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Visualizza Versione Completa : Spalletti a tutto campo in conferenza stampa...



Alessandro.83
13-05-06, 16:56
Dal sito de Il Romanista (http://www.ilromanista.it)

Spalletti: "Se qualcuno ha sbagliato deve pagare"

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ROMA - La conferenza stampa di Luciano Spalletti a Trigoria, parola per parola. Il tecnico giallorosso parla del momento attuale, senza sbilanciarsi più di tanto, e della partita di domani contro il Milan a San Siro.

Come ci si sente a sapere che tutto in poche ore può cambiare? La qualificazione in Champions può arrivare lo stesso...

“Dobbiamo badare ai nostri principi. Onorare quanto facciamo, cercare di giocarci una posizione importante e poi sospinti da quanto abbiamo visto nelle ultime partite. Mi spiego: il pubblico partecipe come il nostro ti dà una spinta importantissima. Quello che ho visto nelle ultime partite, ti mette in difficoltà perché responsabilizza”.

Come vive questo momento calcistico?

“Lo vivo con la volontà di chiarire quanto è accaduto se sono successe cose negative. Stamattina ho cercato di smussare questi discorsi qui, dobbiamo cercare di fare il nostro”.

Che tipo di sensazione ha nei confronti di questa gente?

“Ci sono dei segnali, aspettiamo delle indagini. Lo vuole la regola, non si possono commentare, è giusto che la giustizia faccia il suo corso naturale”.

Visto quanto sta vedendo, la sua voglia di restare a Roma è ancora più grande dato che la Roma ne esce pulita?

“Ho trovato collaborazione da parte della società. Vedere che la mia non è tirata in ballo, mi dà più stimoli”.

Totti può partire dall'inizio?

“La formazione la devo dire domani, è corretto per i ragazzi. Valuterò domani, secondo me non ce la fa a giocare novanta minuti ad un ritmo importante. Facciamo le considerazioni su quanto è avvenuto. Giovedì l'ho fatto giocare dopo perché l'Inter in quel momento aveva qualcosa più di noi e c'era da reggere botta. Fare la sostanza. Mettere uno che non era pronto, anche se con qualità, loro ne avrebbero sopperito. Nel secondo tempo se non avessimo preso il secondo gol, ci sarebbe stata la volontà di prendere vantaggi. Tanto il gol lo dovevamo fare. Non siamo stati fortunatissimi. Cambiasso ha trovato un grande gol, poi quando si gioca in spazi larghissimi, andiamo in difficoltà senza stare attenti a quegli equilibri e in contropiede abbiamo preso il secondo il terzo gol. Purtroppo la stagione lo dice. Quando giochiamo noi mettiamo in difficoltà gli avversari, nell'uno contro uno, negli spazi larghi, abbiamo subito”.

Totti, Mancini e Taddei e Nonda sono tornati solo ora... E' amareggiato?

“Sono amareggiato perché potevamo fare qualcosa di più. Al di là che loro erano più forti di noi, si poteva tentare, anche per i tifosi. Loro erano molto stimolati, vogliosi”.

La Roma crede ancora al quarto posto?

“Come no, ci crediamo. Da un punto di vista mia è un'imposizione farlo davanti ai ragazzi. Se il Chievo non avesse qualità morali importanti, non avrebbe portato questa piccola realtà alla ribalta del calcio italiano. Hanno qualità strutturali forti e come contro di noi, giocheranno alla pari. Non è detto che basti, perché noi dobbiamo fare risultato”.

Si sente soddisfatto della stagione?

“Come ho sempre detto dovete essere soddisfatti anche voi. Si è ricostruito certe premesse. Per andare a combattere per certi obiettivi manca ancora qualcosa, ma abbiamo fatto tanti punti, anche confronto lo scorso anno. Ora conosciamo le qualità individuali di certi calciatori, inizialmente c'erano idee confusionarie. Citavo Perrotta, per esempio. E lui sarà uno dei più forti ai mondiali”.

Kharja e Kuffour come mai non si sono allenati?

“Non verranno a Milano. Il primo ha una distorsione al ginocchio, il secondo ha una microfrattura al piede. Non dovrebbe essere a rischio per i mondiali. Ha preso la palla sulla punta ed è andato in distorsione il piede”.

