, ma credo che i nostri concittadini abbiamo capito che il mio progetto concerne il rilancio del territorio a 360 gradi”.
Va di moda dichiarare cosa si farà, in caso di elezione, nei primi 100 giorni del proprio mandato…
“Il piano regolatore sarà uno dei punti fermi, e contemporaneamente mi concentrerò da subito sulla riorganizzazione dei servizi sociali, perché è fondamentale essere in grado di assicurare alle famiglie ed alle persone più bisognose l'aiuto che non è stato fornito in questi ultimi cinque anni. Questi saranno i miei primi intendimenti”.
Qual è la sua opinione sull'eventuale posizionamento nel golfo del rigassificatore?
“La mia posizione, innanzitutto, è quella di ricordare a tutti che è stato il governo Berlusconi a proporre l'installazione di questa struttura nella provincia di Trieste. Da parte nostra dipenderà molto dall'esatto contenuto della proposta, che valuteremo quando l'iter di presentazione sarà completo. Nel caso in cui il progetto sia a garanzia dell'interesse di tutti i triestini lo approveremo, altrimenti no”.
Le liste escluse dal ballottaggio sono più vicine a lei o a Dipiazza?
“La Democrazia Cristiana ha dato un'indicazione chiara, appoggiando il sottoscritto. Anche altri mi hanno garantito il sostegno, pur non ufficialmente.
Io mantengo un atteggiamento di grande responsabilità, nel senso che l'apertura ad altre forze è legata alla condivisione del nostro programma”.
Il suo avversario avrà l'appoggio di Berlusconi, quest'oggi, nel rush finale della campagna elettorale. E lei?
“Non ne ho bisogno, le elezioni politiche si sono già concluse, ed oltretutto con la vittoria del centrosinistra, per cui non riesco a capire cosa venga a fare a Trieste il leader dell'opposizione. Se sia un segno di debolezza di Dipiazza non lo so, di certo non vedo il valore aggiunto”.
Qual è la differenza sostanziale fra lei ed il suo antagonista?
“La concretezza e la capacità di lavorare assieme alla gente: questo mi distingue da Dipiazza. E poi io credo di saper guardare al di là dell'ordinaria amministrazione: sono convinto che la città debba ambire a qualcosa di più. Io sarò il primo cittadino di tutti, non creerò contrapposizioni come invece è stato fatto negli ultimi anni dal centrodestra sia a livello nazionale che locale: le divisioni non portano da nessuna parte”.

Mitteleuropeo
25-04-06, 21:01
A campagna finita ed elezioni concluse, che ve ne pare?
Io immaginavo un tale risultato e ne do la colpa almeno in parte ad Illy, che non ha sostenuto abbastanza i candidati della sua coalizione e che non ha aperto il suo movimento a chi non fosse "amico degli amici".
La disputa con Prodi, poi, non ha giovato per nulla alla causa: data l' assenza di strutture sul territorio delle Liste Civiche, esistente già a TS, figuriamoci poi nel resto..., era una pretesa assurda volerle imporre in tutta Italia.
La frase giusta l' ha detta Federica Seganti: " Illy vince solo se scende in campo lui stesso". Aggiongerei "anche se fa scendere in campo facce nuove".

Cenerentola82
26-04-06, 09:37
Da InCittà

Elezioni, da Trieste una lezione di stile
Tutti i giornali sottolineano il comportamento dell’elettorato e il fair play di vincitori e vinti

Con le elezioni amministrative che si sono concluse alle 15 di lunedì, ma soprattutto con ciò che è accaduto nelle ore immediatamente successive, la nostra città ha ottenuto un importante e meritato successo di immagine.
Bastava scorrere i quotidiani di ieri - dal Corriere della Sera a Repubblica, dalla Stampa al Giornale - per vedere come tutti fossero d’accordo nel sottolineare il grande senso civico dei triestini: degli elettori che sanno distinguere tra un voto e l’altro, degli eletti che rendono onore agli avversari, degli sconfitti che riconoscono i meriti dei vincitori. Uno scenario davvero inusuale in un Paese in cui, a venti giorni dalla conclusione delle elezioni politiche, il governo uscente ancora stenta a prendere atto di un verdetto contemplato dalla legge e certificato dal Viminale, dalle Corti d’Appello e dalla Corte di Cassazione. Nulla del genere è accaduto a Trieste, dove Dipiazza si è addirittura detto disponibile a immaginare un incarico operativo per il suo sfidante e dove Scoccimarro si è ben guardato dal brandire le circa 2.300 schede bianche e nulle come una clava in grado di intimorire gli uffici elettorali e l’opinione pubblica.
Una lezione di stile che Trieste ha impartito all’Italia della politica e dei giornali, tutti assai interessati all’esito di quello che era stato presentato come un test d’appello rispetto al voto nazionale del 9 e 10 aprile. E’ invece accaduto che i triestini abbiano deciso ancora una volta di ragionare con la propria testa, finendo con l’esprimere un voto “disgiunto” che consegna al centrodestra il Comune e al centrosinistra la Provincia (oltre che il municipio di Muggia).
L’alto numero di astensioni - un dato solo parzialmente “fisiologico” nei turni di ballottaggio - non ci scandalizza perché conferma che la contesa amministrativa non è stata vissuta come uno scontro di civiltà. Naturalmente le elezioni non sono solo un avvenimento agonistico, anche se ne hanno le caratteristiche.
In palio ci sono sì onore, scudetti (in questo caso fasce tricolori) e gioia dei tifosi, ma ci sono soprattutto denari e potere. L’urbanistica, le attività economiche, i servizi pubblici, l’equità delle politiche fiscali, la concretezza dello stato sociale: su questi temi si misurano idee e responsabilità di chi amministra. Da questo punto di vista, il vero campionato inizia adesso.

