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Visualizza Versione Completa : SHERPA, Il popolo dell’Himàlaya



Yggdrasill
05-05-06, 00:16
di Luciana Petruccelli, da "Il Giornale dei Misteri" n. 412 del febbraio 2006


Fu intorno agli anni Venti del secolo scorso che si cominciò a sentir parlare degli Sherpa, proprio da quando gli alpinisti scelsero come mete ambite delle loro scalate le alte vette della catena dell’Himàlaya. Per il loro carattere socievole, per lo straordinario senso di disciplina, la resistenza all’altitudine e la robustezza fisica nel portare pesi ingenti in quel modo caratteristico – reggendo con la fronte la cinghia del bagaglio posato sulle spalle – gli Sherpa divennero guide insostituibili. Il fatto di essere reclutati per quelle loro doti fece nascere l’equivoco relativo al loro nome: si pensò che “sherpa” fosse sinonimo di “portatore d’alta quota”. In realtà “Sherpa” è il nome proprio di un popolo: “Shar-pa” (da shar = est, e pa = gente) ossia “Gente dell’est”, è il nome scelto dagli Sherpa per distinguersi dagli altri abitanti del Nepal.
Attualmente essi vivono nel Khumbu, una regione orientale del Nepal, ai piedi della catena himalayana, ma molti secoli addietro erano stanziati appunto molto più a est, nel Tibet. La loro origine tibetana appare evidente non solo per i tratti somatici e per l’affinità della lingua, ma altresì per la loro cultura e per la loro fede religiosa. Non si conosce per quale ragione sia avvenuta quella prima migrazione che portò intere comunità a trasferirsi, da una regione dal clima relativamente temperato, anche se di alta quota, in una zona dal clima molto più rigido, e dove l’isolamento dal resto del mondo era completo.
A quella prima lontana migrazione altre ne seguirono nel corso dei secoli, e anche recentemente, dopo l’occupazione del Tibet da parte dei cinesi, migliaia di profughi tibetani che hanno visto distruggere i loro templi e i loro monasteri dai nuovi occupanti, si sono riversati nel Khumbu. Però non tutti i tibetani sono di etnia sherpa.
Il popolo sherpa conta poco più di 15000 individui divisi in diciotto clan. Il gruppo etnico è molto omogeneo, non solo perché è rimasto isolato dal resto del mondo sino a pochi decenni fa, ma anche per la consuetudine tribale che impone rigide regole per i matrimoni: le unioni devono essere allo stesso tempo esogamiche ed endogamiche, ossia al di fuori del proprio clan, ma all’interno della propria etnia. Adesso gli Sherpa sono quasi sempre monogami, ma prima della migrazione era molto diffusa la poliandria. Quando vivevano negli altipiani desertici del Tibet, dove i prodotti della terra erano scarsi e potevano sostenere soltanto i bisogni di un esiguo numero di individui, era indispensabile contenere la crescita demografica, perciò era consuetudine che tutti i figli maschi di una famiglia avessero la stessa moglie. Anche se le norme che regolano le unioni sono rigide, il comportamento amoroso degli Sherpa è piuttosto disinvolto. Le relazioni prematrimoniali degli adolescenti sono frequenti, e se poi il rapporto si conclude con la nascita di un bambino, questo incidente non turba affatto la vita familiare, né costituisce pregiudizio per contrarre matrimonio con un altro partner. Lo stesso matrimonio è un contratto tra pari che decidono di unire i beni delle due famiglie d’origine. Questa parità si riscontra sia nella vita privata, sia in quella della comunità. Uomini e donne partecipano insieme alle assemblee del villaggio e alle scelte economiche della famiglia, e anche nel lavoro le donne sherpa hanno le stesse responsabilità e gli stessi compiti degli uomini, infatti non è insolito vedere ragazze cariche di pesi inverosimili, mentre gli uomini si prendono cura dei bambini.
Alla base della cultura sherpa c’è il grande rispetto per la dignità dell’uomo. Anche se un individuo ha un comportamento riprovevole, nessuno si permette di giudicarlo o di censurarlo, appunto per rispetto alla sua dignità. Per gli Sherpa non è importante essere eroici, bensì essere miti e prudenti; non conta avere grandi ricchezze, ma essere pronti a dimostrare la propria generosità e ospitalità verso chi ne ha bisogno. Queste sono le doti che aumentano il prestigio dell’individuo.
Molti giovani vivono da monaci per alcuni anni, ma una volta ritornati alla vita laica non dimenticano di dedicare qualche momento della giornata alla meditazione, per ascoltare la “guida interiore”, come avevano appreso a fare nel periodo trascorso in monastero.
Gli Sherpa hanno una venerazione religiosa per le loro montagne, che considerano dimora degli dèi, e si irritano con gli stranieri se non le rispettano. Ancora oggi, quando una spedizione sta per concludersi, lasciano che siano gli scalatori stranieri a raggiungere la vetta, mentre loro, seguendo un’antica tradizione, si fermano qualche metro più in basso, per un senso di mistico rispetto e di deferente omaggio alle divinità, retaggio delle credenze animiste della precedente religione tibetana Bonpo. È consuetudine, perciò, che prima di intraprendere un viaggio ogni Sherpa si affidi a uno sciamano o a un lama perché celebri le ataviche cerimonie della “eliminazione degli ostacoli” e della “divinazione”, al fine di ottenere la protezione delle divinità e per conoscere l’esito del viaggio. Durante il rituale il lama cade in uno stato di semi incoscienza, e al risveglio narra le visioni avute. Strumenti indispensabili per la cerimonia sono il dorje (o fulmine) ed il dadar (una freccia con numerosi nastri multicolori).
La vita dello Sherpa è intimamente legata alla propria religione: i concetti di karma – la legge di causa ed effetto – e di reincarnazione, sono passati dalle religioni Bonpo e induista in quella buddista. Tuttavia il concetto iniziale di karma “individuale”, in seguito alle innovazioni filosofiche del buddismo, si è trasformato nel tempo ed è diventato karma “collettivo e trasferibile”.
Secondo questa teoria, i meriti delle azioni dei Bodhisattva – gli avatar, ossia le emanazioni di Buddha l’Illuminato – sarebbero “accreditati” nel karma collettivo, annullando i demeriti dei peccatori. Il concetto di karma collettivo è più adatto a indurre la comunità a evitare i peccati e a compiere soltanto buone azioni, per non depauperare il cumulo di virtù accumulate a beneficio di tutti. Ogni Sherpa, però, ha anche un suo patrimonio di indulgenze, che può aumentare o diminuire a seconda che compia buone o cattive azioni.
Riuscendo ad accrescere la propria riserva di indulgenze non sarebbe più obbligato a reincarnarsi, e rimarrebbe quindi per sempre in una felice esistenza paradisiaca, perciò la possibilità di vivere in un’eterna “residenza celeste” rappresenta per lo Sherpa la sua meta più ambita. È facile intuire quante buone azioni sia indotto a compiere, e per quale ragione la sua vita sia sempre intrisa di bontà. Se uno Sherpa ha una vita irregolare, infrange il codice morale, ha amori proibiti o compie azioni riprovevoli, non è giudicato dalla comunità. Gli errori che commette riguardano lui solo, e lui solo ne pagherà le conseguenze, perché perderà la sua riserva di indulgenze e soffrirà molto nella sua vita successiva, dopo l’inevitabile reincarnazione.
Parlando con gli Sherpa di buone o di cattive azioni, si finisce inevitabilmente a parlare di pei, ovvero del cu-mulo dei meriti dell’anima umana. Essi credono che nelle sfere celesti la mano divina segni, sulla “scheda personale” di ognuno, le cattive azioni suggerite dagli spiriti maligni con dei tratti scuri, e con dei tratti bianchi le buone azioni: coloro che hanno solo tratti bianchi ed hanno accumulato moltissimi meriti hanno la certezza di accedere al Devachen (un grande paradiso sopra le sei sfere celesti) e hanno la probabilità di tornare sulla terra reincarnandosi in un lama, destinato a condurre una vita saggia e santa.
Fra gli Sherpa sono considerati peccati gravi il furto, le liti, l’uccisione di una creatura vivente, le relazioni sessuali con monache o con spose altrui, l’uso di bevande alcoliche, la raccolta dei fiori. Altro peccato grave (dovremmo farlo sapere ai nostri piromani), è il dar fuoco ad una foresta. Anche il non far soffrire gli animali fa parte del bagaglio morale degli Sherpa, per cui certe operazioni necessarie, come la castrazione o l’abbattimento di quei pochi capi di bestiame destinati all’alimentazione, sono compiute da macellai non appartenenti al loro clan.
Gli Sherpa non credono sia peccato la mancanza di rispetto o la disobbedienza alle divinità, come avviene per le religioni monoteistiche: il peccato è una mancanza verso l’ordine morale della società, indipendentemente dalle credenze religiose. Esiste quindi un obbligo superiore a non peccare, che deriva unicamente da un profondo e sentito senso di civismo.
Le azioni positive che gli Sherpa devono compiere sono di tre tipi: osservanza dei precetti religiosi e rituali – recitazione di preghiere, lettura dei sacri testi e offerte per le cerimonie – più le azioni a favore di persone e quelle a favore di animali. Sempre a causa dell’influenza dell’antica religione Bonpo, gli Sherpa credono che le malattie e gli infortuni siano da attribuire agli spiriti maligni, come punizione di qualche peccato commesso. Per questa ragione si fanno offerte quotidiane agli esseri invisibili, per indurli a non provocare incidenti o malattie, per sé e per i propri compagni.
Gli Sherpa sono anche devoti ai klu, gli spiriti dell’acqua, che nell’iconografia simbolica sono rappresentati come serpenti. Questi spiriti sono ben disposti verso l’uomo e gli mostrano benevolenza, però, se vengono trascurati dimenticando le piccole offerte votive, possono divenire anche pericolosi. I klu, prima di essere venerati come spiriti dell’acqua, si credeva fossero i “folletti delle abitazioni” e ad essi era dedicata un’offerta quotidiana sull’altare domestico. I klu dimostrano sempre un certo affetto e attaccamento alle donne, perciò, quando una di esse si sposa e abbandona la casa, la tradizione vuole che il piccolo sacrario domestico venga coperto con pesanti drappi perché i klu non possano rendersi conto di ciò che succede e dispiacersene. La montagna, che noi consideriamo deserta e inanimata, per gli Sherpa è un luogo popolato da ogni tipo di spiriti e folletti che si divertono a fare scherzi a chi vi si avventura. Gli alpinisti stranieri sono considerati degli ingenui perché credono che siano i raggi del sole e il riverbero delle nevi e dei ghiacci a bruciare i loro visi. Secondo gli Sherpa, invece, gli autori di quei dispetti sono i diavoletti dei ghiacciai, che attendono gli uomini al varco per arrostir loro la pelle. Il controllo delle forze occulte è una preoccupazione quasi costante, e perché la comunità sia liberata dagli spiriti maligni, all’inizio della primavera e dell’autunno si celebrano particolari cerimonie di purificazione. Sono gli sciamani ad essere incaricati di mettersi in contatto con le forze soprannaturali per evocare gli spiriti protettori, e sempre gli sciamani, oltre a praticare guarigioni ed esorcismi, in collaborazione con i religiosi buddisti svolgono la funzione di psicopompi, ossia di guida delle anime verso il regno ultraterreno. Gli Sherpa hanno sparso nella natura che li circonda i segni sacri del buddismo: i mulini di preghiera si ritrovano ovunque, azionati dall’acqua presso i ruscelli o mossi dal vento sulle alture. I fedeli sono certi che le migliaia di mantra, le preghiere e le giaculatorie scritte all’interno o dipinte all’esterno dei mulini di preghiera, vengano “lette” dagli elementi del cosmo. I principi religiosi hanno influenzato anche la loro vita di lavoro, tanto che il merito principale del loro comportamento durante le dure fatiche di una spedizione, va attribuito alla loro fede di buddisti. Queste descrizioni idilliache del carattere e del comportamento degli Sherpa sono tratte dai resoconti degli alpinisti che hanno compiuto le memorabili scalate intorno agli anni Cinquanta, a cominciare da sir Edmund Hillary, il primo a conquistare l’Everest con l’aiuto dello sherpa Tenzing. Allora gli scalatori erano pochi, e nelle settimane necessarie per i preparativi avevano tempo e modo di stabilire rapporti amichevoli con gli Sherpa, di ascoltare la loro storia, le loro leggende.
Adesso che i gruppi sono sempre più numerosi, e con l’aiuto delle nuove tecniche le scalate richiedono tempi più brevi, gli alpinisti hanno minori occasioni di fraternizzare con i loro portatori, però gli Sherpa continuano a prestare la loro opera con lo stesso spirito di dedizione, e a pagare il loro tributo alla montagna, come è accaduto anche recentemente, quando una enorme valanga ha sepolto un intero accampamento e diciotto Sherpa vi hanno lasciato la vita.


