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Visualizza Versione Completa : Metafisica



SATTWA
27-07-06, 17:54
La parola «metafisica» è forse la parola fra le poche a nostra disposizione che maggiormente si avvicina a significare quanto vi è di più importante per la salvezza dell’uomo. Va però subito chiarito che tale ricchezza di significato è possibile al termine «metafisica» solo in virtù del suo carattere indeterminato e negativo.
Metafisica (τα` μετα` τα` φυσικά) significa infatti meta-fisica, ciò che è al di là delle cose fisiche. Il problema fondamentale nell’intendere correttamente tale espressione consiste nel risalire a sua volta all’originario significato di «fisica», il cui corrispettivo moderno altro non ne è che un rilevante impoverimento.
Fisica (η φύσις) ha come senso originario ed etimologico quello semplice ma senza restrizione alcuna di «Natura»1 ossia «divenire», perchè dire «natura» e «divenire» è dire la stessa cosa.
Dunque «fisica» è quella determinazione che circoscrive unicamente l’ambito dell’individuale, di tutto quanto cade sotto il dominio del divenire, vale a dire «gli stati nei quali gli esseri sono rivestiti di forme, poiché il carattere speciale dell’individualità, che la costituisce essenzialmente (la manifestazione formale) come tale, è precisamente la presenza della forma fra le condizioni limitative che definiscono e determinano uno stato d’esistenza»2.
Il mondo occidentale moderno, a causa della propria soluzione intellettuale fonte di mille equivoci e a causa di una parallela coagulazione della Natura stessa caratteristica dei tempi ultimi, ha ristretto la manifestazione formale, la Natura appunto, ad un solo suo grado di manifestazione, a quello più grossolano, all’esistenza corporea, ignorando del tutto l’altro grado della manifestazione formale che al precedente si relaziona secondo un’asimmetria di indefinito e definito, vale a dire ignorando ogni tipo di modalità sottile. Questo duplice aspetto della Natura non viene più percepito dall’uomo moderno, e quando ciò dovesse accadere, verrebbe subito confuso con il sovrannaturale, con quanto cioè sta invece per essenza al di sopra della Natura.
Lo stato sottile che costituisce dunque anch’esso la Natura si esplica secondo una molteplicità di possibilità in numero indefinito, le quali, prolungandosi in diversi sensi al di là delle possibilità corporee rappresentano insieme a queste la totalità della manifestazione formale.
Stabilito il vero significato di «fisica», si deve aggiungere che la preposizione greca metà è suscettibile di una doppia valenza, metà nel senso di dopo e metà nel senso di al di là.
Allora «metafisica», considerata nella prospettiva dell’uomo dei tempi ultimi, significa propriamente ciò che viene, quanto a conoscenza, conosciuto dopo le cose fisiche, ossia la contemplazione spirituale. Da quanto detto però prima, appare ora evidente che la contemplazione metafisica conseguita dopo le cose fisiche implica non solo un trascendimento dello stato di coscienza più grossolano, del comune senso dell’”uomo ordinario”, ma anche un trascendimento dello stato di coscienza più sottile, della sua psiche, che in quanto tale fa ancora parte della manifestazione formale.
Se invece si da’ al prefisso il valore di al di là, secondo una prospettiva più universale essa stessa metafisica, si giunge al significato primo e ultimo di «metafisica»: la Realtà il cui dominio è al di là della fisica, vale a dire al di là della manifestazione corporea e sottile della Natura, oltre il divenire3.
Come si potrà constatare facilmente, simile definizione è ancora inficiata da una prospettiva umana in quanto dal punto di vista principiale non può esistere nessun “al di là” o “al di qua” essendo tutto (anche il divenire stesso) contemplato secondo una presenza escludente qualsiasi condizione di tempo o spazio, leggi proprie solo del nostro stato di esistenza e in quanto tali implicite in ogni nostro tipo di espressione verbale.
Si comprende ora il perché si debba attribuire alla parola «metafisica» un carattere indeterminato e negativo: la positività del suo significato si fonda unicamente sulla allusione ad una Realtà che trascende le cose fisiche,ma proprio in tale negazione e trascendenza consiste anche tutto il valore della parola «metafisica»4.

1. Per una esposizione circa la sostanza primordiale indifferenziata Natura (Prakriti e i suoi tre gunas secondo la Tradizione indù) rimandiamo alle opere del Guénon e forse a un nostro futuro
scritto.
2. L’uomo e il suo divenire secondo il Vedanta, R. Guénon, Edizioni Studi Tradizionali, pag.41
3. Oltre il divenire ma oltre lo stesso Essere, principio della manifestazione formale. Metafisica non si identifica con ontologia.
4. Lo stesso vale per la parola «infinito» come attributo della Realtà eternamente presente. Si riafferma qui la distinzione tra infinito e indeterminato, quest’ultimo semplice prolungamento del finito.

giovannipresbit
28-07-06, 10:19
Del pensar debole,della fede in Cristo Signore,della e nella pienezza della sinfonia e del pleroma ecclesiale

…farsi carico del proprio strazio,della propria lacerazione e della propria consapevole e strutturale inadeguatezza e non risolverla e non risolverla mai perché risolverla potrebbe (e lo è) essere tentazione idolatrica, il personale vitello d’oro della propria conciliazione ,l’in sé e per sé felice o presunto tale del proprio et…et ,anzi è tentazione idolatrica,del sarete come dio,ove e qualora si potesse dire e sapere cosa e chi mai è Dio .

Costruire conflitti,sempre conflitti,stare dentro il conflitto,sposare il conflitto come eterna icona di indissolubilità .La mia debole e fragile fede(ed è l’ora che io dica a me stesso che questa debolezza e questa sua fragilità è il carattere strutturale di essa,che fuori da questa debolezza e da questa fragilità io non incontrei mai Cristo Signore e Cristo Signore mi si presenta proprio nel tessuto di questa debolezza e di questa fragilità perché egli sa(egli sa…!!!!) che se non coniuga con me e non si coniuga in questa debolezza e in questa fragilità egli con me non ha speranza .E la debolezza e la fragilità di Cristo Signore (e lo intuisco confusamente) non sta nella morte di croce,non è debole e fragile perché è il servo sofferente,l’uomo dei dolori.Egli è (in sé e per sé?)debole e fragile proprio perché è il Risorto,l’unico vincitore della morte .

E allora qui la mia confusa intuizione di fede sa che la professione di fede non si può negoziare,non si può né si deve sottomettere e sottoporre ai ludi cartacei e verbali dell’ermeneutica .Ma cosa vuoi mai negoziare e cosa mai vuoi mediare ?Vuoi negoziare e vuoi mediare ,vuoi per caso interpretare un gesto fazioso,la violenza (si violenza bella,elegante,selettiva) di comunità già cristiane che professano apertamente(su questo apertamente poi ci sarebbe tanto da dire) il loro im-mediato apriori,il Cristo Risorto che è all’inizio e alla fine(l’alfa e l’omega?) della gioiosa tragedia della fede stessa?

