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Visualizza Versione Completa : A serious man



Rexal
21-01-10, 10:49
Visto domenica scorsa. Sono ancora molto perplesso. Ultimamente i fratelli Cohen cominciano ad annoiarmi.

Gerry
21-01-10, 23:08
Lo devo ancora vedere...

sugarbabe
22-01-10, 12:07
A me il film è piaciuto. Fa riferimento alla storia biblica della "pazienza di Giobbe", che Dio sottopone a ogni tipo di prova o privazione, mentre lui sopporta e non si lamenta mai.
Credo che sia in larga misura autobiografico nell’ambientazione: i Coen sono originari del Minnesota, e hanno usato questo film per descrivere i personaggi della loro adolescenza.
“Ricevi con semplicità tutto ciò che ti capita. –Rashi”. Questo è l'incipit del film e questo è ciò che fa Larry Gopnik, il protagonista, un padre di famiglia ebreo, un serious man, un brav'uomo, mite, tranquillo, un uomo di buona volontà, nonostante tutto ciò che gli capita.
Larry Gopnik è un "mensch" (termine yiddish che indica una persona umana, di cuore), nonostante tutto gli vada sempre storto e lui non riceva alcun tipo di riconoscimento e di aiuto da nessuno. Dio tace (i rabbini non hanno risposte e non sanno che dire rispetto ai problemi che si accavvallano), la famiglia lo ignora, la figlia si lava i capelli, il figlio pensa alla ricezione dell’antenna TV e a comprarsi i dischi, lo zio vive a scrocco sul divano e si aggira nei bagni pubblici. Larry, nell’indifferenza generale, cerca di fare ciò che può, consulta i rabbini che lo riempiono di frasi fatte, asseconda il suo destino, non si ribella mai anche davanti alle angherie e alle ingiustizie più eclatanti, anche quando la moglie lo tradisce e lo costringe a pagare il funerale dell'amante. Intorno a Larry c'è un mondo di egoisti, ma egli, come Giobbe, sopporta: cerca sempre di fare la cosa giusta e non diventa come loro. Questo film rende omaggio a questo tipo di persona, ai serious men.

Rexal
23-01-10, 01:02
A me il film è piaciuto. Fa riferimento alla storia biblica della "pazienza di Giobbe", che Dio sottopone a ogni tipo di prova o privazione, mentre lui sopporta e non si lamenta mai.
Credo che sia in larga misura autobiografico nell’ambientazione: i Coen sono originari del Minnesota, e hanno usato questo film per descrivere i personaggi della loro adolescenza.
“Ricevi con semplicità tutto ciò che ti capita. –Rashi”. Questo è l'incipit del film e questo è ciò che fa Larry Gopnik, il protagonista, un padre di famiglia ebreo, un serious man, un brav'uomo, mite, tranquillo, un uomo di buona volontà, nonostante tutto ciò che gli capita.
Larry Gopnik è un "mensch" (termine yiddish che indica una persona umana, di cuore), nonostante tutto gli vada sempre storto e lui non riceva alcun tipo di riconoscimento e di aiuto da nessuno. Dio tace (i rabbini non hanno risposte e non sanno che dire rispetto ai problemi che si accavvallano), la famiglia lo ignora, la figlia si lava i capelli, il figlio pensa alla ricezione dell’antenna TV e a comprarsi i dischi, lo zio vive a scrocco sul divano e si aggira nei bagni pubblici. Larry, nell’indifferenza generale, cerca di fare ciò che può, consulta i rabbini che lo riempiono di frasi fatte, asseconda il suo destino, non si ribella mai anche davanti alle angherie e alle ingiustizie più eclatanti, anche quando la moglie lo tradisce e lo costringe a pagare il funerale dell'amante. Intorno a Larry c'è un mondo di egoisti, ma egli, come Giobbe, sopporta: cerca sempre di fare la cosa giusta e non diventa come loro. Questo film rende omaggio a questo tipo di persona, ai serious men.



Rende omaggio o prende in giro? Perchè la differenza, in questo film è molto sottile.

sugarbabe
23-01-10, 08:56
Rende omaggio o prende in giro? Perchè la differenza, in questo film è molto sottile.

SPOLIER ALERT
Secondo me è un commento sulla condizione umana. Alla fine è il pubblico, cioè un occhio esterno che "non esiste", a vedere come stanno le cose, a dare un giudizio. Dall'interno invece Larry non riceverà giustizia e nessuno gli riconoscerà mai nulla. Ma tu, che sei il pubblico, vedi che lui è l'unico buono in mezzo a una massa di stronzi.
Gli stronzi oltre tutto dalla loro stronzaggine non ricavano un gran che, sono infelici e insoddisfatti.
Ma i Coen vogliono bene a Larry e pure tu che sei il pubblico vorresti che succedesse qualcosa che lo riscattasse. E invece no, la realtà è che probabilmente ha il cancro e sta pure arrivando il tornado. E il tornado vale per tutti, buoni e cattivi.
L'unica cosa che ci resta da fare, in questo universo impietoso dei Coen, è ridere (è una commedia e non una tragedia) per non piangere.

Rexal
23-01-10, 14:13
SPOLIER ALERT
Secondo me è un commento sulla condizione umana. Alla fine è il pubblico, cioè un occhio esterno che "non esiste", a vedere come stanno le cose, a dare un giudizio. Dall'interno invece Larry non riceverà giustizia e nessuno gli riconoscerà mai nulla. Ma tu, che sei il pubblico, vedi che lui è l'unico buono in mezzo a una massa di stronzi.
Gli stronzi oltre tutto dalla loro stronzaggine non ricavano un gran che, sono infelici e insoddisfatti.
Ma i Coen vogliono bene a Larry e pure tu che sei il pubblico vorresti che succedesse qualcosa che lo riscattasse. E invece no, la realtà è che probabilmente ha il cancro e sta pure arrivando il tornado. E il tornado vale per tutti, buoni e cattivi.
L'unica cosa che ci resta da fare, in questo universo impietoso dei Coen, è ridere (è una commedia e non una tragedia) per non piangere.

A me ha lasciato tanta amarezza.