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Visualizza Versione Completa : ritenete l'essere vegetariani spiritualmente utile?



stuart mill
11-06-06, 20:56
come da titolo, ovviamente specificare e argomentare. :)

stuart mill
11-06-06, 21:00
votate, siori e siore, votate :)

mosongo
11-06-06, 21:04
gli inuit mica possono vivere senza mangiare carne...e così molti gruppi di persone che vivono in Siberia, in Mongolia...ecc.
l'adattamento è la cosa migliore!...

stuart mill
11-06-06, 21:07
ottima risposta: la penso anch'io così. D'altronde, se uno nasce in alaska invece che in india, un motivo ci deve essere

Genyo
12-06-06, 00:55
Ho votato, SI' E' INDISPENSABILE.
Che però non significa che sia un dogma. Tuttavia, non mangiare cibo animale è ottimo per la salute e per...la "fenomenologia dello spirito"...

Il nostro tratto digerente è lungo circa 12 metri, considerando anche solo l'aspetto organicistico, si può affermare con certezza che un pezzo di carne (di cadavere), in questo percorso imputridisce e ci avvelena.

Gli animali carnivori hanno un tratto digerente di circa un metro, un metro e venti...in più hanno vita breve.

Se uno pratica meditazione o yoga, deve stare leggero e fluido...lasciare circolare veloce il proprio prana o ki o chi.

Genyo
12-06-06, 00:58
Nei paesi dove le popolazioni sono costrette a mangiare solo carne, vedi poli, lapponia, Groenlandia...non è mai nato nessun Buddha, o Cristo, o Yogananda, o San Francesco, o Dogen.......il Karma lavora incessantemente...

stuart mill
12-06-06, 10:06
sai genyo, c'è anche una spiegazione appartenente all'ermetismo, che dice cose simili: vanno, almeno agli inizi, evitatati i cibi che portino con se 'animalità' istintualità che non possono essere metabolizzate e controllate bene (appena trovo il testo preciso lo posto).
Comunque mi ha colpito molto la tua prima spiegazione, quella sull'imputridimento, non ci avevo pensato.

stuart mill
12-06-06, 10:09
ho votato la seconda, perchè ritengo (poi magari la pratica mi smentirà) che ciò che un cercatore a livello base non può permettersi, un maestro lo può fare, in quanto in grado di controllare gli effetti.
Credo però che la spiegazione 'karmica' del vegetarianesimo (mangiare carne o uccidere animali farebbe reincarnare in forme animali ) vada scartata, altrimenti non si salverebbe quasi nessuno.
Credo che le spiegazioni date da genyo siano buone

stuart mill
12-06-06, 10:10
Nei paesi dove le popolazioni sono costrette a mangiare solo carne, vedi poli, lapponia, Groenlandia...non è mai nato nessun Buddha, o Cristo, o Yogananda, o San Francesco, o Dogen.......il Karma lavora incessantemente...


è vero.... nemmeno a questo avevo pensato

stuart mill
12-06-06, 10:11
senatore? hai votato altro, potresti specificare cosa intendi di preciso? grazie :)

Senatore
12-06-06, 15:15
Ciao, ho votato altro perché credo che nessun mezzo sia indispensabile o utile di per sé. Le vie sono molteplici...
potrei concordare che una dieta vegetariana è etica (secondo una certa concezione di che cosa è etico), ma visto che la tua domanda è precisa e circostanziata - riguarda l'utilità spirituale - non si può ignorare che ogni via comporta prescrizioni specifiche. Anche all'interno dell'induismo, correggimi se sbaglio, le regole alimentari non sono per tutti le stesse.
Un parallelo si può tracciare con la castità. Se volessi essere un buon monaco, dovrei raggiungere una perfetta e stabile castità. Ma essere monaci non è condicio sine qua non della realizzazone spirituale. In una parola, lo spirito soffia dove vuole.

satya
12-06-06, 16:01
Credo che la cosa più importante, in questo come in tutti gli ambiti, sia la motivazione che spinge alla scelta. Mi spiego. Se si aderisce a una regola come a qualcosa che deve "imbrigliare" la nostra natura, dando per veri e sacrosanti dei principi acquisiti dall'esterno, beh, è un modo come un altro per essere dogmatici. Se invece si realizza, per propria esperienza, che mangiare carne può essere più o meno utile o più o meno dannoso, a seconda delle circostanze, allora la regola ha tutto un altro senso.

No, francamente non posso assumere per vero e sacrosanto che il fatto di non mangiare carne favorisca lo sviluppo spirituale.

:-:-01#19

mosongo
12-06-06, 16:48
http://utenti.garamond.it/caterinaor/le_maschere_degli_inuit.htm
Le maschere degli Inuit.
Con il nome Inuit (http://utenti.garamond.it/caterinaor/maschera_inuit.htm)(significa “uomini veri”) si designa un popolo che comprende diverse etnie di eschimesi. Questo è il termine che gli eschimesi stessi utilizzano per indicare se stessi. A dispetto del nome “eschimese”, derivante dalla parola degli indiani wabanaki eskimatsik che vuole dire “mangiatori di carne cruda”, in una parola “selvaggi”, gli Inuit (http://utenti.garamond.it/caterinaor/maschera_inuit.htm)hanno una spiritualità esasperata. Essa si esprime in una complicata cosmogonia che prevede una versione maschile della luna e una versione femminile del sole, in una concezione paradisiaca dell'aldilà, nel quale si distinguono cinque cieli abitati da esseri luminosi di purezza decrescente e dalla migliore selvaggina. In questa dimensione trovano spazio anche cinque “inferni”, dove l'unica fonte di sostentamento è costituita da magre farfalle. Personaggio principe all'interno di questo scenario è il Grande Corvo, ritenuto creatore e civilizzatore.

mosongo
12-06-06, 16:48
Agli animali è attribuito quella stessa anima che hanno gli uomini, l'inua.
La dea Sedna, prima di morire sul fondo del mare, partorì una quantità di ibridi, mezzi uomini e mezzi cani (i bianchi e gli indiani), inoltre trasformo le proprie dita (che le erano state mozzate) in bestie, affinché fossero date in pasto ai veri esseri umani, gli Inuit (http://utenti.garamond.it/caterinaor/maschera_inuit.htm). Questi sono tenuti ad onorarla sempre e a fare dei sacrifici per lei, in caso contrario la vendetta della dea si manifesta con la penuria della selvaggina.
La caccia non è che la conclusione di lunghi preparativi, in cui le pratiche religiose e magiche occupano un posto importante; di uguale importanza sono i riti posteriori alla caccia, atti a ristabilire l'ordine turbato della natura.
Allo sciamano viene chiesta una intercessione proprio quando è necessario ristabilire l'armonia tra gli uomini, gli dei e gli animali. Il suo intervento è costituito da un viaggio nell'aldilà, che egli compie attraverso la maschera, per scoprire le cause del risentimento divino. Una volta tornato, lo sciamano o angakok suggerirà i rituali di riparazione.
Le maschere prendevano vita durante le feste, tra una stagione della caccia e l'altra. Durante le feste, ai ritmi dei tamburi, le donne danzavano indossando delle piccole mascherine per le unghie, mentre gli uomini portavano guanti speciali con dei becchi d'uccello che facevano suonare come nacchere. In seguito uscivano le maschere. Erano presenti: maschere totem; maschere mostruose e di animali mitologici; maschere di spiriti erranti, maschere dell'Uomo-della-Luna; maschere aquila, salmone, lontra, volpe, lupo, tricheco. I canti e le maschere indossate dallo sciamano o dagli uomini da lui istruiti alludevano a un mito, alle gesta di un eroe, ad avventure di caccia. Dopo le feste le maschere venivano bruciate perché erano ritenute cariche di poteri sovrannaturali difficilmente gestibili.

mosongo
12-06-06, 16:49
All'inizio dell'inverno, lo sciamano organizzava la qasiq, la casa dei riti, una cerimonia per ringraziare gli animali della carne offerta agli uomini.
Le maschere degli Inuit presentano una particolare potenza espressiva: da esse si sprigionano energia sciamanica e richiami alle fasi lunari, inoltre si proietta all'esterno una serie di riferimenti dell'anima che le maschere racchiudono.
Il materiale impiegato è il legno, la cui scarsa reperibilità ne fa, agli occhi degli Inuit, un frutto marino prezioso. Il legname portato dalle onde viene raccolto e conservato insieme a frammenti ossei per costruire le maschere. Queste, una volta incise, vengono dipinte con colori naturali fatti di ocree e ossidi.[1] (http://utenti.garamond.it/caterinaor/le_maschere_degli_inuit.htm#_ftn1)

mosongo
12-06-06, 16:49
Le maschere più belle e interessanti sono prodotte nella zona del mare di Bering (http://utenti.garamond.it/caterinaor/maschera_inuit2.htm). Esse sono bidimensionali e interamente dipinte. I colori più comuni sono il bianco, il rosso e il blu. Esistono anche maschere composite: alcune hanno un involucro esterno che si apre per mostrare l'anima dello spirito che è racchiuso all'interno, altre maschere rappresentanti animali rivelano all'interno le fattezze umane, sottolineando lo stretto legame tra questi due mondi.[2] (http://utenti.garamond.it/caterinaor/le_maschere_degli_inuit.htm#_ftn2)

mosongo
12-06-06, 16:59
http://www.cesnur.org/religioni_italia/n/neo_paganesimo_07.htm
SIBERIA

– per quanto riguarda la Buriazia (http://www.siberianshamanism.com/nuovi_testi/terre_d'oriente/BURIAZIA.html#IL TERRITORIO E LA SUA) – nella Siberia meridionale –, Nadia Stepanova (http://www.siberianshamanism.com/nuovi_testi/terre_d'oriente/BURIAZIA.html#NADIA), una delle figure più importanti dello sciamanesimo buriate, presidentessa dell’Associazione degli Sciamani Buriati, membro del Consiglio Buriate delle Religioni e docente di sciamanesimo presso l’Accademia della Cultura di Ulan Ude. Secondo la Stepanova ogni rituale permette all’uomo di entrare in contatto con ciò che sente più sacro, ovvero il Buddha, Gesù Cristo o Allah e, dal momento che l’umanità sta attraversando tempi difficili, gli sciamani non possono più operare segretamente, ma debbono mettere a disposizione dell’umanità medesima condividere la loro conoscenza: “Come sciamana sono obbligata dagli Dei ad aiutare gli uomini e a questo scopo ho ricevuto il dono della visione, la possibilità di comunicare con gli Spiriti e la capacità di curare”;

mosongo
12-06-06, 17:00
MONGOLIA
– per la Mongolia (http://www.siberianshamanism.com/nuovi_testi/terre_d'oriente/MONGOLIA.html#IL TERRITORIO E LA SUA) lo sciamano Tserin Zarin Boo (http://www.siberianshamanism.com/nuovi_testi/terre_d'oriente/MONGOLIA.html#TZERIN TZARIN BOO), che – nato in Buriazia – si trasferisce con la famiglia ancora molto giovane in Mongolia, per sfuggire alla repressione sovietica. Dall’età di otto anni comincia a praticare il buddhismo con l’intento di diventare un lama, ma abbandona il buddhismo e a quattordici anni riceve la sua prima iniziazione sciamanica. Dal 1973 al 1985 subisce il carcere a causa della proibizione relativa alla celebrazione di rituali da parte del regime sovietico. Tserin Zarin Boo è ritenuto uno degli sciamani più potenti sia della Mongolia sia della Buriazia, dove la sua autorità è ampiamente riconosciuta;

stuart mill
12-06-06, 20:52
Ciao, ho votato altro perché credo che nessun mezzo sia indispensabile o utile di per sé. Le vie sono molteplici...
potrei concordare che una dieta vegetariana è etica (secondo una certa concezione di che cosa è etico), ma visto che la tua domanda è precisa e circostanziata - riguarda l'utilità spirituale - non si può ignorare che ogni via comporta prescrizioni specifiche. Anche all'interno dell'induismo, correggimi se sbaglio, le regole alimentari non sono per tutti le stesse.
Un parallelo si può tracciare con la castità. Se volessi essere un buon monaco, dovrei raggiungere una perfetta e stabile castità. Ma essere monaci non è condicio sine qua non della realizzazone spirituale. In una parola, lo spirito soffia dove vuole.

non posso che dire, straquoto, difatti secondo la dottrina ermetica, ma credo anche per le correnti esoteriche di varie religioni, il troncare con la carne, ha senso se la si accompagna a un cambio di visione, a un mantenersi sempre presenti e coscienti di ciò che si fa, se no è inutile, e se viene assunto come dogma (vedere ottimo messaggio di satya), può peggiorare la situazione.
Sull'induismo in se e per se non so dirti molto: principalmente io seguo (cerco di seguire) la via ermetica, però mi 'appoggio' alla b. gità e ad altre opere vaishnava, per far nascere dentro di me l'amore per Dio, impresa molto difficile da realizzare leggendo i testi ermetici, ottimi ma molto 'freddi', non so se mi spiego. :)
Dato questa premessa e data la mia ancestrale diffidenza verso tutte le teologie e quanto sa di dogma o spiegazione puramente intellettuale, non ho approfondito sulle prescrizioni alimentari. Certo è che la scuola che fa capo a l sito www.vedanta.it avrà una visione meno rigida degli hare krishna.
Credo che per tutto sia così: quanto più ci si allontana dalla 'spiegazione' sppirituale, tanto più nascono distorsioni, dogmi e quant'altro

stuart mill
12-06-06, 20:56
Credo che la cosa più importante, in questo come in tutti gli ambiti, sia la motivazione che spinge alla scelta. Mi spiego. Se si aderisce a una regola come a qualcosa che deve "imbrigliare" la nostra natura, dando per veri e sacrosanti dei principi acquisiti dall'esterno, beh, è un modo come un altro per essere dogmatici. Se invece si realizza, per propria esperienza, che mangiare carne può essere più o meno utile o più o meno dannoso, a seconda delle circostanze, allora la regola ha tutto un altro senso.

No, francamente non posso assumere per vero e sacrosanto che il fatto di non mangiare carne favorisca lo sviluppo spirituale.