Bibliografia
Mirella Ferrera, I popoli del Mondo, ed. White Star, Vercelli 2003.
Mario Fantin, Sherpa Himalaya Nepal, Tamari Editore, Bologna 1971.
Jean-Michel Varenne, Il Buddismo Tibetano, SugarCo Edizioni, Milano 1985.
Henri Arvon, Il Buddismo, Garzanti, Milano 1959.
Eric Newby, Il Grande Libro delle Esplorazioni, Vallardi, Lainate 1975.
AA.VV. Il Milione, vol. XII, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1962.
Sul web: Sherpa di Khumbu.

stuart mill
05-05-06, 01:12
interessante: lo salvo, lo stampo e lo leggo con calma!
p.s. quando puoi, perchè non apri una discussione sul tuo punto di vista/verità sulla tradizione orientale?

Yggdrasill
05-05-06, 13:57
p.s. quando puoi, perchè non apri una discussione sul tuo punto di vista/verità sulla tradizione orientale?

Cioè?

Comunque, come tu ben sai, esiste in altro fora una piccola discussione riguardo una certa concezione della verità. Quello che posso fare è riportare qui il link affinchè chi interessato possa leggere e intervenire. Ma quanto tu mi domandi sopra è veramente superiore alle mie possibilità...(;))

-->>http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=242968

Ti saluto.

stuart mill
05-05-06, 14:33
[quote=Yggdrasill]Cioè?---------

a me sembrava chiaro: in un altro thread avevi criticato la moderazione, per le idee sballate espresse, quindi mi farebbe piacere (detto senza ironia) a quali ti riferissi, e a quali idee/realizzazioni alternativa sei giunta. :)



Comunque, come tu ben sai, esiste in altro fora una piccola discussione riguardo una certa concezione della verità.------

si, lo so, ma appunto non è il caso

Quello che posso fare è riportare qui il link affinchè chi interessato possa leggere e intervenire. Ma quanto tu mi domandi sopra è veramente superiore alle mie possibilità...(;))----

si, interessante il thread, ma vedi sopra. Comunque, perchè dici impossibile? so che le realizzazioni personali (ne ho vuta qualcuna anch'io) sono praticamente impossibili da spiegare veramente, ma il resto si.

-->>http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=242968

Ti saluto.-----

anch'io

stuart mill
05-05-06, 14:40
[quote=Yggdrasill]Cioè?---------

a me sembrava chiaro: in un altro thread avevi criticato la moderazione, per le idee sballate espresse, quindi mi farebbe piacere (detto senza ironia) a quali ti riferissi, e a quali idee/realizzazioni alternativa sei giunta. :)



Comunque, come tu ben sai, esiste in altro fora una piccola discussione riguardo una certa concezione della verità.------

si, lo so, ma appunto non è il caso

Quello che posso fare è riportare qui il link affinchè chi interessato possa leggere e intervenire. Ma quanto tu mi domandi sopra è veramente superiore alle mie possibilità...(;))----

si, interessante il thread, ma vedi sopra. Comunque, perchè dici impossibile? so che le realizzazioni personali (ne ho vuta qualcuna anch'io) sono praticamente impossibili da spiegare veramente, ma il resto si.

