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Visualizza Versione Completa : informazioni utili per andare in india



stuart mill
05-05-06, 12:25
i moderatori stanno organizzando un viaggio (come da titolo): si accettano adesioni!

chi volesse partecipare/informazioni, posti qui

Patto
05-05-06, 20:16
Compiere un viaggio lungo e faticoso assieme a degli sconosciuti (magari dietro uno dei nick si nasconde Sandro Bondi :D ) è un' idea così pazza che potrebbe anche funzionare. Io sarei interessato, anche se ovviamente la mia adesione dipende dalla data del viaggio e dalla mia situazione economica in quel momento (ah, questa precarietà).

Lao-Tse
06-05-06, 00:33
uhhhh...mi interesserebbe parecchio...se fosse possibile anche più avanti nel tempo, avereulteriori specifiche, tipo denaro e periodo...perchè mi dovrei laureare a breve...ma per un viaggio in tibet con sconosciuti si può anche rinviare tutto,che dite?:D
a proposito complimenti per il Forum e per l'iniziativa del viaggietto in Tibet...

alexeievic
06-05-06, 09:40
il viaggio è previsto nella primavera del 2007...... il costo lo definiremo piu' in là.... ma non sarà eccessivo perchè organizzeremo da soli con appoggi in loco e senza agenzie.....

stuart mill
06-05-06, 20:25
per patto e laotse(complimenti per il nick)

il mio primo (e finora unico)viaggio in india (e primo e unico all'estero) l'ho fatto con degli sconosciuti amici di uno sconosciuto conosciuto su un forum: tutto è andato perfettamente.
Poi più in la definiremo il tutto.

alexeievic
06-05-06, 21:11
a chi spaventa conoscere persone all'ultimo minuto prima di un viaggio del genere, possiamo dire che, volendo, si possono organizzare degli incontri qui in italia (uno, due o tre...) per discutere i dettagli del viaggio e conoscersi meglio.... volendo si puo' fare questo

stuart mill
06-05-06, 22:38
a chi spaventa conoscere persone all'ultimo minuto prima di un viaggio del genere, possiamo dire che, volendo, si possono organizzare degli incontri qui in italia (uno, due o tre...) per discutere i dettagli del viaggio e conoscersi meglio.... volendo si puo' fare questo

viaaa! l'ho fatta io la follia, con i miei genitori che già mi piangevano per morto, non la possono fare gli altri!:D ragazzi, lo giuro: non sono ne un cannibbale n un terrorista... chissà dove l'avrò messa quella scatola di dinamite?:D:D:D:D
comunque si potrebbe fare: ternete presente che però i viaggi interregionali in italia costano più dell'alloggio in india ;)

Patto
06-05-06, 23:12
Ha ragione Stuart, senza conoscersi prima è più divertente :)
Avete già pensato a qualche meta irrinunciabile?

stuart mill
06-05-06, 23:20
Ha ragione Stuart, senza conoscersi prima è più divertente :)

poi magari ti racconterò... una chicca: io che giravo per roma termini con la foto delle persone che dovevo incontrare, e mentre parlavo con loro al cell, mki sono girato ed erano li vicino:D


Avete già pensato a qualche meta irrinunciabile?----

dipende che itinerario faremo: se fossimo in india derkl nord direi: vrindavan, radhaqunda, agra (ma li ci sono però i muslim), jaypur.
siccome siamo a sud e in tibet, appena mi procurerò una guida, o appena alex ci illuminerà (comunque ha degli agganci in loco) potremo saperne di più. Però so che andremo dal dalai lama fra le altre cose (se non ho capito male), poi in india qualche guru lo incontreremo certamente:-01#44

stuart mill
07-05-06, 12:27
allora, alex mi aveva detto varanasi, in india fra le altre tappe

stuart mill
07-05-06, 12:45
beh, se è confermata fra le tappe, varanasi, è ottimo: è in uttar pradesh, lop stesso stato dove sono andato io.
comunque, alex, facci avere i opiani dettagliati, sennò stiamo a ragionmare su ipotesi

Lao-Tse
07-05-06, 17:30
anche secondo me, fare un viaggio con sconosciuti di cui si sa solo che hanno le nostre stesse passioni (dato che si scrive su un forum tematico) è davvero molto molto di più di quanto serva per essere sicuri che sarà una grande esperienza. Ottimo quindi, mano a mano ne parleremo e vedremo come si sviluppa il tutto.Salutoni!

alexeievic
07-05-06, 21:10
i piani dettagliati non li ho perchè non li ho fatti..... Direi Varanasi sicuramente... anche con levataccia per assistere alla (sob...) cremazione dei cadaveri all'alba sulle rive del ganga..... A varanasi c'è anche il luogo dove il buddha predico' il suo primo sermone (stavo per scrivere salmone...)

Calcutta.... penso al tempio dedicato alla sanguinaria dea Kali'.... (tra l'altro loro Calcutta la chiamano Kolkata che significa proprio città di Kali')....

Buddha Gaya... ma anche Vrindavan (anche se stuart mill ci è già stato..... meglio.. ci farà da guida...)

Penso all'Himalaya... al Tibet... a Lahsa.. ma tutto è possibile.. se anche voi avete itinerari in mente (stuart è per l'india del sud) dite pure.... poi vediamo come mettere tutto insieme... io ho una lonely planet (si scriverà cosi'?) che sembra una bibbia commentata di 8000 pagine... li troviamo tutto... e poi... vabbè... vediamo che esce... il tempo c'è...

stuart mill
07-05-06, 21:51
beh, io a vrindavan saprei orientarmi, saprei in effetti anche dobve alloggiare. Non sarei a priori per l'india del sud come dice alex, ma neanxche per l'india del nord: dipende da quanto tempo abbiamo pr il viaggio, io diei se possibile, di vedere nord e sud. Poi as vrindavan consiglio a tutti di andare a vederla, basterebbero 4-5 giorni. Però se l'idea è di andare per 1-2 giorni a vrindavan, tanto vale non andarci: non vedremmo quasi nulla (ha più di 5000 templi)

stuart mill
07-05-06, 21:52
vi riporto quanto detto prima da alex sull'itinerario:
India sicuro... Nepal se cambiano le cose ma mi sembra che politicamente non ci sono i presupposti.... Tibet se il viaggio sarà lungo... ma dubito..
quindi questo attualmente è l'abbozzo di piano

alexeievic
07-05-06, 22:46
aspettiamo altre idee.... io per esempio ho in mente Puri, in Orissa.....

stuart mill
07-05-06, 23:01
a puri rischieremmo di incontrare chi sai tu: in primavera se non erro saranno li (o in bengala, e a puri saranno questo autunno, non ricordo) perciò fai tu!

Lupus
15-05-06, 11:02
Io ci sto!
I miei genitori impazziranno, ma chi se ne frega! :p

stuart mill
15-05-06, 11:10
Io ci sto!
I miei genitori impazziranno, ma chi se ne frega! :p

anche i miei impazzirono per il mio precedente viaggio in india, il trucco sta nell'organizzare tutto segretamente, facendolo sapere loro, solo quando si ha il biglietto in tasca:D

stuart mill
15-05-06, 22:24
allora, finora i nomi sono:
1)stuart mill
2)lupus
3)alexeivic
3 persone

mosongo
16-05-06, 17:53
http://www.menphis75.eu/images/archivio1/0163.jpg

mosongo
16-05-06, 19:20
http://www.menphis75.eu/images/archivio2/0388.jpg

stuart mill
16-05-06, 20:21
orpo: treno più pieno di quanto temessi...
ma il secondo mezzo, cos'è? sembra una variante bovino-trainata del rischaw!

Patto
16-05-06, 20:48
È un camion a un BM (Bovino Motore) :D

stuart mill
16-05-06, 22:31
È un camion a un BM (Bovino Motore) :D

:-0008n:-0008n:-0008n

mosongo
16-05-06, 23:52
orpo: treno più pieno di quanto temessi...
ma il secondo mezzo, cos'è? sembra una variante bovino-trainata del rischaw!
l'industrializzazione avanza!!!:D :-0008n

stuart mill
17-05-06, 01:24
chiudo la discussione: per in formazioni scrivere sul thread aperto pochi giorni fa appositamente: questo lo lasceremo per le informazioni date da me e alexeivic sul viaggio :)

stuart mill
19-05-06, 13:29
riapro per tutti, meglio in effetti usarlo per chiedere info sul viaggio

stuart mill
28-05-06, 16:32
[/URL][URL="http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/san.gif"]http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/san.gif (http://www.port.venice.it/sanimav/Welcome.html)
http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/mondo.gif (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/mondo.gif) India http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/bindia.gif (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/bindia.gif)

http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/india.gif (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/india.gif)

Clima:
A nord-ovest tropicale secco; a sud e a nord-est tropicale con piogge periodiche.
Capitale: Nuova Delhi. Altitudine: 210 m
Fuso orario:+4,30 ore.
Lingua: Hindi (Ufficiale), Inglese. Religione: Induista 83%, Musulmana 11%, Sikh 2%. Moneta: Rupia indiana.
Ambasciata d'Italia in India:NEW DELHI, 50 Chandra Gupta Marg Chakanakyaputra N.D. 110021. Tel.(009111)6114355.
E.mail: italemb@del3.vsnl.net.in (italemb@del3.vsnl.net.in) Documenti:Passaporto valido almeno 6 mesi,Visto.
Prima di partire:
Farsi fare una visita dal medico di fiducia. Farsi curare eventuali malattie dentali.
Al ritorno:
In caso di febbre, diarrea, eruzioni cutanee, informare il medico sul viaggio fatto. In caso di allergie, effetti collaterali dei vaccini o intolleranza agli antimalarici, avvertire anche la Sanita' Marittima (VE):
Tel. 041/5102377, Fax 041/5102866, E. mail: zampini@portofvenice.net La Sanità Marittima di Venezia può essere contattata anche durante il soggiorno all'estero, via e. mail, dagli internet points o internet cafè sparsi nel mondo.

Viaggiare in gravidanza e con bambini piccoli (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Cgravinf.html)


Informazioni per i donatori di sangue (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/donator.htm)

FEBBRE GIALLA (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Cfebbreg.html)

La vaccinazione non e' obbligatoria se si parte dall'Italia. I viaggiatori di età superiore a 6 mesi che arrivano a mezzo di aerei o navi, avendo lasciato o transitato per una zona infetta negli ultimi 6 giorni dopo la partenza, sono sottoposti , se sprovvisti di certificato di vaccinazione, ad isolamento per un massimo di 6 giorni. Non sono assoggettati a tale misura quei passeggeri o membri di equipaggio che transitano in aeroporti situati in zone endemiche, ma rimangono sempre all'interno dell'aeroporto, qualora un Ufficiale Sanitario concordi con tale esenzione. Alle stesse misure sono sottoposti coloro che arrivano, mediante nave che ha lasciato o toccato qualsiasi porto di una zona infetta da meno di 30 giorni prima dell'arrivo in India, qualora la nave non sia stata disinfestata, come da norme sanitarie vigenti in India o quelle raccomandate dall'OMS e coloro che provengono con aerei che sono stati in aree infette e non sono stati disinfestati come da norme previste dalle Regole di Sanità Pubblica dell’Aviazione Indiana del 1954. I seguenti Paesi sono considerati infetti dall’India.
Africa: Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Repubblica Centro Africana, Chad, Congo, Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Guinea Equatoriale, Ethiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Kenya, Liberia, Mali, Niger, Nigeria, Rwanda, Sao Tome and Principe, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Togo, Uganda, Tanzania, Zambia.
America: Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guiana Francese, Guyana, Panama, Peru, Suriname, Trinidad e Tobago, Venezuela.
Nota. Quando si verifica un caso di febbre gialla in un paese quest’ultimo è considerato infetto dall’India e viene aggiunto alla lista precedente.

Poiche' l'India non e' Paese a rischio di febbre gialla, la vaccinazione non e' consigliata.

MALARIA (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Cmalaria.html)

Il rischio di malaria esiste tutto l'anno e in tutto il Paese al di sotto dei 2000 metri. Il 40-50% dei casi è dovuto al Pl. falciparum. Non c'è trasmissione in parte degli Stati di Himachal Pradesh, Jammu, Kashmir e Sikkim. E' segnalata resistenza del Pl. falciparum alla Clorochina e alla Sulfadossina-Pirimetamina.
Profilassi raccomandata nelle zone a rischio: Clorochina(150 mg), 2 compresse alla settimana (adulti) + Paludrin(100 mg), 2 compresse al giorno (adulti), sempre che non vi siano controindicazioni (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Ccontro.html), da valutare caso per caso.
Bambini: da 5 a 6 Kg di peso meno di 4 mesi 1/4 di compr./sett. da 7 a 14 Kg di peso da 4 mesi a 2 anni 1/2 compr./sett.Clorochina da 15 a 18 Kg di peso da 3 a 4 anni 3/4 di compr./sett. (150 mg) da 19 a 35 Kg di peso da 5 a 10 anni 1 compr./sett. da 36 Kg di peso in poi da 11 anni in poi 2 compr./sett. + da 5 a 8 Kg di peso meno di 8 mesi 1/4 di compr./giorno da 9 a 16 Kg di peso da 8 mesi a 3 anni 1/2 compr./giornoPaludrin da 17 a 24 Kg di peso da 4 a 7 anni 3/4 di compr./giorno(100 mg) da 25 a 35 Kg di peso da 8 a 10 anni 1 compr./giorno da 36 a 50 Kg di peso da 11 a 13 anni 1 e 1/2 compr./giorno da 50 Kg di peso in poi da 14 anni in poi 2 compr./giorno La prevenzione va iniziata 1 settimana prima di entrare nella zona a rischio(un giorno prima per il Paludrin), proseguita durante il soggiorno e fino a 4 settimane dopo l'uscita dalla zona.

Nell’Assam la profilassi consigliata è:
Su valutazione del medico di fiducia, fatta caso per caso e tenendo conto delle eventuali resistenze segnalate nelle specifiche aree da visitare, sempre che non vi siano controindicazioni (http://www.tpa.it/sanimav/contro.html), vi sono le seguenti opzioni:
LARIAM
Adulti: 1 compr. 250 mg alla settimana, da una settimana prima di entrare nella zona a rischio, fino a 4 settimane dopo il ritorno, senza mai interrompere.

Bambini:
meno di 5 Kg di peso meno di 3 mesi Non raccomandato da 5 a 12 Kg di peso da 3 mesi a 23 mesi 1/4 compr./sett. da 13 a 16 Kg di peso da 2 a 3 anni 1/3 di compr./sett. da 17 a 24 Kg di peso da 4 a 7 anni 1/2 compr./sett. da 25 a 35 Kg di peso da 8 a 10 anni 3/4 compr./sett. da 36 Kg di peso in poi da 11 anni in poi 1 compr./sett.
oppure

DOXICICLINA

Adulti: 1 capsula da 100 mg. al giorno, da 1 giorno prima di entrare nella zona a rischio, fino a 4 settimane dopo l'uscita dalla zona, senza interruzioni.
Bambini:
meno di 25 Kg di peso meno di 8 anni controindicato
da 25 a 35 Kg di peso da 8 a 10 anni 1/2 compressa al giorno
da 36 a 50 Kg di peso da 11 a 13 anni 3/4 di compressa "
da 50 Kg di peso in poi da 14 anni in poi 1 compressa "
oppure


MALARONE ( Atovaquone 250 mg + Proguanil 100 mg )

Adulti: 1 compressa al giorno, iniziando 1-2 giorni prima di entrare nella zona a rischio e continuando fino a una settimana dopo l'uscita dalla zona, senza interruzioni.

Bambini:

da 11 a 20 kg di peso 1 compressa pediatrica al giorno = 1/4 di compr. adulti

da 21 a 30 Kg di peso 2 compresse pediatriche al giorno = 1/2 di compr. adulti

da 31 a 40 Kg di peso 3 compresse pediatriche al giorno = 3/4 di compr. adulti

oltre 40 kg dose come adulti
E' importante anche prevenire le punture di zanzare mediante l'applicazione sulla pelle di repellenti, l'uso di insetticidi e di zanzariere nei locali in cui si soggiorna, qualora essi siano sforniti di aria condizionata e l'uso di vestiario idoneo.


Tifo (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Ctifo.html), Epatite A (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5CepatiteA.html)-B (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5CepatiteB.html), Poliomielite (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Cpolio.html), Difterite (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Cdifte.html), Tetano (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Ctetano.html), Meningite (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Cmengite.html)

La prevenzione puo' essere fatta con le vaccinazioni: esse vanno consigliate dal medico caso per caso.In India sono diffusi il tifo e l'epatite A. L'epatite B è endemica.Sono stati segnalati anche focolai di meningite.

MALATTIE TRASMESSE CON ALIMENTI E BEVANDE

Sono frequenti e sono dovute ad alimenti o bevande inquinati. Si manifestano di solito con diarrea. In India, oltre al tifo e alle epatiti A ed E, sono diffuse le dissenterie, le malattie da vermi intestinali e la giardiasi.
Si raccomanda di mangiare solo cibi cotti di recente, bere solo bevande sigillate o in lattina, non comprare cibi o bevande da ambulanti, evitare il ghiaccio. Solo la frutta che si sbuccia puo' essere mangiata cruda. Lavarsi le mani prima dei pasti e dopo aver usato i servizi igienici.
In caso di diarrea lieve bere molti liquidi (acqua minerale, succhi di frutta). Se la diarrea è più grave usare le soluzioni reidratanti o fare altre terapie, dopo aver consultato un medico.
Colera (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Ccolera1.html)

La vaccinazione non e' consigliata perchè poco efficace. Prevenzione: stesse norme delle diarree.