Se non ricordo male l’antifona di introito dell’antica e nobile liturgia gallicana cantava e salmodiava Io sono il Signore della danza,danzate con me .E allora si danza con il Signore dentro la sua stessa tenda e solo dentro la tenda,dentro la quale cerchiamo tutti noi di portare e far entrare amici,parenti,conoscenti,uomini e donne a cui annunciamo la assoluta gratuità della fede,la sua im-motivata esistenza,la su continua conflittualità,il suo eterno aut aut ,il suo assurdo dire Nel nome di Gesù il Nazareno alzati e cammina ,il suo essere tenda in quanto ecclisia(chiamare dentro da fuori,strappare,rapire,il regno dei cieli è di coloro che lo prendono facendo effrazione di sé),e il suo essere ecclisia invocante senza un perché,senza uno scopo,senza una progettualità che non sia quella del proprio Signore e sapere(forse ora è troppo!!!!) che fuori dal circuito liturgico,fuori dalla tenda,fuori dalla danza il Vangelo,i Padri e le Madri sono ottimi testi affabulatori ma solo affabulatori e solo dentro la tende invece l’affabulazione è salvifica e tale salvezza è però reale( l’affabulazione in Cristo e di Cristo salva,Cristo salva nell’affabulazione,cos’è mai un ossimoro?) ed allora la tenda o è quella dell’Unam Sanctam o non è ? e allora ma come mai sostieni che solo la tua tenda è quella dell’Unam Sanctam,anzi è l’unam sanctam o è in via esclusiva?
Te l’ha detto per caso la Santa Triade?
Nell’assoluta debolezza e nella totale perfida ingenuità (o presunta tale) e con molto timore e con molto tremore mi e vi dico di si ,si mi è stato rivelato dalla Santa Triade e tuttavia io non ho le visioni né visioni e devo dire che la stessa Santa Triade ha pure perso tempo a rivelarmelo o forse ero io a non coglierne prima i segnali i fumo di comunicazione o forse entrambe le questioni e quindi ancora una volta Signore non tardare

Padre Giovanni Festa

SATTWA
29-07-06, 00:22
Rare volte ci è accaduto di imbatterci in una tale confusione e disintegrazione interiore quale quella manifestata purtroppo dal Padre Giovanni Festa nel suo intervento al nostro scritto. Non è assolutamente nostra intenzione estrapolare da simile groviglio psichico un qualsivoglia barlume di intelligibilità poiché tanta è la negazione dei consueti, seppur minimi, canoni di dialogo umano da inficiare da subito ogni tipo di risposta.
Chi si permette per bocca di uomini di pronunciare frasi come:”l’antimetafisica come possibilità di relazione teologica ed esistenziale” deve retrocedere immediatamente da noi per la forza di quel Santo Nome che egli bestemmia.
Ci permettiamo invece di consigliare al Padre Giovanni Festa il costante colloquio col proprio Padre spirituale per lenire il più possibile, mediante pratiche ascetiche quali digiuni o riti appropriati, una preoccupante condizione di passività interiore, stato consono al formarsi di soffi perversi.
Infine, augurandoci di poter in futuro argomentare in modo più costruttivo con chiunque sia interessato seriamente alla Tradizione Perenne, avvertiamo il Padre Giovanni Festa che a una sua non adeguata replica non farà più seguito una nostra risposta ma direttamente un reclamo preciso al moderatore di questo forum.

SATTWA

giovannipresbit
05-08-06, 16:12
[
QUOTE=SATTWA]Rare volte ci è accaduto Infine, augurandoci di poter in futuro argomentare in modo più costruttivo con chiunque sia interessato seriamente alla Tradizione Perenne, avvertiamo il Padre Giovanni Festa che a una sua non adeguata replica non farà più seguito una nostra risposta ma direttamente un reclamo preciso al moderatore di questo forum.
SATTWA[/QUOTE]

Con molta delicatezza e senza alcuna iattanza( deciderà poi il sig forumista SATTWA se proporre provvedimenti al moderatore di questo forum o perfino all'intera amministrazione di politica on line e senza per nulla soffermarmi non dico insulti ma vere e proprie violazioni del mio privato interiore che Sattwa ha fatto a commento del mio precedente intervento, vorrei esprimere -ove possibile-l'esistenza(certo in contro tendenza rispetto al forum stesso) di una lettura della fede cristiana come rottura della linea della tradizione perenne:

Certo il cristianesimo ( il vocabolo non mi piace,preferisco sempre dire la sequela a Gesù Cristo,il figlio di Dio,Dio egli stesso,il Risorto dai morti)è una tradizione,una traditio,una paradosis,ma l'identità di essa sta nel suo essere una tradizione anti-tradizionale,il crstianesimo o è sovversivo della tradizione o non è.
Gli elementi fondanti -a mio avviso-di tale riflessione( che è stata alla base della mia scelta cristiana) sono i seguenti,ovviamente all'interno stavolta della professione di fede
1-Gesù di Nazareth(per i cristiani Gesù Cristo) non solo è morto di croce ma come-nella nostra professione di fede-afferma Paolo(per i cristiani l'apostolo Paolo) su questa croce è stata definitivamente crocifissa la legge ( e non solo quella di mosè ma anche a mio avviso la legge in quanto e perchè tale ed ogni continuità sapienziale-Gesù Cristo è scandalo e paradosso). Quindi il cristianesimo non è un'etica,anzi è un'anti-etica (questo discorso andrebbe anche visto in modo più articolato)
2-Gesù di Nazreth(Gesù Cristo per i cristiani) è morto ed è risorto nella nostra professione di fede fuori le mura della città....come fatto straniero ed alieno dalla comunità nazionale dominante ed esistente intendendo per comunità nazionale la continuità di una logica identitaria

3-Gesù di Nazareth ha crocifisso sulla croce qualsiasi tradizione,ha rotto qualsiasi legge,qualsiasi etica e qualsiasi tentativo perennalista. Egli è l'homo novus,se vogliamo usare questo vocabolo, che chiude con le tradizioni sapienziali e le sovverte,cioè opera una precisa trasmutazione di priorità,una sovversione.

4-il popolo cristiano( al di là poi se tale vocazione si sia o meno realizzata o sia stata perfino tradita ed apostatata) è oggettivamente( e non in senso strettamente sociologico ed economico) il popolo dei miserabili,degli schiavi dei reietti e tale dovrebbe continuare ad essere in assoluta distonia ed alternativa alle tradizioni che iperboree ed imperiali definibili anche definire iniziatico-tradizionali.


Ho semplicemente ppstato( lo so in controtendenza rispetto al forum) una possibilità di lettura dell'evento e del fatto cristiano,che è poi la lettura per la quale e con la quale sono diventato cristiano e cristiano ortodosso ed è una spiritualità assolutamente anti-metafisica Avrei preferito un confronto ma non è obbligatorio

Vi ringrazio comunque per l'ospitalità e per qualunque fine farà questo mio post.Ma andava postato....ovviamente alcuni giorni dopo l'intervento di Sattwa

Talib
07-08-06, 00:58
Gesù di Nazareth ha crocifisso sulla croce qualsiasi tradizione,ha rotto qualsiasi legge,qualsiasi etica e qualsiasi tentativo perennalista.

Perfetto, ma se la pensa così vi sono altri fora dove esternare simili convinzioni. Penso di interpretare il pensiero di molti se ricordo (e chiedo scusa al moderatore se mi permetto di dirlo io) che questo è un forum perennialista, e di Perennialismo vorremmo discutere. Grazie.
Inoltre, colgo l'occasione per uno sfogo personale: sinceramente mi sono un pò seccato del fatto che uno spazio potenzialmente così interessante sia puntualmente soffocato - in quasi ogni thread che lo compone - da noiose polemiche relative a questioni elementari che molti di noi hanno già superato da tanto tempo - volendo oramai, se possibile, affronatare discussioni più interessanti e francamente più elevate. Se qualcuno qui è giunto, in merito ad argomenti come la presunta esclusività salvifica del Cristianesimo o l'apparente politeismo dell'Induismo e delle Tradizioni europee pre-cristiane, a conclusioni differenti da quelle postulate dalla scuola Perennialista o dall'opera di Renè Guènon, può tranquillamente dare libero sfogo al suo pensiero nei fora appositi, senza venire a disturbare chi non ha alcuna intenzione di perdersi in sterili polemiche, ma brama invece arricchirsi intellettualmente attraverso delle discussioni costruttive.

