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Visualizza Versione Completa : la riforma endoregionale



freakit
08-09-06, 13:24
come saprete, è da un bel po' che si parla di questa ipotetica riforma che dovrebbe snellire l'apparato burocratico in umbria...
in sostanza, l'umbria verrà divisa in quattro aree, che chiameranno ATI, ambiti territoriali integrati...... uno sarà l'intera privincia di Terni, poi l'area foligno-spoleto-norcia; l'area dell'altotevere e l'ultima l'area perugia-todi-trasimeno....

ognuno di questi ambiti avrà responsabilità in tema di rifiuti, acqua, servizi municipalizzati e tutto il resto.... inizialmente dovevano anche contenere una comunità montana ciascuno, ma dopo aspre polemiche hanno cambiato il parametro: cinque comunità montane, ma ne rimarranno fuori i comuni più grandi di 25mila abitanti, che ha provocato ancora più scontri visto che il territorio di gubbio, che è completamente montano, non ne sarebbe ricompreso....

forte sostenitrice di questa nuova architettura è la lorenzetti, contrarissimi sono i sindaci di Terni e Spoleto, raffaelli e brunini...

la mia opinione in merito è che nel caso in cui vada in porto, avremo in sostanza quattro province tra formali e informali...... invece di ridurre i costi, si aumenteranno.....
io, ovviamente, da ternano auspico un riequilibro tra le due province senza tanti alambicchi, anche perchè terni da tempo sta ormai guardando più verso roma e il lazio che verso l'acropoli...

a voi il resto..........
bye!
:-:-01#19

C@scista
08-09-06, 22:23
ognuno di questi ambiti avrà responsabilità in tema di rifiuti, acqua, servizi municipalizzati e tutto il resto.... inizialmente dovevano anche contenere una comunità montana ciascuno, ma dopo aspre polemiche hanno cambiato il parametro: cinque comunità montane, ma ne rimarranno fuori i comuni più grandi di 25mila abitanti, che ha provocato ancora più scontri visto che il territorio di gubbio, che è completamente montano, non ne sarebbe ricompreso....

forte sostenitrice di questa nuova architettura è la lorenzetti, contrarissimi sono i sindaci di Terni e Spoleto, raffaelli e brunini...

:-:-01#19

Si è vero infatti a Gubbio ci sono state moltissime polemiche contro il progetto della Lorenzetti e una volta tanto hanno protestato tutti i partiti, e persino il sindaco Goracci di Rifondazione comunista (che aveva appoggiato la rielezione della lorenzetti) ha scritto quest'estate una lettera molto polemica alla presidente della rgione. (Naturalmente poi a tutte queste chiacchere non seguira nessun atto concreto di protesta noi eugubini purtroppo siamo fatti così:rolleyes: )
Sinceramente il territorio eugubino è sempre stato trattato come una cenerentola dalla regione Umbria ma da quando con questa presidente il controllo politico umbro è passato da Perugia a Foligno le cose sembrano essere addirittura peggiorate.

freakit
09-09-06, 14:34
guarda ad essere sincero a me sembra che da quando è stata istituita la regione tutti i territori tranne uno sono stati trattati come cenerentole, come periferie dell'acropoli su cui accentrare tutti i servizi universitari, sanitari, politici ed economici; lasciando agli altri giusto qualche servizio minimo... e d'altronde l'idea della città-regione era proprio questa.
oggi che fare? il potere è passato nell'area della valle umbra, ma i risultati non sono cambiati. Terni sta diventando la terza città dell'umbria e questo, capirai, non ci va bene. allora la nostra unica risposta è quella di voltarci verso roma e la sua area metropolitana, legandoci in maniera forte con le province di rieti, viterbo e il porto di civitavecchia.
la vecchia idea di ciaurro di staccarci definitivamente non era male, ed oggi seppure in versione soft, sta tornando in auge. e cosa ben importante, anche negli ambienti del centrosinistra.
chiaro che la riforma endoregionale cozza di brutto con questa visione....
per quanto riguarda gubbio, c'era l'idea di un ritorno nel montefeltro, giusto?

C@scista
09-09-06, 19:56
chiaro che la riforma endoregionale cozza di brutto con questa visione....
per quanto riguarda gubbio, c'era l'idea di un ritorno nel montefeltro, giusto?

Si è vero fino ad un paio di anni fa il progetto di passare dalla Regione Umbria alle marche e in particolare alla provincia di Pesaro Urbino aveva un numero di sostenitori crescente ma adesso con la crisi della Merloni a Fabriano (la Merloni ha messo in cassa integrazione parziale almeno 600 operai e impiegati e tra questi 400 eugubini che facevano i pendolari tra Gubbio e Fabriano)l'idea ha perso molto del suofascino.

freakit
13-09-06, 20:18
anche l'altra sera il sindaco perugino locchi non ha perso l'occasione per insultare Terni: "che senso ha entrare nell'area metropolitana romana per finire ad assere come la provincia viterbese?" ha detto al dibattito sulla riforme alla festa dell'unità a perugia
e dico io, che senso ha rimanere a fare la periferia dell'umbria, a tutto vantaggio dell'acropoli?
sembra che si voglia dare un'accellerata a questa riforma, e probabilmente si arriverà ad un referendum abrogativo nel caso venga approvata....

