PDA

Visualizza Versione Completa : Artisti Lombardi



er uagh
07-05-06, 14:58
FILIPPO ABBIATI

Filippo Abbiati (Milano (http://it.wikipedia.org/wiki/Milano), 1640 (http://it.wikipedia.org/wiki/1640) – 1715 (http://it.wikipedia.org/wiki/1715)), pittore italiano.
Fu, insieme ad Andrea Lanzani (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Andrea_Lanzani&action=edit) e al Legnanino (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Legnanino&action=edit), tra i maggiori pittori milanesi del secondo manierismo lombardo.
Allievo di Carlo Francesco Nuvolone (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Carlo_Francesco_Nuvolone&action=edit), del quale riprese il tocco fluido e il gusto per i fondi spaziosi e luminosi, e poi di Antonio Busca (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Antonio_Busca&action=edit), si formò prevalentemente con lo studio della prima pittura secentesca lombarda, del Cerano (http://it.wikipedia.org/wiki/Cerano) e del Procaccini (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Procaccini&action=edit); sviluppò successivamente la conoscenza del Barocco (http://it.wikipedia.org/wiki/Barocco) romano fino ad attingere le prime manifestazioni del Rococò (http://it.wikipedia.org/wiki/Rococ%C3%B2), nel contatto con la pittura veneziana di Federico Bencovich (http://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Bencovich) e Sebastiano Ricci (http://it.wikipedia.org/wiki/Sebastiano_Ricci), influenzando in questa direzione gli allievi Pietro Maggi (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pietro_Maggi&action=edit) e Giuseppe Rivola (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Giuseppe_Rivola&action=edit). Alla sua scuola appartenne anche Alessandro Magnasco (http://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Magnasco).
L’Abbiati sviluppò la sua copiosa produzione soprattutto a Milano e dintorni ma le notizie sulla sua vita sono scarse. Nel 1671 (http://it.wikipedia.org/wiki/1671) produsse una tela – perduta – per la chiesa milanese di Santa Maria del Carmine e un’altra, anch’essa non più esistente, per la Scuola di San Giovanni a Murano (http://it.wikipedia.org/wiki/Murano), cosa che suggerisce una sua presenza a Venezia (http://it.wikipedia.org/wiki/Venezia), mentre un suo viaggio a Roma (http://it.wikipedia.org/wiki/Roma) prima del 1674 (http://it.wikipedia.org/wiki/1674) è stato ipotizzato per spiegare gli influssi della pittura romana nella sua tela del Beato Tolomeo, conservata nella chiesa milanese di San Vittore al Corpo.
Per il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno (http://it.wikipedia.org/wiki/Saronno) dipinge nel 1677 (http://it.wikipedia.org/wiki/1677) la pala della Predicazione di san Giovanni Battista, forse insieme con Luca Borromeo (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Luca_Borromeo&action=edit), e un David; nel 1688 (http://it.wikipedia.org/wiki/1688) vi dipingerà anche La caduta della manna.
Nel 1680 (http://it.wikipedia.org/wiki/1680) gli sono commissionate tre tele per la chiesa di San Sebastiano, a Milano. Suo capolavoro vengono considerati gli affreschi sulla controfacciata, nel coro e nella cupola della chiesa milanese di Sant’Alessandro, eseguiti dal 1683 (http://it.wikipedia.org/wiki/1683) al 1696 (http://it.wikipedia.org/wiki/1696) in collaborazione con Federico Bianchi (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Federico_Bianchi&action=edit), dove non è però agevole distinguere l’opera dell'uno da quella dell'altro. Intanto dipinge Il concilio di Efeso per la chiesa di Santa Maria del Carmine e ben 31 tele con Scene della vita di san Lorenzo per il Duomo di Novara (http://it.wikipedia.org/wiki/Novara).
Nel 1700 (http://it.wikipedia.org/wiki/1700) ottiene pagamenti per il suo contributo alle cerimonie funebri in onore dell'imperatore Carlo II (http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_II_di_Spagna). Intorno a quell'anno dipinge per la chiesa di Sant’Antonio le Scene della vita di sant’Andrea Avellino, il Sant’Antonio converte un eretico, il San Pietro martire smaschera una falsa Madonna e il Miracolo della mula, questi ultimi due conservati attualmente nel Museo Diocesano di Milano.
La sua attività degli ultimi anni non è documentata.