:-:-01#19

quindi se ho ben capito, è utile solo se unito a un cambiamento di animus, di 'comportamento' di 'attenzione, di coscienza'. Se è così, beh, credo proprio tu abbia ragione, lo sostengono anche vari esponenti dell'ermetismo, appena recupero l'articolo lo posto (se non erro è di evola)

OraBasta
13-06-06, 12:36
Non trovo la spiritualità in nessun modo determinata dai comportamenti. Non credo che un comportamento possa essere propedeutico alla spiritualità.

stuart mill
13-06-06, 14:11
qui non si tratterebbe di un comportamento, ma se l'ingerire solo vegetali e prodotti animali non derivanti dalluccisione di altri esseri, sia o no utile, più che un comportamento, sarebbe un astensione, però c'è da dire che c'è chi, come satya, e come me, siostiene la necessità di cambiare abitus 'mentale' per rendere efficace il vegetarianesimo. Che poi non sia indispensabile, me lo dice la pratica, ma ovviamemente, essendo essa limitata e non essendo molto avanti sul sentiero spirituale, lascia il tempo che trova

satya
13-06-06, 15:20
In realtà io sono abbastanza d'accordo con OraBasta. Nel mondo dei vegetariani/macrobiotici/vegani e cultori di discipline più o meno "olistiche" ci sono un sacco di fissati, gente che pratica esattamente il contrario della libertà dello spirito. I 3d postati sugli Inouit sono più che sufficienti per confutare il pregiudizio secondo cui chi NON mangia carne sarebbe spiritualmente più "avanzato" di chi la mangia. Semplicemente, noi siamo animali onnivori che fanno una certa fatica a digerire la carne. Ma questo dipende anche dal clima, dalla latitudine e da un sacco di variabili. Se uno si rende conto, ascoltandosi, che (tenuto conto di latitudine clima e di tutto il resto) la carne gli risulta di difficile digestione, fa bene a smettere, ma se non se ne rende conto o se invece aderisce a un sentito dire, o a un presunto precetto, è un dogmatico.
Il buddha storico pare sia morto perché ha mangiato carne avariata, il che significa che mangiava abitualmente carne. Del resto, un vero monaco buddhista non può scegliere COSA mangiare, dal momento che è tenuto a mangiare solo ciò che gli viene offerto. Il come si mangia, con quale spirito, con quale atteggiamento (e, in senso più lato, il come ci si sostiene, a dove proviene il denaro che si guadagna, ecc.) sono di gran lunga più significativi.

stuart mill
13-06-06, 15:29
In realtà io sono abbastanza d'accordo con OraBasta. Nel mondo dei vegetariani/macrobiotici/vegani e cultori di discipline più o meno "olistiche" ci sono un sacco di fissati, gente che pratica esattamente il contrario della libertà dello spirito. I 3d postati sugli Inouit sono più che sufficienti per confutare il pregiudizio secondo cui chi NON mangia carne sarebbe spiritualmente più "avanzato" di chi la mangia. Semplicemente, noi siamo animali onnivori che fanno una certa fatica a digerire la carne. Ma questo dipende anche dal clima, dalla latitudine e da un sacco di variabili. Se uno si rende conto, ascoltandosi, che (tenuto conto di latitudine clima e di tutto il resto) la carne gli risulta di difficile digestione, fa bene a smettere, ma se non se ne rende conto o se invece aderisce a un sentito dire, o a un presunto precetto, è un dogmatico.
Il buddha storico pare sia morto perché ha mangiato carne avariata, il che significa che mangiava abitualmente carne. Del resto, un vero monaco buddhista non può scegliere COSA mangiare, dal momento che è tenuto a mangiare solo ciò che gli viene offerto. Il come si mangia, con quale spirito, con quale atteggiamento (e, in senso più lato, il come ci si sostiene, a dove proviene il denaro che si guadagna, ecc.) sono di gran lunga più significativi.

beh, credo che tu abbia ragione, ma non sapevo di siddharta carnivoro: ma allora i buddisti non sono vegetariani?

mosongo
13-06-06, 15:34
In realtà io sono abbastanza d'accordo con OraBasta. Nel mondo dei vegetariani/macrobiotici/vegani e cultori di discipline più o meno "olistiche" ci sono un sacco di fissati, gente che pratica esattamente il contrario della libertà dello spirito. I 3d postati sugli Inouit sono più che sufficienti per confutare il pregiudizio secondo cui chi NON mangia carne sarebbe spiritualmente più "avanzato" di chi la mangia. Semplicemente, noi siamo animali onnivori che fanno una certa fatica a digerire la carne. Ma questo dipende anche dal clima, dalla latitudine e da un sacco di variabili. Se uno si rende conto, ascoltandosi, che (tenuto conto di latitudine clima e di tutto il resto) la carne gli risulta di difficile digestione, fa bene a smettere, ma se non se ne rende conto o se invece aderisce a un sentito dire, o a un presunto precetto, è un dogmatico.
Il buddha storico pare sia morto perché ha mangiato carne avariata, il che significa che mangiava abitualmente carne. Del resto, un vero monaco buddhista non può scegliere COSA mangiare, dal momento che è tenuto a mangiare solo ciò che gli viene offerto. Il come si mangia, con quale spirito, con quale atteggiamento (e, in senso più lato, il come ci si sostiene, a dove proviene il denaro che si guadagna, ecc.) sono di gran lunga più significativi.
Solo una precisazione:...Bhudda mangiò per compassione un pezzo di carne avvelenata (e lo sapeva...ma così dovevano andare le cose!) che gli offerse un ricco commerciante suo nemico!!!...e Buddha poi glielo disse e il commerciante chiese perdono...ecc
Per il resto concordo!

stuart mill
13-06-06, 16:06
interessante: potresti essere più preciso, mosongo?

mosongo
13-06-06, 17:17
interessante: potresti essere più preciso, mosongo?

...mah!Confuso con Milarepa avvelenato dall'ingordo avido di ricchezze lama Geshe che fu poi perdonato e si fece monaco!....
Siddharta!...quì dice che furono i "funghi porcini"

http://www.risveglio.net/testi/Mahaparinibbanasutta.html

Il pranzo avvelenato



Ora il Sublime, dopo aver sostato per poco a Bhoga, si diresse con Ânanda e con i monaci a Pâvâ e prese ivi dimora nel bosco di manghi di Cunda, l’orefice.
Ora quando Cunda l’orefice sentí, che il Sublime aveva preso dimora nel suo bosco di manghi, si recò subito là, salutò il Sublime riverentemente e gli si sedette accanto. E il Sublime confortò, rallegrò, sollevò e rasserenò Cunda l’orefice con istruttivo colloquio. Finito il colloquio, Cunda l’orefice pregò il Sublime, di fargli l’onore di pranzare l’indomani insieme con i monaci da lui. Il Sublime assenti col silenzio. Quando ora Cunda l’orefice ebbe ottenuto l’assenso del Sublime, salutò il Sublime riverentemente, gli girò a destra intorno e se ne andò. E l’indomani mattina Cunda l’orefice fece apparecchiare nella sua casa scelti cibi, tra cui una pietanza di funghi porcini e fece annunziare al Sublime che tutto era pronto. E il Sublime prima di mezzogiorno si approntò, prese mantello e scodella e si recò insieme con i monaci alla casa di Cunda l’orefice. Là giunto il Sublime si sedette al posto preparatogli e quindi disse a Cunda:

mosongo
13-06-06, 17:17
«Quel che da te, Cunda, è stato preparato coi funghi porcini, quello servilo a me: degli altri cibi preparati, solidi e liquidi, servi i monaci».
«Sí, signore!» rispose Cunda e, obbedendo al Sublime, serví al Sublime i funghi porcini, e ai monaci gli altri cibi preparati.
Quindi ora il Sublime disse a Cunda l’orefice:

«Quel che, o Cunda, ti è rimasto di funghi porcini, gettalo nella fogna: perché io non vedo alcuno al mondo, da cui quel cibo possa essere mangiato e digerito, tranne che dal Compiuto».
«Sí, signore! » rispose Cunda al Sublime. Fece gettare nella fogna quel che era rimasto di funghi porcini, s’inchinò quindi riverentemente al Sublime e gli si sedette accanto. Quindi il Sublime confortò, rallegrò, sollevò e rasserenò con istruttivo colloquio Cunda l’orefice, che gli sedeva accanto, poi si alzò dal suo posto e se ne andò.
Ora al Sublime, dopo aver mangiato quel cibo di Cunda l’orefice, sopravvenne grave malore, dissenteria, con forti, mortali dolori. Questi pure il Sublime sopportò sereno e consapevole, senza turbarsi.
Quindi ora il Sublime disse ad Ânanda:
«Andiamo, Ânanda, a Kusinâra».
«Sí, signore!» rispose Ânanda, seguendo il Sublime.

mosongo
13-06-06, 17:22
anche Milarepa fu avvelenato...da un lama - commerciante che si interessava più alle ricchezze terrene e mondane!!!!

yoga .it ::: forum :: visualizza argomento - GB,Il vuoto, e il sentire (http://www.yoga.it/forum/viewtopic.php?t=746&start=135&sid=3d96e2d9d736c931fbff80fa203fd0a5) Milarepa ha fatto in Tibet nel 1200 un sacco di miracoli, ha guarito una marea di persone ... accettando di ingerire del caglio avvelenato dai suoi nemici. ...
www.yoga.it/forum/viewtopic.php?t=746& start=135&sid=3d96e2d9d736c931fbff80fa203fd0a5 -

mumble mumble....caglio avvelenato e non carne di maiale!!!

mosongo
13-06-06, 17:34
interessante: potresti essere più preciso, mosongo?
...vabbè! indotto dal tema, un po' di confusione nei ricordi di letture!
tse tse, funghi porcini..tse tse!!!:D

mosongo
13-06-06, 17:51
http://www.italian4you.net/vol/vegetarianismandreligion.htm
Comunque, sin da quando l’essere vegetariani era una norma nell’antica India, sarebbe stato estremamente raro che ai monaci venisse offerta carne.
Budda ha fatto distinzione fra l’uccisione di animali e il consumo di carne, sottolineando che è la condotta immorale che fa uno impuro, non il cibo che uno mangia.
Ad uno scopo Budda ha specificatamente rifiutato di istituire “l’essere vegetariani”, e il Pali Canon registra Budda che mangia carne in alcune occasioni^
Nel Mahayana Mahaparinirvana sutra, Budda dichiara che "il consumo di carne soffoca il germe della misericordia", aggiungendo che tutto e ogni genere di consumo di carne e pesce (anche di animali trovati già morti) è stata da lui proibita.
Budda in questo sutra predice anche che i monaci che verranno dopo “falsificheranno le scritture perché siano l’originale Dharma” e inventeranno i loro sutra e sosterranno falsamente che Budda permette il consumo di carne, mentre in realtà (lui dice) non è così.

stuart mill
13-06-06, 19:40
ok, ottimo, mosongo. In effetti, funghi PORCINI e carne di PORCO, differiscono un pò, ehehehe :)

francodisassoni
14-06-06, 16:59
anch'io non mangio prodotti animali.
però mangio vegetali e minerali e questo mi preoccupa
se fossi un Alaskano mangerei le foche, un leopardo le gazzelle e un boscimane, correrei nella giungla.
ma sono un essere pensante nato in un posto evoluto e mi devo adeguare.
Per ora non faccio fatica ma spero sempre che riesca a migliorare e arrivare al punto che ogni comportamento corretto mi dia (felicità)

salutoni

stuart mill
14-06-06, 17:04
[QUOTE]anch'io non mangio prodotti animali.

beato te :)



però mangio vegetali e minerali e questo mi preoccupa

perchè ti preoccupa?


se fossi un Alaskano mangerei le foche, un leopardo le gazzelle e un boscimane, correrei nella giungla.

bravo, ed è il motivo per cui l'essere vegetariani non è probabilmente indispensabile. Comunque gli orientali sostengono che non è un caso che si sia nati in un certo posto, quindi è ovvio che in parte ci si deve adeguare, in parte va 'trascesa'


ma sono un essere pensante nato in un posto evoluto e mi devo adeguare.
Per ora non faccio fatica ma spero sempre che riesca a migliorare e arrivare al punto che ogni comportamento corretto mi dia (felicità)------

auguri!

mosongo
14-06-06, 20:19
mi sembra che nel Il Libro dei Segreti (ediz. Bompiani) Osho dica che Pitagora andò in Egitto e fu iniziato dai Maestri ivi presenti...e che ci vuole il cibo adatto...ecc.!

stuart mill
15-06-06, 09:04
beh, si di pitagora si sa. Ne parlano, seppur con accennti, evola e altri.
E l'egitto è terra di iniziazione per 3 motivi:
1)è la terra di thot che poi divenne ermes per i greci ed ermete per i romani
2)è una società autenticamente tradizionale (faranone[cioè il raja-rishi , re-saggio, vedico, il pontefix romano], sacerdoti[bramana nel vero senso vedico], scribi[diciamo brahmana di tipo inferiore, cioè più impegnati in attività profane, anche se trasmettevano i segreti per iscritto], guerrieri[kshatrya], mercanti-contadini[vasya], servi[sudra] e schiavi[mleccha, fuori casta]) e come quella indiana vedica.
3)ha un linguaggio scritto (il geroglifico) che si presta ottimamente a trasmettere significati esoterici, cioè da afferrare per analogia. (io per qualche mese l'ho studiato da autodidatta, per rendermene conto, ed è grandioso: il simbolo dell'ignoranza è ottenuto invertendo i segni di conoscenza, e usdando come determinativo, un omino che cade nel vuoto! più espressivo di così!)

francodisassoni
15-06-06, 11:34
e qual'era il cibo adatto per Pitagora!
Che differenza pensate ci sia tra l'età di Pitagora e la nostra.
Cosa ci chiede il nostro tempo? e noi cosa riusciamo a fare? nonostante i miei sforzi mi sento limitato dall'ignoranza e dalle incombenze terrene.
E voi vi sento così calmi e pacati e sicuri.
Non pretendo il vostro segreto ma solo un'indicazione di direzione:

un saluto e tanti ringraziamenti

mosongo
15-06-06, 11:57
e qual'era il cibo adatto per Pitagora!
Che differenza pensate ci sia tra l'età di Pitagora e la nostra.
Cosa ci chiede il nostro tempo? e noi cosa riusciamo a fare? nonostante i miei sforzi mi sento limitato dall'ignoranza e dalle incombenze terrene.
E voi vi sento così calmi e pacati e sicuri.
Non pretendo il vostro segreto ma solo un'indicazione di direzione:

un saluto e tanti ringraziamenti

Ti posto qualcosa sugli Esseni che erano chiamati in Egitto Terapeuti:
http://www.riflessioni.it/enciclopedia/esseni.htm

La dottrina
Tracce del loro insegnamento sono apparse in tutte le religioni.
I principi fondamentali erano insegnati anticamente in Persia, Egitto, India, Tibet, Palestina, Grecia e molti altri paesi.
La parte esoterica (http://www.riflessioni.it/enciclopedia/esoteris.htm) del loro insegnamento era rappresentata dall'Albero della Vita, dalle Comunioni Essene con gli Angeli, e dalla Settupla Pace.
L'insegnamento essoterico appare nel primo libro del Vangelo Esseno della Pace e nei Rotoli del mar Morto. La loro dottrina si ritrova nello Zend Avesta di Zarathustra (http://www.riflessioni.it/enciclopedia/zoroastr.htm), che la trasformò in uno stile di vita seguito per migliaia di anni.
Esso contiene i concetti fondamentali del Brahmanesimo (http://www.riflessioni.it/enciclopedia/brahman.htm), dei Veda, e anche i sistemi dello Yoga (http://www.riflessioni.it/enciclopedia/yoga.htm) derivano dalla stessa sorgente. Budda (http://www.riflessioni.it/enciclopedia/buddhism.htm) divulgò le stesse idee di base e il suo "sacro Albero dell'Illuminazione" è collegato all'Albero della Vita.
In Tibet il loro insegnamento viene espresso nel Cerchio della Vita Tibetano. Esso fu parte integrante della cultura (http://www.riflessioni.it/enciclopedia/cultura_civilta.htm) dei Fenici e della scuola alessandrina di filosofia in Egitto e contribuì a manifestazioni della cultura occidentale come la Massoneria (http://www.riflessioni.it/enciclopedia/massoneria.htm), lo Gnosticismo (http://www.riflessioni.it/enciclopedia/gnosticismo.htm), la Cabala (http://www.riflessioni.it/enciclopedia/cabala.htm) e il Cristianesimo (http://www.riflessioni.it/enciclopedia/cristian.htm).

francodisassoni
15-06-06, 12:54
mille grazie, non ci sentiremo per un paio di settimane visto la mole di lettura che mi hai dato
arrivederci

mosongo
15-06-06, 13:16
mille grazie, non ci sentiremo per un paio di settimane visto la mole di lettura che mi hai dato
arrivederci
...ciao e buon divertimento!
http://www.filosofico.net/filosofiatavola.htm
È poi risaputo che i Pitagorici teorizzarono il vegetarianesimo come prassi di vita, nella convinzione che l’uomo non dovesse cibarsi di carni perché, nella misura in cui le anime possono reincarnarsi anche negli animali, ciò equivarrebbe a essere cannibali…

stuart mill
15-06-06, 15:05
[quote=francodisassoni]e qual'era il cibo adatto per Pitagora!-----

mosongo ne sa più di me.



