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Visualizza Versione Completa : Avvoltoi falliti



sarrebal
19-05-06, 17:41
Di Chirico


Mi rendo conto di quanto possa godere, in questo momento storico del calcio, un interista di fronte alle vicissitudini giudiziarie juventine. A tutto c’è però un limite, pure alla goduria. Soprattutto quando il proprio godimento personale non si limita allo sfottò da bar ma viene sviscerato in diretta in qualche studio televisivo, e magari i tifosi in questione sono gli stessi conduttori. Per questo mi permetto di dire <basta!> al signor Enrico Mentana, abile nel proporsi sui teleschermi come giornalista super-partes senza realmente esserlo.
Per averne la dimostrazione è sufficiente seguire in questi giorni una sola puntata (tanto il canovaccio è sempre lo stesso) del suo <matrix>, dove il tema più gettonato – anche perché al Mentana l’argomento sconficchera mica poco – è appunto il caso Juve. Per carità, Chicco potrà sempre difendersi dicendo che lui non fa che assecondare la fame di notizie di tutti gli appassionati della pelota e , come si dice in gergo, di <stare sulla notizia> come si chiede ad ogni buon giornalista che desideri fare degnamente il proprio mestiere. Passi quindi la scelta del tema.
Il problema vero, caro Mentana, è un altro e cioè: come viene trattata la materia. Perché, sarò stato pure sfortunato, però le tre volte su tre che mi è scivolato il telecomando su Canale 5 ho visto, in quello studio di Mediaset, quasi sempre le stesse facce. E se non erano proprio le stesse, di sicuro non c’era quasi mai quella di uno juventino capace di difendere – pure in questo drammatico momento, ci mancherebbe altro – la nostra società. Illustrissimo Chicco, non ci vorrai mica spacciare per juventini doc gente come il neo ministro Di Pietro o il direttore della Padania Paragone, dai quali si capisce lontano un miglio che tifano Juve a tempo perso e sono capaci di abiurare la fede bianconera in nome del politically - correct. Che , di questi tempi, significa una cosa sola: dare addosso a Moggi e, di rimando, alla Juve. Così com’è perfettamente inutile invitare un eccellente maestro di penna come Roberto Beccantini, se poi la sua juventinità (certa) viene utilizzata come un boomerang nei nostri confronti , appartenendo il Becca al gruppo dei tifosi bianconeri pentiti i quali vedono nella retrocessione il giusto lavacro di ogni nefandezza recente e passata. Per non parlare di Massimo Mauro che del tifoso bianconero ha poco o niente, nonostante le sue 149 presenze in maglia zebrata sufficienti per fargli dire ogni tanto qualcosa di juventino (ma sono anni che aspetto di ascoltarla). Chiaramente questi sono gli juventini che piacciono al Chicco, moderatamente schierati (in modo da procurarsi sempre una via di fuga) ma con riserva (e quante riserve…).
Ma il picco della propria faziosità mascherata Mentana l’ha raggiunto invitando il direttore de <il romanista>, tale Luna, al quale non gli sembrava vero di poter sviscerare via etere tutto il proprio odio più spassionato nei confronti della Juventus e della sua ex dirigenza. Uno che, tanto per darvi la cifra del personaggio, ad un certo della trasmissione – in un diluvio d’applausi (il Chicco ,ovviamente, pensa ad ogni dettaglio) – ha invocato la restituzione non di uno, non di due scudetti, ma di tutti i titoli italiani conseguiti dalla Juve nei 12 anni di Triade al potere. Lui che, ogni giorno, dovrebbe salire sul Cupolone e ringraziare S.Pietro e tutti gli altri beati del Paradiso per poter ancora vedere in serie A una squadra che, soltanto un anno fa di questi tempi, avrebbe dovuto essere radiata dalla Lega Calcio per fallimento. Una società che non solo evadeva le tasse, ma che per iscriversi (ir)regolarmente al campionato presentò fideiussioni bancarie farlocche. Una disonestà no-limits lasciata però impunità da quella (in)giustizia sportiva alla quale si chiede ora il massimo rigore nei nostri confronti. Cose italiane.
