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Visualizza Versione Completa : saggezza ebraica



stuart mill
10-05-06, 21:26
Un uomo deve avere 2 tasche nelle quali infilare la mano a seconda del bisogno del momento:
Nella tasca destra si devono conservare le parole:"E' per me che fu creato il mondo"
Nella tasca sinistra, le parole:"io non sono altro che polvere e cenere"

proverbio ebraico
(diario zen)

audace12
11-05-06, 02:01
Bella

alexeievic
11-05-06, 07:48
e io che ci tengo le chiavi della macchina ed il pacchetto di chewing-gum...

stuart mill
11-05-06, 11:42
e io che ci tengo le chiavi della macchina ed il pacchetto di chewing-gum...

il solito materialista:D

alexeievic
11-05-06, 14:00
il solito materialista:D

già... incurabile... :D

mosongo
12-05-06, 08:45
Un uomo deve avere 2 tasche nelle quali infilare la mano a seconda del bisogno del momento:
Nella tasca destra si devono conservare le parole:"E' per me che fu creato il mondo"
Nella tasca sinistra, le parole:"io non sono altro che polvere e cenere"

proverbio ebraico
(diario zen)
:mad:Saggezza? Dove hai un punto di vista hai la tua posizione limitata nel vederlo! (multi interpretazioni)
Infatti, forse fu proprio per questa concezione che Mosè distrusse la prima tavola dei comandamenti (dove probabilmente non vi era scritto su nessuna legge e vi era disegnato su un bel cuoricino!)
Questa è una concezione uomoegocentrista e infatti si hanno ancora oggi lo sterminio degli animali!!! (non solo per mangiarli per cibarsi, ma anche per goduria!)

stuart mill
12-05-06, 09:25
:mad:Saggezza? Dove hai un punto di vista hai la tua posizione limitata nel vederlo! (multi interpretazioni)
Infatti, forse fu proprio per questa concezione che Mosè distrusse la prima tavola dei comandamenti (dove probabilmente non vi era scritto su nessuna legge e vi era disegnato su un bel cuoricino!)
Questa è una concezione uomoegocentrista e infatti si hanno ancora oggi lo sterminio degli animali!!! (non solo per mangiarli per cibarsi, ma anche per goduria!)

ma no: è ottima perchè il significato è: quando ti esalti troppo, dvi ricordarti che potresti morire in qualunque momento, tanto sei fragile; quando ti deprimi troppo, devi risollevarti ricordando che sei un essere divino. Certo, per carità, c'è un certo antropocentrismo, ma solo se ne prendi il significato più esteriore.
La storiella richiama nient'altro che il famoso: il giusto sta nel mezzo, di siddharta. Nè troppa esaltazione, ne troppa umiliazione appunto

mosongo
12-05-06, 11:58
ma no: è ottima perchè il significato è: quando ti esalti troppo, dvi ricordarti che potresti morire in qualunque momento, tanto sei fragile; quando ti deprimi troppo, devi risollevarti ricordando che sei un essere divino. Certo, per carità, c'è un certo antropocentrismo, ma solo se ne prendi il significato più esteriore.
La storiella richiama nient'altro che il famoso: il giusto sta nel mezzo, di siddharta. Nè troppa esaltazione, ne troppa umiliazione appunto

E' peggiore l'aforisma dell'altra tasca....i marinai annegati non finiscono in cenere! (faccio per dire che l'uomo - negligenza o virtù - è ben difficile che viva pensando di essere cenere: a ben ragione visto che siamo una scintilla del creatore (casomai!!!)

stuart mill
12-05-06, 14:16
E' peggiore l'aforisma dell'altra tasca....i marinai annegati non finiscono in cenere! (faccio per dire che l'uomo - negligenza o virtù - è ben difficile che viva pensando di essere cenere: a ben ragione visto che siamo una scintilla del creatore (casomai!!!)

si, però è utile sopratutto quando uno studia libri di autori come evola, ricordarsi il pensierino, sei solo polvere: blocca l'eccessiva esaltazione provocata da certi autori, garantito ;)
leggere evola senza tenere a mente qualcosa che limiti l'esaltazione, può essere dannoso: l'ho sperimentato di persona:D

mosongo
12-05-06, 16:54
si, però è utile sopratutto quando uno studia libri di autori come evola, ricordarsi il pensierino, sei solo polvere: blocca l'eccessiva esaltazione provocata da certi autori, garantito ;)
leggere evola senza tenere a mente qualcosa che limiti l'esaltazione, può essere dannoso: l'ho sperimentato di persona:D

Mi sono divertito a vedere un aforisma per volta poiché nel complesso il primo esclude l'altro!
Forse è proprio quì la saggezza della Massima...
Evola?...Nel senso della cultura dei "miti"? Potrebbe essere lo stesso leggendo il Baghavad Gita o la Bibbbia ecc....d'altronde già abbiamo e abbiamo avuti i martiri sia mussulmani che cristiani!