Altri Rischi

La Filariosi (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Cfila.html), la Leishmaniosi (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Cleish.html) cutanea e viscerale, la febbre ricorrente da zecche, la febbre emorragica da zecche (limitata alle zone forestali del Karnataka), la febbre di Dengue (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Cdengue.html) (anche nella forma emorragica) sono malattie dovute a punture di zanzare o zecche (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Cinsetti.html). E' segnalato anche il rischio di Encefalite giapponese (http://www.port.venice.it/sanimav/paesi/..%5Cegiapp.html), benchè esso sia limitato ai viaggi di una certa durata e soprattutto a coloro che vanno in aziende rurali ove esistono allevamenti di maiali.
Prevenzione: usare repellenti sulla pelle, insetticidi negli ambienti in cui si soggiorna e vestiario idoneo, soprattutto se si visitano zone rurali.
Attenzione ai morsi di animali affetti da rabbia: se tale evenienza si verifica, lavare la ferita con acqua e sapone e ricorrere alle strutture sanitarie del luogo. Attenzione anche ai morsi dei serpenti: usare calzature idonee.

Kit di pronto Soccorso

Aspirina (in caso di Dengue o di Dengue emorragica, non usare Aspirina! usa la Tachipirina!), crema antiustione, occhiali da sole, filtro solare, compresse antidiarrea, compresse per la disinfezione dell'acqua, compresse contro il mal d'auto-mal di mare, bustine per soluzioni reidratanti orali, repellenti antizanzare, insetticida in polvere, antistaminici locali, cerotti, garze, bende, siringhe a perdere, soluzione disinfettante, collirio decongestionante.
Inoltre se sei diabetico o hai altri problemi, non dimenticare la tua abituale terapia.
Se hai le lenti a contatto poni nel kit la soluzione.
Se hai problemi di vista porta un paio di occhiali di riserva.
Se vai a dormire in tenda porta una rete antizanzare.
Infine e' bene avere una forbice, una pinzetta, un termometro, un laccio emostatico.
Ricorda gli antimalarici!


Epidemie recenti

Vedi "Epidemie nel mondo" sulla Home page. (http://www.port.venice.it/sanimav/)

Uff. Sanita' Marittima ed Aerea - VENEZIA (all rights reserved)
dr Zampini Antonino revised: April 2006
e-mail: zampini@portofvenice.net (zampini@portofvenice.net)
URL: http://www.tpa.it/sanimav/india.html

stuart mill
28-05-06, 16:34
Io però feci solo la profilassi antimalarica e non ebbi problemi: basta avere un detergente in gel per le mani (per quando si è fuori), dell'amuchina per disinfettare (quando si è in alloggio), uno spray tipo off (ne unto ne punto!), e poco altro, di cui parlerò in seguito

alexeievic
29-05-06, 08:22
bene.. parlaci parlaci... io porterei pure dei zeppi di legno per porte e finestre...

stuart mill
29-05-06, 08:35
allora,serve un grosso lucchetto per la porta, un sacco a pelo leggero, il lariam antimalarico, sapone lisoform per disinfettarsi bene le mani, macchina fotografica, meglio se usa e getta così se una scimmia la distrugge non fa niente (ehehehe) ma è difficile che accada, CORDICELLA PER OCCHIALI, INDISPENSABILE PER LE SCIMMIE, E ALMENO UN PAIO DI OCCHIALI DI RICAMBIO.
Un frasario in inglese (utile), delle guide dell'india con mappe (utili), e farsi passare DA ORA la fobia dei serpenti, altrimenti meglio non partire: dentro le città si trovano sempre dei simpatici ragazzini che tirano fuori un cobra per impressionare e farsi fare l'elemosina.
Oltre a questo, si camminirà con sandali o addirittura scalzi...
i sandali li compreremo in loco: costano poco, e quindi non sarà un problema se: ce li rubano(accade) e buttarli alla fine del viaggio, tanto per quajto li vorremo lavare, saranno sempre un pò sporchi a causa di terra, fango etc
appena mi viene altro in mente posto

stuart mill
29-05-06, 08:47
RICORDARSI 3 COSE:
1)è sconsigliabilissimo mangiare cibo acquistato per strada, TOTALMENTE SCONSIGLIATO IL GHIACCIO
2)IN DIVERSE CITTA' E' LA MAFIA CHE COMANDA: PER NESSUN MOTIVO VA PERSA LA PAZIENZA COI NEGOZIANTI, TUTTI CONTROLLATI DA MAFIOSI (ALMENO A RINDAVAN, SULLE ALTRE CITTA' NON SO)
3)RICORDARSI CHE I RISCIO' NON HANNO PREZZO FISSO, BISOGNA CONTRATTARE, E SE DICONO UN PREZZO TROPPO ALTO, PRENDERNE UN ALTRO.

alexeievic
03-06-06, 13:44
Posto di seguito la prima parte di come potrebbe essere questo viaggio... ovviamente tutto si puo' correggere, modificare, stravolgere... basta che lo dite.....


1° GIORNO (presumibilmente 15 marzo 2007) arrivo a Nuova Dheli.

Dheli è la capitale dell'India. Propongo di arrivare qui in aereo, in quanto questa città, seppure caoticissima, è di interesse primario nonchè grande crocevia per chi arriva, parte o semplicemente gira per l'India.

Visto che si arriva qua, si puo' sostare un paio di giorni e visitare con calma alcune cose, tra cui sottolineo:

Forte Rosso (Red Fort) costruito all'epoca dei Moghul.

Qutb Minar, imponente torre innalzata per proclamare l'arrivo dell'Islam (sigh..) in India

Jama Masjid, la piu' grande moschea dell'India, costruita da Shah Jahan (quello del Taj Mahal per intenderci)

Il Central Cottage Industries Emporium di Janpath, per osservare, curiosare ed acquistare prodotti artigianali.

Il Tempio di Bahai, edificio a forma di fiore di loto, che simboleggia l'unità di tutte le religioni.

Ricordiamoci che a Dheli è vietato fumare in pubblico e vicino ai luoghi religiosi.

ecco due siti web interessanti a livello turistico:

www.delhigate.com

www.delhi123.com


A Delhi, trucchi e raggiri sono sempre in agguato:

mendicanti e procacciatori di clienti sono a dir poco "asfissianti".
E' consigliato prendere un taxi prepagato, dopo aver ritirato la ricevuta con il numero del taxi e la destinazione al gabbiotto della polizia stradale. I tassisti tendono a portare i clienti negli alberghi che dicono loro, per prendere delle commissioni... La tecnica piu' usata da parte di questi lestofanti è quella di dire che l'albergo che chiediamo è bruciato, è pieno, o chiuso.
Altri raggiri sono:

IL TRUCCO DEI DISORDINI:

il tassista vi dice che ci sono disordini... addirittura verrete fermati da un poliziotto (finto) che dopo aver parlato con l'autista, non vi farà passare. Questi vi porterà nell'albergo che aveva già deciso dove portarvi.

IL TRUCCO DEL TASSISTA SMARRITO

iL Tassista fa finta di essersi perso. Si ferma in un'agenzia di viaggi e si fa dire dove è l'albergo. L'agente tutto gentile, chiamerà pure l'albergo ma "scoprira'" che, per un errore di "doppia prenotazione" non c'è posto. Vi porteranno dove dicono loro e il tassista prenderà la commissione.




ASSISTENZA SANITARIA:

L'Indraprastha Apollo Hospital (69-25858), è uno degli ospedali migliori di Delhi e dell'INDIA.
Consigliato anche l'East West Medical Centre (4623738).

Per il pernottamento prenoteremo dall'Italia.

Abbiamo lo YMCA Tourist Hostel (ymcath@ndf.vsnl.net.in) vicino a Connaught Place. Piscina, centro fitness, ristorante, accesso a internet. Le doppie con bagno in comune vengono 415/725 rupie... se si sceglie anche ARIA CONDIZIONATA, TV telefono e bagno singolo, si arriva anche a 1300 a notte. Si accettano carte di credito.
Ricordo che 1 euro son circa 50 rupie (poi vedremo con precisione il cambio)...

Credo si possa sostare a Delhi la notte tra il 15 e 16 marzo e la notte tra il 16 e 17 marzo.

Questo ci consentirà di visitare qualcosina con calma il giorno 15 (con MOLTA calma visto che dovremo ambientarci) e visitare altre cose il giorno 16 ed il giorno 17. Nel pomeriggio del 17 si lascerà Delhi. Come seconda Tappa propongo AGRA. (direi di spostarci sulla linea del Ganga verso est, verso calcutta).

Devo informarmi sulle stagioni dei monsoni... non mi ricordo se marzo è stagione di pioggie.. nel caso spostiamo tutto di un mese.

Prego stuart di tenere i conti della spesa... io con la matematica non vado molto d'accordo.... mi sa pero' che come primi due giorni saremo a circa 2000 rupie o anche piu'.

Presto postero' la 2^ PARTE..

stuart mill
03-06-06, 15:08
Dheli è la capitale dell'India.

ma non era taranto?:-00w09d:-0008n

stuart mill
03-06-06, 15:37
1° GIORNO (presumibilmente 15 marzo 2007) arrivo a Nuova Dheli.


Dheli è la capitale dell'India. Propongo di arrivare qui in aereo, in quanto questa città, seppure caoticissima, è di interesse primario nonchè grande crocevia per chi arriva, parte o semplicemente gira per l'India.


propongo di evitare come la peste l'ingresso a nuova delhi: l'aereoporto già è 'pesante, ma passare dalla città sarà peggio: consiglio di andare nelle piccole città, dove si conosce la vera india, le grandi città sono caotiche, brutte e pure insicure.

Visto che si arriva qua, si puo' sostare un paio di giorni e visitare con calma alcune cose, tra cui sottolineo:


Forte Rosso (Red Fort) costruito all'epoca dei Moghul.
a che pro? voglio dire, andare in india per visitare un forte non è il massimo, conviene andare in posti tipo benares, vrindavan, puri e simili, dove trovi templi, l'india tradizionale etc


Qutb Minar, imponente torre innalzata per proclamare l'arrivo dell'Islam (sigh..) in India

mi pare un'ottima ragione per evitarlo come la peste... andare in india per intristirsi a simili scempi troppo, oltre a essere una meta di pellegrinaggi islamici temo...


Jama Masjid, la piu' grande moschea dell'India, costruita da Shah Jahan (quello del Taj Mahal per intenderci)
idem come sopra, moltiplicato per 100: se proprio volete vedere moschee, andiamo in città dove la maggioranza è solidamente indù, in modo da evitare guai.


Il Central Cottage Industries Emporium di Janpath, per osservare, curiosare ed acquistare prodotti artigianali.
si potrebbe fare, ma ti avverto che in qualunque città troverai roba del genere: interi bazar dove comprare di tutto, pure il mercato nero degli euro troverai;)


Il Tempio di Bahai, edificio a forma di fiore di loto, che simboleggia l'unità di tutte le religioni.
questo può essere interessante


Ricordiamoci che a Dheli è vietato fumare in pubblico e vicino ai luoghi religiosi.
ricordo anche (lo posterò nell'atro thread i rilievo) che è SEVERAMENTE VIETATO, PENA L'ARRESTO (PIU' LE LEGNATE;)) FARE FOTO NEGLI AEREOPORTI, non sto scherzando.

ecco due siti web interessanti a livello turistico:




A Delhi, trucchi e raggiri sono sempre in agguato:
non solo li


mendicanti e procacciatori di clienti sono a dir poco "asfissianti".
nelle piccole città no, all'aereoporto di delhi, stavo per perdere la tramontana, nelle piccole città tutto è più tranquillo (e i treni arrivavano sempre in orario:D)


E' consigliato prendere un taxi prepagato, dopo aver ritirato la ricevuta con il numero del taxi e la destinazione al gabbiotto della polizia stradale. I tassisti tendono a portare i clienti negli alberghi che dicono loro, per prendere delle commissioni... La tecnica piu' usata da parte di questi lestofanti è quella di dire che l'albergo che chiediamo è bruciato, è pieno, o chiuso.
Altri raggiri sono:
vero, conviene se si anno conoscenze in loco, prenotare il taxi e pagarlo in parte prima e in parte dopo.


ASSISTENZA SANITARIA:

L'Indraprastha Apollo Hospital (69-25858), è uno degli ospedali migliori di Delhi e dell'INDIA.
Consigliato anche l'East West Medical Centre (4623738).

Per il pernottamento prenoteremo dall'Italia.


Abbiamo lo YMCA Tourist Hostel (ymcath@ndf.vsnl.net.in) vicino a Connaught Place. Piscina, centro fitness, ristorante, accesso a internet. Le doppie con bagno in comune vengono 415/725 rupie... se si sceglie anche ARIA CONDIZIONATA, TV telefono e bagno singolo, si arriva anche a 1300 a notte. Si accettano carte di credito.
Ricordo che 1 euro son circa 50 rupie (poi vedremo con precisione il cambio)...


alex, ma cos'è, hai vinto alla lotteria? ma scherzi? vengono 14 euro a notte!!!!! una cifra stratosferica per l'india: datemi retta, nelle città più piccole, i prezzi sono molto più bassi: io pagai 70 euro per 3 SETTIMANE a vrindavan, in albergo avreui pagato 10 euro a notte, io alloggiavo in un asram: dobbiamo trovare una sistemazione del genere, e l'alloggio ci costerà pochissimo.
al limite cercherò discretamente, di avere i numeri di tel da yaso, così vedremo



Credo si possa sostare a Delhi la notte tra il 15 e 16 marzo e la notte tra il 16 e 17 marzo.
2-3 giorni a delhi? tempo perso credo. Aspetto di avere in mano le guide perciò direi che rimando il resto a lunedi-martedi.


Questo ci consentirà di visitare qualcosina con calma il giorno 15 (con MOLTA calma visto che dovremo ambientarci) e visitare altre cose il giorno 16 ed il giorno 17. Nel pomeriggio del 17 si lascerà Delhi.
:i


Come seconda Tappa propongo AGRA. (direi di spostarci sulla linea del Ganga verso est, verso calcutta).
agra??? E' UNA CITTA' A STRAGRANDE MAGGIORANZA MUSULMANA!: noi dovevamo andarci, ma dopo gli attentati evitammo, perchè li la tensione è spesso alta!


Devo informarmi sulle stagioni dei monsoni... non mi ricordo se marzo è stagione di pioggie.. nel caso spostiamo tutto di un mese.
dipende se è a nord o sud che vogliamo stare: agra e delhi sono a nord, li il clima è secco.


Prego stuart di tenere i conti della spesa...

fatto, già sta venendo, per 3 giorni, quanto speso da me in 3 settimane:D


io con la matematica non vado molto d'accordo.... mi sa pero' che come primi due giorni saremo a circa 2000 rupie o anche piu'.


a delhi temo che fra taxi, alloggio, mangiare, spostamenti in risciò (usare sempreil taxi è da pazzi), elemosina più o meno forzate, soldi a guide non richieste, temo che dopo 3 giorni, dovremo essere grati se costa tutto meno di 3000 rupie(56 euro, cifra folle).


poi scusa, perchè tutte queste comodità? piscine etc... io direi di accontentarsi di letto, bagno all'indiana (non vi rovino la sorpresa:D), tavolo, una sedia e stop. Più spartano, più economico, più vero. :-01#44

io direi che i nostri obiettivi dovrebbero essere:
1)templi
2)monumenti
3)intensità: fra vedere 1 città al giorno, per un totale di 30 città in un mese, e fra vederne 3-4 bene, vivendoci e girandole, beh crdetemi, l'esperienza vera è la seconda, la prima sembra una di quelle giostre in cui tu giri senza poter scegliere la direzione, vedendo tutto accellerato.
4)cogliere lo spirito dell'india: vale a dire la calma, l'assenza di stress, la spiritualità dei luoghi, tutte cose che non troveremo nelle città 'progredite'

aDelhi, calcutta e simili, avremmo inoltre problemi per l'elevatissimo inquinamento dell'aria: altro che diesel, euro4 e simili!
Inoltre più piccola è la città, più difficile sarà essere imbrogliati ;)

stuart mill
03-06-06, 15:40
prevedo tempi lunghi per l'arrivo per posta delle guide che ho mandato a ritirare. Perciò lunedi vedrò di procurarmene una in libraria.
direi di aggiornarci a mercoledi.
Ps. eventualmente scroccherò info dal piccolo buddha (tu sai a chi mi riferisco), mi farò dare eventualmente i numeri di tel (se decideremo di andare a vrindavan o a puri) dei posti dove alloggiare

stuart mill
03-06-06, 15:42
oltre agli avvisi di prima, ricordate 3 cose:

1)occorre pensare al visto, ALMENO 10 GIORNI PRIMA DI PARTIRE.
2)Non fare foto nei templi in cui NON SI E' SICURI DI POTERLO FARE: rischiate che vi sequestrino i rullini
3)non, ripeto non, litigate con: polizia, negozianti.

stuart mill
03-06-06, 15:43
oltre agli avvisi di prima, ricordate 3 cose:

1)occorre pensare al visto, ALMENO 10 GIORNI PRIMA DI PARTIRE.
2)Non fare foto nei templi in cui NON SI E' SICURI DI POTERLO FARE: rischiate che vi sequestrino i rullini
3)non, ripeto non, litigate con: polizia, negozianti.

stuart mill
03-06-06, 15:43
SEVERAMENTE VIETATO, PENA L'ARRESTO (PIU' LE LEGNATE;)) FARE FOTO NEGLI AEREOPORTI, non sto scherzando.

alexeievic
03-06-06, 20:15
quanto a Dheli, io ho detto di vistarla un paio di giorni visto che ci atterriamo con l'aereo e, appena arrivati, abbiamo bisogno di orientarci, risposarci, riprenderci dal fuso.... se invece arriviamo a Dheli ed invece di fiondarci in albergo li' vicino andiamo già a Benares o altro.. boh...
comunque se preferisci possiamo annullare qualsiasi tappa a Dheli...

E nun mè fà YASO della situazione... parlo di trucchi e raggiri a Dheli perchè stiamo parlando ora di Dheli... invece mè rispondi... "NON SOLO A DHELI".. t'ha preso la Yasodanandite????