Flaviogiulio
28-09-06, 22:14
guarda ad essere sincero a me sembra che da quando è stata istituita la regione tutti i territori tranne uno sono stati trattati come cenerentole, come periferie dell'acropoli su cui accentrare tutti i servizi universitari, sanitari, politici ed economici; lasciando agli altri giusto qualche servizio minimo... e d'altronde l'idea della città-regione era proprio questa.
oggi che fare? il potere è passato nell'area della valle umbra, ma i risultati non sono cambiati. Terni sta diventando la terza città dell'umbria e questo, capirai, non ci va bene. allora la nostra unica risposta è quella di voltarci verso roma e la sua area metropolitana, legandoci in maniera forte con le province di rieti, viterbo e il porto di civitavecchia.
la vecchia idea di ciaurro di staccarci definitivamente non era male, ed oggi seppure in versione soft, sta tornando in auge. e cosa ben importante, anche negli ambienti del centrosinistra.
chiaro che la riforma endoregionale cozza di brutto con questa visione....
per quanto riguarda gubbio, c'era l'idea di un ritorno nel montefeltro, giusto?
Io sono di Spoleto, una delle tante "cenerentole" lasciate ai margini dalla pluridecennale politica accentratrice perugina, infatti qualche anno fa ci fu chi propose a più riprese di passare alla provincia di Terni.
Lungi quindi da me simpatie filo-perugine, ma sentire parlare di desideri filoromani e piano Ciaurro...mah.. sono quantomeno perplesso!!
Sarà che da qualche anno sono costretto a lavorarci a Roma.. a contatto con i romani, popolo ignorante quant'altri mai, informe coacervo di borgatari, buoni solo a leggere il corriere dello sport.. e per giunta si permettono di portarti in giro e chiamarti burino!!
Insomma, solo pensare di poter diventare una loro succursale mi farebbe venire l'orticaria!

cristiano72
29-09-06, 08:12
Concordo con flaviogiulio, è vero però che questa impostazione perugia-centrica ha davvero rotto ed è tra l'altro inadeguata per un territorio storicamente "centrifugo" come quello umbro, fatto di realtà che anche quando piccole hanno tutte una loro lunga storia e cultura e non meritano di essere trattate come appendici del perugino...innanzitutto perchè non lo sono.
Mi sembra tuttavia chiaro ormai che vi è una certa acquiscenza da parte dei nostri politici locali rispetto allo status quo...parole a parte.

Flaviogiulio
30-09-06, 15:21
In effetti è proprio così!L'umbria, pur essendo una regione tra le più piccole è un insieme di realtà molto variegate tra loro, (forse a causa della sua stessa morfologia territoriale) basti guardare la diversità delle parlate, tradizioni ecc..
In questa realtà una politica accentratrice che privilegia sistematicamente il capoluogo è quanto di più sbagliato, occorrerebbe invece una struttura che tenga conto di questo poli-centrismo, senza tuttavia creare nuovi carrozzoni burocratici.
Se si vuole partire dalla realtà esistente, l'idea migliore a mio avviso sarebbe un riequilibrio vero tra le due province, per arrivare ad una sostanziale parità di peso tra Umbria del nord e del sud, e per fare questo non basta certo il solo passaggio dello spoletino sotto Terni, come minimo il confine della provincia dovrebbe arrivare a ricomprendere tutta la valnerina, e buona parte della valle umbra sud, almeno fino all'asse Trevi-Montefalco-Giano, tutti territori che con Perugia mi pare abbiano davvero poco a che fare.
Tuttavia, considerando la sostanziale inutilità dell'organismo provinciale, secondo me una soluzione più confacente alla nostra realtà, sarebbe l'abolizione delle due province a favore di enti territoriali più piccoli che possano veramente valorizzare i vari territori della nostra regione e soprattutto garantire un'equa distribuzione delle risorse, insomma qualcosa di simile ai vecchi circondari, ma dotato di poteri amministrativi sostanziali in modo da lasciare alla regione solo i compiti di legislazione generale.
Comunque, al di là di vacheggiare nuovi assetti, più o meno futuribili, è chiaro che solo la capacità (e reale volontà) dei vari politici locali può portare ad un reale cambiamento dello stato delle cose, se non c'è questo, ogni riforma finirebbe per essere un lifting.

Biordo
30-09-06, 18:19
Non voglio essere eccessivamente polemico, ma tutto questo accentramento pro-Perugia in che consisterebbe?? Si citano sempre l'Università (che però è a Perugia dal 1300..), l'Umbria Jazz e L'Eurochocolate (che però son stati inventati ed organizzati da Perugini), poi che altro? Certo a Perugia ci sono gli uffici della regione, ma son un ultrà perugino se dico che è normalei? E non tirate fuori le infrastrutture perché poi allora facciamo un paragone tra la linea ferroviaria di Perugia e quella di qualunque altro capoluogo d'Italia inclusa Terni. Non tirate fuori il Minimetro perché i finaziamenti li ha ottenuti il Comune che ci ha anche messo del suo. Vi posso concedere il Tg regionale un po' sbilanciato, ma vi assicuro che non è certo più sbilanciato di quello di altre regioni (quello della Lombardia è praticamente TG Milano).