-->>http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=242968

Ti saluto.-----

anch'io

RibelleSano
05-05-06, 16:47
Ygg io ho detto la mia circa questo thread sul forum "Destra Radicale". Non mi pare il caso di stare qui a ripetermi quindi, se hai un pò di pazienza, fatti un giro là.

Ciao,

Roberto

Yggdrasill
06-05-06, 00:36
a me sembrava chiaro: in un altro thread avevi criticato la moderazione, per le idee sballate espresse, quindi mi farebbe piacere (detto senza ironia) a quali ti riferissi, e a quali idee/realizzazioni alternativa sei giunta. :)

Stuart caro,
premetto che, probabilmente, avrei fatto meglio a tacere (come la maggior parte delle volte che apro bocca) ché, ora, debbo per forza addentrarmi in una discussione che rischia di protrarsi a lungo; inoltre non vorrei che il mio atteggiamento passasse per l'espressione, neppure tanto velata, di persona saccente. Però, avendo negli ultimi tempi rivalutato moltissimo il potere della circolazione delle idee, e l'influenza che queste possono esercitare soprattutto sulle giovani menti, veicolate tramite internet, credo sia buona cosa cercare di raddrizzare alcune tue affermazioni circa l'hinduismo che io trovo errate e fuorvianti, e che non vorrei traessero in inganno qualcuno.
Te le riporto di seguito per comodità:



mi permetto di aggiungere questo: molti, a causa della disinformazione, hanno idee false sulle religioni orientaliu, specie l'induismo. 5 punti da chiarire:

1)l'induismo è un insieme di religioni, più che un'unica religione
2)l'induismo (vedi sopra) NON è politeista
3)l'induismo non ha creato le caste attuali, che sono una degenerazione della società indiana, a seguito dell'invasione inglese
4)a seconda della religione indù considerata, cambia il Dio e i testi di riferimento: per i vaisnhava i più noti sono: bhagavad gità, srisopanishad, e srimad bhagavatam
5)le religioni orientali sono molto diverse fra loro, ma hanno in comune: tolleranza, ricerca del divino al di fuori dei testi, credenza nel karma e nella reincarnazione etc

Ora, per quanto effettivamente all'interno dell'hinduismo siano presenti differenti correnti religiose (Vishnuismo, Shivaismo, Shaktismo ed il, pare, quasi scomparso Brahmanesimo) più una serie di stratificazioni dovute all'assorbimento di culti locali e preesistenti, aspetto questo peraltro ravvisabile un po' in tutte le religioni di una certa "importanza", trovo sia errato affermare, come fai tu, che trattasi di coacervo di più religioni poichè, così facendo, proponi un modello disomogeneo, quasi costituito da schegge avulse, che non corrisponde affatto al reale. Per non parlare della seconda affermazione, quella al punto 2 per essere precisi che, perdonami, ma è veramente raccapricciante e pure un poco inquietante...
Temo infatti che certe tue strampalate concezioni siano attribuibili o a letture errate e maldigerite (forse dovresti citare le tue fonti), oppure, ed è questa un'ipotesi che mi è sorta in questo momento, mentre scrivo, e che mi pare ad ogni attimo meno peregrina, oppure, dicevo, siano imputabili ad un tuo tentativo di leggere l'hinduismo tramite un'ottica monoteista. Per cui, infine, la costruzione che viene a presentarsi, è quella di un insieme di blocchi, anzi di mono-blocchi, del tutto indipendenti tra loro. Solo così, infatti, si spiegherebbe (forse?) il tutto. Ma, probabilmente, "cercare di spiegare l'indicibile, non è buona cosa", come diceva il mai troppo stimato e citato (io, invero, lo faccio sin troppo spesso...) Lao-tzu. Non so, dimmi tu...

Altra cosa: l'affermazione al punto tre. Ecco, anche questa sarebbe bene tu la chiarificassi perchè io te la contesto in toto. Non solo, ma uno dei pilastri fondamentali sui quali si basa tutta la società indiana d'impronta indù, e non solo, è proprio quello della divisione castale. Aspetto, questo, che andrebbe considerato nella sua reale valenza, ma che non credo possa, almeno per ora, venir valutato adeguatamente su questo pregevole forum. Anche in tale caso, indi, ti prego di citare le fonti. Da parte mia comunque, posso dirti che il suddetto sistema, "Varna" per l'appunto, fu introdotto in India direttamente dagli ariani durante la loro penetrazione. Se ne tratta, ad esempio, nella Bhagavad-Gità (e se proprio devo, vado anche a cercarti l'esatto passaggio) come in moltissimi altri testi (Buddha, tanto per spaziare un po', faceva parte degli Kshatriya, e stiamo quindi parlando di circa 2500 anni fa...). Al massimo, e qui potremmo trovare un flebile punto di contatto, si può affermare che tale sistema fu inasprito ed irrigidito con l'avvento dell'impero moghul per assolvere all'esigenza di compattare ulteriormente la propria caratterizzazione etnica e religiosa nei confronti dell'elemento spurio ed ostile che questi costituiva. Tesi piuttosto diffusa questa, ma io, che nella teoria degli Yuga, invece, pongo maggiore fede, in tutto ciò non vedo altro che uno dei tanti effetti del decadimento dei tempi.

Sul quarto punto, completamente oscuro e tutto da dimostrare, soprassiedo.


si, lo so, ma appunto non è il caso
Hai paura della concorrenza?:D


... Comunque, perchè dici impossibile? so che le realizzazioni personali (ne ho vuta qualcuna anch'io) sono praticamente impossibili da spiegare veramente, ma il resto si.

Come spero avrai ora capito, mi riferivo ad altro. Comunque...Li mortè, come direbbero a Roma, pure esperienze d'illuminazione hai fatto?
Però, potenza delle tenebre...:ò (non starai forse esagerando un pochino eh?;))

Beh, sperando di non essermi espressa in modo troppo confusionario, ti saluto caramente.

Ciao.

audace12
06-05-06, 01:42
Proprio oggi parlavo degli sherpa con mio padre,ed ecco questa squisita dissertazione!Grazie

Yggdrasill
06-05-06, 01:57
X Audace12

Prego.


----------------------------------


X Ribellesano,
ho letto ora di sfuggita le tue considerazioni, ma non credo abbisognino di miei ulteriori apporti. Mi pare, anzi, tu ti sia ampiamente risposto da solo.
Se posso esserti utile, ben volentieri, ma che non mi si scambi per una maestra, od una che riveste funzioni similari, che quello è ruolo che non possiedo e non mi compete.

Buonanotte a tutti.

RibelleSano
06-05-06, 02:18
X Ribellesano,
ho letto ora di sfuggita le tue considerazioni, ma non credo abbisognino di miei ulteriori apporti. Mi pare, anzi, tu ti sia ampiamente risposto da solo.
Se posso esserti utile, ben volentieri, ma che non mi si scambi per una maestra, od una che riveste funzioni similari, che quello è ruolo che non possiedo e non mi compete.

Buonanotte a tutti.

Mais oui... :) Lo so che non sei una maestra...

Buonanotte

stuart mill
06-05-06, 20:01
[quote=Yggdrasill]Stuart caro,
premetto che, probabilmente, avrei fatto meglio a tacere-----

perchè? no anzi, fai benissimo!

