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Visualizza Versione Completa : 40 - L'opinione !



Conterio
21-03-05, 22:42
Per il 60à anniversario della Liberazione, la provincia in cui risiedo, ha promosso un programma di manifestazioni in "memoria"..... non essendo in pieno accordo, scrissi a suo tempo, sia in Consiglio comunale, sia in Provincia, e sia ai Gurù dell'ANPI, ottenendo una sola risposta, quasi sdegnata dalla sede cittadina dell'ANPI, senza peraltro dare u8na spiegazione plausibile....

Siccome sono stato dotato di una durezza di testa, non trascurabile... presi carta e penna, e scrissi al Sig. Ciampi....
Per l'occasione, ho utilizzato, tutta l'etichetta dovuta alla personalità che andavo a disturbare... scrivendo :

"13.01.20005

Scrivo a Voi Sig. Presidente,
perché da cittadino Italiano ritengo di subire un torto !

Con l’inizio di quest’anno, ricorrerà il 60° Anniversario della Liberazione, come Voi stesso avete ricordato più volte. Non stà a me giudicare l’importanza del fatto storico in se, il mio motivo di disappunto si riferisce al calendario delle manifestazioni programmate per le celebrazioni indetto dal Comitato promotore della mia Provincia (Biella).

Posso comprendere e partecipare con rispetto, al giorno della memoria (27 gennaio), concordo con il giorno del ricordo sulle Foibe (10 febbraio), mi sento partecipe il 24 e 25 aprile (nonostante l’ANPI faccia di tutto per escludere partecipanti di diversa estrazione politica), ma per la data del 2 giugno, devo sentirmi contrario, e quale sia il collegamento con la celebrazione per il 60° Anniversario della Liberazione lo ignoro !

Se è intenzione “politica” rimarcare anche in questa occasione una “frattura” siamo tutti concordi …. Ma, se come Voi affermate, voler fare di questa data (Liberazione) il principio della nuova Unione di tutti gli Italiani sui valori di Libertà e Democrazia, la data del 2 giugno è superflua e fuorviante.
Per essa io protesto formalmente !

Ho già chiesto cortesi spiegazioni ai diretti interessati con due diversi scritti il 25 di ottobre ed il 5 di novembre 2004, ma attendo ancora una risposta.
E’ forse escludendo coloro che hanno una diversa bandiera ed opinione che vogliamo costruire l’Italia Libera e Democratica di tutti ?

Io desidero chiedere a Voi Sig. Presidente, con profondo rispetto verso chi riconosco rappresentare tutti i Cittadini Italiani, di ogni colore politico, repubblicani e non, di fare in modo che i fatti storici del 1945 non vengano confusi con quelli del 1946, “costruendo” una verità strumentale con il solo scopo di presentare all’opinione pubblica la formula :
Libertà + Democrazia = Repubblica.
Penso di non esagerare, dichiarando, che ciò non corrisponde a verità ed è sbagliato aver la possibilità di divulgare arbitrariamente alle generazioni presenti e future simili argomentazioni !

Mi scuso fin da subito con Voi per il mio sfogo, restando in attesa di una Vostra gentile risposta

Distinti Saluti"

La risposta si è fatta attendere, e quando quasi non ci speravo più, è giunta, ...ma non dal Sig. Ciampi, che forse era troppo impeganto in viaggi in Cina India e Gran Bretagna, ma dal Sig. Prefetto della mia città, che mi ha scritto quanto segue :

" Prefettura di Biella
Ufficio Territoriale del Governo
Prot. n. 243.22-26 Gab.

Biella, 16 marzo 2005

Oggetto : Programma delle manifestazioni volte a celebrare il 60° anniversario della Liberazione. Lettera al Capo dello Stato

La Presidenza della Repubblica ha interessato lo scrivente in merito a quanto da Lei rappresentato in una lettera al Capo dello Stato nella quale lamentava l’inclusione delle cerimonie del 2 giugno nel programma locale delle manifestazioni per la celebrazione del 60° anniversario della Liberazione.

Al riguardo, per aderire ad analogo invito della stessa Presidenza della Repubblica, si rappresenta quanto segue.
Come noto, l’Amministrazione Provinciale e il Comune di Biella – unitamente all’ANPI, all’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea di Biella e Vercelli, al Centro di Documentazione della Camera del Lavoro ed al Centro Servizi Amministrativi del MIUR – hanno deciso di dar vita ad un Comitato promotore e di rappresentanza per sostenere idee e progetti legati alla ricorrenza del 60° anniversario della Liberazione.

A tal fine è stato predisposto un articolato programma di manifestazioni da promuovere in provincia nel corrente anno 2005 ; programma che – nell’intento di sottolineare il riconoscimento dei valori della Resistenza quale patrimonio fondante della Repubblica – mira a collegare in un calendario unitario le giornate dedicate alla Memoria ed al Ricordo, le commemorazioni delle più significative e sentite pagine di lotta partigiana nel Biellese e le cerimonie tradizionalmente previste in occasione delle principali festività civili, ivi incluse quelle del 2 giugno, così da ripercorrere il filo della successione storica degli eventi da cui a partire dalla Resistenza, si è originata la Costituzione Repubblicana.

In tale prospettiva, l’inclusione del 2 giugno nel programma anzidetto è intesa a sottolineare il contributo offerto dalla comunità biellese all’affermazione dello spirito repubblicano.

Firmato il Prefetto (di Tota)"

Che dire ???

nulla di fatto, l'equazione da me supposta, è esattamente ciò che si vuole dimostrare e propinare alla povera gente d'Italia !!!

Che schifo !!!!

:K saluti

Conterio
22-03-05, 12:36
Non si spiegheebbe in altro modo, il comportamento repubblicano !!!

La fine dell'esilio dei Savoia non ha beneficiato il Re Umberto II, deceduto nel 1983, che continua ad essere perseguitato ben oltre la morte.
I Savoia morti fanno più paura dei vivi.
Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che questa repubblica sia l'unica al mondo a non consentire la sepoltura in Patria delle spoglie mortali del Re Vittorio Emanuele III, della Regina Elena, del Re Umberto II e della Regina Maria Josè.
La classe politica italiana ha troppo da litigare e non può trovare i minuti che servirebbero per risolvere l'annosa questione. Del resto questa è l'unica repubblica capace di litigare su tutto, anche sui luoghi di sepoltura.
Ma sull'esilio di Umberto II vogliamo ricordare quanto è tenacemente taciuto e nascosto: la inumana e antidemocratica sanzione contro il Re Umberto II fu inserita nella vigente Costituzione , alla vigilia di Natale 1947, per volontà di una minoranza di membri dell'Assemblea Costituente.
Su 556 deputati parteciparono alla votazione in 359; i favorevoli all'esilio furono 214 (il 38%) e i contrari 145.
In 197 preferirono ipocritamente non esprimersi. Questa fu la crudele conseguenza dei brogli del 2 giugno e del "gesto rivoluzionario" del 12 giugno, a monte dei quali ci sono delle cifre, mai smentite, che certificano la colossale truffa.
Infatti, secondo l'Ufficio Centrale di Statistica, gli aventi diritto al voto dovevano essere circa 23 milioni. I numeri diffusi dal Romita diedero un totale di quasi 25 milioni di schede inserite nelle urne! Oltre 2 milioni e 200 mila italiani furono esclusi dal voto: tra questi i prigionieri di guerra non ancora rientrati e le popolazioni dell'Alto Adige e della Venezia Giulia, nonostante che ciò fosse espressamente previsto dall'art. 2 del DLL n. 99 del 16 marzo 1946.
E' a tutti noto che la sera del 4 giugno, a 18 milioni di schede scrutinate, la Monarchia si avviava a vincere con il 54%.
Il Romita, nelle sue addomesticate memorie del 1959, scrive di "ore spaventose".
Sappiamo come placarono la loro angoscia lui e gli altri che, sotto lo slogan antidemocratico e intimidatorio "o la repubblica o il caos", stravolsero la volontà del popolo italiano passando sopra anche al sangue degli undici giovani monarchici uccisi a Napoli in quei terribili giorni.
Indro Montanelli ha tante volte affermato che bisogna ritrovare "il coraggio della verità, fondamento e condizione di tutti gli altri coraggi".
Enzo Biagi, sul "Corriere della Sera" del 19 luglio 2002, rievocando Montanelli, ha scritto che era monarchico perchè la Monarchia per Lui, come per Giovannino Guareschi,

"rappresentava il ricordo di una Italia ordinata, un'Italia dove si rispettavano le istituzioni, un'Italia che riteneva migliore".

Questa è l'Italia che vorrei poter tramandare ai miei Figli !!!

Saluti

P.S. Argomento postato anche su Principale

Zarskoeselo
22-03-05, 14:23
I Savoia morti NON FANNO PIU' PAURA DEI VIVI. I Savoia FANNO PAURA alla Repubblica, e questo è assodato dalle falsità che ha propinato al popolo da più di mezzo secolo, falsità ai danni di vivi e morti, alle quali, purtroppo, anche alcuni monarchici hanno finito per credere. Uno Stato che si fonda sulla menzogna, sul ricatto e sull'imbroglio, non può che temere chi testimonia con la propria persona la sua antitesi.

Lampo
22-03-05, 14:39
In Origine postato da Zarskoeselo
I Savoia morti NON FANNO PIU' PAURA DEI VIVI. I Savoia FANNO PAURA alla Repubblica, e questo è assodato dalle falsità che ha propinato al popolo da più di mezzo secolo, falsità ai danni di vivi e morti, alle quali, purtroppo, anche alcuni monarchici hanno finito per credere. Uno Stato che si fonda sulla menzogna, sul ricatto e sull'imbroglio, non può che temere chi testimonia con la propria persona la sua antitesi.

I Savoia fanno paura perchè si teme che la loro debolezza faccia rispristinare dittature.....

rexit
22-03-05, 14:59
In Origine postato da Lampo
I Savoia fanno paura perchè si teme che la loro debolezza faccia rispristinare dittature.....


caro Lampo,

e che dire allora delle debolezze repubblicane.........
:K

saluti
rexit

Conterio
22-03-05, 15:00
In Origine postato da Lampo
I Savoia fanno paura perchè si teme che la loro debolezza faccia rispristinare dittature.....

Ma dai Lampo... :K

Non sarà perchè dopo non sarà più possibile fare il porco comodo che si fà ora ???
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Lampo
22-03-05, 15:08
In Origine postato da Conterio
Ma dai Lampo... :K

Non sarà perchè dopo non sarà più possibile fare il porco comodo che si fà ora ???
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Scusa ma vorresti insinuare che il Re (reatolo come lo chiamava mio padre) non ha colpe sulla dittatura da lui accetta ?

Lampo
22-03-05, 15:09
In Origine postato da Conterio
Ma dai Lampo... :K

Non sarà perchè dopo non sarà più possibile fare il porco comodo che si fà ora ???
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Sulla partitocrazia sono contrario e il popolo dovrebbe dire la sua in merito...

rexit
22-03-05, 15:20
caro conterio,

purtroppo la resistenza non è studiata e vista come un passaggio storico che permise la liberazione dell'Italia

Invece del suo vero significato, purtroppo la Liberazione è diventata il modo subdole per glorificare la repubblica, per farla diventare più grande di quello che è.

Insomma, la resistenza è ormai la propaganda del regime repubblicano. :(

W la Vera Liberazione dell'Italia!

e cioè si deve ringraziare la Monarchia, i Savoia, i soldati fedeli al Re, e tutti gli italiani che, in silenzio e senza tessere di partiti, vissero un difficile periodo e salvarono la Patria.

saluti
rexit

Lampo
22-03-05, 15:24
In Origine postato da rexit

caro conterio,

purtroppo la resistenza non è studiata e vista come un passaggio storico che permise la liberazione dell'Italia

Invece del suo vero significato, purtroppo la Liberazione è diventata il modo subdole per glorificare la repubblica, per farla diventare più grande di quello che è.

Insomma, la resistenza è ormai la propaganda del regime repubblicano. :(

W la Vera Liberazione dell'Italia!

e cioè si deve ringraziare la Monarchia, i Savoia, i soldati fedeli al Re, e tutti gli italiani che, in silenzio e senza tessere di partiti, vissero un difficile periodo e salvarono la Patria.

saluti
rexit



Scusa ma ti ricordi che il Re ha ceduto alla dittatura ?
Per questo si festeggia il 2 giugno per ricordare la liberazione della Repubblica dalla Dittatura....

Fante d'Italia
22-03-05, 19:37
In Origine postato da Lampo
Scusa ma ti ricordi che il Re ha ceduto alla dittatura ?
Per questo si festeggia il 2 giugno per ricordare la liberazione della Repubblica dalla Dittatura....
Ah, no, non lo sapevo. Questa poi è anche facile da imparare per i bambini nelle scuole della Repubbliaca Italiana. Non li confonde neanche un pò con tante... altre storie. :K

Lampo
22-03-05, 19:42
Pioperucci la mia era una supposizione....

Spirit
23-03-05, 00:55
In Origine postato da Lampo
Scusa ma vorresti insinuare che il Re (reatolo come lo chiamava mio padre) non ha colpe sulla dittatura da lui accetta ?

No, qui il re è sempre innocente,lungimirante e superpartes. Tanto innocente, lungimirante e superpartes da permettere ad una dittatura di instaurarsi senza muovere un dito onde difendere il Parlamento. Pare anche gli attribuiscano il dogma dell'infallibilità. E ora mi verrebbe la battutaccia, ma per rispetto mi auto-censuro.

Zarskoeselo
23-03-05, 01:38
Crede di essere spiritoso. Boh. E quel che è più dimostrativo e mi da ragione, è proprio tutto questo fervore, queste accuse insulse (le sue, non di Zena, che almeno porta un'opinione). Lei Bela stelasa, crede ancora che si sia monarchici per la nobiltà o per prendere qualche titolo. Stelasa cara, i nobili, quelli di nome, se ne stanno benissimo in Repubblica e nei gruppi monarchici sono decisamente in minoranza. Controlli fra gli iscritti di IRCS, AM, MMI, e troverà operai, studenti, professori.
Bye bye stelasa :kz

Zarskoeselo
23-03-05, 01:52
Le sue affermazioni la definiscono in toto. Del resto è una moda odierna quella di parlare di cose che non si conoscono e di averne paura. Come i primati, che attaccano ciò che non conoscono....

Zarskoeselo
23-03-05, 01:59
Si ridefinisce ancora. Prima di parlare dovrebbe pensarci. Lei pensa che non ci sia nulla da sapere? Buon per lei, però non è necessario offendere o usare questo tono appunto da primate zoologico.
Per quanto mi riguarda, ho ancora tutti i miei denti e sono nato quando la Repubblica era già nata da un po'. Inoltre non ho la voce stridula e, se permette, vado a nanna quando ne ho voglia.

Zarskoeselo
23-03-05, 03:33
Che belli i tempi che mandavi i famigli a picchiare noi plebei, vero?
Non sa neppure di cosa parla. Inoltre, sono un plebeo anch'io, ho appena qualche anno più di lei (non raggiungo neppure i quaranta) e non sono irritato, solo divertito. Lo studio scientifico dei primati mi ha sempre affascinato
A proposito, cicciobello, lo sai che Londra ha un sindaco repubblicano????? Certo stelina, ciò è possibile perchè esiste uno Stato democratico.
Il mondo va avanti, ha cacciato il dio cristiano, sconfiggerà maometto. Figuriamoci se l'umanità si farà mettere di nuovo in catene, nell'ignoranza e in ginocchio davanti a un pezzo di legno con un impiastro inchiodato per quattro reperti archeologici.
Francamente queste mi sembrano le farneticazioni di un individuo prossimo all'implosione neuronica comunque...No, il mondo va indietro e, il Dio cristiano non è stato cacciato. Forse Lei gli impedisce di risiedere nel Suo cuore. Da lì sembra sia stato cacciato davvero.

Fante d'Italia
23-03-05, 12:25
Non si può, non si deve permettere che un forum degeneri in modo così osceno e blasfemo.

Concepisco che possa degenerare allontanadosi dal suo tema, impoverendosi nelle argomentazioni, perdendo qualità, decadendo nel confronto, confondendo demagogia con discussione ecc., ma i kamikaze, che usano bombe cieche e distruttive invece che parole espressioni di un pensiero costruttivo, non devono, non possono avere diritto di prevaricazione.
E' una questione di civiltà e di democrazia.

Zarskoeselo
23-03-05, 12:55
Condivido in pieno.

FedericoAmMI
23-03-05, 16:31
Gentile "Umberto",


pur non approvando questi metodi, sono stato costretto a segnalare il Suo nominativo ai webmaster di POL, in quanto, come da regolamento di questo Forum è "fermamente proibito provocare, insultare o comunque tenere un comportamento che disturbi ed irriti gli iscritti".
Riceverà una nota da POL. Nel frattempo, La richiamo ad un comportamento più corretto e più rispettoso nei nostri confronti, perchè noi di certo non andiamo a provocare sugli altri Forum. Se lei è convinto delle Sue idee può liberamente esporle, poiché ci troviamo in un forum democratico, ma tenendo un comportamento corretto.
Le ricordo che se risponderà ancora con atteggiamento sgarbato, segnalerò ancora una volta il suo nominativo ai webmaster.

Cordialmente,
Federico


p.s. E tu vai a sognare la "campagna europea", che grazie alle 3.000.000 di vittime del comunismo, è andata miseramente a picco.

Conterio
24-03-05, 12:46
In Origine postato da FedericoAmMI
Gentile "Umberto",


pur non approvando questi metodi, sono stato costretto a segnalare il Suo nominativo ai webmaster di POL, in quanto, come da regolamento di questo Forum è "fermamente proibito provocare, insultare o comunque tenere un comportamento che disturbi ed irriti gli iscritti".



Ti ringrazio Federico, ma avevo già provveduto ....
Comunque due segnalazioni sono meglio di una !!

Saluti

napolione
24-03-05, 13:08
In Origine postato da Lampo
Scusa ma ti ricordi che il Re ha ceduto alla dittatura ?
Per questo si festeggia il 2 giugno per ricordare la liberazione della Repubblica dalla Dittatura....


"Ceduto" alla dittatura? La frase "in quest'aula sorda e grigia" ti dice nulla?
Sul 2 giugno stendiamo un velo pietoso che è meglio...

Cipriano (POL)
25-03-05, 15:25
Sono intervenuto per fermare le parole indecenti...

Cipriano (POL)
25-03-05, 15:29
Ci sono delle iniziative dell'UMI, dell'AM o dell'Istituto della Real Casa per riportare le salme reali al Pantheon?

Cipriano (POL)
25-03-05, 15:35
Ciampi non si è nemmeno degnato di rispondere...Che vergogna!

Lampo
25-03-05, 15:38
In Origine postato da Cipriano
Ciampi non si è nemmeno degnato di rispondere...Che vergogna!

Non ti ha risposto ?
Anch'io gli ho mandato una lettera ma mi ha risposto

Conterio
25-03-05, 17:59
In Origine postato da Lampo
Non ti ha risposto ?
Anch'io gli ho mandato una lettera ma mi ha risposto

Provo a dare una spiegazione, senza però che tu ti offenda ....

Ciampi, preferisce forse rispondere di persona ad un secessionista, piuttosto che ad un Monarchico...

Nel primo caso, può fare la paternale solità, strappando qualche applauso, nel secondo caso, farebbe solo brutta figura, perchè dovrebbe raccontare la solita faantaasia retorica !!!

Ciao

FedericoAmMI
30-03-05, 15:17
Certamente ci sono già state iniziative di AM. In alcune città sono state raccolte anche delle firme.
Desidero però fare 3 precisazioni:

1. C'è già stata nel 2003 un'interpellanza parlamentare su questo punto, dopo una raccolta firme. Come poi si è andata non lo so: ricordo Casini che chiedeva al segretario di leggere la lettera.

2. Al 99,9% i colloqui che SAR Vittorio Emanuele di Savoia ha avuto con Ciampi hanno avuto proprio questo oggetto. Sembra che Ciampi abbia rassicurato il Principe.

3. Al Pantheon sono già pronti i 4 marmi che ospiteranno le salme dei Re e Regine d'Italia.

Dunque, la meta è più vicina di quanto sembra...

Conterio
30-03-05, 15:42
In Origine postato da FedericoAmMI

1. C'è già stata nel 2003 un'interpellanza parlamentare su questo punto, dopo una raccolta firme. Come poi si è andata non lo so: ricordo Casini che chiedeva al segretario di leggere la lettera.

2. Al 99,9% i colloqui che SAR Vittorio Emanuele di Savoia ha avuto con Ciampi hanno avuto proprio questo oggetto. Sembra che Ciampi abbia rassicurato il Principe.

3. Al Pantheon sono già pronti i 4 marmi che ospiteranno le salme dei Re e Regine d'Italia.



Grazie Federico delle tue confortanti notizie, questo secondo passo, è secondo me, ancora più importante e rappresentativo... del rientro delle LL.AA.RR, e devono essere considerati il giusto riconoscimento di due grandi Re e quindi Capi di Stato. Tutti i Monarchici Italiani, dovranno dare ad esso il giusto e importantissimo peso, storico e politico all'evento !!!

Speriamo bene !!!

Saluti

Conterio
30-03-05, 15:45
Qualunque notizia si possa avere sull'argomento, mi raccomando di pubblicarla su questo Argomento, ...non vorrei che il rientro delle salme, sia fatto alla chetichella, senza darne risalto eccessivo...
Quella per noi Monarchici deve essere un suono di tromba, deve essere il segnale a lungo atteso, ...esso deve essere l'inizio della carica .... Avanti Savoia !!!

Saluti

Conterio
31-03-05, 16:07
La crisi della democrazia repubblicana in Italia.
Che la crisi della democrazia repubblicana in Italia sia pesante, lo si vede da mille segni. Ne abbiamo accennati molti. Possiamo aggiungere una inquietante decadenza del costume pubblico, gli scontri mortificanti tra poteri costituzionali e al loro interno, una cronica instabilità governativa, una ricorrente lotta di fazioni entro istituzioni delicatissime come la magistratura, le risse tra i corpi di polizia, lo sbandamento e la mortificazione materiale e morale delle forze armate, l'assenza di una politica estera, il senso di frustrazione collettiva, la sfiducia verso la pubblica amministrazione, una burocrazia pubblica i cui unici sussulti di vitalità si registrano quando si tratta di difendere ed incrementare gli innumerevoli orticelli "corporativi", una elefantiasi legislativa che iretisce gli organi statali, paratatali e locali e imprigiona la società civile, il disincanto dei cittadini verso la politica e i suoi uomini, l'anarchismo corrosivo e negatore sia della pacata autorità sia della responsabile libertà , il degrado della scuola e dell'università, persino l'integrità teritoriale della nazione posta in discussione da dissennate tendenze secessioniste. La democrazia, da sola, rischia di non farcela, di rimanere irreparabilmente impaniata nella palude di tutte queste sue contraddizioni e inefficienze, con esiti che potrebbero essere esiziali. La democrazia ha bisogno di aiuto, per evitare guai peggiori. deve accettare una prova di realismo, per evitare di sparire o di svuotarsi fino a snaturarsi del tutto. E deve farlo in tempo, prima che sia troppo tardi. Possiamo non reagire, ma l'alternativa alla mancanza di reazione è l'inarrestabile declino. Invece di rimanere legata con testardaggine feticistica all'unico ed esclusivo principio elettivo (del resto continuamente smentito nella pratica) , la democrazia si renda conto che la "divisione del lavoro" e la "cooperazione degli sforzi" tra principio elettivo e principio ereditario ciascuno preposto a un tipo essenziale di istituzione rappresentano la soluzione più ragionevole ed equilibrata, nell'ottica di quel "governo misto e temperato" che è centrale nella storia europea. E non si dica che il pricipio ereditario è un principio casuale, in questo senso "non logico". Basta osservare l'andamento e il risultato delle campagne e competizioni elettorali nelle democrazie di massa per rendersi conto dell'immenso rilievo che vi assumono, anche statisticamente, gli elementi di casualità e di "non logicità". Gli studiosi del comportamento di voto sanno bene quali e quante motivazioni spesso assurde, anche contraddittorie, banali, epidermiche oppure acriticamente persistenti, pesano potentemente nelle scelte degli elettori. Al confronto, il principio ereditario è un capolavoro di coerenza razionale. D'altro canto la "combinazione" di due "casualità" ha un potenziale di bilanciamnto ed equilibrio superiore ad una unica "casualità" assolutizzata, quale è il criterio elettivo assunto senza residui e tout court. Così come l'uguaglianza reale deriva sopratutto dalla "attenuazione" delle disuguaglianze in virtù del loro bilanciamento reciproco, allo stesso modo due "casualità" di segno diverso si attenuano per reciproca elisione e compensazione. Quando il voto è troppo statico, il monarca ha interesse all'innovazione, quando il voto è troppo volatile, il monarca ha intresse alla stabilità.