Illuminatemi anche perché sentir parlare di regione Perugiacentrica con la Lorenzetti scusate ma fa un po' ride...mentre andà con il Lazio perché Perugia è accentratrice fa piagne dal ride...

Per quanto riguarda il riequilibrio delle provincie son invece favorevole per ragioni storiche e culturali, io darei a Terni non solo Spoleto ma anche Foligno mentre Orvieto con Terni non ci ha mai azzeccato nulla. Però, come è stato fatto notare, dal punto di vista pratico non cambierebbe nulla...

cristiano72
30-09-06, 18:42
Olà Biordo , sto topic serviva per stanarti!:P
Su Orvieto hai ragione

Flaviogiulio
01-10-06, 15:27
Non voglio essere eccessivamente polemico, ma tutto questo accentramento pro-Perugia in che consisterebbe?? Si citano sempre l'Università (che però è a Perugia dal 1300..), l'Umbria Jazz e L'Eurochocolate (che però son stati inventati ed organizzati da Perugini), poi che altro? Certo a Perugia ci sono gli uffici della regione, ma son un ultrà perugino se dico che è normalei? E non tirate fuori le infrastrutture perché poi allora facciamo un paragone tra la linea ferroviaria di Perugia e quella di qualunque altro capoluogo d'Italia inclusa Terni. Non tirate fuori il Minimetro perché i finaziamenti li ha ottenuti il Comune che ci ha anche messo del suo. Vi posso concedere il Tg regionale un po' sbilanciato, ma vi assicuro che non è certo più sbilanciato di quello di altre regioni (quello della Lombardia è praticamente TG Milano).

Illuminatemi anche perché sentir parlare di regione Perugiacentrica con la Lorenzetti scusate ma fa un po' ride...mentre andà con il Lazio perché Perugia è accentratrice fa piagne dal ride...

Per quanto riguarda il riequilibrio delle provincie son invece favorevole per ragioni storiche e culturali, io darei a Terni non solo Spoleto ma anche Foligno mentre Orvieto con Terni non ci ha mai azzeccato nulla. Però, come è stato fatto notare, dal punto di vista pratico non cambierebbe nulla...


Secondo me, in tutte le dispute politiche la verità sta sempre un po’ nel mezzo, e discorsi come questi sono l’ideale per ficcarci demagogia campanilismo ecc..
Cerco di essere equilibrato: che un capoluogo abbia dei vantaggi rispetto alle altre città (se non altro perché ospita gli uffici della regione o provincia che sia) è sicuramente naturale e non credo certo che accada solo in Umbria, come dicevo sopra conosco la situazione del Lazio dove Roma schiaccia tutte le altre province (ma è pur vero che da sola fa oltre il 60% della popolazione regionale, ed è la capitale d’Italia, Perugia arriva al 20% della popolazione umbra).
Essendo di Spoleto, non conosco quale possano essere le lamentele delle altre realtà umbre, da noi si lamenta una cronica, storica e progressiva marginalizzazione del nostro territorio la cui colpa viene fatta ricadere su Perugia sia per volontà accentratrice, sia per aver avvantaggiato altre aree a nostro discapito, senza risalire alle rivendicazioni ottocentesche posso citarne alcune degli ultimi anni:
Infrastrutture: non si è parlato tanto di ferrovia, (il cui raddoppio continua comunque ad essere una chimera) quanto di strade, ad esempio tutte le arterie verso Perugia sono a doppia corsia mentre la flaminia è stata per anni abbandonata a se stessa, a corsia unica e ridotta praticamente ad una camionabile, è vero che negli ultimi anni ci sono stati dei progressi, ora almeno il tratto verso Foligno è stato raddoppiato, abbiamo la galleria di Forca di Cerro (10 anni di lavori per 4 Km!) rimane il problema del collegamento verso Terni e del completamento della 3 valli.
Università, è vero che è a Perugia dal 1300, ma è pure vero che sono state accordate delle sedi distaccate di facoltà o lauree brevi a centri minori(ad esempio ad Assisi) mentre Spoleto è rimasta senza nulla.
Sanità: è stata soppressa la USL spoletina e accorpata in quella folignate, con il conseguente spostamento di ogni centro decisionale, marginalizzazione dell’ospedale con continue minacce di una sua soppressione o ulteriore ridimensionamento.
Perdita di enti: abbiamo perso l’ASEM a favore della VUS, ciclicamente viene ventilata l’assorbimento della Spoletina trasporti nella ATP o la soppressione del tribunale e della comunità montana.
Umbria Jazz: è vero che l’anno inventata i Perugini, ma magari potevano fare a meno di sovrapporla, come spesso è successo, al Festival dei due mondi che è nato ben prima e si è sempre svolto la prima metà di luglio.
Ora, riconosco che la casse politica Spoletina non ha mai particolarmente brillato per iniziativa, inoltre le argomentazioni anti-perugine sono state sempre cavalcate dalle opposizioni (Dc prima, Cdl poi) che accusavano la sinistra locale di essere asservita a Perugia, tuttavia una progressiva penalizzazione del nostro territorio mi pare evidente..:ue