(come la maggior parte delle volte che apro bocca) ché, ora, debbo per forza addentrarmi in una discussione che rischia di protrarsi a lungo; inoltre non vorrei che il mio atteggiamento passasse per l'espressione, neppure tanto velata, di persona saccente. Però, avendo negli ultimi tempi rivalutato moltissimo il potere della circolazione delle idee, e l'influenza che queste possono esercitare soprattutto sulle giovani menti, veicolate tramite internet, credo sia buona cosa cercare di raddrizzare alcune tue affermazioni circa l'hinduismo che io trovo errate e fuorvianti, e che non vorrei traessero in inganno qualcuno.---------

vedi: io ho dato una veloce carrellata, per estirpare la maledetta idea che gli indù fossero politeisti. Siccome poi sono fra quelli che, seppure senza essere ufficialmente membro di alcuna religione (ma che senso hal 'ufficialità), amano molto la figura di krishna, mi sono sentito in dovere di precisare l'unicità di krishna per i vaishnava, etc per le altre religioni


Te le riporto di seguito per comodità:



Ora, per quanto effettivamente all'interno dell'hinduismo siano presenti differenti correnti religiose (Vishnuismo, Shivaismo, Shaktismo ed il, pare, quasi scomparso Brahmanesimo) più una serie di stratificazioni dovute all'assorbimento di culti locali e preesistenti, aspetto questo peraltro ravvisabile un po' in tutte le religioni di una certa "importanza", trovo sia errato affermare, come fai tu, che trattasi di coacervo di più religioni poichè, così facendo, proponi un modello disomogeneo, quasi costituito da schegge avulse, che non corrisponde affatto al reale.--------

il fatto è che l'ho precisato in 15-16 post in altri forum su pol, e mi seccava ripeterlo, hanno delle fonti unitarie, è vero, e quelle sono i 4 veda. Ma per esempio i vaishnava danno poca importanza ai 4 veda, basandosi sul cosidetto vedanta, cioè mahabharata e upanishad.

stuart mill
06-05-06, 20:22
2)yggradissil: ti assicuro che, se vai in india come ho fatto io, o parli con qualche altro religioso indù, ti dirà appunto che le varie religioni NON sono poli, ma mono: quelli che chiami dei (deva) vngono considerati alla stregua di angeli, subordinati al dio (che può essere vishnu/krishna/rama o shiva etc)

Temo infatti che certe tue strampalate concezioni siano attribuibili o a letture errate e maldigerite (forse dovresti citare le tue fonti), oppure, ed è questa un'ipotesi che mi è sorta in questo momento, mentre scrivo, e che mi pare ad ogni attimo meno peregrina, oppure, dicevo, siano imputabili ad un tuo tentativo di leggere l'hinduismo tramite un'ottica monoteista. Per cui, infine, la costruzione che viene a presentarsi, è quella di un insieme di blocchi, anzi di mono-blocchi, del tutto indipendenti tra loro. Solo così, infatti, si spiegherebbe (forse?) il tutto. Ma, probabilmente, "cercare di spiegare l'indicibile, non è buona cosa", come diceva il mai troppo stimato e citato (io, invero, lo faccio sin troppo spesso...) Lao-tzu. Non so, dimm----------

oppure a conoscenza diretta, che dici? ;) ho letto alcuni dei testi sacri, sono styato a vrindavan, ho parlato con guru, conosco vari hare krishna etc.


ltra cosa: l'affermazione al punto tre. Ecco, anche questa sarebbe bene tu la chiarificassi perchè io te la contesto in toto. Non solo, ma uno dei pilastri fondamentali sui quali si basa tutta la società indiana d'impronta indù, e non solo, è proprio quello della divisione castale.--------

le caste in origine erano:
1)basate sull'attitudine: cioè tu hai le abilità di uno ksatrya, non devi fare il sudra (servo), come dice krishna nella gità: meglio sbagliare seguendo la propria via che fare bene seguendo quella di altri.
Poi si irrigidirono e divennero un sistema basato sulla nascita a seguito dell'invasione inglese, anche se forse anxche l'invasione musulmana di qualche secolo prima, aveva contribuito.


spetto, questo, che andrebbe considerato nella sua reale valenza, ma che non credo possa, almeno per ora, venir valutato adeguatamente su questo pregevole forum.------

no, infatti, andrebbero letti i testi.

Anche in tale caso, indi, ti prego di citare le fonti.--------

india. ;)


Sul quarto punto, completamente oscuro e tutto da dimostrare, soprassiedo.
----------
cosa c'è di oscuro? per i vaisnava dio è : per i krisnaisti, krishna(e rama e vishnu avatar), per altri visnhu (e krishna e rama sarebbero suoi avatar), per altri rama(idem)
per i vaishnava, shiva è il miglior servitore del proprio dio (es krishna), per gli shivaiti, è krishna ad essere il miglior servitore di shiva. Assoluto monoteismo, anche se, le religioni più antiche, quelle basate sui primi 4 veda, erano sicuuramente politeiste, ma quelle attuali si basano sul cosidetto 5 veda (mahabharata), le upanishad e alcuni purana. (questo per ivaishnava, non so per gli altri)

Hai paura della concorrenza?-----

no, non era il caso che chi volesse leggere quanto avevi da dire, se ne andasse su un altro forum, per poi magari rispondere qui, creando confusione.

ome spero avrai ora capito, mi riferivo ad altro. Comunque...Li mortè, come direbbero a Roma, pure esperienze d'illuminazione hai fatto?-----

esperienze di illuminazione? no, non esageriamo. La persona che mki faceva (ahimè ora non più) li chiamava barlumi, pizzicotti di risveglio, cioè esperienze da poco,, ma che sono valse a togliermi gli ultimi dubbi sulla serietà dell'ermetismo.

Poi scusa, perchè tu non hai mai provato una qualche realizzazione interiore, cheneso, magari dopo aver letto le opere del grupopo di ur o di castaneda, una sensazione accompagnata da un senso di stordimento, vuoto improvviso, come se ti fosse stata falciata l'erba sotto i piedi? comunque, di esperienze del genere (non tutte così eh!) ne ho provate un pò, non significamo quasi nulla, per carità, però almeno sono stat utili a darmi la volontà di andare avanti... poi qui mi interrompo: certe cose sono difficili da esprimere a parole, e, senza offesa, alcune sono così strane, che le ho rivelate solo a 2-3 persone, e non credo sia il caso di farlo su questo forum.
Tengo solo ad aggiungere ch, se le fonti ti interessano, le posso trovare, ma nulla può sostituire il dialogo con altre persone che praticano una religione, per sapere se sono mono o politeisti, o, ancora meglio, un bel viaggetto in india. ;)

Però, potenza delle tenebre...:ò (non starai forse esagerando un pochino eh?;))--------

guarda, dipende: visto che io non ho praticamente detto nulla, non so cosa avrei potuto esagerare... comunque, se già la pensi così ora, figuriamoci se te le raccontassi. Poichè ricevere una visita del 118 non mi aggrada,
è meglio evitare...:)

stuart mill
06-05-06, 20:30
per ygg: adoro lao tse: il taoteching forse è l'opera che più si avvicina alla concezione che la conoscenza è indefinibile a parole, perchè conoscere qualcosa significa DIVENTARE quella cosa, e quando si è diventati quella cosa (nel caso più importante, Dio) che senso avrebbe parlarne, se tanto le parole fatte per esprinere concetti 'umani' non arrivano a spiegare, e se gli altri non possono capire, dato che non hanno realizzato?
chi sa non parla, chi parla non sa

stuart mill
06-05-06, 20:37
per yggradisil: http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?p=3817973#post3817973
qui forse sono stato un pò più chiaro. Altrimenti, proverò a cercarti altri post miei, ma forse ti conviene andare direttamente su siti religiosi per approfondire

alexeievic
06-05-06, 21:09
stuart... non ho ancora compreso le tue difficolta con il "quote".....

stuart mill
06-05-06, 22:39
stuart... non ho ancora compreso le tue difficolta con il "quote".....

nessuna: è xche avevo bisogno di quotare sia il suo messaggio che il messaggio mio da lei quotato, e avevo/ho poco tempo per farlo con metodi tradizionali:D

Yggdrasill
07-05-06, 17:11
per yggradisil: http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?p=3817973#post3817973
qui forse sono stato un pò più chiaro. Altrimenti, proverò a cercarti altri post miei, ma forse ti conviene andare direttamente su siti religiosi per approfondire


Mio caro, le tue risposte sono a dir poco lacunose ed inconcludenti. Perdonami, ma temo di non essere tanto io quella che deve andarsi a leggere qualche sito (preferisco il materiale cartaceo di comprovata attendibilità), quanto tu qualche libro. Sia detto senza acrimonia, s'intende, che il mio vuol essere solo un disinteressato consiglio, ma a certi livelli passa pure la voglia di discutere.