Che differenza pensate ci sia tra l'età di Pitagora e la nostra.----

parecchia da un certo punto di vista, nessuna da un altro.
Dal punto di vista spirituale, credo proprio fossero più avanti loro, non erano nota ancoa le concezioni monoTEISTE fanatiche, che si sarebbero chiuse in sterile dogmatismo e aggressione fanatica. e ovviamente, non vi erano ancora le correnti laiche e , più tardi, laiciste, nate per combattere il fanatismo del clero.
Questo in 'negativo'. in positivo, l'uomo aveva una concezione della religiosità e, almeno alcuni, della trascendenza vera, come un tutt'uno con la vita. Non c'era da una parte un dio con la barba bianca assiso su un gruppo di nuvole, e, separato da esso, un uomo che l'unica cosa che poteva fare era obbedire alla chiesa (cattolici) o lavorare e guadagnare (calvinisti).
Poi, a detta di evola e guienon, era molto più facile, se degni, riuscire a ottenere l'iniziazione ai 'misteri': quelli mithraici, quelli eleusini etc.
Dall'altro punto di vista,quello meno spirituale ed elitario, vale a dire un punto di vista sociale, la situazione era identica: invidia ed egoismi predominavano nella vita pubblica, portando atene a condannare a morter socrate, platone e aristotele (questi 2 scapparono e si salvarono), nonchè alcibiade.



Cosa ci chiede il nostro tempo?--

te lo dico bruscamente: ha importanza? secondo me no, perchè tanto lo scopo è sempre lo stesso: raggiungere Dio, il risveglio, comunque lo si vogklia chiamare. Anche gente come evola, cadde nella trappola di finire invischiato in commistioni fra spiritualità (necessariamente individuakle) e ricerca dello stato tradizionale (necessariamente opera che riguarda la collettività).
Perciò per come la vedo io, bisognerebbe limitarsi ad occuparsi degli aspetti più pressanti per noi, lasciando perdere per il resrto, ogni velleità collettiva, sociale.



e noi cosa riusciamo a fare?---

dipende: tu sei qui a fare domande(alle persone sbagliate, io ne so appena poco più di te, e solo perchè ho incontrato le persone giuste), altri passano il tempo in discoteca, altri (i pochi), sono impegnati nella ricerca incuranti del resto (personalmente ne conosco al massimo 1 di persona così). Io appartengo alla categoria dei buoni propositi (molti) e delle realizzazioni (molto poche):D
Però almeno questo l'ho compreso: noi vogliamo liberarci da Maya, l'illusione, perciò almeno fino a cher non saremo liberi, ogni manipolazione di uno o più aspetti di maya (politica, economia etc) rischia di tirarci a fondo, specie se non adottiamo l'atteggiamento consigliato adf arjuna: cioè agire senza attaccamento al risultato, ma solo per dovere, o meglio dharma (parola che sicuramente satya e genyo sapranno spiegare meglio di me).
Sicuramente ho detto una serie di cavolate, perciò prendi tutto questo, come se ci fosse una goccia di miele (verità) in un vaso d'acqua (falsità).
Invito satya, genyo e gli altri a dire la loro, possibilmente prima che qualcuno mi faccia internare:D


nonostante i miei sforzi mi sento limitato dall'ignoranza e dalle incombenze terrene.------

sembra il dialogo della b. gità :)


E voi vi sento così calmi e pacati e sicuri.------

al mio livello (basso) essere calmo e sicuro vuol dire essere stupido, infatti è da giorni che mi domando come mai mi sono spiritualmenmte 'imborghesito'...
Personalmente credo che farei meglio a ritrovare l'anelito di ricerca, piuttosto che la suicurezza. Non che ora non ricerchi, ma un eventuale sicurezza, a questo punto, non potrebbe che essere sintomo di illusione


Non pretendo il vostro segreto -------

nessun segreto(magari averne!)

ma solo un'indicazione di direzione:------

posso consigliarti di leggere 1 paio di opere a me molto utili: la b. gita e il tao te ching.
Li puoi trovare anche (gratis da scaricare) qui: www.guruji.it

un saluto e tanti ringraziamenti-----

un saluto anche a te

mosongo
15-06-06, 15:50
[quote=francodisassoni]e qual'era il cibo adatto per Pitagora!-----

mosongo ne sa più di me

:confused: ....figurati!....
ma poi chissà perché Pitagora mise come regola per gli allievi di non mangiare le fave!!!?
...per non calpestare le fave mentre lo inseguivano i soldati, si fece arrestare!!!
....
d'altronde viviamo in un universo vivo...

http://www.misteri.us/Cheope.htm
Atlantide e' probabilmente il "mistero" che piu' ha stimolato la fantasia di appassionati, scrittori e ricercatori. Tutto parte da un brano del filosofo Platone tratto dai "Dialoghi" Timeo e Crizia, scritti nel IV secolo a.C., che cosi' recita:
"Al di là di quello stretto di mare chiamato le colonne d'Ercole, si trovava allora un'isola più grande della Libia e dell'Asia messe insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole, e da queste isole alla terraferma di fronte (...). In quell'isola chiamata Atlantide v' era un regno che dominava non solo tutta l'isola, ma anche molte altre isole nonché alcune regioni del continente al di là: il suo potere si spingeva, inoltre, al di qua delle colonne d'Ercole; includendo la Libia, l'Egitto e altre regioni dell'Europa fino alla Tirrenia".

http://www.webtre.it/Principale/Quadri/Atlantide/Atlantide.htm


....e quindi si finisce sempre nel mistero!!!!!

francodisassoni
15-06-06, 21:52
Confesso che il mito di atlantide ha sempre interessato anche me.
Ho letto qualcosa a proposito ma non ricordo le fonti e indirizzi internet non sò ancora riportarli in questa pagina però per farla breve dirò che mi ha convinto di più l'ipotesi che Atlantide fosse in Antartide.

tanti saluti a tutti

mosongo
15-06-06, 22:09
Confesso che il mito di atlantide ha sempre interessato anche me.
Ho letto qualcosa a proposito ma non ricordo le fonti e indirizzi internet non sò ancora riportarli in questa pagina però per farla breve dirò che mi ha convinto di più l'ipotesi che Atlantide fosse in Antartide.

tanti saluti a tutti
...l'essenziale è che fosse da qualche parte!!!

francodisassoni
16-06-06, 11:45
Ma se sapessimo dovè si potrebbero cercare documentazioni reali per confermare le antiche scritture.

mosongo
16-06-06, 12:45
Ma se sapessimo dovè si potrebbero cercare documentazioni reali per confermare le antiche scritture.

Come fare a saperlo?
...forse non erano nemmeno vegetariani!!:D

francodisassoni
16-06-06, 21:46
La verità non mi fa paura!
L'unica gioia che mi da la vita è pensare che domani potrei capire qualcosa di importante e quindi considerare che ne è valsa la pena di
aspettare e sopportare questa vita difficile.
Per il resto questa esistenza è alquanto monotona!

Tanti saluti

mosongo
16-06-06, 21:52
La verità non mi fa paura!
L'unica gioia che mi da la vita è pensare che domani potrei capire qualcosa di importante e quindi considerare che ne è valsa la pena di
aspettare e sopportare questa vita difficile.
Per il resto questa esistenza è alquanto monotona!

Tanti saluti
....caso mai Atlantide fosse esistita, magari il momento di divertimento che hanno avuto è quando il continente s'inabissò!!!:D

francodisassoni
17-06-06, 13:49
Io non sarei così pessimista!
E non sò nemmeno perchè è sprofondato.
Mi piacerebbe sapere se possiamo paragonare atlantide al paradiso terrestre e anche qui non sò perchè l'uomo è stato mandato via: la storia della mela è interessante ma non sufficente a giustificare un simile trattamento.

salute a tutti

mosongo
17-06-06, 14:54
Io non sarei così pessimista!
E non sò nemmeno perchè è sprofondato.
Mi piacerebbe sapere se possiamo paragonare atlantide al paradiso terrestre e anche qui non sò perchè l'uomo è stato mandato via: la storia della mela è interessante ma non sufficente a giustificare un simile trattamento.

salute a tutti
...chissà che il culto dei sacrifici umani non sia un loro lascito!
Altantide era il massimo dell'ingegneria!
Il Paradiso terrestre, prima del peccato originale l'uomo non aveva bisogno di auto per spostarsi: viaggiava solo a pensare di viaggiare!!!
(Almeno così ho letto che dicesse Yogananda a proposito: l'uomo creava col pensiero!)
Il frutto proibito e la perdita dell'innocenza dell'ubbidienza nel mangiarlo con l'acquisizione in tal modo dell'orgoglio!
Forse è una maniera per dirci che a liberarsi dall'orgoglio avremmo tutti da riguadagnarci!...anche se a liberarcene ormai non entriamo più nell'Eden!

alexeievic
17-06-06, 16:20
ho votato "utile, ma non decisivo"... una volta chiesi ad un monaco buddista zen, cosa mangiassero.... mi rispose... "quello che c'è a pranzo"...

stuart mill
17-06-06, 18:36
già, altrimenti, se fosse decisivo, non si salverebbero in molti, e certo, quasi nessun occidentale

alexeievic
17-06-06, 20:13
si, ma se esiste la rinascita, allora ci salviamo tutti... basta rinviare... :-))

francodisassoni
17-06-06, 22:48
ma se non esiste e ci comportiamo male, siamo fregati per l'eternità!!!

mosongo
17-06-06, 23:40
ma se non esiste e ci comportiamo male, siamo fregati per l'eternità!!!
...l'eternità?....un battito di ciglia!!!:D
...e visto che di ciglia gli occhi ne han due!....aspettiamo l'altro battito!!!:D :-0008n

alexeievic
18-06-06, 09:00
ma se non esiste e ci comportiamo male, siamo fregati per l'eternità!!!


non credo molto a queste storie dei paradisi e degli inferni, ma trovo poco plausibile che un Dio, qualora esista, punisca per l'eternità una persona per ciò che ha fatto in una misera vita.... non fila... oltretutto non dimentichiamo che ci sono persone che nascono in zone impervie (amazzonia o altro) e, non conoscendo nessun messaggio divino o pseudo-tale, non possono "allinearsi" ed allora sarebbero puniti ugualmente? Mi sembra molto banale e superficiale, quasi come una storiella per le scuole elementari tale teoria.....

stuart mill
18-06-06, 11:58
non credo molto a queste storie dei paradisi e degli inferni, ma trovo poco plausibile che un Dio, qualora esista, punisca per l'eternità una persona per ciò che ha fatto in una misera vita.... non fila... oltretutto non dimentichiamo che ci sono persone che nascono in zone impervie (amazzonia o altro) e, non conoscendo nessun messaggio divino o pseudo-tale, non possono "allinearsi" ed allora sarebbero puniti ugualmente? Mi sembra molto banale e superficiale, quasi come una storiella per le scuole elementari tale teoria.....

concordo

francodisassoni
18-06-06, 19:49
Logicamente sono perfettamettente d'accordo con voi.
Il detto siamo a posto per tutta l'eternità lo dovevo mettere tra virgolette.
Anch'io credo che l'uomo non abbia questo potere e credo che Dio o chi per lui non possa certo essere così tiranno.
Stò imparando che tra gente seria e rigorosa, uno può anche sbagliarsi e raccontare una stupidata che tanto qualcuno lo rimette sulla "giusta" strada e questo è un bene. L'importante è non farci l'abitudine!

tanti saluti

mosongo
18-06-06, 20:52
....
credo che Dio o chi per lui non possa certo essere così tiranno...........

...una "verità" nel senso che per "l'Induismo" Brahma è il creatore di tutte le creature....ma è Dio (Bhagwan) che ha creato Brahma!!!:-:-01#19

alexeievic
18-06-06, 21:11
Logicamente sono perfettamettente d'accordo con voi.
Il detto siamo a posto per tutta l'eternità lo dovevo mettere tra virgolette.
Anch'io credo che l'uomo non abbia questo potere e credo che Dio o chi per lui non possa certo essere così tiranno.
Stò imparando che tra gente seria e rigorosa, uno può anche sbagliarsi e raccontare una stupidata che tanto qualcuno lo rimette sulla "giusta" strada e questo è un bene. L'importante è non farci l'abitudine!

tanti saluti

eh si.. non bisogna far l'abitudine a raccontare stupidate.. hai ragione.. :p

Vurdak
23-06-06, 10:11
Il nostro tratto digerente è lungo circa 12 metri, considerando anche solo l'aspetto organicistico, si può affermare con certezza che un pezzo di carne (di cadavere), in questo percorso imputridisce e ci avvelena.

STOP! Anche le verdure imputridiscono ma lo stomaco, dove avviene la selezione delle "cose buone" (proteine, vitamine, ecc.) da quelle "cattive" (le feci) non è lungo 12 metri. Ma manco uno :P
Quello è l'intestino. E nell'intestino ci vanno i pezzi, ovvero i futuri escrementi, che devono essere buttati fuori, attraverso una seconda "elaborazione" (scusate le virgolette, ma i termini scientifici non li conosco). Quindi che sia carne o verdura, il pezzo di merda 12 metri se li fa comunque :D


Se uno pratica meditazione o yoga, deve stare leggero e fluido...lasciare circolare veloce il proprio prana o ki o chi.

Ok, questo lo posso anche accettare. E parlo da carnofilo :D

stuart mill
23-06-06, 12:26
interessante l'obiezione di vurdak.
In effetti, se entrembi impuitridiscono, sarebbe uguale, però è pur vero che quando imputridisce la carne, è peggio, sia come odore, sia per eventuali malattie. Poi la carne è più pesante dei vegetali. inoltre in india ci si può permettere di mangiare e bere latte e yogurt a pranzo, proprio percvhè non si mangia la carne (anche se in alcune parti si)

Vurdak
23-06-06, 13:31
La carne, per imputridire, ha bisogno di determinati tipi di batteri, che la "mangiano". Dubito si trovino dentro allo stomaco, in mancanza di ossigeno.

Genyo
25-06-06, 15:44
La carne, per imputridire, ha bisogno di determinati tipi di batteri, che la "mangiano". Dubito si trovino dentro allo stomaco, in mancanza di ossigeno.

Il processo di putredine nell'animale inizia subito dopo la sua uccisione, in più, l'animale che sta per essere ucciso lo sa e istintivamente scarica tutta una serie di tossine ed "energie" nel suo corpo che vengono successivamente travasate in chi se lo mangia.

Anche le tue precedenti osservazioni sul "percorso" della carne di cadavere, sono parziali, relative, l'"energia" dell'animale passa nel corpo di chi se lo inghiotte e "assimila", lo sapevano molto bene le popolazioni cannibali, antropofaghe.