C@scista
01-10-06, 18:42
[/I]


Infrastrutture: non si è parlato tanto di ferrovia, (il cui raddoppio continua comunque ad essere una chimera) territorio mi pare evidente..:ue

A Spoleto vi lamentate della ferrovia perchè non vi hanno concesso il raddoppio? Che dovremmo dire allora noi eugubini?:rolleyes:
Prima della seconda guerra mondiale Gubbio aveva una linea ferroviaria diretta ma nel dopoguerra non fu mai ricostruita e da allora per ben 60 anni (e dico 60 anni:fru ) la nostra città è rimasta senza uno scalo ferroviario mentre realtà territoriali ben piu' piccole della nostra città hanno continuato a mantenere o addirittura incrementare la loro basta pensare a non dico alla stazione di Gualdo Tadino (che comunque ha una popolazione ben inferiore ai 30000 abitanti di Gubbio) ma a Fossato di Vico (con soli 4000 abitanti) che grazie alla sua stazione ha avuto un bel rilancio economico.

C@scista
01-10-06, 18:48
Se poi parliamo di tempi piu' recenti la situazione è ancora piu' vergognosa. Dopo decenni di vani tentativi frustrati per riavere una linea ferroviaria nell'eugubino l'anno scorso la provincia aveva finalmente discusso, approvandolo, un possibile piano ferroviario in cui la linea passava dall'aeroporto di Sant'Egidio ad Assisi e a Branca (frazione di Gubbio).
Immediatamente il sindaco di Foligno aveva bocciato questa proposta dicendo che avrebbe danneggiato gli interessi del folignate (con una nuova linea ferroviaria una parte dei treni merci non passerebbe piu' per Foligno) e a stretto giro di posta la Presidente della Regione lorenzetti (gurda caso una folignate) ha bocciato la proposta in Regione dichiarando che era meglio puntare su un raddoppio dell'attuale linea Roma Ancona.
Se questo non è un perfetto esempio di marginalizzazione del nostro territorio portato avanti dalla Regione UmbriA non so cosa lo sia allora.:mad: :mad:

Flaviogiulio
02-10-06, 18:35
Se poi parliamo di tempi piu' recenti la situazione è ancora piu' vergognosa. Dopo decenni di vani tentativi frustrati per riavere una linea ferroviaria nell'eugubino l'anno scorso la provincia aveva finalmente discusso, approvandolo, un possibile piano ferroviario in cui la linea passava dall'aeroporto di Sant'Egidio ad Assisi e a Branca (frazione di Gubbio).
Immediatamente il sindaco di Foligno aveva bocciato questa proposta dicendo che avrebbe danneggiato gli interessi del folignate (con una nuova linea ferroviaria una parte dei treni merci non passerebbe piu' per Foligno) e a stretto giro di posta la Presidente della Regione lorenzetti (gurda caso una folignate) ha bocciato la proposta in Regione dichiarando che era meglio puntare su un raddoppio dell'attuale linea Roma Ancona.
Se questo non è un perfetto esempio di marginalizzazione del nostro territorio portato avanti dalla Regione UmbriA non so cosa lo sia allora.:mad: :mad:


Infatti quando sono stato a Gubbio ho visto nelle edicole le cartoline in bianco e nero della vecchia ferrovia..
Sul fatto che una realtà come Gubbio meriti uno scalo ferroviario non posso che essere d'accordo, preciso soltanto che le città che citi dotate di stazione (Spoleto, Foligno, Gualdo, Fossato, ma anche Nocera ecc) lo sono, non per gentile concessione della regione, ma, come certo saprai, perchè ci passa la linea Roma-Ancona che fu iniziata sotto il governo papale e inaugurata nel 1866.. 150 anni fa, e fortunatamente da allora non è stata chiusa a differenza di tante piccole linee, bellissime, ma che nel tempo furono considerate "rami secchi" (quella di Gubbio, ma pure la Spoleto-Norcia ad esempio).
Per cui, W la ferrovia a Gubbio, ma non credo che sia eccessivo sperare che prima poi si modernizzi una linea che è pur sempre una trasversale della penisola e per larga parte ha lo stesso tracciato di Pio IX..