Ti saluto.

alexeievic
07-05-06, 21:12
vi prego di non spararci link di qua e link di là.... chi ha letto il link che cita, magari ci faccia un sunto per capirne lo spirito.... thanks.. (sempre laddove è possibile ovviamente..)

stuart mill
07-05-06, 22:00
beh non tutti hanno giorni di tempo per rispondere. Detto questo, perchè non argomenti e spieghi cos'è che non hai capito?

[QUOTE] Perdonami, ma temo di non essere tanto io quella che deve andarsi a leggere qualche sito-------

quindi pensi di conoscere i vedfa meglio di guru e studenti (i siti che ho citato )? complimenti, sei già in fondo al cammino spirituale allora, mi inchino a te!


(preferisco il materiale cartaceo di comprovata attendibilità),------
dipende da chi scrive i libri. Poi se pensi già di sapere tutto, non posso che inchinarmi umilmente e tacere.


quanto tu qualche libro. -----

ne ho letti parecchi, grazie. Di libri te ne consiglierei a te qualcuno: la bhagavad gità per esempio. Ma ora una contro domanda: sei così certa che i libri che hai letto sono giusti? basta leggere la gità o un paio dei siti (di religiosi) giusti, e capirai che la tua idea che gli indù siano politeisti non ha alcun fondamento. Guenon quandio parlava di induismo, si riferiva ai primi 4 veda, che però contano quanto il deuteronomio contro i vangeli, cioè poco.
Ma resta pure della tua idea, non vendo nulla e non rappresento interessi di sorta, perciò non ho tutto questo interesse da scrivere 30-40 messaggi per convincerti: più di dirti informati, non posso fare.


Sia detto senza acrimonia, s'intende, che il mio vuol essere solo un disinteressato consiglio, ------

a me l'acrimonia non pare ci sia, ma una certa mancanza di umiltà (se hai letto evola, la causa può essere quella: a me fa lo stesso effetto).


ma a certi livelli passa pure la voglia di discutere.----

allora perchè discuti?


Ti saluto.-----

anch'io

alexeievic
07-05-06, 22:03
oddio..... stuart ce lo siamo giocato..... gli ha preso la "yasodanandite"...

stuart mill
07-05-06, 22:06
oddio..... stuart ce lo siamo giocato..... gli ha preso la "yasodanandite"...

dici? è grave?

alexeievic
07-05-06, 22:24
dici? è grave?


grave? Direi gravissimo....... tra un po' inizierai ad "imperticarti" in discussioni lunghissime, dove analizzerai rigo per rigo quello che dicono gli altri e quoterai 12 parole per volta, dando risposte di 12 righe ciascuna..... queste interminabili sfide dialettiche, che vedranno lo sfoggio di tattiche Shopenauriane per ottener la vittoria, ti vedranno all'opera sino alle 2 o alle 3 del mattino, per poi riprendere alle prime luci dell'alba.....


:lol

stuart mill
07-05-06, 22:32
grave? Direi gravissimo....... tra un po' inizierai ad "imperticarti" in discussioni lunghissime, dove analizzerai rigo per rigo quello che dicono gli altri e quoterai 12 parole per volta, dando risposte di 12 righe ciascuna..... queste interminabili sfide dialettiche, che vedranno lo sfoggio di tattiche Shopenauriane per ottener la vittoria, ti vedranno all'opera sino alle 2 o alle 3 del mattino, per poi riprendere alle prime luci dell'alba.....


:lol

:-0008n:-0008n:-0008n: si, è proprio la malattia che ho osservato in chi sai tu. Che stia contagiando anche me, è preoccupante: vuol dire che il contagio avviene anche tramite internet: ergo tu e tutti gli altri ormai siete stati infettati e siete senza speranza. non vi resta che fare penitenza, dichiarare che voi siete gli ultimi al mondo, dopo di che iniziate a dare ezioni a tutti quanti!:lol:lol:lol:-0008n

alexeievic
07-05-06, 22:45
come sai mi sono disintossicato.....

stuart mill
07-05-06, 23:00
come sai mi sono disintossicato.....

è vero, è vero:D

Yggdrasill
07-05-06, 23:42
beh non tutti hanno giorni di tempo per rispondere. Detto questo, perchè non argomenti e spieghi cos'è che non hai capito?



quindi pensi di conoscere i vedfa meglio di guru e studenti (i siti che ho citato )? complimenti, sei già in fondo al cammino spirituale allora, mi inchino a te!


dipende da chi scrive i libri. Poi se pensi già di sapere tutto, non posso che inchinarmi umilmente e tacere.



ne ho letti parecchi, grazie. Di libri te ne consiglierei a te qualcuno: la bhagavad gità per esempio. Ma ora una contro domanda: sei così certa che i libri che hai letto sono giusti? basta leggere la gità o un paio dei siti (di religiosi) giusti, e capirai che la tua idea che gli indù siano politeisti non ha alcun fondamento. Guenon quandio parlava di induismo, si riferiva ai primi 4 veda, che però contano quanto il deuteronomio contro i vangeli, cioè poco.
Ma resta pure della tua idea, non vendo nulla e non rappresento interessi di sorta, perciò non ho tutto questo interesse da scrivere 30-40 messaggi per convincerti: più di dirti informati, non posso fare.



a me l'acrimonia non pare ci sia, ma una certa mancanza di umiltà (se hai letto evola, la causa può essere quella: a me fa lo stesso effetto).

--

allora perchè discuti?



anch'io


Stuart caro,
effettivamente, come rilevi anche tu, io possiedo tutti i difetti di questo mondo, per questo frequento questo forum, poichè spero, venendo a contatto con spiriti eccelsi quali il tuo, di potermi, finalmente, affrancare da cotanta trista condizione. Ora, prima di lasciare in via definitiva questo luogo la cui Luce acceca la mia povera anima oscura, ti voglio dire perchè, secondo la mia umilissima quasi-persona, non è propriamente giusto negare la natura politeista dell'Hinduismo.

E' vero, infatti, che fine ultimo dell'adepto è il raggiungimento di quella Verità priva di fratture che tutto compenetra, che è pura trascendenza, quella insomma che il Vedanta nomina Brahman. "Chi conosce il Brahman diviene il Brahman" come recitano le Upanishad. Quindi è innegabile che, rapportate a quest'ultimo, le deità paiono scolorire e perdere pregnanza. Ma, i realtà, il problema è un altro, ed è individuabile nel fatto che caratteristica centrale dei sistemi di pensiero indiani è la suprema importanza che viene attribuita alla coscienza e ai di lei stati. Questi sono le funzioni che "concretizzate" nelle supreme divinità della trimurti (Brahma, Shiva e Vishnu) creano, sostengono e dissolvono i mondi (supportate, in ciò, da miriadi di divinità, o potenze, minori). Ovviamente tutti questi Dèi non sono altro che espressioni della Coscienza Universale, ciò non di meno, essi SONO, così come E' anche la Realtà nella quale essi agiscono. Ci troviamo indi innanzi ad un sistema religioso che può ben essere definito politeista, come, del resto, la semplice analisi della costruzione iconografia che ce li descrive e rappresenta dimostra ampiamente. Un edificio, quest'ultima, che si sviluppa in forma piramidale, e che presuppone una concezione d'ordine gerarchico ben precisa. (Elemento codesto ravvisabile del resto in ogni sana forma tradizionale). Inoltre vige una rigida trasposizione iconica nella rappresentazione degli dèi induisti e ciò ci fornisce ulteriore riprova di quale livello di codificazione, e valenza strutturale, questo possieda.
Detto questo, spero di essermi spiegata al meglio poichè, come precedentemente affermato, temo non interverrò più nel presente spazio.