Un saluto,
Talib.

testadiprazzo
07-08-06, 01:10
Non sono avvezzo a partecipare a questo forum..a causa di alcune incomprensioni..ma visti gli ultimi interventi..mi sento portato a dire la mia..
Giovannipresbit..esterna un concetto di metafisica..per così dire..rivoluzionario..in quanto ammette che il cristianesimo..non ne faccia parte..ma..in realtà..nella sua concezione..identifica metafisica e tradizione..con qualcosa di pesante e pedante..e cioè..il costume..che come sappiamo..nulla ha a che fare con la Tradizione..
Vorrei dire a Giovannipresbit..che la Tradizione..è proprio quello che lui pensa al riguardo di Gesù..perchè l'Infinito..che poi è la Tradizione nel suo aspetto metafisico..dovendo rinnovarsi continuamente..a causa del manifestarsi di possibilità che si devono manifestare..è costretto a dare continuamente scandalo..perchè lo scandalo..come negazione di possibilità che si sono manifestate..è la levatrice di possibilità che aspettano la loro manifestazione..e..appunto per il carattere di negazione e di rivoluzione che..il.. Cristo..lo possiamo arruolare nella Tradizione..la quale..per conservarsi..è costretta a morire e a rinascere continuamente...
La Tradizione è la Verità..o l'Infinito..e nulla a lei si oppone..se non i nostri pregiudizi..che essendo stabili..possiamo chiamarli profani..perchè tutto ciò che è stabile..tranne il supremo Brahman..è solo apparenza e illusione..

Talib
07-08-06, 01:54
Rare volte ci è accaduto di imbatterci in una tale confusione e disintegrazione interiore quale quella manifestata purtroppo dal Padre Giovanni Festa nel suo intervento al nostro scritto. Non è assolutamente nostra intenzione estrapolare da simile groviglio psichico un qualsivoglia barlume di intelligibilità poiché tanta è la negazione dei consueti, seppur minimi, canoni di dialogo umano da inficiare da subito ogni tipo di risposta.
Chi si permette per bocca di uomini di pronunciare frasi come:”l’antimetafisica come possibilità di relazione teologica ed esistenziale” deve retrocedere immediatamente da noi per la forza di quel Santo Nome che egli bestemmia.
Ci permettiamo invece di consigliare al Padre Giovanni Festa il costante colloquio col proprio Padre spirituale per lenire il più possibile, mediante pratiche ascetiche quali digiuni o riti appropriati, una preoccupante condizione di passività interiore, stato consono al formarsi di soffi perversi.
Infine, augurandoci di poter in futuro argomentare in modo più costruttivo con chiunque sia interessato seriamente alla Tradizione Perenne, avvertiamo il Padre Giovanni Festa che a una sua non adeguata replica non farà più seguito una nostra risposta ma direttamente un reclamo preciso al moderatore di questo forum.

SATTWA

Chi cerca Dio è umile, caro Sattwa, non borioso.

Un saluto,
Talib.

SATTWA
09-08-06, 15:41
La superficialità con cui si trattano temi tanto delicati sulla Tradizione ci impedisce di entrare troppo nel merito sulla replica di Testadiprazzo, se non far notare a Testadiprazzo la confusione che egli opera tra Tradizione, manifestazione perenne della Parola di Brahma, e le tradizioni, espressioni per certi versi contingenti e inerenti ad ogni ciclo di manifestazione di quella Tradizione immutabile. Il concetto di Tradizione che emerge in questa replica è forse più vicino ad un sospetto vitalismo di incessante morte e rinascita, più simile alla Natura secondo i movimenti critici al progresso tecnologico del secolo diciannovesimo o al Dio di Spinoza, entrambi però prodotti dalla stessa degenerazione spirituale. L’affermazione poi di un “arruolamento” di Cristo nella Tradizione è troppo grossolana e blasfema per essere commentata.

Sattwa

testadiprazzo
09-08-06, 21:29
La superficialità con cui si trattano temi tanto delicati sulla Tradizione ci impedisce di entrare troppo nel merito sulla replica di Testadiprazzo, se non far notare a Testadiprazzo la confusione che egli opera tra Tradizione, manifestazione perenne della Parola di Brahma, e le tradizioni, espressioni per certi versi contingenti e inerenti ad ogni ciclo di manifestazione di quella Tradizione immutabile. Il concetto di Tradizione che emerge in questa replica è forse più vicino ad un sospetto vitalismo di incessante morte e rinascita, più simile alla Natura secondo i movimenti critici al progresso tecnologico del secolo diciannovesimo o al Dio di Spinoza, entrambi però prodotti dalla stessa degenerazione spirituale. L’affermazione poi di un “arruolamento” di Cristo nella Tradizione è troppo grossolana e blasfema per essere commentata.

Sattwa


Varie volte sono intervenuto in questo forum..e raramente mi è stato risposto in merito a certe mie osservazioni..e ...anche questo tuo post..caro Satwa..non chiarifica dove sarebbe il mio errore..dal momento che obiettivamente errore non c'è..se non in ciò che presumi io abbia detto..
La Tradizione è una cosa..e le Tradizioni sono un'altra cosa..in quanto vivono come Tradizione calata nel tempo e nello spazio..solo..e qui nascono probabilmente i problemi..io considero Tradizione ciò che a dirla con Guenon è conforme ai Veda..mentre altri considerano Tradizione ciò che ha una sua rispettabile durata temporale..squalificando tutto ciò che non ha un simile orizzonte di durata..Riguardo al Cristo..poi..le mie considerazioni erano di natura simbolica..assimilandolo al concetto di Illuminato..e non certamente a quello di unigenito figlio di Dio...Ma ..tornando al concetto che ha fatto scandalo..e cioè quello di morte e rinascita delle Tradizioni affinchè la Tradizione si conservi..non mi sembra di dire nulla di vitalistico o peggio di moderno..in quanto le Tradizioni..sono dei semplici rivestimenti creati in funzione della caduta ciclica..e..modificandosi gli yuga..anche le Tradizioni si modificano..Vorrei sapere se in vista del nuovo Manvantara..la Tradizione giustamente non avrà una nuova riformulazione..o se invece dovremo rimanere a valutare l'exoterismo Tradizionale..quando sappiamo che è stato creato per una umanità difettosa di comprensione..
Capisco che alle volte l'attaccamento alla Forma..impedisce la comprensione della Sostanza..ma se la Sostanza si è compresa..la Forma pur importante non avrà quelle caratteristiche di immutabilità..a cui un certo difetto di Intuizione Intellettuale la condanna..
Poste queste premesse..mi sembra ovvio che il discorso Tradizionale..possa essere capito appieno solo da chi stabilizzatosi nella Sostanza..osservi il mutamento di Forma..come necessità a cui sono sottoposte tutte le cose che si manifestano nello spazio e nel tempo..
Mi fermo qui..non reputando utile sottolineare quelle forme che stanno nascendo in vista del Manvantara futuro..ma gradirei..qualora mi si risponda..di usare argomenti fondati..dal punto di vista Tradizionale..e non esternare semplici congetture per di più erronee..