Che voto darebbe alla stagione? Totti ha dato nove in ogni caso, dieci con la Champions...

“Se devo parlare di numeri sono d'accordo con Totti. Di cose ne abbiamo fatte”.

Prima parlava dei tifosi. Alla luce di queste vicende, se un tifoso le dicesse di credere in questo calcio, cosa risponderebbe?

“Non è tutto da buttare via. Il tifoso deve dare un contributo e non darla vinta a chi vuole sciupare il gioco”.

Lei che soluzione adotterebbe? Sedici squadre o play off?

“Sicuramente i play off e play out darebbe meno possibilità di sentirsi appagati al termine della stagione”.

Da uomo di sport, come si può parlare di calcio?

“Si pensa a quanto abbiamo fatto noi. Trovarsi agli allenamenti, cercare di creare certi presupposti”.

Lei ha legato la sua vita allo sport. Non viene voglia di fermarsi?

“Dopo, aspettiamo le indagini che esca fuori tutto”.

Più di così? Totti dice di cambiare tutto...

“Bisogna andare a colpire chi ha danneggiato il sistema, andare alla radice del problema. Devo andare a commentare una frase letta sul giornale? E' chiaro che c'è sconcerto. E' brutto l'arbitro che viene chiuso negli spogliatoi, è scorretto decidere le designazioni. Verranno presi di mira quelli che hanno determinato questi comportamenti”.

Lei stando dentro il calcio, ha constatato brutte cose nel sistema? Come Totti?

“Dopo una partita ci si è andati a lamentare, ma anche capitato di avere episodi a favore. Una certa sudditanza l'ho riscontrata...”.

Ma non è una sudditanza, era un sistema...

“Male, come ho già detto. Se verranno fuori i colpevoli, dovranno essere rimossi”.

Le decisioni prese fino ad ora, è un inizio di pulizia nel calcio?

“E' un inizio...”.

Oggi sembra inutile parlare di calcio...

“Per voi. A me stamattina i miei giocatori hanno detto “Non ci alleniamo tanto si arriva secondi”. E io, “Vai dentro uguale. Altrimenti si prende gol dal Milan”.

A parte quanto ha detto Totti, perché non è mai uscito niente?

“Puoi fare delle proteste a fine partita. Sono quelli i momenti. E addizionate quelle situazioni, sono i punti che determinano un vantaggio”.

Essere vittime del sistema è un alibi?

“Chi lo dice significa che sa qualcosa di preciso e lo deve poi andare a denunciare. Quando io sono retrocesso ero vittima della Samp? No, dovevo fare di più. Voi fareste uguale se foste al mio posto. Non parlare mai degli assenti, è stato un vantaggio. A noi è capitato di tutti i colori. E in questo modo sono cresciuti più Okaka o Rosi. Il risultato più grande è sentire l'affetto del pubblico e della città. Ti responsabilizza. Noi siamo quelli che si vorrebbe essere lì dentro con te. E' bello questo”.

Quindi lei vive con entusiasmo i risultati?

“Assolutamente sì. Io sono allenatore. Mi garba questo termine perché porto la tuta... E sono attratto da quello. Dal campo. Però se tolgono le squadre davanti, si vince lo scudetto”.

Tra le venti partite, c'è anche Juventus-Udinese. Un gol annullato a Fava.

“Ho rivisto le immagini, è successo. A volte mi hanno dato a favore... Con la Juve a favore? Lì è stato più difficile...”.

Sensi, Gazzoni, Cecchi Gori... Erano tutti scemi?

“No, alla luce di quanto sta emergendo”.

Perché c'è stata tanta fretta di accantonarli?

“L'importante è che abbiano creato dei dubbi e siano stati presi in considerazione”.

Mirko, 17 anni... Fa tanti sacrifici per una trasferta... Eppure è tutto oganizzato...

“E' della Roma? Allora fa bene. Noi ci siamo impegnati. Perché così è stato. E' venuto fuori che noi dovevamo avere rispetto per i tifosi”.

Le dimissioni del CDA della Juve?

“Sono discorsi tecnici. Alcune cose vengono fatte per imposizione delle regole. La Juve è quotata in borsa”.

E per quanto riguarda i vari Mazzini e Carraro?

“Credo sia uguale per il ruolo che ricoprono...”.