UMBRO
09-10-06, 15:34
L'Altotevere, quello vero, senza Umbertide per intenderci, ha di ke recriminare, quanto l'Eugubino Gualdese, in più costituisce economicamente una forza trainante per l'economia della regione, i nostri interessi coincidono con quelli della Valtiberina Toscana e dell'entroterra Pesarese. Ora delle due l'una o la regione incomincia a investire sulle opere infrastrutturali peraltro già previste o l'Umbria per l'Altotevere diventa solo un peso, per cui andremo per conto nostro. Con buona pace di quella faccia da battilarda della Lorenzetti.
Tra l'altro ki viene in Altotevere potrà notare dei simpatici manifesti dedicati alla Presidentessa...
Per il resto l'idea ke Terni finisca nel Lazio spostando a nord i confini dell'Italia meridionale, regalando una delle aree industriali più vekkie d'europa ai meridios, mi sembra sinceramente antistorica e avventata.
:-:-01#19

Gallo Senone
11-10-06, 21:08
L'Altotevere, quello vero, senza Umbertide per intenderci, ha di ke recriminare, quanto l'Eugubino Gualdese, in più costituisce economicamente una forza trainante per l'economia della regione, i nostri interessi coincidono con quelli della Valtiberina Toscana e dell'entroterra Pesarese. Ora delle due l'una o la regione incomincia a investire sulle opere infrastrutturali peraltro già previste o l'Umbria per l'Altotevere diventa solo un peso, per cui andremo per conto nostro. Con buona pace di quella faccia da battilarda della Lorenzetti.
Tra l'altro ki viene in Altotevere potrà notare dei simpatici manifesti dedicati alla Presidentessa...
Per il resto l'idea ke Terni finisca nel Lazio spostando a nord i confini dell'Italia meridionale, regalando una delle aree industriali più vekkie d'europa ai meridios, mi sembra sinceramente antistorica e avventata.
:-:-01#19

Non sono umbro ma mi pregio di conoscere almeno un po' l'Umbria. A mio avviso L'Umbria, come le contigue Marche ha confini provincialie ed anche regionali, inventati. Un solo esempio, Gubbio ha condiviso la sua storia, almeno dal Rinascimento all'Unità, con il Montefeltro e con Urbino; mentre i vissani, fino al 1860 non sapevano neanche dell'esistenza delle Marche. Quindi un vero riequilibrio territoriale dovrebbe tener conto di questi aspetti e ristabilire lo status quo storico. Tornando all'oggi, Gubbio ed il Gualdese hanno rapporti economici strettissimi con Fabriano, quindi le rispettive popolazioni avrebbero un forte interesse economico a condividere la stessa Amministrazione locale. Si potrebbe dar vita ad una entità sovraregionale, una provincia appenninica, che potrebbe comprendere i territori che vanno da Cagli, a Gubbio, Fabriano, fino a Gualdo e Matelica/Esanatoglia verso sud e Pergola/Serra San Quirico verso l'Adriatico. Si tratterebbe di un'Area economicamente forte ed omogenea, potremmo chiamarla Gubbio-Fabriano.

A proposito di Terni e dei ternani, quando ascolto parlare Vissani, ho dei dubbi che l'Umbria possa essere considerata padana:confused: . Lo stesso discorso vale per Tonino Carino da Ascoli.:fru :lol

contericci
26-10-06, 23:45
Purtroppo in Umbria, il treno non lo prende quasi nessuno. Si vocifera del tanto atteso raddoppio della orte falconara, ma io credo che una volta completato tra un paio d'anni il tratto di 10 chilometri tra spoleto e campello, la cosa finirà lì. A parte il fatto che di attese mi pare ce ne siano poche, la frequentazione è infatti limitata agli studenti che vanno a Perugia da spoleto, foligno e assisi (che appena avranno diciott'anni si faranno dare la macchina dal papà e tanti saluti al treno) , e ad un appena poco più intenso traffico di pendolari diretti roma con i treni del mattino. Di notte, sia sulla roma ancona che sulla foligno terontola non passa praticamente un treno che è uno, nè mi pare siano in sosta tonnellate di merci negli scali ferroviari della regione in attesa di essere spediti. Solo qualche rottame per le acciaierie o poco più. Ora tutti invocano il raddoppio, ma a che serve? E' una spesa stratosferica, infatti Di Pietro nella sua visita in Umbria è stato molto evasivo al riguardo. La mia impressione è che lo scopo del raddoppio ferroviario sia duplice: far lavorare le ditte (ditte di fuori regione, ovviamente) e togliere il personale delle fs. Agli umbri tirare le somme....

C@scista
29-10-06, 12:39
Scusa Contericci ma non sono d'accordo: per me sottovaluti molto l'impatto che una stazione può avere sullo sviluppo di una città , soprattutto qui in Umbria dove i collegamenti sono davvero scarsi e difficili. Credimi non parlo per astratto ma ho in mente esempi molto concreti, penso ad esempio a Fossato di Vico che era una piccolissima realtà di 3000 abitanti e che grazie alla ferrovia si è sviluppata ha attirato imprese e investimenti a scapito della nostra città di Gubbio di 32.000 abitanti ma priva della ferrovia.
Non solo ma pensa che il fatto di avere un maggiore accesso ai mezzi di trasporto ha avvantaggiato Fossato persino nel costo dei terreni che in quel comune ormai sono la metà del nostro.