Il ripristino dell'autorità reale.
L'impegno civile per il ripristino dell'autorità regia va visto come il segnale, l'occasione e il volano di quella complessa, pluridimensionale riforma intellettuale e morale, di quel rivolgimento degli spiriti, di quella ripresa della speranza, di quella ricostruzione istituzionale dello Stato che sono essenziali per affrontare attrezzati le sfide dell'avvenire. Non è faccenda di sentimenti, anche se questi contano nel mantenimento dell'identità e della continuità di un popolo. E' sopratutto questione di interesse pubblico, se l'Italia vuole ridiventare una nazione, come pure è stata e come oggi non è più.

Tango do Hermano
01-04-05, 17:03
E non si dica che il pricipio ereditario è un principio casuale, in questo senso "non logico". Basta osservare l'andamento e il risultato delle campagne e competizioni elettorali nelle democrazie di massa per rendersi conto dell'immenso rilievo che vi assumono, anche statisticamente, gli elementi di casualità e di "non logicità".

Questa è la cosiddetta risposta per le rime. Ma comunque non sono ancora convinto dell'utilità del principio di ereditarietà. Certo può essere una convenzione a volte utile... che mi state facendo diventare?? Un monarchico??? :D

Fante d'Italia
02-04-05, 16:15
In Origine postato da Adriano1897
........comunque non sono ancora convinto dell'utilità del principio di ereditarietà. Certo può essere una convenzione a volte utile...
Luigi Einaudi può, forse, mettere la corona sull'argomento, così ben trattato da Conterio, dell'utilità del principio ereditario. Cito:
"...poichè dobbiamo creare nella carta costituzionale le garanzie della libertà per tutti i cittadini, (...) deve esistere un capo di stato il quale tragga ragioni di vita da una fonte diversa dalla elezione."
Lo dichiarò, non credo senza averci pensato bene, il 24 Maggio 1946 nella sua dichiarazione Perchè voterò per la Monarchia.

Conterio
02-04-05, 19:14
In Origine postato da Adriano1897
Certo può essere una convenzione a volte utile... che mi state facendo diventare?? Un monarchico??? :D

Non te la prendere Adriano, c'è di peggio nella vita, e poi ti assicuro che non è tanto male essere Monarchici in Italia, ...ha tutti i doveri del semplice cittadino, per i diritti poi, devi rinunciare "solo" a quello di poterti esprimere in pubblico...

Come dicono a Napoli... pensa a la salute !!

Ciao

Fante d'Italia
03-04-05, 15:26
In Origine postato da Conterio
Non te la prendere Adriano, c'è di peggio nella vita, e poi ti assicuro che non è tanto male essere Monarchici in Italia, ...ha tutti i doveri del semplice cittadino, per i diritti poi, devi rinunciare "solo" a quello di poterti esprimere in pubblico...

Come dicono a Napoli... pensa a la salute !!

Ciao
E non esagerare!:)
il buon cittadino e leale suddito, il monarchico insomma, oltre che a tutti i doveri ha anche tutti i diritti o quasi. Grazie a Dio e al Re non deve infatti soffrire l'autopresa per i fondelli di credersi in diritto di eleggere.... il Re. Quel diritto civile effettivamente non ce l'ha. :cool:

Ma non è meglio così?

Conterio
28-04-05, 14:46
Speriamo !

Speriamo sia davvero finita la Serie dei Films Televisivi di Rai 1 con profumo di “Anniversario Liberazione e revisionismo storico interessato”, che con il raccontino sulle “Foibe” e “Cefalonia” prima ed infine “De Gasperi”, hanno segnato l’ulteriore rialzo del limite della gratuita e pericolosa falsità Storica…

Stendiamo un velo pietoso, su “Cefalonia”, dove il solo ed unico lato positivo è rappresentato dal veder sventolare per 10 secondi circa la bandiera della nostra Patria (quella vera). In questo “serial” siamo riusciti a calpestare con le falsità anche le parole dell’attuale Capo dello Stato, che di recente aveva affermato tra le polemiche generali che S.M. il Re Vittorio Emanuele III con il suo trasferimento a Brindisi, aveva rappresentato la salvezza e la continuità dello Stato e quindi di fatto la rinascita dell’Italia libera.

Ma è sul racconto di “De Gasperi” che vorrei soffermarmi un momento, esso infatti, già in contraddizione con le puntate sui fatti delle “Foibe”, in quanto è Storicamente provato (ma taciuto nelle due puntate dedicate), che questo pur grande Statista, ha le sue grosse responsabilità (da dividere al 50 % con Togliatti). Poi arrivando al periodo ed ai fatti che portarono alla frode del Referendum Istituzionale… saltano tutto il capitolo, mistificando quel poco … che non potevano proprio cancellare.

Di esso ricordo, la ricostruzione di un incontro, tra lo Statista, e i responsabili dell’ordine pubblico, in cui l’attore che impersona De Gasperi dice più o meno : “ dovete vigilare, in modo particolare al nord, in quanto se dovesse prevalere la Monarchia, scoppierebbero dei tumulti “, poi, la scena dopo, vede un discreto numero di persone, tra le quali sempre De Gasperi, che attendono penosamente in un grande stanzone…
Magia ! di lì a poco appare un omino che dice euforico : “è fatta, ha vinto la repubblica !!”.
Subito doto si vede De Gasperi, in auto deve attraversare una folla festante di un corteo allegro e scampagnante con tanto di bandiere (senza stemma sabaudo) e striscioni calcistici riportanti la scritta “Viva la Repubblica”

Disgustoso, …semplicemente disgustoso, soprattutto sul Referendum Istituzionale, dove è il caso di far notare che ancora dopo 59 anni, le falsità continuano a sommarsi, nell’impossibile tentativo di legalizzare la truffa che è stata !!!
Ora… riassumiamo :
per Rai 1, De Gasperi, dava per scontata una “giusta” vittoria repubblicana, i tumulti erano un segno negativo, un colpo di coda Monarchico su cui occorreva “vigilare”
per Rai 1, De Gasperi, pur essendo Presidente del Consiglio, nulla ha a che fare e nulla sa dell’esito che si andava a costruire con risultati falsi ed incompleti su cui si basa lo Stato repubblicano
per Rai 1, De Gasperi, non ha mai scritto lettere al Ministro della Real Casa, per informare che la vittoria repubblicana non è più possibile, ingnorando documenti scritti
per Rai 1, De Gasperi, non è responsabile del colpo di stato del 12/13 giugno, in attesa dell’esito definitivo dato dalla Corte di Cassazione del 18 giugno, (in quanto del tutto nascosto al pubblico)
per Rai 1, le manifestazioni di protesta di “Via Medina” non esistono, meglio proporre un corteo pro repubblica, con striscioni riciclati forse all’attuale “CGIL”
per Rai 1, le volanti “rosse” degli ausiliari all’ordine pubblico inviati dal Nord per “controllare” il corretto svolgimento delle operazioni di scrutinio al sud, devono evidentemente essere state scambiate con auto dei VV.FF. e quindi, non menzionate perché fuori argomento

Ma dico, …è possibile, che un ente di servizio pubblico, che utilizza contributi pubblici come la Rai possa essere tanto fazioso, falso e servo di questo sistema ?
La risposta viene forse dal fatto che appartiene anch’essa al sistema, ma …allora i giornalisti, e coloro che ci lavorano ?
Non voglio pensare o credere che la coscienza di tutte queste persone sia “integrata” nel sistema !

Speriamo !

Saluti

Canta
28-04-05, 22:18
A chi non piace la storia?????? :lol :lol :lol

Saluti

FedericoAmMI
28-04-05, 22:29
...ma soprattutto le cosidette trasmissioni di "documentazione storica", come "La storia in prima serata" su RaiTre, che ha completamente falsato la storia di Re Umberto II (2 puntate nel 2000), oltre che di 1000 argomenti.

Canta
28-04-05, 22:34
In Origine postato da FedericoAmMI
...ma soprattutto le cosidette trasmissioni di "documentazione storica", come "La storia in prima serata" su RaiTre, che ha completamente falsato la storia di Re Umberto II (2 puntate nel 2000), oltre che di 1000 argomenti.

Non hai neppure idea di quante altre ne falseranno...

Saluti.

rexit
29-04-05, 08:58
anch'io sono amareggiato di come si insegna la Storia.
:(

Ma scusate.

Cosa vi aspettate dal regime repubblicano? :rolleyes:
E' da più di mezzo secolo che falsifica la storia, :mad:

La storia purtroppo è diventata propaganda repubblicana, ed è in questo senso che si può dire che in italia c'è un regime repubblicano che controlla l'informazione e l'insegnamento.
:lol

saluti
rexit

Conterio
29-04-05, 10:54
La realtà è, che insegnando la storia che passa l'odierno convento, la repubblica trae la sua unica possibilità di esistenza e di legittimità.

Quando in Italia, si tornerà ad insegnare la Storia accaduta (semplicemente accaduta) senza "prefazioni" o "commenti" e recensioni varie e interessate, la gente ... il buon popolo d'Italia, avrà la possibilità di apprendere i fatti, e di ragionare in autonomia su di essi ...

Ma noi visionari Monarchici "revisionisti" chiediamo troppo ?

Conterio
09-06-05, 14:09
Parlando di Pubblicità

Bella, …molto bella la pubblicità in favore dell’industria automobilistica Italiana, quella dei tedeschi che ringraziano, quando noi Italiani acquistiamo una vettura prodotta in Germania.
Il principio, lodevole è sempre valido, (che personalmente applico in ogni settore) sembrava datato, e fuori moda, ma si sa …le mode vanno e vengono !
Il giudizio, rimane però sostanzialmente critico, in quanto questa pubblicità occulta una verità che vale il principio stesso dello Spot !
Mi spiegherò meglio…
Giusto acquistare un’auto Italiana al posto di una tedesca, ma l’Auto in questione deve essere prodotta in Italia davvero, altrimenti il castello casca sotto il suo stesso peso…
Particolari, sottogruppi e semilavorati vari, prodotti presso stabilimenti del Gruppo Fiat e non, sparsi per tutto il mondo, sono la normalità. E non sono pochi i modelli prodotti interamente all’estero, dalla nota Fabbrica Italiana Automobili Torino.
Allora mi chiedo, non è l’ennesima presa in giro, di un’Azienda, che già gode di rilevanti privilegi, sovvenzioni e contributi Statali ?
Gli Italiani che decidono di acquistare una Vettura del Gruppo Fiat, non dovrebbero avere almeno uno sconto aggiuntivo, che si rivaluta con l’età stessa dell’acquirente ?
Può sembrare una provocazione, ma il denaro erogato dallo Stato, e quindi da noi cittadini, per “foraggiare” questo “colosso”, non ci rende tutti più o meno “soci” del gruppo o almeno un pochino dei dipendenti ?
E se ciò è vero allora, perché non avere uno sconto percentuale, che cresce con gli “anni di contribuzione” ?

Mi rendo conto il discorso è utopistico, ma almeno i lettori che avranno la pazienza di leggere questo mio, rifletteranno sul giusto messaggio dello spot televisivo, ma anche sulla verità occulta del tanto pubblicizzato Made in Italy!

Conterio

Folgore
09-06-05, 18:39
In Origine postato da Conterio
Parlando di Pubblicità

Bella, …molto bella la pubblicità in favore dell’industria automobilistica Italiana, quella dei tedeschi che ringraziano, quando noi Italiani acquistiamo una vettura prodotta in Germania.
Il principio, lodevole è sempre valido, (che personalmente applico in ogni settore) sembrava datato, e fuori moda, ma si sa …le mode vanno e vengono !
Il giudizio, rimane però sostanzialmente critico, in quanto questa pubblicità occulta una verità che vale il principio stesso dello Spot !
Mi spiegherò meglio…
Giusto acquistare un’auto Italiana al posto di una tedesca, ma l’Auto in questione deve essere prodotta in Italia davvero, altrimenti il castello casca sotto il suo stesso peso…
Particolari, sottogruppi e semilavorati vari, prodotti presso stabilimenti del Gruppo Fiat e non, sparsi per tutto il mondo, sono la normalità. E non sono pochi i modelli prodotti interamente all’estero, dalla nota Fabbrica Italiana Automobili Torino.
Allora mi chiedo, non è l’ennesima presa in giro, di un’Azienda, che già gode di rilevanti privilegi, sovvenzioni e contributi Statali ?
Gli Italiani che decidono di acquistare una Vettura del Gruppo Fiat, non dovrebbero avere almeno uno sconto aggiuntivo, che si rivaluta con l’età stessa dell’acquirente ?
Può sembrare una provocazione, ma il denaro erogato dallo Stato, e quindi da noi cittadini, per “foraggiare” questo “colosso”, non ci rende tutti più o meno “soci” del gruppo o almeno un pochino dei dipendenti ?
E se ciò è vero allora, perché non avere uno sconto percentuale, che cresce con gli “anni di contribuzione” ?

Mi rendo conto il discorso è utopistico, ma almeno i lettori che avranno la pazienza di leggere questo mio, rifletteranno sul giusto messaggio dello spot televisivo, ma anche sulla verità occulta del tanto pubblicizzato Made in Italy!

Conterio
Mi sembra interessante.

Conterio
13-06-05, 14:17
Parliamo tutti di Crisi, ma non sembra colpire tutti i settori allo stesso modo, anzi, dallo sconforto generale emergono isolette felici, …molto felici !
+17 % l’utile netto nel 2004 della Banca Sella di Biella … bel risultato ! … e la crisi ?
Non voglio certo fare l’invidioso, inoltre la Banca Sella dà lustro alla nostra città, ma l’esempio era di casa, e anche molto calzante no ?

Ma veniamo alle Banche in generale, e ai guadagni Statali per mezzo delle Banche.
C’è qualcuno che mi spiega cosa può succedere ad un lavoratore dipendente che decide liberamente di chiudere il proprio Conto Corrente per ridurre le sue spese famigliari ?
Non è una domanda buttata a casaccio, dal momento che queste spese sono aumentate a dismisura, …ma lo stipendio dove lo versa il datore di lavoro di questo avveduto lavoratore ?
E se non è possibile operare questa libera scelta (in nome della libertà e democrazia tanto sbandierate dalla nostra repubblica) allora occorre mettere un freno alla voracità delle Banche, e dello Stato.
Non è ammissibile infatti che un lavoratore dipendente, che ha una sola fonte di reddito (facilmente riscontrabile anche da un bambino), debba essere costretto a pagare le spese di tenuta conto, per un servizio reso obbligatorio, …o meglio, nessuno vuole usufruire di un servizio gratuitamente, ma il suo costo deve a mio avviso tenere presente, che si tratta a questo punto di un servizio primario, non di un lusso per scelta.
A metà anni ’80, con interessi bancari che sfioravano il 20 %, le spese di tenuta conto, erano ampiamente ammortizzate, ma ora, dovrei almeno avere la facoltà di poter utilizzare il semplice salvadanaio…
Qui infatti si inserisce lo Stato, che non contento di tassare il lavoratore dipendente all’origine, obbligandolo con la legge ad avere un Conto Corrente, riesce a tassarlo una seconda volta, nel caso il malcapitato riesca anche a risparmiare qualche piccola somma !

Diciamoci la verità senza essere volgari, …possiamo affermare d’essere presi almeno in giro ?

La giustizia, ma anche solo la logica, richiederebbe un comportamento bancario, che applicasse spese di tenuta conto, non superiori agli interessi erogati …una sorta di “franchigia” insomma (tanto di moda tra le Assicurazioni, altro ramo “fortemente in crisi”), inoltre richiederebbe che lo Stato non “succhiasse” le tasse su interessi maturati dal risparmio della sola fonte di reddito percepita da un lavoratore dipendente, in quanto quel danaro risulta già essere già tassato.

Ma è così impossibile ?

Saluti

lupocattivo (POL)
14-06-05, 22:51
E ti sei chiesto per il Governator Fazio s'è così, per fortuna innefficaciemente, opposto all'ingresso di stranieri nel sistema bancario italiano?

Dopo l'industria anche il sistema bancario italiano s'è dovuto aprire ad attori europei, nell'industria s'è chiuso un bel po' di fabbriche, il sistema bancario che fine farà?

;)

Conterio
25-08-05, 13:35
MAFALDA DI SAVOIA (1902-1944)
Principessa d'Assia, secondogenita di Vittorio Emanuele III e di Elena di Savoia. Nel 1925 sposò il principe Filippo d'Assia al quale diede quattro figli. La mattina del 24 settembre 1943, come membro di casa Savoia, la principessa Mafalda, che allora si trovava a Roma, fu attirata dalle SS in una trappola e rapita. Dopo un breve periodo di prigionia a Berlino, venne internata sotto il falso nome di signora von Weber nel campo di concentramento di Buchenwald, dove morì per le ferite riportate durante un bombardamento aereo alleato del campo.

Ho ripreso questo argomento, perchè il 29 agosto prossimo, ricorrerà il 61° anniversario della morte di questa grande Principessa.
Al pari del Fratello, e di suo padre, pur riposando in terra d'Italia, non si parla di Lei ...quasi mai !

Evidentemente, anche una semplice ed esile figura di donna, può impaurire la repubblica, quando porta il nome Savoia !

Ma i Monarchici di Pol, non dimenticano !!!

Saluti

Conterio
19-09-05, 14:10
Ora, premetto subito, che non ho interessi di parte in questa faccenda, non che Berlusconi mi sia più o meno simpatico, e tanto meno mi piaccia più o meno Benigni, ma il troppo stroppia …
Domenica ore 20.30 circa TG 1, conduce in linea la bella giornalista Busi, …vanno in onda uno dopo l’altro diversi servizi, che non saprei elencare, ma tutti abbastanza veloci e sbrigativi, fino al servizio su Roma e la manifestazione sulla “Notte bianca”, dove diversi artisti hanno cantato, parlato e fatto spettacolo, per intrattenere una folta schiera di persone per tutta la notte, fino al mattino.
Sicuramente una bella e riuscita manifestazione, come detto anche dal Sindaco intervistato sbrigativamente anch’esso per 10 - 15 secondi circa dall’inviato del Telegiornale, poi,… asso nella manica della sinistra al potere, di cui RAI 1 fa parte integrante …
Roberto benigni, in un suo assolo, contro Berlusconi, oltre 1 minuto di battute, peraltro molto scherzose e centrate, concernenti la “riforma elettorale” e stravaganze varie del Presidente del Consiglio.

Non voglio fare la critica a Roberto Benigni, e non voglio neppure fare la critica all’argomento da lui utilizzato per il suo spettacolo, ci mancherebbe… ma RAI 1 non può fare figure simili, sperando che tutti non si accorgano che quello che è andato in onda non è informazione, …è spudorata propaganda pagata di tasca nostra.

Ripeto, l’artista, l’argomento ed il luogo dello spettacolo, non sono in discussione, ciò che è scandaloso è il comportamento assurdamente fazioso di RAI 1, che invece di ottemperare ad un servizio pubblico, ha utilizzando una normale notizia, facendone, forse alla stessa insaputa di Roberto Benigni, una pagina di vergognosa propaganda politica in favore della sinistra.

Incredibile !!

Conterio

PS postato anche su "Politica Nazionale"
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=192384

Gianfranco
19-09-05, 14:13
L'ho visto che anche io purtroppo....e quoto totalmente il tuo pensiero.:rolleyes:

eolo76
19-09-05, 19:09
solo RAI 1? Allora non ti vedi il TG3... vedi quell'idiota di Bianco...

Fante d'Italia
19-09-05, 20:55
Niente di nuovo sotto il sole repubblicano. Solo faziosità congenita all'istituzione stessa.

Gilbert
20-09-05, 10:13
...e avete notato come tutti i tg tifassero per Schroder...tranne emilio fede che però più di condurre un tg presenta uno show...


in ITalia proprio non sanno essere neutri...tutti faziosi!

Albert4206
29-09-05, 17:17
;)

Deus et Rex
03-10-05, 19:43
In Origine postato da Fante d'Italia
Niente di nuovo sotto il sole repubblicano. Solo faziosità congenita all'istituzione stessa.

Perdonami Fante, ma io questo "sole" di cui parli non l'ho mai visto...!!!
:D :D :D

lupocattivo (POL)
05-10-05, 21:54
La RAI (mediaset no?) è divisa fra i partiti. noi di sinistra ascoltiamo il tg3 (e la7), voi ascoltatevi il tg2 che da le notizie politica dopo tredici minuti di notizie insulse per un totale di meno di un minuto. Insomma en passant.

Roberto ha fatto lo show? e quello che va in onda ogni sera sul tg4, sul tg2, e anche tg1. Fortuna che c'è "La Repubblica" (o se va male "L'Unità).

Se hanno fatto passare addirittura 1 minuto dello show di Benigni la ragione è semplice, l'aria sta cambiando e la RAI si adegua, nella sua migliore tradizione.

Conterio
06-10-05, 10:31
In Origine postato da lupocattivo
La RAI (mediaset no?) è divisa fra i partiti. noi di sinistra ascoltiamo il tg3 (e la7), voi ascoltatevi il tg2 che da le notizie politica dopo tredici minuti di notizie insulse per un totale di meno di un minuto. Insomma en passant.

Roberto ha fatto lo show? e quello che va in onda ogni sera sul tg4, sul tg2, e anche tg1. Fortuna che c'è "La Repubblica" (o se va male "L'Unità).

Se hanno fatto passare addirittura 1 minuto dello show di Benigni la ragione è semplice, l'aria sta cambiando e la RAI si adegua, nella sua migliore tradizione.

Si quoto interamente il tuo Post, l'aria sta cambiando !

Deus et Rex
06-10-05, 10:40
Finché c'è FEDE c'é speranza...

...di avere in TV un varietà ineguagliato al mondo!

:-0005I

lupocattivo (POL)
07-10-05, 11:50
In 'merica, come dice Camilleri, un soggetto economico non può possedere più del 30% di un canale televisivo. Qui il Presidente del Consiglio ne possiede tre e ne controlla altri tre. Il settimo conta poco o niente. Si può? Qui il Presidente del Consiglio può permettersi di cacciare professionisti non allineati, dalla RAI e da MEDIASET. Si può?

Vero che non è la prima volta. Il caso Beppe Grillo di ormai ancestrale memoria ha fatto scuola. Vero che la RAI di Zaccaria era quello che era, però almeno era divertente.

Vero pure che i media americani sono comunque allineati alle imbecillità di Bush, famoso l'episidio di Fox tv che diede la vittoria a Bush contro l'opinione di tutti i media di allora e tutti gli altri si allinearono assicurando la vittoria mediatica a Bush invece che a Gore.

Ripeto: se non piacciano i canali tv mi leggo "La Repubblica". Se non vi piacciano i canali tv leggetevi "Libero". Fortuna che il panorama è vario.

Conterio
07-10-05, 11:58
In Origine postato da lupocattivo
In 'merica, come dice Camilleri, un soggetto economico non può possedere più del 30% di un canale televisivo. Qui il Presidente del Consiglio ne possiede tre e ne controlla altri tre. Il settimo conta poco o niente. Si può? Qui il Presidente del Consiglio può permettersi di cacciare professionisti non allineati, dalla RAI e da MEDIASET. Si può?

Vero che non è la prima volta. Il caso Beppe Grillo di ormai ancestrale memoria ha fatto scuola. Vero che la RAI di Zaccaria era quello che era, però almeno era divertente.

Vero pure che i media americani sono comunque allineati alle imbecillità di Bush, famoso l'episidio di Fox tv che diede la vittoria a Bush contro l'opinione di tutti i media di allora e tutti gli altri si allinearono assicurando la vittoria mediatica a Bush invece che a Gore.

Ripeto: se non piacciano i canali tv mi leggo "La Repubblica". Se non vi piacciano i canali tv leggetevi "Libero". Fortuna che il panorama è vario.

Hai ragione, non si può !

ma che possiamo fare per evitare ciò ?:fru

Deus et Rex
07-10-05, 22:16
In Origine postato da lupocattivo
Ripeto: se non piacciano i canali tv mi leggo "La Repubblica". Se non vi piacciano i canali tv leggetevi "Libero". Fortuna che il panorama è vario.

Certo che la scelta tra i canali TV e "La Repubblica" è davvero ardua... ;)

Facciamo così: mi leggo Topolino, che oltretutto ha anche i messaggi subliminali che sono divertentissimi...