Eymerich (POL)
10-08-06, 18:01
Mi fermo qui..non reputando utile sottolineare quelle forme che stanno nascendo in vista del Manvantara futuro..ma gradirei..qualora mi si risponda..di usare argomenti fondati..dal punto di vista Tradizionale..e non esternare semplici congetture per di più erronee..

Sarebbe invece molto utile se tu volessi sottolineare quali siano "quelle forme che stanno nascendo in vista del Manvantara futuro"... ovviamente, qualora intendessi farlo, sarebbe gradito tu usassi "argomenti fondati..dal punto di vista Tradizionale..e non semplici congetture per di più erronee".

:-:-01#19

Eymerich (POL)
10-08-06, 18:10
Con molta delicatezza e senza alcuna iattanza( deciderà poi il sig forumista SATTWA se proporre provvedimenti al moderatore di questo forum o perfino all'intera amministrazione di politica on line e senza per nulla soffermarmi non dico insulti ma vere e proprie violazioni del mio privato interiore che Sattwa ha fatto a commento del mio precedente intervento, vorrei esprimere -ove possibile-l'esistenza(certo in contro tendenza rispetto al forum stesso) di una lettura della fede cristiana come rottura della linea della tradizione perenne:

Certo il cristianesimo ( il vocabolo non mi piace,preferisco sempre dire la sequela a Gesù Cristo,il figlio di Dio,Dio egli stesso,il Risorto dai morti)è una tradizione,una traditio,una paradosis,ma l'identità di essa sta nel suo essere una tradizione anti-tradizionale,il crstianesimo o è sovversivo della tradizione o non è.
Gli elementi fondanti -a mio avviso-di tale riflessione( che è stata alla base della mia scelta cristiana) sono i seguenti,ovviamente all'interno stavolta della professione di fede
1-Gesù di Nazareth(per i cristiani Gesù Cristo) non solo è morto di croce ma come-nella nostra professione di fede-afferma Paolo(per i cristiani l'apostolo Paolo) su questa croce è stata definitivamente crocifissa la legge ( e non solo quella di mosè ma anche a mio avviso la legge in quanto e perchè tale ed ogni continuità sapienziale-Gesù Cristo è scandalo e paradosso). Quindi il cristianesimo non è un'etica,anzi è un'anti-etica (questo discorso andrebbe anche visto in modo più articolato)
2-Gesù di Nazreth(Gesù Cristo per i cristiani) è morto ed è risorto nella nostra professione di fede fuori le mura della città....come fatto straniero ed alieno dalla comunità nazionale dominante ed esistente intendendo per comunità nazionale la continuità di una logica identitaria

3-Gesù di Nazareth ha crocifisso sulla croce qualsiasi tradizione,ha rotto qualsiasi legge,qualsiasi etica e qualsiasi tentativo perennalista. Egli è l'homo novus,se vogliamo usare questo vocabolo, che chiude con le tradizioni sapienziali e le sovverte,cioè opera una precisa trasmutazione di priorità,una sovversione.

4-il popolo cristiano( al di là poi se tale vocazione si sia o meno realizzata o sia stata perfino tradita ed apostatata) è oggettivamente( e non in senso strettamente sociologico ed economico) il popolo dei miserabili,degli schiavi dei reietti e tale dovrebbe continuare ad essere in assoluta distonia ed alternativa alle tradizioni che iperboree ed imperiali definibili anche definire iniziatico-tradizionali.


Ho semplicemente ppstato( lo so in controtendenza rispetto al forum) una possibilità di lettura dell'evento e del fatto cristiano,che è poi la lettura per la quale e con la quale sono diventato cristiano e cristiano ortodosso ed è una spiritualità assolutamente anti-metafisica Avrei preferito un confronto ma non è obbligatorio

Vi ringrazio comunque per l'ospitalità e per qualunque fine farà questo mio post.Ma andava postato....ovviamente alcuni giorni dopo l'intervento di Sattwa


Negli ultimi tempi, si tramanda, il Nemico ingannera' molti (Dio Ci salvi!) e si fara' passare per il Cristo. Il Nemico vorra' rendere lecita ogni cosa ed operera' una vera e propria sovversione. Ora, presumo che giovanni non intendesse usare i termini sovversione ed anti-etica nel senso in cui l'ho usato io poco piu' sopra, ma deve rendersi conto che tali sue parole si prestano a facili fraintendimenti.

Quanto ai termini iniziatico ed iniziazione non devono far paura: nell'AT (si veda Isaia ad esempio) e nei Padri della Chiesa (soprattutto greci) si parla a piu' riprese di queste realta. Il popolo cristiano (in un certo senso, ma mi si prenda con le pinze......) e' un popolo di iniziati.

testadiprazzo
10-08-06, 19:25
Sarebbe invece molto utile se tu volessi sottolineare quali siano "quelle forme che stanno nascendo in vista del Manvantara futuro"... ovviamente, qualora intendessi farlo, sarebbe gradito tu usassi "argomenti fondati..dal punto di vista Tradizionale..e non semplici congetture per di più erronee".

:-:-01#19

L'Iniziazione non è una congettura..ma ..aimè..è un segreto..e come tale..di natura incomunicabile..quindi..alle forme che stanno nascendo..potremo richiedere solo la correttezza dottrinale..che come dice Guenon..è l'adesione ai Veda..ma solo la correttezza dottrinale non basta..occorre anche che la Forma sia vivificata dallo Spirito..e anche qui..siamo nell'ambito del segreto..o dell'incomunicabile..che ..altrimenti..tutti sarebbero qualificati al Brahman..mentre invece sappiamo che ben altre divinità sono agognate e ricercate..
Mi riservo dal fare nomi e cognomi..per non scendere nella volgare curiosità..
che..come conosco a mie spese..è bene non eccitare..
Manteniamoci qui..nel rigore dottrinale ..che chiunque potrà usare per rafforzare la Forma a cui appartiene..e lasciamo le spiegazioni..per minuto..ad un eventuale discorso privato..che in campo iniziatico..il riserbo è d'obbigo..

Talib
10-08-06, 22:07
Il popolo cristiano (in un certo senso, ma mi si prenda con le pinze......) e' un popolo di iniziati.

Ahi.... sento odore di antiche diatribe Guènon-Schuon.... o mi sbaglio ;)? ad ogni modo, la questione si addentra in terreni tremendamente delicati, e io mi faccio da parte, a sgranare il mio rosario.....

Un saluto,
Talib

Talib
10-08-06, 22:15
Sarebbe invece molto utile se tu volessi sottolineare quali siano "quelle forme che stanno nascendo in vista del Manvantara futuro"... ovviamente, qualora intendessi farlo, sarebbe gradito tu usassi "argomenti fondati..dal punto di vista Tradizionale..e non semplici congetture per di più erronee".

:-:-01#19

Me l'ero chiesto anche io, caro Eymerich. Bisognerebbe ricordare a Testadiprazzo che l'ultima tradizione per questo Manvantara è quella islamica (vedi Guenon ne "I misteri della lettera Nun", ad esempio), dopo la quale non vi sono altre forme tradizionali autentiche (questo lo dice chiaramente il Profeta Muhammad stesso, e chi lo nega sta dicendo che l'Inviato di una forma tradizionale regolare ha affermato il falso). Per quanto riguarda altre future forme tradizionali, è cosa che riguarda gli Yuga del prossimo Manvantara (che pur seguendo un percorso essenzialmente analogo al precedente, non ne saranno una copia esatta, pena cadere nell'eterno ritorno nietzschiano), non già di quello presente dove la profezia è oramai bella che sigillata. Ora c'è solo da aspettare il Cristo nella sua funzione di giudice (non di latore di una rivelazione divina), che è una cosa del tutto differente.