stuart mill
12-05-06, 20:49
[quote=mosongo]Mi sono divertito a vedere un aforisma per volta poiché nel complesso il primo esclude l'altro!-----

ovvio: qui sta il bello
Forse è proprio quì la saggezza della Massima...----

bravo: il giusto sta nel mezzo, come diceva buddha

Evola?.-------

beh, la tradizione ermetica è una sua interessante opera. Entro domenica posterò 3 suoi articoli interessantissimi: la caduta dell'idea di stato, che parla delle caste vediche, poi sesso e religione, e poi un articolo sul tantra e lo yoga.

..Nel senso della cultura dei "miti"? Potrebbe essere lo stesso leggendo il Baghavad Gita o la Bibbbia ecc....------

la buibbia non l'ho letta tutta, ma solo alcune parti. La gità l'ho letta diverse volte, assieme alla srisopanishad: certi insegnamenti sono comuni a tutte le religioni

d'altronde già abbiamo e abbiamo avuti i martiri sia mussulmani che cristiani!----

beh, l'idea del mertire è estranera alla cultura orierntale, specie se vedica: chi conosce Dio non può essere sconfitto secondo la gità

mosongo
12-05-06, 21:24
sacrificare la vita e diventare jatas, martiri in nome della religione. ... Il Sikhismo si ispira ad alcuni princìpi dell'Induismo e dell'Islam, ...

Non ricordo il nome del "martire nell'Induismo": l'ho letto tempo fa e a quanto sembra è molto più antico dei martiri dell' Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo!

eppoi ci sono anche i kamikaze giapponesi ecc.

Ogni mondo è paese!

alexeievic
12-05-06, 21:55
sacrificare la vita e diventare jatas, martiri in nome della religione. ... Il Sikhismo si ispira ad alcuni princìpi dell'Induismo e dell'Islam, ...

Non ricordo il nome del "martire nell'Induismo": l'ho letto tempo fa e a quanto sembra è molto più antico dei martiri dell' Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo!

eppoi ci sono anche i kamikaze giapponesi ecc.

Ogni mondo è paese!

L'induismo non ha martiri... non ci sono i kamikaze o coloro che si immolano... non mi risulta proprio... ci saranno gli integralisti.. quelli si.. ci sono in tutte le religioni e non solo..

stuart mill
12-05-06, 22:17
sacrificare la vita e diventare jatas, martiri in nome della religione. ... Il Sikhismo si ispira ad alcuni princìpi dell'Induismo e dell'Islam, ...

Non ricordo il nome del "martire nell'Induismo": l'ho letto tempo fa e a quanto sembra è molto più antico dei martiri dell' Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo!

eppoi ci sono anche i kamikaze giapponesi ecc.

Ogni mondo è paese!

no, come dice alexievic, l'induismo, almeno nella versione vaishnava, non ammette martiri perchè dice krishna (Dio), il suo fedele servitore non può essere sconfitto. Difatti rjuna, quando nel mahabhaata, sta per essere uccismo da bhisma, krishna, nonostante avesse promesso di non farlo, interviente per salvarlo e aggredisce bhisma.
Se leggi la gità, che ho postato in uno di questi thread, te ne renderai conto che la concezione è differente dal cristianesuimo: qui Dio non ha avversari. anche eventuali battaglie contro i suoi fedeli, sono considerati 'lila' cioè divertimenti, avventure create da krishna per divertirsi o per aiutare l'umanità rivelando il modo di raggiungerlo.

stuart mill
12-05-06, 22:18
ora ti posto qualche esempio, in un altro thread

alexeievic
12-05-06, 22:57
no, come dice alexievic, l'induismo, almeno nella versione vaishnava, non ammette martiri perchè dice krishna (Dio), il suo fedele servitore non può essere sconfitto. Difatti rjuna, quando nel mahabhaata, sta per essere uccismo da bhisma, krishna, nonostante avesse promesso di non farlo, interviente per salvarlo e aggredisce bhisma.
Se leggi la gità, che ho postato in uno di questi thread, te ne renderai conto che la concezione è differente dal cristianesuimo: qui Dio non ha avversari. anche eventuali battaglie contro i suoi fedeli, sono considerati 'lila' cioè divertimenti, avventure create da krishna per divertirsi o per aiutare l'umanità rivelando il modo di raggiungerlo.

hai fatto un sacco di errori di battitura... ti sei emozionato parlando di Gita??:D

stuart mill
12-05-06, 23:14
hai fatto un sacco di errori di battitura... ti sei emozionato parlando di Gita??:D

tastiera semi fuori uso:ue

mosongo
13-05-06, 00:47
Dottrina
Sikh, cioè discepoli, uomini e donne desiderosi di apprendere la verità e di seguire la virtù: questa è l'idea che Nanak, fondatore di un movimento religioso dove si conciliano i miglior elementi di induismo ed islamismo.