Il "percorso" dei rifiuti del processo digestivo (che sono la massa più grossa, quella proteica è la parte minima), intacca, intasa e continua a imputridire nel suo lungo percorso. In più, la maggior parte dei grassi animali, se non tutti, non sono metabolizzabili dall'organismo umano, fino a che uno è giovane, il processo di metabolizzazione è relativamente veloce e vengono espulsi dall'organismo. Via via che gli anni passano, queste espulsioni diminuiscono e rallentano, quindi i grassi animali non metabolizzati e inespulsi iniziano a fissarsi attorno agli organi principali e nei tessuti riducendone la funzionalità, quindi si produce una grande riduzione, perdita di vitalità.

Noi abbiamo una terza età pressochè immobilizzata, popolazioni meno carnee della nostra, quelle estremo orientali, hanno una vecchiaia molto più felice, flessibile e attiva, meno problematica e ospedalizzata.

Sui benefici di una dieta NON carnea si potrebbero scrivere enciclopedie...un dato fisiognomico, la nostra dentatura, composta prevalentemente di incisivi, premolari e molari, pochissimi canini, cosa significa??

*incisivi = foglie e verdure;
*canini = prodotti animali (pari al 10% della dieta);
*premolari e molari = sono ritenuti "macine", quindi cereali e legumi (50 - 60 % della dieta).

Vurdak
25-06-06, 22:41
ok, mi hai convinto ;)
PS: vedo che sei di Venezia....in futuro ti contatto :D

stuart mill
26-06-06, 14:03
ottima risposta genyo.
Dove potrei trovare informazioni più dettagliate?

francodisassoni
27-06-06, 13:51
Se non vi disturba più di tanto potreste fare un piccolo esperimento.
Sei mesi solo carne, sei mesi quel che capita e sei rigido vegetarianesimo.
Tenete un diario molto rigoroso per quel che riguarda tutti gli aspetti del vivere, e poi ci possiamo dire qualcosa di più preciso ( e personale!)

Tanti saluti a tutti

stuart mill
28-06-06, 09:20
ottima idea, francodisassoni. Il problema mio è che i miei sono carnivori, quindi la cosa è praticamente impossibile al momento

chirone
28-06-06, 12:50
Onnivori o vegetariani cosa importa?
Non è quello che entra nell'uomo a renderlo "impuro" ma è dal cuore che nascono adulteri, impudicizie, omicidi, ecc.
Vi ricorda qualcosa questo pensiero?

Vurdak
28-06-06, 13:05
ottima idea, francodisassoni. Il problema mio è che i miei sono carnivori, quindi la cosa è praticamente impossibile al momento

Idem...se mangio al lavoro cerco di essere più vegetariano possibile per compensare...oppure quando sono con la mia tipa (vegetariana pure lei :P )


X Stuart: ti ho contattato su msn, ti spiego di Jacob Frank

stuart mill
28-06-06, 13:30
]Idem...se mangio al lavoro cerco di essere più vegetariano possibile per compensare...oppure quando sono con la mia tipa (vegetariana pure lei :P )

:D





X Stuart: ti ho contattato su msn, ti spiego di Jacob Frank
vado

quando sei su msn, fammi sapere

francodisassoni
28-06-06, 21:35
Onnivori o vegetariani cosa importa?
Non è quello che entra nell'uomo a renderlo "impuro" ma è dal cuore che nascono adulteri, impudicizie, omicidi, ecc.
Vi ricorda qualcosa questo pensiero?

Su questo ci andrei cauto.
Potrebbe essere vero ma anche una scusa per non impegnarsi.
Se vogliamo educare il corpo, questo è il primo esercizio, come ben sapete i successivi sono più impegnativi.
Ve lo dice uno che non ne ha mai azzeccata una!

francodisassoni
11-07-06, 15:49
come da titolo, ovviamente specificare e argomentare. :)
Peccato lasciar cadere un forum così importante, se non ne parliamo noi di vegetarianesimo, chi ne deve parlare?

stuart mill
11-07-06, 15:50
è giusto, ma io non ho molto da dire sull'argomento, se non che qaundo stetti india sentivo lo stomaco più leggero, mentre qui molto meno, e li mangiavo solo vegetali e latte

francodisassoni
11-07-06, 16:01
è giusto, ma io non ho molto da dire sull'argomento, se non che qaundo stetti india sentivo lo stomaco più leggero, mentre qui molto meno, e li mangiavo solo vegetali e latte
E questo sarebbe poca roba?
L'essere vegetariani, si ripercuote immediatamente sullo stomaco ma alla lunga, la mente ne trae enorme beneficio tranne qualche rara eccezione (la mia)
Visto che l'india le è piaciuta ed è a quanto sembra desideroso di ritornarci, faccia caso a come la sua mente, prima si ribella al nuovo ordine ma poi si adegua e risponde più acutamente.
Ci sono 2 modi per acutizzare la mente, le droghe e la purificazione del corpo.
L'una lascia effetti collaterali gravi e appena si smette, si ritorna come prima se non peggio, l'altra è solo più noiosa da applicare ma alla lunga è più appagante.

stuart mill
11-07-06, 19:36
bell'intervento

Chaos88 (POL)
14-07-06, 14:55
Salve-salvino a tutti, intanto. Non mi ricordo se ho gia' postato su questo forum, ma lo leggo spesso.

In linea di massima mi trovo d'accordo sul fatto che la scelta alimentare non possa prescindere da contingenze etno-geografiche (v. Innuit...). Parlando da un punto di vista 'pagano' pero', volevo sottolineare quello che secondo me è il fondamentale legame tra carne e sacrificio. Ossia: in un qualsiasi cammino spirituale d'orientamento 'cultuale' o 'devozionale' è importante sacrificare a Dio (gli Dei) cio' che si consuma, incluse tutte le proprie azioni (idealmente), a partire proprio dal cibo. Dato che il cibo è un dono di Dio, e che a Dio tutta la vita appartiene, consumare vita (carne) in modo profano è a mio avviso senz'altro deleterio per l'anima. La violenza che scaturisce dall'uccisione profana di altri esseri viventi non puo' secondo me che attrarre i demoni che ci tengono ancorati all'illusione materiale.

(Notare che tradizionalmente in Grecia la carne non veniva consumata se l'animale non era stato ucciso ritualmente...)

Detto questo, e senza voler passare per dogmatico, ritengo che una dieta vegetale sia preferibile oggi anche per motivi etici e salutari. Invito chi lo volesse a leggere il sempre attuale 'De Abstinentia' di Porfirio per delle considerazioni spirituali in merito.

Saluti vegani,

C88

stuart mill
14-07-06, 18:33
benvenuto, chaos88, intervento che solleva altre questioni interessanti, per esempio sul veganesimo

stuart mill
15-07-06, 19:44
e, mi era sfuggito, il rapporto fra paganesimo, e eventuale vegetarianesimo/veganesimo.
Quella del sacrificio è presente nell'induismo, anche nei culti meno tradizionali, come gli hare krishna (gaudya-vaishnava sampradya)

harunabdelnur
15-07-06, 20:26
Saluti a tutti!
Ho votato per la seconda opzione.
In effetti il mangiare la carne sottopone l'uomo alla possibilità di influenze psichiche di carattere nocivo, ma solo se la carne è mangiata cruda o quantomeno contenete ancora il sangue che è per l'appunto portatore di influenze psichiche.Per questo nell'Islam è vietato mangiare carne cruda ed ogni animale quando viene ucciso deve essere dissanguato,viene cioè ucciso ritualmente.Il divieto del consumo di carne suina è dovuto non solo ad un mutamento di considerazioni cicliche, ma fu anche una previsione dei tempi attuali.

stuart mill
15-07-06, 20:50
Saluti a tutti!
Ho votato per la seconda opzione.
In effetti il mangiare la carne sottopone l'uomo alla possibilità di influenze psichiche di carattere nocivo, ma solo se la carne è mangiata cruda o quantomeno contenete ancora il sangue che è per l'appunto portatore di influenze psichiche.Per questo nell'Islam è vietato mangiare carne cruda ed ogni animale quando viene ucciso deve essere dissanguato,viene cioè ucciso ritualmente.Il divieto del consumo di carne suina è dovuto non solo ad un mutamento di considerazioni cicliche, ma fu anche una previsione dei tempi attuali.

è più o meno l'opinione del gruppo di ur, che dice che prima di un certo punto, ingerire forze (psichiche) che non facciano parte di se, rende difficile da controllare certe pulsuioni. Consiglia il regime vegetariano, per liberare alcune forze interiori normalmente silenti.
Cito a memoria, appena ho un attimo posto la pagina precisa

harunabdelnur
15-07-06, 20:55
è più o meno l'opinione del gruppo di ur, che dice che prima di un certo punto, ingerire forze (psichiche) che non facciano parte di se, rende difficile da controllare certe pulsuioni. Consiglia il regime vegetariano, per liberare alcune forze interiori normalmente silenti.
Cito a memoria, appena ho un attimo posto la pagina precisa

Io posseggo anche il 2° volume di UR.

stuart mill
15-07-06, 21:07
Io posseggo anche il 2° volume di UR.

io solo 1 e 3, il 2 mi manca

harunabdelnur
15-07-06, 21:13
io solo 1 e 3, il 2 mi manca

L`ho letto su un tuo intervento per questo ti ho scritto di possedere anche il 2°.Tra l'altro Evola tradusse il Tao Tè King una edizione che possedevo prima di vendere tutto tagliare i ponti ed abbandonare l'Italia, è la miglior traduzione europea mai fatta,irreperibile per quanto ne sappia.

stuart mill
16-07-06, 09:08
[QUOTE]L`ho letto su un tuo intervento per questo ti ho scritto di possedere anche il 2°.

ah ecco. :)



Tra l'altro Evola tradusse il Tao Tè King una edizione che possedevo prima di vendere tutto tagliare i ponti ed abbandonare l'Italia, è la miglior traduzione europea mai fatta,irreperibile per quanto ne sappia.

è stato ristampato. Esiste e lo si trova in libreria, assiemw al trattato del fiore d'oro, altra interessante opera taoista curata sempre da evola

stuart mill
29-07-06, 18:06
Vegetarianesimo e ricerca spirituale


di Giuseppe Gorlani (http://www.estovest.net/info/estovest.html#gorlani)