Conterio
04-11-05, 17:11
RockPolitick…

Francamente non sono riuscito a sopportare un’intera puntata, e sulle tre serate ad oggi trasmesse, penso di aver totalizzato non più di 90 minuti. Perché ? Perché ritengo che i contenuti non siano sufficienti a giustificare l’impiego in tal senso del mio già esiguo tempo libero !
Di ieri sera 03.11.2005, voglio fotografare il lungo e penoso monologo (peraltro letto da un foglietto) con monotono sottofondo “strimpellato” focalizzato su cosa è “lento” e su cosa è “rock”.
A parte il fatto, che la realtà della vita quotidiana ci ha ormai insegnato che bianco e nero, non esistono, ma che invece sono presenti tutta una serie di sfumature di grigio, che servono proprio ad evitare gli scontri e le contrapposizioni, denunciate dallo stesso Artista, non capisco, questa mania, di dover necessariamente inventare un modo così originale e poco pratico per esternare le proprie opinioni. Che serva a nascondere l’incapacità di sostenere le tesi ed i giudizi in una normale esposizione delle proprie opinioni ? Può darsi !
Ma che dire del pubblico più volte inquadrato, (anche per ravvivare un tantino lo “spettacolo”), con quell’espressione vuota, simile ad un bambino, che dopo aver assistito ad un miracolo divino, si aspetta l’immediata replica ?

Io resto sconcertato, dalla pochezza della maturità che sempre più spesso dimostriamo di fronte a manifestazioni dallo spessore esiguo, che vengono al contrario considerate per “moda” eccellenze da imitare !!
Che Adriano Celentano, sia un Artista, non si può discutere, ma la sua professionalità di artista, non può trasformarlo automaticamente in Opinionista, un Politico, o peggio un Giudice. Sarebbe come dire che un ottimo muratore, sa fare dei biscotti fantastici, o che il macellaio in fondo può benissimo operarci di tonsille !

Il problema secondo il mio modo di vedere, è sempre riconducibile alla oggi totale mancanza di punti di riferimento (volutamente), che nelle menti più “disarmate” creano la necessita di appoggiarsi a qualcuno o a qualcosa che abbia un nome.
E allora alla fine, mi sorge sempre lo stesso dubbio, che anche il buon Cementano, non sia altro che la pedina di turno, usata a piccole quantità, una volta l’anno, per “distrarci” con cose già viste, con la pochezza di argomentazioni già sviscerate 1000 volte, pubblicizzate con mesi di anticipo, per creare la “necessità” di doverlo guardare.
Ma c’era bisogno di Celentano, per capire che le cose non girano nel senso giusto ? NO !
E allora che bisogno c’è di pagare profumatamente un Artista per creare caos e polemiche a quintali, quando all’Italia serve tutt’altro ?
Che a Berlusconi serva un “caso” per rendere meno credibili le critiche (sacrosante) e che a Prodi, serva l’agitatore di folla, per nascondere l’incapacità di approntare un programma serio, è evidente, tanto quanto la certezza, che ad aprile 2006 nulla cambierà. La classe politica repubblicana perpetuerà per l’ennesima volta la sua truffa ai danni dei cittadini ignari, …anzi più della metà di loro,avranno anche l’illusione di aver attivamente partecipato democraticamente a risolvere i problemi contingenti !

Complimenti a loro !!

lupocattivo (POL)
10-11-05, 23:34
Beh, albè, uniamoci almeno alla moda del momento, lanciamo uno slogan:

la monarchia è rock, la repubblica è lento !!!!

;)

dito5
11-11-05, 00:27
In Origine postato da lupocattivo
la monarchia è rock, la repubblica è lento !!!!

;)
Idea insuperabile per un manifesto elettorale di Stella e Corona.

Conterio
11-11-05, 11:26
In Origine postato da lupocattivo
Beh, albè, uniamoci almeno alla moda del momento, lanciamo uno slogan:

la monarchia è rock, la repubblica è lento !!!!

;)

Non capisco... ma mi adeguo !!!;) ;) :rolleyes:

la monarchia è rock, la repubblica è lento !!!!

lupocattivo (POL)
11-11-05, 13:19
Ma dai, è il lait motiv di questi giorni ... :cool:

FedericoAmMI
11-11-05, 16:10
Ho spento la televisione (per quel poco che la guardo) schifato. Poi la RAI sarebbe in mano alle destre? Ieri sera abbiamo avuto la prova lampante che i comunisti possono fare tutto quello che vogliono senza che nessuno dica niente.

La Guzzanti poi a me non fa ridere per niente. Non la trovo divertente, non perchè sia comunista, ma perchè si atteggia tanto da intellettuale marxista tipo Pasolini, mentre invece fa veramente pena sia come attrice sia come intellettuale.
Il mio consiglio è: darsi all'ippica e lasciar perdere la politica. La Signora Guzzanti non è neanche degna di leccare gli stivali a Pasolini.

Saluti.

P.s. e stasera non perdete S.A.R. il Principe Emanuele Filiberto alle 21,30 su La7

Conterio
11-11-05, 17:05
In Origine postato da FedericoAmMI
Ho spento la televisione (per quel poco che la guardo) schifato. Poi la RAI sarebbe in mano alle destre? Ieri sera abbiamo avuto la prova lampante che i comunisti possono fare tutto quello che vogliono senza che nessuno dica niente.

La Guzzanti poi a me non fa ridere per niente. Non la trovo divertente, non perchè sia comunista, ma perchè si atteggia tanto da intellettuale marxista tipo Pasolini, mentre invece fa veramente pena sia come attrice sia come intellettuale.
Il mio consiglio è: darsi all'ippica e lasciar perdere la politica. La Signora Guzzanti non è neanche degna di leccare gli stivali a Pasolini.

Saluti.

P.s. e stasera non perdete S.A.R. il Principe Emanuele Filiberto alle 21,30 su La7

qualcuno può registrare la trasmissione ?

:confused:

lupocattivo (POL)
12-11-05, 00:03
Già, io rientro adesso (23.00) dal lavoro; qualcuno può fare un breve riassunto?

Quanto alla Guzzanti posso mandarti RAIOT, suite dell'opera teatrale resa possibile dopo l'ennesima cacciata dalla RAI; se non avessero cacciato tanta gente dalla tv il governo Berlusconi sarebbe caduto sommerso dalle risate degli italiani.

O'Rei
12-11-05, 14:57
siceramente l'ho guardato solo per vedere Crozza che mi fa spanciare...:D per il resto non è stato niente di particolare, la Guzzanti giovedi sera è stata noiosissima...:ronf

Conterio
13-03-06, 16:42
Dal linciaggio verbale dell'Annunziata su Berlusconi alla provocazione di strada con tafferugli a Milano. Queste le ultime carte lanciate sul tavolo da "gioco" di una sinistra sempre più prigioniera nella sua tradizionale anti-democraticità.

Personalmente addolorato per chi ha avuto danni a Milano, a causa di normali criminali, che Bertinotti si ostina a proteggere strumentalizzando le forze dell'ordine il Ministro degli Interni ed il Governo, non capisco davvero come facciano però tanti criminali, pur arrivando da località lontanissime ad avere sempre i soldi in tasca per sobbarcarsi le varie trasferte. Un tempo pagava l'URSS a suon di dollari, ma oggi ? E' chiaro che questi criminali sono guidati da una regia attenta allo svolgimento della totalità dllo "spettacolo"

Altra cosa invece l'Annunziata. Avevo già visto lo "scontro" con Fini, dove aveva fatto davvero una magrissima figura, in tutto superata poverina da un vero professionista della politica.
Con Berlusconi, l'organizzazione della sinistra, l'apparato di Botteghe Oscure ecc. ecc. ha fatto però autogol sacrificando una giornalista quotata.
Come Santoro a suo tempo, l'Annunziata deve PREGARE che alle elezioni vinca il CSN, perchè altrimenti si ritrova ad attaccare bottoni in Cina !

Il Cavalliere ? Non ha fatto una figura magnifica, ma al suo posto sarei stato molto meno cortese !

Saluti

Fante d'Italia
13-03-06, 17:15
Dal linciaggio verbale dell'Annunziata su Berlusconi alla provocazione di strada con tafferugli a Milano. Queste le ultime carte lanciate sul tavolo da "gioco" di una sinistra sempre più prigioniera nella sua tradizionale anti-democraticità.

Personalmente addolorato per chi ha avuto danni a Milano, a causa di normali criminali, che Bertinotti si ostina a proteggere strumentalizzando le forze dell'ordine il Ministro degli Interni ed il Governo, non capisco davvero come facciano però tanti criminali, pur arrivando da località lontanissime ad avere sempre i soldi in tasca per sobbarcarsi le varie trasferte. Un tempo pagava l'URSS a suon di dollari, ma oggi ? E' chiaro che questi criminali sono guidati da una regia attenta allo svolgimento della totalità dllo "spettacolo"

Altra cosa invece l'Annunziata. Avevo già visto lo "scontro" con Fini, dove aveva fatto davvero una magrissima figura, in tutto superata poverina da un vero professionista della politica.
Con Berlusconi, l'organizzazione della sinistra, l'apparato di Botteghe Oscure ecc. ecc. ha fatto però autogol sacrificando una giornalista quotata.
Come Santoro a suo tempo, l'Annunziata deve PREGARE che alle elezioni vinca il CSN, perchè altrimenti si ritrova ad attaccare bottoni in Cina !
Non si può veramente aggiungere niente. Perlomeno io. Non posso che sottoscrivere.

Il Cavalliere ? Non ha fatto una figura magnifica, ma al suo posto sarei stato molto meno cortese !
Saluti
Beh, a questo proposito, invece, posso dire che allora avresti fatto una figura peggiore della sua.... e sono quelle figuracce che potrebbero costargli care purtroppo. :fru

Dreyer
13-03-06, 18:48
Grande Berlusconi, io ho seguito il programma direttamente e Berlusconi le ha cantate all'annunziata in un bel modo!

un altro autogol dei sinistri ... ma il 9 aprile NON PRAEVALEBUNT! :D

Dreyer
13-03-06, 18:49
Li chiamano antagonisti. In realtà trattasi di volgarissimi delinquenti che la magistratura italiana si rifiuta, con la scusa delle radici ideologiche in comune, di perseguire da anni. Si nascondono nei loro fetidi rifugi, pomposamente ribattezzati "centri sociali", e si mantengono grazie alla vendita in nero di ogni genere di beni, alimentari e non, su cui non si sognano di pagare alcuna
imposta: sono evasori fiscali con l'hobby della violenza, loro! Ieri
hanno messo a ferro e a fuoco Corso Venezia e Corso Buenos Aires,
sotto gli sguardi allibiti e terrorizzati della popolazione.

Ma chi li finanzia, costoro? Niente meno che quell'alta borghesia
milanese, amica dei Chiapas del sub-comandante - non a caso tifoso
dichiarato nerazzurro - Marcos, che non si vergogna di aver a suo
tempo foraggiato e protetto i movimenti extra-parlamentari di
sinistra nei bollenti Anni Settanta.

A quei tempi, sui media controllati da alcuni dei loro finanziatori,
questi eroi dell'allora sinistra democratica italiana usavano, per
giustificare la bontà delle loro gesta, termini ora desueti
come "gambizzare", "esproprio proletario", "servi del capitalismo".
L'alta borghesia di Milano che li aiutò ha sulla coscienza il sangue
di decine di poveri tutori dell'ordine pubblico, sindacalisti,
magistrati, giornalisti. In tanti, troppi pagarono con la vita o con
l'invalidità permanente il solo torto di osteggiare la violenza
innata della sinistra extraparlamentare.

Oggi invece i loro eredi, delinquenti alla stessa maniera, ma
ugualmente coccolati da un partito che si chiama Rifondazione
Comunista, si muovono spalleggiati da chi li mantiene fra un Martini
al Sant'Ambroeus, una toccata e fuga a Portofino e un sit in anti-
Cavaliere Nero in zona Bicocca.
Sabato 11 marzo, in un pomeriggio difficile da dimenticare per chi
ha assistito sgomento alla loro vili scorribande, con le stesse
tecniche usate già a Genova dai pacifisti Black Block gli
antagonisti milanesi hanno cominciato a presentare il conto.
Di cosa? Ma delle incredibili complicità di cui godevano i loro
progenitori e di cui godono attualmente loro.

Rischiano di smarrirle, però, se all'indomani delle prossime
elezioni di aprile fosse confermato l'attuale Ministro degl'Interni.
Beppe Pisanu è uno che non molla! A questi teppistucoli cresciuti a
pane e Marx assieme a qualche frangia impazzita della curia
meneghina, a un Premio Nobel e alla sua poco gentil signora, questo
politico che è sempre stato dalla parte dei difensori dell'ordine
pubblico e dei cittadini onesti l'ha giurata da tempo.
I milanesi, a questo punto, sanno cosa li aspetta, nel caso
volessero nascondere le loro teste sotto la sabbia del conformismo
imperante: altri tranquilli week end di paura come quello di ieri.
Per impedirlo basterà loro votare "bene", sia alle elezioni
politiche il prossimo 9 aprile che per il nuovo sindaco in maggio.
A tal proposito non sarebbe male se organizzassero una bella marcia
pacifica sotto "certe" finestre della centralissima Via Durini, non
lontano dall'epicentro dei gravi incidenti di ieri. Ai manifestanti,
lavoratori e milanesi come il sottoscritto, consiglio vivamente
questo slogan efficacissimo: "LETIZIA, SALVACI TU! BEDY, LEVACELI
DAI PIEDI!

12 marzo 2006

http://tubere.blogspot.com

Conterio
14-03-06, 12:28
Li chiamano antagonisti. In realtà trattasi di volgarissimi delinquenti che la magistratura italiana si rifiuta, con la scusa delle radici ideologiche in comune, di perseguire da anni.

Ecco la classe... nelle prime due righe, il concentrato del problema, con cause e soluzioni ...

Grazie Dreyer, sei GRANDE !!!!:D :D

Conterio
08-05-06, 15:48
Impoverimento della società

Non ho avuto la fortuna di viaggiare molto, ma quando ho la possibilità di farlo non perdo l’occasione di osservare o di fare domande e confronti. L’Italia la conosco molto bene avendola “vissuta” in molte occasioni per lavoro e come turista.
Anche la mia ultima visita all’estero pertanto in Turchia, è divenuta l’ennesima constatazione di quanto la società italiana sia in regresso, soprattutto su caratteristiche che un tempo venivano indicate all’estero come caratterizzanti… parlo di Arte, Cultura, Musica e di altre cose ben fatte, non ultima l’amore per l’ospitalità ecc.
E’ chiaro che il processo a ribasso della nostra società lo attribuisco all’errata scelta repubblicana imposta con un sopruso ormai 60 anni fa, ma sono gli ultimi 20 - 25 anni che hanno dato per così dire l’attuale impronta negativa.
Siamo diventati il paese dell’arido, della conflittualità e della “non cultura”.
Posso fare esempi all’infinito, ma sarebbe inutile e noioso.
Alcuni però rendono bene questo punto di vista.
Nella città natale di mia moglie (che non è italiana), le persone anziane delle classi più numerose o meno abbienti, hanno l’abitudine di impegnare il tempo (uomini e donne) leggendo testi di letteratura. In Italia, potrebbero leggere Manzoni, ma mi accontenterei che leggessero un quotidiano . Neppure quello, …siamo il paese europeo infatti che legge meno. In compenso i mensili illustrati più idioti e banali nei contenuti riempiono le nostre edicole con tonnellate di “nulla”
Del resto a scuola i nostri ragazzi non leggono più il libro “Cuore” di De Amicis, …superato. Nelle scuole elementari, molto meglio un tema sull’ultima puntata dei Poke Mon. La storia e le tradizioni poi è meglio re-inventarle, e così mentre nessun italiano sa più abbinare un evento alla data del 17 marzo, si insegna ai nostri figli a festeggiare il 31 ottobre (Halloween…)
Le Istituzioni stesse, hanno da tempo dimenticato (apposta direi…) la meritocrazia del “sapere”, promovendo il “credo” nella fortuna, con estrazioni multiple settimanali del gioco dell’Otto, Superenalotto, numeri Jolly, Bingo, Totip, lotterie varie e Totocalcio.
La Tv del resto, imperante e definita nel corso delle celebrazioni per il suo 50° anno di vita, come la mamma degli italiani (repubblicani), ha da tempo sostituito gli storici Quiz dove si vinceva se si era competenti, con trasmissioni a “pacco”, dove non conta nulla la Laurea o anni di sudata esperienza, ma è sufficiente una botta di …fortuna, oppure dove basta puntare il dito su un concorrente avversario per eliminarlo anche se più meritevole di noi, e via di questo passo.
Per inciso, un canale della televisione Turca, manda in onda trasmissioni culturali 24 ore su 24, prediligendo Storia e Matematica ! Saranno dei cretini ?
Per concludere, abbiamo rapidamente perso il bagaglio consistente in ciò che era il nostro bene più prezioso, la ricchezza della nostra società, ciò che un nonno poteva insegnare ad un nipotino, la voglia di imparare, di sudare per migliorare consci delle nostre origini e della nostra storia. Tutte cose queste che i cinesi non avrebbero mai potuto “produrre” e gli americani “comprare”.

Saluti (Conterio)

Conterio
29-06-06, 13:53
La bandiera non è una Cravatta !

“La bandiera non è una Cravatta !”, con questa affermazione, un nobile amico che risiede all’estero, mi ha fatto riflettere sull’uso indiscriminato che in questi giorni di calcio mondiale si fa del tricolore della repubblica italiana.

Non passa inosservato infatti, che i Mondiali di calcio per il buon “popolo” d’Italia, vale ben più di 10, 100 o 1000 “2 giugno”, è questo francamente ci lascia quantomeno perplessi, o meglio lo si capisce, se facendo un ragionamento più ampio e complesso si ha l’onestà intellettuale di dire che per le attuali istituzioni repubblicane, non è agevole istruire le persone parlando di storia, meglio promuovere l’opera di distruzione dei precedenti simboli, promuovere la disgregazione dell’Unità della patria, minare la credibilità delle forze armate ecc. ecc.
E così mentre assistiamo divertiti ad un sistema (quello repubblicano) che si auto-contesta lo stesso giorno in cui si festeggia la ricorrenza del suo illegittimo insediamento, non abbiamo motivo di criticare chi poverino, cercando di festeggiare davvero le recenti vittorie sul campo della Nazionale di calcio, o cercando di manifestare la propria Italianità, o l’ormai svalutato valore e senso d’amor di Patria, appende alle balconate ed alle finestre delle case, le “bandiere”, di ogni foggia e tonalità di colore, incurante di farlo rispettando almeno l’esatta sequenza dei colori (da sinistra a destra) ecc. ecc.
Credetemi, che è avvilente vedere questo spettacolo, ancor più conoscendo la storia e sapendo quanti e quali sacrifici abbiamo compiuto come italiani in passato per issare questa bandiera, …questa bandiera che già per vezzo politico è monca nel bianco dello stemma di Casa Savoia non merita d’essere così maltrattata, e per così poco !

Ecco quindi a non considerare il simbolo della nostra Storia, una cravatta, da mettere o smettere a seconda della moda, con il nodo grosso o piccolo secondo i gusti, ma a riscoprirne il significato e ad attribuirgli il suo valore !

28.06.2006

Conterio
03-07-06, 15:12
A proposito di Nazionale... è vero che dopo il mondiale vinto dell'82, SM il Re Umberto II di Savoia invio ai giocatori un messaggio ???

:confused:

eolo76
03-07-06, 18:41
bhoooooo.... non ricordo.... ero troppo piccolo...

Conterio
05-07-06, 09:44
LA STAMPA, 01.07.2006 Pagine riservate alla Provincia di Biella e Vercelli


PUBBLICATO !!!!

eolo76
05-07-06, 12:29
LA STAMPA, 01.07.2006 Pagine riservate alla Provincia di Biella e Vercelli


PUBBLICATO !!!!


ottimo! :K

FedericoAmMI
14-07-06, 00:21
In questi giorni di mondiale, ho purtroppo assistito a centinaia di tricolori deturpati da scritte di ogni genere e spesso ridicole e provocatorie. Fino a qualche mese fa ciò era villipendio della bandiera nazionale.
Il colmo: in un servizio del tg, bandiera italiana con il simbolo anarchico disegnato al centro. Oppure un tricolore con scritto: Zidane mi fa schifo.

Come diceva il buon Giorgio Gaber: "Mi scusi Presidente, lo so che non gioite se il grido "Italia Italia" c'è solo alle partite."...

Serendipity
14-07-06, 00:22
A proposito di Nazionale... è vero che dopo il mondiale vinto dell'82, SM il Re Umberto II di Savoia invio ai giocatori un messaggio ???

:confused: E' vero, e ti dirò di più: Umberto II nominò cavalieri tutti i giocatori della Nazionale e conferì al mitico Enzo Bearzot il titolo di conte. Soltanto un quotidiano italiano di cui ora non ricordo il nome, però, pubblicò la notizia, che, ovviamente, pochi giorni dopo cadde subito nell'oblio.

monarchicovero
14-07-06, 20:44
Mi piacerebbe sapere se il bearzot ha "trasmesso" questo titolo ai suoi eredi...... Lippi e gli altri!

Serendipity
14-07-06, 21:09
Mi piacerebbe sapere se il bearzot ha "trasmesso" questo titolo ai suoi eredi...... Lippi e gli altri! Ovviamente no...

Conterio
28-07-06, 11:28
La regola della confusione

Non mi stancherò mai di dirlo, i vecchi detti e proverbi di un tempo, frutto dell’esperienza secolare del popolo, non mente… Mio nonno per sintetizzare una situazione di confusione e di disordine apostrofava sicuro “…è una repubblica !” in buon dialetto piemontese.

E come non essere d’accordo con Lui ?

Prendiamo l’ultimo provvedimento del Governo circa le liberalizzazioni tanto contestate, il Decreto Bersani, tanto per intenderci. Non voglio sindacare sulla qualità del provvedimento in se, faccio finta non mi interessi per un attimo, ma che dire del comportamento delle Farmacie e dei Farmacisti ?
Ma sono anni, che in nome del caos fatto regola con l’assenso palese delle istituzioni vendono di tutto oltre che i farmaci. Ma possiamo negare o far finta di non sapere che all’interno delle farmacie, negli ultimi anni troviamo vestiti, scarpe, alimenti biologici, giochi per bambini, cosmetici e la più svariata gamma di accessori di bigiotteria ?
E allora prima di scendere in piazza, non era il caso di capire che la gente si sarebbe messa a ridere.
Al contrario occorreva incoraggiare il Governo a promuovere nuove e più vantaggiose liberalizzazioni. Si poteva ottenere in cambio la possibilità di vendere videocassette, oppure il diritto di vendere piante e fiori (pare che faccia bene alla salute avere delle piante in casa).

La regola della confusione repubblicana è tale, che si crede d’essere nel diritto di potersi lamentare per la perdita di un diritto esclusivo, pur avendo da anni usufruito di diritti che non ci competono .
Sarebbe troppo pretendere che tutti facessero ciò che gli compete e solo quello ?

I giornalisti dovrebbero informare, non emettere giudizi, i panettieri vendere il pane e non il latte e l’amaro digestivo, gli avvocati dovrebbero difendere i clienti non inquinare le prove, nelle edicole si dovrebbe vendere giornali, non film pornografici, come in chiesa si dovrebbero salvare le anime non parlare di politica.
Non sarebbe in questo modo una società più giusta ed equilibrata, dove anche la persona meno istruita sia in grado di orientarsi senza errori ?

A questo punto però, non avremmo la sollevazione generale dei politici e degli amministratori pubblici di mestiere che sarebbero costretti a gestire gli interessi dei cittadini, invece di quelli famigliari ?

28.07.2006

Fante d'Italia
28-07-06, 13:37
Non sarebbe in questo modo una società più giusta ed equilibrata, dove anche la persona meno istruita sia in grado di orientarsi senza errori ?

A questo punto però, non avremmo la sollevazione generale dei politici e degli amministratori pubblici di mestiere che sarebbero costretti a gestire gli interessi dei cittadini, invece di quelli famigliari ?

28.07.2006

Grandioso.
E' la domanda che sputtana brillantemente il sistema democratico-repubblicano che ha spezzato il legame tra il processo di sviluppo della società civile con il mondo dell'essere.

Si è ormai ridotti a peggio dei drogati che, invece di ristabilire l'equilibrio naturale, perseverano nell'aumento delle dosi che li conduce alla follia e alla morte.

Conterio
28-07-06, 13:48
Grandioso.
E' la domanda che sputtana brillantemente il sistema democratico-repubblicano che ha spezzato il legame tra il processo di sviluppo della società civile con il mondo dell'essere.

Si è ormai ridotti a peggio dei drogati che, invece di ristabilire l'equilibrio naturale, perseverano nell'aumento delle dosi che li conduce alla follia e alla morte.