Nel salottino qualificato di <matrix> sono questi, purtroppo, gli opinionisti selezionati dal Chicco super-partes , il quale una sera – dopo un rapido sondaggio tra i propri ospiti su quale dovesse essere la punizione da infliggere alla Juventus – è riuscito a venderci così ciò che lui, nel profondo del proprio cuore nerazzurro, brama: <bisognerà togliere gli scudetti alla Juventus quasi per un senso di giustizia nei confronti degli tifosi juventini stessi, ai quali bisognerà spiegare che gli verranno revocati perché non se li sono meritati>. Insomma, quasi una decisione educativa, da accompagnare magari con un gesto di misericordiosa carità nei confronti di chi in questi anni ha cosi tanto sofferto. Ovvero: regalare quei trofei all’Inter.State tranquilli che il Chicco se li prenderebbe al volo, perché quando la fame diventa atavica è una cosa brutta.
Che ci volete fare, stanno già banchettando sul nostro cadavere prima ancora che ci tirino il collo. Lo fa Mentana, ma come lui tutti gli altri conduttori partisan che in questi giorni stanno dando vita sulle proprie reti allo <sputtanamento Show> della Juventus. Dall’interista Lerner su La7 al romanista Floris su Rai3 (e per 26 anni l’ha fatto pure alla grande Biscardi, altro che <processi< pilotati da Moggi), per non parlare di ciò che sta combinando Mediaset nei propri programmi sportivi, dove non si fa accenno nemmeno per scherzo al coinvolgimento del Milan nello scandalo intercettazioni. Dalle quali ancora non riesco a spiegarmi perché non esce il nome di quel sant’uomo di Galliani. Possibile che in tutte quelle 400 e fischia telefonate fatte/ricevute ogni giorno da Moggi non ce ne fosse mai una fatta/ricevuta al o dal presidente di Lega? Mi sembra francamente impossibile. In compenso i giornali continuano a pubblicare stralci di intercettazioni ridicole, che evidenziano soltanto lo stile da Basso Impero praticato per anni da Moggi 8(e ben nota a tutti i principali attori del nostro calcio) ma che ai fini dell’inchiesta non dimostrano un bel nulla. Perché ciò che importa è capire se le partite del campionato 2004/05 sono state davvero taroccate e non se il direttore generale della Juventus sfruttasse ad uso personale le proprie conoscenze in Polizia, per assicurare scorte alle proprie amichette o la chiusura di un occhio da parte dei doganieri dell’aeroporto di fronte ad un permesso di soggiorno scaduto all’assistente brasiliano di Emerson. Anch’io nel mio piccolo, in virtù della mia piccola polarità televisiva, riesco talvolta a saltare la coda al mini-market sotto casa o scrollarmi qualche divieto di sosta grazie alla compiacenza di qualche ammiratore. Più che favori le definirei stronzate di poco conto (se solo vi raccontassi di cosa sono capaci di fare i politici sfruttando la loro posizione di vip vi farei accapponare la pelle). Ma che ci volete fare , quando bisogna sputtanare qualcuno a tutto tondo ogni scemenza fa brodo. E i miei colleghi giornalisti, ovviamente, scrivono e ricamano. Volete vedere come si monta una notizia? Prendete, per esempio, il tabulato del dialogo telefonico tra Moggi e il procuratore-capo di Pinerolo Marabotto, avvenuto durante un’ispezione in quella procura da parte della Gdf: ad un certo punto il magistrato dice al cellulare al dg bianconero un finanziere pregandolo di garantire sulla sua persona. Moggi lo fa, promettendo al militare delle Fiamme Gialle dei biglietti per la partita di Champions. Credetemi, a far credere al lettore che Marabotto sfruttasse la carta Moggi per garantirsi un’ispezione meno accurata del proprio ufficio ci vuole davvero poco. Soprattutto se non gli si dice che il procuratore piemontese e Lucianone sono amici di lunga data e il finanziere era uno juventino a cui non pareva vero di poter parlare con l’esponente di punta della celebre Triade. Si è riusciti a trasformare una telefonata conviviale in una prova di corruttela. Ma