Un saluto,
Talib.

testadiprazzo
10-08-06, 23:20
Me l'ero chiesto anche io, caro Eymerich. Bisognerebbe ricordare a Testadiprazzo che l'ultima tradizione per questo Manvantara è quella islamica (vedi Guenon ne "I misteri della lettera Nun", ad esempio), dopo la quale non vi sono altre forme tradizionali autentiche (questo lo dice chiaramente il Profeta Muhammad stesso, e chi lo nega sta dicendo che l'Inviato di una forma tradizionale regolare ha affermato il falso). Per quanto riguarda altre future forme tradizionali, è cosa che riguarda gli Yuga del prossimo Manvantara (che pur seguendo un percorso essenzialmente analogo al precedente, non ne saranno una copia esatta, pena cadere nell'eterno ritorno nietzschiano), non già di quello presente dove la profezia è oramai bella che sigillata. Ora c'è solo da aspettare il Cristo nella sua funzione di giudice (non di latore di una rivelazione divina), che è una cosa del tutto differente.

Un saluto,
Talib.

Vorrei ricordare che alla fine del Manvantara..Il Cristo nel suo ruolo di giudice..o..per dirla metafisicamente..gli elementi o possibilità che si sono manifestate..completamente..precipiteranno come caput mortum..come scorie del Ciclo trascorso..mentre i semi o possibilità che non si sono pienamente manifestate ..faranno parte del Ciclo futuro..anche per questo motivo ..che il mondo va male..in quanto si devono necessariamente manifestare quelle possibilità negative..che erano state trattenute..dal manifestarsi in tempi più antichi..ma..mentre le possibilità negative si manifestano..anche quelle positive in modo molto timido si mostrano in forma di seme..che l'avvento del Manvantara futuro..con il conseguente mutamento di natura spazio temporale porterà poi a maturazione..
Vorrei anche ricordare..che il legarsi a queste possibilità..rappresentate dal mondo iniziatico..sarà l'Arca simbolica che consentirà il traghettamento verso il Ciclo successivo..mentre le varie forme..rappresentate dal guscio dell'Exoterismo..cadranno o rimarranno nel Manvantara passato..perchè ciò che si è sviluppato..deve necessariamente invilupparsi di nuovo..per rinascere uguale nell'Essenza e diverso nella Forma..
Quando parlo quindi di nuove Tradizioni..non lo faccio col pensiero rivolto al passato..ma al futuro..in quanto..della nuova Tradizione esiste solo l'Essenza ..di natura esoterica..e pochi elementi exoterici..che si svilupperanno quando le condizione di tempo e di luogo lo permetteranno...altrimenti..il passaggio di Manvantara..sembra come quelle operazioni miracolose e sconclusionate ..proprie di certe sette millenaristiche..dove le cose si formano così come per miracolo dal nulla..ma..noi sappiamo invece..che la fine del Ciclo corrisponde all'inizio..del nuovo ciclo..e solo quello che qui esiste nel suo livello potenziale..ma benefico..si svilupperà completamente nel Ciclo futuro..e gli eletti e i dannati..del Giudizio Finale,,rendono egregiamente in forma simbolica l'idea di cosa si salverà e di cosa non si salverà..
Riguardo poi all'Islam come Sigillo..lo reputo una verità exoterica..come chi considera Gesù l'inizio e la fine..l'alfa e l'omega..e non una verità iniziatica..perchè di spirituale non ha proprio un bel nulla..se non confermare i fedeli delle rispettive Tradizioni..nella bontà della stessa..
Praticamente dovremo dire che i Sik..e Guru Nanak..sono una massa di illusi e furfanti perchè venuti dopo il Sigillo..
MI dispiace ma l'ipse dixit..guenoniano..alle volte non è così incontrovertibile..come quando si dedica alla Metafisica e all'Iniziazione..
Se consideriamo poi i Maestri Advaita del novecento..del calibrro di Ramakrishna..Ramana..Krishanamurti..Osho..dovremo allora dire che non fanno parte della Tradizione..perchè il Sigillo non lo consente..discorso che ..per chi non è islamico è completamente risibile..
Vorrei ricordare che Unica Verità..è Brahman..e che anche i testi..i più venerati..sono solo parole..e..che a differenza del Supremo Atman..qualsiasi conoscenza discorsiva e non intuitiva..nell'ordine dell'Intuizione Intellettuale..è solo conoscenza mediata ..quindi mentale e non Principiale..

giovannipresbit
11-08-06, 00:29
Negli ultimi tempi, si tramanda, il Nemico ingannera' molti (Dio Ci salvi!) e si fara' passare per il Cristo. Il Nemico vorra' rendere lecita ogni cosa ed operera' una vera e propria sovversione. Ora, presumo che giovanni non intendesse usare i termini sovversione ed anti-etica nel senso in cui l'ho usato io poco piu' sopra, ma deve rendersi conto che tali sue parole si prestano a facili fraintendimenti.

Quanto ai termini iniziatico ed iniziazione non devono far paura: nell'AT (si veda Isaia ad esempio) e nei Padri della Chiesa (soprattutto greci) si parla a piu' riprese di queste realta. Il popolo cristiano (in un certo senso, ma mi si prenda con le pinze......) e' un popolo di iniziati.


sempre con estrema delicatezza in territori non miei e in continuità con quanto postato cone le pinze da Eymercih mi pare opportuno riportare la modalità liturgica del congedo dei catecumeni nella Divina Liturgia di San Giacomo il fratello di Dio che è -con precise rubriche -vigente presso la sinfonia delle chiese ortodosse
Riporto la traduzione in italiano in uso nella mia parrocchia


DIACONO: Non resti alcun catecumeno,nessuno dei non iniziati,nessuno che non può pregare con noi;riconoscetevi tra di voi;le porte;tutti in piedi

Mi pare importante e spiritualmente rilevante notare che l'evento della separazione (che avviene dopo il canto del Vangelo e la successiva intensa litania di supplica)dei catecumeni dal popolo di Dio,dal popolo degli iniziati è proprio la quasi immediata presentazione dei Doni/antitipi in ingresso solenne prima dell'epiclesi dello Spirito Santo che li santificherà e in assoluta continuità il canto del credo,la orofessione di fede che-in tutta la cristianità e nelle sue liturgie-precede sempre l'anamnesi e l'epiclesi
Gli iniziati alla professione di fede,coloro che si riconoscono insieme sono i battezzati,coloro che proclamano la fede e che -misticamente e dentro la tenda dell'ecclisia-si dichiarano tutti (nella diversità dei carismi e dei ministeri) ma proprio tutti e tutti insieme testimoni oculari della Resurrezione di Gesù Cristo .L'intero popolo dei credenti è un popolo di professanti e quindi di iniziati .
Sulla prima parte del post di Eymerich-e sempre con molta delicatezza-riconosco ovviamente la pericolosità dell'ambiguità della parola e di ogni parola,ma resta il fatto -a mio avviso-significativo-della legge definitivamente crocifissa sulla croce ,dell'antica alleanza compiuta ed eliminata,e di una morte e di una resurrezione avvenute fuori le mura della città,fuori cioè da qualsiasi spazio sacro usuale.
E poi da tempo medito e rifletto(è altro discorso? ) sulla distinzione tra ciò che è sacro e ciò che è santo con la consapevolezza che la fede dei cristiani in Dio tri-uno ha abolito ogni lettura sacrale,ha abolito il sacro per proporre il santo.
Il maligno è sacro..Dio è santo...