Tutte le mie opinioni o lettere che invio ai giornali locali (come quest'ultima) hanno la finalità che tu hai indicato ! :-01#44

Rick Hunter
28-07-06, 13:54
conterio sono su messenger, rispondimi per favore.

Conterio
22-08-06, 16:47
Il valore della Storia

Se è vero che la storia viene scritta dai vincitori, è altrettanto vero che la Storia non può essere ignorata, o peggio riscritta con validità retroattiva. La notizia succeduta ai recenti fatti riguardanti SAR Vittorio Emanuele circa l’intenzione del Movimento Indipendentista Ligure (MIL) di rimuovere in Genova un monumento dedicato a SM il Re Vittorio Emanuele II, il Padre della Patria, mi porta a ritenere che il disordine italiano sia ormai giunto al punto limite della rottura. Che un manipolo di invasati da osteria posso impunemente pretendere di cancellare la Storia del suo Paese è ridicolo, e si commenta da se, ma che dal Presidente della repubblica non giunga almeno un rimprovero verbale per questo, è incredibile !
Ricordiamo che spetta a Lui difendere la nostra Storia, uno dei valori su cui si fonda l’unità della nostra Patria che pretende di rappresentare.
Evidentemente l’impegno a nascondere la sua di storia (…vergognose dichiarazioni del 1956) e i continui impegni nel sostenere l’attuale maggioranza di Governo devono impegnarlo a tempo pieno… pazienza !
Ma che dire delle stesse Istituzioni che in questo periodo alimentano questa follia collettiva ?

In Sardegna infatti alcune amministrazioni locali hanno avviato una “crociata” che ha lo scopo sistematico di cancellare i riferimenti storici di Casa Savoia dalla toponomastica stradale e quant’altro. Già, perché il pericolo numero uno di questa repubblichetta da avanspettacolo è sempre Casa Savoia. Basterebbe chiedersi a mente serena cosa può mai centrare una goffa frase citata in un contesto privato (che tale doveva restare) del Principe Vittorio Emanuele con la figura immortale di Re Carlo Alberto risalente a 150 anni fa, per rendersi conto della comicità del provvedimento.

Così non basta l’azione sconsiderata ed impunita di un magistrato giudicato anche all’estero particolarmente “libero ed indipendente”, non è sufficiente l’azione devastante e palesemente irregolare dei media nazionali, occorre promuovere nel silenzio/assenso istituzionale una vera rivoluzione culturale di “cinese” memoria, allo scopo di estirpare dalle menti della popolazione ricordi e richiami a ciò che ci ha fatto grandi, alimentando rancori e odio comunque senza riscontro nella gente comune.

Occorre a questo punti essere chiari, …cancellare la Storia vuol dire sostituire dei “punti fissi di riferimento” con “punti mobili di interesse”. Ciò porta enormi vantaggi in chi Governa oggi reggendosi sul falso, ma toglie in chi è governato la capacità di difendersi, mescolandogli sotto al naso le carte, impedendogli il confronto, ed in ultima analisi la capacità ed il diritto democratico di scelta secondo sua volontà.

In questo modo “domani”, potremmo essere costretti a cantare una canzone di Vasco Rossi al posto dell’inno di Mameli, o a dover studiare la lingua Croata per leggere le informazioni alla stazione ferroviaria, così come siamo già stati costretti da un colpo di spugna e senza possibilità di scelta a dover rinunciare alla nostra sovranità nazionale, barattando il fastidio di dover presentare un documento alla frontiera in cambio di migliaia di clandestini incontrollati, così come abbiamo dovuto dire addio alla Lira in favore del “vantaggioso” Euro.

Che dire ? …nulla, ognuno in fondo ha ciò che si merita, è l’affluenza alle urne delle ultime consultazioni elettorali ne sono una conferma.
La domanda che mi pongo però è : siamo coscienti di ciò ?

31.07.2006
****


Pubblicato

Nuova Provincia di Biella - Numero di Sabato 05.08.2006

Fante d'Italia
23-08-06, 01:55
Che dire?
Più tempo passa e sempre più diventa evidente che sei il miglior presidente che si possa avere.

E' tutto "grande" quanto hai scritto, ma è un autentico tesoro di cultura civile, di sociologia, la denuncia contenuta in questo brano:

"Occorre a questo punti essere chiari, …cancellare la Storia vuol dire sostituire dei “punti fissi di riferimento” con “punti mobili di interesse”. Ciò porta enormi vantaggi in chi Governa oggi reggendosi sul falso, ma toglie in chi è governato la capacità di difendersi, mescolandogli sotto al naso le carte, impedendogli il confronto, ed in ultima analisi la capacità ed il diritto democratico di scelta secondo sua volontà."

Conterio
30-08-06, 14:50
Voglio farVi notare, che mi sembra si sia aperto un periodo particolarmente fecondo per quanto riguarda Argomenti che si prestano ad inserimenti "Monarchici". Stò parlando chiaramente di Argomenti aperti su altri Forum, Quali "Termometro Politico" o "Politica Nazionale" ecc.

Questo, sommato al fatto che possiamo vantare ormai un numero di "amici" rilevante (20 Forumisti minimo) di cui almeno una dozzina attivi assiduamente, ci permette di "interferire" adeguatamente negli equilibri altrui, spalleggiandoci a vicenda per divulgare la verità !!!

Utilizziamo il 3d

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?p=4443844#post4443844

SOS Monarchia per dare le giuste indicazioni postando i Link per affrettare le operazioni. Collaborando, e senza prestare il fianco al nemico, possiamo rompere i coglioni in maniera determinante.

Il vero lavoro di "istruzione" infatti, lo dobbiamo fare fuori casa !

Presidente repubblica
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=281482

Presidente del Consiglio
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=279583

Monarchia o repubblica
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=100470

Miglior politico italiano
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=281515

Sono esempi di Argomenti dove è facile inserirsi e far sentire la nostra voce, magari cadenziando gli interventi, in modo da far si che la nostra presenza sia costante e pungente ! :-01#44

Saluti

Serendipity
30-08-06, 15:02
Presidente repubblica
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=281482
Pertini colpito e affondato.

mercutio
02-09-06, 12:02
Pertiti il peggio della Repubblica anche se il Napolitano e Scalfaro sono a un'incollatura!

Conterio
27-09-06, 14:37
Istruzione

Lunedì, 25.09.2006 : Tg 1, ore 20.30 circa, l’Ocse, Organizzazione Internazionale di cui l’Italia fa parte assieme ad altri 30 paesi denuncia i risultati di un’indagine svolta tra i paesi membri in cui al capitolo “Istruzione”, l’Italia figura agli ultimi posti, pur dovendo le famiglie sopportare i costi più alti in assoluto.

La cosa non può certo farci piacere, e con rammarico dobbiamo constatare che questo deludente risultato è stato conseguiti con accanimento in 60 anni di continui “progressi” repubblicani.
Quella che un tempo era la patria di letterati e di scienziati famosi e innovativi (un paio di nomi per riportare la mente ad antiche glorie : Marconi e Fermi…) è scivolata ad essere il paese dei più alti costi e dall’insegnamento mediocre.

Eppure ciclicamente si blatera del caro libri e si “inventano” riforme eccezionali, facendone bandiera elettorale di ogni opposizione al governo in carica, per poi lasciare tutto com’è.
Nel frattempo i nostri ragazzini strisciano sotto al peso di attrezzature ridondanti, che sarebbero in grado di affaticare i nostri soldati del risorgimento, imparando poco o nulla o comunque una quantità di nozioni decisamente inferiore e di minor peso pratico nei confronti dei coetanei degli altri paesi Europei.
Per intenderci quando si parla di paesi Europei, vengono solitamente citati quali esempi e traguardo da raggiungere il Regno Unito o i paesi Scandinavi, quegli stessi paesi insomma che sembrano un pochino fuori moda quando li sappiamo stretti intorno ai loro Sovrani.

Tornando all’argomento “Istruzione”, occorre ricordare che non molto temo fa l’Istat denunciò un dato di analfabetismo per l’Italia pari al 6 % circa. Anche in quell’occasione, il nostro, era un risultato davvero poco invidiabile per uno dei paesi più avanzati d’Europa. Del resto, retti da istituzioni in continua lotta di potere per spartirsi ogni più piccolo angolo disponibile senza dover rispondere a nessun organo superiore o sopra alle parti, non poteva essere altrimenti. Colui che dovrebbe infatti rappresentare la garanzia sopra alle parti, e figlio e servo del sistema stesso, ed è utile solo e soltanto a perpetuare un ciclo che ha preso vita da un colpo di stato.

Che dire per concludere ?
Possiamo abbozzare un’ultima considerazione, che risponde ad uno dei più conosciuti proverbi popolari di questo nostro Paese… “Ognuno raccoglie ciò che semina !” Oggi infatti abbiamo ormai in carica la totalità dei Dirigenti e Docenti che hanno vissuto direttamente o indirettamente la “famosa” rivoluzione del ’68, figli cioè della più feroce e violenta demagogia repubblicana.
Ritenuti ingombranti e smessi i valori espressi da De Amicis che avevano fatto grande l’Italia del passato abbiamo creduto possibile gabbare noi stessi modellando ex novo un sistema per ottenere il “Cittadino” perfetto. Si sperava inoltre, che nessuno si accorgesse che nel frattempo avevamo calato un gradino.
No, …la cosa invece è ben evidente, e chi come noi non intende uniformare a comando la ragione e la memoria, non può tacere oltre denunciando il fatto ogni volta possibile !

27.09.2006
Conterio

Tango do Hermano
28-09-06, 09:27
Mi è piaciuta leggerla.
Ho paura della poca competitività del mio Paese, anche perchè poca competitività del mio Paese significa poca competitività del mio prossimo valore professionale futuro. Io, il mio, farò di tutto per mettercelo. Però lo Stato dovrebbe incentivare notevolmente la ricerca scientifica in quanto non possiamo permetterci di diventare la provincia d'Europa.

Ogni tanto come slogan elettorale ritorna il caroprezzi dei libri e l'istruzione esatto: un po' come la questione meridionale, ritorna scompare, ritorna scompare... abbiamo superato il ridicolo quando vittorio cecchi gori ha corso con la Lega Nord qui a Napoli... si avete capito bene! I manifesti della Lega Nord erano quasi quasi i più meridionalisti e "patriottici" a modo loro.
Vorrei dire che anzichè inseguire la ricerca scientifica dal basso della mia memoria storica relativamente giovane spesso e volentieri si ragiona in base al profitto: esempio la SME. Una società meridionale che era nel settore agro-alimentare e che non dava profitto ma contribuiva alla ricerca scientifica in quel determinato settore. Oggi invece l'Italia non ha più ricerca scientifica nel settore agro-alimentare perchè la buona vecchia SME è passata in mano ad aziende che di profitto ne creavano: la CIRIO e la PARMALAT.

Conterio
10-01-07, 18:16
Aviaria ed infezioni, …un’altra figuraccia !

Dopo aver disturbato con la barzelletta dell’influenza Aviaria il sonno di migliaia di sprovveduti cittadini Italiani, abituati a farsi prendere in giro dal tracotante sistema repubblicano ancora in vigore, ed aver (involontariamente ?) provocato il fallimento di diverse aziende private che operavano nel settore del pollame, con l’apertura del nuovo anno, …tutto cambia.
Veniamo informati dallo stesso sistema infatti che il 30% circa dei pazienti che decedono presso gli ospedali nazionali muore per cause riconducibili ad infezioni contratte per mancata pulizia dei locali e/o mancata attenzione degli operatori del settore !
Fin qui nulla di nuovo, perché questo dato era conosciuto da tempo, è non ha un “Governo” responsabile, sia esso di destra o di sinistra. Semplicemente si è fatto finta di nulla, per “disturbare” il meno possibile il sistema sanità, che da sempre assicura introiti e stabilità stessa al Governo di passaggio, sia esso nazionale, regionale o provinciale.

Mi soffermerei invece con attenzione sulle percentuali…
Il polverone che abbiamo dovuto sopportare sull’influenza Aviaria era dovuto (correggetemi se erro) a qualche decina di casi di contagio in Cina su una popolazione di 1,3 miliardi di persone, e su un’altra decina di casi di contagio in Europa (compreso il territorio asiatico della Turchia). Anche in questo caso la popolazione ammonta a oltre 0,5 miliardi di persone !
Non riesco a ricavare una percentuale valida con i pochi mezzi che ho a disposizione, e senza voler sminuire il “pericolo” corso, vorrei sdrammatizzare ridendoci sopra.

L’allarme da lanciare invece, riguarda la percentuale che ho riportato all’inizio di questo “sfogo”, e che è stato denunciato quasi di soppiatto dalle autorità o istituzioni competenti.
Stiamo parlando del 30% (trenta per cento). Ora io non conosco e non voglio sapere quante sono le persone che muoiono per malattia presso gli ospedali Italiani, ma occorre puntualizzare e mettere bene in risalto che 3 su 10 potevano salvarsi !!!
Si sarebbero salvate se chi opera nel settore avesse una coscienza, si sarebbero salvate se chi percepisce stipendi da faraone per vigilare vigilasse, si sarebbero salvate se le istituzioni nate per servire il cittadino smettessero di farsi servire ecc.

E’ un buon inizio d’anno insomma… che aprendosi con l’ormai consueto e inconcludente discorso presidenziale (mi chiedo perché non vi è la possibilità di poter cambiare il canale), transitando per la festa del tricolore napoleonico che ci ricorda l’oppressione e la schiavitù straniera, serve a conciliare il rialzo di tasse imposte e balzelli, definiti con grazia “ri distribuzione”, la scomparsa del TFR dai sogni proibiti del lavoratore dipendente e chissà quale altro “miglioramento” del nostro vivere sereno, serve a farci gridare convinti tutti in coro : “Grazie repubblica !”

Buon anno a tutti.

Conterio
02-02-07, 15:00
Islam Moderato o Problematico ?

E’ di questi giorni la conclusione dell’orribile vicenda di Erba, in provincia di Como. Una volta tanto, abbiamo colpevoli chiari che anche la malridotta giustizia della repubblica italiana sarà in grado di assicurare alle patrie galere per qualche tempo. Non è questo infatti che mi spinge a scrivere !

Il mio malessere nasce invece dal comportamento dei grossi Media, che dovendo “servire” la parte politica oggi in voga tace sull’evidentissimo contrasto esistente tra la religione Cattolica, e l’Islam, che a torto, e per non dispiacere nessuno continuano a definire moderato, o dialogante.

Anche chi ha la memoria più corta ricorda qualche giorno fa la partenza per la Tunisia da Erba delle salme di madre e figlio barbaramente uccisi che prendevano avvio da una Chiesa Cattolica, dove compostamente erano presenti parenti, amici, e quanti per rispetto di queste vite spezzate dalla follia umana desiderava essere “vicino”, senza distinzione alcuna.
La casa di Dio, è aperta a tutti ! Anche al Marito di religione mussulmana che giustamente piangeva la sua famiglia !!!
Giusto e sacrosanto…

Non la stessa cosa però al funerale in rito mussulmano svoltosi in Tunisia ieri martedì 23.01.2007. In esso abbiamo dovuto assistere impotenti al dolore di un Padre lasciato fuori dalla Moschea come un cane, perché “infedele”. Queste sono cose (taciute) che fanno male al dialogo interreligioso sbandierato da chi ha a cuore solo la totale svendita delle nostre tradizioni, delle nostre identità, della nostra cultura.

E’ chiaro anche agli asini infatti che questo episodio è un macigno che per quanti hanno “compreso” l’accaduto diverrà una zavorra ad ogni altra possibilità di dialogo, tra queste due realtà.
Non era infatti necessario variare le ferree leggi del medioevale Corano per permettere ad un Padre di assistere ad una funzione religiosa, …era sufficiente del buonsenso.
Che sia quindi solo una questione di buonsenso la completa differenza tra la civiltà Cristiana e la scarsa civiltà Islamica ?

E’ un’ipotesi che occorrerà valutare in futuro. Nel frattempo, sono propenso a suddividere da oggi L’Islam in due parti, …l’estremista o radicale, e la sua parte migliore, il problematico.

24.01.2005
Alberto Conterio

Dreyer
02-02-07, 22:26
ottimo articolo!

Conterio
06-02-07, 10:05
Ti ringrazio, ...non mi sembrava il caso di far passare sotto silenzio una vergogna simile.

Ciao

Dreyer
07-02-07, 21:59
L'articolo apparirà anche su FERT? spero di sì!

Peraltro ciò che tu hai avuto il coraggio di dire l'hanno notato in molti, a quel che sento. In tv, ovviamente, manco 'na parola...

Conterio
05-03-07, 15:16
Esempi di vita repubblicana

Ieri, 02.03.2007 ore 20,15 circa, su Tg1, tra le varie notiziole da rotocalco, che vanno dall’entusiasmo di Prodi per aver trovato un momentaneo puntello al suo Governo, e gli entusiastici dati sulla ripresa economica del sistema Italia, dalla quale la gente comune sembra essere totalmente esclusa, giunge anche il servizio sul Sig. Curcio, che da un centro sociale di Bologna ha parlato ai giovani, in una specie di convegno, su lavoro precario e di diritti dei lavoratori oggi in pericolo...

Per coloro che hanno la memoria corta, il Sig. Curcio e uno dei Fondatori delle Brigate Rosse, accusato di non so quale ferocia e comportamento, e che evidentemente deve già avere scontato il suo debito con la giustizia.

Tra le lodi del telecronista abbigliato anch’egli alla moda dei no global, si udiva la voce del terrorista al microfono, e si poteva scorgere decine di giovani estasiati da tanta sapiente cultura. Il servizio naturalmente si protraeva per il tempo necessario a dare un senso logico alle parole del telecronista che elogiava il profondo senso sociale dell’iniziativa e del “personaggio”. Fin qui nulla di nuovo o di diverso da ciò che siamo costretti a subire da queste Istituzioni repubblicane incapaci di presentare valori o punti di riferimento validi, tanto da doversi affidare a terroristi quali oratori o consulenti politici (il caso di Sofri abbinato ai DS non è di molte settimane fa).

Quello che mi ha dato fastidio invece è stato il successivo collegamento con la Vedova Tarantelli, (…cioè una Signora che è divenuta vedova grazie al profondo senso sociale del Sig. Curcio).
In Esso la cortese Sig.ra stava tentando di spiegare il suo malessere alla notizia precedentemente mandata in onda, …ma non abbiamo avuto il tempo di apprendere il perché, in quanto il collegamento di pochi istanti (veramente una manciata di secondi) era già terminato, troncando di netto il senso logico di quanto veniva detto. Era forse una frase che poteva essere contraria all’iniziativa Bolognese ? Possiamo solo immaginarlo… quello che abbiamo compreso molto bene invece e che anche al Tg.1, si usano sicuramente due pesi e due misure, ed anche in questo caso abbiamo sentore, che non siano nell’interesse del popolo sovrano !

Ma, …se abbiamo bisogno di si losche personalità quali riferimenti, cosa potremo mai aspettarci di positivo dalle nostre future generazioni ?

03.03.2007

Tango do Hermano
05-03-07, 15:22
Islam Moderato o Problematico ?

E’ di questi giorni la conclusione dell’orribile vicenda di Erba, in provincia di Como. Una volta tanto, abbiamo colpevoli chiari che anche la malridotta giustizia della repubblica italiana sarà in grado di assicurare alle patrie galere per qualche tempo. Non è questo infatti che mi spinge a scrivere !

Il mio malessere nasce invece dal comportamento dei grossi Media, che dovendo “servire” la parte politica oggi in voga tace sull’evidentissimo contrasto esistente tra la religione Cattolica, e l’Islam, che a torto, e per non dispiacere nessuno continuano a definire moderato, o dialogante.

Anche chi ha la memoria più corta ricorda qualche giorno fa la partenza per la Tunisia da Erba delle salme di madre e figlio barbaramente uccisi che prendevano avvio da una Chiesa Cattolica, dove compostamente erano presenti parenti, amici, e quanti per rispetto di queste vite spezzate dalla follia umana desiderava essere “vicino”, senza distinzione alcuna.
La casa di Dio, è aperta a tutti ! Anche al Marito di religione mussulmana che giustamente piangeva la sua famiglia !!!
Giusto e sacrosanto…

Non la stessa cosa però al funerale in rito mussulmano svoltosi in Tunisia ieri martedì 23.01.2007. In esso abbiamo dovuto assistere impotenti al dolore di un Padre lasciato fuori dalla Moschea come un cane, perché “infedele”. Queste sono cose (taciute) che fanno male al dialogo interreligioso sbandierato da chi ha a cuore solo la totale svendita delle nostre tradizioni, delle nostre identità, della nostra cultura.

E’ chiaro anche agli asini infatti che questo episodio è un macigno che per quanti hanno “compreso” l’accaduto diverrà una zavorra ad ogni altra possibilità di dialogo, tra queste due realtà.
Non era infatti necessario variare le ferree leggi del medioevale Corano per permettere ad un Padre di assistere ad una funzione religiosa, …era sufficiente del buonsenso.
Che sia quindi solo una questione di buonsenso la completa differenza tra la civiltà Cristiana e la scarsa civiltà Islamica ?

E’ un’ipotesi che occorrerà valutare in futuro. Nel frattempo, sono propenso a suddividere da oggi L’Islam in due parti, …l’estremista o radicale, e la sua parte migliore, il problematico.

24.01.2005
Alberto Conterio

Un finale tragico per una storia tragica. La miseria umana non ha limiti.

lupocattivo (POL)
05-03-07, 19:54
Non voglio insultare la tua intelligenza, Alberto, dicendoti che alla prossima caduta di questo Prodi con la fiducia instabile, c'è il Berlusconi quater.

Dreyer
05-03-07, 20:07
Certo se un ex terrorista di destra avesse parlato ad una platea di giovani di AN o di FN o che so io ci sarebebro state milioni di prefiche di sinistra a parlare di rigurgito fascista, di scandalo, manifestazioni in piazza, sit in, interviste sdegnate, appelli per la democrazia e la costituzione, girotondi, e piazzate varie.

la domanda è: perchè i terroristi neri sono quasi tutti dentro mentre i terroristi rossi sono quasi tutti fuori? "compagni che sbagliano" è ancora valido?


preciso che io sono per la pena di morte ai terroristi, eh.

lupocattivo (POL)
06-03-07, 23:22
???

Conterio
07-03-07, 09:53
Esempi di vita repubblicana

Ieri, 02.03.2007 ore 20,15 circa, su Tg1, tra le varie notiziole da rotocalco, che vanno dall’entusiasmo di Prodi per aver trovato un momentaneo puntello al suo Governo, e gli entusiastici dati sulla ripresa economica del sistema Italia, dalla quale la gente comune sembra essere totalmente esclusa, giunge anche il servizio sul Sig. Curcio, che da un centro sociale di Bologna ha parlato ai giovani, in una specie di convegno, su lavoro precario e di diritti dei lavoratori oggi in pericolo...

Per coloro che hanno la memoria corta, il Sig. Curcio e uno dei Fondatori delle Brigate Rosse, accusato di non so quale ferocia e comportamento, e che evidentemente deve già avere scontato il suo debito con la giustizia.

Tra le lodi del telecronista abbigliato anch’egli alla moda dei no global, si udiva la voce del terrorista al microfono, e si poteva scorgere decine di giovani estasiati da tanta sapiente cultura. Il servizio naturalmente si protraeva per il tempo necessario a dare un senso logico alle parole del telecronista che elogiava il profondo senso sociale dell’iniziativa e del “personaggio”. Fin qui nulla di nuovo o di diverso da ciò che siamo costretti a subire da queste Istituzioni repubblicane incapaci di presentare valori o punti di riferimento validi, tanto da doversi affidare a terroristi quali oratori o consulenti politici (il caso di Sofri abbinato ai DS non è di molte settimane fa).

Quello che mi ha dato fastidio invece è stato il successivo collegamento con la Vedova Tarantelli, (…cioè una Signora che è divenuta vedova grazie al profondo senso sociale del Sig. Curcio).
In Esso la cortese Sig.ra stava tentando di spiegare il suo malessere alla notizia precedentemente mandata in onda, …ma non abbiamo avuto il tempo di apprendere il perché, in quanto il collegamento di pochi istanti (veramente una manciata di secondi) era già terminato, troncando di netto il senso logico di quanto veniva detto. Era forse una frase che poteva essere contraria all’iniziativa Bolognese ? Possiamo solo immaginarlo… quello che abbiamo compreso molto bene invece e che anche al Tg.1, si usano sicuramente due pesi e due misure, ed anche in questo caso abbiamo sentore, che non siano nell’interesse del popolo sovrano !