VaBBè.... 14 EURO A notte non è un capitale... io vorrei dormir tranquillo insomma.... non so se mi spiego... se dobbiamo andare in mezzo a pulci o scarafaggi la cosa non mi entusiasma (ricordati che è probabile che venga pure mia moglie.. e se vede un insetto son cazzi...)

Comunque possiamo saltare Dheli e andare oltre.. A me tre o quattro giorni a città vanno benissimo (infatti stavo lavorando su questo... due tre giorni a Dheli tanto per iniziare... poi Aghra, Buddha Gaya, Varanasi, Calcutta.... questo avevo in mente... comunque aspettiamo stè cartine...

stuart mill
04-06-06, 01:00
[QUOTE]quanto a Dheli, io ho detto di vistarla un paio di giorni visto che ci atterriamo con l'aereo e, appena arrivati, abbiamo bisogno di orientarci, risposarci, riprenderci dal fuso.... se invece arriviamo a Dheli ed invece di fiondarci in albergo li' vicino andiamo già a Benares o altro.. boh...
comunque se preferisci possiamo annullare qualsiasi tappa a Dheli...

se ti dico che arrivato all'aereoporto, io che mi commuovo se vedo un bambino affamato, avrei sparato a tutti quelli che chiedevano l'elemosina tanto erano invadenti, rendo l'idea? :D vabbè, ovviamente esagero, però è per darti l'idea, e mi hanno detto che a delhi è MOLTO peggio.




E nun mè fà YASO della situazione... parlo di trucchi e raggiri a Dheli perchè stiamo parlando ora di Dheli... invece mè rispondi... "NON SOLO A DHELI".. t'ha preso la Yasodanandite????

ormai sono infetto, me ne sono accorto troppo tardi: appena ci incontreremo inizierò a predicare sulla malvagitàà di atei ed esoteristi e sui viscidi politici che permettono alla gente di fumare marjuana:-0008n:-0008n:-0008n


VaBBè.... 14 EURO A notte non è un capitale... io vorrei dormir tranquillo insomma.... non so se mi spiego... se dobbiamo andare in mezzo a pulci o scarafaggi la cosa non mi entusiasma (ricordati che è probabile che venga pure mia moglie.. e se vede un insetto son cazzi...)

vedi, io essere bovero sdudende senza zoldi, io no avere denaro da buttare:D
14 euro per l'india è una cifra pazzesca, credimi: io ho regalato collane d'argento acquistate a DUE euro...
l'ashram dove stavo era pulitissimo, fidati: gli indiani tengono molto a certe cose


Comunque possiamo saltare Dheli e andare oltre.. A me tre o quattro giorni a città vanno benissimo (infatti stavo lavorando su questo... due tre giorni a Dheli tanto per iniziare... poi Aghra, Buddha Gaya, Varanasi, Calcutta.... questo avevo in mente... comunque aspettiamo stè cartine...

3-4 giorni a città specie se vai a vedere quelle grandi, è quasi inutile: capisco il voler vedere il più possibile, ma lo spirito dell'india, l'india vera, affiora solo quando entri nel ritmo lento e sonnacchuioso del paese...
poi fai tu però credimi se ti dico che butteresti un'occasione d'oro: a me l'india mi ha cambiato (in peggio:p:D) dalla testa ai piedi, ma appunto ho seguito un programma opposto: 1 città più qualche paesino...
le cartine, beh lunedi le accatto e via!
ma ripeto, evitiamo città a maggioranza musulmana o con forti concentrazioni di essi ;)

alexeievic
04-06-06, 10:18
vabbè... aspettiamo le cartine.... sperando che quando arrivano non te le fumi...

stuart mill
04-06-06, 15:19
ehehehe!

alexeievic
06-06-06, 20:34
te le sei fumate davvero?

stuart mill
07-06-06, 10:37
ehehehe: no domani vado a ct dove acquisterò la guida da 18 eurozzi, in attesa che unilibro mi invii le 3 guide che ho acquistato.
Su S.A. non so se hai visto, ma c'è un altro utente che sta organizzando un viaggio in quel periodo: potremmo unire le nostre forze! :)

stuart mill
08-06-06, 20:25
ok, aggiornamento a giovedi prossimo, visto che oggi ho adocciato un paio di guide e domani acquisto, il tempo di studiarle...

alexeievic
08-06-06, 20:47
ok... aspetto con ansia... basta che non va a finire che parti da 2 giorni a dheli... in quel caso vengo e ti bombardo con le bombe intelligenti... :-))

stuart mill
08-06-06, 21:00
tranqui: c'è da studiare la lista degli alberghi, poi i prezzi: io sono per contenere la spesa a non più di 1200-1300 euro totali, perciò niente alberghi, al massimo alberghi economici

alexeievic
08-06-06, 21:27
tranqui: c'è da studiare la lista degli alberghi, poi i prezzi: io sono per contenere la spesa a non più di 1200-1300 euro totali, perciò niente alberghi, al massimo alberghi economici


per me va bene.. .basta che evitiamo scarafaggi, topi, bacarozzi vari ed altre cose del genere.... anzi.. anche per me risparmiare sul costo è cosa buona e giusta... purchè non mi becco insetti e attacchi di "cagarella" da alimentazione poco igienica...

:eek: :eek: :i

stuart mill
08-06-06, 22:07
per me va bene.. .basta che evitiamo scarafaggi, topi, bacarozzi vari ed altre cose del genere.... anzi.. anche per me risparmiare sul costo è cosa buona e giusta... purchè non mi becco insetti e attacchi di "cagarella" da alimentazione poco igienica...

:eek: :eek: :i

vuoi evitare i topi? evitiamo le grosse città e i villaggi sperduti.
Ho contattato l'utente di s.a. per sapere dove vanno loro, poi mi farò dare da purnima alcuni numeri utili (almeno a vrindavan)

stuart mill
22-06-06, 20:53
ho la guida, domani inzio a studiarla ben bene, e scrivo

alexeievic
22-06-06, 21:07
ho la guida, domani inzio a studiarla ben bene, e scrivo


seh seh... dicono tutti cosi'.... :-0001e

stuart mill
23-06-06, 12:33
noooo, tranqui!

alexeievic
02-07-06, 19:58
ehm......... cof, cof...

stuart mill
02-07-06, 20:02
sigh.
Però ho contattato sanatani per i numeri e gli indirizzxi utili (presenti anche nella guida ma non si sa mai). Sto studiando l'itinerario, già ho individuato buona parte del percorso. ora mi soo arrivate anche le altre 3 guide, quindi, vedrò cosa riesco a tirarne fuori

alexeievic
02-07-06, 20:03
aho'... e mica ho detto niente.. era solo un colpo di tosse..

stuart mill
02-07-06, 20:05
dicono tutti così

alexeievic
07-07-06, 17:04
yaaawn... (sbadiglio per attirare l'attenzione....)

stuart mill
08-07-06, 11:57
eccomi.
allora, ecco qui un abbozzo di programma:

1)informarsi intanto per compagnie low(molto low)cost, per arrivare in india: mi è giunta voce che potremmo risparmiare almeno 200 euro, vedremo
2)viaggiare in treno in india pare che sia un'esperienza da provare assolutamente.

ecco un abbozzo di itinerario:

asp, ne gettò uno per iscritto e poi posto

stuart mill
08-07-06, 13:00
http://img96.imageshack.us/img96/2691/india12kz.jpg

http://img225.imageshack.us/img225/5407/india24bt.jpg

stuart mill
08-07-06, 13:02
ho messo per iscritto e scansionato (vedi sopra) leggi, usa lo zoom, e fammi sapere se ti va, che idee hai etc

stuart mill
08-07-06, 22:02
Destinazione India
Informazioni generali (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#info)
Documenti e notizie utili (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#infopratiche)
Quando andare (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#quando)
Valuta e prezzi (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#prezzi)
Mete interessanti (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#mete)
Altre mete (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#altremete)
Attività (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#attivita)
Storia (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#storia)
Cultura (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#cultura)
Ambiente (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#ambiente)
Viaggio e trasporti (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#viaggio)
Letture consigliate (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#letture)
Guide EDT/Lonely Planet (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#guide)Non importa quanto grande sia la vostra determinazione a lasciare da parte i pregiudizi culturali e le sane abitudini, perché l'India riuscirà comunque a meravigliarvi con la sua vastità, il suo clamore e la sua complessità. In questo paese nulla è mai esattamente come ve l'aspettavate; potete attendervi soltanto l'inaspettato, che vi accompagna in ogni esperienza. Per molti viaggiatori l'India è una prova del nove: alcuni turisti non vedono l'ora di risalire in aereo e fuggire via, ma se amate scandagliare intricate cosmologie, respirare un'atmosfera sovraccarica di sensualità e se siete dotati di una grande capacità di comprensione dell'assurdo, allora l'India è uno dei drammi più intricati e più densi di soddisfazioni che si svolgano sul nostro pianeta.
Avvertenza...

Nei grandi centri urbani dell’India non esistono particolari allarmi legati alla sicurezza. A Dehli, tuttavia, dove nell’ottobre del 2005 l’esplosione di tre bombe causò numerose vittime, nell'aprile del 2006 all'interno della Moschea di Delhi (Jama Masjid) due bombe sono esplose provocando numerosi feriti. Continua inoltre ad essere a rischio lo stato di Jammu e Kashmir per quanto riguarda la sicurezza. I collegamenti stradali sono, in quell’area, ancora molto difficili e, per questo, si raccomanda di non effettuare viaggi non necessari a Srinagar, nonché di evitare di recarsi nelle zone rurali di quello Stato e nelle aree di confine con il Pakistan. Non ci sono invece controindicazioni per i viaggi nel Ladakh, la cui capitale Leh è opportuno raggiungere via aerea o via Manali.

Anche il nord-est dell’India richiede particolare cautela, a causa dell’attività di gruppi eversivi e terroristici. Gli stati più coinvolti, secondo i dati della Farnesina, sono: Arunachal Pradesh, Assam, Meghalaya, Manipur, Mizoram, Nagaland e Tripura. Chi viaggiasse in queste aree dovrebbe segnalare la propria presenza al Consolato Generale d'Italia a Calcutta (3, Raja Santosh Road - Alipore, Kolkata - 700 02; tel 0091-33-24792414/26; fax 0091-33-24793892; e-mail italy@cal2.vsnl.net.in).

Riguardo allo tsunami del dicembre 2004, infine, possiamo dire che il paese ha ormai rimediato ai danni subiti. Nelle isole Andamane e Nicobare, le più colpite, si sono verificate negli ultimi mesi alcune scosse sismiche di assestamento, in alcuni casi di discreta intensità, ma anche questo fenomeno sembra avviato alla conclusione.

Prima di partire, in linea generale, vi consigliamo di raccogliere informazioni approfondite presso un’agenzia di viaggi di fiducia, o di contattare l’Ambasciata d'Italia New Delhi: 50-E, Chandragupta Marg - Chanakyapuri, New Delhi - 110 021; tel 0091-11-26114355; fax 0091-11-26873889; mail ambasciata.newdelhi@esteri.it.


vai all'inizio (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#top)
A colpo d'occhio
Nome completo del paese: Repubblica dell'India
Superficie: 3.287.590 kmq
Popolazione: 1.080.264.388 abitanti (tasso di crescita demografica 1,4%)
Capitale: New Delhi (10.203.700 abitanti, 17.037.900 nell'area metropolitana)
Popoli: 72% indo-ariani, 25% dravidici, 3% mongoli e altri
Lingua: hindi e inglese (uff.), bengali, tamil, urdu
Religione: 81,3% induista, 12% musulmana, 2,3% cristiana, 1,9% sikh, 2,5% buddhista, jain, parsi
Ordinamento dello stato: repubblica federale
Presidente: A.P.J. Abdul Kalam
Primo ministro: Manmohan SinghProfilo economico
PIL: 3.300 miliardi di dollari
PIL pro capite: 3.100 dollari
Tasso annuale di crescita: 7,6%
Inflazione: 4,6%
Settori/prodotti principali: industria tessile, prodotti chimici, industria alimentare, industria estrattiva, petrolio, gemme e gioielli, mezzi di trasporto, acciaio, cemento, elettronica, riso, frumento, semi oleiferi, cotone, iuta, tè, canna da zucchero, patate, bufali, pecore, capre, pollame, pesce
Partner economici: USA, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti, Hong Kong, Germania, Cina, Belgio, Singaporevai all'inizio (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#top)
Documenti e notizie utili
Visti: sono richiesti ai cittadini di quasi tutte le nazionalità. Per essere ammessi in India i cittadini italiani devono essere dunque in possesso del visto, rilasciato in Italia dai consolati di Roma e Milano. Occorrono tre fotografie formato tessera e il passaporto. Per il visto di transito, che vale due settimane dalla data del rilascio e costa 12 euro, occorre anche produrre l'originale del biglietto aereo, che attesta la prosecuzione del viaggio, e una sua fotocopia. Se intendete visitare l'India dovete richiedere il visto turistico, che è valido per sei mesi a partire dalla data del rilascio, non da quella dell'ingresso nel paese. Questo significa che se entrate in India il giorno dopo il rilascio del visto potrete fermarvi per tutti i sei mesi, mentre se entrate nel paese cinque mesi dopo il rilascio del visto, esso sarà valido solo per un mese. Il visto turistico costa 50 euro e permette più ingressi. Per entrambi i visti, di transito e turistico, il consolato fornisce un modulo che va compilato e restituito. Se vi recate di persona al consolato otterrete il visto in giornata. Se volete fermarvi nel paese per più di 180 giorni a partire dalla data di rilascio del visto, a prescindere dalla data del vostro ingresso in India, dovrete chiedere l'estensione, che non viene concessa di routine. La richiesta di estensione può essere presentata ai Foreigners' Registration Office (uffici registrazione stranieri) e in tutte le capitali statali e i capoluoghi di distretto all'ufficio del Superintendent of Police. Se vi fermate in India per più di 120 giorni, per lasciare il paese dovrete procurarvi il 'tax clearance certificate', un'autorizzazione dell'ufficio imposte la quale attesta che vi siete finanziati il soggiorno in India con i vostri mezzi senza aver lavorato né venduto nulla nel paese o cambiato denaro al mercato nero. Dovete trovare la Foreign Section (sezione stranieri) dell'Income Tax Department di Delhi, Calcutta, Chennai o Mumbai e presentarvi con il passaporto, il visto e il modulo di registrazione ottenuto presso il Foreigners' Registration Office
Fuso orario: cinque ore e mezzo avanti rispetto al meridiano di Greenwich
Elettricità: 230-240V, 50 HZ
Pesi e misure: sistema metrico decimale; in alcuni settori commerciali viene ancora utilizzato il sistema britannico
Turismo: 2 milioni di visitatori l'annovai all'inizio (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#top)
Quando andare

In India i fattori climatici sono talmente diversificati che è impossibile scegliere un periodo meteorologicamente migliore di altri per il viaggio, ma, in linea di massima, in buona parte del paese, i mesi più piacevoli sono quelli che vanno da ottobre a marzo. Nell'estremo sud i monsoni fanno sì che, tendenzialmente, il periodo migliore vada da gennaio a settembre, mentre il Sikkim e l'India nordorientale sono più appetibili da marzo ad agosto e il Kashmir e le regioni montagnose dell'Himachal Pradesh sono più praticabili tra maggio e settembre. I deserti del Rajasthan e la regione himalayana nordoccidentale offrono il meglio di sé nella stagione dei monsoni.
La stagione del trekking nell'Himalaya indiano dura pressappoco da aprile a novembre, anche se varia molto a seconda del percorso, dell'altitudine e della regione. La stagione sciistica è da gennaio a marzo. Le date delle feste particolari che possono aiutarvi a scegliere il periodo del viaggio sono elencate nel paragrafo 'Feste e manifestazioni'.
Feste e manifestazioni

Le festività in India sono numerosissime, e molte di esse sono così spettacolari che sarebbe una follia perderle. Si comincia il 26 gennaio con la festa laica del Republic Day a Delhi: qui vedrete elefanti, una processione, parate militari e principesco splendore indiano in abbondanza. A febbraio, Holi è una delle feste hindu più vivaci del nord dell'India: segna la fine dell'inverno e consiste essenzialmente nel gettare acqua colorata e polvere rossa sul maggior numero di persone possibile in un giorno.
La festa sciita Muharram, che dura 10 giorni, commemora il martirio del nipote di Maometto con una grandiosa parata, durante la quale i devoti penitenti si autoflagellano in preda a religioso fervore. Il posto migliore per assistervi è Lucknow, la principale città indiana sciita; per i prossimi due o tre anni si celebrerà in aprile/maggio. La grande festa di Kumbh Mela commemora un'antica battaglia tra dei e demoni per il possesso di un vaso (kumbh). Durante questa battaglia, dal vaso caddero quattro gocce di nettare che finirono su Allahabad, Haridwar, Nasik e Ujjain. Si tiene ogni tre anni e a rotazione in una delle quattro città, l'ultima volta si è svolta a Haridwar dal 1° febbraio all'11 maggio 1998.
La grande parata del carro Rath Yatra non è un rally, ma uno spettacolo cui si assiste a Puri in maggio/giugno: il gigantesco carro-tempio del dio Jagannath fa il suo viaggio annuale, trainato da migliaia di devoti ferventi. Uno dei grandi eventi dell'anno nel Kerala è la Nehru Cup Snake Boat Races, una gara di imbarcazioni che ha luogo il secondo sabato di agosto sulle acque stagnanti di Alappuzha (Alleppey).
La festa di Ganesh Chaturthi, in agosto/settembre, è dedicata al popolare dio Ganesh dalla testa di elefante. Viene celebrata un po' dappertutto, ma con particolare entusiasmo a Maharashtra. Vengono eretti santuari, fatti esplodere petardi, idoli di creta vengono immersi nei fiumi o nel mare e tutti cercano di non guardare la luna poiché si ritiene che porti sfortuna. A settembre/ottobre è tempo di incamminarsi verso le colline per assistere al delizioso Festival of the Gods nel Kullu, che fa parte del Dussehra Festival, particolarmente spettacolare a Mysore e Ahmedabad.
A novembre ha luogo la variopinta e grande Camel Festival a Pushkar nel Rajasthan. Diwali (o Deepavali) è la festa più allegra del calendario hindu e le celebrazioni, sempre a novembre, durano 5 giorni. Dolci, lampade a olio e mortaretti sono i protagonisti di questi riti in onore di diverse divinità. Sarà forse una scena fin troppo conosciuta, ma l'unico posto in cui vale la pena trovarsi a Natale è una spiaggia di Goa.
vai all'inizio (http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#top)
Valuta

