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Visualizza Versione Completa : Totti In Campo: E' Solo Buon Senso!



Rodolfo (POL)
24-06-06, 16:00
E' dall'inizio dei Mondiali di Germania che in Italia è iniziato il solito tam-tam mediatico pallonaro e che ha formato due partiti, quello del pro-Totti e quello del contro-Totti.
Premesso che se Francesco avesse vestito oggi la maglia della Juventus o del Milan non si sarebbe formato nessun partito del contro, lo schierarsi contro la decisione di Lippi di far giocare il Capitano a prescindere sà tanto di partito preso, di prevenzione nei confronti del n. 10 giallorosso, solo perchè è Totti e per nessun altro motivo.
Giancarlo Padovan e Franco Arturi, dalle colonne di Tuttosport e della Gazzetta dello sport, ieri si schieravano apertamente contro Francesco Totti e Marcello Lippi che lo schiera in campo, in una presa di posizione che sembra dettata soltanto dalla loro fede juventina. Il primo ha titolato il suo editoriale «Nonostante Totti e Lippi», mentre il secondo, sulla Gazzetta, ha scritto su Totti che «il tempo sta scadendo».
Affermare oggi che Francesco Totti non può e non deve giocare in questa Nazionale, è soltanto frutto di un'approssimazione e di una superficialità disarmante, oltre che di un chiaro ed evidente segno di non capire affatto nulla di calcio, oppure appunto, di parlare soltanto in base alla fede calcistica, alla prevenzione ed antipatia personale per Francesco.
Senza cadere in una difesa di parte e preventiva per Francesco, il n. 10 giallorosso è semplicemente insostituibile per questa Nazionale, anzi, sarebbe molto più rischioso mettere fuori Totti piuttosto che confermarlo. Lippi quindi, non stà dimostrando coraggio o incoscienza, ma soltanto buon senso. Totti deve giocare e non per un motivo, bensì per sette motivi.

1) Il motivo più banale è il primo ed è legato alle aspettative. L'Italia si è affidata a Totti fin dalla prima giornata, quando il Capitano non aveva nelle gambe neppure una partita intera e vera soprattutto. Un rischio calcolato, un investimento che sarebbe sciocco dilapidare dopo 200 minuti di gioco nelle gambe e 15 giorni in più di lavoro.

2) Quella di Lippi non è una fiducia a prescindere, perchè lui che lo segue tutti i giorni in allenamento da un mese a questa parte, evidentemente avverte che la gamba sta migliorando. Lippi aspetta Totti senza esserne prigioniero. Conto gli USA il CT non ha esitato a toglierlo di squadra; in quel momento con l'Italia in dieci per l'espulsione di De Rossi, ha pensato alle necessità immediate ed al vantaggio complessivo della squadra. Totti era già ammonito ed avrebbe potuto risentire della fatica della seconda partita in cinque giorni. E Lippi lo ha sostituito, pur avendo altre soluzioni a disposizione.

3) L'attenzione generale si sta concentrando su Totti. E' l'argomento del giorno, il più vistoso, tutti si aspettano così tanto da lui che lo mettono al centro di ogni discorso. Per tanti deve star fuori perchè è impresentabile e fuori condizione. Bene! Ma a lor signori chiedo una cosa: Camoranesi ha un passo più sciolto rispetto al romanista? Toni ha una condizione migliore? Gilardino ha una freschezza superiore? Del Piero è più presentabile di Totti? Si chiacchiera a vanvera di Totti, senza tener conto un dato oggettivo e incontestabile: Totti ha giocato due partite, una intera ed una per 60 minuti, meglio la prima della seconda (come spesso avviene nelle fasi di recupero), ed in queste due partite l'Italia ha vinto e segnato. Senza Totti l'Italia ha giocato per 45 minuti con gli USA, in superiorità numerica, senza segnare e soffrendo l'iniziativa avversaria. Siamo sicuri che il problema della condizione fisica sia un'esclusiva di Totti?

4) Pur non facendo moltissimo, Totti contro la Repubblica Ceca è entrato nei due momenti decisivi della partita. Ha battuto il calcio d'angolo da cui è nato il gol di Materazzi ed ha creato l'espulsione di Polak alla fine del primo tempo. Evidentemente non è solo Lippi a credere in Totti così come Parreira crede in Ronaldo e in Ronaldinho, ma anche gli altri CT hanno un'attenzione particolare per Francesco. Gli Stati Uniti gli hanno messo addosso un uomo fisso dall'inizio, il ceko Polak è andato a colpirlo nella trequarti azzurra. Di sicuro Totti condiziona più gli avversari che Lippi!