Ma, …se abbiamo bisogno di si losche personalità quali riferimenti, cosa potremo mai aspettarci di positivo dalle nostre future generazioni ?

03.03.2007


Certo se un ex terrorista di destra avesse parlato ad una platea di giovani di AN o di FN o che so io ci sarebebro state milioni di prefiche di sinistra a parlare di rigurgito fascista, di scandalo, manifestazioni in piazza, sit in, interviste sdegnate, appelli per la democrazia e la costituzione, girotondi, e piazzate varie.

la domanda è: perchè i terroristi neri sono quasi tutti dentro mentre i terroristi rossi sono quasi tutti fuori? "compagni che sbagliano" è ancora valido?


preciso che io sono per la pena di morte ai terroristi, eh.


???


Lupo, se i tuoi "???" erano riferiti al post di Dreyer, sappi che il medesimo post, si riferiva al mio precedente che ti ho allegato...

:-:-01#19

Tango do Hermano
08-03-07, 14:43
preciso che io sono per la pena di morte ai terroristi, eh.

Addirittura! :D

Ergastolo penso sia più che sufficiente.

Conterio
08-03-07, 16:41
Per completare il Quadro degli Ex Terroristi... riciclati dalla sinistra


Chiave di lettura del 3d:
1)Gran parte dell'articolo è preso da Il Giornale(articolo di Chiocci/Zurlo),prima di blaterale verificate se qualcosa di ciò che vi è scritto è inesatto,ogni correzione è benvenuta.
2)Commentate(se volete) l'argomento del 3d,chi vuole parlare di Dell'Utri/Previti/Cuffaro lo faccia da un altra parte,vi parteciperò volentieri.
3)Sono un fascista/bananas(così non c'è bisogno che sprechiate tempo a scriverlo;))


Silvia Baraldini. Condannata dalla giustizia americana a 43 anni di galera per associazione sovversiva, è uscita per motivi di salute ottenendo, il 27 dicembre 2002, una collaborazione con la giunta Veltroni. A caldeggiare il rinnovo del contratto di consulenza sul lavoro femminile, nel 2003, fu l'assessore Luigi Nieri di Rifondazione comunista. L'associazione delle vittime ha presentato denuncia in procura.


Geraldina Colotti. Militante delle Ucc, ex insegnante di filosofia, ferita in un conflitto a fuoco nel gennaio del 1987, è in semilibertà e dal 1999 ha lavorato alla coop romana 32 dicembre, oggi è impiegata al quotidiano Il Manifesto.

Anna Cotone. Ex bierre del feroce Partito Guerriglia, coinvolta nel sequestro dell'ex assessore dc Ciro Cirillo, arrestata nel 1982, in semilibertà da anni, lavora dal 2002 nella segreteria politica dell'europarlamentare di Rifondazione comunista, Luisa Morgantini.



Roberto Del Bello. Ex brigatista della colonna veneta, condannato a 4 anni e 7 mesi per banda armata, oggi lavora al Viminale come segretario particolare di Francesco Bonato, sottosegretario agli Interni per Rifondazione comunista.


Sergio D'Elia. Dirigente di Prima linea, sconta 12 anni di carcere. Liberato e ottenuta la riabilitazione, entra nel partito radicale. Nel 2006 viene eletto alla Camera nella lista della Rosa nel Pugno e diventa segretario d'aula di Montecitorio. Fra polemiche e proteste.


Alessandra De Luca. Anche lei brigatista nel processo Moro, è in semilibertà da tempo. È stata candidata col partito di Bertinotti alle regionali del Lazio, ma non ce l'ha fatta.


Maurizio Jannelli. Già capocolonna romano delle Br, ergastolo per vari crimini (tra cui la strage di via Fani) ha lavorato alla Rai come autore a partire dal 1999. Per il Tg3 ha seguito «Il mestiere di vivere», «Diario Italiano», «Residence Bastogi», fa parte dello staff della trasmissione sportiva «Sfide». Ha scritto «Princesa», libro su un transessuale suicida. Dal 2003 è in condizionale.


Francesco Maietta. Ex militante delle Ucc, condanne pesantissime, lavora part time in un ente importante dal 1990. Si è sposato nel 1998 a Ostia con una ragazza della Caritas. Tra gli invitati, il presidente emerito Francesco Cossiga. :eek:


Francesco Piccioni. ex BR è impiegato al quotidiano Il Manifesto.


Susanna Ronconi. Storica figura del troncone toscano di Prima Linea, lavora al Gruppo Abele di Torino dove ha la responsabilità delle cosiddette «Unità di strada». Nel 1987 guadagna il primo permesso-premio per la sua dissociazione. È stata consulente di Asl e Comuni del nord Italia, collabora alla pubblicazione del «Rapporto sui diritti globali» a cura dell'associazione Informazione&Società per la Cgil Nazionale. Un'interrogazione di Gasparri (An) e Giovanardi (Ccd) la segnalano come beneficiaria di una consulenza da parte dell'allora ministro Livia Turco. Nominata da Ferrero(Prc) alla Consulta per le tossicodipendenze.Si è dimessa giorni fa.



Marco Solimano. Ex di Prima linea, oggi è consigliere dei Ds al Comune di Livorno. Da circa dieci anni è assistente volontario al carcere di Livorno come responsabile Arci.


Nicola Solimano. Ex di Prima linea, condannato a 22 anni lavora alla Fondazione Michelucci di Fiesole, costituita nel 1982 dalla Regione Toscana e dai Comuni di Pistoia e Fiesole. È stato consulente della Regione Toscana per la nuova legge a tutela dei popoli Rom e Sinti e fra i coordinatori di un campus internazionale nell'ambito dell'iniziativa regionale Porto Franco, per conto dell'Assessorato alla cultura della Regione Toscana.


Una note di (DE)merito per Renato Curcio,fondatore delle BR che fa propaganda contro il precariato nei Centri Sociali(criticato pure da Cofferati,e per Adriano Sofri,che prende parola sul palco al Congresso di Fassino(criticato gustamente ampiamente dalla D'Antona)


Ma dico io..ma con tutta le gente onesta che c'è a giro...non se ne trovava qualcuno di meglio?? :-01#44 ..:fru

Saluti

Dreyer
08-03-07, 18:22
Addirittura! :D

Ergastolo penso sia più che sufficiente.

personalmente sono favorevole all'introduzione della pena capitale per diversi reati, fra cui il terrorismo.

ma siamo OT, magari un giorno che avrò voglia di polemizzare aprirò un 3d :D

Albert4206
08-03-07, 22:19
ma questo è il 3d giusto mi pare.

opinioniamo?

Mossone
09-03-07, 12:45
Islam Moderato o Problematico ?

E’ di questi giorni la conclusione dell’orribile vicenda di Erba, in provincia di Como. Una volta tanto, abbiamo colpevoli chiari che anche la malridotta giustizia della repubblica italiana sarà in grado di assicurare alle patrie galere per qualche tempo. Non è questo infatti che mi spinge a scrivere !

Il mio malessere nasce invece dal comportamento dei grossi Media, che dovendo “servire” la parte politica oggi in voga tace sull’evidentissimo contrasto esistente tra la religione Cattolica, e l’Islam, che a torto, e per non dispiacere nessuno continuano a definire moderato, o dialogante.

Anche chi ha la memoria più corta ricorda qualche giorno fa la partenza per la Tunisia da Erba delle salme di madre e figlio barbaramente uccisi che prendevano avvio da una Chiesa Cattolica, dove compostamente erano presenti parenti, amici, e quanti per rispetto di queste vite spezzate dalla follia umana desiderava essere “vicino”, senza distinzione alcuna.
La casa di Dio, è aperta a tutti ! Anche al Marito di religione mussulmana che giustamente piangeva la sua famiglia !!!
Giusto e sacrosanto…

Non la stessa cosa però al funerale in rito mussulmano svoltosi in Tunisia ieri martedì 23.01.2007. In esso abbiamo dovuto assistere impotenti al dolore di un Padre lasciato fuori dalla Moschea come un cane, perché “infedele”. Queste sono cose (taciute) che fanno male al dialogo interreligioso sbandierato da chi ha a cuore solo la totale svendita delle nostre tradizioni, delle nostre identità, della nostra cultura.

E’ chiaro anche agli asini infatti che questo episodio è un macigno che per quanti hanno “compreso” l’accaduto diverrà una zavorra ad ogni altra possibilità di dialogo, tra queste due realtà.
Non era infatti necessario variare le ferree leggi del medioevale Corano per permettere ad un Padre di assistere ad una funzione religiosa, …era sufficiente del buonsenso.
Che sia quindi solo una questione di buonsenso la completa differenza tra la civiltà Cristiana e la scarsa civiltà Islamica ?

E’ un’ipotesi che occorrerà valutare in futuro. Nel frattempo, sono propenso a suddividere da oggi L’Islam in due parti, …l’estremista o radicale, e la sua parte migliore, il problematico.

24.01.2005
Alberto Conterio


questa mi era sfuggita

grande conterio:D

Dreyer
09-03-07, 17:50
ma questo è il 3d giusto mi pare.

opinioniamo?

volentieri.

in primo luogo, si potrebbe partire dal fatto che la costituzione, illegalmente, proibisce la pena capitale, compiendo un ulteriore arbitrio sulle scelte dei cittadini.

se domani il 99% degli italiani volesse la forca, non la potrebbe avere perchè qualcuno 60 anni fa ha deciso si no.

Mossone
09-03-07, 18:00
vero quello che dice dreyer.

mi sembra il caso di confermare quantopiù volte già detto, e cioè che lo Statuto Albertino era ed resta un modello di costituzione aperta che si evolve con l'evolversi della situazione e del mondo.

w carlo alberto

lupocattivo (POL)
09-03-07, 22:00
vero quello che dice dreyer.

mi sembra il caso di confermare quanto più volte già detto, e cioè che lo Statuto Albertino era ed resta un modello di costituzione aperta che si evolve con l'evolversi della situazione e del mondo.

w carlo alberto

Lo Statuto Albertino non permette esplicitamente la pena di morte. Pena che non c'è più in Italia (fatta eccezione per alcuni periodi storici) dalla fine dell'ottocento (Zanardelli mi pare). Era rimasta una possibilità, tanto che dopo l'assassinio del Re Umberto I il Parlamento chiese al Re Vittorio Emanuele III di riunirsi a camere riunite per condannare a morte il regicida, cosa che il Re non consentì. (non a caso, perquesto e per altri motivi, per tanti altri motivi, sono un estimatore di VEIII).

E dal momento che una volta tanto abbiamo dato esempio di civiltà, non mi sembra proprio il caso di tornare indietro.

Lo Statuto Albertino è comunque una legge fondamentale del 1848, quindi inadeguata allo Stato moderno. Laddove queste leggi sono sopravvissute, (belgio e olanda per dirne due) sono state ampiamente modificate e aggiornate al tempo corrente.

Lo stesso Umberto II, prima che si parlasse di Assemblea Costituente aveva in animo di apportare modifiche sostanziali alla Legge Fondamentale.


E' inoltre abbastanza curioso, Dreyer, tu che ti dici tanto discepolo della chiesa e della carità cristiana e del perdono ti ritrovi ad essere anche discepolo di Mastro Titta.

Zarskoeselo
09-03-07, 22:09
Io sono contro la pena di morte, sempre e comunque, ed è uno dei pochi punti in cui mi trovo in disaccordo con Dreyer.

Dreyer
10-03-07, 18:13
rispondo a lupocattivo sulla Pdm che non c'entra niente il eprdono nè la carità cristiana.

la Chiesa ha forse mai detto che non debbono esistere le galere perchè bisogna perdonare? evidentemente no.

il perdono riguarda un atto da parte della vittima verso l'aggressore, atto che non riguarda lo Stato, il quale invece ha il dovere di garantire il diritto dell'aggredito e la riparazione del vulnus recato alla società dall'aggressore.

quindi il perdono non cancella la pena.

Dreyer
10-03-07, 18:15
Io sono contro la pena di morte, sempre e comunque, ed è uno dei pochi punti in cui mi trovo in disaccordo con Dreyer.

lasciamo da parte un secondo l'etica cristiana: in base al mero principio retributivo, in cosa la pdm si differenzia da qualunque altra pena?

se io rubo 100 euro, non sono forse tenuto risarcire il derubato con altrettante 100 euro?

e se io rubo una vita?

Tango do Hermano
10-03-07, 18:21
Azzo, allora della pena di morte si sta parlando! Dreyer mi hai detto una bugia! :D

L'unica cosa che mi frena, per quanto riguarda la pena di morte, è il rischio di sbagliare. E' l'unica cosa che mi frena realmente. Nel momento in cui sbagli non c'è modo di risolvere la situazione.

Tango do Hermano
10-03-07, 18:24
rispondo a lupocattivo sulla Pdm che non c'entra niente il eprdono nè la carità cristiana.

la Chiesa ha forse mai detto che non debbono esistere le galere perchè bisogna perdonare? evidentemente no.

il perdono riguarda un atto da parte della vittima verso l'aggressore, atto che non riguarda lo Stato, il quale invece ha il dovere di garantire il diritto dell'aggredito e la riparazione del vulnus recato alla società dall'aggressore.

quindi il perdono non cancella la pena.

Pienamente d'accordo.

Tango do Hermano
10-03-07, 18:27
lasciamo da parte un secondo l'etica cristiana: in base al mero principio retributivo, in cosa la pdm si differenzia da qualunque altra pena?

se io rubo 100 euro, non sono forse tenuto risarcire il derubato con altrettante 100 euro?

e se io rubo una vita?

Il ragionamento non sembrerebbe fare una piega. Il problema è che nella visione di Dreyer la pena di morte viene vista come un risarcimento. Cosa che non è. Se io ammazzo una persona la mia morte non restituisce nulla. La pena di morte potrebbe anche andare bene in certi casi, ma per garantire la sicurezza, non per risarcire. Ripeto il mio punto di vista però: l'unica cosa che mi frena è proprio il rischio di sbagliare.

lupocattivo (POL)
10-03-07, 18:32
rispondo a lupocattivo sulla Pdm che non c'entra niente il eprdono nè la carità cristiana.

la Chiesa ha forse mai detto che non debbono esistere le galere perchè bisogna perdonare? evidentemente no.

il perdono riguarda un atto da parte della vittima verso l'aggressore, atto che non riguarda lo Stato, il quale invece ha il dovere di garantire il diritto dell'aggredito e la riparazione del vulnus recato alla società dall'aggressore.

quindi il perdono non cancella la pena.

e tu sei andato a scuola dai gesuiti ... :D


se io rubo 100 euro, non sono forse tenuto risarcire il derubato con altrettante 100 euro?


Yes. Si chiama Legge del Taglione, speravamo che qualche passetto avanti l'avessimo fatto nel frattempo. E' la base giuridica della Shar'ja, stai per caso pensando di convertirti all'Islam, la vera fede? :D

Dreyer
10-03-07, 18:55
Azzo, allora della pena di morte si sta parlando! Dreyer mi hai detto una bugia! :D

L'unica cosa che mi frena, per quanto riguarda la pena di morte, è il rischio di sbagliare. E' l'unica cosa che mi frena realmente. Nel momento in cui sbagli non c'è modo di risolvere la situazione.

però la possibilità di uno sbaglio è limitata a pochi casi: io non penso che spedendo alla forca riina, o qualcuno del genere, si comemtterebbero errori.

del resto, la pena di morte non è mai intesa come indiscriminata, ma riservata a pochi reati di particolare gravità.

Emmeauerre
10-03-07, 18:59
e tu sei andato a scuola dai gesuiti ... :D



Yes. Si chiama Legge del Taglione, speravamo che qualche passetto avanti l'avessimo fatto nel frattempo. E' la base giuridica della Shar'ja, stai per caso pensando di convertirti all'Islam, la vera fede? :D
Lupo cattivo, hai la mia stima incondizionata. Salvo divergenze su alcuni temi, sei di sani principi.

Dreyer
10-03-07, 18:59
e tu sei andato a scuola dai gesuiti ... :D

Yes. Si chiama Legge del Taglione, speravamo che qualche passetto avanti l'avessimo fatto nel frattempo. E' la base giuridica della Shar'ja, stai per caso pensando di convertirti all'Islam, la vera fede? :D

legge del taglione? è la legge italiana, europea, mondiale, di qualunque stato basato sul diritto romano o sulla common law.

se io rubo una cosa, la devo restituire. se rompo un vetro, dovrò restituire alla vittima il controvalore di quel vetro.
il controvalore della vita umana qual è? è talmente alta, la cosa più preziosa, che solo un'altra vita la può pagare.

vedi quindi che non c'è questione di islam: qualunque tribunale segue il ragionamento che la pena dev'essere rapportata al danno commesso. la pdm non fa eccezione, anzi ne è la conferma.

fra l'altro, vedi bene che se io ti spacco il vetro e tu mi perdoni, tu rimani cmq col vetro rotto: e quindi il perdono non cancella le conseguenze della colpa.

Dreyer
10-03-07, 19:02
Il ragionamento non sembrerebbe fare una piega. Il problema è che nella visione di Dreyer la pena di morte viene vista come un risarcimento. Cosa che non è. Se io ammazzo una persona la mia morte non restituisce nulla. La pena di morte potrebbe anche andare bene in certi casi, ma per garantire la sicurezza, non per risarcire. Ripeto il mio punto di vista però: l'unica cosa che mi frena è proprio il rischio di sbagliare.

ho risposto prima a lupo perchè la risposta riguardava anche il tuo post; aggiungo qui che sicuramente c'è anche la ragione della sicurezza, e ci sono peraltro altre ragioni ancora.

il discorso che facevo io prima, però, non è una questione di mero risarcimento, ma segue il principio base della legge: pena commisurata al danno.

mi pare assurdo che solo con gli assassini lo stato sia clemente e conceda loro un tot di anni di galera. anni puntualmente mai scontati fino alla fine, come ben sappiamo per i terroristi.

Tango do Hermano
10-03-07, 19:04
però la possibilità di uno sbaglio è limitata a pochi casi: io non penso che spedendo alla forca riina, o qualcuno del genere, si comemtterebbero errori.

del resto, la pena di morte non è mai intesa come indiscriminata, ma riservata a pochi reati di particolare gravità.


Devo essere sincero la pena di morte per delitti di mafia è allettante. Però non so se è la mia ragione che parla o la mia rabbia. :D

lupocattivo (POL)
10-03-07, 19:48
Dreyer, sei un macello!!!:D : clericale :D , conservatore :D , oscurantista :D , pro pena di morte :D , per la legge del taglione :D Non so che devo fare con te!


:-0008n :-0008n

Adesso seriamente:
Lo scopo della pena non sta nel punire, o meglio non sta solo nel punire. Lo scopo è quello di far capire dove sta l'errore e redimere il reo.

La legge biblica, il Deutoronomio, mi insegnerai, approva il tipo di discorso che fai tu: occhio per occhio, dente per dente! Così come la Shar'ja. Con la differenza che noi il Deutoronomio l'abbiamo superato mentre la parte clericale dell'Islam sta usando il Corano come strumento per acquisire potere negli stati mussulmani.

La pena, intesa come punizione, deve essere commisurata al reato commesso. Ma la morte, per chi ha assassinato, oltre che inutile come deterrente, è eccessiva come pena punitiva proprio perchè non assolve al fine di redimere il reo.

Albert4206
10-03-07, 22:14
io voto dreyer (anche se è del nord)

scherzo mi raccomando

lupocattivo (POL)
11-03-07, 15:27
Lupo cattivo, hai la mia stima incondizionata. Salvo divergenze su alcuni temi, sei di sani principi.

Prego elencare........... che ti li contesto subito :D :p :p :p

Albert4206
11-03-07, 15:35
Prego elencare........... che ti li contesto subito :D :p :p :p
:-0008n

Conterio
12-03-07, 11:53
legge del taglione? è la legge italiana, europea, mondiale, di qualunque stato basato sul diritto romano o sulla common law.

se io rubo una cosa, la devo restituire. se rompo un vetro, dovrò restituire alla vittima il controvalore di quel vetro.
il controvalore della vita umana qual è? è talmente alta, la cosa più preziosa, che solo un'altra vita la può pagare.

vedi quindi che non c'è questione di islam: qualunque tribunale segue il ragionamento che la pena dev'essere rapportata al danno commesso. la pdm non fa eccezione, anzi ne è la conferma.

fra l'altro, vedi bene che se io ti spacco il vetro e tu mi perdoni, tu rimani cmq col vetro rotto: e quindi il perdono non cancella le conseguenze della colpa.


Devo essere sincero la pena di morte per delitti di mafia è allettante. Però non so se è la mia ragione che parla o la mia rabbia.


Dreyer, sei un macello!!!:D : clericale :D , conservatore :D , oscurantista :D , pro pena di morte :D , per la legge del taglione :D Non so che devo fare con te!


Adesso seriamente:
Lo scopo della pena non sta nel punire, o meglio non sta solo nel punire. Lo scopo è quello di far capire dove sta l'errore e redimere il reo.

La legge biblica, il Deutoronomio, mi insegnerai, approva il tipo di discorso che fai tu: occhio per occhio, dente per dente! Così come la Shar'ja. Con la differenza che noi il Deutoronomio l'abbiamo superato mentre la parte clericale dell'Islam sta usando il Corano come strumento per acquisire potere negli stati mussulmani.

La pena, intesa come punizione, deve essere commisurata al reato commesso. Ma la morte, per chi ha assassinato, oltre che inutile come deterrente, è eccessiva come pena punitiva proprio perchè non assolve al fine di redimere il reo.


Ho già detto che con Voi che vi scornate ( :D ) tutto il Forum ne traè beneficio culturale ?

Se non l'avevo ancora detto, ve lo dico ora... CONTINUATE COSI' - Grazie :-:-01#19

Dreyer
12-03-07, 18:01
Dreyer, sei un macello!!!:D : clericale :D , conservatore :D , oscurantista :D , pro pena di morte :D , per la legge del taglione :D Non so che devo fare con te!

Adesso seriamente:
Lo scopo della pena non sta nel punire, o meglio non sta solo nel punire. Lo scopo è quello di far capire dove sta l'errore e redimere il reo.

La legge biblica, il Deutoronomio, mi insegnerai, approva il tipo di discorso che fai tu: occhio per occhio, dente per dente! Così come la Shar'ja. Con la differenza che noi il Deutoronomio l'abbiamo superato mentre la parte clericale dell'Islam sta usando il Corano come strumento per acquisire potere negli stati mussulmani.

La pena, intesa come punizione, deve essere commisurata al reato commesso. Ma la morte, per chi ha assassinato, oltre che inutile come deterrente, è eccessiva come pena punitiva proprio perchè non assolve al fine di redimere il reo.

caro lupo, innanzitutto grazie dei complimenti :D :D

venendo al tema: l'errore tuo sta nel concepire la "redenzione" del reo come qualcosa di differenziato dalla pena.

in pratica, la pena deve redimere il reo affinchè questi una volta scontata la pena possa uscire e non farlo più.

invece la redenzione del reo non presuppone per forza un'uscita dal carcere nè un "dopo" la pena: la redenzione del reo si ha quando il reo capisce l'errore fatto e se ne pente, ma questo effetto si ottiene proprio comminando la pena.

innanzitutto, se il reo incarcerato ha dinanzi a sè la minaccia della morte, e sa che essa gli verrà comminata, avrà più possibilità di confrontarsi con il proprio gesto e interrogarsi sul proprio pentimento eventuale, sapendo che esso sarà un affare fra sè e la propria coscienza, e non fra sè e lo stato.

inoltre, il fine di rieducare il reo si adempie quando il reo ha capito l'errore: se il reo si pente, può andare tranquillamente al patibolo con la coscienza tranquilla e in pace con se stesso e con gli altri.
non è necessario che la sua redenzione implichi la rimessa in circolazionme.

il reo viene icnarcerato e poi amndato a morte perchè deve pagare per il suo gesto, per il vulnus che ha recato all'ordine sociale, all'intera società: se nell'arco di tempo che va dall'arresto alla forca si è pentito, si è redento, meglio per lui perchè ha capito il male del suo gesto.

il pentimento non è un escamotage per non pagare il proprio debito con la società: se io spacco il vetro e poi mi pento, tutte le mie lacrime non ricomprano un vetro nuovo.

fra l'altro, aggiungo a margine che cristianamente la storia ha offerto tantissimi esempi di santi che hanno ottenuto la conversione di assassini in punto di morte alla forca, e che questi assassini convertiti non vollero mai eludere perciò la forca, considerandolo anzi un mezzo giusto per pagare i propri gravi errori.