Flaviogiulio
30-10-06, 13:44
Purtroppo in Umbria, il treno non lo prende quasi nessuno. Si vocifera del tanto atteso raddoppio della orte falconara, ma io credo che una volta completato tra un paio d'anni il tratto di 10 chilometri tra spoleto e campello, la cosa finirà lì. A parte il fatto che di attese mi pare ce ne siano poche, la frequentazione è infatti limitata agli studenti che vanno a Perugia da spoleto, foligno e assisi (che appena avranno diciott'anni si faranno dare la macchina dal papà e tanti saluti al treno) , e ad un appena poco più intenso traffico di pendolari diretti roma con i treni del mattino. Di notte, sia sulla roma ancona che sulla foligno terontola non passa praticamente un treno che è uno, nè mi pare siano in sosta tonnellate di merci negli scali ferroviari della regione in attesa di essere spediti. Solo qualche rottame per le acciaierie o poco più. Ora tutti invocano il raddoppio, ma a che serve? E' una spesa stratosferica, infatti Di Pietro nella sua visita in Umbria è stato molto evasivo al riguardo. La mia impressione è che lo scopo del raddoppio ferroviario sia duplice: far lavorare le ditte (ditte di fuori regione, ovviamente) e togliere il personale delle fs. Agli umbri tirare le somme....

Scusa, ma non mi pare proprio che le cose stiano così, ho una certa esperienza in fatto di frequentazione di treni, avendo fatto il pendolare per anni, prima come studente universitario in direzione Perugia, ora come lavoratore verso Roma e ti garantisco che non è molto frequente salire su treni semivuoti.. molto più facile che non si trovi posto a sedere!
Le linee a binario unico sono un grosso intralcio all'aumento del traffico ferroviario, perchè costringono i treni agli incroci obbligatori nelle stazioni e questo porta non pochi inconvenienti, ad es. basta che ci sia un treno in ritardo per provocare il ritardo pure di tutti quelli che lo devono incrociare.. è chiaro poi che se il ritmo di viaggio delle nostre linee continua ad essere da anteguerra allora tanti preferiscono muoversi con la macchina propria, ma se si vuole sul serio creare un'alternativa al tanto (giustamente) vituperato traffico su strada è chiaro che occorre organizzare un'alternativa credibile.
Molto probabilemte è vero che il raddoppio si fermerà a Spoleto, ma così davvero l'opera sarà incompiuta e renderà quasi inutile quello già fatto, perchè il tratto Spoleto-Terni a binario unico rimarrà di fatto una strozzatura che impedirà comunque la piena funzionalità della linea, comunque credo che in generale, se non vogliamo marginalizzare le nostre realtà, premere per un miglioramento delle infrastrutture sia indispensabile, non solo per muoverci meglio noi, ma anche per facilitare chi vuole venire qua (turismo, commercio ecc.)

KingCrimson
07-11-06, 12:44
Non voglio essere eccessivamente polemico, ma tutto questo accentramento pro-Perugia in che consisterebbe?? Si citano sempre l'Università (che però è a Perugia dal 1300..), l'Umbria Jazz e L'Eurochocolate (che però son stati inventati ed organizzati da Perugini), poi che altro? Certo a Perugia ci sono gli uffici della regione, ma son un ultrà perugino se dico che è normalei? E non tirate fuori le infrastrutture perché poi allora facciamo un paragone tra la linea ferroviaria di Perugia e quella di qualunque altro capoluogo d'Italia inclusa Terni. Non tirate fuori il Minimetro perché i finaziamenti li ha ottenuti il Comune che ci ha anche messo del suo. Vi posso concedere il Tg regionale un po' sbilanciato, ma vi assicuro che non è certo più sbilanciato di quello di altre regioni (quello della Lombardia è praticamente TG Milano).

Illuminatemi anche perché sentir parlare di regione Perugiacentrica con la Lorenzetti scusate ma fa un po' ride...mentre andà con il Lazio perché Perugia è accentratrice fa piagne dal ride...

Per quanto riguarda il riequilibrio delle provincie son invece favorevole per ragioni storiche e culturali, io darei a Terni non solo Spoleto ma anche Foligno mentre Orvieto con Terni non ci ha mai azzeccato nulla. Però, come è stato fatto notare, dal punto di vista pratico non cambierebbe nulla...



Biordo, ma che fai? Parli co sta gente? Ma l'hai letti i nick? (soprattutto uno...). Parlano di "Perugia accentratrice" e poi se dimenticano che di 10 componenti della Giunta Regionale (presidente compresa) UNO SOLO E' DI PERUGIA (Rometti), poi ci sono 4 ternani (Mascio, Giovannetti, Stufara e il 4° non lo ricordo...), 2 folignati (la Lorenzetti e il potentissimo Riommi), uno dell'alta Umbria (l'altrettanto potente Rosi), uno del lago (Bottini) e poi c'é Maria Prodi (basta il cognome....). La politica "accentratrice" in Umbria, esiste da circa 10 anni: dopo il terremoto, infatti, tutte le risorse sono andate verso la Valle Umbra, poi un recente "riequlibrio" ha visto la "riscossa dell'alto lazio" con la creazione dell'INUTILE polo universitario ternano e altre risorse destinate ad opere che interessano SOLO ED ESLCUSIVAMENTE TERNI (tr-rieti, ecc. GRAZIE MASCIO!).
Il problemi è che TOCCA SVEGLIACCE NOI PERUGINI (o meglio, svegliateve voi che votate DS....): manco a Palazzo dei Priori riuscimo più a mandà i NOSTRI rappresentanti: Locchi è di Umbertide, ma il top è il vicesindaco Arcudi, nato e cresciuto a Cosenza, fino a 3 anni fa Perugia non sapeva manco do stava sulla cartina.....


