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21-07-06, 13:15
HORTI SALLUSTIANI
http://www.romasegreta.it/images/horti_sallustiani.jpg
Tutta la zona compresa tra l'attuale via XX Settembre (http://www.romasegreta.it/sallustiano/viaxxsettembre.htm) a sud, la via Salaria a ovest, le Mura Aureliane (http://www.romasegreta.it/mura/mura.htm) a nord e l'attuale via Veneto (http://www.romasegreta.it/ludovisi/viavittorioveneto.htm) ad est era occupata, un tempo, dagli Horti Sallustiani, costruiti dal celebre storico Sallustio sull'area in precedenza proprietà di Cesare. Alla morte dello scrittore, avvenuta nel 20 d.C., i giardini passarono in eredità al nipote Quinto e poi divennero definitivamente proprietà del demanio imperiale. Si sa che Vespasiano vi soggiornava spesso e che Nerva vi morì. Importanti lavori vi furono realizzati da Adriano e da Aureliano. Quest'ultimo costruì una porticus miliarensis nella quale amava cavalcare: doveva trattarsi di uno di quegli "ippodromi", assai diffusi nelle ville romane, che erano insieme portici, giardini e maneggi. Infatti, l'obelisco che dal 1789 si alza a Trinità dei Monti (http://www.romasegreta.it/campo_marzio/trinitadeimonti.htm) un tempo era situato qui, probabilmente come spina dell'ippodromo. Quando Alarico nel 410 occupò la città, entrando dalla Porta Salaria (http://www.romasegreta.it/sallustiano/portasalaria.htm), la villa subì gravissimi danni e non fu più ricostruita. Uno dei nuclei principali sorgeva in fondo alla profonda valle che divideva il Quirinale (http://www.romasegreta.it/trevi/piazzadelquirinale.htm) dal Pincio (http://www.romasegreta.it/campo_marzio/pincio.htm), http://www.romasegreta.it/images/horti_sallustiani2.jpgora del tutto scomparsa, che corrispondeva alla zona ora percorsa dalla via Sallustiana e si concludeva verso est con un edificio, del quale rimangono imponenti resti al centro di piazza Sallustio, 14 metri al di sotto del livello stradale. Nella foto in alto vediamo il vestibolo di forma rettangolare che immetteva nella grande sala circolare, nella quale si aprono tre nicchie per lato, due delle quali servivano da comunicazione con gli altri ambienti laterali. Nella foto a destra, possiamo notare infatti altri ambienti nei quali si insinuava una scala che conduceva ai piani superiori (almeno due). I bolli laterizi permettono di attribuire tutto il complesso all'ultimo decennio del regno di Adriano, dopo il 126 d.C.: questo padiglione, probabilmente, aveva la funzione di una grande cenatio estiva.
http://www.romasegreta.it/images/horti_sallustiani.jpg
Tutta la zona compresa tra l'attuale via XX Settembre (http://www.romasegreta.it/sallustiano/viaxxsettembre.htm) a sud, la via Salaria a ovest, le Mura Aureliane (http://www.romasegreta.it/mura/mura.htm) a nord e l'attuale via Veneto (http://www.romasegreta.it/ludovisi/viavittorioveneto.htm) ad est era occupata, un tempo, dagli Horti Sallustiani, costruiti dal celebre storico Sallustio sull'area in precedenza proprietà di Cesare. Alla morte dello scrittore, avvenuta nel 20 d.C., i giardini passarono in eredità al nipote Quinto e poi divennero definitivamente proprietà del demanio imperiale. Si sa che Vespasiano vi soggiornava spesso e che Nerva vi morì. Importanti lavori vi furono realizzati da Adriano e da Aureliano. Quest'ultimo costruì una porticus miliarensis nella quale amava cavalcare: doveva trattarsi di uno di quegli "ippodromi", assai diffusi nelle ville romane, che erano insieme portici, giardini e maneggi. Infatti, l'obelisco che dal 1789 si alza a Trinità dei Monti (http://www.romasegreta.it/campo_marzio/trinitadeimonti.htm) un tempo era situato qui, probabilmente come spina dell'ippodromo. Quando Alarico nel 410 occupò la città, entrando dalla Porta Salaria (http://www.romasegreta.it/sallustiano/portasalaria.htm), la villa subì gravissimi danni e non fu più ricostruita. Uno dei nuclei principali sorgeva in fondo alla profonda valle che divideva il Quirinale (http://www.romasegreta.it/trevi/piazzadelquirinale.htm) dal Pincio (http://www.romasegreta.it/campo_marzio/pincio.htm), http://www.romasegreta.it/images/horti_sallustiani2.jpgora del tutto scomparsa, che corrispondeva alla zona ora percorsa dalla via Sallustiana e si concludeva verso est con un edificio, del quale rimangono imponenti resti al centro di piazza Sallustio, 14 metri al di sotto del livello stradale. Nella foto in alto vediamo il vestibolo di forma rettangolare che immetteva nella grande sala circolare, nella quale si aprono tre nicchie per lato, due delle quali servivano da comunicazione con gli altri ambienti laterali. Nella foto a destra, possiamo notare infatti altri ambienti nei quali si insinuava una scala che conduceva ai piani superiori (almeno due). I bolli laterizi permettono di attribuire tutto il complesso all'ultimo decennio del regno di Adriano, dopo il 126 d.C.: questo padiglione, probabilmente, aveva la funzione di una grande cenatio estiva.