testadiprazzo
11-08-06, 00:51
sempre con estrema delicatezza in territori non miei e in continuità con quanto postato cone le pinze da Eymercih mi pare opportuno riportare la modalità liturgica del congedo dei catecumeni nella Divina Liturgia di San Giacomo il fratello di Dio che è -con precise rubriche -vigente presso la sinfonia delle chiese ortodosse
Riporto la traduzione in italiano in uso nella mia parrocchia



Mi pare importante e spiritualmente rilevante notare che l'evento della separazione (che avviene dopo il canto del Vangelo e la successiva intensa litania di supplica)dei catecumeni dal popolo di Dio,dal popolo degli iniziati è proprio la quasi immediata presentazione dei Doni/antitipi in ingresso solenne prima dell'epiclesi dello Spirito Santo che li santificherà e in assoluta continuità il canto del credo,la orofessione di fede che-in tutta la cristianità e nelle sue liturgie-precede sempre l'anamnesi e l'epiclesi
Gli iniziati alla professione di fede,coloro che si riconoscono insieme sono i battezzati,coloro che proclamano la fede e che -misticamente e dentro la tenda dell'ecclisia-si dichiarano tutti (nella diversità dei carismi e dei ministeri) ma proprio tutti e tutti insieme testimoni oculari della Resurrezione di Gesù Cristo .L'intero popolo dei credenti è un popolo di professanti e quindi di iniziati .
Sulla prima parte del post di Eymerich-e sempre con molta delicatezza-riconosco ovviamente la pericolosità dell'ambiguità della parola e di ogni parola,ma resta il fatto -a mio avviso-significativo-della legge definitivamente crocifissa sulla croce ,dell'antica alleanza compiuta ed eliminata,e di una morte e di una resurrezione avvenute fuori le mura della città,fuori cioè da qualsiasi spazio sacro usuale.
E poi da tempo medito e rifletto(è altro discorso? ) sulla distinzione tra ciò che è sacro e ciò che è santo con la consapevolezza che la fede dei cristiani in Dio tri-uno ha abolito ogni lettura sacrale,ha abolito il sacro per proporre il santo.
Il maligno è sacro..Dio è santo...

L'Iniziazione non ha nulla a che fare con la fede..in quanto l'una la fede..usa l'emotività e il sentimento..propri degli stati mistici..mentre l'Iniziazione usa l'Intuizione Intellettuale..o un termine più usato che è meditazione..per penetrare quella Coscienza di Se... Supremo Brahman..che rispende dentro di noi..anche se non ci appartiene ma solo lo partecipiamo..
Poi volendo il termine iniziazione lo possiamo usare per tutto..allora abbiamo iniziazione alla musica.. all'atletica..alla guerra..e così via..
Ancora non sono riuscito a capire la distinzione tra sacro e santo..e se avesse tempo..e voglia e usando parole semplici..mi piacerrebbe saperla..

Talib
11-08-06, 08:50
Vorrei anche ricordare..che il legarsi a queste possibilità..rappresentate dal mondo iniziatico..sarà l'Arca simbolica che consentirà il traghettamento verso il Ciclo successivo..mentre le varie forme..rappresentate dal guscio dell'Exoterismo..cadranno o rimarranno nel Manvantara passato..

Questa è una mostruosità, che esiste solo nelle tue fantasie. Fantasie oltretutto pericolose. L'Arca di questo ciclo rappresentata dal legarsi alle possibilità negative che devono manifestarsi nel Kali-Yuga? credo che nemmeno al peggior Evola sarebbero venute in mente cose del genere.


Riguardo poi all'Islam come Sigillo..lo reputo una verità exoterica..come chi considera Gesù l'inizio e la fine..l'alfa e l'omega..e non una verità iniziatica..perchè di spirituale non ha proprio un bel nulla..se non confermare i fedeli delle rispettive Tradizioni..nella bontà della stessa..
Praticamente dovremo dire che i Sik..e Guru Nanak..sono una massa di illusi e furfanti perchè venuti dopo il Sigillo..

Muhammad è il sigillo dei profeti, e Gesù è l'alfa e l'omega. Verità exoteriche? mi convinco sempre di più del fatto che in testa hai molta confusione....
Personalmente, ho questo piccola stranezza che consiste nel credere alle parole degli Inviati divini. Quanto al Sikhismo non posso dir nulla perchè è una religione che conosco solo nominalmente, ma mi pare di ricordare che Frithjof Schuon accennasse qualcosa sull'argomento in una nota del suo "Comprendere l'Islam".


MI dispiace ma l'ipse dixit..guenoniano..alle volte non è così incontrovertibile..come quando si dedica alla Metafisica e all'Iniziazione..
Se consideriamo poi i Maestri Advaita del novecento..del calibrro di Ramakrishna..Ramana..Krishanamurti..Osho..dovremo allora dire che non fanno parte della Tradizione..perchè il Sigillo non lo consente..discorso che ..per chi non è islamico è completamente risibile..

La natura di sigillo di Muhammad riguarda la profezia, e ovviamente non implica l'impossibilità del manifestarsi della santità dopo di lui (che ne sarebbe degli stessi awliya della tradizione islamica?). Il tuo riferimento quindi non ha alcuna attinenza, e di certo non è necessario essere musulmani per riconoscerla, nè è necessario abbracciare l'Islam; il latore di una rivelazione divina ha affermato che dopo la sua non ve ne sarebbero state altre, e questo è tutto.
Quanto a Osho, possiamo dire una volta per tutte che è semplicemente un buffone? per quanto mi riguarda, i suoi scritti ridicoli hanno la stessa autorità dottrinale di "Topolino" o di Tex Willer, e spero che queste parole dure ma sicuramente inequivoche possano finalmente farti capire la mia posizione nei confronti di questo anticristo che continuamente ci propini coi tuoi messaggi.


Vorrei ricordare che Unica Verità..è Brahman..e che anche i testi..i più venerati..sono solo parole..

A si? complimenti.... non dissimile da chi senza alcun ritegno - e senza essere consapevole della gravità delle sue affermazioni - affermava che delle Upanisad non gliene "sbatteva nulla" (o qualcosa del genere).....


e..che a differenza del Supremo Atman..qualsiasi conoscenza discorsiva e non intuitiva..nell'ordine dell'Intuizione Intellettuale..è solo conoscenza mediata ..quindi mentale e non Principiale..

E questo implica il trattare i testi sacri come se fossero un gioco? rinnovo i complimenti, e invito a questa lettura: http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=277730

Un saluto,
Talib.

PS: Questa è la mia ultima risposta a un tuo messaggio, e ti informo che d'ora in avanti sarai nella lista delle persone che ignoro. Reputo le tue idee malsane non più solamente errate, ma anche pericolose e provenienti da fonti in odor di zolfo. Pertanto con esse non voglio avere nulla a che fare, nè con le persone che se ne fanno latrici.

testadiprazzo
11-08-06, 12:25
Questa è una mostruosità, che esiste solo nelle tue fantasie. Fantasie oltretutto pericolose. L'Arca di questo ciclo rappresentata dal legarsi alle possibilità negative che devono manifestarsi nel Kali-Yuga? credo che nemmeno al peggior Evola sarebbero venute in mente cose del genere.



Muhammad è il sigillo dei profeti, e Gesù è l'alfa e l'omega. Verità exoteriche? mi convinco sempre di più del fatto che in testa hai molta confusione....
Personalmente, ho questo piccola stranezza che consiste nel credere alle parole degli Inviati divini. Quanto al Sikhismo non posso dir nulla perchè è una religione che conosco solo nominalmente, ma mi pare di ricordare che Frithjof Schuon accennasse qualcosa sull'argomento in una nota del suo "Comprendere l'Islam".