Rupia indiana (Rs)
Pasti
prezzi economici: Rs45
prezzi medi: Rs45-120
prezzi elevati: oltre Rs120Pernottamento
prezzi economici: Rs100-500
prezzi medi: Rs500-4600
prezzi elevati: oltre Rd4600Se soggiornate in un albergo economico, viaggiate sempre in seconda classe e imparate a vivere di 'dhal' e riso, potete vedere l'India con soli US$10 al giorno. Se preferite qualche comodità in più, come una semplice camera con bagno, una dieta eterogenea e qualche viaggio in treno in prima classe sui tragitti più lunghi, potete prevedere di spendere US$20-25 al giorno. Soggiornare in alberghi di categoria media, mangiare in ristoranti decorosi e noleggiare di quando in quando un'auto con autista vi costerà circa US$30-35 al giorno. Se non avete intenzione di spingervi oltre una ex residenza di 'maharaja' o un albergo internazionale a cinque stelle, calcolate di spendere la stessa cifra che spendereste viaggiando comodamente in un paese occidentale.
Non è consentito introdurre valuta indiana dall'estero né esportarla quando si lascia il paese. La rupia si può cambiare ovunque, quindi non esiste un gran mercato nero; sarete comunque costantemente perseguitati da offerte di 'cambiare soldi'. Nelle città si possono cambiare tutte le principali monete estere e travellers' cheque, ma se vi limitate a dollari statunitensi e sterline inglesi e a travellers' cheque Thomas Cook o American Express, avrete un maggior numero di opzioni e vi risparmierete impicci. Infatti è consigliabile portare con sé travellers' cheque di un paio di banche diverse in valute diverse, dal momento che alcune agenzie di alcune banche hanno particolari idiosincrasie e magari non accettano il tale travellers' cheque in sterline o il talaltro in dollari.
Al momento di cambiare i soldi in banca dovrete avere pazienza da certosini e competenza da ragionieri, soprattutto nei centri più piccoli. Il segreto sta nel cambiare grandi quantità di denaro il più raramente possibile e preferibilmente nelle grandi banche delle principali città. Quando cambiate denaro in banca o presso un cambiavalute autorizzato, dovreste ricevere un certificato di avvenuto incasso. In alcuni alberghi dovrete mostrarlo, prima di effettuare il pagamento in rupie indiane. Se restate in India per più di quattro mesi vi conviene conservare un po' di questi certificati per ottenere l'esenzione dall'imposta sul reddito.
Le carte di credito sono generalmente accettate nelle città, in particolare American Express, Diners Club, MasterCard e Visa e si possono utilizzare anche per prelevare contanti (in rupie). La banca di Baroda sembra essere la più efficiente nel trattare questo genere di transazioni.
Le banconote indiane restano in corso molto più a lungo che in Occidente e soprattutto i tagli più piccoli diventano molto malridotti. A volte può succedere che, quando cercate di pagare con una banconota strappata o sudicia, questa venga rifiutata. Potete cambiare le vecchie banconote con le nuove presso la maggior parte delle banche, oppure conservarle e usarle creativamente come mance. Non lasciatevi rifilare banconote sbrindellate come resto nei negozi: limitatevi a darle indietro e in genere ve ne daranno altre in uno stato leggermente più accettabile.
Dare le mance è un'abitudine pressoché sconosciuta in India, se non nei locali più sfarzosi delle grandi città. Invece il 'baksheesh', termine che va ben al di là della semplice mancia, è diffusissimo. La 'mancia' in India non è tanto una ricompensa per un buon servizio ottenuto, quanto un sistema per ottenerlo. Il baksheesh giudizioso apre le porte chiuse, trova lettere perdute e realizza una serie di altri piccoli miracoli. Negli alberghi e ristoranti turistici spesso viene aggiunto al conto un 10% per il servizio. Nei posti più piccoli, in cui la mancia è facoltativa, potete lasciare qualche rupia senza preoccuparvi di calcolare una percentuale sul conto.
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Mete interessanti

Dehli

È improbabile che Delhi faccia una buona impressione al primo sguardo, specialmente se è anche il primo luogo che visitate dell'India. Molto probabilmente noterete l'inquinamento, l'affollamento, il cattivo odore, il rumore e le continue molestie prima di scoprire gli aspetti più seducenti della città. Ma vale la pena di perseverare, perché troverete ovunque le impronte della sua storia affascinante: i bazar di Paharganj sono un'ottima introduzione all'India dei backpacker, i monumenti della città sono tra le opere architettoniche più sorprendenti del paese e la cucina è eccezionale.
Delhi è la capitale ed è anche il cuore turistico dell'India settentrionale. È un'ottima base di partenza per visitare Agra e il Taj Mahal ed è a meno di 5 ore di viaggio dalla 'città rosa' di Jaipur nel Rajasthan. Se siete diretti a nord verso l'Himalaya o a est verso le catene del Varanasi, probabilmente passerete per Delhi.
Mumbai

Mumbai è lo sfolgorio del cinema di Bollywood, il 'cricket' sui 'maidan' nel fine settimana, 'bhelpuri' (uno spuntino) sulla spiaggia a Chowpatty e autobus rossi a due piani. È anche le famigerate gabbie del quartiere a luci rosse, i bassifondi più grandi dell'Asia, la politica separatista e i potenti signori mafiosi. Tutto ciò sullo sfondo di un paesaggio vittoriano che ricorda una prospera città industriale inglese del XIX secolo, più di quanto vi aspettereste di trovare sul Mare Arabico.
Goa

È un peccato che Goa debba sostenere il peso di una fama un po' equivoca, perché qui non ci sono soltanto sole, sabbia e psichedelia. La sua vera particolarità è quella di essere piuttosto dissimile dal resto dell'India ed è abbastanza piccola da poter essere esplorata e capita in un modo che in altri stati indiani risulta impossibile. Non si tratta soltanto dei familiari residui del colonialismo europeo o dell'esotismo patinato che la fanno sembrare così accessibile, ma è piuttosto la prevalenza della religione cattolica e una forma di progressismo sociale e politico che la fanno sentire vicina agli Occidentali. Anche se gli hindu sono più numerosi dei cattolici, ci sono molte più gonne che sari e la gente esibisce una liberalità e una civiltà che molto difficilmente incontrerete altrove in India.
Calcutta

La capitale del Bengala occidentale si estende in modo irregolare lungo la sponda orientale del Fiume Hooghly. Ex gloriosa capitale dell'India britannica, la sua orribile storia di squallore urbano e fame è cominciata soltanto con la Partition (la scissione indo-pakistana), e la conseguente massiccia affluenza di rifugiati. Questa temeraria città, comunque, ama definirsi 'Città della Gioia', e se le si concede anche soltanto mezza opportunità si rivela una delle città più affascinanti e piacevoli del paese, capitale intellettuale della nazione, di primo piano nel campo della politica e dell'arte.
Il 'polmone' della città moderna è costituito dal Maidan, un'enorme superficie aperta usata dagli abitanti per le partite di cricket e di calcio, i raduni politici, le lezioni di yoga e il pascolo delle vacche. L'area è abbastanza vasta da ospitare il massiccio Fort William, tuttora in uso: i turisti possono accedervi soltanto se muniti di un permesso speciale (che viene concesso di rado). All'estremità meridionale del Maidan c'è il grande Victoria Memorial in marmo bianco, con una goffa statua della regina Vittoria di fronte, che ospita una nutrita collezione di oggetti storici anglo-indiani.
Il centro amministrativo della città è il BBD Bagh (Dalhousie Square). Nella piazza convivono aspetti stravaganti e brutali: da una parte c'è il Writers' Building dove gli impiegati (che un tempo si chiamavno 'writers', 'scrivani') sfacchinano all'interno di un kafkiano labirinto di corridoi e ampie sale, mentre moduli in quintupla copia e copie carbone si accatastano contro le pareti; dall'altra parte c'è la posta centrale, costruita sul sito del leggendario 'buco nero di Calcutta'. Fu qui che, in una notte sgradevolmente umida del 1756, oltre 140 cittadini britannici furono rinchiusi a forza in una cantina: il mattino dopo molti di essi erano morti soffocati.
Secondo la leggenda, quando il corpo della moglie di Shiva venne smembrato, un suo dito cadde sul sito dove oggi si trova il Tempio di Kali, tuttora un luogo di pellegrinaggio estremamente sudicio. Al mattino, nel tempio si taglia la gola alle capre per soddisfare la sete di sangue della dea. Tra le altre cose da vedere in città c'è l'interessante Indian Museum, il più grande e probabilmente il migliore museo del paese (ma polveroso e trascurato, per mancanza di fondi); i Giardini Botanici, che ospitano un baniano di 200 anni, al secondo posto tra gli alberi con la chioma più ampia del mondo (il primo è ad Andhra Pradesh), e lo scenografico ponte a mensola Howrah Bridge, considerato il ponte più trafficato del mondo.
A Chowringhee, a sud del ponte Howrah, si trovano una quantità di alberghi, locali e bar economici. Sudder St, all'altezza di Chowringhee Rd, è un punto focale per chi viaggia in economia. In questa zona ci sono anche molti cinema, dove sono proiettati film indiani, nuovi film hollywoodiani e i loro cugini di Bollywood. Calcutta non è un paradiso per gli amanti dello shopping, specialmente da quando una 'campagna di pulizia' ha scacciato i venditori ambulanti dai marciapiedi, ma il New Market, a nord di Sudder St, è un buon posto per contrattare il prezzo di merci che vanno dai capi di abbigliamento a utensili in bambù.
Calcutta fa parte del circuito aereo internazionale e a volte è possibile ottenere biglietti aerei a prezzi ridotti presso gli uffici delle compagnie aeree nei dintorni di Chowringhee. La Indian Airlines di Calcutta ha frequenti voli nazionali per le principali destinazioni, tra cui Delhi, Bangalore, Chennai, Mumbai, e Lucknow. In linea di massima è meglio viaggiare in treno piuttosto che in autobus, ma se proprio cercate un autobus provate quelli della 'Rocket Service' alla fermata dell'Esplanade. Per quanto riguarda i treni, recatevi alla stazione Howrah sulla riva occidentale del Fiume Hooghly dove partono i treni diretti in città, oppure alla stazione Sealdah, sulla sponda opposta, da dove si parte in direzione di Darjeeling e altre regioni del nord.
Agra

Il Taj Mahal, descritto come il più stravagante monumento mai costruito per amore, è diventato, de facto, l'emblema turistico dell'India. Questo emozionante mausoleo moghul fu costruito dall'imperatore Shah Jahan in memoria della sua seconda moglie Mumtaz Mahal, la cui morte per parto nel 1631 lo aveva lasciato talmente addolorato che, secondo quanto si narra, i suoi capelli imbiancarono dalla sera al mattino. La costruzione del Taj ebbe inizio quello stesso anno e fu completato soltanto nel 1653.
Il Taj è di una grazia sorprendente visto da qualunque angolazione, ma la cosa più strabiliante sono i dettagli. Pietre semipreziose sono intarsiate nel marmo, formando bellissimi disegni, con un procedimento noto come 'pietra dura'. La precisione e la cura adoperate nel progetto e nella costruzione del monumento sono altrettanto emozionanti se lo si ammira dall'altra sponda del fiume o da mezzo metro di distanza. Ricordate che il Taj è chiuso il lunedì.
L'altra principale attrattiva della città è l'imponente Forte Agra in arenaria rossa, anch'esso in riva al Fiume Yamuna. Le colossali doppie mura del forte auricolare si innalzano per oltre 20 m d'altezza e misurano 2,5 km di circonferenza. Sono circondate da un fetido fossato e all'interno vi si trova un labirinto di superbi saloni, moschee, camere e giardini che formano una piccola città nella città. Purtroppo non tutti gli edifici sono aperti ai visitatori e tra questi la Moschea Perla, in marmo bianco, considerata da alcuni la più bella moschea indiana.
Altri edifici dell'architettura moghul da non perdere sono l'Itimad-ud-Daulah, di cui molti elementi decorativi furono usati per la costruzione del Taj, e il Mausoleo di Akbar a Sikandra in cui convivono motivi islamici, hindu, buddhisti, giainisti e cristiani, in perfetto accordo con la filosofia religiosa sincretista che Akbar tentò di sviluppare.
Agra è abbastanza vicina a Delhi (200 km) da poter essere meta di una gita di un giorno. Fa parte del circuito turistico principale, perciò potete scegliere se raggiungerla in aereo, autobus o treno.
Varanasi

Per oltre 2000 anni Varanasi, la 'città eterna', è stata la capitale religiosa dell'India. Costruita sulle sponde del sacro Gange, si dice unisca in sé le virtù di tutti gli altri luoghi di pellegrinaggio e chiunque finisca qui i suoi giorni, qualunque sia il suo credo e per quanto possa avere peccato, andrà direttamente in paradiso. Varanasi, la città più orientale dell'Uttar Pradesh, è un'importante centro intellettuale ed è la patria di romanzieri, filosofi e filologi. Ha avuto infatti un ruolo importante nello sviluppo della lingua hindi, quel che c'è di più simile a una lingua nazionale indiana.
Varanasi ha oltre 100 ghat dove ci si bagna e si procede alle cremazioni; il più sacro è il Ghat di Manikarnika: uno dei luoghi più fausti in cui un hindu può essere cremato. Le salme vengono preparate da fuoricasta detti 'chandal' e trasportate lungo i vicoli della città vecchia fino al sacro Gange su una lettiga di bambù, avvolte da una tela. Vedrete enormi cataste di legna da ardere lungo la parte superiore del ghat, e ogni ceppo viene attentamente pesato su bilance giganti in modo da calcolare esattamente il costo della cremazione. A questa si può assistere senza problemi dato che a Manikarnika la morte è una faccenda quotidiana; però lasciate in albergo la macchina fotografica.
Il ghat migliore per osservare le attività che si svolgono lungo il fiume è il Ghat di Dasaswamedh, dove troverete moltissima gente che lo raggiunge non soltanto per un bagno rituale ma per fare yoga, offrire preghiere di ringraziamento, comprare 'paan', vendere fiori, farsi fare un massaggio, giocare a cricket, nuotare, radersi e fare del bene al proprio karma donando denaro ai mendicanti. È anche il luogo migliore per una gita in barca, dal momento che c'è una grande concorrenza tra i barcaioli.
A parte i molti ghat lungo il fiume, si può anche ammirare il Golden Temple, costruito in un quadrato cinto da mura con sbalorditive torri dorate; i mercati famosi per gli oggetti ornamentali in rame, i giocattoli laccati, gli scialli, la seta e i sitar (Ravi Shankar abita proprio qui); potete perdervi negli strettissimi e labirintici vicoli che serpeggiano dietro i ghat; visitare il vicino centro buddista di Sarnath e fare l'obbligatoria gita sul Gange, discendendo lentamente il fiume all'alba.
Varanasi è compresa nel circuito turistico principale, circa 580 km a est di Agra e 780 km a sudest di Delhi, e si può raggiungere in aereo, autobus o treno.
Shimla

La 'capitale estiva' dell'India britannica si estende irregolarmente su un crinale a falce di luna a un'altitudine di oltre 2100 m nell'Himachal Pradesh meridionale. Prima dell'indipendenza era la più importante località montana del paese e la vita sociale durante i mesi estivi, quando gli inglesi venivano a cercare riparo dal torrido calore delle pianure, era leggendaria: balli, tornei di bridge e parate andavano a braccetto con pettegolezzi, intrighi e storie romantiche. Oggi gli ufficiali, gli amministratori e le leziose lady del Raj sono stati rimpiazzati da masse di vacanzieri, ma gli echi del passato britannico di Shimla restano forti. La famosa via principale, il Mall, corre ancora lungo il bordo del crinale, costeggiato da imponenti ville in stile inglese. La chiesa Christ Church, il Gorton Castle e la ex loggia Viceregal Lodge, simile a una fortezza, intensificano il sapore britannico del luogo.
Dopo aver fatto l'imprescindibile passeggiata sul Mall sognando Kipling, Burton e Merchant-Ivory, vale la pena di esplorare le strette ripide viuzze che portano ai variopinti bazar locali. C'è anche un'interessante passeggiata al Tempio Jakhu, dedicato al dio-scimmia Hanuman. È situato vicino al punto più alto del crinale e vi si possono godere bei panorami della città, della valle circostante e delle cime innevate. Altri luoghi spettacolari sono le Chadwick Falls, cascate alte 67 m, Prospect Hill, ideale per un picnic, e Wildflower Hall, sito della ex tenuta di Lord Kitchener (il cui motto era 'Il vostro paese ha bisogno di voi'). La stazione sciistica di Kufri è appena 15 km a est, anche se di recente è caduta così poca neve che si pensa di sospendere le attività turistiche. Se c'è neve, le piste sono adatte ai principianti e a chiunque abbia un paio di pantaloni spessi e una giacca a vento decente. Il periodo in cui la neve è migliore va da gennaio a febbraio.
I collegamenti aerei con Shimla non sono numerosi come avviene con altre destinazioni himalayane, ma ci sono un paio di compagnie aeree che gestiscono voli in partenza. Questa carenza è più che compensata dai numerosi treni e autobus. Questi ultimi sono di tre tipi: pubblici, privati e appartenenti alla Himachal Pradesh Tourist Development Company (HPTDC), che collegano Shimla a Delhi e hanno diverse corse giornaliere. Il cosiddetto treno-giocattolo di Shimla è tuttavia grande abbastanza da portarvi a Kalka, nel nord, dopo di che potete cambiare e prendere il New Delhi Queen, grande e confortevole rispetto al precedente, che arriva a New Delhi.