Zarskoeselo
12-03-07, 18:07
inoltre, il fine di rieducare il reo si adempie quando il reo ha capito l'errore: se il reo si pente, può andare tranquillamente al patibolo con la coscienza tranquilla e in pace con se stesso e con gli altri.
non è necessario che la sua redenzione implichi la rimessa in circolazionme.
ritengo questa frase terribile. Mi ricorda certi periodi del 1600, quando i puritani uccidevano le presunte streghe sotto tortura affermando: "se muore non era una strega e renderà l'anima a Dio, se non muore è una strega e va messa sul rogo".

Conterio
12-03-07, 18:15
inoltre, il fine di rieducare il reo si adempie quando il reo ha capito l'errore: se il reo si pente, può andare tranquillamente al patibolo con la coscienza tranquilla e in pace con se stesso e con gli altri.
non è necessario che la sua redenzione implichi la rimessa in circolazionme.
ritengo questa frase terribile. Mi ricorda certi periodi del 1600, quando i puritani uccidevano le presunte streghe sotto tortura affermando: "se muore non era una strega e renderà l'anima a Dio, se non muore è una strega e va messa sul rogo".

Io posso capire il tuo orrore rispetto alle parole di Dreyer, e per certi versi ne sono spaventato anch'io.
Io stesso sono contrario alla pena di morte, ma occorre dire a sostegno di Dreyer che si è anche un pochino stufi, di ex terroristi pentiti o che hanno terminato il loro periodo di "redenzione" e tornano in circolazione idolatrati dalle varie realtà politiche oggi più in voga, quasi a beffarsi dei parenti delle loro vittime.

Secondo me sarebbe opportuno comminare delle pene in cui sia chiaro a tutti che chiave della cella è stata buttata in fiume, pentimento o non pentimento !

Ciao

Dreyer
12-03-07, 18:23
inoltre, il fine di rieducare il reo si adempie quando il reo ha capito l'errore: se il reo si pente, può andare tranquillamente al patibolo con la coscienza tranquilla e in pace con se stesso e con gli altri.
non è necessario che la sua redenzione implichi la rimessa in circolazionme.
ritengo questa frase terribile. Mi ricorda certi periodi del 1600, quando i puritani uccidevano le presunte streghe sotto tortura affermando: "se muore non era una strega e renderà l'anima a Dio, se non muore è una strega e va messa sul rogo".

aspe'... sul piano cristiano, la cosa sta così: ciò che importa è salvare l'anima, e se il reo la salva pentendosi, la sua redenzione è avvenuta, e questo non implica la rinunzia alla pena.
lo stesso discorso può valere per qualunque altra pena oltre la pdm, chiaramente.

dal punto di vista non religioso, rimane in piedi l'assunto per cui la pena è efficace se rieduca il reo: se la forca lo ha fatto pentire, la forca è pena efficace, e va comminata.
il pentimento infatti non ha assolto dalle conseguenze della colpa, ma solo dalla colpa in sè.

Zarskoeselo
12-03-07, 18:24
Su questo non c'è dubbio alcuno, certo.

lupocattivo (POL)
12-03-07, 21:48
Gesù Gesù ... allora:


venendo al tema: l'errore tuo sta nel concepire la "redenzione" del reo come qualcosa di differenziato dalla pena.


No, ti ho scritto qual'è (secondo me) lo scopo del sistema carcerario.


in pratica, la pena deve redimere il reo affinchè questi una volta scontata la pena possa uscire e non farlo più.


Il fine "nobile" sarebbe quello, infatti. Quello meno nobile sta nel 1) punire 2) rendere inoffensivo il reo.


invece la redenzione del reo non presuppone per forza un'uscita dal carcere nè un "dopo" la pena: la redenzione del reo si ha quando il reo capisce l'errore fatto e se ne pente, ma questo effetto si ottiene proprio comminando la pena.


Infatti. Ma con i distinguo su enunciati.


innanzitutto, se il reo incarcerato ha dinanzi a sè la minaccia della morte, e sa che essa gli verrà comminata, avrà più possibilità di confrontarsi con il proprio gesto e interrogarsi sul proprio pentimento eventuale, sapendo che esso sarà un affare fra sè e la propria coscienza, e non fra sè e lo stato.


Qui esprimi una opinione: nel senso che non hai la certezza che il condannato a morte, sul patibolo, si pente.


non è necessario che la sua redenzione implichi la rimessa in circolazionme.


Ne è impedito quando la pena puntiva comprende tutta la vita o la pena di morte infatti. Ma anche l'ergastolo è stato abolito dal nostro ordinamento in quanto rappresenta una sconfitta del tentativo di rieducare che è il fine ultimo (olte che nobile) del nostro sistema carcerario.


il reo viene icnarcerato e poi amndato a morte perchè deve pagare per il suo gesto, per il vulnus che ha recato all'ordine sociale, all'intera società: se nell'arco di tempo che va dall'arresto alla forca si è pentito, si è redento, meglio per lui perchè ha capito il male del suo gesto.


Gesù Gesù ... che mi tocca leggere ...


il pentimento non è un escamotage per non pagare il proprio debito con la società: se io spacco il vetro e poi mi pento, tutte le mie lacrime non ricomprano un vetro nuovo.


Ardaje con la legge del taglione! E' na fissa! Non è che se entro e dichiaro il mio pentimento poi, ipso facto, vengo scarcerato, neanche secondo la Gozzini. Devo comunque sopportare la pena puntiva.


fra l'altro, aggiungo a margine che cristianamente la storia ha offerto tantissimi esempi di santi che hanno ottenuto la conversione di assassini in punto di morte alla forca, e che questi assassini convertiti non vollero mai eludere perciò la forca, considerandolo anzi un mezzo giusto per pagare i propri gravi errori.

Pure di confessioni sotto tortura con l'Inquisizione.


Io stesso sono contrario alla pena di morte, ma occorre dire a sostegno di Dreyer che si è anche un pochino stufi, di ex terroristi pentiti o che hanno terminato il loro periodo di "redenzione" e tornano in circolazione idolatrati dalle varie realtà politiche oggi più in voga, quasi a beffarsi dei parenti delle loro vittime.


Infatti uno dei fini del governo Berlusconi, e poi del governo Prodi era la certezza della pena. L'abolizione, aggiungo io, della legge Gozzini che rende liberi i carcerati dopo pochi anni dalla sentenza mettendoli in lavori social utili o idiozie del genere. Stiamo ancora aspettando.

Il problema dei terroristi non è tanto loro che parlano, quanto di quelli che vanno a sentirli. Il reato di falso ideologico, mi pare, esiste ancora comunque.

Dreyer
13-03-07, 18:45
ascolta, il fine della pena non è solo rieducativo, ma per prima cosa deve essere punitivo, perchè esso ripara il vulnus inferto dal reo alla socialità.

la pdm risponde benissimo a tutti i criteri.


senza contare che tu seguiti a parlare di legge del taglione, ma se uno ti frega l'autoradio e poi non te la ridà voglio vedere cosa fai!

lupocattivo (POL)
14-03-07, 10:25
E qui volevo portarti: al riconoscimento che la pena non è solo punitiva ma anche rieducativa. La posizione inconciliabile fra noi due sta nel fatto che io prima la considero rieducativa e poi punitiva, tu viceversa ... ovviamente sbagliando :D

Tango do Hermano
14-03-07, 12:57
Si, ci sono delle priorità diverse... penso sia tutta lì la differenza... che non è da poco! o_o

Io rimango comunque del parere che la pena di morte descritta da Dreyer ha il sapore della vendetta... la qual cosa non possiamo permetterci di perseguire. La priorità deve essere la sicurezza... pena di morte si, ma solo in casi particolarissimi, quando anche qualsiasi altra pena non garantisce la sicurezza della società civile italiana.

Tango do Hermano
14-03-07, 13:00
il reo viene icnarcerato e poi amndato a morte perchè deve pagare per il suo gesto, per il vulnus che ha recato all'ordine sociale, all'intera società: se nell'arco di tempo che va dall'arresto alla forca si è pentito, si è redento, meglio per lui perchè ha capito il male del suo gesto.



Mi sfugge come possa essere ripagata la società attraverso la morte di questa persona, però. Se la priorità è "uccidere chi ha ucciso" non vedo come la società possa trarne vantaggio.

Dreyer
14-03-07, 19:13
E qui volevo portarti: al riconoscimento che la pena non è solo punitiva ma anche rieducativa. La posizione inconciliabile fra noi due sta nel fatto che io prima la considero rieducativa e poi punitiva, tu viceversa ... ovviamente sbagliando :D

no, la pena dev'essere (nell'ordine):
1) soddisfattoria (o riparatoria, soddisfare cioè il vulnus inferto all'ordine della socialità)
2) sanzionatoria (e difatti si chiama così)
3) rieducativa

ma l'aspetto 3 non è sempre possibile. E' possibile secondo te rieducare gente come Riina?

Dreyer
14-03-07, 19:19
Si, ci sono delle priorità diverse... penso sia tutta lì la differenza... che non è da poco! o_o

Io rimango comunque del parere che la pena di morte descritta da Dreyer ha il sapore della vendetta... la qual cosa non possiamo permetterci di perseguire. La priorità deve essere la sicurezza... pena di morte si, ma solo in casi particolarissimi, quando anche qualsiasi altra pena non garantisce la sicurezza della società civile italiana.


Mi sfugge come possa essere ripagata la società attraverso la morte di questa persona, però. Se la priorità è "uccidere chi ha ucciso" non vedo come la società possa trarne vantaggio.

ascolta.

in giurisprdenza vale il principio di proporzionalità: ossia, se io rubo una mela non mi possono dare 20 anni di galera, bensì una pena corrispondente (proporzionata) al reato.

più è grave il reato, più grave è la pena.

altro esempio: se rompo un vetrino da 5 euro risarcisco 5 euro; se rompo una statua di Canova debbo risarcire il danno enorme che ho fatto.

ora, tenuto conto di tutto ciò, ritorno a quanto detto prima:
1) che la vita è la cosa più preziosa che ha l'uomo
2) che chi toglie la vita deve pagare il danno con qualcosa di altrettanto di valore, e cioè la sua vita (vedi esempio II sopra).

se io a un assasino do 30 anni gli ò una pena sproporzionata, perchè infinitamente inferiore rispetto al valore di ciò che ha tolto.

quindi la pdm riequilibra le cose, e così cancella e risana il vulnus inferto all'ordine e alla società dal reo.

e non a caso la pdm diventa dannosa quando è applicata indiscriminatamente e per reati minori, come in Cina o a Cuba o che, perdendo quindi la proprozionalità e lo scopo stesso.

Zarskoeselo
14-03-07, 19:42
Glielo spieghi tu alle famiglie dei condannati scoperti innocenti del vulnus?
Decine e decine di casi, Dreyer.
http://www.freehomepages.com/giono/indexnoframe09.html

Zarskoeselo
14-03-07, 19:45
"Quando uccidi qualcuno, è come se rapinassi la sua famiglia. Non solo della persona amata ma dell'umanità. Indurisci i loro cuori con l'odio, porti via loro la capacità di essere civilizzati, li condanni a desiderare il sangue. E' crudele, una cosa orribile. Ma soddisfare quell'odio non servirà a niente. Il danno è fatto e una volta che abbiamo avuto il nostro pezzo di carne la fame resta. Rimaniamo nella camera della morte, pensando che l'iniezione letale era troppo poco. In poche parole, la società civilizzata deve convivere con una dura verità: chi cerca vendetta scava due tombe".

Zarskoeselo
14-03-07, 19:47
Uno studio dello Stanford Law Review ha documentato in questo secolo 350 casi di condannati a morte negli Stati Uniti, in seguito riconosciuti innocenti. Di questi 25 erano già stati giustiziati, mentre altri avevano già trascorso decenni in prigione. 55 dei 350 casi risalgono agli anni '70, 20 risalgono agli anni compresi tra il 1980 ed il 1985. John Snowden, venditore di ghiaccio afroamericano, venne giustiziato con impiccaggione per l'omicidio di una donna bianca incinta nel 1919. Il primo giugno di quest'anno, dopo 89 anni l'uomo è stato riabilitato. Il governatore del Maryland, Parris Glendening, ha concesso una sorta di grazia postuma dopo aver studiato gli impolverati incartamenti processuali che facevano emergere molti dubbi sulla vicenda. Anche i giurati del 1919 avevano dei dubbi tanto che dopo aver condannato Snowden ci ripensarono e chiesero la grazia al governatore Emerson Harringhton che però non volle sentire storie. A quel tempo la colpa la possiamo addebitare al razzismo, oggi, invece, molti errori giudiziari sono figli della cosiddetta ''junk science'', perizie mediche frettolose o un po' forzate che convincono la giuria a decretare la condanna. A Oklahoma City stanno riesaminando 3.000 condanne in cui è coinvolto l'ufficio della perita chimica Joyce Gilchrist. Tra questi, 12 processi conclusi con condanne a morte, 11 delle quali già eseguite. Se ci spostiamo in Texas, invece, sembra che la giustizia sia in vendita. Secondo un rapporto emesso dall'associazione non profit Texans for Public Justice, gli studi legali che donano 100.000 dollari alle campagne della Corte Suprema del Texas hanno 7,5 possibilità in più di veder presi in considerazione i propri appelli dai tribunali. Il Giudice della Corte Suprema Tom Phillips ha, però, criticato il rapporto definendolo pieno di notizie false ed ha sostenuto che ''non sono i soldi bensì unicamente il merito a decidere quali casi devono essere discussi in aula''.
Il rapporto completo dell'associazione Texans for Public Justice: www.tpj.org

La Giustizia di tutto il mondo ha dimostrato, come questi miei posts, che SI PUO' venire incastrati e non accade raramente. Quelle morti, ce le avresti sulla coscienza tu.
Io resterò sempre contro la pena di morte, come cristiano e come uomo. Sempre.

lupocattivo (POL)
14-03-07, 23:18
Sacco e Vanzetti ...

Ma tanto è spellamento di dita perso ...

Dreyer
15-03-07, 18:36
Glielo spieghi tu alle famiglie dei condannati scoperti innocenti del vulnus?
Decine e decine di casi, Dreyer.
http://www.freehomepages.com/giono/indexnoframe09.html


Uno studio dello Stanford Law Review ha documentato in questo secolo 350 casi di condannati a morte negli Stati Uniti, in seguito riconosciuti innocenti. Di questi 25 erano già stati giustiziati, mentre altri avevano già trascorso decenni in prigione. 55 dei 350 casi risalgono agli anni '70, 20 risalgono agli anni compresi tra il 1980 ed il 1985. John Snowden, venditore di ghiaccio afroamericano, venne giustiziato con impiccaggione per l'omicidio di una donna bianca incinta nel 1919. Il primo giugno di quest'anno, dopo 89 anni l'uomo è stato riabilitato. Il governatore del Maryland, Parris Glendening, ha concesso una sorta di grazia postuma dopo aver studiato gli impolverati incartamenti processuali che facevano emergere molti dubbi sulla vicenda. Anche i giurati del 1919 avevano dei dubbi tanto che dopo aver condannato Snowden ci ripensarono e chiesero la grazia al governatore Emerson Harringhton che però non volle sentire storie. A quel tempo la colpa la possiamo addebitare al razzismo, oggi, invece, molti errori giudiziari sono figli della cosiddetta ''junk science'', perizie mediche frettolose o un po' forzate che convincono la giuria a decretare la condanna. A Oklahoma City stanno riesaminando 3.000 condanne in cui è coinvolto l'ufficio della perita chimica Joyce Gilchrist. Tra questi, 12 processi conclusi con condanne a morte, 11 delle quali già eseguite. Se ci spostiamo in Texas, invece, sembra che la giustizia sia in vendita. Secondo un rapporto emesso dall'associazione non profit Texans for Public Justice, gli studi legali che donano 100.000 dollari alle campagne della Corte Suprema del Texas hanno 7,5 possibilità in più di veder presi in considerazione i propri appelli dai tribunali. Il Giudice della Corte Suprema Tom Phillips ha, però, criticato il rapporto definendolo pieno di notizie false ed ha sostenuto che ''non sono i soldi bensì unicamente il merito a decidere quali casi devono essere discussi in aula''.
Il rapporto completo dell'associazione Texans for Public Justice: www.tpj.org

La Giustizia di tutto il mondo ha dimostrato, come questi miei posts, che SI PUO' venire incastrati e non accade raramente. Quelle morti, ce le avresti sulla coscienza tu.
Io resterò sempre contro la pena di morte, come cristiano e come uomo. Sempre.

vabbè ma il caso che citi tu è del 1919, voglio dire... all'epoca non mi pare che la giustizia (USA) lavorasse senza imparzialità, lo sappiamo.

Ma oggi la pena si può con tranquillità comminare quando non esistano dubbi, il che è molto frequente: ripeto, i mafiosi non hanno molti casi di dubbiezza.

la pdm si può applicare stando attenti, come con tutte le pene, a far bene un processo.

Dreyer
15-03-07, 18:38
Sacco e Vanzetti ...

Ma tanto è spellamento di dita perso ...

curiosità, da recenti studi pare che uno dei due fosse davvero il proprietario della pistola che uccise, anche se al processo negò.

cmq, rimando a quanto detto sopra: il processo era viziato ideologicamente, e a questo punto un discorso analogo varrebbe per ogni processo ideologizzato. De Gasperi si prese 13 anni dal TSDS, eppure nessuno ne trae la conclusione che 13 anni di galera siano una pena sbagliata in sè.

lupocattivo (POL)
15-03-07, 19:07
Ma tanto è spellamento di dita perso ...

e inutile perchè si tratta di posizioni inconciliabili. Speriamo che ti rendi conto, prima o poi, oltre che dell'inutilità che mi pare hai percepito, anche della barbarie della pena capitale.

Dreyer
15-03-07, 19:17
e inutile perchè si tratta di posizioni inconciliabili. Speriamo che ti rendi conto, prima o poi, oltre che dell'inutilità che mi pare hai percepito, anche della barbarie della pena capitale.

ti rendA...

potrei girartela così: "Speriamo che ti renda conto, prima o poi, oltre che dell'inutilità, anche della barbarie dell'aborto".

o non mi dirai che uccidere un colpevole è più grave che uccidere un innocente?

Zarskoeselo
16-03-07, 15:25
Su questo ti do ragione pienamente. Sono contro la pena di morte in tutte le sue forme.

Albert4206
23-03-07, 22:00
:-01#44

Zarskoeselo
24-03-07, 07:59
circostanzio: aborto o pena di morte non ha importanza, sono contro poiché si tratta sempre di soppressione forzata di un essere umano.

bizzzarrro
28-03-07, 09:53
Zarko scusami noin ti funziniona la mail?
non riesco a inoltrarti una e mail
verifica x favore
nobis bizzarro

Conterio
04-06-07, 15:59
Vi posto una lettera che ho inviato ai principali giornali locali per la solita nauseabonda festa della repubblicha...


***

E’ 2 giugno un’altra volta…
Quest’anno volendo “festeggiare” la data del 2 giugno, mi sembra giusto tornare a parlare di sprechi e di spese eccessive di Enti e di servizi fantasma, oppure di ogni altra presa in giro al cittadino scrupoloso, che svolgendo fino in fondo il suo dovere civico e di contribuente dovrebbe aver acquisito il diritto ad essere quanto meno rispettato. Continua invece la beffa nei suoi confronti da parte di istituzioni che nate per “moralizzare” il Paese, hanno avuto luce da una truffa elettorale degna di un sub paese del terzo mondo. Non occorre quindi stupirsi se lo stesso esecutivo di Governo è formato con alcune “personalità” riciclate dopo anni di carcere per atti di terrorismo, così come non occorre scandalizzarsi per i continui bisticci della politica neppure di fronte ai gravi problemi sociali ed economici del Paese ignorando che l’astensione al voto dei cittadini ha toccato alle recenti mini elezioni Amministrative valori del 50 % degli aventi diritto di voto. La gente infatti è stanca di questo caos, …non si riconosce più, ne a destra ne a sinistra.
Logica ed onestà infatti, non hanno colore !
Del resto, l’esempio viene sempre dall’alto e queste ovvietà hanno tutte lo stesso comune denominatore : La forma repubblicana dello stato, quella stessa forma che “democraticamente” imposta vita natural durante dall’ottuso 139° Articolo dell’ormai superata costituzione del 1948.
Molti cittadini sopportano da 60 anni questa forma di autoritarismo, con in mente l’unica certezza “costruita” (e fino a ieri senza la possibilità di poterlo verificare) che questo “coso” (la repubblica) costa meno della Monarchia… Falso, tutto falso anche questa banalità. Risulta infatti che il nostro Presidente ed il suo entourage (in periodo Monarchico era definita Corte…), ci costano oltre quattro volte SM la Regina Elisabetta d’Inghilterra ! Tra le altre cose, i Sudditi di Sua Maestà, hanno la possibilità di verificare in Internet il bilancio della Corona, certificato da un ente terzo, mentre i bilancio del Quirinale, reso pubblico per sommi capi la prima volta quest’anno è sempre stato un segreto per noi cittadini. Alla faccia della trasparenza e dell’esempio ! A questo punto, a nulla serve il patetico spot pubblicitario per reclamizzare “la festa degli Italiani” così come le innumerevoli comparse e prese di posizione su tutto dello stesso Presidente, ammirevole per carità, non fosse altro per l’età !
E allora questo 2 giugno, oltre a ricordare una volta di più la figura paterna e responsabile di SM il Re Umberto II di Savoia e gli immortali martiri di via Medina a Napoli, desidero ringraziare quanti espongono ed esporranno in questa data il vero tricolore d’Italia, a dimostrazione che l’ideale superiore della Monarchia non è morto, è semplicemente alla finestra …e resta in attesa !

Saluti e baci...


***


Inviato mercoledì, è stato pubblicato Venerdi 01.06.2007 su "Il Biellese" il giornale locale a maggior tiratura. Nessun commento... il solito muro di gomma insomma !!!

Conterio
04-06-07, 16:00
Questa invece è una riflessione inviata ai soliti giornali locali in data 02.06.2007 (Sabato)... non ho ancora notizie !

Riflettiamo !
Oggi sabato 2 giugno 2007, pare sia un giorno di festa, una di quelle feste comandate retribuite, eppure non saprei dire qual è il santo indicato sul calendario. Come sempre accade in questi giorni “festivi” ho il tempo di pensare, e volevo renderVi partecipi di questa una mia riflessione circa il comune “sentire” della gente di questo nostro amato Paese, l’Italia.

L’argomento è ancora una volta la perdita di identità di un popolo, la perdita di valori e certezze, che sono il nutrimento su cui si basa la pacifica convivenza di una società.
Il TFR o Trattamento di Fine Rapporto per un lavoratore dipendente, era uno di questi valori, una di queste certezze. Non entrerò nel merito tecnico della questione, perché mi sento impreparato, ma vorrei parlare dell’aspetto morale ed emotivo che ha suscitato nei cittadini…

Alla data del 31 maggio, cioè ad un mese dalla scelta obbligata per la destinazione del TFR pare che solo il 30 % delle persone interessate abbia coscientemente fatto una scelta ponderata. Il restante 70 % non ha ancora deciso cosa deve fare ! Mi sembra sconcertante, ed insieme un’ulteriore conferma della sconfitta di queste istituzioni repubblicane che alla costante ricerca di danari per far fronte ai propri quotidiani sprechi, non sono state neppure in grado di rassicurare i cittadini su cosa comporterà loro questa nuova imposizione. Sarà un vantaggio ? …sarà uno svantaggio ? Ai fini di questa riflessione, non è fondamentale avere queste risposte. E’ evidente invece che i cittadini vivono un disagio e dovranno obbligatoriamente decidere su un argomento che fino a qualche mese fa era una colonna portante, una garanzia insomma su cui poggiava un “valore” !

La crisi generale dei valori comunque, è confermata dalla poca affluenza alle urne a queste ultime elezioni Amministrative. In esse infatti pur figurando dei vincitori, hanno ben poco da festeggiare. C’è chi ha perso, e chi ha perso meno !
La realtà e che la gente è stufa di recarsi a votare per il meno peggio, ed alla fine diserta le urne.

Perdita continua di valori, scelte imposte contro necessità, impossibilità provata nel poter cambiare lo stato attuale delle cose. Ecco i nuovi parametri che la repubblica Italiana oggi festeggiata, ci fornisce quali metro di misura della nostra qualità di vita !
Siamo forse noi cittadini considerati quali bestie all’ingrasso, o meglio da mungere ?
Non è forse il caso che gli Italiani tornino a festeggiare il 17 marzo ?

Saluti e baci anche in questo caso...

Conterio
13-06-07, 15:45
Questa invece è una riflessione inviata ai soliti giornali locali in data 02.06.2007 (Sabato)... non ho ancora notizie !

