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Visualizza Versione Completa : il Milan vuole Sheva a vita



SubZero
19-05-06, 18:29
La società rossonera propone all'attaccante ucraino il rinnovo del contratto fino al 2011 con un ritocco dell'ingaggio: da 5.2 a 6 milioni di euro a stagione


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MILANO, 19 maggio 2006 - Lo vogliono a vita in rossonero. Il Milan è tornato alla carica con Andriy Shevchenko, il quale sta pensando di lasciare la società di via Turati per andare in Inghilterra, proponendogli ancora una volta il prolungamento del contratto fino al 2011. In pratica altre cinque stagioni (quello attuale scade il 30 giugno 2009), fino ai suoi 35 anni. Con un ritocco dell'ingaggio che passerebbe da 5.2 milioni a 6 milioni di euro netti a stagione. Adesso la prossima mossa spetta all'asso ucraino, tentato dal Chelsea di Abramovich almeno quanto la moglie Kristin è tentata dall'idea di un trasloco a Londra. Però il legame affettivo, oltre che contrattuale, con il Milan è solido: insomma la partita è molto aperta.
Le ultime notizie dalla City, però, sembrano far tirare un sospiro di sollievo ai tifosi rossoneri. Il tecnico del Chelsea Mourinho ha dichiarato: "Shevchenko? Ci piacerebbe portarlo a Londra, ma è un giocatore del Milan, con cui è legato da un contratto pluriennale. La mia sensazione è che rimarrà in Italia. Ma, se partisse, mi piacerebbe allenarlo". L'allenatore portoghese ha tolto dal mercato il centravanti ivoriano Drogba, altro segnale sintomatico di un momento di empasse nella trattativa per Sheva.
Tanto rumore per nulla, dunque? La conferenza stampa di Shevchenko, in cui confessava di essere andato a parlare con Berlusconi di un trasferimento oltremanica sapeva tanto di addio. Adesso però l'affetto dei tifosi (il centravanti dell'Ucraina, infortunato, ha seguito in curva insieme ai tifosi Milan-Roma, ultima gara di campionato) e quello della società, manifestato prima a parole, e ora anche con i fatti, potrebbero portare Sheva (7 stagioni al Milan, l'unica altra squadra della sua carriera oltre alla Dinamo Kiev), a un clamoroso dietrofront. Per il Milan sarebbe più bello persino dei suoi dribbling sottorete.

SubZero
20-05-06, 13:55
Sheva: "Giovedì la decisione"
L'ucraino si è preso qualche giorno di riflessione sulla proposta di rinnovo offertagli dal Milan e intanto si riposa in Costa Azzurra: "Non dimentico, ma la scelta riguarda il mio futuro"



MILANO, 20 maggio 2006 - Sheva deciderà la prossima settimana, perché la proposta c’è, è concreta e segue giorni di tormenti e riflessioni. La proposta arriva direttamente dalla società, da Adriano Galliani e con Silvio Berlusconi che dice «sì, spero che Sheva resti con noi». La proposta è chiara e delineata: il Milan offre all’asso ucraino un nuovo contratto fino al 2011, con elevazione degli emolumenti già dal 1° luglio di quest’anno. Da sei a sette milioni di euro, si dice, ma questo conta e non conta. Ciò che è invece un passo in avanti è la chiacchierata che l’amministratore delegato Adriano Galliani e il giocatore hanno avuto nelle scorse ore: un colloquio affettuoso come al solito, poi la proposta e l’appuntamento alla prossima settimana. In tutto questo, fatto non secondario, Henry ha prolungato con l’Arsenal, e Mourinho ha dato voce ai propri sentori: «Mi piacerebbe avere Shevchenko ma, oltre al fatto che la decisione spetta al Milan, la mia sensazione è che non arriverà. In più — fa il tecnico del Chelsea — Drogba e Gallas non si muoveranno da qui». Tutto deciso quindi? No, non ancora: perché il Milan, da Sheva, vuole la risposta definitiva.

Andriy Shevchenko, cosa farà della proposta del Milan?
«Sto valutando: tornerò in Italia il 24 o il 25 e ci vedremo subito. Come ho già detto, non ho mai dichiarato di aver deciso di andare al Chelsea. Ho detto che stavamo pensando a questa possibilità per questioni familiari, di organizzazione del nostro futuro».