stuart mill
08-07-06, 22:04
Jaipur

La capitale del Rajasthan è nota come la 'città rosa' a causa della sfumatura ocra-rosata dei suoi vecchi edifici e delle mura merlate della città. I rajput consideravano il rosa il colore dell'ospitalità, e pare abbiano ritinteggiato la città in previsione della visita del principe britannico Alfred nel 1853. Questa tradizione, insieme all'atmosfera accogliente e rilassata di Jaipur, persiste ancora oggi.
Jaipur deve il nome, la fondazione e l'accurata progettazione al grande guerriero-astronomo maharaja Jai Singh II (1699-1744), che approfittò del declino dei moghul per spostare la fortezza, arroccata sul pendio della vicina Amber, in un nuovo sito in pianura nel 1727. Progettò la città con le mura circostanti e sei blocchi rettangolari, seguendo i principi architettonici stabiliti dal Shilpa-Shastra, antico trattato hindu di architettura.
Oggi Jaipur è una città ricca di ampi viali, caratterizzata da un'estrema armonia architettonica, costruita sul fondo di un lago prosciugato e circondata da colline spoglie. È una città decisamente variopinta e nella luce del crepuscolo irradia un tiepido bagliore pieno di magia. Oggi la città ha circa 1,8 milioni di abitanti e si è espansa oltre i propri confini fortificati, ma la maggior parte delle sue attrattive si trovano tutte all'interno delle mura della 'città rosa', a nord-est. Ci sono ancora tutte e sette le porte della vecchia città, una delle quali conduce al Johari Bazaar, il famoso mercato dei gioiellieri.
L'elemento più caratteristico della città vecchia è l'Iswari Minar Swarga Sul (letteralmente minareto che perfora il cielo), costruito per controllare dall'alto l'intera città, ma ciò che colpisce di più è la facciata di cinque piani meravigliosamente decorata dell' Hawa Mahal, o palazzo dei venti. Esso fu costruito nel 1799 per consentire alle signore della corte di osservare la vita quotidiana nelle strade e assistere alle processioni, e fa parte del complesso del City Palace che costituisce il cuore della città vecchia.
Nel Jaipur Towers hanno sede numerose compagnie aeree internazionali, mentre per i voli nazionali è più semplice prenotarli attraverso una delle principali agenzie di viaggi. Si effettuano voli giornalieri per Delhi, molti dei quali proseguono per Mumbai via Jodhpur, Udaipur e Aurangabad. Il Rajasthan State Transport System copre le principali città del Rajasthan, come fanno anche le compagnie private di autobus deluxe. La maggior parte di queste località sono raggiungibili anche in treno.
Udaipur

La città più romantica del Rajasthan, costruita intorno al delizioso Lago Pichola, è stata inevitabilmente soprannominata la 'Venezia dell'Est'. Fondata nel 1568 dal maharaja Udai Singh, la città è un armonioso miscuglio di edifici bianchi in calce, palazzi in marmo, giardini sul lago, templi e 'havelis' (tenute tradizionali). Vanta un invidiabile patrimonio artistico e va orgogliosa della sua fama nel campo dello spettacolo e della quantità d'acqua di cui dispone, tutte cose che hanno contribuito a farne un'oasi di civiltà e di colore nel mezzo di una monotona aridità.
Il Lago Pichola costituisce il cuore della città e contiene due deliziosi palazzi-isola: Jagniwas e Jagmandir, che bene illustrano la fantasia di Rajput. Il primo è stato trasformato in uno splendido albergo. L'enorme City Palace torreggia sul lago ed è abbellito da balconate, torri e cupole. Contiene un museo, alcuni bei giardini e diversi altri alberghi di lusso. Da vedere sono poi le porte della vecchia città fortificata e i suoi graziosi vicoli; il bel tempio indo-iraniano di Jagdish, risalente alla metà del XVII secolo, e il Bagore ki Haveli in riva al lago, un tempo destinato agli ospiti di corte e oggi divenuto centro culturale.
Nonostante il lungo elenco di attrattive turistiche, il modo migliore per apprezzare Udaipur è alloggiare in una bella pensione in riva al lago, osservare dall'alto l'attività dei 'ghat' (lunghe gradinate costruite nei pressi dei fiumi), ascoltare il ritmico suono dei panni battuti dalle lavandaie e registrare i lievi cambiamenti della luce sull'acqua con il lento trascorrere del giorno.
Le Indian Airlines hanno voli giornalieri per Delhi, Jaipur, Mumbai e Aurangabad. Autobus di proprietà dello stato effettuano corse frequenti da Udaipur per altri centri regionali come Delhi e Ahmedebad. Se prendete un autobus, scegliete l'espresso, altrimenti impiegherete un'eternità per raggiungere la vostra destinazione. Le linee ferroviarie hanno soltanto lo scartamento di un metro; è in programma la conversione a uno scartamento superiore, ma nessuno sa quando effettivamente entrerà in vigore. Nella maggior parte dei casi il viaggio in autobus è più rapido. I taxi possono condurvi alle altre località della regione, ma allenatevi a contrattare il prezzo prima di salirvi.
Mysore

Questa affascinante città dall'atmosfera rilassata è da tempo molto apprezzata dai turisti per le sue dimensioni ridotte, il buon clima e la scelta di mantenere intatto e promuovere il suo patrimonio invece di tentare di sostituirlo. La città è famosa per la seta e anche per il legno di sandalo e gli incensi, ma non aspettatevi che l'aria sia più fragrante che altrove.
Fino all'Indipendenza, Mysore fu la sede dei 'maharaja' di Mysore, un principato che ricopriva circa un terzo dell'attuale Karnataka. Il Palazzo indo-saraceno del Maharaja costituisce la principale attrattiva della città, con il suo caleidoscopio di vetri colorati, specchi ornati, soffitti in mogano intagliato, porte d'argento massiccio e vistosissimi colori.
Il Mercato Ortofrutticolo di Devaraja, nel cuore della città, è uno dei più variopinti dell'intera India. Da non perdere è anche la scalinata di 1000 gradini che porta alla cima di Chamundi Hill, sormontata dal gigantesco Tempio di Chamundeswari. La scalinata è sorvegliata dal famoso Nandi (il toro di Shiva) alto 5 m, scolpito nella roccia. La festa di Dussehra della durata di 10 giorni, che ha luogo in ottobre, culmina con una spettacolare processione di elefanti riccamente bardati, servitori in livrea, cavalleria, bande musicali e immagini delle divinità hindu incorniciate di fiori.
Non ci sono voli per Mysore; le sole possibilità di raggiungerla sono l'autobus e il treno. Ogni 15 minuti un autobus per Bangalore schizza via fragorosamente come un pipistrello in fuga dall'inferno, come fanno pure diversi altri servizi diretti alle varie località della regione, compreso il Parco Nazionale di Bandipur. Ci sono diversi autobus gestiti da compagnie private che vi porteranno, a un'andatura decisamente più tranquilla, a Mumbai, Goa, Chennai e Hyderabad. È raro che ci siano da fare lunghe code per un biglietto alla stazione di Mysore e ci sono quattro treni espresso al giorno per Bangalore, oltre allo Shatabdi Express, ad alta velocità e con aria condizionata, che parte alle 14,10 ogni giorno tranne il martedì. Lo Shatabdi prosegue per Chennai.
Kochi (Cochin)

La città portuale di Kochi è situata su un gruppetto di isole e strette penisole. La parte più vecchia della città è uno strano miscuglio di Portogallo medioevale, Olanda e villaggio di campagna inglese innestato sulla costa tropicale di Malabar. Qui potete vedere la chiesa più antica dell'India, strade tortuose con case portoghesi risalenti a 500 anni fa, reti da pesca cinesi, una comunità ebraica le cui origini risalgono al tempo della Diaspora, una sinagoga del XVI secolo, un palazzo contenente alcune delle pitture murali più belle del paese e gli spettacoli del famoso Kathakali, danza teatrale famosa in tutto il mondo. I traghetti percorrono Kochi in lungo e in largo e spesso, nel porto, si vedono i delfini. Buona parte dei siti storici si trovano a Fort Cochin o Mattancherry. Sulla terraferma, a Ernakulam, si può pernottare in alberghi economici.
La Indian Airlines ha voli giornalieri diretti a Bangalore, Mumbai, Delhi, Goa e Chennai. Se l'aereo è troppo costoso, ci sono innumerevoli autobus in partenza da Kochi a intervalli regolari, diretti verso ogni destinazione tranne che al mare. Si possono raggiungere facilmente le regioni circostanti con autobus statali o privati, ma non c'è la possibilità di prenotare. Unitevi a coloro che aspettano e sperate in bene, ovvero di trovare un posto a sedere. Nel peggiore dei casi vi rimane il treno: dalla stazione ne partono tutti i giorni per le principali destinazioni lungo la costa.
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Altre mete

Darjeeling

Arrampicata su un crinale a oltre 2100 m d'altezza nell'estremo nord del Bengala occidentale, Darjeeling è stata una località montana molto apprezzata dagli inglesi sin da quando la scelsero come centro di riposo e ricreazione per le truppe a metà dell'800. La città è tuttora assai frequentata e offre visite a monasteri buddhisti, gite alle piantagioni di tè, shopping nei vivaci bazar e trekking d'alta quota al nord. Come per molte località dell'Himalaya, il divertimento sta in buona parte nel viaggio per raggiungerla con il suo famoso treno in miniatura, che si inerpica per i tornanti dalla pianura macinando chilometri e sbuffando in un transito di 10 ore.
Da vedere in città è la Passenger Ropeway, la prima seggiovia costruita in India, che collega Darjeeling con Singla Bazaar sul piccolo fiume Ranjit. È un viaggio meraviglioso, ma attenzione se soffrite di vertigini. Sfortunatamente la seggiovia non funziona sempre; è meglio telefonare prima per informarsi. Nei pressi c'è il Zoological Park con tigri siberiane e rari panda rossi, che vivono però in condizioni appena accettabili, e inoltre gli animali sono vittime dei turisti indiani che li importunano senza pietà. Se vi interessa il complicato processo di preparazione del tè, recatevi all'Happy Valley Tea Estate; potete anche assaggiarne un po' nell'imponente Gymkhana Club, un tempo 'casa dei giochi' del Raj, che si avvia un po' recalcitrante verso il XX secolo.
Il modo più semplice e comodo per raggiungere Darjeeling è l'aereo, che però vi porterà a 90 km circa dalla città. L'aeroporto è situato su un pianoro nei pressi di Siliguri, a Bagdogra, ma esiste un servizio di autobus navetta tra l'aeroporto e la città. Anche fuori Darjeeling sono in servizio diverse linee di autobus.
Jaisalmer

Questa fortezza nel deserto, vicina al confine tra Rajasthan e Pakistan, sembra presa pari pari da una favola araba. Fondata nel XII secolo come stazione di ristoro per le carovane di cammelli in viaggio tra India e Asia centrale, Jaisalmer è una città in arenaria dorata circondata da mura merlate, con una magnifica fortezza, pietre squisitamente intagliate e haveli in legno. Vista da lontano al tramonto, risplende di una luce da miraggio.
Lo splendido Forte di Jaisalmer sormonta una collina alta 80 m e circa un quarto dei 60.600 abitanti della città risiedono entro le mura. Ben poco è cambiato col passare dei secoli, e se mai l'uomo si è sforzato di racchiudere quante più case, templi e palazzi in uno spazio circoscritto, qui ha battuto ogni record. Il forte è percorso da un reticolo di sentieri tortuosi e ha formidabili cancellate, un palazzo di un maharaja, un cortile per le cerimonie e templi giainisti splendidamente intarsiati. Gli haveli più belli costruiti dai ricchi mercanti di Jaisalmer sono Patwon-ki-Haveli, Salim Singh-ki-Haveli e Nathmal-ki-Haveli.
Pur essendo un posto incredibilmente pittoresco, basta uno sguardo un po' più attento per capire che Jaisalmer sta subendo un rapido processo di dissoluzione. Finalmente però ha attirato l'attenzione di gruppi locali, del governo, dei turisti e degli archeologi che si sono riuniti in una campagna 'Salviamo Jaisalmer', da poco lanciata nel Regno Unito.
Il trekking a dorso di cammello è un grosso affare a Jaisalmer ed è un ottimo modo per vedere il deserto. Assicuratevi di ottenere esattamente quello per cui avete pagato, perché potreste andare incontro a varie delusioni. Le escursioni di solito durano tre o quattro giorni e il periodo migliore per intraprenderle è tra ottobre e febbraio.
La rete di autobus nel Rajasthan è abbastanza affidabile, come pure quella ferroviaria, perciò raggiungere Jaisalmer non è particolarmente complicato. Può darsi che troviate lavori in corso intrapresi di recente sulle linee ferroviarie, che avrebbero lo scopo di rendere i collegamenti più veloci, quindi controllate gli orari locali per eventuali aggiornamenti e cambiamenti. Se volete sperimentare come vive l'altra metà, prenotate un posto sul Palace on Wheels che passa per Jaisalmer lungo il suo regale percorso. È un albergo su ruote che riproduce una tradizionale carrozza di maharaja, costoso ma lussuoso. Jaisalmer è a 795 km da Delhi.
Leh

Un tempo punto di partenza per le carovane di yak dirette nell'Asia centrale, è situata in una piccola valle poco a nord della Valle dell'Indo. Oggi è in parte centro strategico militare e in parte città turistica. Suo vanto principale è il Leh Palace, costruito nel XVI secolo ma oggi abbandonato e assai danneggiato, in conseguenza della guerra del Ladakh contro il Kashmir nel secolo scorso. Le montagne dello Zanskar, dall'altra parte del Fiume Indo, sembrano vicinissime. Il palazzo è stato venduto alla Società Archeologica Indiana dalla famiglia reale Ladakhi ed è in corso un ambizioso progetto di ristrutturazione. Provate a chiedere a un monaco di aprirvi la porta della sala centrale di preghiera: è polverosa e oscura, con enormi maschere che appaiono nel buio. Vale la pena di evitare i negozi di souvenir e i ristoranti economici per passeggiare nei meandri dell'Old Quarter e dare un'occhiata alla città com'era prima di ospitare i turisti.
Partendo da Leh si può fare una bella escursione al Tikse Gompa, a 20 km di distanza, situato su una collina che sovrasta il Fiume Indo. Ha un'importante collezione di libri tibetani e alcune eccellenti opere d'arte. Si può anche assistere a cerimonie religiose. L'Hemis Gompa, a 45 km da Leh, è il più grande e il più importante monastero tibetano del Ladakh, famoso per l'Hemis Festival, che generalmente ha luogo nella seconda metà di giugno o ai primi di luglio, dove si svolgono elaborate danze in maschera per due giorni, alle quali assiste una folla entusiasta. Se la scarica di adrenalina causata dall'arrivo nel Ladakh non vi è bastata (v. Il viaggio e Trasporti interni), si possono organizzare escursioni di rafting sul Fiume Indo tramite diverse agenzie che operano a Leh e si può fare trekking nelle valli di Markha e dell'Indo.
Arrivare e partire agevolmente da Leh dipende dal periodo: i voli aerei tra giugno e settembre di solito non sono un problema, ma nei mesi invernali spostarsi diventa più complicato. Se le condizioni meteorologiche lo consentono, si può volare a Delhi, Jangmur e Srinagar. Ci sono soltanto due tragitti di autobus da Leh e in entrambi i casi non si possono acquistare i biglietti fino alla sera prima della partenza, per il rischio che le corse vengano cancellate. In mancanza di aerei e autobus, ci sono jeep e taxi, più costosi degli autobus ma con il vantaggio di essere sempre disponibili.
Khajuraho

Questo tranquillo, piacevole ma polveroso villaggio nel Madhya Pradesh settentrionale ospita un gran numero di templi, universalmente noti per le 'mithuna', figure erotiche che rappresentano il Kama Sutra, e anche per le bellissime decorazioni a mano del periodo dei Chandela, una dinastia che sopravvisse per cinque secoli prima di soccombere sotto l'avvento dell'islam. Si può anche assistere a un festival di danza, nel mese di marzo, che riunisce qui alcuni tra i migliori danzatori classici del paese; i templi inondati di luce formano uno sfondo spettacolare.
I templi più grandi e più importanti si trovano nel panoramico Western Group, che esternamente consistono in torri curvilinee con annessi gruppi di torrette più piccole, ricordando cime di montagne convergenti intorno a una grande cima centrale. Intorno alle mura esterne ci sono due, a volte tre, file di dei, dee, sovrani ed eroi, cortigiane uniti nell'abbraccio carnale e, in alcuni casi, fregi rappresentanti varie forme di bestialità. Gli interni sono altrettanto ricchi di decorazioni, con un portico aperto che conduce a una sala principale, seguita da un vestibolo oltre il quale si trova un santuario interno contenente l'immagine da venerare, priva di supporto. La scultura e l'architettura, in realtà, si fondono così armoniosamente da sembrare frutto di un'unica (e molto carnale) mente.
Arrivare a Khajuraho può essere molto complicato. È davvero su una strada sperduta e richiede lunghi viaggi in autobus lungo piccole vie di campagna. Più semplice raggiungerla in aereo: la Indian Airlines ha un volo giornaliero per Delhi-Agra-Khajuraho-Varanasi, ma conviene prenotare con molto anticipo per trovare posto. Gli autobus partono da Agra, Ghansi e Jhansi; se invece prendete il treno dovrete scendere a Jhansi e proseguire in autobus fino a Khajuraho.
Le acque interne del Kerala