La natura di sigillo di Muhammad riguarda la profezia, e ovviamente non implica l'impossibilità del manifestarsi della santità dopo di lui (che ne sarebbe degli stessi awliya della tradizione islamica?). Il tuo riferimento quindi non ha alcuna attinenza, e di certo non è necessario essere musulmani per riconoscerla, nè è necessario abbracciare l'Islam; il latore di una rivelazione divina ha affermato che dopo la sua non ve ne sarebbero state altre, e questo è tutto.
Quanto a Osho, possiamo dire una volta per tutte che è semplicemente un buffone? per quanto mi riguarda, i suoi scritti ridicoli hanno la stessa autorità dottrinale di "Topolino" o di Tex Willer, e spero che queste parole dure ma sicuramente inequivoche possano finalmente farti capire la mia posizione nei confronti di questo anticristo che continuamente ci propini coi tuoi messaggi.



A si? complimenti.... non dissimile da chi senza alcun ritegno - e senza essere consapevole della gravità delle sue affermazioni - affermava che delle Upanisad non gliene "sbatteva nulla" (o qualcosa del genere).....



E questo implica il trattare i testi sacri come se fossero un gioco? rinnovo i complimenti, e invito a questa lettura: http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=277730

Un saluto,
Talib.

PS: Questa è la mia ultima risposta a un tuo messaggio, e ti informo che d'ora in avanti sarai nella lista delle persone che ignoro. Reputo le tue idee malsane non più solamente errate, ma anche pericolose e provenienti da fonti in odor di zolfo. Pertanto con esse non voglio avere nulla a che fare, nè con le persone che se ne fanno latrici.



Rispondo brevemente..a braccio..non ovviamente a te..in quanto è impossibile discutere con chi trasforma la Verità metafisica in verità fisica..ovverosia attribuisce valore essenziale a ciò che invece è solo strumento e non fine..ma l'exoterismo è appunto questo..e Guenon stesso lamentava la sua scarsa considerazione presso i rappresentanti ufficiali della Tradizione..e quindi..niente di nuovo..sotto il sole..
Per quanto riguarda certi presunti Maestri contemporanei..a cui tu attribuisci l'epiteto di buffone..valgono le considerazioni che ho sopra espresso..l'iniziazione e l'esoterismo..sono cose riservate ha chi le qualificazioni per comprenderlo..che per gli altri..è come se non esistessero..o peggio..
Ma veniamo al Sigillo..e al mio considerarlo verità exoterica..
I Maestri..o fondatori di Tradizioni..non sono tenuti a dire la Verità..nuda e cruda..che altrimenti..non sarebbe valido il principio sacrosanto degli adattamenti di tempo e di luogo al riguardo della Tradizione unica..in parole povere..per quanto riguarda il corollario all'espressione della Dottrina vera e propria...sono necessari certi adattamenti per renderla più comprensibile..agli uomini a cui la Rivelazione si riferisce..Il non tener conto di questo..significa rendere tutte le parole dei Sacri Testi..nella loro accezione più rozza..che poi sarebbe l'essenza appunto dell'exoterismo..o messaggio per i più..che incapaci di elevarsi al significato simbolico..ne considerano solo quello letterale..
Il Sigillo allora..e non solo per l'Islam..sarà la considerazione dell'assoluta unicità della Rivelazione..nei nostri confronti..in chi cioè considera questa Forma.. la Via..per ottenere i risultati a cui la sua comprensione lo destina..
Ma ..mi rendo conto..che ciò può essere compreso solo da chi è superiore alle Tradizioni..e aderisce a quelle Forme in cui la Tradizione è meno appesantita da elementi exoterici..che per gli altri..e sono i più..il Sigillo è un concetto ben reale e letterale..
Riguardo poi al doversi collegare alle possibilità negative per traghettarsi nel Manvantara futuro..qui..siamo proprio al fraintedimento vero e proprio..perchè ai germi positivi ..è necessario collegarsi..che quelli negativi..ormai possibilità espresse..appartengono al Ciclo passato..
Mi rendo conto che è possibile parlare di Tradizione..nella sua purezza metafisica..anche senza collegarsi a qualche Forma che..essendo manifestata nel tempo..deve necessariamente rivestirsi di elementi accidentali e non essenziali..ma da momento che qualcuno usa privilegiare certe forme..per esprimere le sue idee..che di esoterico alle volte hanno ben poco..mi sono permesso di contrapporre altre Tradizioni..meno conosciute ma non per questo meno valide..e ho anche specificato che una Tradizione per essere regolare deve aderire all'essenza dei Veda..e non alla Forma del Veda..che..essendo manifestata contiene ..anche se in modo molto minore rispetto ad altre..elementi non essenziali..mi rendo conto però..che è difficile parlare di Spirito a chi privilegia la Lettera..e allora chi non gradisce certe Forme..si astenga dall'esporre le sue..e rimanga nel puro ambito metafisico..e dottinale..che per me sarà un piacere leggerlo..
Per finire una considerazione su Guenon..e sul Manvantara futuro..
La Verità..nella sua espressione Metafisica e intellettuale ..ha trovato in Guenon il massimo interprete.. e in quelle opere..che naturalmente sono le meno lette..e mi riferisco a "Gli stati molteplici dell'Essere".."Lineamenti del calcolo infinitesimale" "La simbologia della Croce".."Considerazioni sulla Via Iniziatica"..etc..
Ma..inevitabilmente..parlando del Nostro..quello che si cita quasi sempre..è la necessità dell'exoterismo tradizionale..intendendo essenzialmente..Cattolicesimo e Islam..trascurando poi..tutte le concezioni iniziatiche e metafisiche che sole appartengono all'ambito universale..e che legittimano anche l'exoterismo Tradizionale..che altrimenti sarebbe un corpo senza vita..
Cosa rimarrà di Guenon nel Manvantara futuro..quando le Forme che conosciamo dovranno spogliarsi di ciò che è pesante..per ritornare alla purezza originaria di quella Influenza Spirituale che solo le ha legittimate? Sono sicuro che anche Guenon sarà spogliato..e trasmesso in ciò che è più importante..ed essenziale..ed è quella Metafisica..da cui Tutto proviene e a cui Tutto ritorna..

SATTWA
11-08-06, 17:46
Gli interventi che non hanno relazione specifica e diretta con il tema primo in discussione (il significato di METAFISICA) vanno prodotti in altra sede su questo forum, come nuove discussioni. Si evita quella confusione che a partire dai primi interventi sembra ora regnare! Facciamo appello al moderatore di questo sito per ribadire tale concetto. Grazie

Sattwa

SATTWA
11-08-06, 17:57
La confusione sembra regnare. Facciamo presente che il tema primo di questa discussione è il significato di METAFISICA e non altri, per i quali si possono benissimo aprire altre discussione e non inficiare questa. Facciamo appello al moderatore per ribadire tale semplice e ovvio concetto.

Sattwa

Eymerich (POL)
12-08-06, 11:21
La discussione si sta diramando e facendo interessante seppur con alcune derive. Non ho in questi giorni il tempo di leggere e seguire ogni intervento. Ne riparleremo a settembre.