Riflettiamo !
Oggi sabato 2 giugno 2007, pare sia un giorno di festa, una di quelle feste comandate retribuite, eppure non saprei dire qual è il santo indicato sul calendario. Come sempre accade in questi giorni “festivi” ho il tempo di pensare, e volevo renderVi partecipi di questa una mia riflessione circa il comune “sentire” della gente di questo nostro amato Paese, l’Italia.

L’argomento è ancora una volta la perdita di identità di un popolo, la perdita di valori e certezze, che sono il nutrimento su cui si basa la pacifica convivenza di una società.
Il TFR o Trattamento di Fine Rapporto per un lavoratore dipendente, era uno di questi valori, una di queste certezze. Non entrerò nel merito tecnico della questione, perché mi sento impreparato, ma vorrei parlare dell’aspetto morale ed emotivo che ha suscitato nei cittadini…

Alla data del 31 maggio, cioè ad un mese dalla scelta obbligata per la destinazione del TFR pare che solo il 30 % delle persone interessate abbia coscientemente fatto una scelta ponderata. Il restante 70 % non ha ancora deciso cosa deve fare ! Mi sembra sconcertante, ed insieme un’ulteriore conferma della sconfitta di queste istituzioni repubblicane che alla costante ricerca di danari per far fronte ai propri quotidiani sprechi, non sono state neppure in grado di rassicurare i cittadini su cosa comporterà loro questa nuova imposizione. Sarà un vantaggio ? …sarà uno svantaggio ? Ai fini di questa riflessione, non è fondamentale avere queste risposte. E’ evidente invece che i cittadini vivono un disagio e dovranno obbligatoriamente decidere su un argomento che fino a qualche mese fa era una colonna portante, una garanzia insomma su cui poggiava un “valore” !

La crisi generale dei valori comunque, è confermata dalla poca affluenza alle urne a queste ultime elezioni Amministrative. In esse infatti pur figurando dei vincitori, hanno ben poco da festeggiare. C’è chi ha perso, e chi ha perso meno !
La realtà e che la gente è stufa di recarsi a votare per il meno peggio, ed alla fine diserta le urne.

Perdita continua di valori, scelte imposte contro necessità, impossibilità provata nel poter cambiare lo stato attuale delle cose. Ecco i nuovi parametri che la repubblica Italiana oggi festeggiata, ci fornisce quali metro di misura della nostra qualità di vita !
Siamo forse noi cittadini considerati quali bestie all’ingrasso, o meglio da mungere ?
Non è forse il caso che gli Italiani tornino a festeggiare il 17 marzo ?

Saluti e baci anche in questo caso...

Pubblicato Martedì 05.06.2007 su "Il Biellese" il giornale locale a maggior tiratura. Nessun commento... neppure in questo caso.

Comunque fanno due centri su due, evidentemente alla Direzione del Giornale, queste frecciatine alla repubblicha non dispiacciono troppo !

Conterio
25-06-07, 11:32
Parliamo di Mobbing

Per inciso, questi termini di origine inglese mi fanno ribrezzo e tento sempre di tradurli in un termine equivalente della lingua Italiana, ma in questo caso ritengo che utilizzare un termine italiano, si sarebbe potuto offendere gli interessati. Parliamo quindi di Mobbing, …Mobbing fiscale. Gli Studi di Settore ritoccati dall’attuale vice ministro Visco altro non possono essere definito. Essi infatti inducono il contribuente a ragionare sul danno minore. O aderire sopportando il “pizzo” di 100, 200 Euro in più di tasse mensili (…e sono le parole dello stesso Visco), oppure andare in contro ad un’ispezione della Guardia di Finanza, con tutti i disagi che questa può portare pur essendo limpidi ed onesti.
Un’imposizione mascherata da provvedimento anti evasione a mio avviso, in palese contrasto con l’Articolo 53 della sempre più obsoleta costituzione repubblicana come già evidenziato da persone ben più preparate in materia di me.
“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.” Così recita il breviario costituzionale.
Ma occorre a questo punto calarsi nelle vesti del legislatore. Accusare di evasione fiscale un lavoratore autonomo, sembra diventato uno sport nazionale, in grado di riscaldare gli animi dei più …e dei più sprovveduti, in nome della lotta di classe o della conflittualità permanente degli anni ’70. A quale fine ?
Il fine potrebbe essere quello di deviare il pensiero comune e trasversale del buon popolo dalla realtà degli sprechi della classe politica repubblicana e dei cronici deficit di bilancio di enti e amministrazioni locali fallimentari, che alcuni coraggiosi giornalisti hanno definito di recente “Casta di privilegiati”, una Casta che non ha colore, e risulta assolutamente bipartisan.

Ma torniamo al termine, il Mobbing. Questo è inventarsi delle colpe dalla quale gli accusati devono necessariamente difendersi, onesti o colpevoli che siano ! Equivale cioè a legalizzare con Legge dello Stato la “presunzione di colpevolezza” di una persona o di una classe intera, di solito la più produttiva e meno “protetta”.
Non mi sembra una bella cosa per un Paese che ama definirsi moderno e democratico !
E’ un po’ come giustificare la strage degli innocenti perpetrata sui bambini in Palestina perché non si era in grado di capire chi sarebbe divenuto Re d’Israele
In ultima analisi vorrei anche dare una risposta a quanti leggendo questi ragionamenti abbiano a chiedere come si possa fare allora a combattere l’evasione fiscale. Non so rispondere, o meglio non voglio rispondere in quanto non sono profumatamente pagato per dare soluzioni come coloro che sono stati eletti. Certo è che se con provvedimenti del genere si vuol far credere al popolino che non vi siano altre soluzioni siam messi davvero male, anche perché in questo modo a pagare rimangono i piccoli pesciolini rossi insomma, chi guadagna le cifre da capogiro, (i pescecani) sarà ben contento infatti di porsi al riparo dell’ala protettrice degli Studi di Settore.

Salutoni...

Pubblicato su "Nuova Provincia di Biella" Sabato 23.06.2007

***

Questo mese ho piazzato 3 articoli diversi... Incredibile !!!

Conterio
16-07-07, 14:10
Sul Concordato con la Chiesa

Con l’instaurarsi dell’ultima legislatura (quasi un regime), Il dibattito politico intorno al Concordato tra Chiesa Cattolica e Stato Italiano si è fatto sicuramente più acceso. Alcune forze politiche dell’attuale maggioranza poi, hanno fatto della revisione allo stesso un punto del loro programma politico, in particolare dalla Rosa nel Pugno o Partito Radicale. Secondo questa forza politica infatti, i rapporti tra Stato italiano e Chiesa Cattolica dovrebbero essere nuovamente rivisitati in diversi punti in modo da renderli meno vincolanti dando allo Stato italiano una maggio libertà d’espressione.
Questo non mi preoccupa, è un loro diritto ed è naturale che spingano in tal senso.

Ciò che invece risulta fastidioso è l’arrembante campagna diffamatoria contro la religione Cattolica di certe personalità politiche e/o del mondo dello spettacolo che atteggiandosi a laicisti di professione confondono le idee alla gente asserendo che la Chiesa interferisce sempre più spesso nella vita e nelle scelte della politica italiana. Il lato comico è che molte volte a protestare sono le stesse persone che sopportano pazientemente le follie ideologiche di altre religioni o movimenti

Ma, torniamo all’argomento, …occorre ricordare che il Concordato è parte dei Patti Lateranensi, e che essi sono costituiti da due strumenti diplomatici distinti, uno è un trattato che riconosce l'indipendenza e la sovranità della Santa Sede e che crea lo Stato della Città del Vaticano (che prevede un allegato simile ad una convenzione finanziaria per ricompensare la Santa Sede delle perdite subite nel 1870) due, è il Concordato già citato che definisce le relazioni civili e religiose in Italia tra la Chiesa ed il Governo (sintetizzato nel motto : “libera Chiesa in libero Stato”), l'esenzione, al nuovo Stato denominato “Città del Vaticano”, dalle tasse e dai dazi sulle merci importate, il risarcimento per i danni finanziari subiti dallo Stato pontificio in seguito alla fine del potere temporale.

Ora può anche dar fastidio in effetti che su ogni questione di ordine morale ed etico portate avanti dal Governo e dal Parlamento italiano vi siano commenti e prese di posizione da parte di importanti Prelati, quando non addirittura di Sua Santità il Papa, ma viene da pensare che tutte queste persone che gridano allo scandalo dell’ingerenza non abbiano mai letto una volta sola in vita loro questo benedetto Concordato !

In particolare l’Articolo 4 di esso, non consente interpretazioni o dubbi, recitando “E’ garantita ai cattolici e alle loro associazioni la piena libertà di riunione e di manifestazione del pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”

Ne sono rimasto sorpreso e colpito ! Altra sorpresa, e che i Patti Lateranensi sono stati firmati si nel febbraio del 1929, ma il Concordato è stato riconosciuto anche dalla costituzione repubblicana del 1948, ed ha subito una revisione nel giugno 1985 firmato dall’allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi !

Come succede spesso quindi, la politica di questa repubblica oltre a non metterci strumentalmente al corrente della verità, si contraddice ! E’ fuori di ogni dubbio infatti che Sua Santità il Papa ed i Prelati Cattolici sono nel pieno diritto di dire ed esternare ciò che vogliono, utilizzando tutti i mezzi di diffusione possibili, Televisione compresa.
Sta a noi ed alla nostra coscienza dare ascolto o meno alle loro parole ed alle idee che professano.

Si può essere concordi o no, ma non si può gridare al lupo, perché il lupo in questione non esiste !

Conterio
30-08-07, 14:07
Nulla cambia dopo la pausa estiva.

Leggendo la lettera del Sig. Guido Della rovere pubblicata mercoledì 21.08.2007 dalla Stampa Locale è davvero difficile dargli torto. L’attuale Governo Prodi in effetti e in grado davvero di farci rimpiangere il precedente, a cominciare come giustamente scritto dal peso dei componenti e dal loro passato “professionale”. E’ sempre di ieri inoltre una notizia diramata via internet, in cui l’Ocse denuncia che la crescita italiana nell’ultimo trimestre di riferimento risulta essere la più bassa d’Europa. Secondo i dati ultimi forniti dall'organizzazione di Parigi infatti , l'incremento del Pil (prodotto Interno Lordo) dell'area Ocse e' stata dello 0,6% nel secondo trimestre del 2007, stabile rispetto ai primi tre mesi dell'anno. L'Italia e' stato il Paese con la crescita più lenta, pari allo 0,1%, in calo rispetto allo 0,3% del primo trimestre e inferiore allo 0,5% dell'area euro. Addirittura Tremonti aveva fatto meglio !
Uno splendido risultato insomma che ci “riempie d’orgoglio”. Naturalmente nessuna delle varie edizioni dei tele giornali di ieri hanno riportato la notizia… non sia mai !
Nell’affollato Governo Prodi c’è davvero di tutto, che facciano parte di esso anche i media ?
Al contrario abbiamo dovuto assistere al consueto e quasi quotidiano spettacolino di strampalate proposte e immediate smentite tra Ministri e Presidente del Consiglio. Oggi riguardava la nuova e più salata tassazione nei confronti delle rendite finanziarie. Alfiero Grandi infatti sottosegretario alle finanze aveva riportato all’attenzione il provvedimento, trovando sostegno nel Ministro della solidarietà sociale Paolo Ferrero. In serata comunque il buon Romano ha smentito ogni cosa.
Viene da pensare perché tra un’asinata è l’altra non trovino il tempo di mettersi d’accordo prima. Mistero !
Comunque tornando al Sig. Della rovere, e come ho già avuto modo di scrivere altre volte, non dovrebbe essere difficile trovare una soluzione alternativa a questo Governo, è sufficiente qualche ragioniere munito di numeratrice meccanica Olivetti, un geometra con la livella in mano ed un paio di ragazzini muniti di buon senso pratico con un Blok Notes per fare meglio !
Certo ci vorrebbe un Capo dello Stato in grado di valutare la gravità della situazione e di prendere i dovuti provvedimenti sopra alle parti al prossimo inevitabile ed imminente voto di sfiducia in parlamento.
Sappiamo però benissimo che essendo un politico anch’egli votato dalla maggioranza, questo dovuto atto non potrà farlo mai, e così la nostra agonia procederà in coma farmacologico ancora per mesi, forse anni.
All’Italia necessita, urgentemente un garante in grado di agire legittimato non da elezioni farsa e da giochi di potere interni della politica, ma dal suo DNA che tragga ragione e prestigio
dalla Storia del paese che rappresenta e che da esso si sentirà garantito e rappresentato. Un Sovrano insomma come succede nel resto delle più progredite Democrazie Europee che sappia indirizzare i politici eletti Democraticamente dal popolo al loro lavoro. Questo lavoro dovrà finalmente coincidere con l’interesse dei cittadini, e non con gli interessi loro e delle loro “famiglie”.

L’Italia ha bisogno di una politica che sappia affrontare i problemi del Paese non i problemi dei Partiti. Chissenefrega del Partito Democratico o del Partito delle libertà che occupano da settimane le prime pagine dei giornali e i primi 20 minuti di ogni giornale radio e televisivo. Il lavoro, l’ambiente, l’immigrazione extracomunitaria, le infrastrutture, la sanità, la giustizia, la sicurezza e una riduzione della spesa che passi attraverso il taglio netto degli sprechi. Questo vogliamo !
La gente comune non vuole la Luna, desidera ad esempio poter prenotare una visita medica specialistica senza attendere la fine del prossimo campionato di calcio. Cerchiamo almeno di risolvere una volta per tutte l’emergenza immondizia in Campania e la carenza di acqua potabile in Sicilia… non sono fatti nuovi ed imprevisti, sono problematiche ventennali !!!

Dobbiamo avere il coraggio di dire basta agli Enti parassiti ed alla burocrazia scada sedie della prima, seconda o non so più quale repubblica.
Basta con le Regioni inutili e presenti sul territorio come i numeri verdi telefonici che rispondono dall’India. Basta anche con le Province di quattro gatti. Riduciamo quale esempio di risparmio i costi esorbitanti per il Presidente della repubblica e la “corte” del Quirinale, che assorbono quattro volte la spesa necessaria alla Regina Elisabetta.
Dobbiamo mettere un freno infine alle spese dovute alla politica superflua. Una politica sempre più lontana dalla realtà e dal sentire comune. Se facendo ciò il Senatore Buttiglione dovrà pagarsi il gelato quando la prossima estate farà caldo, ben venga… magari si accorgerà che gli Euro non crescono sugli alberi ma occorre sudarseli !

Concludo questa mia dichiarando che anche in caso di nuove elezioni politiche, continuerò orgogliosamente a non esercitare il mio diritto di voto fino a quando sarò costretto a scegliere il meno peggio tra furbi ed incompetenti. Le promesse le ho ascoltate tutte e più volte, i fatti che dovevano seguire invece non li ho visti mai !

Resto pertanto in attesa di proposte serie, calate nella realtà e soprattutto di risultati…

Conterio, 22.08.2008
(pubblicato su Eco di Biella Lunedì, 27.08.2007)

Conterio
10-10-07, 13:04
E la chiamano Democrazia

Ancora brogli, sempre brogli ! Si resta increduli alle dichiarazioni (ben documentate) di Marco Rizzo dei Comunisti italiani, circa la truffa delle votazioni multiple anche in occasione del referendum tra i lavoratori ed i pensionati relativo alla bontà del protocollo sul welfare firmato tra governo e sindacati nei giorni scorsi.

Questa infatti è la repubblica delle truffe, che fin dall’alba dei suoi giorni, non ha saputo far altro che rimestare nel torbido, usando tutto, destra e sinistra, onesti (all’insaputa) e meno onesti per i suoi scopi. Il ciclico ritorno di fiamma dei “Qualunquisti” figli di Guglielmo Giannini oggi identificati in Beppe Grillo, saranno presto riassorbiti dal regime, dal sistema, dalla repubblica. Questo è il sistema che trae forza non dai suoi pregi, ma dai suoi difetti, e così anche la parola Democrazia, che in Europa viene abbinata a paesi che risultano tra i più avanzati e progrediti socialmente (quasi tutti Monarchici), in Italia, per bocca di una delle più alte cariche dello Stato, viene abbinata ad una pseudo consultazione elettorale truccata. Fausto Bertinotti infatti ha definito quest’occasione " (…) un esercizio di democrazia straordinario.”

Ritengo invece che la Democrazia, essendo un principio, fondato soprattutto sull’autodisciplina dei singoli e su garanzie istituzionali, non possa essere abbinata ad un “qualcosa” che sia anche solo lontanamente sospettabile d’essere poco corretto. Pena il valore stesso del principio che rappresenta.
E se è vero che la Democrazia (dal termine di derivazione greca demos, cioè “popolo”, e kratein, ovvero “potere”) indica un sistema politico basato sulla sovranità dei cittadini, nella repubblica Italiana, indica da oltre 60 anni un sistema finto, che induce la gente a credere d’essere protagonista delle proprie scelte, legittimando di fatto una Classe di arroganti arrivisti a governarci per loro esclusivo interesse. Ciò è noto, ma non essendoci altro garante per i cittadini che il Presidente della repubblica, ulteriore politico, eletto dai politici stessi, il cerchio si chiude, e il sistema (grazie all’articolo 139 della costituzione) diventa immutabile, …eterno !

A poco serve quindi la mobilitazione di qualche comico, soprattutto quando le proposte, invece d’essere interessanti, fanno ridere assai. Che importa quanto tempo stanno al parlamento i politici, ciò che conta è la loro capacità. Perché mai sostituirli dopo due mandati con altri meno bravi se sono validi ? Inoltre, se un politico ha un orizzonte di due solo legislature, non sarà portato a far “cassetta” nel più breve tempo possibile ?
Per quel che riguarda i politici condannati in via definitiva potrei essere d'accordo, certo, ma solo se avessimo una Giustizia che funziona, ma purtroppo sappiamo che così non è.
In Italia la Giustizia è profondamente malata. Questo è il paese in qui la Giustizia è un'arma per eliminare l' avversario, per conquistare il potere, per fare carriera, per comparire in tv o giornali...
Condivido di sicuro invece il punto che vuole che i parlamentari debbano essere scelti dai cittadini con la preferenza diretta. Ma per capire ciò, serve un comico ?
Il qualunquismo rappresentato da queste proposte insomma, hanno una dignità solo in una paese come il nostro, allo sbando, dove la debolezza delle Istituzioni e la crisi della politica raggiungono valori limite.
La politica diventata spettacolo, …è alla fine messa in crisi da un comico. Divertente no ?

L'aspetto più inquietante per noi tutti, e che Democrazia in Italia oggi, è più che altro evocata, ma non più garantita. Questo vuol dire alla resa dei conti, mancare di libertà, e come ebbe a dire SM il Re Umberto II di Savoia, “Con la libertà, tutto e possibile, senza libertà tutto e perduto…”

Conterio - 10.10.2007
Inviata alla Stampa Locale

Driver
10-10-07, 13:28
e così anche la parola Democrazia, che in Europa viene abbinata a paesi che risultano tra i più avanzati e progrediti socialmente (quasi tutti Monarchici)
le uniche monarchie presenti in europa sono: Spagna, Gran Bretagna, Belgio, Lussemburgo, Svezia, Monaco, Andorra
mi pare siano solo queste e non mi pare siano la maggior parte degli stati d'europa, se poi vogliamo aggiungere la peculiarita', che in europa vi sia la monarchia solo perche' c'e' stata una tradizione e gli stati nazionali dopo la caduta dell'impero romano si sono formati con un regime di monarchia allora non e' che l'europa possiede monarchie e governi monarchici perche' sono la forma di governo migliore, ma perche' li possedeva gia' al momento della formazione, per tornare a quanto affermato da te: un governo monarchico, puo' essere progredito e avanzato quanto un governo non monarchico, ma non e' che un paese sia avanzato solo perche' e' monarchico


E se è vero che la Democrazia (dal termine di derivazione greca demos, cioè “popolo”, e kratein, ovvero “potere”) indica un sistema politico basato sulla sovranità dei cittadini, nella repubblica Italiana, indica da oltre 60 anni un sistema finto, che induce la gente a credere d’essere protagonista delle proprie scelte, legittimando di fatto una Classe di arroganti arrivisti a governarci per loro esclusivo interesse. Ciò è noto, ma non essendoci altro garante per i cittadini che il Presidente della repubblica, ulteriore politico, eletto dai politici stessi, il cerchio si chiude, e il sistema (grazie all’articolo 139 della costituzione) diventa immutabile, …eterno !

perche' purtroppo il governo che abbiamo in italia quando e' stato creato, sulla base di quello precedente monarchico che esisteva prima, non si e' tenuto conto di determinati particolari come ad esempio il controllo della corruzione delle istituzioni, problema che ad esempio non e' stato approfondito non perche' non erano persone esperte e capaci da sapere che la politica porta alla corruzione, ma perche' dopo l'esperienza terrificante della seconda guerra mondiale e la comprensione dell'arrivo della guerra fredda i padri fondatori giustamente pensavano (ve lo metto in parole concrete cosi' e' piu' semplice) : " e che cazz, dopo tutto quel che abbiamo passato fino ad ora secondo te quelli che vengono dopo di noi non saranno preparati moralmente e culturalmente a sufficienza per fare il loro lavoro con rettitudine?"
troppa fiducia nelle generazioni future, come ora ce ne e' troppa poca.

Conterio
10-10-07, 14:07
le uniche monarchie presenti in europa sono: Spagna, Gran Bretagna, Belgio, Lussemburgo, Svezia, Monaco, Andorra
mi pare siano solo queste e non mi pare siano la maggior parte degli stati d'europa, se poi vogliamo aggiungere la peculiarita', che in europa vi sia la monarchia solo perche' c'e' stata una tradizione e gli stati nazionali dopo la caduta dell'impero romano si sono formati con un regime di monarchia allora non e' che l'europa possiede monarchie e governi monarchici perche' sono la forma di governo migliore, ma perche' li possedeva gia' al momento della formazione, per tornare a quanto affermato da te: un governo monarchico, puo' essere progredito e avanzato quanto un governo non monarchico, ma non e' che un paese sia avanzato solo perche' e' monarchico

perche' purtroppo il governo che abbiamo in italia quando e' stato creato, sulla base di quello precedente monarchico che esisteva prima, non si e' tenuto conto di determinati particolari come ad esempio il controllo della corruzione delle istituzioni, problema che ad esempio non e' stato approfondito non perche' non erano persone esperte e capaci da sapere che la politica porta alla corruzione, ma perche' dopo l'esperienza terrificante della seconda guerra mondiale e la comprensione dell'arrivo della guerra fredda i padri fondatori giustamente pensavano (ve lo metto in parole concrete cosi' e' piu' semplice) : " e che cazz, dopo tutto quel che abbiamo passato fino ad ora secondo te quelli che vengono dopo di noi non saranno preparati moralmente e culturalmente a sufficienza per fare il loro lavoro con rettitudine?"
troppa fiducia nelle generazioni future, come ora ce ne e' troppa poca.

...ti pare male allora, perchè hai dimenticato la Norvegia, l'Olanda, e il Principato del Liechtenstein !

...sarò di parte, ma allarggando lo sguardo fuori dall'Europa, direi che il binomio Democrazia e Monarchia e parecchio calzante !

...fresconata anti-Democratica. Un'imposizione draconiana !