I fedeli avrebbero dovuto deporre l'intolleranza ed il fanatismo e vivere in pace affratellati dalla legge dell'amore e della comprensione.
Dall'Islam Babu Nanak prese il concetto di dio unico, il «vero nome» e «vero maestro» che governa il mondo con una saggezza superiore alla comprensione umana.
Dall'induismo prese la dottrina del «kharma» e delle reincarnazioni.

Il profeta respinse invece ogni altro elemento della religione hindù: sacrifici e crudeltà, sistema delle caste, litanie ripetute meccanicamente, culto degli idoli.
Ed in nome di questa uguaglianza, poiché «è pio colui che considera uguali tutti gli uomini», i gurdwara, i templi dei discepoli, sono aperti a tutti gli uomini di ogni religione e casta.
La fede sincera, le buone azioni ed il lavoro fanno acquistare meriti davanti a Dio.


Le parole di Nanak e degli altri guru a lui succeduti come pontefici massimi della nuova religione furono raccolte da Arjun, quinto maestro, nel libro sacro Adi Granth (o Granth Sahib, «il libro del signore»), un manoscritto di seimila versetti, letto e recitato dai fedeli in pellegrinaggio ad Amritsar, la città che fu scelta come centro spirituale del Sikhismo.
Nella semplice cerimonia del battesimo i fanciulli bevono assieme da una stessa coppa e si comunicano con un unico pane infrangendo ogni barriera di casta.

La predicazione di Gobind Singh, decimo ed ultimo guru integrò il pacifismo iniziale con nuovi concetti, accostando all'amore per il prossimo la lotta armata contro chiunque minacciasse la libertà di culto.
Oltre ad imporre i cinque K, egli introdusse un'ulteriore iniziazione, il pahul e formò la khalsa, l'ordine dei Sikh pronti a sacrificare la vita e diventare jatas, martiri in nome della religione

stuart mill
13-05-06, 01:07
esatto: i sik non sono indù, ma hanno alcuni elementi uin comune. d'altronde, pure i buddisti derivano dall'induismo, ma poi sono divenuti molto differenti

mosongo
13-05-06, 01:24
Per prima cosa , il sacrificato doveva essere il figlio di Maharaja Hariscandra , ma questi si rifiutò pià volte di imolarlo in onore di Varuna

Da un forum che non c'è più:
ISVARA Network - Il primo sito hare krishna in lingua italiana ... (http://www.isvara.org/forum/post.asp?method=TopicQuote&TOPIC_ID=4626&FORUM_ID=22) Mi domando come sia stato possibile per Maharaja Hariscandra raggiungere la liberazione per mezzo di un sacrificio umano

Nel sacro suolo dell’India

nacque Savitri, donna casta,

che poté lottare con Yama,

il Dio della morte e

riportare in vita il marito.

In questa sacra terra

nacque Candramati esempio di virtù,

che sopportò le terribili traversie

di suo marito Hariscandra;

mosongo
13-05-06, 01:33
esatto: i sik non sono indù, ma hanno alcuni elementi uin comune. d'altronde, pure i buddisti derivano dall'induismo, ma poi sono divenuti molto differenti

Nella Bibbia Abramo doveva immolare, sacrificare, martirizzare suo figlio Isacco. Quando stava per ucciderlo, Dio gli disse: "Sono un Dio d'amore e non di sacrifici!".

Durga per i Sikh è la Divinità. Durga si ricollega con Lakhsmi...e quindi è induista Vaishnava.
I sacrifici appartengono a tutte le religioni...giä per l'atto della creazione vi sono sacrifici di dei: è un mistero ma è così.
Romolo e Remo...ecc.

stuart mill
13-05-06, 12:16
Per prima cosa , il sacrificato doveva essere il figlio di Maharaja Hariscandra , ma questi si rifiutò pià volte di imolarlo in onore di Varuna

Da un forum che non c'è più:
ISVARA Network - Il primo sito hare krishna in lingua italiana ... (http://www.isvara.org/forum/post.asp?method=TopicQuote&TOPIC_ID=4626&FORUM_ID=22) Mi domando come sia stato possibile per Maharaja Hariscandra raggiungere la liberazione per mezzo di un sacrificio umano

Nel sacro suolo dell’India

nacque Savitri, donna casta,

che poté lottare con Yama,

il Dio della morte e

riportare in vita il marito.