pubblicato in forma ridotta nel n. 26 di
«Ellin Selae - Raccolta illustrata di pensieri, tracce, armonie e disarmonie umane», Murazzano (CN)
ora in G. Gorlani, Il Segno del Cigno. Sulle tracce dell'ineffabile, Rimini, Il Cerchio, 1999, pp. 15-22.
Nei tempi passati il vegetarianesimo veniva praticato esclusivamente dagli asceti, da certi monaci e studiosi o prescritto come terapia. Oggi, tuttavia, la situazione sociale è cambiata: il polo da cui si dipana e intorno a cui si raccoglie il vivere è il dio Denaro, non il Sacro, e l'uomo che non abbia perso l'aspirazione al Vero --laico o religioso che sia-- è chiamato ad un maggior impegno.
Il vegetarianesimo va dunque rivisto: esso non è solo da considerarsi alla stregua di un valido strumento di purificazione, ma anche come una possibile testimonianza di umile comunione con la vita e di emacipazione dal plagio del "Signore degli Inganni".
Persino Shri Ramana Maharshi, il grande saggio dell'India moderna, riconosciuto dall'Hinduismo tradizionale e notoriamente poco incline ai facili sentimentalismi, scrisse in Chi sono io?, una delle sue rare opere: «Di tutte le regole restrittive quella che concerne l'assunzione di cibo sattvico [equilibrato n.d.r.] in quantità moderate è la migliore. Osservando questa norma si aumenta la qualità sattvica della mente, e ciò è di aiuto nella ricerca del Sé»1 (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#n1).
Il cibo sattvico (cereali, verdure, frutta, latte) è il cibo che, nutrendo senza eccitare, favorisce lo spontaneo manifestarsi dell'Intelligenza del Cuore2 (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#n2); il cibo rajasico alimenta le passioni e l'attività; il cibo tamasico nutre l'inerzia, l'indifferenza, la crudeltà3 (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#n3).
Rispetto al cibo vi sono due prospettive fondamentali: una tecnica --ed è quella a cui si riferisce Shri Ramana nel passo sopracitato--, l'altra etica e morale, che non può e non deve essere trascurata4 (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#n4).
In questi momenti di particolare confusione e disordine, ci si chiede come mai in alcuni uomini sorga spontaneo il rifiuto di aberrazioni quali la miseria del Terzo Mondo, la vivisezione, l'ecatombe industrializzata di milioni di animali, il commercio di organi umani che si trincera dietro alibi di ipocrita umanitarismo5 (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#n5), la fecondazione in vitro, l'aborto generalizzato, la clonazione, ecc., e come mai, invece, per molti altri tutto ciò sia normale o, tutt'al più, espressione d'un male trascurabile e necessario. A tal proposito, per esemplificare l'atteggiamento che l'ipocrisia assume nei confronti del male, non si può non ricordare la teoria del «Destino Manifesto» che i politici di Washington, nel secolo scorso, inventarono per giustificare il genocidio dei popoli Pellerossa. Essi, sentendosi portatori di una civiltà numericamente e pragmaticamente superiore, ritenevano che gli Europei e i loro discendenti fossero «chiamati dal destino a governare tutta l'America»6 (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#n6).
C'è un nesso, sembra, tra il cibarsi di carne prodotta innaturalmente, satura di dolore, la miopia di chi considera la caccia moderna uno sport nobile ed "ecologico", il fruire della svariata gamma di beni superflui e spesso nocivi che la società "progredita" offre, e la violenza e l'irriflessiva mancanza di saggezza che conducono all'ingiustizia, allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e infine alla guerra: ultimo stadio di un male che inizia nella disarmonia dei piccoli gesti quotidiani.
D'altra parte, se "intelligenza" significa, come l'etimo suggerisce, «capacità di cogliere i nessi esistenti tra i vari momenti dell'esistenza» (Vocabolario etimologico Zanichelli), se ne deduce che l'uomo è tanto più intelligente quanto più comprende che ogni aspetto della Manifestazione è in relazione con la totalità, per il tramite dell'etere, il quinto elemento. Ciò non equivale a credere che la Manifestazione sia in un rapporto di interdipendenza con Shunyata o Immanifesto, il quale comprende e vivifica i tre mondi (fisico-grossolano, sottile, causale), pur restando incondizionato. Tale "intelligenza", dunque, non elimina la gerarchia, ma ne restaura il vero significato di linguaggio relativo basato sulle differenti capacità degli enti di riflettere l'Assoluto.
Shunyata7 (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#n7) è un termine buddhista che può, se non spiegato, dar adito a fraintendimenti; esso si riferisce all'Assoluto in quanto vacuità di tutto ciò che ha nome, forma e limite dal punto di vista della Bodhi, la Conoscenza pura. Personalmente, in linea con la Tradizione hindu, ritengo più corretto sostituirlo con termini quali: Parabrahman, Assoluto ineffabile, Purna, la Pienezza, Paramatman, il supremo Sé, ecc.8 (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#n8).
Un buon esempio di intelligenza ci viene dal grande poeta e drammaturgo William Shakespeare che mise in relazione l'incapacità di apprezzare la musica col ladrocinio e l'omicidio. E come non citare il celebre pensiero di Confucio: «Se c'è pace nel cuore, c'è pace nella famiglia, nel villaggio, nella nazione, nel mondo»?
Nella tradizione Sikh v'è un episodio che illustra in modo significativo come l'occhio dell'Intelligenza del Cuore sappia vedere connessioni e implicazioni precluse all'occhio profano, tutto volto all'utile e al sensibile. Si narra che Baba Nanak --il Sat Guru fondatore della fede Sikh--, giunto all'antica città di Saidabad, preferì l'umile accoglienza del falegname Bhai Lalu all'ospitalità sfarzosa del governatore Malik Bhago; questi, dopo aver inoltrato reiterati inviti, spazientito ed offeso, decise di andare di persona ad invitare il Saggio e ad interrogarlo circa il suo irrazionale comportamento. Ma, nonostante ciò, Baba Nanak rimase fermo nel suo rifiuto e, affinché se ne comprendesse il motivo, chiese che gli venisse contemporaneamente portato un po' di cibo del governatore e del suo amico falegname. Con una mano prese la carne di Malik Bhago e con l'altra un pezzo di pane di Bhai Lalu, poi strinse: dalla prima scese sangue, dalla seconda latte. Con voce soave, il Sat Guru disse: «Ora sapete perché non potevo mangiare il cibo del governatore: in esso c'è il sangue dei poveri e lo sprezzo per la creazione, mentre è dal lavoro umile e onesto di chi ama la vita e il Creatore, che sgorga il nutriente latte della devozione»9 (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#n9).
Dovremmo tutti chiederci, di fronte al nostro cibo quotidiano, quale liquido ne spremerebbero le sante mani di Guru Baba Nanak: sangue o latte?
Essere vegetariano oggi è quindi anche un modo per prendere consapevolezza delle comuni radici e dell'unico tronco dei vari rami, foglie e frutti dell'Albero della Vita; il che implica che noi non potremo mai essere in pace se non includeremo in ogni nostro gesto o pensiero le diverse decine di migliaia (o forse milioni) di bambini, uomini e donne che ogni giorno, nel mondo, muoiono di fame, di aborto, di sevizie o per torture, incidenti stradali (sacrifici al dio Macchina), inquinamento, etc. L'uomo delle ricche città d'Europa e degli Stati Uniti dovrebbe sapere che per produrre la carne di cui egli si ciba vengono disboscati migliaia di ettari di foreste (fonti preziose di sostentamento per gli indigeni e di ossigeno per l'atmosfera) da adibire a culture foraggifere. Chi indossa una costosa pelliccia dovrebbe informarsi su quali atroci sofferenze debbono subire gli animali affinché egli possa soddisfare le proprie egoistiche e superflue esigenze di benessere10 (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#n10). I beneficiari di trapianti è necessario che sappiano come un organo vitale, per essere utilizzabile, debba essere strappato ad un uomo "vivo", il quale viene dunque torturato ed ucciso proprio nel momento in cui andrebbe maggiormente rispettato.
Occorre infine rammentare che in soli due casi all'uomo è consentito uccidere: per legittima difesa o necessità di sopravvivenza e per assolvere al proprio dharma, come nel caso dello kshatriya Arjuna nella Bhagavad-gita11 (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#n11). La carne di oggi non è la stessa di cui si cibava, considerandola sacra, l'Indiano d'America, per il quale la caccia era un'attività sacrificale e necessaria, e nemmeno può essere considerata la stessa di cui si cibavano parcamente le nostre popolazioni contadine di cinquant'anni fa; essa è, per lo più, il cibo del piacere e dell'incoscienza di un Occidente spiritualmente decaduto, ricco e indifferente, che si finge cieco di fronte all'orrore dell'evidenza di un'abbondanza fondata sulla miseria di due terzi del mondo.
Purtroppo una deviata tradizione antropocentrica --contrapposta all'autentica Tradizione teocentrica-- ci ha abituati a fraintendere il nostro retaggio di custodi della vita, e così, invece di soccorrere i più deboli e di favorire la giustizia, abbiamo finito col trasformarci in despoti. Di certo assai più saggio è l'atteggiamento di chi, dal punto di vista relativo dell'individualità, si considera una molecola in un organismo, o una creatura attenta a rispettare le leggi del Creatore, e dal punto di vista esoterico, dell'Essenza, sa di non essere estraneo all'Assoluto12 (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#n12).
D'altra parte bisogna considerare che, paradossalmente, chi si proclama non violento è spesso, in buona o cattiva fede, più violento di chi lo è manifestamente. C'è infatti un fanatismo del vegetarianesimo che può essere tanto deleterio quanto il fanatismo di chi antepone la consuetudine e il piacere di mangiare carne a qualsiasi considerazione13 (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#n13). E c'è una retorica del bene che è forse peggiore del male dichiarato.
È inoltre del tutto inaccettabile il sentimentalismo irrazionale di molti vegetariani che assolutizzano la non-violenza perché, essendosi esclusivamente identificati con gli involucri corporeo e psichico, temono di morire. Essi confondono la violenza con l'uso legittimo della forza, e dimenticano che basta andare nel proprio orto a vangare per sterminare migliaia di esseri viventi. Vita e morte sono dunque due facce della stessa medaglia (la Manifestazione o Creazione) che non sta nelle nostre mani; ma riguardo all'uccidere bisogna attenersi all'indispensabile14 (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#n14).
Oggi persino i cibi più semplici --integrali, biologici e vegetariani-- sono divenuti oggetto di speculazione economica e trasformati in moda. Spesso tale speculazione si cela dietro le parole altisonanti e vuote del "missionario" naturista che predica come supremo valore il raggiungimento di un fragile ed egoistico pseudo-benessere.
Chi vuole convincere e ottenere, direbbe un taoista, non convince e non ottiene; e chi, in nome dello "Spirito", antepone il guscio all'Onnipervadente, assomiglia al cieco che pretende di poter guidare i vedenti. Se ne deduce che il modo migliore di beneficiare se stessi e gli altri con la pratica del vegetarianesimo sia, innanzitutto, quello di viverlo senza astio e senza aspettative nei confronti di chicchessia, come un'espressione spontanea della propria intrinseca sensibilità, o come un utile supporto all'ascesi.
Dovremmo sempre ricordare che amare la Fonte implica amare e comprendere tutto ciò che da questa scaturisce.
Ecco un altro paradosso: amare il "nemico", rispettare ed accettare il diverso da sé, pur senza perdere le proprie caratteristiche distintive. Questa rispettosa accettazione della diversità è ben lontana dai concetti profani di unità, uguaglianza, democrazia, o da utopie quali governo e ordine mondiali, stati uniti del mondo, ecc. Quelli e queste fanno leva su emozioni che non reggono ad un approfondito esame dell'intelligenza.
L'Amore «che move il sole e l'altre stelle» non è, come superficialmente si è portati a credere, un'emozione o un mero sentimento umano (in tal caso sarebbe cosa effimera, incompleta e di poco conto), ma il raggio di Luce che unisce il cuore dell'ente all'incorruttibile Cuore del Sole: il Centro, l'axis mundi, senza la memoria del quale tutto è destinato a perire. Se ci lasceremo guidare dall'Amore, non potremo mai deviare dal retto cammino e la pace (shanti) regnerà in noi. Saper riconoscere la Sua Voce è l'impegno di tutta una vita.

Note

1- Chi sono io? - Nan Yar?, Bhagavan Shri Ramana Maharshi, a c. dello scrivente, Rimini, Il Cerchio, 1995. torna al testo ^ (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#t1)
2- Cuore viene qui scritto con la maiuscola poiché non ci si riferisce all'organo fisiologico, ma, in accordo con la Tradizione sapienziale universale, al Centro dell'Ente, la sede dell'Io ontologico, il Divino. In questo Centro (anahata-cakra) risuona la Voce del Supremo (Shabda-Brahman) ed è quindi esatto parlare di Intelligenza del Cuore. Esso viene raffigurato graficamente da un esagramma (Sigillo di Salomone), poiché qui si incontrano e si fondono il Brahman e l'Atman, Shiva e Shakti. torna al testo ^ (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#t2)
3- Sattva, rajas e tamas sono i tre guna, ovverosia le tre qualità fondamentali per mezzo delle quali, secondo il darshana Vedanta (utilizzante la cosmogonia Samkhya), si manifesta l'Uno, il Principio Primo (Ishvara, Brahman saguna, il Dio con attributi). I tre guna corrispondono anche ai tre mondi, corpi o stati dell'Essere: causale (prajna), sottile (taijasa), grossolano (vishva). Per riassumere: nutrendosi con cibi sattvici, si favorisce il passaggio della coscienza dal manas grossolano a quello sottile, sino al risveglio della stessa nel corpo causale, dove, essendosi tutte le facoltà umane raccolte in un silenzio adorante, si può più facilmente essere toccati dalla Grazia del Trascendente. È ovvio che il cibo ed altre pratiche ascetiche non possono condizionare in modo assoluto l'intervento della Grazia (da alcune scuole shivaite detta «discesa di Potenza»), né, per dirla in altro modo, condurre di per sé alla Realizzazione; e tuttavia esse appartengono a quel sacrum-facere, o a quel "bussare" evangelico che dà valore alla vita dell'uomo. torna al testo ^ (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#t3)
4- «Per essere vegetariani bisogna credere anzitutto in certi valori etici e metafisici, piuttosto estranei a questa cultura, e adeguarvi una disciplina igienica, uno stile personale di vita. [...] Il vegetarianesimo familiare è un'incrinatura sensibile dell'uniformità sociale, una piccola porta chiusa al male, in questa universale condanna a essere tutti uguali a servirlo» (da Giovanni Marinangeli, Guido Ceronetti il veggente di Cetona, Isola del Piano 1997, Fondazione Alce Nero, p. 147). torna al testo ^ (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#t4)
5- Non sarà superfluo sottolineare che gli organi vitali per essere utilizzati debbono essere espiantati ad uomini vivi, cioè ad uomini in cui il cuore batta e il sangue circoli. Con l'intento di superare questo "cavillo", certe lobby medico-politiche premono perché venga approvata una definizione di morte ad usum delphini, come se la morte fosse un concetto da definire e non una realtà. Riguardo alla cosidetta "morte cerebrale" irreversibile, il Dr. David W. Evans, scienziato di chiara fama, in un testo presentato al Comitato ristretto della Commissione Affari Sociali del Parlamento italiano, sostiene: «[...] non esistono prove o serie di prove che possano stabilire con il necessario grado di certezza che il cervello sia veramente morto in un qualsiasi momento prima della cessazione definitiva della circolazione corporea [...]. Il concetto che la morte del cervello si possa stabilire prima dell'arresto cardiaco definitivo non ha validità scientifica». Nonostante il parere contrario di emenineti scienziati, due «Testi unificati», detti del «silenzio-assenso» e della «privatizzazione e import-export» stanno per essere sottoposti al voto del Senato. Se verranno approvati, l'inesistente "morte cerebrale" assumerà veste "legale" e chiunque non dissentirà anticipatamente diverrà un potenziale donatore, che lo voglia o meno. Gli uomini-fantasmi del Kali-yuga avranno così fatto un ulteriore passo in avanti verso la barbarie totale. torna al testo ^ (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#t5)
6- Dee Brown, Seppellite il mio cuore a Wounded Knee, pp. 22-23, Oscar Mondadori 1985. La storia recente rigurgita di violenze e genocidi; nell'acefala opinione pubblica (che secondo molti autori è pilotata da un'oligarchia occulta) alcuni, però, sono orripilanti --quello nazista--, altri meno: quello stalinista, quello cinese in Tibet, quello americano perpetrato sui popoli nativi, quello russo in Afghanistan, per non nominarne che pochi. Cfr. Yves Ternon, Lo Stato criminale. I genocidi del XX secolo, Corbaccio 1997. torna al testo ^ (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#t6)
7- Scrive Guenther, cit. in La Tradizione Tantrica di A.Bharati, Ubaldini ed., Roma 1977: «Di solito, shunya si traduce 'vacuità, vuoto'. Ma molte ragioni si oppongono a questa traduzione. 'Vuoto' ha, per noi, un sapore concettuale di cavità, qualcosa di prevalentemente negativo. Ma shunya significa esattamente il contrario, lo si potrebbe soltanto descrivere come né suscettibile di ulteriore empimento né suscettibile di diminuzione [...]. È dunque un plenum». torna al testo ^ (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#t7)
8- Si può ipotizzare che non vi fossero vere e proprie differenze tra l'insegnamento del Buddha e il pensiero delle Upanishad, ma sfumature prospettiche sull'Assoluto. Nel primo il Trascendente è Shunya, il Vuoto in cui svanisce la transitorietà degli aggregati e delle idee-cose; nel secondo, pur essendo ammessa la relativa realtà della Manifestazione (Maya) e accettato il "vuoto" come momento dialettico sulla via dell'ascesi, l'Assoluto è concepito quale Intelligenza, Pienezza e Bene infiniti, contemporaneamente immanenti e trascendenti. Il Buddhismo --sia realistico che idealistico-- sviluppatosi in seguito viene reputato dall'Hinduismo tradizionale: «untenable from every point of view » (Brahma Sutra II.ii.33, a c. di Swami Gambhirananda, ed. Advaita Ashrama, Calcutta 1993); e inoltre, avendo esso rifiutato l'ordine sociale tradizionale, lo si considera alla stregua di una deviazione. Ciò non impedisce che nel Buddha si sia riconosciuta la nona incarnazione (Avatara) di Vishnu. Indipendentemente dalla tradizione riguardante le dieci incarnazioni di Vishnu sulla terra, anche Gesù è per gli Hindu un Avatara : discesa del Divino svincolata dal karma. torna al testo ^ (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#t8)
9- L'episodio viene riportato nei volumi: Guru Baba Nanak - il profeta della luna piena di Baba Bedi (Cremona, La Nuova Via, 1972) e Guru Nanak e il Sikhismo di Stefano Piano (Fossano, Esperienze, 1971). Le variazioni da una versione all'altra sono minime. torna al testo ^ (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#t9)
10- Riguardo alla questione dei diritti degli animali, desidero consigliare la lettura di Etica e diritti degli animali di Luisella Battaglia (Bari, Laterza, 1997) e, di Piero Fenili, una notevole recensione allo stesso volume comparsa in «Politica romana», n. 5/1998-1999 (Quaderni dell'Associazione di Studi Tradizionali "Senatus", Messina). torna al testo ^ (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#t10)
11- Kshatriya è la seconda casta (varna) in ordine d'importanza dopo quella dei Brahmana ; seguono i Vaishya e gli Shudra. Alla seconda casta appartengono i guerrieri, i principi e i re il cui compito consiste nel custodire l'ordine sociale e preservare l'integrità della Tradizione; sulla base di ciò si capisce perché Krishna incitasse Arjuna a combattere. Il cibo dev'essere commensurato alle attività che un uomo svolge e alle finalità che il suo svadharma gli impone. È dunque naturale che vi sia per ogni casta un cibo adatto; ma anche all'interno di ogni casta --in particolare delle prime tre-- il cibo varia a secondo dei momenti coscienziali o stadi di vita, detti ashrama , in cui l'individuo si trova: studente, capofamiglia, anacoreta, rinunciante totale. torna al testo ^ (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#t11)
12- Riguardo al punto di vista esoterico, non sarà vano ricordare che chi lo abbia realizzato non lo potrà mai superficialmente e indiscriminatamente divulgare. E ciò nemmeno oggi, nonostante la tanto sbandierata democrazia. I presunti maestri che, in questa seconda metà di secolo, si sono prodigati e si prodigano per rendere i Misteri metafisici accessibili a tutti, diffondono in realtà solo confusione. torna al testo ^ (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#t12)
13- Personalmente non condivido pienamente uno dei motti dell'A.V.I.: «Sette milioni di vegetariani»; lo considero espressione di una sorta di violenza: volere che tutti siano come noi. Inoltre, trovo estremamente contradditorio e crudele che molti vegetariani "ufficiali" difendano a spada tratta --e ovviamente con tutte le ragoni-- i diritti degli animali e non quelli dei bambini che, a migliaia ogni giorno nel mondo, vengono uccisi con l'aborto. Le forze oscure, il cui scopo principale consiste nel defraudare l'uomo della sua precipua facoltà di riflettere in termini spirituali, sono abilissime nello sfruttare i buoni sentimenti che non siano orientati e sostenuti dall'Intelletto. torna al testo ^ (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#t13)
14- Particolarmente calzanti, al riguardo, ci sembrano alcuni versi del poeta Juan Ramón Jiménez, tratti dalla poesia Nocturno:
«Che facciamo ogni giorno
se non uccidere? Ogni gesto
nostro non è un'uccisione? La nostra vita
non è mettere bare
nei forellini degli istanti?
Che cimitero è il tuo, vita mia! [...]
Morire è solo chiudersi
come un fiore nella notte,
ritrovare il profumo della vita,
essere intero, non sparso,
essere solo uno per sempre»
(da I canti di Coral Gables, Parma, Guanda, 1974, pp. 83, 85). torna al testo ^ (http://www.estovest.net/ecosofia/vegetarianesimo.html#t14)

francodisassoni
29-07-06, 23:04
Saluti a tutti!
Ho votato per la seconda opzione.
In effetti il mangiare la carne sottopone l'uomo alla possibilità di influenze psichiche di carattere nocivo, ma solo se la carne è mangiata cruda o quantomeno contenete ancora il sangue che è per l'appunto portatore di influenze psichiche.Per questo nell'Islam è vietato mangiare carne cruda ed ogni animale quando viene ucciso deve essere dissanguato,viene cioè ucciso ritualmente.Il divieto del consumo di carne suina è dovuto non solo ad un mutamento di considerazioni cicliche, ma fu anche una previsione dei tempi attuali.
Concordo che il mangiare carne sottopone l'uomo alle influenze psichiche dell'animale stesso.
In tempo di guerra devi mangiare il leone, se sei operaio devi mangiare il bue o il maiale ma se sei un essere pensante, nessun animale ti potrà aiutare.
Non sono d accordo sul detto che sia il sangue a veicolare lo spirito dell'animale ( o meglio non solo).
Non ho capito il divieto del consumo di carne suina.