A Milano ci sono buone scuole di inglese a partire dai primi anni di vita: per il suo bambino non ci sarebbero problemi.
«Ma poi ci sono io, io che non so la lingua di mia moglie e di mio figlio: quando studio? Quando uno fa il calciatore in un grande club, potete crederci o no, trovare il tempo per studiare non è facile».

Ha saputo dei tifosi, sa che si sono organizzati in un sito, che mandano messaggi per cercare di trattenerla?
«Sì».

Sa anche che altrove non sarà mai quello che è stato qui a Milano?
«Lo so e sto valutando tutte le possibilità».

Forse la passione dei tifosi non è fondamentale, ma c’è anche quella.
«Sta scherzando? L’attaccamento dei tifosi è importantissimo, l’altra settimana sono andato in curva con loro e mi sono commosso. La mia storia con il Milan è speciale, i tifosi sono speciali, tutti a Milano sono stati speciali: sono arrivato da un ambiente diverso e ho trovato quello che serviva per crescere, imparare un altro calcio, vincere, diventare un giocatore da Pallone d’Oro. Io non dimentico».

Da un giocatore come lei ci si aspetta un comportamento etico: in un momento come questo, sarebbe importante per il calcio italiano che lei desse un segnale, forse.
«Io mi sono sempre comportato correttamente. Non credo di dover dimostrare nulla da questo punto di vista».

A Londra dicono: Shevchenko verrà perché Abramovich gli dà un sacco di soldi.
«I soldi non sono mai stati il mio primo problema».

Cosa dovrebbe fare il Milan per convincerla?
«Niente. Il Milan ha fatto quello che poteva, sono io che devo riflettere. Per questo me ne sto qui in Costa Azzurra, mi riposo, cerco di evitare influenze su una decisione che deve essere mia».

Qualcuno sostiene che abbia già deciso sua moglie.
«A questo qualcuno non rispondo nemmeno. Ho già detto che esigo che in questa faccenda non si tiri in ballo la mia famiglia».

Lo sa che dal punto di vista delle norme il Milan ha tutte le ragioni e potrebbe obbligarla a restare?
«Lo so, ma non credo si arrivi a tanto. Sono stati anni fantastici, credo che nessuno voglia risolvere la questione leggendo i regolamenti».

Dicono anche che sceglierà Abramovich perché le ha promesso appoggio per un futuro da leader politico in Ucraina.
(ride) «Questo glielo do per certo: quando smetterò di giocare a calcio giocherò a golf. Per la politica possono trovare altri».

benny3
20-05-06, 17:34
speriamo benr, anche se la spiegazione che non riesca a studiare l`inglese per i troppi allenamenti fa un po` acqua.
probabilmente qualcosa si e` rotto con ancelotti. :rolleyes:

PolitiK88
20-05-06, 21:43
è lui che non vuole voi!!

SubZero
21-05-06, 13:58
è lui che non vuole voi!!

hai ragione...lui vuole la giuve...:-0008n

SubZero
24-05-06, 12:09
Shevchenko entro giovedì darà una risposta a Galliani. Resterà o andrà al Chelsea? E quanto peserà sulla sua decisione il desiderio della moglie Kristen di traslocare a Londra?