La complessa rete di lagune, laghi, fiumi e canali che ornano la costa del Kerala rendono lo stile di vita di questa regione estremamente particolare, ed è perciò affascinante navigare su queste acque. Le barche attraversano laghi poco profondi e orlati di palme, con reti da pesca cinesi, e passano per canali ombrosi e stretti dove vengono caricati sulle barche 'coir' (una fibra ricavata dalla noce di cocco), copra e noce di acagiù. Si fa tappa presso i piccoli villaggi dove la gente vive dell'attenta coltivazione di minuscoli appezzamenti di terra di pochi metri e si possono vedere le barche tradizionali dalle gigantesche vele con la prua intagliata a forma di drago. La più apprezzata di queste escursioni in barca è il viaggio di otto ore da Kollam ad Alappuzha, ma in questo caso la maggior parte dei vostri compagni di viaggio saranno occidentali. Se siete in cerca di un'esperienza indigena o semplicemente preferite un viaggio più breve, ci sono le imbarcazioni locali che vanno da Alappuzha a Kottayam e Changanassery.
Kollam si trova sul tragitto Thiruvananthapuram-Ernakulum ben servito dagli autobus e fa parte di almeno quattro diverse rotte ferroviarie. Non è un problema raggiungerla da una delle principali città del sud, ma è molto lontana da Delhi, 2756 km.
Isole Andamane e Nicobare

Questa striscia di circa 500 isole tropicali si trova nella Baia del Bengala tra l'India e il Myanmar e si estende quasi fino a Sumatra. Dal punto di vista etnico le isole non fanno parte dell'India e fino a tempi recenti sono state abitate soltanto da popoli tribali indigeni. Le isole Andamane e Nicobare sono per la maggior parte disabitate, circondate da barriere coralline, con spiagge di sabbia bianca e acque trasparentissime. È un posto eccezionale per lo snorkelling, per le immersioni subacquee e per starsene pigramente distesi sulla spiaggia. I turisti indiani possono andare e venire liberamente, ma gli stranieri devono avere un permesso di 30 giorni che consente di viaggiare solo in maniera limitata. Si effettuano voli regolari per Port Blair, su South Andaman, da Calcutta e Chennai (Madras); i permessi vengono rilasciati all'aeroporto all'arrivo. Le imbarcazioni in partenza da Calcutta e Chennai sono infrequenti e impiegano quattro giorni per raggiungere le isole; se si arriva in barca occorre procurarsi i permessi in anticipo.
Kanha National Park

Kanha è uno dei più grandi e appartati parchi nazionali dell'India; ricopre 1945 kmq di foresta e di sottobosco, alimentati da un'estesa rete di fiumi e ruscelli. Quest'area costituisce lo scenario del 'Libro della Giungla' di Kipling e sono presenti animali come leopardi, chital, sambar e il più famoso, la tigre. Si possono fare gite nel parco a dorso di elefante al mattino presto e alla sera, anche se è sempre più improbabile vedere le tigri per via delle bande di cacciatori di frodo. Gli animali si possono sempre vedere, ma è più facile nei mesi più caldi, marzo e aprile, quando si allontanano dal folto degli alberi per andare in cerca d'acqua. Il parco è chiuso dal 1° luglio al 31 ottobre.
C'è un servizio statale di autobus diretti da Jabalpur due volte al giorno. Si tratta di vecchi autobus malandati e lo spazio è ridotto (almeno fino a Mandla), perciò limitate il bagaglio. La stazione ferroviaria più vicina è a meno di due ore di autobus, ma se amate il treno vale la pena di fare il viaggio.
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Attività

Il numero di persone che praticano il trekking sull'Himalaya indiano è limitato a paragone di quanti si arrampicano sui sentieri del Nepal, quindi se desiderate sperimentare la pace della più grande catena montuosa del mondo provate a fare trekking nell'Himachal Pradesh o nell'Uttar Pradesh. La stagione ideale va approssimativamente da aprile a novembre, ma tenete presente che alcune strade sono aperte soltanto per un paio di mesi all'anno. I principali centri dove praticare questo sport sono Lahaul, Spiti e le valli di Kullu e di Kangra nell'Himachal Pradesh; a nord di Rishikesh nell'Uttar Pradesh settentrionale; Darjeeling nel Bengala occidentale; Yuksam nel Sikkim; e Leh nel Ladakh.
La stagione sciistica va da gennaio a marzo e ci sono resort a Narkanda nell'Himachal Pradesh e ad Auli nell'Uttar Pradesh. I servizi sono rudimentali, ma questo non fa che rendere il tutto più divertente. Di solito c'è un solo ski-lift funzionante e un posto dove noleggiare l'attrezzatura. Dopo aver sciato gustatevi chapatis e tè allo zenzero.
L'India non è famosa per le sue spiagge, ma si può nuotare nei centri balneari di Goa, appena superato il confine del Karnataka a Gokarna e a Kovalam nel Kerala. Ci sono spiagge anche a Diu e a Puri nell'Orissa. Le isole Andaman e Nicobar nella Baia del Bengala hanno belle spiagge e vantano le uniche possibilità di fare snorkelling e immersioni subacquee in tutta l'India.
Le escursioni a dorso di cammello, che durano da poche ore ad alcuni giorni, si possono organizzare nei deserti intorno a Jaisalmer e Pushkar nel Rajasthan. La stagione migliore è da ottobre a febbraio. Se il cammello vi lascia bruciacchiati e doloranti, provate a fare rafting sulle rapide dell'Indo. Le escursioni si possono organizzare a Leh.
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stuart mill
08-07-06, 22:06
Storia

La prima civiltà importante dell'India prosperò per mille anni, dal 2500 a.C. circa, sulle rive del Fiume Indo. Le città più importanti erano Mohenjodaro e Harappa (che attualmente si trova in Pakistan), dove fiorì una complessa civiltà governata da una classe di sacerdoti, nella quale si possono rintracciare le origini dell'induismo. Gli invasori ariani razziarono il sud partendo dall'Asia centrale tra il 1500 e il 200 a.C., assicurandosi il controllo dell'India settentrionale fino alle colline di Vindhya nell'attuale Madhya Pradesh e spingendo a sud gli abitanti originari della zona, i dravida.
Gli invasori portarono con sé le proprie divinità e tradizioni (allevamento del bestiame e abitudine di mangiare carne). Durante questo periodo si formalizzò il sistema delle caste che separava gli ariani dagli indiani loro sottomessi e garantiva la posizione di prestigio dei brahmani (sacerdoti). Il buddhismo sorse intorno al 500 a.C. e la sua condanna delle caste costituì la più grande sfida all'induismo brahmanico. Il buddhismo cominciò a sovrapporsi radicalmente all'induismo nel III secolo a.C., quando fu abbracciato dall'imperatore dei maurya, Ashoka, che regnò su una parte di India maggiore rispetto a qualunque sovrano successivo fino alla dinastia dei Moghul.
Dopo il crollo dei maurya diversi imperi sorsero e crollarono, ma il più straordinario fu quello dei gupta, che durò dal IV secolo d.C. fino al 606. Fu un'età dell'oro per la poesia, la letteratura e l'arte e alcune delle opere più preziose furono eseguite ad Ajanta, Ellora, Sanchi e Sarnath. In questo periodo vi fu un ritorno all'induismo ed ebbe inizio il declino del buddhismo. L'invasione degli unni segnò la fine dei gupta e il nord dell'India si divise in vari regni hindu autonomi; per una vera riunificazione occorrerà aspettare l'arrivo dei musulmani.
L'estremo sud dell'India non fu interessato dall'ascesa e dalla caduta dei regni del nord e l'induismo, in questa regione, non è mai stato minacciato dal buddhismo o dal giainismo. La prosperità del sud si basava sui consolidati rapporti commerciali con egizi, romani e l'Asia sudorientale. Tra i grandi imperi sorti nel sud vi furono i pandya, i chera, i chalukya, i pallava e i chola.
Mentre i regni hindu dominavano il sud e il buddhismo andava estinguendosi al nord, dal Medio Oriente i musulmani iniziarono a penetrare nell'India. Nel 1192 il potere musulmano si insediò definitivamente e nel volgere di 20 anni l'intero Bacino del Gange fu sotto il suo controllo. I sultani di Dehli, però, erano un gruppo inconsistente e l'islam non riuscì a penetrare al sud, che restò sotto l'impero hoysala dal 1000 al 1300 d.C. Due grandi regni sorsero poi nell'attuale Karnataka: il potente regno hindu di Vijayanagar, la cui capitale aveva sede nella bella Hampi, e il regno musulmano Bahmani che si frammentò in cinque domini, quelli di Berar, Ahmednagar, Bijapur, Golconda e Ahmedabad.
Gli imperatori moghul spiccano nella storia indiana. Marciarono nel Punjab dall'Afghanistan, sconfissero il Sultano di Delhi a Panipat nel 1525 e aprirono le porte a una nuova età dell'oro per l'architettura, l'arte e la letteratura. La loro ascesa al potere fu rapida, ma ugualmente veloce fu il loro declino e tra gli imperatori Moghul soltanto sei furono davvero grandi. L'impero Maratha crebbe durante il XVII secolo grazie alle grandiose imprese della casta inferiore degli Shivaji, e gradualmente si impossessò di parti sempre più grandi del regno dei Moghul. I Maratha consolidarono il loro controllo sull'India centrale, finché non caddero sotto l'ultima grande potenza imperiale, quella britannica.
Il potere britannico in India fu inizialmente esercitato dalla Compagnia della Indie Orientali, che creò una stazione commerciale a Surat, nel Gujarat, nel 1612. Gli inglesi non furono i primi né gli unici europei presenti in India nel XVII secolo: i portoghesi avevano il controllo di Goa dal 1510 (ancor prima che i moghul arrivassero in India) e anche francesi, danesi e olandesi avevano stazioni commerciali. Il potere della Gran Bretagna andò aumentando da quando Clive riprese Calcutta nel 1757 fino alla vittoria britannica nella quarta guerra di Mysore nel 1799. Il lungo conflitto britannico con i Maratha si concluse infine nel 1803 e quasi tutto il paese finì sotto il controllo della Compagnia della Indie Orientali.
Gli inglesi consideravano l'India essenzialmente come una risorsa economica e non si occupavano minimamente della cultura, delle credenze e delle religioni del suo popolo. Incrementarono l'estrazione di ferro e carbone, la coltivazione del tè, del caffè e del cotone e diedero inizio alla costruzione della vasta rete ferroviaria indiana. Incoraggiarono i proprietari assenteisti perché alleviavano il peso dell'amministrazione e della riscossione delle tasse, creando così una classe di contadini impoveriti e senza terre, problema che è tuttora cronico nel Bihar e nel Bengala occidentale. L'Ammutinamento Indiano in India settentrionale nel 1857 portò alla fine della Compagnia delle Indie Orientali e l'amministrazione del paese fu tardivamente affidata al governo britannico. I 50 anni successivi furono gli anni d'oro dell'impero sul quale 'il sole non tramonta mai'.
La vera opposizione al governo britannico cominciò all'inizio del XX secolo. Il 'Congresso', che era stato fondato per dare all'India un certo grado di autonomia governativa, cominciò a spingere per ottenere un potere reale. Al di fuori del Congresso, alcuni individui dal sangue caldo affermavano i loro propositi indipendentisti con mezzi più violenti. Alla fine gli inglesi tracciarono una via verso l'indipendenza simile a quelle realizzate in Canada e in Australia. Nel 1915 Gandhi fece ritorno dal Sud Africa, dove aveva esercitato la professione di avvocato, e mise le sue capacità professionali al servizio della causa indipendentista, adottando una politica di resistenza passiva al governo britannico, la 'satyagraha'.
La seconda guerra mondiale inferse un colpo mortale al colonialismo e al mito della superiorità europea, e l'indipendenza indiana divenne inevitabile. All'interno dell'India, tuttavia, la consistente minoranza musulmana cominciò a rendersi conto che un'India indipendente sarebbe stata anche induista. Nelle elezioni locali si cominciò a registrare un'allarmante crescita dell'autonomismo, con la Lega musulmana, guidata da Muhammad Ali Jinnah, in rappresentanza della stragrande maggioranza dei musulmani, e il Partito del Congresso, guidato da Jawaharlal Nehru, in rappresentanza della popolazione hindu. L'egocentrico desiderio di potere di Jinnah su una nazione musulmana separata risultò essere l'ostacolo maggiore sulla strada della concessione dell'indipendenza da parte britannica.
Trovandosi di fronte a una situazione di stallo politico e a una crescente tensione, il vicerè, Lord Louis Mountbatten, decise con riluttanza di dividere il paese e velocizzare il processo d'indipendenza. Sfortunatamente, le due regioni a maggioranza musulmana si trovavano alle estremità opposte del paese e questo significava che la nuova nazione musulmana del Pakistan avrebbe avuto una metà orientale e occidentale divisa da un'India ostile. Quando fu stabilito il nuovo confine si verificò il più massiccio esodo della storia dell'umanità: i musulmani si trasferirono in Pakistan e gli hindu e i sikh si stabilirono in India. Buona parte della migrazione fu accompagnata da atti di barbarica violenza. Una volta che il caos ebbe fatto il suo corso, oltre 10 milioni di persone avevano cambiato lato e anche secondo le stime più prudenti almeno 250.000 persone erano state massacrate. Gli eventi finali per giungere all'indipendenza riservavano un'ultima tragedia. Il 30 gennaio 1948, Gandhi, profondamente scoraggiato dalla divisione e dallo spargimento di sangue che l'aveva accompagnata, fu assassinato da un fanatico hindu.
In seguito al trauma della divisione il primo primo ministro indiano Jawaharlal Nehru si fece sostenitore di una costituzione di tipo secolare, di una struttura socialista centralizzata e di una rigida politica di non allineamento. Anche se l'India mantenne in genere relazioni cordiali con gli ex colonizzatori, in realtà si andava avvicinando all'Unione Sovietica, in parte a causa dei conflitti con la Cina e in parte a causa del sostegno statunitense all'acerrimo nemico, il Pakistan, il quale era particolarmente ostile all'India a causa delle pretese che questa avanzava sul Kashmir, dominato dai musulmani. Scontri con il Pakistan ebbero luogo nel 1965 e nel 1971, uno per la questione del Kashmir e l'altro per il Pakistan orientale/Bangladesh.
Il successivo primo ministro indiano di grande statura fu Indira Gandhi, figlia di Nehru, eletta nel 1966. È tuttora assai apprezzata, ma alcuni ricordano anche che mise in pericolo le fondamenta democratiche dell'India dichiarando lo stato d'emergenza nel 1975. La signora Gandhi fu assassinata dalle sue guardie del corpo sikh nel 1984 per rappresaglia, a causa della sua sconsiderata decisione di profanare il tempio sikh più sacro, provocando sanguinosi tumulti fra hindu e sikh. La dinastia politica dei Gandhi è continuata quando suo figlio Rajiv, pilota delle linee aeree indiane senza interesse per la politica, si è ritrovato al potere.
Rajiv ha portato al paese una politica nuova e pragmatica. Ha incoraggiato gli investimenti all'estero e l'uso delle moderne tecnologie, ha eliminato alcune restrizioni all'importazione e sostenuto lo sviluppo di molte nuove industrie. Queste misure sono certamente servite a proiettare l'India negli anni '90 e a risvegliare il paese dal proprio isolazionismo, in parte auto-indotto, ma non hanno dato nessuno stimolo al settore agricolo. Rajiv ha subito un destino simile a quello di sua madre quando è stato assassinato durante una campagna elettorale nel Tamil Nadu da un sostenitore delle Tamil Tigers dello Sri Lanka. Dopo Rajiv Gandhi l'India ha avuto tre leader, ciascuno dei quali ha dimostrato di voler continuare a cercare di trascinare un'India recalcitrante nell'economia globale.
I pericoli del separatismo in India sono stati evidenti durante la disputa di Ayodhya nel 1992, quando un gruppo di facinorosi hindu assaltarono e distrussero una moschea che credevano fosse stata costruita sul luogo di nascita di Rama. Il partito nazionalista hindu Bharatiya Janata Party (BJP) si è affrettato a sfruttare una simile opportunità. La corruzione nel Partito del Congresso ha impedito ai sostenitori di un'India laica e tollerante di offrire un'alternativa politica credibile. Il BJP è stato scalzato da un'improbabile coalizione di piccoli partiti conosciuta come United Front (ma soprannominata 'I 13 perdenti') che aveva il sostegno del Congresso. Nel novembre 1997 però il Congresso ha negato tale sostegno, il Lok Sabha si è sciolto e sono state indette le elezioni per il febbraio 1998.
Le elezioni sono state vinte da una coalizione guidata dal BJP e Atal Behari Vajpayee è stato eletto primo ministro per la seconda volta. Malgrado i rischi connessi a una politica separatista, la posizione tradizionalista hindu del BJP ha attratto gli elettori preoccupati di mantenere i valori tradizionali proteggendosi dall'ondata improvvisa delle moderne influenze globali. Se vi capitasse di vedere Baywatch doppiato in hindi e trasmesso via satellite in India, capireste la loro preoccupazione. Si credeva che la politica estremista del BJP sarebbe stata addolcita dalla presenza di un'ampia gamma di alleati nella coalizione, ma l'ipotesi si è dimostrata errata: poche settimane dopo le elezioni c'è stata la promessa di fare dell'India una potenza nucleare. Malgrado l'indignazione internazionale, i test nucleari sono stati accolti con ampio entusiasmo in India e hanno causato un'ondata di sostegno per il BJP.
Ma a riprova dell'adagio secondo cui in politica una settimana è più lunga di un anno, nell'aprile 1999 Vajpayee ha perso il sostegno della maggioranza in parlamento e si è dovuto ricorrere a un voto di fiducia che lo ha visto sconfitto per un solo voto. C'era la diffusa speranza che Sonia Gandhi, vedova di Rajiv Gandhi, potesse far rivivere la dinastia politica dei Gandhi portando alla vittoria il Partito del Congresso dopo tre anni di disordini. Ma il parlamento indiano fazioso e frazionato non le ha permesso di assicurarsi una coalizione capace di ottenere la maggioranza dei seggi e l'India è stata costretta a tornare alle urne elettorali per la terza volta in tre anni. Il BJP è tornato al potere, ma con una diminuzione significativa dei consensi.
Il 26 maggio 1999 l'aviazione indiana ha attaccato i guerriglieri islamici del Kashmir per preparare un attacco da terra. L'India accusava il Pakistan di infiltrare soldati e mercenari d'appoggio ai guerriglieri secessionisti nella cosiddetta linea di controllo che divide il Kashmir tra i due stati. Nonostante l'interessamento della diplomazia internazionale per scongiurare il conflitto, per tutto il 2000 vi sono stati scontri sporadici tra la fazione islamica e le truppe indiane. Nell'ottobre 2001 sono iniziati gli attacchi suicidi mediante uomini bomba, culminati il 13 dicembre 2001 con l'attentato al parlamento indiano. Dopo essere stati più volte sul punto di dichiararsi guerra, nell'estate 2002 India e Pakistan hanno siglato un modesto "atto di amicizia", schierando nel contempo più di un milione di soldati che stazionano sulla linea di confine.
A.P.J. Abdul Kalam, un fisico nucleare da anni a capo del progetto Agni, il missile a lunga gittata capace di trasportare a 1.600 chilometri di distanza testate nucleari multiple, dal luglio 2002 è il nuovo presidente. Kalam è membro dell'Accademia delle scienze indiana e per anni ha diretto il Laboratorio per lo sviluppo e la ricerca sulla difesa. La sua elezione non rappresenta tuttavia un avanzamento verso l'opzione nucleare per risolvere i conflitti in corso nella regione. Egli ha infatti dichiarato che «senza decisioni politiche, nessun satellite potrà essere messo in orbita e nessun missile raggiungerà mai il bersaglio».
La tensione tra India e Pakistan resta alta e nel marzo 2003 vi sono stati scontri a fuoco nella regione del Jammu-Kashmir, amministrata dall'India. Le due potenze nucleari hanno proseguito i test "di routine" lanciando i rispettivi missili a corta gittata. Questa disputa senza fine si è intensificata a maggio in seguito al bombardamento di una base militare indiana in Kashmir in cui sono morte 30 persone. Da allora, al confine, si susseguono bombardamenti e sparatorie.
Il 25 agosto 2003 cinquanta persone sono morte a Bombay nelle terribili esplosioni di due autobombe in pieno centro, nei pressi dello Zhaveri e della Porta dell'India. La responsabilità della strage è stata attribuita a fondamentalisti islamici e all'organizzazione Lashkar-e-Taiyba, originaria del Pakistan. Ma Islamabad ha respinto ogni collegamento con l'azione terroristica.
Sul piano diplomatico e militare si sta profilando un'alleanza sempre più stretta con l'Iran. Quest'ultimo asse comporta che, in caso di guerra contro il Pakistan l'India potrà usare basi in Iran e, parallelamente, l'Iran potrà avvantaggiarsi della tecnologia indiana. Inoltre entrambi i governi si stanno adoperando nel sostenere il nuovo corso dell'Afghanistan del presidente Karzai. La sorprendente politica estera indiana include eccellenti rapporti, anche militari, con Israele.