i miei saluti

francodisassoni
29-07-06, 23:06
il post 86 è molto interessante e sembra privilegiare l'esistenza senza carne completamente e questo non può che darmi grande piacere.

Genyo
30-07-06, 06:28
ottima risposta genyo.
Dove potrei trovare informazioni più dettagliate?

Ciao, non avevo visto questa richiesta, così al volo ti dico che l'Associazione Igienista Italiana con sede a Genova, ha tradotto e pubblicato quasi tutti gli studi sul cibo del dottor Herbert Shelton, un vero pioniere nel ramo che ti presenta la versione igienista del nutrirsi, quindi basata prevalentemente su cibi crudi e rigorosamente vegetariani o vegani.

Altre tradizioni alimentari sono quella naturista, macrobiotica, vegetariana, vegana, taoista...

stuart mill
30-07-06, 08:50
Ciao, non avevo visto questa richiesta, così al volo ti dico che l'Associazione Igienista Italiana con sede a Genova, ha tradotto e pubblicato quasi tutti gli studi sul cibo del dottor Herbert Shelton, un vero pioniere nel ramo che ti presenta la versione igienista del nutrirsi, quindi basata prevalentemente su cibi crudi e rigorosamente vegetariani o vegani.

Altre tradizioni alimentari sono quella naturista, macrobiotica, vegetariana, vegana, taoista...

ok, ciao grazie

francodisassoni
30-07-06, 20:53
per pari condizioni, non si potrebbe postare anche materiale favorevole all'uccisione di animali?
Io non ne ho ma sarei curioso di leggere anche cose che contrastano con le mie idee.

stuart mill
30-07-06, 21:11
per pari condizioni, non si potrebbe postare anche materiale favorevole all'uccisione di animali?
Io non ne ho ma sarei curioso di leggere anche cose che contrastano con le mie idee.

basta andare sul sito dei cacciatori... certamente lo troverà su google

francodisassoni
31-07-06, 15:52
basta andare sul sito dei cacciatori... certamente lo troverà su google
Conosco bene i cacciatori, basano la difesa del loro divertimento dicendo che così è sempre stato e sono custodi di antiche tradizioni.
Voglia di studiare anche altre cose e migliorarsi, non se ne parla nemmeno. Dicono che il passato è bello e il futuro fa schifo, il presente conviene viverlo nel modo migliore senza crearsi troppi problemi.
Bisognerebbe chiederlo a medici, pediatri, dietisti, ma guardando in giro, a perdita d'occhio, in queste campagne, non ne vedo!

stuart mill
31-07-06, 16:40
Conosco bene i cacciatori, basano la difesa del loro divertimento dicendo che così è sempre stato e sono custodi di antiche tradizioni.
Voglia di studiare anche altre cose e migliorarsi, non se ne parla nemmeno. Dicono che il passato è bello e il futuro fa schifo, il presente conviene viverlo nel modo migliore senza crearsi troppi problemi.
Bisognerebbe chiederlo a medici, pediatri, dietisti, ma guardando in giro, a perdita d'occhio, in queste campagne, non ne vedo!

mah, non saprei... che il futuro non sia roseo, concordo, che loro rappresentino la tradizione, invece, mi fa sorgere più di un dubbio...

francodisassoni
31-07-06, 21:16
che il futuro sia o no roseo, dipende anche da lei!

stuart mill
31-07-06, 21:23
che il futuro sia o no roseo, dipende anche da lei!

certo, anche, ma non solo.

francodisassoni
31-07-06, 21:25
ma noi non possiamo fare quello che devono fare gli altri.

stuart mill
31-07-06, 23:23
ma noi non possiamo fare quello che devono fare gli altri.

appunto: siamo (mi ci metto pure io) 4-5 contro 6 miliardi...
eppoi, prima di poter agire bisognerebbe avere raggiunto uno stato superiore: non so voi tutti, ma io non l'ho raggiunto, perciò come tutti i mortali, non conosco lw conseguenze delle mie azioni, se non dopo che sono avvenute, e nemmeno sempre e solo per poche di esse.
Perciò il massimo che potrei fare, è operare opiccoli cambiamenti (tipo che ne so, a uno che si sta per suicidare, far leggere la bhagavad gità), a livello interpersonale, certo non a livello globale

francodisassoni
01-08-06, 10:03
non concordo sul fatto che siamo in pochi.
Siamo è vero in minoranza ma in queste cose, il numero conta poco, non si vota e quindi vincono le persone con le idee migliori.

Vurdak
10-08-06, 10:57
Non so se l'ho già detto, ma, conosciendo dei vegetariani, in loro sono frequenti problemi di salute, quali mancanze di ferro, ecc.
Tipici sintomi di chi carne non la mangia mai. In particolare una persona a me vicina, dopo anni di vegetarianesimo, ora rigetta la carne, ed ai suoi problemi deve ovviare con pastiglie...

francodisassoni
10-08-06, 11:36
Non so se l'ho già detto, ma, conosciendo dei vegetariani, in loro sono frequenti problemi di salute, quali mancanze di ferro, ecc.
Tipici sintomi di chi carne non la mangia mai. In particolare una persona a me vicina, dopo anni di vegetarianesimo, ora rigetta la carne, ed ai suoi problemi deve ovviare con pastiglie...
Accidenti esistono ancora questi pregiudizi?
Mai sentito parlare della "trasmutazione"?
Se vogliamo parlare di cose concrete, ho giusto fatto la conoscenza di 6 vegetariani che non hanno MAI mangiato la carne, vivono sani e senza problemi, per fortuna non si sono mai ammalati di malattie gravi o croniche e quindi non si sono mai curati con farmaci o vaccinazioni allopatiche.
Ne conosco una dozzina che prendono le fiale di ferro pur mangiando carne di cavallo 2 volte al giorno.

Vurdak
10-08-06, 12:47
Accidenti esistono ancora questi pregiudizi?
Mai sentito parlare della "trasmutazione"?
Se vogliamo parlare di cose concrete, ho giusto fatto la conoscenza di 6 vegetariani che non hanno MAI mangiato la carne, vivono sani e senza problemi, per fortuna non si sono mai ammalati di malattie gravi o croniche e quindi non si sono mai curati con farmaci o vaccinazioni allopatiche.
Ne conosco una dozzina che prendono le fiale di ferro pur mangiando carne di cavallo 2 volte al giorno.

Aspetta. Io ti parlo perchè c'ho una persona davanti agli occhi che deve prendere le pastiglie di ferro perchè non mangia carne. E lo dice il medico. Punto.
non è un pregiudizio.

stuart mill
10-08-06, 20:28
aspetta: sei sicuro che sia vegetariano e non vegano? i vegetariani (ma poi che vegetariani? ci sono quelli alla hare k. ne carne ne pesce ne uova, quelli che non mangiano solo la carne, quelli che evitano solo le carni rosse etc) problemi non ne hanno, se non , quelli integrali, che devono prendere gli omega3 del pesce con degli integratori.
Dal punto di vista tradizionale, l'alimentazione migliore, parrebbe essere quella che evita almeno la carne, specie quella rossa, ma in certi riti serve il vegetarianesimo o il digiuno (ovviamente temporanei!)

francodisassoni
10-08-06, 20:56
Aspetta. Io ti parlo perchè c'ho una persona davanti agli occhi che deve prendere le pastiglie di ferro perchè non mangia carne. E lo dice il medico. Punto.
non è un pregiudizio.
Mi dispiace veramente per la persona a lei conosciuta che soffre per non voler mangiare la carne.
Se potesse mangiare la carne, il suo malessere non cesserebbe.
Se ha bisogno della pastiglia, i casi sono 2.
1 stà sbagliando dieta, modo di vivere non armonico, usa sostanze dannose al corpo (caffè, zucchero, sale, conservanti, coloranti, farmaci,ecc.) in dose eccessiva
2 stà sbagliando la scelta del medico.

francodisassoni
10-08-06, 21:02
aspetta: sei sicuro che sia vegetariano e non vegano? i vegetariani (ma poi che vegetariani? ci sono quelli alla hare k. ne carne ne pesce ne uova, quelli che non mangiano solo la carne, quelli che evitano solo le carni rosse etc) problemi non ne hanno, se non , quelli integrali, che devono prendere gli omega3 del pesce con degli integratori.
Dal punto di vista tradizionale, l'alimentazione migliore, parrebbe essere quella che evita almeno la carne, specie quella rossa, ma in certi riti serve il vegetarianesimo o il digiuno (ovviamente temporanei!)
Perchè ci complichiamo la vita così, io non mangio carne bianca e rossa, pesce, latte, formaggio,uova,caffè, tè, alcol,tabacco, ma vi assicuro che stò benissimo.
E non è un caso solitario, conosco persone che fanno la mia stessa dieta pur lavorando duramente ( non come me che non lavoro più di 11 ore al giorno (in campagna)

testadiprazzo
10-08-06, 21:29
Perchè ci complichiamo la vita così, io non mangio carne bianca e rossa, pesce, latte, formaggio,uova,caffè, tè, alcol,tabacco, ma vi assicuro che stò benissimo.
E non è un caso solitario, conosco persone che fanno la mia stessa dieta pur lavorando duramente ( non come me che non lavoro più di 11 ore al giorno (in campagna)

Non metti nessun prodotto animale nella dieta?
Se si..è una dieta mutilata..perchè bisogna assumere prodotti minerali..vegetali e animali..che rappresentano i tre regni della natura..e il non farlo..porterà a vivere in modo difficoloso..come un'auto a cui manca uno o due pistoni..
Se sei giovane..l'organismo è talmente plastico da resistere a tutto..ma con l'età..sarebbe meglio introdurre qualcosa del regno animale..e l'uovo..è il prodotto migliore..il più completo..il più luminoso ..un seme animale..quindi non si uccide nulla..come se mangiassimo carne o pesce..prodotti obiettivamente molto tossici..ma anche potenti..in chi cerca la forza fisica e meno la forza interiore..

francodisassoni
10-08-06, 22:14
Non metti nessun prodotto animale nella dieta?
Se si..è una dieta mutilata..perchè bisogna assumere prodotti minerali..vegetali e animali..che rappresentano i tre regni della natura..e il non farlo..porterà a vivere in modo difficoloso..come un'auto a cui manca uno o due pistoni..
Se sei giovane..l'organismo è talmente plastico da resistere a tutto..ma con l'età..sarebbe meglio introdurre qualcosa del regno animale..e l'uovo..è il prodotto migliore..il più completo..il più luminoso ..un seme animale..quindi non si uccide nulla..come se mangiassimo carne o pesce..prodotti obiettivamente molto tossici..ma anche potenti..in chi cerca la forza fisica e meno la forza interiore..
Davvero grazie del consiglio che sento tranquillo e disinteressato.
Per ora stò bene così e non me la sento di cambiare.
Devo dire che all'inizio ho fatto un pò di fatica ad allontanarmi da alcuni alimenti ad esempio col caffè ho provato e riprovato parecchie volte, quando sono stato lontano dal caffè per più di un anno, non ne ho più sentito la necessità e non ho notato nessun calo di energia.
Non sono giovane (ho passato la cinquantina) lavoro quasi tutto l'anno e sono vegetariano da 20.
20 anni fa ho eliminato la carne e poi tutti gli anni cercavo di eliminare qualche alimento che ritenevo non idoneo al mio organismo e alla mia "anima"
In questi 20 anni ho avuto molto meno problemi che nei 30 precedenti, sia di salute fisica che mentale.
Non cerco di fare diventare vegetariano nessuno perchè ritengo sia una scelta personale che arriva per qualcuno prima per qualcuno dopo per altri mai e ogni esigenza credo debba essere rispettata, un mio consiglio potrebbe essere quello di non fare le cose troppo in fretta, il corpo si deve abituare gradatamente al nuovo regime e anche la mente.