Ce vedemo su tanadeigrifoni.it.....

contericci
07-11-06, 17:16
ma così davvero l'opera sarà incompiuta e renderà quasi inutile quello già fatto, perchè il tratto Spoleto-Terni a binario unico rimarrà di fatto una strozzatura che impedirà comunque la piena funzionalità della linea,
E' un rapporto costi/benefici. Sarebbe molto bello avere un'opera avveniristica e funzionale in grado di assolvere pienamente alle (tutto sommato scarse) esigenze di mobilità della zona. Ma quanto costa? Volevamo più ferrovie in Umbria. Benissimo. Faccio presente che la Spoleto-Norcia è stata chiusa nel 1968 e un fiume ininterrotto di auto ora si riversa sulla strada che costeggia la vecchia ferrovia, senza che nessuno all'epoca si sia stracciato le vesti più di tanto. Riapriamo la Spoleto Norcia, allora, costerebbe meno del raddoppio della orte falconara.

Non solo ma pensa che il fatto di avere un maggiore accesso ai mezzi di trasporto ha avvantaggiato Fossato persino nel costo dei terreni che in quel comune ormai sono la metà del nostro.
Infatti il nuovo tracciato del raddoppio avrebbe dovuto passare per gubbio e comprendere anche assisi della linea foligno terontola. Ma si è preferito sprecare soldi per portare il doppio binario in stazioni come Valtopina (frequentazione viaggiatori uguale a zero) e Capodacqua (idem). Gubbio famosa nel mondo senza ferrovia. Date retta: teniamoci quei quattro treni così come sono e risparmiamo milioni e milioni di euro. A proposito: ma non c'è il debito pubblico da ripianare?

C@scista
07-11-06, 17:59
E' un rapporto costi/benefici. Sarebbe molto bello avere un'opera avveniristica e funzionale in grado di assolvere pienamente alle (tutto sommato scarse) esigenze di mobilità della zona. Ma quanto costa? Volevamo più ferrovie in Umbria. Benissimo. Faccio presente che la Spoleto-Norcia è stata chiusa nel 1968 e un fiume ininterrotto di auto ora si riversa sulla strada che costeggia la vecchia ferrovia, senza che nessuno all'epoca si sia stracciato le vesti più di tanto. Riapriamo la Spoleto Norcia, allora, costerebbe meno del raddoppio della orte falconara.



Certo, anche potenziare la rete stradale invece delle ferrovie può essere una soluzione per molte zone dell'Umbria che continuano a rimanere isolate. Il problema è però che adesso il nuovo ministro dei lavori pubblici ha bloccato anche i lavori di adeguamento delle autostrade. Dopo la visita del Ministro Di Pietro e taluni resoconti sembrava quasi che, di colpo, l’Umbria non avesse più problemi di viabilità.Anzi, per dirla con la battuta di qualcuno, sembrava che l’Umbria dovesse sparire per…diventare una strada. E/45,nodo di Perugia, E/78 (la due mari) statale 77 (la Val di Chienti), la Tre Valli, la Flaminia, la Perugia-Ancona, la Terni-Rieti, la Pian D’Assino, la Pievaiola, la Fratticiola Selvatica–Piccione: tutto finanziato. Poi passano alcuni giorni e scopri che la E-45 non diventerà autostrada, che i soldi per il nodo di Perugia sono spariti. Insomma, un incontro con scarsi, scarsissimi risultati (tranne fortunatamente, ma era ora, per la nostra Pian d’Assino dove per il tratto Semonte- Mocaiana pare che invece sia la volta buona). Per il resto solo qualche spicciolo per la Perugia Ancona. E allora, è chiaro, che i soldi spesso sbandierati per tante arterie di collegamento non ci sono mai stati. Mentre appare sempre più evidente che il baricentro della regione da Perugia si stia spostando verso altre zone dell’Umbria (ogni riferimento a Foligno è puramente casuale:-01#44 ). Dove i soldi, invece, ci sarebbero (chissà perchè: :-01#44 )

Flaviogiulio
07-11-06, 19:00
E' un rapporto costi/benefici. Sarebbe molto bello avere un'opera avveniristica e funzionale in grado di assolvere pienamente alle (tutto sommato scarse) esigenze di mobilità della zona. Ma quanto costa? Volevamo più ferrovie in Umbria. Benissimo. Faccio presente che la Spoleto-Norcia è stata chiusa nel 1968 e un fiume ininterrotto di auto ora si riversa sulla strada che costeggia la vecchia ferrovia, senza che nessuno all'epoca si sia stracciato le vesti più di tanto. Riapriamo la Spoleto Norcia, allora, costerebbe meno del raddoppio della orte falconara.