Sonia Gandhi ha vinto le elezioni legislative del maggio 2004, risollevando le sorti del Partito del Congresso ma ha dovuto rinunciare a divenire primo ministro a causa delle roventi polemiche contro l'insediamento di una straniera in così alta carica. Proposto da Sonia Gandhi, Manmohan Singh, considerato come l'artefice delle riforme in India, è il nuovo primo ministro.
Durante una visita ufficiale nella regione, nel novembre 2004, il primo ministro indiano Manmohan Singh ha disposto la riduzione delle truppe indiane nello stato di Jammu e Kashmir, lungo la frontiera con il Pakistan. Singh ha comunque escluso la possibilità di ridefinire la linea di confine tra India e Pakistan per regolare il conflitto. Le violenze in quest'area durano da 15 anni, e gli abitanti attendono il ritorno della pace.
Dopo cinque anni di stagnazione economica, l’India si candida come meta ambita per gli investitori stranieri. Il regime fiscale favorevole e una legislazione che rimette agli Stati Federali buona parte delle scelte economiche sono fattori determinanti. Settori quali le telecomunicazioni e gli immobili sembrano essere i più considerati, anche se i rischi del progresso sono, come sempre, notevoli.
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Cultura

La religione pervade ogni aspetto della vita indiana. Pur essendo una democrazia laica, l'India è uno dei pochi paesi al mondo in cui le strutture sociali e religiose che definiscono l'identità nazionale sopravvivono intatte da almeno 4000 anni nonostante le invasioni, le persecuzioni, il colonialismo europeo e lo sconvolgimento politico. Il cambiamento, com'era inevitabile prevedere, sta avendo luogo, man mano che la tecnologia moderna si insinua sempre più profondamente nel tessuto sociale, ma essenzialmente l'India rurale resta quello che è stata per migliaia di anni. Le sue istituzioni sociali e religiose sono tanto elastiche che essa ha assorbito, ignorato o rigettato tutti i tentativi di cambiarle radicalmente o di distruggerle.
L'induismo, religione principale del paese, è praticato dall'80% circa della popolazione. In termini numerici è la maggiore religione dell'Asia e una delle fedi più antiche esistenti al mondo, ed ha un vasto olimpo di divinità, diversi testi sacri e ritiene che ognuno di noi vada incontro a una serie di reincarnazioni prima di arrivare alla salvezza finale dello spirito. Con ciascuna nuova nascita ci si può avvicinare o allontanare dall'illuminazione; fattore decisivo è il karma. Le principali pratiche religiose hindu sono tre: il puja o adorazione, la cremazione dei morti e le norme e regole del sistema delle caste. Questa religione non conosce il proselitismo, poiché non ci si può convertire se non si è nati hindu.
Il buddhismo nacque nell'India settentrionale, nel 500 a.C. circa, e si diffuse rapidamente quando fu abbracciato dall'imperatore Ashoka, ma venne gradualmente riassorbito dall'induismo. Attualmente gli hindu considerano il Buddha come una incarnazione del dio hindu Vishnu. Oggi in India i buddhisti sono soltanto 6,6 milioni ma vi sono ancora, nel nord, siti buddisti come Bodhgaya, Sarnath (nei pressi di Varanasi) e Kushinagar (nei pressi di Gorakhpur), importanti mete di pellegrinaggi. Anche il giainismo nacque come tentativo di riformare l'induismo brahaminico; emerse nello stesso periodo del buddhismo e per ragioni analoghe. Oggi i giaini sono solo 4,5 milioni e si trovano prevalentemente nelle regioni occidentali e sudoccidentali. Questa religione non ha mai trovato seguaci fuori dell'India. I giaini credono che l'universo sia infinito e non sia stato creato da una divinità; credono inoltre nella reincarnazione e nella salvezza finale dell'anima ottenuta seguendo i dettami dei profeti di Giaina.
In India i musulmani sono più di 100 milioni e fanno del paese una delle più grandi nazioni islamiche della terra. L'islamismo è la religione dominante anche nei vicini Pakistan e Bangladesh e c'è una maggioranza musulmana in Jammu e in Kashmir. L'influenza islamica in India è particolarmente evidente nell'architettura, nell'arte e nella cucina. I sikh sono circa 18 milioni e risiedono prevalentemente nel Punjab. Questa religione, originariamente, voleva essere una sintesi degli aspetti migliori di induismo e islamismo; la sua dottrina è simile a quella dell'induismo, con una differenza importante: gli sikh sono contrari alla divisione in caste. Il tempio più sacro della religione sikh è il Golden Temple di Amritsar.
Non esiste una 'lingua indiana' di per sé, e questo spiega in parte perché l'inglese sia ancora tanto diffuso quasi mezzo secolo dopo la partenza dei britannici. Ben 18 lingue sono riconosciute ufficialmente dalla costituzione, ma durante il censimento del 1991 fu stilato un elenco comprendente oltre 1600 lingue minori e dialetti. La questione della lingua è fortemente politicizzata, anche perché molti confini di stato sono stati tracciati seguendo linee linguistiche. Gli sforzi per promuovere l'hindi come lingua nazionale, scalzando gradualmente l'inglese, sono stati enormi, ma l'ostacolo principale è costituito dal fatto che mentre l'hindi è predominante al nord, ha poco in comune con le lingue dravidiche del sud, dove sono ben pochi a parlarlo. L'inglese continua a essere la lingua riservata all'élite colta, facendone tanto un simbolo del proprio status quanto un passaporto per il mondo degli affari internazionali. In realtà solo il 3% circa ha una buona padronanza della lingua.
L'arte indiana è fondamentalmente religiosa nelle tematiche e per apprezzarla occorre avere almeno qualche nozione di base sulle credenze del paese. Le forme d'arte più interessanti sono la danza, l'architettura e la scultura (difficile dire dove cominci una e finisca l'altra) dei templi hindu, l'architettura militare e urbana dei moghul, le miniature dipinte e l'ipnotica musica indiana. Quest'ultima è piuttosto ostica per gli occidentali perché è priva del senso dell'armonia come lo intendiamo noi, ma è bene non lasciarsi scoraggiare da questa difficoltà.
Gli indiani amano il cinema e l'industria cinematografica indiana, con centro a Bombay, è una delle più grandi e interessanti del mondo. I film prodotti sono per la stragrande maggioranza melodrammi piuttosto dozzinali basati su tre ingredienti fondamentali: amore, violenza e musica.
Contrariamente a quanto si crede, non tutti gli hindu sono ufficialmente vegetariani. Anche se troverete vegetariani ovunque, il vegetarianismo stretto è più diffuso nel sud (non influenzato dai mangiatori di carne ariani e musulmani) e nella comunità Gujarati. Le differenze tra nord e sud sono considerevoli, sia a causa del clima sia per le influenze storiche. A nord si mangia molta più carne e la cucina è spesso di ispirazione 'Mughal', parente stretta della cucina del Medio Oriente e dell'Asia centrale. L'enfasi è più sulle spezie che sul peperoncino rosso ('chilli'); cereali e pane sono più apprezzati del riso. Al sud si mangia più riso, la cucina vegetariana è più diffusa e il 'curry' (piatto di carne e/o verdure con spezie piccanti) è di solito più piccante. Altra caratteristica della cucina vegetariana del sud è che non si usano le posate per mangiare; si raccoglie il cibo con le dita (ma non quelle della mano sinistra).
Il curry può essere di verdura, di carne (di solito agnello o pollo) o di pesce e le spezie vengono fritte nel 'ghee' (burro chiarificato) o in olio vegetale affinché rilascino tutti i loro aromi. Sia nel nord sia nel sud il curry è accompagnato dal riso, ma nel nord lo si può mangiare anche con uno dei vari tipi di pane.
Ci sono poi vari piatti che non sono veri e propri curry, ma che per i gusti occidentali sono abbastanza simili a questi. Il 'vindaloo' è marinato nell'aceto e in genere è più piccante del curry. Il 'korma' è uno stufato ricco e sostanzioso che può essere di carne o di verdure. Il 'navratan korma' è un piatto di verdure molto gustoso con le noci, mentre il 'malai kofta' consiste in polpette di verdure e formaggio servite con una ricca salsa a base di crema. Probabilmente il piatto indiano più diffuso è il dhal; lo si trova praticamente ovunque, come contorno per il curry o come pasto molto semplice insieme a 'chapati' (pane) o riso. Altri piatti molto diffusi sono il 'mattar paneer', piselli e formaggio in sugo di carne; il 'saag gosht', spinaci e carne; l' 'aalu dum', curry di patate; il 'palak paneer', spinaci e formaggio; e l' 'aalu chhole', patate a cubetti e ceci in agrodolce. Altre verdure sono il 'paat gobi' (cavolo), il 'phuul gobi' (cavolfiore), il 'baingan' (melanzana) e i 'mattar' (piselli).
In India si trova un incredibile assortimento di dolci e dessert. Questi ultimi sono a base di riso o di latte e spesso consistono in un insieme di vari tipi di noci oppure sono fatti di pasta e immersi nello sciroppo. Ecco qualche esempio. Il 'kulfi' è un ottimo dolce al pistacchio simile al gelato e molto diffuso. Un altro dessert indiano molto comune è il 'ras gullas', che consiste in palline di formaggio cremoso aromatizzato con acqua di rose. I 'gulaab jamun' sono piccoli dolci immersi nello sciroppo; vengono preparati con latte bollito e addensato ('khoya') aromatizzato con cardamomo e acqua di rose e poi vengono fritti. I 'jalebi' sono dolcetti color arancio farciti di sciroppo; sono preparati con farina colorata e aromatizzata con zafferano. I 'ladu' sono palline gialle fatte con la farina di ceci.
Tra le bevande, oltre al tè e al caffè, tipico è il 'payasam', una bevanda dolce consumata nel sud preparata con latte di cocco, polpa di mango, anacardi e spezie.
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Ambiente

L'India è un territorio esteso, di forma triangolare, situato nell'Asia meridionale, delimitato a nord dalla lunga catena dell'Himalaya e proteso sull'Oceano Indiano a sud. Confina con il Pakistan a nord ovest, con la Cina, il Nepal e il Bhutan a nord e con il Bangladesh e il Myanmar a est. Lo Sri Lanka è l'isola a forma di lacrima che scende dalla sua estremità meridionale. L'India ricopre un'area di 3.287.590 kmq, anche se questa cifra è resa parzialmente arbitraria dalle dispute relative ai confini con Pakistan e Cina. È al settimo posto tra i più grandi paesi del mondo.
L'India settentrionale è sede delle cime innevate e delle valli profonde dell'Himalaya e della vasta pianura del Gange, che separa la regione himalayana dalla penisola meridionale e si estende dal Mare Arabico al Golfo del Bengala. A sud delle pianure, la terra si solleva a formare un altopiano triangolare noto come Deccan, la cui altitudine varia da 300 a 900 m. L'altopiano è fiancheggiato dai Gathi orientali e occidentali, catene collinari che scorrono parallele alle coste orientale e occidentale e separano dall'interno la fertile fascia costiera.
La fauna selvatica indiana sembra godere di una posizione privilegiata e protetta grazie agli ideali religiosi e ai sentimenti di hindu, jain e buddhisti, ma queste tradizioni sono ormai in gran parte perdute. La caccia praticata massicciamente dagli inglesi e dai raja indiani, la deforestazione su larga scala per far spazio all'agricoltura, la caccia di frodo, i pesticidi e il continuo incremento demografico hanno avuto effetti disastrosi sull'ambiente. Soltanto il 10% circa del territorio è ancora coperto dalla foresta e soltanto il 4% è protetto da riserve e parchi nazionali. Durante gli ultimi decenni il governo ha preso serie iniziative per migliorare la gestione del patrimonio ambientale e sono stati fondati oltre 350 parchi, riserve e territori protetti.
Gli animali più caratteristici della fauna indiana sono leoni, tigri, leopardi, pantere, elefanti e rinoceronti, ma il paese ospita anche una notevole varietà di cervi e antilopi, bufali selvatici, giganteschi bisonti indiani, orsi giocolieri, iene striate, cinghiali, sciacalli e cani selvatici indiani. Tra le scimmie troviamo il reso, la scimmia dal berretto, e l'entello. Tra i rettili, i magnifici cobra reali, pitoni, coccodrilli, grandi tartarughe d'acqua dolce e varani, mentre la variegata fauna avicola comprende grandi buceri, aquile serpentane, civette pescatrici e l'elegante pavone nazionale.
Il clima è molto vario, dagli aridi deserti del Rajasthan ai freddi altipiani dell'Assam, presumibilmente il luogo più umido della terra. Fondamentalmente, comunque, le stagioni sono tre: calda, umida e fredda. Il calore comincia a sentirsi sulle pianure settentrionali verso febbraio, ed entro aprile diventa insopportabile. I monsoni danno i primi segni a maggio con un alto tasso di umidità, brevi acquazzoni e violenti temporali. Le piogge monsoniche cominciano i primi giorni di giugno nell'estremo sud e si estendono al nord fino a coprire l'intero paese entro i primi di luglio. Non si può dire che il monsone abbia un effetto proprio rinfrescante, ma è un gran sollievo, specialmente per gli agricoltori. Il monsone principale arriva da sudovest, ma la costa sudorientale è colpita dal breve e umidissimo monsone nordorientale, che porta pioggia dalla metà di ottobre alla fine di dicembre. Il monsone principale termina verso ottobre, e a dicembre nelle città dell'India settentrionale domina un clima freddo secco. Nell'estremo sud, dove non fa mai freddo, si ha un gradevole tepore più che un grande caldo.
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Il viaggio

I principali aeroporti internazionali dell'India sono Mumbai (Bombay) e Delhi, ma molti voli internazionali arrivano anche a Calcutta e Chennai (Madras). In genere i voli dall'Europa arrivano in India nelle prime ore del mattino, che può essere piuttosto scomodo se non avete prenotato l'albergo e non vi piace vagare al buio per una città sconosciuta. Il posto in cui si possono acquistare biglietti aerei più a buon prezzo è Delhi, seguita da Calcutta e Mumbai. I voli internazionali diretti ai paesi vicini possono essere molto economici: soprattutto tra Calcutta e Dhaka (Bangladesh), Delhi e Karachi (Pakistan) e Tiruchirappalli e Colombo (Sri Lanka). La tassa d'imbarco sui voli per il Pakistan, lo Sri Lanka, il Bangladesh e il Nepal è di circa US$3, ma è di US$10 per gli altri paesi.
I tragitti aerei più comuni tra India e Nepal sono Birganj-Raxaul, Sunauli-Gorakhpur e Kakarbhitta-Siliguri. Se da Kathmandu o Pokhara siete diretti a Delhi o a un'altra località dell'India nordoccidentale, il punto d'ingresso più comodo è Sunauli; per raggiungere Calcutta o la maggior parte delle città dell'India orientale, Birganj è il posto migliore per attraversare il confine; e arrivare a Darjeeling è più facile facendo scalo a Kakarbhitta. È piuttosto facile viaggiare per via aerea tra Calcutta e Dhaka. L'unica frontiera attualmente aperta tra India e Pakistan si trova tra Lahore e Amritsar. L'attraversamento può avvenire in treno o su strada; la frontiera, negli altri punti, si può attraversare soltanto su strada. È attualmente in funzione un servizio di autobus tra Lahore e Delhi che effettua quattro corse alla settimana.
Trasporti locali