P.S. Per TALIB

Non condivido nulla delle eresie di Schuon, che poverino ha fatto una brutta fine, mi limitavo a parlare un linguaggio adatto al mio interlocutore del momento, il presbite ortodosso giovanni.

giovannipresbit
06-11-06, 20:47
Gli interventi che non hanno relazione specifica e diretta con il tema primo in discussione (il significato di METAFISICA) vanno prodotti in altra sede su questo forum, come nuove discussioni. Si evita quella confusione che a partire dai primi interventi sembra ora regnare! Facciamo appello al moderatore di questo sito per ribadire tale concetto. Grazie

Sattwa



proprio per pacatamente dissentire,ove possibile

della faziosità dei cristiani come libertà e grazia

--------------------------------------------------------------------------------

Pacatamente chiedo da cristiano a me stesso e ai cristiani se per la nostra fede sia necessario,previo ed obbligatorio un preciso impianto e un metodo metafisico e gnoseologico..Io dico di no e dico ancora una volta (e vorrei chiedere il confronto non solo teologico ma esistenziale e spirituale su questo) che la fede ,la speranza in Cristo Gesù è avvenuta in ciascuno di noi per effrazione,per salto chirurgico .
Questo salto chirurgico,questa effrazione ha significato per ciascuno di noi ascoltare una storia,una narrazione,una buona notzia e ritenere-in sincerità di cuore- che questa narrazione fosse salvifica,deificante,possedesse un preciso orizzonte di senso e di significato per l'esistenza di ciascuno di noi e che poi questa dimensione di senso trovasse pienezza nell'ecclisia.

Questa narrazione e questa buona notizia ovviamente(e meno male) partono da dati concreti di storicità sull'esperienza storica e quotidiana del rabbì di israaele Gesù di Nazareth ma leggono,certamente leggono in modo assolutamente fazioso questi dati di storicità come previ e come preparatori all'evento pasquale e all'evento teologico di Gesù di Nazareth

I cristiani per effrazione dentro la loro tenda(ecclisia è anche quetso un entrar dentro in quanto chiamati da fuori) credono,proclamano ed annunciano che quel giovane rabbi di israele morto di croce era ed è il compimento unico,totale e definitivo dell'alleanza del Dio tri-uno(perchè Dio per i cristiani è tri-uno)con ogni respriro e questa alleanza i crstiani annunciano quando proclamano che Gesù di Nazareth è il Cristo gloriosamente risorto,il Teantropo,il Misericordioso,il figlio della vergine,il figlio coessenziale al Padre e allo Spirito,,,,,
Tutta questa narrazione è professione di fede e la sua lealtà e la sua forza sta nell'essere tale e nel dire di essere tale e nel proporsi nell'annuncio come il vieni e il vedi .
..
La professione di fede allora propone a Dio tri-uno ( di questo spiritualmente dovremmo confrontarci) una grande violenza....

infatti


Nel credo noi diciamo dell'esistenza di Dio ma Dio esiste? Ebbene no!!! ed ora/(e non è necessario saltare dalla sedia,cari fratelli)) cerco di chiarire la pro-vocazione.
Il Dio tri-uno è una precisa autoctisi( pone se stesso per epifania,per teofania,per rivelazione lungo la storia fino al defintivo compimento in Gesù di Nazareth e nella sua esperienza totale fino alla sua seconda venuta) .Ma questa stessa autoctisi( che di per sè è scientificamente un non-senso: non esiste un tracciato TAC dell'autoctisi del Dio tri-uno) resta ma si sorda e muta,castrata e violata se la comunità dei credenti non decide di ascoltarla e di proclamarla.


Mettiamola così e ci pensiamo: Dio vive nel senso che ha orizzonte di senso solo se poclamato


Ovviamente noi abbiamo deciso di proclamarlo e dal punto di vista della nostra salvezza personale ed ecclesiale abbiamo fatto bene. ma noi quindi siamo un popolo di faziosi,di gente già credente e di fede post-pasquale perfino che riflette e ripropone nella poesia liturgica della confessione di fede quella buona notizia che tutti ci ha afferrato un giorno

Ritentare con la congruità metafisica,con le prove e con le analogie non serve ed anzi è pericoloso spiritualmemte alla nostra fede e alla nostra speranza.
La metafisica non è stata uccisa dal nihillismo era già stata sotterrata da Epicuro....( e meno male )


Padre Giovanni Festa

SATTWA
06-11-06, 23:47
Dispiace ritrovare qui, a commento del nostro scritto "Metafisica", l'ennesima prova di disordine interiore manifestata da Padre Giovanni Festa. Se non sapessimo bene a cosa servano in realtà tali espressioni di confusione (sulla cui portata già abbiamo messo in guardia), non ci saremmo certo presi la briga di rispondere ancora, essendo così evidente la totale incomprensione di Padre Giovanni per ciò che si debba tradizionalmente intendere per "Metafisica", né d'altra parte intendiamo mettere mano noi a districare un simile groviglio come quello riportato sopra.
Nella speranza, invece, che altri possano trarre dalle nostre prime considerazioni ancora materia di approfondimento, rimandiamo chi sia interessato all'argomento alla lettura del post originario.
Preghiamo invece Padre Giovanni, per il suo bene, di desistere qui da simili inutili tentativi.

giovannipresbit
07-11-06, 09:31
Dispiace ritrovare qui, a commento del nostro scritto "Metafisica", l'ennesima prova di disordine interiore manifestata da Padre Giovanni Festa. Se non sapessimo bene a cosa servano in realtà tali espressioni di confusione (sulla cui portata già abbiamo messo in guardia), non ci saremmo certo presi la briga di rispondere ancora, essendo così evidente la totale incomprensione di Padre Giovanni per ciò che si debba tradizionalmente intendere per "Metafisica", né d'altra parte intendiamo mettere mano noi a districare un simile groviglio come quello riportato sopra.
Nella speranza, invece, che altri possano trarre dalle nostre prime considerazioni ancora materia di approfondimento, rimandiamo chi sia interessato all'argomento alla lettura del post originario.
Preghiamo invece Padre Giovanni, per il suo bene, di desistere qui da simili inutili tentativi.



A parte che il forumista Sattwa parla di sè al plurale, vorrei solo chiedere a lui quale sarebbe il mio bene se desisto e quale sarebbe il mio danno non se desisto.E infatti non ho intenzione di desistere,ma solo di confrontarmi..

Del mio groviglio spirituale nulla sa il forumista Sattwa e vorrei a lui comunicare che esso esiste sicuramente ma è -nella mia vita-un dono del Dio tri-uno in alternativa alle facili armonie ...Esse sono sacre(dico le armonie) ,l'inquietudine e il groviglio potrebbero essere santi

Non desisto: quale sarà il mio danno?

Eymerich (POL)
08-11-06, 03:13
Ci rendiamo conto che la parola "Metafisica", ed ancor più tutto ciò che vi sta dietro, suscita nel presbitero giovanni le più inquietanti reazioni. Non intendiamo andare più a fondo nell'analisi di questo fenomeno, anche perchè le dinamiche che vi sottostanno sono facilmente intuibili.

Da parte nostra crediamo che dono dell'Altissimo ed Unico (e per i cristiani Trino) siano armonia e semplicità interiore; i "grovigli" e le "inquietudini" sono, a nostro parere, chiaro segno dell'influsso di elementi che non appartengono al dominio spirituale.

Il danno su cui si interroga il presbitero giovanni è quello stesso che lui si causa (suo malgrado) accostandosi con ostilità a certe tematiche. Per il bene del presbitero giovanni, pertano, chiudiamo temporaneamente questa discussione, nella speranza che certi logismoi lo lascino in pace.

Ci aguriamo, in tutta sincerità di cuore, che il presbitero giovanni possa abbandonare i suoi "grovigli" e le sue "inquietudini", a favore di quella Pace che è dono solo del Dio Altissimo.