5) L'aspetto tattico è sicuramente il più importante. Nel calcio ci sono tre fasi di gioco: come nasce un'azione, come si sviluppa e come si conclude. La seconda fase è quella più importante. In questa Nazionale l'azione non può nascere dai difensori: Nesta, adesso Materazzi, e Cannavaro non sanno impostare e non fanno partire l'azione così come fanno, ad esempio, Thuram nella Juve e Chivu nella Roma. Questo costringe Pirlo a giocare molto basso, ad attivare il motore della squadra davanti l'area di rigore. Inevitabile, in quel momento, avere e trovare un punto di riferimento per la seconda fase dell'azione, per lo sviluppo. Sviluppo che nella Nazionale non passa per gli esterni, perchè l'Italia ha rinunciato in partenza a due esterni di centrocampo di fantasia. Dunque, questo sviluppo non può che prevedere la presenza di un «numero dieci» dalla trequarti in avanti. Totti non è solo un grandissimo calciatore che deve tornare ad esserlo dopo un infortunio grave, è anche un punto di riferimento irrinunciabile.

6) L'alternativa non c'è. Proprio come dice Laura Pausini in una sua canzone, «non c'è, alternativa non c'è» a Francesco Totti. Rinunciare a Francesco significherebbe schierare un centrocampo soltanto muscolare, con Gattuso, Camoranesi e Perrotta davanti a Pirlo, senza avere fantasia e un punto di riferimento. Del Piero non rappresenta e non può rappresentare un'alternativa a Totti, perchè lo juventino è impresentabile: è nervoso, è svogliato, è lento, è impacciato, è ingrassato tanto da sembrare ormai un ex-calciatore. Non possiamo permetterci di schierare, soprattuto d'ora in poi con tutte partite da «dentro o fuori», un giocatore che ha la velocità di un bradipo, le giocate di una vecchia gloria e, soprattutto, la stabilità nervosa di un soggetto nevrotico. E non si tratta di aspettare Del Piero così come si sta aspettando Totti, perchè la Nazionale, questa Nazionale e le precedenti Nazionali, hanno aspettato Del Piero per otto anni, rimettendoci due Mondiali, Francia e Corea&Giappone, e due Europei, Belgio&Olanda e Portogallo. Se Lippi avesse portato in Germania, al posto dell'ormai ex-calciatore juventino, un Fiore o un Corini, magari anche un Blasi o un Tacchinardi che avrebbero permesso a Pirlo di avanzare, allora ci sarebbe stata l'alternativa. Ma in questa rosa non c'è.

7) L'ultimo motivo: si discute molto della condizione di Totti, dimenticando però di aggiungere che il Capitano romanista può fare le fortuna della Nazionale, paradossalmente anche da fermo. Il calcio di prima di Totti, spalle alla porta, è l'autentica variante su cui può e deve investire l'Italia per creare una situazione di vantaggio in chiave d'attacco, ma con una sola necessità tecnica e tattica indispensabile. Totti, per far questo, ha bisogno di centrocampisti che vanno in profondità (come succede nella Roma con Perrotta, Taddei e Mancini) o, se gioca tra le due linee, di attaccanti che aggrediscono gli spazi. E la questione è tutta qui: questa Nazionale e questo Totti hanno bisogno di un solo uomo. Quest'uomo si chiama Pippo Inzaghi!

http://www.lastampa.it/sport/cmssezioni/quiazzurri/200606images/totti01p.jpg http://www.lastampa.it/sport/cmssezioni/quiazzurri/200606images/totti06p.jpg


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Alessandro.83
24-06-06, 16:09
In linea di massima siamo d'accordo, ma c'è anche da dire che Totti, almeno a mio modesto avviso, stia soffrendo un po' troppo della "sindrome del cucchiaio". Va bene che quello è il suo colpo migliore, ma davanti la porta dovrebbe un tantino concentrarsi sull'insaccare il pallone, non sul voler fare il colpaccio del momento. Anche perchè, si sa, i momenti passano, le cose fatte bene, e a lungo, restano.

Ciononostante rinnovo la mia fiducia al numero 10 giallorosso e della Nazionale e confido in un recupero totale. Anche perchè, parliamoci chiaro, Totti è stato sovraccaricato di responsabilità da Lippi, e ciò non sarebbe un male se non fosse che è reduce da un infortunio che l'ha tenuto lontano dal campo per un sacco di tempo... E' normale che, adesso, non renda al massimo ma, come ben dicevi tu prima, non ci sono alternative... Di giocatori del ruolo di Totti chi c'è? Del Piero? Quello che, a parte un tiro miracolosamente parato dal portiere degli Stati Uniti, è lento e affannato? Quel Del Piero lì? Per favore... A 'sto punto meglio Totti, pur con i suoi acciacchi.

:)