La Indian Airlines, principale compagnia aerea indiana gestita dal governo, ha una rete piuttosto estesa. Anche la linea internazionale Air India effettua voli nazionali sulle rotte Mumbai (Bombay)-Delhi, Mumbai-Calcutta, Delhi-Calcutta e Mumbai-Chennai (Madras). La deregulation ha migliorato enormemente la qualità del servizio e moltiplicato il numero di operatori minori, anche se molti di questi sono recentemente falliti. Tra i nuovi concorrenti, i più affidabili sono probabilmente la Sahara Indian Airlines e la Jet Airways.
Il sistema ferroviario indiano è, a buon diritto, leggendario e viaggiare in treno in India è un'esperienza unica al mondo. A volte può essere scomodo e frustrante, ma è anche parte integrante dell'esperienza di viaggio indiana. È consigliabile cercare di impadronirsi il più rapidamente possibile del 'galateo ferroviario' indiano, se non si vuole lottare disperatamente per difendere il proprio spazio privato. Esistono svariate classi e svariati tipi di treni; potete prendere un espresso o un vagone postale, ma provate tutte le diverse classi per il semplice gusto di farlo. Il sistema di prenotazione è decisamente labirintico e meriterebbe una ricerca antropologica, ma siate pazienti, perché è uno dei rari sistemi burocratici del paese che funzionano davvero. Quando prenotate i biglietti controllate che esista l'assegnazione di una quota turistica e se c'è sfruttatela; in questo modo sarà più semplice prenotare un posto a sedere.
Gli autobus sono molti diversi da stato a stato, ma sui tragitti principali c'è spesso la possibilità di scegliere: ordinario, espresso, semi-luxe, deluxe, deluxe con aria condizionata e perfino deluxe con sedili-letto. Oltre agli autobus statali, su molti tragitti operano anche compagnie private che sono di solito più veloci, più costose e più comode e possono rivelarsi una scelta intelligente se avete un lungo tragitto da fare. Gli autobus in genere sono affollati, malridotti, lenti e scomodi, per salire a bordo vi tocca sgomitare furiosamente e dovrete poi sopportare la musica pop hindi a tutto volume diffusa dagli sgangherati altoparlanti di latta. L'autobus è il modo migliore per arrivare in Kashmir e anche per andare in Nepal dall'Uttar Pradesh; di solito sono più veloci del treno nel Bihar settentrionale e nelle zone più estese del Rajasthan.
È molto facile noleggiare un'auto con autista, ma se volete guidare voi stessi dovete essere dotati di nervi d'acciaio e di un karma eccezionale. Generalmente le auto vengono noleggiate a giornata e con un numero limitato di chilometri. Probabilmente dovrete provvedere alle spese dell'autista, perciò chiarite a quanto ammonteranno ogni giorno prima di mettervi in moto. Se avete in mente un viaggio lungo, vi converrà fare un breve giro di prova per controllare la velocità di frenata del vostro autista.
Girare l'India in moto (specialmente su una Enfield Bullet) è diventato un passatempo diffuso, ma è un'impresa azzardata e sconsigliabile ai centauri dilettanti. La bicicletta è ottima per girare nelle città e in genere si può noleggiare per una cifra irrisoria, ma per le lunghe distanze ci vogliono buone gambe e cuore resistente. Se avete intenzione di portare la vostra bicicletta, pensateci due volte se si tratta dell'ultimissimo modello a 10 marce, vi verrà infatti toccata, esaminata e collaudata ogni volta che vi fermate.
I mezzi di trasporto locali comprendono autobus, taxi, autorisciò, ciclorisciò e tonga (carri trainati da cavalli). Sui taxi può esserci il tassametro ma lo troverete funzionante solo in pochissime città. Gli autorisciò a tre ruote costano generalmente la metà di un taxi e consentono al passeggero di respirare a pieni polmoni gli scarichi dei diesel! I ciclorisciò sono quasi completamente scomparsi dai centri delle principali città indiane, ma nelle cittadine più piccole sono ancora una parte essenziale della rete dei trasporti. Mettetevi d'accordo sulla tariffa prima di salire.
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Letture consigliate

Antica Indiacon testi di Marilia Albanese (White Star, Vercelli 2001; collana 'Le grandi civiltà') Caratterizzato da splendide immagini, il volume ricostruisce la cronologia storica, le strutture sociali e le arti del subcontinente indiano attraverso i secoli, suggerendo, con l'ausilio di dettagliate mappe, numerosi itinerari diretti alla scoperta di siti archeologici.Buddhadi Michael Carrithers (Einaudi, Torino 2003) Descrivendo la vita di Buddha, uno dei pensatori che più hanno influenzato la storia dell'uomo, l'autore analizza il pensiero religioso sullo sfondo sociale e politico dell'India dell'epoca. Dall'Indiadi Hermann Hesse (Oscar Mondadori, Milano 1998) Una raccolta di racconti ispirati a un viaggio compiuto dal celebre scrittore nel 1911.Gandhi. Un uomo di pace che divenne la fiera anima di un popolodi Giorgio Borsa (Bompiani, Milano 2003) La biografia di un uomo straordinario.Il Buddhismo. I sentieri di una religione millenariadi Giangiorgio Pasqualotto (Bruno Mondadori, Milano 2003) Un agile e utile strumento che aiuta il lettore occidentale a comprendere a fondo le figure concettuali della religione del Buddha.Il sentiero del Buddha (http://www.politicaonline.net/forum/redirect.php?url=http://www.edt.it/shop/catalogo.php?id=8870632954)di Tom Lowenstein (EDT, Torino 1997; collana 'Saggezze del mondo') Un libro vivace e riccamente illustrato sulla storia e le leggende del buddhismo, oltre che sui temi principali della sua tradizione spirituale, antica e contemporanea, e la sua diffusione nelle società occidentali.Indiadi Mircea Eliade (Bollati Boringhieri, Torino 1991) Contiene gli appunti di viaggio del celebre storico delle religioni, recatosi in India per incontrare il poeta Tagore e visitare città e monasteri.Induismodi Michele Lauro (Giunti, Firenze 2003) Un'approfondita analisi della religione praticata dall'ottanta per cento della popolazione indiana.Kimdi Rudyard Kipling (ne esistono numerose traduzioni in italiano, in particolare presso Mondadori e Garzanti) Il romanzo più amato di colui che è per antonomasia l'interprete vittoriano dell'India.L'India (senza gli Inglesi) (http://www.politicaonline.net/forum/redirect.php?url=http://www.edt.it/shop/catalogo.php?id=8870631427)di Pierre Loti (EDT, Torino 1992; collana 'Viaggi e avventura') L'India raccontata da Loti è terra di infiniti contrasti: paese dei templi fiabeschi, mondo che agonizza per fame, civiltà delle più intense esperienze religiose.L'odore dell'Indiadi Pier Paolo Pasolini (Guanda, Milano 2000) Le impressioni dell'autore su un viaggio compiuto in compagnia di Moravia ed Elsa Morante.La civiltà indiana e noidi Louis Dumont (Adelphi, Milano 1996) Un prezioso contributo alla comprensione della società indiana e dei motivi che ce la fanno apparire distante ed estranea.La dea nelle pietre. Viaggi in Indiadi Norman Lewis (Feltrinelli 'Traveller', Milano 1993) Un'interessante descrizione del viaggio dell'autore nel Bihar e tra i villaggi tribali dell'Orissa.Le spiritualità dell'India (http://www.politicaonline.net/forum/redirect.php?url=http://www.edt.it/shop/catalogo.php?id=8870632946)di Richard Waterstone (EDT, Torino 1997; collana 'Saggezze del mondo') I temi fondamentali delle tradizioni spirituali dell'India, in particolare di quelle hindu, buddhista e giaina.Lettere dall'India. Verso la cuna del mondo (http://www.politicaonline.net/forum/redirect.php?url=http://www.edt.it/shop/catalogo.php?id=8870633454)di Guido Gozzano (EDT, Torino 1998; collana 'Viaggi e Avventura') L'autore, malato di tisi, intraprende nel 1912 un viaggio in oriente attraverso i luoghi reali e letterari di India e Sri Lanka, nel tentativo di riguadagnare la salute: descriverà la sua esperienza esotica in una serie di articoli di giornale, raccolti poi in questo volume.Mahabharata e RamayanaSono i grandi poemi epici indiani; molto valida è la versione dello scrittore R.K. Narayan pubblicata dall'editore Guanda.Passaggio in Indiadi E.M. Forster (Oscar Mondadori, Milano 2001) Questo romanzo coglie perfettamente l'incomprensione tra Inglesi e Indiani. Nel 1984 il regista David Lean ne ha tratto un magnifico film, vicitore di due Oscar.Rgveda. Le strofe della sapienzaa cura di Saverio Sani (Marsilio, Venezia 2000) Una raccolta di 1028 inni dedicati alle varie divinità, che contiene invocazioni di aiuto e richieste di protezione; il Rgveda è da sempre considerato verità eterna e coscienza dell'intima relazione fra bellezza della natura e valori dello spirito.Rose d'India(edizioni e/o, Roma 1996) Una interessante raccolta dedicata a opere brevi di scrittrici indiane.Siddhartadi Hermann Hesse (Adelphi, Milano 1999) Il romanzo si svolge sullo sfondo di un'India metafisica e contemplativa, popolata di personaggi alla ricerca dell'Assoluto.Storia dell'Indiadi John Keay (Newton & Compton, Milano 2001) Un grande racconto epico che dalle origini fino ai nostri giorni traccia la storia del paese, attraverso le testimonianze scritte, i monumenti, i dipinti, i templi e le leggende.Ti-Puss (http://www.politicaonline.net/forum/redirect.php?url=http://www.edt.it/shop/catalogo.php?id=8870636410)di Ella Maillart (EDT, Torino 2002) La famosa viaggiatrice ginevrina per la sua avventura questa volta sceglie una compagna di davvero anomala: un'irresistibile, flessuosa, passionale gattina. Nonostante il temperamento presumibilmente stanziale, Ti-Puss seguirà la sua irrequieta padrona in molte peregrinazioni dal Sud al Nord dell'India.Un'area di tenebradi Vidiadhar S. Naipaul (Adelphi, Milano 1999) Per il premio Nobel Naipaul, nato a Trinidad da famiglia indiana, l'India è una ferita profonda, mai rimarginata. E nessuno dei libri che all'India ha dedicato lo testimonia come questo, vero itinerario nella caligine, dove le sensazioni, gli incontri, le riflessioni si mescolano in un amalgama di cui Naipaul sembra possedere il segreto.Upanisad vedichea cura di Carlo Della Casa (Tea, Milano 2000) è un complesso di antichi testi indiani, di varia ampiezza e forma, risalenti a un periodo compreso tra l'VIII e il VI secolo a.C.vai all'inizio (http://www.politicaonline.net/forum/redirect.php?url=http://www.edt.it/lonelyplanet/microguide/print/041.html#top)
Guide EDT/Lonely Planet
India del Nord 6 (http://www.politicaonline.net/forum/redirect.php?url=http://www.edt.it/shop/catalogo.php?id=8870638359)
India del Sud 5 (http://www.politicaonline.net/forum/redirect.php?url=http://www.edt.it/shop/catalogo.php?id=8870638340)
Rajasthan, Delhi e Agra 1 (http://www.politicaonline.net/forum/redirect.php?url=http://www.edt.it/shop/catalogo.php?id=8870638715)

stuart mill
08-07-06, 22:07
ragazzi, appena posso suddividerò ulteriormente i messaggi, per agevolare la lettura. Consiglio però, ai partecipanti e agli interessati, di stampare le pagine.

stuart mill
09-07-06, 12:14
vabbè, fa con comodo.
Ovviamente i 6-7 giorni, sarebbe ottimo impiegarli a vrindavan e dintorni.
In treno, così è più divertente

alexeievic
10-07-06, 09:16
6-7 giorni a vrindavan??? ma stai scherzando??? in 7 giorni debbo vedere almeno due posti.... io staro' al max 15 giorni.. non posso passarne mezzi da un posto...

stuart mill
10-07-06, 09:30
6-7 giorni a vrindavan??? ma stai scherzando??? in 7 giorni debbo vedere almeno due posti.... io staro' al max 15 giorni.. non posso passarne mezzi da un posto...

come 15 giorni????? ma se mi hai detto 30? e allora che razza di piano di viaggio mi hai fatto fare, se poi dimezzi senza dirmi nulla, il tempo?
E poi, che ci vai a fare in india 15 giorni? fra spostamenti vari se ne vanno almeno 6 giorni, cioè tu spendi un bvotto di soldi, per 8 (il giorno della ripartenza non va contato) giorni o anche meno?

alexeievic
10-07-06, 16:58
come 15 giorni????? ma se mi hai detto 30? e allora che razza di piano di viaggio mi hai fatto fare, se poi dimezzi senza dirmi nulla, il tempo?
E poi, che ci vai a fare in india 15 giorni? fra spostamenti vari se ne vanno almeno 6 giorni, cioè tu spendi un bvotto di soldi, per 8 (il giorno della ripartenza non va contato) giorni o anche meno?

ma no.. ne avevamo già parlato del fatto che non potevo stare un mese... se ne era già parlato. riguardati i messaggi privati.

stuart mill
10-07-06, 21:22
ma no.. ne avevamo già parlato del fatto che non potevo stare un mese... se ne era già parlato. riguardati i messaggi privati.

si, ma poi ti dissi, qui, che conveniva fare un mese, e tu hai dato a intendere che andava bene.
Ovvio che, per 2 settimane, non ne vale la pena, almeno dal mio punto di vista.
A questo punto, se tu non puoi fare più di 15 giorni, eventualmente, si potrebbe fare così:
1)proposta uno: facciamo 2 gruppi che partiranno assieme, uno che starà 15 giorni, uno che starà 4-5 settimane. Si parte assieme si sta assieme per il massimo tempo possibile (per dividere le sdpese anche), poi il gruppo frettoloso tornerà prima, mentre l'altro resterà più a lungo
2)proposta 2: si fa un gruppo per chi vuole stare 15 giorni, gli altri si aggregano a quelli di s. a. che fanno il viaggio in quel periodo
3)si annulla tutto
4)partono solo i quindicinali, gli altri rinviano a data da destinarsi

prima di arrivare alle opzioni 3 e 4, direi di provare con la 1 e, eventualmente, la 2.
Che dici?

alexeievic
10-07-06, 22:27
si, ma poi ti dissi, qui, che conveniva fare un mese, e tu hai dato a intendere che andava bene.
Ovvio che, per 2 settimane, non ne vale la pena, almeno dal mio punto di vista.
A questo punto, se tu non puoi fare più di 15 giorni, eventualmente, si potrebbe fare così:
1)proposta uno: facciamo 2 gruppi che partiranno assieme, uno che starà 15 giorni, uno che starà 4-5 settimane. Si parte assieme si sta assieme per il massimo tempo possibile (per dividere le sdpese anche), poi il gruppo frettoloso tornerà prima, mentre l'altro resterà più a lungo
2)proposta 2: si fa un gruppo per chi vuole stare 15 giorni, gli altri si aggregano a quelli di s. a. che fanno il viaggio in quel periodo
3)si annulla tutto
4)partono solo i quindicinali, gli altri rinviano a data da destinarsi

prima di arrivare alle opzioni 3 e 4, direi di provare con la 1 e, eventualmente, la 2.
Che dici?



mah... non mi ricordo di averti mai ad averti dato ad intendere che 30 giorni andavano bene.. anche perchè mi è praticamente impossibile prendermi 30 giorni lontano dal lavoro e dalla famiglia.. quindi.. se lo ho detto non ero capace di intendere e di volere...
quanto alle 4 ipotesi, io direi che ne esiste una quinta... ovvero si fa un viaggio quindicinale, dove si concentrano alcune tappe intorno al gange (varanasi, buddha gaya, ecc.) da vedere in una decina di giorni... poi il viaggio prosegue per chi rimane e ve ne state una settimana o due a vrindavan o al sud...

stuart mill
11-07-06, 09:25
boh, comunque la 5 ipotesi è in pratica uguale alla mia prima.
Si potrebbe fare.
Però bisogna riorganizzare un piano di viaggio (grrrr).
Ormai dopo il 20 luglio, dato che ho esami

alexeievic
11-07-06, 13:58
si ma ndo' stà sto' piano che avevi organizzato??

stuart mill
11-07-06, 14:09
come dove? nei 2 fogli che ho scannerizzato e linkato!

alexeievic
11-07-06, 14:16
AH.. vabbè il viaggio in india, ma perchè postare appunti in sanscrito???

stuart mill
11-07-06, 14:20
ma che dici? basta fare zoom, e si legge benissimo. Oppure salvi l'immagine, e la apri sul pc, e te la aggiusti come preferisci. :)

alexeievic
11-07-06, 14:21
si, ma con gli accorgimenti ottimi che suggerisci, la GRAFIA non migliora... studi medicina???

stuart mill
11-07-06, 14:25
hahaha! e vabbè, tanto a che serve, visto che il viaggio va riprogrammato?