pensiero
08-05-06, 00:55
Juve, dopo Moggi spunta Baldini
Il silenzio di Elkann sulla dirigenza bianconera ha il valore di un'esplicita condanna. Ma la famiglia Agnelli vuole mantenere la continuità tecnica: dal CdA di giovedì le prime novità
John Elkann, 30 anni, vicepresidente Fiat. AfpTORINO - Le parole pronunciate da John Elkann all'uscita dal Delle Alpi suonano come una condanna per la Triade. Perché nel suo attestato di "vicinanza alla squadra e all'allenatore" il nipote dell'Avvocato, vicepresidente Ifil e Fiat, espressione della maggior quota nella cassaforte di famiglia, ha volutamente ignorato la dirigenza, di fatto scaricandola per il danno d'immagine procurato con lo scandalo delle intercettazioni. Era nell'aria fin dalla prima lettura dei verbali sui giornali, ma ha stupito la tempestività dell'intervento di Elkann, investito solo venerdì del caso da parte di Montezemolo: non ha aspettato neanche la fine del campionato e la vittoria del 29° scudetto. E' il segno che la proprietà ha fretta di risolvere il rapporto con Giraudo e Moggi (il destino di Bettega, scoppiato in lacrime al termine della partita, al momento è in sospeso) e di ricominciare con altre facce in società, ma non in panchina.
CONTINUITA' TECNICA. L'altro messaggio inviato da Elkann è infatti rivolto a Capello, al quale gli Agnelli hanno espresso vicinanza al pari della squadra. In un momento di rivoluzione dirigenziale si vuole mantenere almeno la continuità tecnica per non disperedere la competitività di una formazione che Capello ha contribuito a formare: Ibrahimovic, Emerson, Vieira, Cannavaro, ma anche altri (compreso Trezeguet che al suo arrivo era in vendita), sono tutti uomini voluti da lui. Anche per convincerlo a rimanere Elkann vuole portare a Torino come direttore generale al posto di Moggi Franco Baldini, che con Capello vinse uno scudetto a Roma e con il quale è rimasto in ottimi rapporti. Nel consiglio di amministrazione di giovedì ci saranno le prime novità, con il probabile ingresso di Andrea Agnelli come vicepresidente per riportare lo stile di famiglia alla Juventus.
diLuca Curino
http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/Primo_Piano/2006/05_Maggio/07/curino.shtml
Il silenzio di Elkann sulla dirigenza bianconera ha il valore di un'esplicita condanna. Ma la famiglia Agnelli vuole mantenere la continuità tecnica: dal CdA di giovedì le prime novità
John Elkann, 30 anni, vicepresidente Fiat. AfpTORINO - Le parole pronunciate da John Elkann all'uscita dal Delle Alpi suonano come una condanna per la Triade. Perché nel suo attestato di "vicinanza alla squadra e all'allenatore" il nipote dell'Avvocato, vicepresidente Ifil e Fiat, espressione della maggior quota nella cassaforte di famiglia, ha volutamente ignorato la dirigenza, di fatto scaricandola per il danno d'immagine procurato con lo scandalo delle intercettazioni. Era nell'aria fin dalla prima lettura dei verbali sui giornali, ma ha stupito la tempestività dell'intervento di Elkann, investito solo venerdì del caso da parte di Montezemolo: non ha aspettato neanche la fine del campionato e la vittoria del 29° scudetto. E' il segno che la proprietà ha fretta di risolvere il rapporto con Giraudo e Moggi (il destino di Bettega, scoppiato in lacrime al termine della partita, al momento è in sospeso) e di ricominciare con altre facce in società, ma non in panchina.
CONTINUITA' TECNICA. L'altro messaggio inviato da Elkann è infatti rivolto a Capello, al quale gli Agnelli hanno espresso vicinanza al pari della squadra. In un momento di rivoluzione dirigenziale si vuole mantenere almeno la continuità tecnica per non disperedere la competitività di una formazione che Capello ha contribuito a formare: Ibrahimovic, Emerson, Vieira, Cannavaro, ma anche altri (compreso Trezeguet che al suo arrivo era in vendita), sono tutti uomini voluti da lui. Anche per convincerlo a rimanere Elkann vuole portare a Torino come direttore generale al posto di Moggi Franco Baldini, che con Capello vinse uno scudetto a Roma e con il quale è rimasto in ottimi rapporti. Nel consiglio di amministrazione di giovedì ci saranno le prime novità, con il probabile ingresso di Andrea Agnelli come vicepresidente per riportare lo stile di famiglia alla Juventus.
diLuca Curino
http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/Primo_Piano/2006/05_Maggio/07/curino.shtml