Antiokos
12-08-06, 12:09
Non saprei se essere vegetariano sia utile "spiritualmente", credo che esserlo in maniera radicale non sia utile "fisicamente", non mangiare mai carne è dannoso, io dò ascolto ai miei ritmi biologici, ci sono dei periodi che mangio solo frutta e verdura e ovviamente carboidrati e mangio poca o non mangio per niente carne, altri in cui ne mangio, in linea generale, mi viene naturale non mangiare più tanta carne come un tempo, la carne nella mia dieta è assunta in maniera equilibrata, penso che mangiare troppa carne intossichi le energie, in fondo la carne è un "cadavere" (spero di non aver disgustato nessuno... :-0008n), se vogliamo anche le verdure e la frutta sono "cadaveri" di piante, ma ovviamente è una cosa un tantino diversa, e non perchè le piante siano inferiori agli animali, sono pur sempre vive e parte del tutto, e poi è risaputo che se parli alle piante e le coccoli crestono più in fretta! :D, altro chè! i cristiani fino a qualche tempo fa e in parte anche ora pensano che gli animali non abbiano un'anima menchemeno le piante...

stuart mill
12-08-06, 18:48
la questione è veramente controversa: da un lato certe correnti dicono vegetarianesimo si, ma (ad esempio eliminare solo la carne rossa, o tutta la carne), da un altro altri dicono ne carne ne pesce (e alcuni, ne uova). Da un altro ancora, chi dice che non serve...
Nell'ermetismo in generale il principio è, che non bisogna assumere essenze che non si è dominate già in se. Castaneda diceva se non erro, che andava limitata la carne rossa ovviamente ne l'uno ne l'altro, per motivi umanitare e animalisti, poi ci sono quelli che invece, come gli hare Krishna, sono integralmente vegetariani, per non uccidere animali (!)
boh... forse ha ragione Antiokos, che andrebbero seguiti i propri ritmi, cosa che faccio anch'io di solito, tenendo presente che diventare vegetariani(in tutto o in parte), in una famiglia di carnivori sarebbe in ogni caso difficile

francodisassoni
12-08-06, 22:51
Bene che la questione sia controversa, in questo modo non abbiamo un'idea dominante e quindi dobbiamo decidere di testa nostra.
Anch'io sono convinto che si mangia quello che si digerisce (fisicamente e spiritualmente) e quindi la questione dieta è strettamente personale.
Ma è anche in continua evoluzione, quello che andava bene ieri, non è detto che vada bene anche domani.

francodisassoni
12-08-06, 22:54
Sarebbe un bell'argomento l'anima.
Ne sò poco ma penso che l'anima degli umani, sia molto più complessa e articolata di quella primitiva degli animali e ancora più arcaica delle piante e minerali.

testadiprazzo
12-08-06, 23:22
E' molti anni che studio l'alimentazione..e sono arrivato a certe conclusioni...
L'alimentazione ..come tutte le cose..è sottoposta ai tre guna..può essere cioè..satvica..rajasica..tamasica..e l'appartenere ad un guna o l'altro..deriva non solo dalla carne..ma anche dalle tecniche di cottura..
Ma oltre ai guna..per essere normale..cioè ordinata..conforme alle leggi cosmiche..deve contenere i 5 elementi..in proporzione variabile rispetto al clima e alle nostre necessità fisiche..Non mi dilungo sui particolari ..che dirò se a qualcuno interessa..
Ma dal momento che l'argomento era la carne si o la carne no..e sapendo che la carne ha la proprietà di veicolare molto calore..ecco che il suo uso..è necessario in caso di freddo eccessivo..in Tibet sono carnivori..perchè fa molto freddo..in India invece è possibile essere vegetariani perchè fa caldo..Ma..caldo o freddo..dopo molti anni di ricerca..sono arrivato alla conclusione che vivere senza prodotti animali..è come vedere un film in bianco e nero..cioè..si può vivere..ma male..manca calore e luminosità..che poi è la gioia di vivere..Naturalmente non è necessario uccidere nulla..perchè il prodotto animale più completo..è l'uovo..e fare una dieta vegetariana con qualche uovo..è il massimo per la salute spirituale..e anche fisica..
Naturalmente poi l'alimentazione è una cosa complessa..soprattutto se si vuol cambiare..e se non si sanno le proprietà cosmiche dei cibi..cioè gli elementi che veicolano..correremo dei guai..e gli elementi cosmici non sono gli elementi naturali..tipo vitamine ..grassi etc..ma sono acqua..terra..fuoco..aria ed etere...che..se manca una vitamina non succede niente o poco..ma se manca un elemento cosmico..siamo spacciati..

stuart mill
13-08-06, 08:54
Sarebbe un bell'argomento l'anima.
Ne sò poco ma penso che l'anima degli umani, sia molto più complessa e articolata di quella primitiva degli animali e ancora più arcaica delle piante e minerali.

beh, allora puoi aprire un altro thread sull'anima.
Qui è meglio di no, per non far confusione

francodisassoni
13-08-06, 14:26
E' molti anni che studio l'alimentazione..e sono arrivato a certe conclusioni...
L'alimentazione ..come tutte le cose..è sottoposta ai tre guna..può essere cioè..satvica..rajasica..tamasica..e l'appartenere ad un guna o l'altro..deriva non solo dalla carne..ma anche dalle tecniche di cottura..
Ma oltre ai guna..per essere normale..cioè ordinata..conforme alle leggi cosmiche..deve contenere i 5 elementi..in proporzione variabile rispetto al clima e alle nostre necessità fisiche..Non mi dilungo sui particolari ..che dirò se a qualcuno interessa..
Ma dal momento che l'argomento era la carne si o la carne no..e sapendo che la carne ha la proprietà di veicolare molto calore..ecco che il suo uso..è necessario in caso di freddo eccessivo..in Tibet sono carnivori..perchè fa molto freddo..in India invece è possibile essere vegetariani perchè fa caldo..Ma..caldo o freddo..dopo molti anni di ricerca..sono arrivato alla conclusione che vivere senza prodotti animali..è come vedere un film in bianco e nero..cioè..si può vivere..ma male..manca calore e luminosità..che poi è la gioia di vivere..Naturalmente non è necessario uccidere nulla..perchè il prodotto animale più completo..è l'uovo..e fare una dieta vegetariana con qualche uovo..è il massimo per la salute spirituale..e anche fisica..
Naturalmente poi l'alimentazione è una cosa complessa..soprattutto se si vuol cambiare..e se non si sanno le proprietà cosmiche dei cibi..cioè gli elementi che veicolano..correremo dei guai..e gli elementi cosmici non sono gli elementi naturali..tipo vitamine ..grassi etc..ma sono acqua..terra..fuoco..aria ed etere...che..se manca una vitamina non succede niente o poco..ma se manca un elemento cosmico..siamo spacciati..
La dieta strutturata in base al clima e alle nostre esigenze fisiche.
Questa frase mi ha fatto sorgere una riflessione; per il nostro clima, ritengo la carne inutile in quanto il sole è sempre presente tutto l'anno, l'importante è prenderlo almeno qualche ora al giorno, alcuni alimenti eccitanti, fanno lavorare di più e questo è indubbio, però il problema della società occidentale, non è il lavoro ma la riflessione e per questo, la carne non serve.
Il calore interno, una cosa difficile e interessante, conosco poco del nostro calore ma penso che siamo arrivati al punto di non aver bisogno del calore animale e forse dovremmo limitare anche quello solare, non riesco a spiegarmi ma sento che dobbiamo in qualche modo arrangiarci da soli a costruirci il nostro futuro e la nostra vita spirituale.

francodisassoni
19-08-06, 22:08
beh, allora puoi aprire un altro thread sull'anima.
Qui è meglio di no, per non far confusione
non sono in grado di aprire un forum e nemmeno di capire che cosè l'anima.Sarei interessato a sentire cosa c'è su internet su questo argomento ma ho trovato solo cose incomprensibili (per me), sui forum invece, qualcosa riesco a capire ( e si può anche chiedere) fintanto che ci scrivono persone cortesi come tutti voi.

Vurdak
19-08-06, 23:32
Ho ricevuto una risposta fantastica alla domanda "Perchè sei vegetariano?"
"Non ho un motivo. E' una scelta, ed un bisogno."

stuart mill
20-08-06, 17:27
non sono in grado di aprire un forum e nemmeno di capire che cosè l'anima.Sarei interessato a sentire cosa c'è su internet su questo argomento ma ho trovato solo cose incomprensibili (per me), sui forum invece, qualcosa riesco a capire ( e si può anche chiedere) fintanto che ci scrivono persone cortesi come tutti voi.

vada sulla pagina iniziale del forum orientale, e clicchi su nuovo tema, in alto a sinistra; metta un titolo (es l'anima) e scriva il messaggio, dopodiche si compoprti come fosse un normale messaggio da inviare

francodisassoni
20-08-06, 21:47
vada sulla pagina iniziale del forum orientale, e clicchi su nuovo tema, in alto a sinistra; metta un titolo (es l'anima) e scriva il messaggio, dopodiche si compoprti come fosse un normale messaggio da inviare
Grazie della spiegazione ma come le ho detto, è inutile che apra un forum se non ho niente da dire sull'argomento anima che mi sembra però estremamente interessante.

francodisassoni
20-08-06, 21:50
Ho ricevuto una risposta fantastica alla domanda "Perchè sei vegetariano?"
"Non ho un motivo. E' una scelta, ed un bisogno."
Mi scusi ma la risposta non mi sembra affatto fantastica.
Essere inconsapevoli delle proprie scelte, è il male peggiore.
Meglio chi sbaglia in buona fede di colui che fa una cosa giusta "a caso"

Vurdak
20-08-06, 22:01
Mi scusi ma la risposta non mi sembra affatto fantastica.
Essere inconsapevoli delle proprie scelte, è il male peggiore.
Meglio chi sbaglia in buona fede di colui che fa una cosa giusta "a caso"

Strano a dirsi, ma l'ho trovata più consapevole di quelli che dicono di essere vegetariani perchè glielo dice la gità.

stuart mill
20-08-06, 22:49
Strano a dirsi, ma l'ho trovata più consapevole di quelli che dicono di essere vegetariani perchè glielo dice la gità.
ovviamente poi tu (o li hare k.) quando hai tempo, ci indicherai dov'è che Krishna parla di vegetarianesimo: nella gità non ce ne traccia, se non un verso, che viene interpretato pro domo propria :) ;)
quando ho tempo lo posto, grosso modo dice: chiunque mi offra con devozione, una foglia o un frutto, io lo accetterò: da qui, gli hare dicono che se la carne fosse lecita, avrebbe detto anche la carne. Ma allora, se è per questo, non parla nemmeno del latte (mica è la lista della spesa)... e poi, condanna il peroncino, mentre gli hare lo usano...

Vurdak
21-08-06, 15:33
Era un modo di dire, stuart.

francodisassoni
21-08-06, 15:41
a mio parere i testi sacri indiani andavano bene per le popolazioni di allora e la bibbia altrettanto.
Oggi, partendo dalle antiche scritture, dobbiamo elaborare un nuovo modo di pensare e agire in armonia con i tempi nei quali viviamo.

stuart mill
21-08-06, 19:24
Era un modo di dire, stuart.

si, ok, ma facevo notare che nella gità, il vegetarianesimo animalista non compare: poi secondo Krishna, il saggio per meditare deve sedersi su una pelle di tigre!

stuart mill
21-08-06, 19:27
a mio parere i testi sacri indiani andavano bene per le popolazioni di allora e la bibbia altrettanto.
Oggi, partendo dalle antiche scritture, dobbiamo elaborare un nuovo modo di pensare e agire in armonia con i tempi nei quali viviamo.


:eek::eek::eek:
cioè secondo te noi dovremmo inventare una nuova religione, così, zac! essa per essere autentica deve essere creata da un realizzata, che spesso si fa accettare come inviato-profeta-figlio di Dio. Lo può fare perchè ha raggiunto la conoscenza libera da illusione. Chi lo fa senza essere degno, viene definito mayavadi, grossomodo, vittima/spargitore dell'illusione

testadiprazzo
22-08-06, 00:12
a mio parere i testi sacri indiani andavano bene per le popolazioni di allora e la bibbia altrettanto.
Oggi, partendo dalle antiche scritture, dobbiamo elaborare un nuovo modo di pensare e agire in armonia con i tempi nei quali viviamo.

Già..partendo da una nuova interpretazione delle scritture..che significa renderle attuali..
Un'operazione del genere è già stata fatta..indovina da chi?:D
Naturalmente chi vuole regole e morali..avrà bisogno non di esoterismo..ma di exoterismo..e quello non si trova in un Ordine Iniziatico..che appare sempre prima sul piano della manifestazione..che non di leggi e leggine..
Per quelle..bisognerà aspettare qualche anno..ancora..ma..per chi crede che la Consapevolezza sia l'unica virtù..e l'inconsapevolezza l'unico peccato..ecco..una religione così..esiste già..

francodisassoni
22-08-06, 10:18
:eek::eek::eek:
cioè secondo te noi dovremmo inventare una nuova religione, così, zac! essa per essere autentica deve essere creata da un realizzata, che spesso si fa accettare come inviato-profeta-figlio di Dio. Lo può fare perchè ha raggiunto la conoscenza libera da illusione. Chi lo fa senza essere degno, viene definito mayavadi, grossomodo, vittima/spargitore dell'illusione
Non inventare ma elaborare,progredire, attualizzare.
Concordo il giudizio negativo sugli spargitori di illusioni, sono anche i miei "nemici"

francodisassoni
22-08-06, 10:20
Già..partendo da una nuova interpretazione delle scritture..che significa renderle attuali..
Un'operazione del genere è già stata fatta..indovina da chi?:D
Naturalmente chi vuole regole e morali..avrà bisogno non di esoterismo..ma di exoterismo..e quello non si trova in un Ordine Iniziatico..che appare sempre prima sul piano della manifestazione..che non di leggi e leggine..
Per quelle..bisognerà aspettare qualche anno..ancora..ma..per chi crede che la Consapevolezza sia l'unica virtù..e l'inconsapevolezza l'unico peccato..ecco..una religione così..esiste già..

Ci sarà senz'altro ma a noi tocca dare il nostro contributo, studiare, capire, spiegare e ancora studiare.

stuart mill
22-08-06, 10:42
Concordo il giudizio negativo sugli spargitori di illusioni, sono anche i miei "nemici"

ok, ma quesllo di sotto:


Non inventare ma elaborare,progredire, attualizzare.

contraddice quello di sopra: uno spargitore di illusioni, è per esempio, lutero, che aggiustò, su basi 'razionali' una religione, facendo danni immani.
Per aggiustare un exoterismo (la religione) bisogna prima essere giunti a dominare l'esoterismo, cioè ad avere ottenuto almeno l'opera al rosso, se non la quarta fase, la cosidetta turya, altrimenti sarebbe come un cieco che guida altri ciechi

testadiprazzo
22-08-06, 16:26
Ci sarà senz'altro ma a noi tocca dare il nostro contributo, studiare, capire, spiegare e ancora studiare.

Il contributo più importante..è capire l'Essere dentro di noi..oltre al corpo ..i pensieri..e le emozioni..e questo Essere..è il vero Centro di Gravità Permanente...e attorno a Lui..tutto si struttura....anche i nostri studi..

francodisassoni
22-08-06, 21:28
ok, ma quesllo di sotto:



contraddice quello di sopra: uno spargitore di illusioni, è per esempio, lutero, che aggiustò, su basi 'razionali' una religione, facendo danni immani.
Per aggiustare un exoterismo (la religione) bisogna prima essere giunti a dominare l'esoterismo, cioè ad avere ottenuto almeno l'opera al rosso, se non la quarta fase, la cosidetta turya, altrimenti sarebbe come un cieco che guida altri ciechi
Non saprei dire se la chiesa di lutero sia peggio di quella del papa,
Il vedente che guida i ciechi, insegna ai cechi a vedere in quanto anche lui una volta era cieco.

francodisassoni
22-08-06, 21:32
Il contributo più importante..è capire l'Essere dentro di noi..oltre al corpo ..i pensieri..e le emozioni..e questo Essere..è il vero Centro di Gravità Permanente...e attorno a Lui..tutto si struttura....anche i nostri studi..
certamente!
partiamo da una posizione modesta, ci interroghiamo, valutiamo le posizioni degli altri e cerchiamo in tutte le direzioni.
Dentro di noi c'è il tutto ma c'è anche fuori.

stuart mill
23-08-06, 11:48
vede, quella di lutero era peggio del papa( mi duole dirlo, essendo poco amante della chiesa) perchè oltre a creare una religione senza basi Tradizionali, e senza quindi valenza nemmeno exoterica, per un motivo estremamente sovversivo: ognuno era un pastore, quindi l'interpretazione della Bibbia dell'ultimo dei pazzi invasati, valeva quanto quella del più illuminato. Ovvio che così si apriva la strada alla sovversione e al fanatismo, dato che creava una mobilitazione popolare impegnata a farsi e promotore del cristianesimo, e 'guardiano della purezza della fede altrui'. Difatti, nei paesi a forte presenza protestante, un presidente può cadere per delle corna, e un altro può dire che dio (visto lo squallore del dio che immagina certa gente, uso il minuscolo) gli ordina di esportare la democrazia massacrando un intero paese, e viene acclamato, dato che non c'è un riferimento comune, ma chiunque la può interpretare come vuole

francodisassoni
24-08-06, 19:24
La sua spiegazione mi pare condivisibile anche se di religione ne sò poco, però conosco persone Cristiane e persone Protestanti, mi sembrano perfettamente uguali.
Tempo fa ebbi modo di frequentare una famiglia di Bamberg composta dal padre Cristiano e grande studioso di Dante, la madre Protestante e i figli non sò (non ho chiesto), non ho notato in questa famiglia niente di strano e nemmeno nel loro paese ( a maggioranza Protestante)

Ognuno interpreta la religione come vuole, molto interessante; io incomincerei a esere d'accordo su affermazioni di questo genere.

stuart mill
24-08-06, 21:42
[QUOTE]
però conosco persone Cristiane e persone Protestanti, mi sembrano perfettamente uguali.

certo, ma bisogna vedere se sono uguali perchè è la religione a essere uguali, o se magari uno dei 2 gruppi, o entrambi, la interpreta a modo suo... oppure, come molti, sono religiosi ma non veri praticanti.