Driver
10-10-07, 14:17
...ti pare male allora, perchè hai dimenticato la Norvegia, l'Olanda, e il Principato del Liechtenstein appunto ho detto mi pare, non avevo tempo di controllare e sono andato a memoria eheheh
e cmq rimangono in maggioranza i governi non monarchici


sarò di parte, ma allarggando lo sguardo fuori dall'Europa, direi che il binomio Democrazia e Monarchia e parecchio calzante !
forse nn mi sono spiegato bene: essere una monarchia, non implica automaticamente che quel paese sia una democrazia


fresconata anti-Democratica. Un'imposizione draconiana !giusto per dare un'idea, se analizzi la repubblica italiana come governo, noterai che manca una sorta di "sistema immunitario interno" contro infiltrazioni mafiose e corruzione, una dimenticanza di non poco conto se uno dovesse costruire uno stato adesso, ma erano problemi che all'epoca non esistevano

Conterio
10-10-07, 15:16
appunto ho detto mi pare, non avevo tempo di controllare e sono andato a memoria eheheh
e cmq rimangono in maggioranza i governi non monarchici

Ti faccio notare che la maggioranza delle repubbliche che tu annoveri tra i paesi con democrazia, fino a 15 anni fa in realtà erano repubbliche comuniste ben poco o nulla democratiche. :D



forse nn mi sono spiegato bene: essere una monarchia, non implica automaticamente che quel paese sia una democrazia

Lo implica eccome... Marocco, Giordania ed Arabia Saudità, sono monarchie in cui l'aria Democratica si respira forte e chiara al contrario di tutte le altre repubbliche islamiche della regione ! ...ed è solo un esempio ! :-00w09d


giusto per dare un'idea, se analizzi la repubblica italiana come governo, noterai che manca una sorta di "sistema immunitario interno" contro infiltrazioni mafiose e corruzione, una dimenticanza di non poco conto se uno dovesse costruire uno stato adesso, ma erano problemi che all'epoca non esistevano

...sarà un caso ? :-01#44

Driver
10-10-07, 16:43
...sarà un caso ? nn mi pare le monarchie di oggi abbiano risolto problemi di mafia corruzione e infiltrazione delle lobbies in politica, anzi li hanno come li hanno gli stati democratici :)


Ti faccio notare che la maggioranza delle repubbliche che tu annoveri tra i paesi con democrazia, fino a 15 anni fa in realtà erano repubbliche comuniste ben poco o nulla democratiche. :D

corsi e ricorsi della storia, quelle comuniste non erano repubbliche :) tu vuoi sapere quando ha iniziato a essere democratico uno stato, le repubbliche che ORA ci sono e sono finalmente formate sono democratiche e non sono solo democrazie a cui puoi fare la stessa critica che hai espresso, altrimenti ragionando come dici tu non esisterebbero neanche monarchie democratiche visto che fino al 1800 per oltre un millennio di esistenza di democratico non han avuto neanche l'ombra :)


Lo implica eccome... Marocco, Giordania ed Arabia Saudità, sono monarchie in cui l'aria Democratica si respira forte e chiara al contrario di tutte le altre repubbliche islamiche della regione ! ...ed è solo un esempio ! l'arabia saudita e' una monarchia assoluta :) dove lo stato controlla tutto e tutti e limita le liberta' dell'individuo sia con l'uso della religione che con l'uso della forza
gli altri due stati che hai citato
il marocco ha immensi problemi di mafia e ordine pubblico
la giordania ha immensi problemi nel tenere sotto controllo l'estremismo religioso

Conterio
11-10-07, 15:15
(...)
l'arabia saudita e' una monarchia assoluta :) dove lo stato controlla tutto e tutti e limita le liberta' dell'individuo sia con l'uso della religione che con l'uso della forza
gli altri due stati che hai citato
il marocco ha immensi problemi di mafia e ordine pubblico
la giordania ha immensi problemi nel tenere sotto controllo l'estremismo religioso

Sbagli, e secondo me volutamente...

L'Arabia Saudita è si una Monarchia Assoluta, ma nella primavera dello scorso anno si sono svolte le prime elezioni per rappresentanti locali. E' iniziato un percorso democratico senza scosse e senza rivoluzioni repubbli-cane. L'Arabia Saudita risulta essere un paese in cui gli estremismi talebani non hanno fatto proseliti...

Marocco. Sicuramente non ha i problemi di ordine pubblico dell'Algeria suo confinante (che guarda caso e una repubblica). Il Re è persona qualificata e benvoluta dal popolo. Il Governo Marocchino, ha introdotto svariate riforme con lo scopo di educare la popolazione sull'uso (meglio sarebbe dire al NON USO) del Burca ed altre asinate religioge del genere. L'estremismo religioso non è il problema di questa nazione !

Giordania. Il popolo Girordano composto anche da una forte percentuale di palestinesi e siriani sfuggiti a 50 anni di guerre, convivono grazia al rispetto garantito dalla corona. NON esiste problema di ordine pubblico o di estremismo religioso. La Regina Rajna è stata promotrice di riforme importanti sull'emancipazione femminile, ed il Governo Giordano ha approvato una legge che prevede Quote rose in parlamento...

Vogliamo parlare di qualche altra repubblica islamica ? :-01#44

Conterio
11-10-07, 15:25
(...) corsi e ricorsi della storia, quelle comuniste non erano repubbliche :) tu vuoi sapere quando ha iniziato a essere democratico uno stato, le repubbliche che ORA ci sono e sono finalmente formate sono democratiche e non sono solo democrazie a cui puoi fare la stessa critica che hai espresso, altrimenti ragionando come dici tu non esisterebbero neanche monarchie democratiche visto che fino al 1800 per oltre un millennio di esistenza di democratico non han avuto neanche l'ombra :)




Vero, ma ti faccio notare che la maggior parte di esse, prima di diventare Repubbliche "democratice" socialiste o altre amenità del genere era Regni retti da Monarchie costituzionali, ben più Democratiche di tante repubbliche d'oggi...

Ungheria, Bulgaria, Romania...
La stessa Germania Imperiale, era democraticamente anni luce avanti alla germania di Hitler o alla Germania Democratica dell'Est
Jugoslavia e Montenegro !

Solo la Polonia, poteva dirsi democratica e pure repubblicana prima della guerra !!!

Conterio
11-10-07, 15:31
nn mi pare le monarchie di oggi abbiano risolto problemi di mafia corruzione e infiltrazione delle lobbies in politica, anzi li hanno come li hanno gli stati democratici :)



Davvero ?

Allora vediamo un esempio che vale per tutti...

Stati Uniti d'America e Regno Unito ! :-01#44

Non direi che il Regno Unito soffre delle stesse problematiche di corruzione e di infiltrazione delle lobbies in politica che sono invece palesemente presenti nella "più grande" democrazia del mondo ! ...o no ?
sarà un caso anche questo ?

Oppure...

Vogliamo parlare della differenza di "costume" tra uno qualsiasi dei paesi dell'america Latina (repubbliche) e del Canada in nord America (Monarchia) ?

Fante d'Italia
11-10-07, 15:36
appunto ho detto mi pare, non avevo tempo di controllare e sono andato a memoria eheheh
e cmq rimangono in maggioranza i governi non monarchici

Beh, Driver... oltre all'Olanda, al Liechtenstein e la Norvegia hai dimenticato anche la Danimarca :rolleyes: che insomma, sommate a quelle che "Ti sono venute in mente", fanno mezza Europa, di quella che conta!
L'odierna maggioranza repubblicana europea che Ti affanni a sottolineare...non fa certo onore all'istituzione repubblicana, anzi è la riprova che la repubblica è il più comodo veicolo e strumento di ogni aberrazione ideologica, sia essa marrone, nera o rossa.


forse nn mi sono spiegato bene: essere una monarchia, non implica automaticamente che quel paese sia una democrazia

Questo non devi venirlo a dire qui, ai monarchici, su questo forum. Devi piuttosto andare in ogni altro forum di POL dove si pretende la superiorità della repubblica perchè, si grida, unica vera realtà democratica!!!!
Noi diciamo solo che, dati ed atlante alla mano, la Monarchia si è rivelata la migliore condizione per un sano sviluppo della democrazia.


giusto per dare un'idea, se analizzi la repubblica italiana come governo, noterai che manca una sorta di "sistema immunitario interno" contro infiltrazioni mafiose e corruzione, una dimenticanza di non poco conto se uno dovesse costruire uno stato adesso, ma erano problemi che all'epoca non esistevano
Qui bisogna informarsi un pò:
è falso dire che allora non esistesse il problerma della mafia
è vero che proprio la repubblica per nascere e sostenersi si è servita della mafia e ha elevato alla massima potenza la corruzione in ogni campo per gabbare democrazia e Popolo Italiano. L'ho detto anche in altro post di questi giorni. Altrocché "dimenticanza" innocente!

Conterio
11-10-07, 16:57
Più ci rifletto e più mi convinco...

Monarchia e Democrazia convivono !

http://www.politicaonline.org/forum/showthread.php?p=6457665#post6457665

dito5
11-10-07, 18:38
Salve amici! Sono di nuovo qui.
Non è per essere "più realisti del re", ma più ci penso e considero le situazioni dei popoli in ogni parte del mondo, io, più constato che la democrazia non solo convive, ma ha bisogno della monarchia per vivere e dare il mmeglio di se stessa.
La repubblica fa regolarmente degenerare la democrazia. La monarchia riesce a farla sviluppare e renderlla costruttiva.

Conterio
19-10-07, 13:57
Come rifarsi il trucco !

Gentilissimo Sig. Direttore, spero voglia darmi ospitalità perché vorrei con questa mia proporre a tutti i suoi lettori lo stato d’animo di chi non si lascia abbagliare dalle luci psichedeliche ed fastidiosissime della politica italiana. Dopo l’euforia per gli esempi di “democrazia” rappresentati dai pasticci o brogli nel referendum sindacale sul protocollo del Welfare e dalle problematiche elezioni primarie per designare il segretario del “nuovo” soggetto politico della sinistra (almeno nella nostra provincia), la grande agitazione nel mondo politico italiano creata da Grillo prima e da tutti coloro che subito hanno tentato di cavalcare l’onda di indignazione della gente catalizzata negli show del comico, sembra già chetarsi.
Le “originali” idee della Brambilla, Capezzone e soprattutto di Veltroni (che ripropone per il neonato PD la maggior parte delle proposte di Bossi e della Lega Nord vecchie di dieci anni) sembra vogliano ribaltare il mondo ma sono in pratica un fumosissimo orizzonte lontano.
Bossi stesso che è tornato di recente a minacciare la secessione ha poi concluso invitando i suoi seguaci a cambiare benzinaio. Pare sia servito a rinsaldare le fila, …ed è tutto dire !
Tutti insomma minacciano sfracelli per cambiamenti che (come diceva il Principe di Salina) sembra servano soltanto a lasciare tutto com’è.
Intanto questi agitatori, creano un diffuso senso di delusione ed impotenza nella gente, ma appaiono anche loro e sempre più le pedine sapientemente manovrate in un processo che porta ad una “utile” assuefazione, riuscendo nel contempo a rafforzare soltanto i detentori del potere. Il mostro invisibile e responsabile di ciò, che si muove tra le ombre dei palazzi è sempre lo stesso. Si chiama repubblica !
Un’entità astratta che non è riconducibile ad un chiaro punto di riferimento. La repubblica infatti è il regime in cui le colpe sono opportunamente distribuite su tutti, affinché nessuno possa sentirsi l’unico colpevole. Ricordo ancora le parole di Craxi, quanto a processo, si discolpava dei suoi malfatti attribuendoli ad abitudine del sistema stesso.
Intanto in questo carosello infernale che ci porta sempre più in basso, apprendiamo dall’OCSE, che l’Italia risulta il paese in cui le tasse sono aumentate di più tra il 2005 ed il 2006 ! E i servizi pure ? Ridiamoci sopra per non disperare !
Restiamo desti. Non facciamoci ingannare un’altra volta. Non addormentiamoci ancora alla prima ninnananna, il sistema non può essere modificato dall’interno, perché è il sistema stesso che non lo vuole. La seconda o al terza repubblica (?) che viviamo va sostituita, ma non basta rifargli il trucco cambiandogli il numerale !

Conterio 19.10.2007
Inviata alla Stampa Locale

http://opinionimonarchiche.blogspot.com

Conterio
15-01-08, 17:37
Grillo, sempre meno credibile !

Non abbiamo più memoria di quante volte abbiamo sentito in questi anni parlare di rincaro della benzina e del gasolio per auto trazione. La cosa ogni volta ci pone di fronte la realtà di maggiori esborsi e di maggiori sacrifici per la classica e inderogabile quadratura del cerchio dell’economia famigliare. Infatti in tutte le famiglie (soprattutto quelle dei lavoratori dipendenti) nessuno può pensare di poter recuperare il potere d’acquisto perso aumentando le tasse altrui, come viene fatto invece con regolarità dal Governo e dagli Enti locali.
Fin qui nulla di nuovo o che faccia scalpore. Ciò che mi lascia perplesso è il comportamento delle solite “menti” che a queste notizie sciorinano la solfa già provata del prezzo in salita del greggio, dei lauti guadagni dei petrolieri e dei costi di un sistema ormai superato nella di distribuzione del Carburante !
Anche Beppe Grillo cade nel tranello di questa onda “giudata”, infatti sul suo sito ultimamente è tornata a comparire la buffa quanto inutile proposta per far diminuire il costo alla pompa dei carburanti/combustibili. Questa si baserebbe infatti su un’auto regolamentazione popolare. Nello specifico, acquistando carburanti di alcune marche rispetto ad altre, si dovrebbe indurre le compagnie “dimenticate” a ridurre il prezzo, causando in breve una catena in discesa dello stesso, tutto favore del contribuente.
Incredibile che questo colpo di “genio” venga da colui che vuole rifare l’Italia, e come ormai consuetudine nel nostro paese partendo dal palcoscenico di un Cabaret, ma ancora più incredibile e che qualcuno ci creda davvero e/o presti fede a questa pochezza di pensiero.
Il ragionamento è corretto per carità, se, non ci fossero 1000 se, soprattutto pratici che interferiscono sull’attuazione pratica.
Ritengo intanto che l’alto costo della benzina non sia dovuto all’ingordigia dei petrolieri, e per visualizzare ciò, ci viene incontro il Sig. Pareto.
Mi sarei aspettato di più da un ragioniere qual è Beppe Grillo.
Allora vediamo, …si chiama diagramma di Pareto, che inventato dal Signore omonimo sintetizza visivamente che il valore misurato del problema (costo finale alla pompa) suddiviso in sottotitoli e/o causali del problema stesso, può essere affrontato dove è più remunerativo esserlo, per analizzare e attuare un’azione mirata al conseguimento del risultato che vogliamo ottenere (riduzione del costo alla pompa).
In breve, il costo della benzina è la somma del costo del greggio, del trasporto, della raffinazione, della pubblicità, della distribuzione, fino ad arrivare al costo rappresentato da tasse e balzelli vari, che su questo prodotto gravano ben oltre il 60 % !!!
Pareto insegna, che con una voce così consistente su cui “lavorare”, tutte le altre vengono messe da parte. Sarebbe infatti terribilmente stupido e anti-economico spendere tempo e denaro a ridurre una voce minore, quando con un semplice tratto di penna, si potrebbe da domani ridurre del 50 % questa assurdità, ottenendo una riduzione sul costo totale alla pompa del 25 o del 30 % !
Non occorre essere Ragionieri per capire ciò.

Chi fa finta di voler inventare una nuova Italia perché la vecchia non abbia a scomparire, e chi come lo Stato, senza un investimento o un rischio industriale, incassa ogni giorno oltre il 60 % di tasse sulla Benzina prodotta, venduta e consumata da terzi, si sono dati in questo caso la mano, utilizzando la disinformazione.
A titolo informativo, nel 2005 lo Stato ha incassato 32 miliardi di Euro dalla vendita del carburante.
Più la benzina sale di prezzo, più incassa lo Stato.
Abbiamo rinnegato tutto dell’Italia di un tempo, ma questa repubblica non riesce fare a meno neppure della ridicola accise sulla benzina introdotta per la guerra d’Abissinia, 1,9 lire al litro nel 1935 !
Ecco quello che si evita di ricordare alla gente, ecco perché non sono il seguace di un comico che ambisce distraendoci a rifare l’Italia urlando in piazza !!!

http://opinionimonarchiche.blogspot.com/2008/01/grillo-sempre-meno-credibile_15.html

Conterio
29-01-08, 14:28
Il canto del cigno ?

Non sono fatalista, pertanto non credo ad un destino prestabilito, che annulla e appiattisce le nostre volontà incanalando a forza le nostre azioni ed i nostri pensieri. Non era neppure mia intenzione parlare del 60° anniversario della Costituzione repubblicana, ma alle volte è davvero impossibile guardare altrove, quando, in rapida sequenza succede l’incredibile. Questi fatti il cui collegamento con la Costituzione repubblicana non possono essere negati (destino beffardo ?) mi inducono ad una riflessione.
Il nostro è un Paese in crisi. Una crisi profonda, una crisi che attraversa ogni ambito della nostra vita. In questo inizio d’anno, abbiamo già assistito ad un campionario impressionante di segnali negativi. La stampa estera ci ha bollati come un Paese senza futuro, retto dalla classe politica peggiore d’Europa. Una classe politica “incapace” di dimettersi anche quando sommersa dall’immondizia o condannata da in tribunale. La nostra società non ha più valori in cui credere, e l’egoismo individuale è divenuto norma. Sono evidenti, segnali di insofferenza popolare alle attuali istituzioni, vedasi la situazione Campana, esportata alle altre regioni interessate dallo smaltimento dei rifiuti. Personalità di “spicco” invocano la rivoluzione armata (Umberto Bossi), dando manforte a tutta una serie di movimenti indipendentisti che da nord a sud, e da Est ad Ovest vorrebbero annullare l’unità d’Italia ottenuta con il sacrificio dei nostri padri nel Risorgimento.
Sussulti di Ideologie superate ed illiberali scuotono il comune buon senso del popolo con la violenza dell’imposizione di pochi sulla maggioranza, come avvenuto all’Università “La Sapienza” in Roma, dove SS il Papa non ha potuto parlare ai giovani, dopo che era stato invitato a partecipare dallo stesso Rettore.
Contemporanea è la crisi della politica (e dei comici), crisi o scontro tra politica e giustizia, infine crisi del Governo, finalmente battuto ai punti (è il caso di utilizzare il linguaggio del ring pugilistico)
La vergogna infatti ci ha colti in Senato, guardando la diretta tivvù. La crema del sistema Italia in “azione”. Insulti, spintoni, intolleranza e demagogia, per poi terminare come in un’osteria a brindare con spumante mangiando fette di mortadella. Mancavano solo dei cani sotto ai banconi per ripulire ciò che eventualmente era caduto in terra, come in un’orgia medivale. Posso capire la gioia per aver fermato un’ esecutivo di incapaci ed isterici, ma era necessario ridurre così la dignità di un Senato ?
In questa situazione si inserisce la commemorazione per il 60° anniversario della Costituzione repubblicana. Festeggiamenti passati inosservati (sembra) dalla gente. Che sia stato voluto per non innescare un’ulteriore occasione di critiche o polemiche ? Forse.
In questo caso si potrebbe dire che è stata una cosa ben fatta, un tocco di riguardo al Popolo italiano infatti, di tanto in tanto non guasta certamente !

Ma guardiamo dentro i festeggiamenti. E’ il discorso stesso di Napolitano infatti che sancisce palesemente la differenza tra tutte le precedenti crisi italiane e la crisi attuale, che non è più solo crisi politica, giudiziaria, sociale od economica, ma è una crisi dell’intero sistema repubblicano. Egli infatti afferma : "Le riforme costituzionali non si fanno secondo calcoli contingenti" per il Presidente "è innegabile che alle diverse persistenti contraddizioni e inadeguatezze dell'ordinamento della Repubblica si possa porre riparo solo intervenendo su alcune disposizioni della seconda parte della Costituzione. (…)”. Insomma si festeggia una “cosa” che sappiamo da cambiare !!!
Questo significa che il sistema politico-istituzionale repubblicano e' giunto al culmine di una crisi dalla quale onestamente nessuno (neppure il Presidente) è più in grado di intravedere una via d'uscita.
Il sistema rivela (finalmente) i suoi limiti e la sua vera faccia. La sua incapacità di auto riformarsi, e fin troppo evidente, quindi incapace di aprire una fase nuova. L’avevo già scritto prima della fine dell’anno passato, …non è più sufficiente cambiare il numerale alla repubblica per ridargli dignità !

Che questa repubblica sia davvero finita ?

Il parere mio non conta nulla direte Voi, ed è pure di parte. Vero, ma è vero pure che i sintomi ci sono tutti. E’ vero pure che un importante uomo politico italiano, il Senatore Mastella, Segretario di un Partito in grado di far cadere il Governo Prodi, e fino a qualche ora fa Ministro della Giustizia durante la nota trasmissione Porta a Porta, dedicata alla crisi dello stesso Governo, tra le varie cose, ha affermato : "la Repubblica non c'e' più e non si sistema, come pensa Veltroni, con la legge elettorale (…)".
Se è vero che tutte le parole di un politico hanno un peso, questa affermazione è un macigno, e messa assieme al discorso di Napoletano, valgono sicuramente attenzione da parte di tutti !
Per il bene dell’Italia, non facciamo di questo paziente (la repubblica) l’ennesimo caso di accanimento terapeutico.
Sarebbe davvero troppo !

http://www.opinionimonarchiche.blogspot.com

L'Articolo/lettera è stata pubblicata su "Nuova Provincia di Biella" ieri Mercoledì 30.01.2008 !!!

Conterio
12-02-08, 14:35
Politica, antipolitica e responsabilità.

Ho terminato in un soffio la lettura del libro di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, “La Casta”. Devo dire d’essere rimasto deluso. Non che il contenuto non sia d’effetto, ma resto perplesso sulle conclusioni del libro… nessuna, o meglio, non viene individuata una causa o data un’interpretazione del malcostume dilagante della nostra politica.
Questo è quindi un libro di anti-politica, che al pari delle isteriche denuncie televisive di Marco Travaglio o delle sguaiate e cafonesche denuncia di piazza di Beppe Grillo non aggiunge nulla alla rabbia (giustificata) dei cittadini.
E’ comunque un libro da leggere, perché tra le decine di casi ed esempi citati dagli autori, si hanno delle indirette conferme di alcune tesi o supposizioni fatte da altri autori, che al contrario, benché meno famosi o pubblicizzati, individuano chiaramente il responsabile di tanto sfascio, e ne tracciano i contorni.
Stella e Rizzo infatti, hanno più volte dimostrato nelle loro denunce che Nord e Sud del paese sono ugualmente rovinati dalla politica. Dimostrano come le credute virtualissime regioni “esempio”, quali la Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige siano in realtà campioni di spreco e clientelismo al pari della Sicilia e della Campania. Tracciano infine l’esatto confine temporale, tra l’Italia onesta o ancora virtuosa ed il successivo sfascio che conosciamo, datandolo intorno alla metà degli anni ’70.
Sono tutti argomenti indicati anche da Fiorentino Waldimaro, con il suo illuminante libro, “Tra federalismo e decentramento” con oltre 10 anni di anticipo.
Egli però è stato ignorato dalla critica, dai grandi editori e quindi dai grandi numeri.
Questo confine temporale coincide con l’introduzione nell’ordinamento statale dell’Ente Regione, che con Legge 281 del 16 maggio 1970 sancisce insomma, il nuovo corso della repubblica.
Con essa si rompono non a caso, gli equilibri dello schema statale Sabaudo basato sul decentramento amministrativo e la centralità della politica, che favoriva ampia autonomia delle Province tenendo salde le redini centrali del controllo. Dopo tale data, la repubblica individua nel caos e nel disordine statale le premesse per concedersi di più. Sempre di più.
Lo Stato infatti invece di snellire, dopo il 1970, si moltiplica, passando da 1.500.000 dipendenti del tempo agli oltre 3.000.000 di oggi. Vale la pena di ricordare che erano meno di 600.000 nel 1937 !
Scrive a tal proposito Fiorentino “ L’istituzione delle Regioni ha fornito alla classe politica gli strumenti per rivolgere la propria voracità a ciò che era rimasto libero in periferia, in una sorta di feudalesimo della corruzione che ha diffuso su tutto il territorio Nazionale le metastasi di un malessere già divenuto insopportabile anche se confinato al centro.”
La politica quindi, grazie a ciò, giunge a “infettare” ogni più piccolo e lontano lembo del territorio nazionale, facendo scempio di tutto con il solo obiettivo d’avere a disposizione più soldi e più potere.
Questa è una certezza, avvalorata dal fatto che gli italiani come popolo non siano meglio o peggio di altri. La nostra cultura e le nostre tradizioni, sono internazionalmente riconosciute, e mai queste importanti “premesse” sono state causa in altri luoghi, al degrado morale ed istituzionale di una Nazione come la nostra oggi.
Resta quindi da imputare alla “variabile” istituzionale (la repubblica) la responsabilità dello scempio denunciato nel volume “La Casta”.
Un detto popolare dice infatti che “una mela, non cade troppo lontano dal suo albero” !!!
Tornando agli autori quindi, è un peccato che così bravi giornalisti, debbano arrestarsi (forse) davanti a “ordini” di scuderia, o peggio, debbano auto limitarsi nelle loro indagini ed analisi per personali convinzioni ideologiche di parte.
Questo non fa onore a loro, all’ordine dei giornalisti medesimi, ma soprattutto non fornisce un servizio ai cittadini, che avrebbero tutto il diritto di valutare autonomamente una logica alternativa. Un’alternativa (la Monarchia), che dopo essere stata demonizzata per decenni, rimane un fermo punto di riferimento per i paesi più progrediti al mondo, e che nel nostro Paese viene valorizzata dal disastro della storia di questa stessa repubblica.
Ma questa verità, possiamo ancora nasconderla a lungo ?