Saluti.

Ps. Cosa vuol dire che non puoi stare, diversamente da altri, tutto il giorno qui per rispondermi? Perchè, ti risulta io sia sempre attaccata al computer? Se sì, allora t'invito a confrontare il numero di posts che ho accumulato io in più di due anni di frequentazioni polliane, coi tuoi, certamente d'entità maggiore, ma ottenuti in assai minor tempo. E ci sarebbe molto altro da specificare, ma non mi pare il caso...

stuart mill
08-05-06, 00:02
Stuart caro,
effettivamente, come rilevi anche tu, io possiedo tutti i difetti di questo mondo,-----

non credo, sei solo troppo convinta di quello che dici.


per questo frequento questo forum, poichè spero, venendo a contatto con spiriti eccelsi quali il tuo, di potermi, finalmente, affrancare da cotanta trista condizione.-----

possibile che non riesca a dialogare serenamente? appena sei arrivata critricavi la mosderazione, poi minacciavi di andartene dopo la battuta di alex, ora fai così...


Ora, prima di lasciare in via definitiva questo luogo la cui Luce acceca la mia povera anima oscura, ti voglio dire perchè, secondo la mia umilissima quasi-persona, non è propriamente giusto negare la natura politeista dell'Hinduismo.------

non noti l'arroganza del tuo tono, o è offensivo fartelo notare?


E' vero, infatti, che fine ultimo dell'adepto è il raggiungimento di quella Verità priva di fratture che tutto compenetra, che è pura trascendenza, quella insomma che il Vedanta nomina Brahman. "Chi conosce il Brahman diviene il Brahman" come recitano le Upanishad. Quindi è innegabile che, rapportate a quest'ultimo, le deità paiono scolorire e perdere pregnanza. Ma, i realtà, il problema è un altro, ed è individuabile nel fatto che caratteristica centrale dei sistemi di pensiero indiani è la suprema importanza che viene attribuita alla coscienza e ai di lei stati. Questi sono le funzioni che "concretizzate" nelle supreme divinità della trimurti (Brahma, Shiva e Vishnu) creano, sostengono e dissolvono i mondi (supportate, in ciò, da miriadi di divinità, o potenze, minori). Ovviamente tutti questi Dèi non sono altro che espressioni della Coscienza Universale, ciò non di meno, essi SONO, così come E' anche la Realtà nella quale essi agiscono. Ci troviamo indi innanzi ad un sistema religioso che può ben essere definito politeista, come, del resto, la semplice analisi della costruzione iconografia che ce li descrive e rappresenta dimostra ampiamente. Un edificio, quest'ultima, che si sviluppa in forma piramidale, e che presuppone una concezione d'ordine gerarchico ben precisa. (Elemento codesto ravvisabile del resto in ogni sana forma tradizionale). Inoltre vige una rigida trasposizione iconica nella rappresentazione degli dèi induisti e ciò ci fornisce ulteriore riprova di quale livello di codificazione, e valenza strutturale, questo possieda. -------

i deva (dei) sono nient'altro che aspetti del dio unico (sia esso shiva o krishna o chi altro). Puoi leggere la bhagavad gità al riguardo. Poi certo che hanno molto in comune, ma non sono politeiste.




Detto questo, spero di essermi spiegata al meglio poichè, come precedentemente affermato, temo non interverrò più nel presente spazio

mi dispiace per te. Detto questo, ti inviterei (ma tu non ne hai bisogno) a rileggerti con calma tutti i tuoi messaggi in questo forum, e a immaginarti che siano indirizzati a te: scommetto che ti altereresti pure tu.


Saluti.

a te


Ps. Cosa vuol dire che non puoi stare, diversamente da altri, tutto il giorno qui per rispondermi? Perchè, ti risulta io sia sempre attaccata al computer?---------

non l'ho mai detto.


Se sì, allora t'invito a confrontare il numero di posts che ho accumulato io in più di due anni di frequentazioni polliane, coi tuoi, certamente d'entità maggiore, ma ottenuti in assai minor tempo. -------

certo, era l'ntusiamo iniziale: da un 3-4 giorni e passa mi sono saturato e ormai scrivo non più di 10 post al giorno. Fermo restando che un post su poltica internazionale richiede meno tempo di un post su questo forum.


E ci sarebbe molto altro da specificare, ma non mi pare il caso...-----

come vuoi.

alexeievic
08-05-06, 09:01
io inviterei YGGDRASIL a far due cose.... primo... rimanere nel forum....
secondo abbandonare questo fare "battagliero" che le fa scambiare una discussione, seppure difficile magari, nella battaglia di kuruksetra dove o si esce vincitore o si esce proprio....

quanto al merito, mi sembra di aver chiarito nel mio intervento qualcosa... che comunque non vuole essere oro colato, ma un punto da cui partire per una discussione, si magari accesa, ma non necessariamente che debba finire con l'abbandono del forum da parte di chi si trova "isolato" a livello di "punto di vista"....

nel dettaglio... e muy brevemente...
quale erede della tradizione vedica, l'induismo ha derivato da questa la maggior parte delle proprie divinità. Alcune pero', tipo Indra, perdono importanza e centralità, altre invece, quasi assenti nei veda, diventano poi fondamentali...

l'induismo è caratterizzato dalla centralità della triade (trimurti) Brahma, Vishnu, Shiva... (tre forme del divino... attenzione... e non tre divinità separate..)
Una delle piu' recenti upanishad (la Maitri) identifica ciascuna delle succitate tre forme della divinità con uno dei principi costitutivi (guna) della natura (dottrina del samkhya).
Tali forme di divinità scendono sulla terra sotto forma di emanazioni (avatara)... Vishnu scende a forma di pesce.. tartaruga.... cinghiale... Narashima.. (l'uomo leone).... Rama.... Krishna.... Buddha.... e Kalki (verrà alla fine del kali yuga). Chi adora Rama, Krishna, o Buddha, tra gli indu' sa benissimo di adorare in verità il Dio uno in una delle sue emanazioni... non penserà che sono diverse divinità...
C'è chi ritiene poi il fine ultimo il congiugersi con il Brahman.... ci sono i personalisti, gli impersonalisti... varie correnti... tante sette..... tante scuole... per questo è difficile fare (come avevo detto nell'intervento precedente) un discorso unico... si puo' fare un discorso completo.. questo si.. ma richiederebbe giorni e giorni e tante pagine.... ma se vi va..

stuart mill
08-05-06, 09:07
io inviterei YGGDRASIL a far due cose.... primo... rimanere nel forum....
secondo abbandonare questo fare "battagliero" che le fa scambiare una discussione, seppure difficile magari, nella battaglia di kuruksetra dove o si esce vincitore o si esce proprio....

quanto al merito, mi sembra di aver chiarito nel mio intervento qualcosa... che comunque non vuole essere oro colato, ma un punto da cui partire per una discussione, si magari accesa, ma non necessariamente che debba finire con l'abbandono del forum da parte di chi si trova "isolato" a livello di "punto di vista"....

nel dettaglio... e muy brevemente...
quale erede della tradizione vedica, l'induismo ha derivato da questa la maggior parte delle proprie divinità. Alcune pero', tipo Indra, perdono importanza e centralità, altre invece, quasi assenti nei veda, diventano poi fondamentali...