per favore.. Così come bisognerebbe smetterla di far finta di non sapere che di tifosi della Juve è piena l’Italia, e tra questi figurano pure giudici e magistrati che magari conoscevano direttamente Moggi e da lui ricevevano biglietti omaggi e merchandising di ogni genere in regalo. Gazzoni Frascara, ex presidente del Bologna, va sostenendo che nel giro moggesco circolassero pure tanti soldi depositati poi su conti esteri: finora, dalle intercettazioni, l’unico <pagamento> emerso è quello in gagliardetti, magliette della Juve e un bel po’ di biglietti per lo stadio. Un po’ pochino per darci dei ladri.
Come disse mister Capello, non vorrei che alla fine di questa storia <ci sarà forse da ridere> per davvero, perché le premesse ci sono tutte. <non sempre ciò che indigna è reato> ha dichiarato non più tardi di qualche giorno fa il procuratore capo di Torino, Marcello Maddalena, colui che archiviò l’inchiesta sulle intercettazioni in quanto <non sono emersi elementi tali da far ritenere una chiara finalizzazione della scelta dell’arbitro all’alterazione del risultato delle partite>. Ma i pm di Napoli e Roma continuano a indagare e a visionare partite su partite alla moviola. Speriamo che il giorno in cui la giustizia sportiva dovrà decidere se retrocederci per illecito abbiano acquisito le prove di questo mercimonio. Perché solo di fronte a quelle noi juventini ci rassegneremo alla Serie B e scenderemo agli inferi. Prove che persino i miei colleghi della giudiziaria a <il Giornale> ritengono siano più schiaccianti per la Fiorentina dei Della Valle che a carico della Juventus.
Quindi, andiamoci piano a dare già Madama per retrocessa. Una cautela che che qui io invoco sommessamente a quel generale Pappa che, negli scorsi campionati, non inflisse nessuna penalità a squadre come Lazio, Inter e Milan che schierano per campionati interi giocatori extracomunitari con passaporti falsi e che, come tali, non avrebbero potuto scendere mai in campo. Per non parlare di quelle fideiussioni taroccate rimaste anch’esse impunite, così come quel doping amministrativo utilizzato da tante società per aggiustare i bilanci. L’aver tirato fuori proprio ora le plusvalenze usate dalla Juve nella compravendita di giocatori della Primavera puzza lontano un miglio di strumentale, perché Inter e Milan (così tutte, ma proprio tutte le altre squadre) queste pratiche di <cosmesi finanziaria> le usano dai tempi di Noè. Ma che ci volete fare, nello <sputtanamento show> pure le Procure coi loro vezzosi magistrati ambiscono a ritagliarsi il loro spazio in tv. Questa è l’Italia e questi sono gli italiani, purtroppo. Fate in modo che presto 14 milioni di italiani che tifano Juve non scendano in piazza pure loro (pacificamente, sia chiaro), per tutelarsi da soli un bene per il quale hanno sacrificato fino ad oggi soldi, tempo e cuore e che qualcuno vuole distruggere. Non ci stiamo, e presto lo grideremo da Torino a Palermo sperando di far capire che nessuno al mondo può permettersi di distruggerci qualcosa in cui crediamo e vogliamo bene solo per il gusto sadico di qualcuno di vedere rovinati Moggi e Giraudo. <giù le mani dalla Juve!>, sia chiaro, o il nostro urlo scuoterà questo Paese dove – e non è certo bello dirlo – la vince chi urla di più. Sappiate che noi siamo 14 milioni e potremmo assordarvi.

No-social
20-05-06, 00:07
Appunto: si tratta di fallitaggine e niente più: mi sa che stanno a credere che il goal di Del Piero su punizione a San Siro sia stato stabilito al telefono, poveretti...

benny3
20-05-06, 17:41
sempre piu` in basso, credevo che aveste toccato il fondo a bari festeggiando uno scudetto in simili situazioni. ma del resto a bruxelles nell`85 siete riusciti a fare pure di peggio.

molto piu` degno da parte degli altri tifosi non infierire, ma da parte vostra un dignitoso silenzio sarebbe meglio di tutto queste minchiate.

PolitiK88
20-05-06, 21:31
interisti e milanisti: sciacalli avvoltoi!