er uagh
07-05-06, 14:59
EZECHIELE ACERBI

Ezechiele Acerbi (Pavia (http://it.wikipedia.org/wiki/Pavia), 1850 (http://it.wikipedia.org/wiki/1850) - 1920 (http://it.wikipedia.org/wiki/1920)), pittore italiano.
Formatosi presso la Civica Scuola di Pittura (http://it.wikipedia.org/wiki/Pittura) di Pavia (http://it.wikipedia.org/wiki/Pavia), a soli sedici anni vince il premio Cairoli (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Cairoli&action=edit) e successivamente il premio Frank con il dipinto La distribuzione dei medicinali. Durante la sua carriera artistica si dedicherà al ritratto, alla natura morta, al dipinto di genere ed al paesaggio, utilizzando colori ad olio, matita e carboncino.

er uagh
07-05-06, 15:01
LUIGI ADEMOLLO

Luigi Ademollo (Milano (http://it.wikipedia.org/wiki/Milano), 17 agosto (http://it.wikipedia.org/wiki/17_agosto) 1764 (http://it.wikipedia.org/wiki/1764) – Firenze, 1849 (http://it.wikipedia.org/wiki/1849)) fu un pittore italiano.
[modifica (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Luigi_Ademollo&action=edit&section=1)]
[/URL]
Biografia

Giovanissimo si iscrisse all '[U]Accademia di Brera (http://www.politicaonline.net/forum/), dove insegnavano, il Traballesi (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Traballesi&action=edit), l'Albertolli (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Albertolli&action=edit) e il Piermarini (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Piermarini&action=edit). Nel 1788 (http://it.wikipedia.org/wiki/1788) è a Firenze (http://it.wikipedia.org/wiki/Firenze) per eseguire nel '89 decorazioni nel Teatro della Pergola (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Teatro_della_Pergola&action=edit); nello stesso anno fu nominato Professore presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze (http://it.wikipedia.org/wiki/Firenze). Trascorse la sua vita, prevalentemente tra Firenze (http://it.wikipedia.org/wiki/Firenze) e Roma (http://it.wikipedia.org/wiki/Roma). Ebbe un considerevole successo grazie alle sue capacità di decoratore accompagnata da una considerevole cultura letteraria. Intervenne nella cappella di palazzo Pitti (http://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Pitti), e in varie sale dello stesso palazzo, all'Annunziata (http://it.wikipedia.org/wiki/Annunziata), nei palazzi Pucci (http://it.wikipedia.org/wiki/Pucci) e Capponi (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Capponi&action=edit), lavorando anche per chiese nel Bergamasco e nel Bresciano, a Lucca (http://it.wikipedia.org/wiki/Lucca), Livorno (http://it.wikipedia.org/wiki/Livorno), Pisa (http://it.wikipedia.org/wiki/Pisa), Siena (http://it.wikipedia.org/wiki/Siena). Ad Arezzo (http://it.wikipedia.org/wiki/Arezzo) eseguì affreschi con scene del Vecchio e Nuovo Testamento (http://it.wikipedia.org/wiki/Nuovo_Testamento). Si dedicherà oltre che all'affresco, al disegno (http://it.wikipedia.org/wiki/Disegno), alla tempera (http://it.wikipedia.org/wiki/Tempera), al dipinto ad olio ed all'acquaforte (http://it.wikipedia.org/wiki/Acquaforte). Muore a Firenze (http://it.wikipedia.org/wiki/Firenze) l’11 febbraio 1849 (http://it.wikipedia.org/wiki/1849).

er uagh
08-05-06, 11:50
SOFONISBA ANGUISSOLA

Sofonisba Anguissola (Cremona (http://it.wikipedia.org/wiki/Cremona) 1535 (http://it.wikipedia.org/wiki/1535) ca. - Palermo (http://it.wikipedia.org/wiki/Palermo) 1625 (http://it.wikipedia.org/wiki/1625)) pittrice cremonese del XVI secolo (http://it.wikipedia.org/wiki/XVI_secolo).
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/52/Sofonisba_anguissola_selfportrait.jpg/180px-Sofonisba_anguissola_selfportrait.jpg (http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Sofonisba_anguissola_selfportrait.jpg) http://it.wikipedia.org/skins-1.5/common/images/magnify-clip.png (http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Sofonisba_anguissola_selfportrait.jpg)
Autoritratto


[modifica (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Sofonisba_Anguissola&action=edit&section=1)]
[/URL]
La vita

