Dottor Zoidberg
19-04-06, 21:36
CAPELLO STRIGLIA JUVE,SE ANDIAMO AVANTI COSI'...
TORINO - Bocche cucite alla Juventus e cancelli sprangati al centro d'allenamento della 'Sisport', ma il malumore bianconero passa oltre le palizzate fisiche e virtuali erette dal club bianconero all'indomani della cocente eliminazione in Champions League per mano dell'Arsenal. Solo lo scudetto, quasi in tasca e poi divenuto d'improvviso sfuggente come una saponetta bagnata, potra' riportare sorrisi e calma.
La difficolta' a chiudere il conto in campionato e a rimuovere le ruggini che si sono formate in Coppa, e' ben testimoniata dal tormentato allenamento odierno, interrotto a piu' riprese dal tecnico Fabio Capello, abbastanza vicino a orecchie indiscrete perche' le sue parole filtrassero all'esterno. ''Se andiamo avanti cosi', e' meglio tornare a casa'': e' stato il primo rimbrotto del tecnico, che ha rimproverato ai suoi giocatori un impegno giudicato non sufficiente sul campo. Capello ha poi 'bastonato' gli attaccanti, sottolineando ''le 6-7 palle gol fallite a ogni partita'' e i difensori, rei di ''non curare la marcatura a uomo''.
A fine seduta, tutti i bianconeri sono tornati a capo chino negli spogliatoi.
Il finale di stagione e' diventato cosi' inaspettatamente (fino a un paio di settimane fa) pieno di guai per la Juventus e per Capello, in stridente contrasto con il +5 in campionato. Un margine piu' discreto, a quattro turni dalla fine, ma non piu' rassicurante per il vistosissimo calo di condizione fisica e mentale della truppa bianconera. Piu' che la risalita del Milan ai bianconeri fa paura la loro stessa crisi di gioco e risultati, il calo di fiducia solo tamponato dal gol in extremis di Cannavaro contro il Cagliari. Capello, poi, sembra davvero tormentato da un dubbio amletico: restare alla Juventus e ritentare l'assalto alla Champions sfuggita per l'ennesima volta o accettare le lusinghe dell'Inter.
Non e' un mistero che, dopo svariati fallimenti anche nella gestione della squadra, Moratti vorrebbe giocarsi l'ultima carta e affidare la Beneamata a quello che, per esperienza e carisma, e' giudicato il miglior tecnico sulla piazza: Fabio Capello, appunto.
Lo stesso allenatore goriziano e' tentato dalla sirena nerazzurra: ha vinto a Milano, sulla sponda rossonera, alla Roma, alla Juventus, al Real Madrid. Ripetersi all'Inter sarebbe un risultato sensazionale, il solo provarci una sfida tra le piu' stimolanti, forse la piu' accattivante in assoluto, considerata la lunghissima serie di delusioni ingoiate dai nerazzurri negli ultimi tre lustri abbondanti.
Allo stesso tempo, pero', Capello e' stuzzicato da un'altra sfida che non vuole rassegnarsi a perdere: riportare la Juventus al successo nella Champions League, e possibilmente nel modo piu' netto possibile. Per centrare il traguardo 'proibito', Capello ha chiesto un restyling alla squadra ben piu' profondo di quello ipotizzato qualche mese fa. La rosa va rafforzate e ringiovanita, gli acquisti di Cristiano Zanetti e Marchionni non sono che la primissima tranche di un mercato che si annuncia intenso e pieno di colpi. Camoranesi, per cui il club ha presentato ricorso d'urgenza per la squalifica di due giornate, quasi sicuramente sara' ceduto, vanno gestiti il probabile declino di Nedved e Thuram, i rebus Ibrahimovic e Vieira, lo stesso punto interrogativo legato al rendimento di Del Piero e Mutu.
Il primo problema, pero', e' molto contingente e immediato: tornare alla vittoria dopo quaranta giorni di digiuno e battere la Lazio, sabato al 'Delle Alpi'. Tenere il vantaggio sul Milan, deluso dalla sconfitta nel primo round con il Barcellona, non e' impresa titanica. Capello mandera' in campo i piu' freschi e motivati, su questo non c'e' alcun dubbio.