l'induismo è caratterizzato dalla centralità della triade (trimurti) Brahma, Vishnu, Shiva... (tre forme del divino... attenzione... e non tre divinità separate..)
Una delle piu' recenti upanishad (la Maitri) identifica ciascuna delle succitate tre forme della divinità con uno dei principi costitutivi (guna) della natura (dottrina del samkhya).
Tali forme di divinità scendono sulla terra sotto forma di emanazioni (avatara)... Vishnu scende a forma di pesce.. tartaruga.... cinghiale... Narashima.. (l'uomo leone).... Rama.... Krishna.... Buddha.... e Kalki (verrà alla fine del kali yuga). Chi adora Rama, Krishna, o Buddha, tra gli indu' sa benissimo di adorare in verità il Dio uno in una delle sue emanazioni... non penserà che sono diverse divinità...
C'è chi ritiene poi il fine ultimo il congiugersi con il Brahman.... ci sono i personalisti, gli impersonalisti... varie correnti... tante sette..... tante scuole... per questo è difficile fare (come avevo detto nell'intervento precedente) un discorso unico... si puo' fare un discorso completo.. questo si.. ma richiederebbe giorni e giorni e tante pagine.... ma se vi va..

condivido il discorso iniziale, e sul resto, beh, a me interessa. Penso anche agli altri. Credo sia meglio aprire una discussione apposita

Yggdrasill
21-07-06, 01:37
Stuart caro,
effettivamente, come rilevi anche tu, io possiedo tutti i difetti di questo mondo, per questo frequento questo forum, poichè spero, venendo a contatto con spiriti eccelsi quali il tuo, di potermi, finalmente, affrancare da cotanta trista condizione. Ora, prima di lasciare in via definitiva questo luogo la cui Luce acceca la mia povera anima oscura, ti voglio dire perchè, secondo la mia umilissima quasi-persona, non è propriamente giusto negare la natura politeista dell'Hinduismo.

E' vero, infatti, che fine ultimo dell'adepto è il raggiungimento di quella Verità priva di fratture che tutto compenetra, che è pura trascendenza, quella insomma che il Vedanta nomina Brahman. "Chi conosce il Brahman diviene il Brahman" come recitano le Upanishad. Quindi è innegabile che, rapportate a quest'ultimo, le deità paiono scolorire e perdere pregnanza. Ma, i realtà, il problema è un altro, ed è individuabile nel fatto che caratteristica centrale dei sistemi di pensiero indiani è la suprema importanza che viene attribuita alla coscienza e ai di lei stati. Questi sono le funzioni che "concretizzate" nelle supreme divinità della trimurti (Brahma, Shiva e Vishnu) creano, sostengono e dissolvono i mondi (supportate, in ciò, da miriadi di divinità, o potenze, minori). Ovviamente tutti questi Dèi non sono altro che espressioni della Coscienza Universale, ciò non di meno, essi SONO, così come E' anche la Realtà nella quale essi agiscono. Ci troviamo indi innanzi ad un sistema religioso che può ben essere definito politeista, come, del resto, la semplice analisi della costruzione iconografia che ce li descrive e rappresenta dimostra ampiamente. Un edificio, quest'ultima, che si sviluppa in forma piramidale, e che presuppone una concezione d'ordine gerarchico ben precisa. (Elemento codesto ravvisabile del resto in ogni sana forma tradizionale). Inoltre vige una rigida trasposizione iconica nella rappresentazione degli dèi induisti e ciò ci fornisce ulteriore riprova di quale livello di codificazione, e valenza strutturale, questo possieda.
Detto questo, spero di essermi spiegata al meglio poichè, come precedentemente affermato, temo non interverrò più nel presente spazio.

Saluti.

Ps. Cosa vuol dire che non puoi stare, diversamente da altri, tutto il giorno qui per rispondermi? Perchè, ti risulta io sia sempre attaccata al computer? Se sì, allora t'invito a confrontare il numero di posts che ho accumulato io in più di due anni di frequentazioni polliane, coi tuoi, certamente d'entità maggiore, ma ottenuti in assai minor tempo. E ci sarebbe molto altro da specificare, ma non mi pare il caso...


Che affascinante accadimento mi è capitato questa sera, passando casualmente da questi lidi ove scorgo, tra l'altro, l'essersi aggiunto novello moderatore - al quale vanno i miei migliori auguri -, mi è altresì capitato di rileggere questa mia antica discussione ove "qualcuno" (:D) sosteneva non essere l'Induismo politeista...Ora scopro con piacere che lo stesso pare essersi ricreduto (tanto che la fantasiosa affermazione è misteriosamente scomparsa colà ove io, mesi addietro, la colsi e contestai...[:D]). Ah, i meravigliosi effetti del tempo che fugge...


Scritto in origine da stuart mill
mi permetto di aggiungere questo: molti, a causa della disinformazione, hanno idee false sulle religioni orientaliu, specie l'induismo. 5 punti da chiarire:

1)l'induismo è un insieme di religioni, più che un'unica religione
:eek: 2)l'induismo (vedi sopra) NON è politeista:eek:
3)l'induismo non ha creato le caste attuali, che sono una degenerazione della società indiana, a seguito dell'invasione inglese
4)a seconda della religione indù considerata, cambia il Dio e i testi di riferimento: per i vaisnhava i più noti sono: bhagavad gità, srisopanishad, e srimad bhagavatam
5)le religioni orientali sono molto diverse fra loro, ma hanno in comune: tolleranza, ricerca del divino al di fuori dei testi, credenza nel karma e nella reincarnazione etc

Naturalmente confido nella correttezza della moderazione affinchè questo mio ultimo messaggio non venga modificato ;)


Il gatto osserva silente
nere fessure
sulla Luna nella notte

miao

stuart mill
21-07-06, 10:57
è semplice cara ygg: col termine politeismo, pensavo tu intendessi il politeismo radicale, quello senza bhraman... così anche con krishna3/antiokos. Poi siamo convenuti entrambi, che non era (basta leggere il thread in rilievo) politeismo radicale, ma panteismo monista o al limite, panteismo politeista monista, cioè riconosce l'esistenza dell'Uno, cosa ben diversa da quello che avviene nel politeismo norreno per esempio. Tutto qui. Il mio puntualizzare ciò era dovuto all'esigenza di evitare le solite accuse di politeismo radicale dei cristiani.
Poi, come potrai vedere su questo forum e su quello pagano, i messaggi miei e di antiokos/krishna 3 confermano appunto, nel sancire che esiste l'Uno pur essendo politeista, e questo è ciò che è importante.

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=251023

Yggdrasill
21-07-06, 12:25
è semplice cara ygg: col termine politeismo, pensavo tu intendessi il politeismo radicale, quello senza bhraman...

Ahhh, caro mill, ora tutto si spiega.
Oppure, no?:eek: Infatti, se avrai la pazienza di leggere il mio antico messaggio, quello da me quotato e presente appena sopra il tuo ti accorgerai che la tua spiegazione appare possedere dei simpatici piedini d'argilla...
Ma non voglio infierire oltre, mio caro topastro, ché la cosa è all'evidenza dei fatti...

Toh, nel rigirare la frittata t'è caduta in terra. Che peccato però, quella di roditore è sempre stata la mia preferita...(:D)

http://www.punto.it/img/spaziofoto/space3/158595/ImmO_jormungandr_01153477820.gif

Saluti ronfanti (ronf, ronf, ronf...)

stuart mill
21-07-06, 12:59
Ahhh, caro mill, ora tutto si spiega.
Oppure, no?:eek: Infatti, se avrai la pazienza di leggere il mio antico messaggio, quello da me quotato e presente appena sopra il tuo ti accorgerai che la tua spiegazione appare possedere dei simpatici piedini d'argilla...
Ma non voglio infierire oltre, mio caro topastro, ché la cosa è all'evidenza dei fatti...