In questa sacra terra

nacque Candramati esempio di virtù,

che sopportò le terribili traversie

di suo marito Hariscandra;

ok ok, però specifichiamo: esiste unas bese politeista comune a tutte, poi le varie religioni (vaishnava, shivaismo etc) si separano e divengono monoteiste.
Per questo è meglio parlare in effetti di induismo per il substrato, e di vaishnavismo, shivaismo etc per quelle più 'moderne'

stuart mill
13-05-06, 12:17
Nella Bibbia Abramo doveva immolare, sacrificare, martirizzare suo figlio Isacco. Quando stava per ucciderlo, Dio gli disse: "Sono un Dio d'amore e non di sacrifici!".

Durga per i Sikh è la Divinità. Durga si ricollega con Lakhsmi...e quindi è induista Vaishnava.
I sacrifici appartengono a tutte le religioni...giä per l'atto della creazione vi sono sacrifici di dei: è un mistero ma è così.
Romolo e Remo...ecc.
anche odino nella religione norrena (nordica) si autoimmolò, impiccandosi a un albero e FERENDOSI CON UNA LANCIA IL COSTATO.
Quei temi esistono un pò dappertutto

i vaishnava adorano vishnu nelle sue varie incarnazioni: i seguaci di krishna credono che dio sia krishna e visnu una sua incarnazione (vedi bhagavad gità)

durga, se non erro, appartiene semmai, in posizione inferiore, allo shivaismo

mosongo
13-05-06, 15:00
anche odino nella religione norrena (nordica) si autoimmolò, impiccandosi a un albero e FERENDOSI CON UNA LANCIA IL COSTATO.
Quei temi esistono un pò dappertutto

i vaishnava adorano vishnu nelle sue varie incarnazioni: i seguaci di krishna credono che dio sia krishna e visnu una sua incarnazione (vedi bhagavad gità)

durga, se non erro, appartiene semmai, in posizione inferiore, allo shivaismo
DURGA
Durga (in Sanskrito: "l'Inaccessibile"), nella mitologia Indù, è una delle molte forme di Shakti, spesso identificata come moglie di Shiva E' molto nota la battaglia in cui sconfisse il demone Mahisasura, dalla forma di bufalo. Secondo il mito, Durga fu creato proprio per questo scopo con le fiamme che uscirono dalle bocche di Brahma, Vishnu, Shiva, e di altre divinità minori. Nacque già adulta e bellissima, nonostante ai suoi nemici si presenta con una forma terribile. Viene raffigurata mentre cavalca un leone o talvolta una tigre, con otto o dieci braccia ognuna delle quali porta una delle armi degli altri dei che glieli cedettero per la battaglia contro il bufalo-demone. La Durga-puja è uno delle <A href="http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Religioni/Induismo/feste.html">festività religiose più importanti che si tengono nell'India del Nord, fra Settembre e Ottobre. Un'immagine speciale della Divinità viene venerata con cerimonie particolari per nove giorni, e poi immersa dopo essere stata portata in processione dai bramani seguiti dalla popolazione.

stuart mill
13-05-06, 18:10
DURGA
Durga (in Sanskrito: "l'Inaccessibile"), nella mitologia Indù, è una delle molte forme di Shakti, spesso identificata come moglie di Shiva E' molto nota la battaglia in cui sconfisse il demone Mahisasura, dalla forma di bufalo. Secondo il mito, Durga fu creato proprio per questo scopo con le fiamme che uscirono dalle bocche di Brahma, Vishnu, Shiva, e di altre divinità minori. Nacque già adulta e bellissima, nonostante ai suoi nemici si presenta con una forma terribile. Viene raffigurata mentre cavalca un leone o talvolta una tigre, con otto o dieci braccia ognuna delle quali porta una delle armi degli altri dei che glieli cedettero per la battaglia contro il bufalo-demone. La Durga-puja è uno delle <A href="http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Religioni/Induismo/feste.html">festività religiose più importanti che si tengono nell'India del Nord, fra Settembre e Ottobre. Un'immagine speciale della Divinità viene venerata con cerimonie particolari per nove giorni, e poi immersa dopo essere stata portata in processione dai bramani seguiti dalla popolazione.

appunto: shivaismo, non vaishnavismo.
Per gli shivaiti Dio è shiva, durga (o parvati o shkti, nelle varie reincarnazioni) sua moglie, ganesha il figlio.
Per i vaishnava il Dio è:
per i vishnuiti, vishnu
per i seguaci di rama, rama
per i krishnaiti, krishna
questi 3 sono in rapporto fra loro, nel senso che ogni culto considera le altre 2 forme, come reincarnazioni del dio (avatara)
certo, ti dirò, tutti questi avatara sono stati creati, a mio avviso, per adattare un politeismo (induismo), nei culti monoteisti (shivaismo, vaishnavismo etc). Dato che pure lo scrittore del mhabharata, vyasa, è ritenuto un avatara, gli avatar credo che spesso sianio serviti da 'malta' per spiegare molte cose, discrepanze, un pò come quelle fra antico e nuovo testamento