Tempo fa ebbi modo di frequentare una famiglia di Bamberg composta dal padre Cristiano e grande studioso di Dante, la madre Protestante e i figli non sò (non ho chiesto), non ho notato in questa famiglia niente di strano e nemmeno nel loro paese ( a maggioranza Protestante)

vedere sopra. Poi dipende da cosa si intende per strano: per mio padre, ateo, strano è colui che cerca la verità, dato che per lui non esiste; per me strano è chi dedica l'intera vita a cercare il successo, o l'erudizione, o la ricchezza, sapendo che poi morirà e quindi tutto ciò non gli servirà.


Ognuno interpreta la religione come vuole, molto interessante; io incomincerei a esere d'accordo su affermazioni di questo genere.

ognuno no, per fortuna. Poi io separerei, (dato che di fatto in occidente, e non solo, lo sono) la religione, dalla ricerca spirituale: la prima presuppone aver trovato un sentiero anzi, IL sentiero(nel caso di quelle monoteiste), o di aver trovato una serie di vie percorribli (quelle orientali), mentre colui che cerca, conosce solo l'obiettivo (Dio) e una serie di coordinate (elimina la dualità, il desiderio etc) ma sulle strade non si pone limiti, purchè compatibili con la ricerca.

francodisassoni
25-08-06, 10:59
[quote=francodisassoni]



certo, ma bisogna vedere se sono uguali perchè è la religione a essere uguali, o se magari uno dei 2 gruppi, o entrambi, la interpreta a modo suo... oppure, come molti, sono religiosi ma non veri praticanti.



vedere sopra. Poi dipende da cosa si intende per strano: per mio padre, ateo, strano è colui che cerca la verità, dato che per lui non esiste; per me strano è chi dedica l'intera vita a cercare il successo, o l'erudizione, o la ricchezza, sapendo che poi morirà e quindi tutto ciò non gli servirà.



ognuno no, per fortuna. Poi io separerei, (dato che di fatto in occidente, e non solo, lo sono) la religione, dalla ricerca spirituale: la prima presuppone aver trovato un sentiero anzi, IL sentiero(nel caso di quelle monoteiste), o di aver trovato una serie di vie percorribli (quelle orientali), mentre colui che cerca, conosce solo l'obiettivo (Dio) e una serie di coordinate (elimina la dualità, il desiderio etc) ma sulle strade non si pone limiti, purchè compatibili con la ricerca.

Il punto 1. Sarei contento che protestanti e cristiani avendo in comune la meta, si riconciliassero e non solo formalmente.

2. Mi permetta di dire cose che non mi riguardano ma penso che lei e suo padre non siate poi così distanti. Ne è la prova che riuscite a convivere e in qualche modo vi scambiate opinioni e interessi (almeno spero)

3. D'accordo, la molteplicità di opinioni e di teorie, non possono che essere le benvenute, l'importante è che se ne tenga conto anche se non sono condivisibili.

stuart mill
26-09-06, 09:15
su!

francodisassoni
26-09-06, 21:40
su!non riesco più a seguirvi!

stuart mill
27-09-06, 10:46
in che senso?

francodisassoni
27-09-06, 19:45
C'erano due messagg9i consecutivi con scritto "su" e pensavo di aver provocato un disastro.

stuart mill
27-09-06, 20:01
no, ho scritto su, perchè è il termine che di solito si usa, quando si scrive appositamente per far salire in alto la discussione, come ho fatto io :)

francodisassoni
29-09-06, 21:23
A che scopo, tanto non interessa a nessuno.

stuart mill
29-09-06, 21:33
ma, non saprei: molti thread che alzo, poi effettivamente ricevono risposte, questo no, pazienza

francodisassoni
30-09-06, 21:53
Speriamo che le persone intelligenti che discutevano di queste cose, non siano andate a finire come me sui siti politici dove si urla e si sbraita e non si combina niente.

stuart mill
30-09-06, 21:55
e tasto dolente... ahimè :(

Frumentarius
19-10-06, 13:56
Nei paesi dove le popolazioni sono costrette a mangiare solo carne, vedi poli, lapponia, Groenlandia...non è mai nato nessun Buddha, o Cristo, o Yogananda, o San Francesco, o Dogen.......il Karma lavora incessantemente...

Quest'affermazione e quanto di più dogmatico, esclusivista e settario abbia mai letto in questo forum.

Non esiste solo il 'veleno fisico', ma anche quello psichico.

Saluti,

Frumentarivs

stuart mill
19-10-06, 16:01
Quest'affermazione e quanto di più dogmatico, esclusivista e settario abbia mai letto in questo forum.

Non esiste solo il 'veleno fisico', ma anche quello psichico.

Saluti,

Frumentarivs


vero, mi sento ormai di concordare. per 4 motivi:

1)non sappiamo se non ebbero in scandinavia un Dogen perchè la lorio cultura era essenzialmente orale (come altrove del resto) e perchè la chiesa fece poi piazza pulita

2)è vero che nascere in un posto è dovuto al karma, però gli effetti negativi e positivi possono essere trascesi

3)non possiamo poi giudicare veramente il livello spirituale di simili popolazioni, così vicine fisicamente, ma così lontane per principi. O dobbiamo ritenere che la nostra società di mercanti, sia superiore a quella di guerrieri che caricavano il nemico swenza paura, e di sacerdoti (vedere Druidi) dotati spiritualmente?
la nostra società vive nella paura, e abbiamo il coraggio di dire, ma quelli non conoscevano Cristo? we noi che lo conosciamo, in che abisso siamo finiti? a momenti sia ha paura di uscire di casa...

4)effettivamente gli uomini e i popoli non sono tutti uguali: cercare di esportare tizio caio e sempronio fa danni


etc

Madhur
19-10-06, 20:39
concordo pienamente con il punto due.
Il karma è l'unico fattore che può essere interrotto e/o trasceso con un minimo di volontà!
Pensare che sia un inevitabile destino è molto stupido e riduttivo.

stefa
22-10-06, 19:59
ciao ragazzi, io penso una cosa: innanzi tutto dovremmo chiarire cos'è spiritualità per voi; voglio dire personalmente non credo che spiritualità voglia dire appartenere a nessun gruppo religioso, spirituale ecc.
penso che spiritualità è una condotta di vita che vada al di là di qualsiasi gruppismo nazionalismo dogmatismo. CIò che voglio dire è che spiritualità è fare qualcosa, delle pratiche o azioni, che ci facciano avvicinare maggiormente a noi stessi, che ci fa conoscere il nostro corpo, la nostra mente, la nostra psicologia, che ci fa conoscere meglio la realtà delle nostre cose interiori, ed esteriori. penso che l'appartenere ad un gruppo o ad un altro sia giustissimo e bisogna farlo, ma penso che sia anche molto relativo; perchè spirituale è colui che fa degli sforzi sinceri per capire se stesso e gli altri, è colui che di conseguenza sperimenta le potenzialità reali del proprio essere e le mette al servizio della società.
Quindi la spiritualità è qualcosa di scientifico, cioè capire il nosrto corpo e la nostra mente vuol dire capire le regole secondo le quali corpo mente e spirito funzionano.
Penso che a questo punto la risposta alla domanda, se essere vegetariani è utile alla spiritualità, è semplice: dipende da come ognuno di noi sente reagire il proprio fisico in mancanza di carne, dipende da ciò che ognuno reputa giusto per il proprio corpo.
personalmente sono vegetariano per 2 ragioni: etica e "fisiologica"
sono d'accordo con gli animalisti che dicono che la produzione di carne richiede atti scandalosi nei confronti degli animali.
veramente... è una cosa incredibile ho visto certe cose raccapriccianti che vi inviterei a vedere, su un sito animalista qualunque, non per farvi raccapricciare, ma, come è successo a me completamente ignaro della situazione, per prendere coscienza di ciò che siamo capaci di fare noi umani.
Dall' altra parte provando a diventare vegetariano ( 4 anni fa) ho riscontrato effettivamente un miglioramento da un punto di vista della concentrazione, la mente è meno appesantita e più calma meno soggetta all'ira e all'impulsività (questo con mia grande sorpresa perchè sono un tipo alquanto impulsivo). sono d' accordo con chi ha tirato fuori quel discorso sulla lunghezza dell'intestino e a tal proposito ci sono molte cose che si potrebbero dire per giustificare una dieta vegetariana.
Per chiudere penso che la spiritualità è un qualcosa che ognuno deve sperimentare e trovare dei riscontri nella vita quotidiana, sentire che davvero si sta migliorando, alrimenti, scusatemi tanto, ma a che serve stà spiritualità se non per migliorare le condizioni dell'uomo in tutti i sensi? e sono d'accordissimo con chi ha detto che bisogna sperimentare prima di accettare per dato di fatto; e bisogna riscontrare che la pratica spirituale,qualunque essa sia, effettivamente porta benefici a tuti i livelli, fisico psichico e spirituale. Poi al di là di questo una persona può aderire, ed è giusto che sia così, a qualsiasi credo politico, religioso ecc.
grazie ragazzi
ciao e buona giornata a tutti

PS: un ultima cosa, non voglio criticare nessuno e rispetto tutti i modi di pensare, e sulla questione del karma personalmente ritengo che ognuno dovrebbe agire senza paure; le reazioni alle azioni che compiamo le subiamo ogni secondo in modo più o meno intenso, ma questo non ci deve mica bloccare a muoverci in una direzione; penso anch'io che bisogna stare attenti ai dogmi e ragionare semplicemente: se è giusto fare una cosa la farò ad ogni costo ma sono pronto anche a subirne le conseguenze, e poi la vita non è mica così sentenziosa con questo...KARMA...KARMA.Penso che ognuno può imparare dagli errori e il karma non ci ha mai fulminati!

Madhur
23-10-06, 12:34
Sono daccordo con Stefa.
Prima di tutto sulla faccenda Karma.
Non è un dogma! Non è un destino ineluttabile, non bisogna averne paura. Bisogna essere totalmente responsabili, consapevoli che le nostre azioni (karma) generano reazioni, ma ciò non toglie che dobbiamo agire come terrorizzati, o rifiutarci di agire!
Essere vegetariani non è sufficente per eludere un karma negativo in effetti, anche le scimmie sono vegetariane in fondo.
D'altra parte, non bisogna stare attenti solo al karma negativo ma altrettanto (e forse di più per certi versi) a quello positivo, etrambi ci legano a questo mondo di materia impedendoci di uscire dal samsara.
Ecco che sono daccordo con stefa sul fatto che bisogna sviluppare un buon equilibrio tra anima e corpo, e non mortificare uno per l'altra, la divisione tra una e l'altro lasciamola ai cristiani.
Essere vegetariani, per me, come ho visto anche per stefa, è servito a sviluppare quella parte necessaria per l'evoluzione spirituale, che è la compassione, la pulizia e la virtù.
Ma non deve diventare un dogma fine a stesso, una forzatura!!

testadiprazzo
14-12-06, 22:09
[QUOTE Stuart Mill ]
cioè, a me vanno bene le motivazioni etiche, ma volevo la conferma o meno, da gente spiritualmente avanti, del carattere spirituale del vegetarianesimo.
Cioè, a trovarlo sui vari testi, anche occidentali è un conto, scoprire se poi la cosa è veramente utile spiritualmente (potrebbe pure essere dannosa, in teoria, no? ) è un altro, e il modo migliore per me, è chiedere a chi è più avanti di me, se ha potuto toccare con mano.

Se cominci a meditare sul serio..che significa riconvertire l'energia dall'esterno all'interno..il corpo sviluppa calore..e l'alimentazione vegetariana è una necessità..per regolare il calore..ma se non mediti..e mangi pure troppo..l'alimentazione vegetariana ti indebolisce in quanto l'elemento fuoco..difetta..
Se invece mangi giusto..l'alimentazione deve essere ortodossa..e mangiare vegetariano in modo ortodosso nei nostri climi..non è facile..in quanto dovremo ricorrere ad altre tradizioni..tipo quella giapponese..con il miso e le alghe..e il tamari..altrimenti..si creano possibili squilibri..
In parole povere..l'alimentazione vegetariana è iniziatica..e se non si procede verso il calore..frutto dei vizi che divoriamo..è bene non azionare manopole sconosciute..che possono aprire carenze che portano poi a malattie..Il discorso è lungo...

stuart mill
14-12-06, 23:03
si, ottimo intervento... quindi
(potrebbe pure essere dannosa, in teoria, no? ) come dicevo, almeno secondo te c'è il rischio di fare danno... uhm... beh, magari sospendendo tutto si, ma se uno si limita a non mangiare per esempio la carne rossa o la carne in generale, mangiando pesce e uova, nell'attesa di essere pronti, beh, forse non è così pericoloso

testadiprazzo
15-12-06, 01:50
si, ottimo intervento... quindi come dicevo, almeno secondo te c'è il rischio di fare danno... uhm... beh, magari sospendendo tutto si, ma se uno si limita a non mangiare per esempio la carne rossa o la carne in generale, mangiando pesce e uova, nell'attesa di essere pronti, beh, forse non è così pericoloso

Il segreto ..è mangiare quello che ti ci và..e non è comunicabile..:D
Comunque ..poi cominciare a mangiare secondo le tue idee..stando poi bene attento a non privarti di nulla..neanche della carne..quando senti che ti attira..
Devi distinguere la differenza tra necessità dell'organismo e libidine mentale.....se comprendi e operi la differenza..puoi mangiare tutto..altrimenti..sono guai..qualsiasi cosa tu mangi..sia carnea o vegetariana..
allora..comincerai un viaggio tra i vortici degli elementi cosmici..con il loro potere ipnotico..e nell'uscire dalle tue passioni..sarà la Via..la Via del cibo......
Se questa Via ti tenta..:eek: :eek:

stuart mill
15-12-06, 01:58
mille grazie, ci penserò con calma

Regina di Coppe
22-12-06, 17:08
...altro: può essere utile, inutile, dannoso o indifferente, a seconda delle persone.

stuart mill
22-12-06, 19:19
certo, questo è incorporato nella 2: si, ma dipende...

Regina di Coppe
29-12-06, 12:58
la risposta 2: "si, ma non è decisivo"... per alcuni può essere decisivo, per altri no... preciò per me la risposta è "altro"...

stuart mill
29-12-06, 13:04
ok