Toh, nel rigirare la frittata t'è caduta in terra. Che peccato però, quella di roditore è sempre stata la mia preferita...(:D)


http://www.punto.it/img/spaziofoto/space3/158595/ImmO_jormungandr_01153477820.gif (http://www.punto.it/img/spaziofoto/space3/158595/ImmO_jormungandr_01153477820.gif)

Saluti ronfanti (ronf, ronf, ronf...)

ygg, francamente stai rompendo, e te lo dico automoderandomi: non credi che sia come dico io: leggiti la discussione che ti ho linkato, li, in tempi non sospetti, compaiono i messaggi fra me e krishna3 sul tema, e entrambi ci siamo accorti che stavamo dicendo le stesse cose: lui sosteneva che era panteismo monista, chiamandolo però politeismo, e io credevo che parlasse di politeismo puro...
non ci credi ancora? chiedi a lui (antiokos è il nuovo nick) non credi neppure a lui? arrangiati: non ho molto tempo da perdere in sciocche discussioni infantili, del tipo: te l'avevo detto, te l'avevo detto!:-:-01#19

stuart mill
21-07-06, 12:59
topastro lo dici a tuo fratello si intende

Yggdrasill
21-07-06, 13:08
topastro lo dici a tuo fratello si intende

:-0#09o Cattivo...Mi hai fatto piangere:ue (adesso lo dico alla maestra...cattivo...:ue)

I messaggi tra te e Krishna III sono successivi alla nostra "piacevole et pacata" discussione ( e comunque io ho interloquito, o almeno ci ho provato, con te e non con lui). Ma non sarebbe tanto più semplice e naturale ammettere che...Mah!

Topastro era un simpatico vezzeggiativo, perchè sei così nervoso? Suvvia, su col buon umore che c'è il sole. Le mie erano semplici considerazioni en passant, mica volevo offenderti, ma come sei permalio...(:D)

stuart mill
21-07-06, 13:35
[QUOTE]:-0#09o Cattivo...Mi hai fatto piangere:ue (adesso lo dico alla maestra...cattivo...:ue)

che bip!:i




I messaggi tra te e Krishna III sono successivi alla nostra "piacevole et pacata" discussione ( e comunque io ho interloquito, o almeno ci ho provato, con te e non con lui). Ma non sarebbe tanto più semplice e naturale ammettere che...Mah!


abbi pazienza, la definizione esatta dell'induismo, è PANTEISMO monista, o panteismo politeista monista, se tu dici solo politeista, ha un significato molto diverso...
Se io il verde è un colore più scuro del bianco, e un altro dice, il verde è il colore scuro, sono 2 cose completamente diverse: gli elementi della frase in buona parte ci sono, ma se ne togli qualcuno, cambia: che il verde sia SEMPRE più scuro del bianco, è un fatto, ma non è così per il fatto che il verde sia il più scuro in assoluto, anzi!
Poi se vuoi che mi batta il petto, per aver contribuito ad aumentare la confusione, non chiarendo da subito i termini, toh, lo faccio ora: mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa:-:-01#19



Topastro era un simpatico vezzeggiativo, perchè sei così nervoso? Suvvia, su col buon umore che c'è il sole. Le mie erano semplici considerazioni en passant, mica volevo offenderti, ma come sei permalio...(:D)

ok, ok. :)
sono nervoso per 3 motivi:
1)politica estera (non aggiungo altro perchè non è la sede)
2) gli israeliani hanno ammazzato un indiano con le bombe
3)mi girano i maroni per la classe politico-giornalistica
così sai pure i fatti miei
qui si apre e qui si chiude la parentesi politica del forum:-:-01#19

Yggdrasill
21-07-06, 13:59
abbi pazienza, la definizione esatta dell'induismo, è PANTEISMO monista, o panteismo politeista monista, se tu dici solo politeista, ha un significato molto diverso...
Se io il verde è un colore più scuro del bianco, e un altro dice, il verde è il colore scuro, sono 2 cose completamente diverse: gli elementi della frase in buona parte ci sono, ma se ne togli qualcuno, cambia: che il verde sia SEMPRE più scuro del bianco, è un fatto, ma non è così per il fatto che il verde sia il più scuro in assoluto, anzi!
Poi se vuoi che mi batta il petto, per aver contribuito ad aumentare la confusione, non chiarendo da subito i termini, toh, lo faccio ora: mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa:-:-01#19

Mio tenero, caro, Stuart,
innanzitutto non sia mai io avvi a sapere che a causa mia tu ti sia inferto sì terrifica punitio. Giammai (orrore).
In realtà le mie "pretese" erano assai più limitate. Eh, questi capriccetti estivi...

Sì, hai ragione mio caro, dolce, topetto (così va meglio?), l'Induismo può ben rientrare nell'accezione del termine "monista", infatti dalle mie antiche parole non si evinceva certo io negassi tale realtà - della quale non ho invero neanche avuto modo di ribattere considerati i lazzi & frizzi coi quali sono stata, quasi da subito, omaggiata-, ma tutto ciò risulta comunque assai poco attinente al nostro antico contendere, che era ben altro, dal sembrarmi realmente opportuno et necessario, a questo punto, il soprassedere ed il non spingersi oltre. Ormai credo quel che c'era da dire sia stato detto, così come da vedere, constatare, meditare ed imparare.

Augurandoti quindi un buon proseguimento e tante altre belle cose ti saluto (che devo andarmi a fare le unghiette sul tronchetto in salotto).

Meow


http://www.punto.it/img/spaziofoto/space3/158595/ImmO_jormungandr_01153483464.gif

stuart mill
21-07-06, 14:42
Mio tenero, caro, Stuart,
innanzitutto non sia mai io avvi a sapere che a causa mia tu ti sia inferto sì terrifica punitio. Giammai (orrore).
In realtà le mie "pretese" erano assai più limitate. Eh, questi capriccetti estivi...

Sì, hai ragione mio caro, dolce, topetto (così va meglio?), l'Induismo può ben rientrare nell'accezione del termine "monista", infatti dalle mie antiche parole non si evinceva certo io negassi tale realtà - della quale non ho invero neanche avuto modo di ribattere considerati i lazzi & frizzi coi quali sono stata, quasi da subito, omaggiata-, ma tutto ciò risulta comunque assai poco attinente al nostro antico contendere, che era ben altro, dal sembrarmi realmente opportuno et necessario, a questo punto, il soprassedere ed il non spingersi oltre. Ormai credo quel che c'era da dire sia stato detto, così come da vedere, constatare, meditare ed imparare.

Augurandoti quindi un buon proseguimento e tante altre belle cose ti saluto (che devo andarmi a fare le unghiette sul tronchetto in salotto).

Meow


[/URL][URL="http://www.punto.it/img/spaziofoto/space3/158595/ImmO_jormungandr_01153483464.gif"]http://www.punto.it/img/spaziofoto/space3/158595/ImmO_jormungandr_01153483464.gif (http://www.punto.it/img/spaziofoto/space3/158595/ImmO_jormungandr_01153483464.gif)
:-:-01#19:-:-01#19:-:-01#19

comunque si, credo sia il caso di soprassedere, mi pare una polemica idiota. Facciamo così, poichè da moderatore, era compito mio chiarire subito la questione politeismo monista vs politeismo puro, mi assumo io le responsabilità della vicenda, ok?
Tu, quando vorrai tornare a scrivere, lasciando da parte gentilmente topetti e topini, sarai, come tutti la benvenuta. Se poi vorrai aprire un thread su un argomento specifico, inerente alle filosofie (nel senso platonico del termine) ne guadagneremo tutti.
Saluti

stuart mill
21-07-06, 16:15
siamo abbondantemente ot.
se tu o qualcun altro ha contestazioni da fare, se sono in tema col forum e costruttive, apra un nuovo thread, oppure usi i pvt.