TORINO - Bocche cucite alla Juventus e cancelli sprangati al centro d'allenamento della 'Sisport', ma il malumore bianconero passa oltre le palizzate fisiche e virtuali erette dal club bianconero all'indomani della cocente eliminazione in Champions League per mano dell'Arsenal. Solo lo scudetto, quasi in tasca e poi divenuto d'improvviso sfuggente come una saponetta bagnata, potra' riportare sorrisi e calma.
La difficolta' a chiudere il conto in campionato e a rimuovere le ruggini che si sono formate in Coppa, e' ben testimoniata dal tormentato allenamento odierno, interrotto a piu' riprese dal tecnico Fabio Capello, abbastanza vicino a orecchie indiscrete perche' le sue parole filtrassero all'esterno. ''Se andiamo avanti cosi', e' meglio tornare a casa'': e' stato il primo rimbrotto del tecnico, che ha rimproverato ai suoi giocatori un impegno giudicato non sufficiente sul campo. Capello ha poi 'bastonato' gli attaccanti, sottolineando ''le 6-7 palle gol fallite a ogni partita'' e i difensori, rei di ''non curare la marcatura a uomo''.
A fine seduta, tutti i bianconeri sono tornati a capo chino negli spogliatoi.
Il finale di stagione e' diventato cosi' inaspettatamente (fino a un paio di settimane fa) pieno di guai per la Juventus e per Capello, in stridente contrasto con il +5 in campionato. Un margine piu' discreto, a quattro turni dalla fine, ma non piu' rassicurante per il vistosissimo calo di condizione fisica e mentale della truppa bianconera. Piu' che la risalita del Milan ai bianconeri fa paura la loro stessa crisi di gioco e risultati, il calo di fiducia solo tamponato dal gol in extremis di Cannavaro contro il Cagliari. Capello, poi, sembra davvero tormentato da un dubbio amletico: restare alla Juventus e ritentare l'assalto alla Champions sfuggita per l'ennesima volta o accettare le lusinghe dell'Inter.
Non e' un mistero che, dopo svariati fallimenti anche nella gestione della squadra, Moratti vorrebbe giocarsi l'ultima carta e affidare la Beneamata a quello che, per esperienza e carisma, e' giudicato il miglior tecnico sulla piazza: Fabio Capello, appunto.
Lo stesso allenatore goriziano e' tentato dalla sirena nerazzurra: ha vinto a Milano, sulla sponda rossonera, alla Roma, alla Juventus, al Real Madrid. Ripetersi all'Inter sarebbe un risultato sensazionale, il solo provarci una sfida tra le piu' stimolanti, forse la piu' accattivante in assoluto, considerata la lunghissima serie di delusioni ingoiate dai nerazzurri negli ultimi tre lustri abbondanti.
Allo stesso tempo, pero', Capello e' stuzzicato da un'altra sfida che non vuole rassegnarsi a perdere: riportare la Juventus al successo nella Champions League, e possibilmente nel modo piu' netto possibile. Per centrare il traguardo 'proibito', Capello ha chiesto un restyling alla squadra ben piu' profondo di quello ipotizzato qualche mese fa. La rosa va rafforzate e ringiovanita, gli acquisti di Cristiano Zanetti e Marchionni non sono che la primissima tranche di un mercato che si annuncia intenso e pieno di colpi. Camoranesi, per cui il club ha presentato ricorso d'urgenza per la squalifica di due giornate, quasi sicuramente sara' ceduto, vanno gestiti il probabile declino di Nedved e Thuram, i rebus Ibrahimovic e Vieira, lo stesso punto interrogativo legato al rendimento di Del Piero e Mutu.
Il primo problema, pero', e' molto contingente e immediato: tornare alla vittoria dopo quaranta giorni di digiuno e battere la Lazio, sabato al 'Delle Alpi'. Tenere il vantaggio sul Milan, deluso dalla sconfitta nel primo round con il Barcellona, non e' impresa titanica. Capello mandera' in campo i piu' freschi e motivati, su questo non c'e' alcun dubbio.