Mitteleuropeo
26-04-06, 11:18
Pensavo che il copyright per "questione di stile" fosse in altre mani ;-).

Comunque, complimentarsi per un comportamento semplicemente ovvio e, se tanto "ovvio" non lo fosse, dettato dalla nota ipocrisia di certi ambienti, da ambo le parti, mi sembra sensazionalismo puro.

Cenerentola82
26-04-06, 11:30
Pensavo che il copyright per "questione di stile" fosse in altre mani ;-).

Comunque, complimentarsi per un comportamento semplicemente ovvio e, se tanto "ovvio" non lo fosse, dettato dalla nota ipocrisia di certi ambienti, da ambo le parti, mi sembra sensazionalismo puro.

Ho seguito un po' di campagna elettorale, sia nazionale che locale, e secondo me non ci sono paragoni sulla qualità e sul fair play.
Noi siamo un altro paese. Decisamente più civile.

Mitteleuropeo
27-04-06, 14:07
Ho seguito un po' di campagna elettorale, sia nazionale che locale, e secondo me non ci sono paragoni sulla qualità e sul fair play.
Noi siamo un altro paese. Decisamente più civile.

* Ovviamente concordo, ma mi chiedo fino a quando lo saremo. Vedo già segni di cedimento, soprattutto in tema di clientelismo/nepotismo :-01#44

Pensi che Rosato sarebbe meglio della Monassi come presidente del Porto?
E se invece di parentela o premio di consolazione si trovasse un vero esperto in materia e si desse a Rosato una carica più consona al suo curriculum? penso che lui stesso ci starà riflettendo.

(comunque, non è solo per questo checritico il clientelismo triestino, ci sono mille esempi lampanti ogni giorno, dalla cartolarizzazione di aree comunali ora inedificabili ai compensi di assessori esterni)

Cenerentola82
27-04-06, 14:14
Pensi che Rosato sarebbe meglio della Monassi come presidente del Porto?

Credo che il problema non si ponga...

Comunicato stampa dal sito di Rosato Trieste, 27 aprile 2006

"Ap, non mi candido alla presidenza"
“Ringrazio della fiducia accordatami da Cgil, Cisl e Uil, ma la presidenza dell'Autorità portuale non è nei miei programmi”.

Così Ettore Rosato commenta le notizie di stampa apparse oggi sul quotidiano locale che lo indicherebbero quale futuro presidente dell’Ap.
“Identificheremo comunque per quel ruolo, aggiunge, candidati di alto profilo e competenza, capaci di rilanciare il nostro porto, che è la grandissima risorsa economica a disposizione di Trieste, con l'obiettivo di raccogliere intorno a questa scelta accanto alle istituzioni anche operatori e parti sociali. E rassicuro il centrodestra: non sono alla ricerca di "compensazioni". Il mio è stato un servizio alla città e continuerà a esserlo”.

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Come presidente dell'autorità portuale ho sentito fare il nome di Boniciolli mentre in campagna elettorale, anche se non so quanto scherzosamente, DiPiazza aveva proposto a Rosato un'assessorato rivolto al sociale. Però i partiti della sua coalizione non glielo lasceranno fare, sarebbe una poltrona in meno da spartirsi.

Mitteleuropeo
27-04-06, 14:43
Non conoscevo il comunicato: ha dimostrato ancora una volta di avere buon senso. In quanto alla "compensazione": penso che un ex-deputato ed ex-candidato sindaco non dovrà "cercarla"...

Per il Porto avevo sentito anch'io parlare di Boniciolli: sarebbe stato un sindaco mediocre (beh, tutto è relativo), però potrebbe essere un buon presidente dell' Ap: con Venezia ha lavorato bene, ecologia a parte, ma Trieste non presenta quei problemi, dovrebbe riuscirgli bene.

Cenerentola82
27-04-06, 14:57
Non conoscevo il comunicato: ha dimostrato ancora una volta di avere buon senso. In quanto alla "compensazione": penso che un ex-deputato ed ex-candidato sindaco non dovrà "cercarla"...

Per il Porto avevo sentito anch'io parlare di Boniciolli: sarebbe stato un sindaco mediocre (beh, tutto è relativo), però potrebbe essere un buon presidente dell' Ap: con Venezia ha lavorato bene, ecologia a parte, ma Trieste non presenta quei problemi, dovrebbe riuscirgli bene.

Ho sentito anche fare il nome di Rosato come sottosegretario, mi sembra ai trasporti, nel governo Prodi.