MILANO, 24 maggio 2006 - Giorno di marzo, un venerdì di fine marzo. La giovane signora è sola con il bimbo di un anno e mezzo, il marito è via per lavoro, c’è il sole; sembra buona l’idea di una passeggiata in un parco milanese. A un certo punto si trova davanti un gruppetto di ragazzi che la riconoscono e la minacciano: "E' colpa tua, se lui va via ti spacchiamo la faccia". La giovane signora è Kristen Pazik Shevchenko. Che è bella, bionda, ha fatto la modella, vuol fare l’attrice ma anche avere tanti figli; quel giorno di marzo ha capito di avere dei nemici e non sa bene perchè. Quel pomeriggio Kristen s’è spaventata e ha chiamato Andriy, che stava in ritiro a Lecce. Non era convocato perché la tendinite lo infastidiva e Ancelotti voleva dargli un po’ di tregua, ma lui aveva deciso di partire lo stesso. Voleva stare vicino alla squadra, smorzare chiacchiere premature. I giornali inglesi scrivevano di contratti già fatti col Chelsea, lui proclamava correttezza: "Se mi chiama il Milan firmo fino al 2011". La telefonata di Galliani è arrivata, anche se soltanto qualche giorno fa; oggi Shechenko torna a Milanello da Kiev, entro domani ci sarà l’incontro fra l’amministratore delegato e il giocatore, ma chissà se chiarimento sarà. Perché la cifra richiesta al Chelsea è altissima (50 milioni), perché il Chelsea potrebbe tirarsi indietro come ha fatto l’anno scorso con Kaladze e non piegarsi a un braccio di ferro economico neppure per l’attaccante adorato dal padrone Roman Abramovich.
L’unica cosa certa è la dichiarazione di Galliani: "Se non troviamo una soluzione tecnica che ci piace, Shevchenko resta qui". Silvio Berlusconi è stato più sfumato: "Sheva vuole andare a Londra, io vorrei che restasse". C’è chi dice che abbia già fatto una mezza promessa, che abbia detto al ragazzo di pensarci bene e poi la sua volontà conterà più del resto. D’altra parte, al Milan ripetono sempre che vogliono giocatori contenti e i fan di Shevchenko danno una mano come possono. L’incontro nel parco è stato un incidente di percorso nel mare di affetto che si è riversato sull’ucraino: oltre trentamila messaggi sono arrivati ai siti dedicati all’attaccante rossonero. C’è il suo sito ufficiale, c’è shevarestaconnoi.com organizzato da un gruppo di tifosi, c’è chi ha lanciato una petizione sul petitiononline.com: "si chiama Please don’t leave us Sheva", a ieri le firme raccolte erano 10.641. Tutta gente che chiede a Andriy di restare al Milan e magari aggiunge: "Anche noi siamo la tua famiglia". Andriy magari non li leggerà tutti, ma terrà conto anche di questo.

SENTIMENTI Kristen e Andriy si sono conosciuti a una festa e non si sono più lasciati. Lei è una sportiva figlia di sportivi: è stata nella nazionale giovanile di nuoto, il padre è stato giocatore di baseball e poi pitching coach. Si ritrova suo malgrado nella schiera delle compagne di giocatori a caccia di trasloco. La più famosa è Veronique Zidane, che spinse il francese a Madrid, così dicono; poi c’è la moglie di Paul Ince, Claire, che lo convinse a lasciare l’Inter; a Madrid non amano Victoria Beckham colpevole di non volersi trasferire in Spagna, e non la amavano a Manchester, dove la accusavano di consigliare a David cose tipo dipingersi le unghie, indossare sarong, cambiare pettinatura ogni dieci minuti, andare alle feste di ogni stilista. Shevchenko veste sobriamente e alle feste va poco. Quanto ai capelli, l’anno scorso Kristen scherzava con gli amici: "Non mi piace con i capelli lunghi, glielo dite anche voi?". Neppure fargli cambiare taglio è facile.

SEMPLIFICAZIONI Pare logico che uno come Shevchenko, cresciuto nella disciplina di Lobanovski, decida la sua carriera in base ai desideri della moglie? Eppure Kristen si è ritrovata al centro di tutto, pian piano la sua presunta volontà si è trasformata in dogma, mentre lei affidava il suo punto di vista a poche parole mormorate a qualche amica: "Andriy sa quello che vuole e questa è la sua carriera, io non c’entro".

CONFUSIONE Nel frattempo il Chelsea accusa il Milan di avere spinto Didier Drogba a dirsi stufo di Londra per complicare la trattativa Shevchenko, il Milan spinge l’ucraino a prendersi tutte le responsabilità del suo trasferimento e i rapporti fra i due club sembrano tornati quelli di tre anni fa, quando il Chelsea cercava di strappare Kakà ai rossoneri inserendosi nell’affare con il San Paolo e Galliani ringhiava: "Bisognerà che capiscano come si conducono le trattative". Come diceva il diretor de futbol Arrigo Sacchi, "certi mecenati rovinano il calcio. Il calcio ha bisogno degli imprenditori, ma chi spende i soldi come Abramovich non fa il bene di chi ama il pallone". Più o meno è lo stesso commento di chi nel web ha inviato a Shevchenko un lapidario "certe cose non hanno prezzo, per tutto il resto c’è Abramovich". Almeno c’è qualcuno che non dà tutta la colpa alla signora.