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Zadig
12-05-06, 10:21
La vicenda iniziata nel 2002
De Santis pedinato. I pm:forse è stata l'Inter
L'arbitro e sua moglie sono stati seguiti e fotografati. Si è cercato tra i loro conti bancari. Forse per iniziativa «nerazzurra»


ROMA - Nome in codice «Operazione ladroni». Obiettivo: cercare le prove dei rapporti illeciti tra Luciano Moggi e l’arbitro Massimo De Santis, designato per i Mondiali e adesso travolto dalle inchieste sul calcio. A compiere gli accertamenti sono stati investigatori privati al servizio di Emanuele Cipriani. Il nome del detective fiorentino è noto: indagando sulle sue attività condotte per Telecom Italia i magistrati milanesi hanno scoperto azioni di spionaggio che alcuni 007 privati avrebbero svolto su Alessandra Mussolini e Piero Marrazzo per conto, dice l’accusa, di Francesco Storace. Poi hanno esaminato alcuni dvd trovati nel corso delle perquisizioni. E sono arrivate le sorprese. Si è scoperto che De Santis e sua moglie sono stati pedinati, fotografati, che si è cercato tra i loro conti bancari. Ad affidare l’incarico a Cipriani, è il sospetto degli inquirenti, potrebbe essere stato un dirigente dell’Inter. «Nessun illecito penale si può addebitare alla società sportiva», chiariscono in procura. Ma gli accertamenti proseguono per individuare gli spioni e soprattutto i reati da loro compiuti. Anche perché i retroscena di questa indagine si intrecciano con quanto è emerso dalle intercettazioni e dunque gli atti potrebbero essere trasmessi alle procure competenti.
La vicenda comincia nel 2002 quando l’arbitro Danilo Nucini si presenta dal presidente dell’Inter Giacinto Facchetti e a lui affida rivelazioni sui rapporti tra Moggi, De Santis e Mariano Fabiani ex direttore sportivo di Messina e Genoa. Le sue parole vengono registrate su un cd rom, poi Facchetti lo invita a parlare con i magistrati. Nucini viene interrogato però non conferma le dichiarazioni. Il caso rischia di essere archiviato, ma durante alcune perquisizioni ordinate nell’ambito dell’inchiesta su Cipriani spunta un dvd. Contiene gli atti di una indagine privata compiuta proprio su De Santis e Fabiani. «Con il presente report - si legge sull’intestazione datata febbraio 2003 - siamo a riportare quanto emerso dall’attività di intelligence attualmente in corso a carico del De Santis Massimo e della di lui coniuge, sviluppata al fine di individuare eventuali ‘‘incongruità’’ in particolare dal punto di vista finanziario e patrimoniale a carico del soggetto di interesse, oltre a collegamenti con tali Pavarese Luigi e Fabiani Mariano». Il primo è attualmente il direttore sportivo del Catanzaro. Allegate al fascicolo ci sono le foto dell’abitazione romana di De Santis che documentano gli appostamenti. Ma soprattutto l’esito delle ricerche patrimoniali, l’elenco delle proprietà, quello delle automobili acquistate, persino gli hotel dove avrebbe soggiornato tra il 2001 e il 2002.
Nel dossier gli 007 privati precisano di aver «raccolto voci» sul fatto che De Santis sarebbe stato disposto a pilotare alcune partite con un arbitraggio favorevoli. Ma si tratta appunto di voci, nessuna circostanza specifica viene indicata, non ci sono riferimenti precisi né agli incontri «aggiustati», né sui suoi contatti con Luciano Moggi. Molto più dettagliate appaiono invece le annotazioni sull’«alto tenore di vita da lui condotto». La magistratura sta adesso accertando le eventuali intrusioni abusive nei sistemi che hanno consentito ai detective di ottenere i dati personali delle persone finite «sotto osservazione» e le possibili violazioni della loro privacy.

Fiorenza Sarzanini
12 maggio 2006

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/05_Maggio/12/pedinato.shtml