Sofonisba Anguissola fu una delle prime esponenti femminili della pittura europea, non famosa come altre pittrici salite in seguito alla ribalta dell'arte come Artemisia Gentileschi (http://www.politicaonline.net/forum/), Rosalba Carriera (http://it.wikipedia.org/wiki/Rosalba_Carriera) o Angelica Kaufmann (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Angelica_Kaufmann&action=edit), Sofonisba rappresentò la pittura italiana rinascimentale al femminile. Cresciuta nella scuola del pittore lombardo Bernardino Campi (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Bernardino_Campi&action=edit), che faceva parte di una nota famiglia di pittori cremonesi dal più celebre Vincenzo a Giulio Campi (http://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Campi), Antonio e Bernardino tutti esponenti di spicco della pittura dell'Italia del nord tra il '500 e il '600, la giovane Sofonisba applicò l'arte dei Campi rivolgendosi in maniera particolare alla ritrattistica. Sofonisba Anguissola partecipò come figura di spicco alla vita artistica delle corti italiane data anche la sua competenza letteraria e musicale, ebbe una fitta corrispondenza con i più famosi artisti del suo tempo.
[modifica (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Sofonisba_Anguissola&action=edit&section=2)]

In Spagna

Nel 1559 (http://www.politicaonline.net/forum/) Sofonisba approdò alla corte di Filippo II di Spagna (http://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_II_di_Spagna), come dama di corte della regina, Isabella di Valois (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Isabella_di_Valois&action=edit). Fu la ritrattista della famiglia reale fino alla morte, nel 1568 (http://it.wikipedia.org/wiki/1568), della sua protettrice.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/83/Infantas_Isabella_Clara_Eugenia_and_Catalina_Micae la%2C_1570.jpg/225px-Infantas_Isabella_Clara_Eugenia_and_Catalina_Micae la%2C_1570.jpg (http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Infantas_Isabella_Clara_Eugenia_and_Catal ina_Micaela%2C_1570.jpg) http://it.wikipedia.org/skins-1.5/common/images/magnify-clip.png (http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Infantas_Isabella_Clara_Eugenia_and_Catal ina_Micaela%2C_1570.jpg)
Ritratto delle Infante di Spagna Isabella e Catalina


[modifica (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Sofonisba_Anguissola&action=edit&section=3)]

In Sicilia

Nel [U]1573 (http://www.politicaonline.net/forum/) sposò il nobile siciliano Fabrizio Moncada (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Fabrizio_Moncada&action=edit) e si trasferì in Sicilia (http://it.wikipedia.org/wiki/Sicilia) nel palazzo dei Mocada (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Mocada&action=edit) a Paternò (http://it.wikipedia.org/wiki/Patern%C3%B2). Con la morte del marito, avvenuta nel 1578 (http://it.wikipedia.org/wiki/1578) in mare durante una vista alla corte spagnola, Sofonisba lasciò la Sicilia per raggiungere la Liguria (http://it.wikipedia.org/wiki/Liguria). Fermatasi provvisoriamente a Livorno (http://it.wikipedia.org/wiki/Livorno), la pittrice lombarda, conobbe e sposò, in seconde nozze, il nobilie genovese Orazio Lomellini (http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Orazio_Lomellini&action=edit) a Pisa (http://it.wikipedia.org/wiki/Pisa) nel 1579 (http://it.wikipedia.org/wiki/1579) .
Tornata nel 1615 (http://it.wikipedia.org/wiki/1615) con il nuovo marito a Palermo, dove lui aveva numerosi interessi, Sofonisba continuò a dipingere nonostante un forte calo della vista, ma alla lunga questo problema le impedì di continuare ad esercitare la sua arte, non prima di raggiungere una grandissima fama tanto che il celebre Antoon van Dyck (http://it.wikipedia.org/wiki/Antoon_van_Dyck) succedutogli come ritrattista ufficiale della corte spagnola, confessò tutta la sua ammirazione per l'arte di Sofonisba Anguissola, che incontrò personalmente verso la fine della vita della pittrice, nel 1624 (http://it.wikipedia.org/wiki/1624) a Palermo presso la corte del vicerè di Sicilia Emanuele Filiberto (http://it.wikipedia.org/wiki/Emanuele_Filiberto) di Savoia (http://it.wikipedia.org/wiki/Savoia).
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/73/Sofonisba_Anguissola_001.jpg/225px-Sofonisba_Anguissola_001.jpg (http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Sofonisba_Anguissola_001.jpg) http://it.wikipedia.org/skins-1.5/common/images/magnify-clip.png (http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Sofonisba_Anguissola_001.jpg)
Tre bambini con cane


Sofonisba Anguissola morì l'anno dopo, il 16 novembre (http://it.wikipedia.org/wiki/16_novembre) 1625 (http://it.wikipedia.org/wiki/1625), e fu sepolta nella chiesa palermitana di San Giorgio, chiesa appartenente alla Nazione Genovese di Palermo, chiesa da lei affrescata.