Magari riaprissero la Spoleto-Norcia!! Io come credo tutti gli spoletini, ne sarei felicissimo, chiuderla fu uno sbaglio enorme perchè significò la rinuncia ad un opera spettacolare che avrebbe potuto significare molto per il turismo, se non altro per la bellezza paesaggistica che offiva ai viaggiatori.. ma era il 1968, epoca di pieno boom del traffico su gomma e taglio dei "rami secchi":ue

Infatti il nuovo tracciato del raddoppio avrebbe dovuto passare per gubbio e comprendere anche assisi della linea foligno terontola. Ma si è preferito sprecare soldi per portare il doppio binario in stazioni come Valtopina (frequentazione viaggiatori uguale a zero) e Capodacqua (idem). Gubbio famosa nel mondo senza ferrovia. Date retta: teniamoci quei quattro treni così come sono e risparmiamo milioni e milioni di euro. A proposito: ma non c'è il debito pubblico da ripianare?

Ma che stai a dì? guarda che l'intero tratto appenninico da Foligno in sù è ancora interamente a binario unico e lo resterà per decenni, viste le difficoltà tecniche di un raddoppio in zona montuosa.. l'unica tratta raddoppiata a tutt'oggi è la Foligno-Campello, mentre la Campello-Spoleto è in costruzione, per la Spoleto-Terni vale lo stesso discorso dell'appennino, tratto montuoso e quindi di là da venire.. la Terni-Orte è raddoppiata e i benefici sono evidenti, Terni-Roma si fà in un'ora scarsa di treno, che è diventato quindi molto concorrenziale rispetto all'automobile, e difatti affollatissimo di pendolari.. da qui il discorso che facevo sopra.. raddoppiare almeno la Spoleto-Terni consentirebbe di estendere tali benefici fino a Foligno.
Per il discorso soldi non sono proprio d'accordo.. i soldi che non si spendono per fare opere pubbliche da noi non ci portano nessun risparmio.. sono semplicemente dirottati a favore di qualcuno che ha fatto la voce + grossa della nostra!(o ha appoggi + importanti)

freakit
09-11-06, 15:36
torno a scrivere dopo un paio di mesi e a duemila chilometri da casa.... da dove le cose si vedono in maniera un po' diversa...
la castilla y leon è una regione quasi dodici volte più grande dell'umbria, ma con solo 2milioni e mezzo di abitanti e nove province.... sto facendo uno stage alla junta autonomica, e così mi rendo conto di quanto sia differente la situazione... bueno, le comunidad autonome spagnole hanno tantissime competenze esclusive e di conseguenza moltissime risorse in più, però quello che vedo è che iniziative, finanziamenti e attenzioni vengono rivolte a tutti i territori, non si fermano alla capital.
ad esempio, l'universidad di valladolid ha quattro sedi distaccate (palencia, soria, segovia e avila) e in ognuna di queste ci sono varie facoltà e corsi di laurea con i controcazzi, campus, residenze e tutto quello che da noi non c'è!!! e non viene visto come un dapapeuramento della sede centrale, ma come un vantaggio per tutta la comunidad. è vero che non c'è tutto questo campanile come in italia, però qui un'iniziativa che si svolge in una qualche città che non sia la capital non viene vista come fumo negli occhi..... ed ogni riferimento al tentativo di bloccare il centro sulle staminali, il consorzio universitario e biotecnologie e puramente voluto!!!

tornando a noi, la volontà ternana di voltare le spalle alla regione non è altro che quello che la regione ha sempre fatto dal 1970 ad oggi: il progetto di fare dell'umbria una città-regione, nel senso che l'unica città ammessa è perugia e tutto il resto è periferia, è andato avanti fino all'epoca ciaurro.... l'idea "secessionista" oggi forse è impensabile, ma il disagio è abbastanza sentito nella gente.

se parliamo di infrastrutture (e c'era un topic apposta tempo fa) aspettiamo la terni-rieti e la terni-civitavecchia da quarant'anni, e sono opere fondamentali non solo per la provincia di terni, ma per tutta l'italia centrale.
così come il quadrilatero e la e78, ma io non credo che l'una escluda l'altra, e non mi pare giusto che la regione debba preferire l'una all'altra.... ad esempio, è allucinante che si abbandoni la flaminia nel tratto terni-spoleto per preferire la tre valli che finisce ad acquasparta, di fatto raddoppiando la distanze tra le due città....
per quelllo che riguarda le ferrovie, la variante per assisi e gubbio non avrebbe risolto il problema di perugia, che comunque avrebbe avuto la sua stazione a sant'egidio (a 12 chilometri) e avrebbe allungato di quasi mezzora il percorso roma-ancona, che è quello che interessa a trenitalia....

per il minimetro non so quanti soldo abbia stanziato sviluppumbria, ma so per certo che nè un euro è stato versato per la metro di superficie terni-cesi che infatti va avanti solo con i soldi del comune.....

se parliamo di iniziative culturali, la regione finanzia con non so quanti milioni umbriajazz e con quattro spiccioli il febbraio valentiniano (che in fondo è solo il santo più famoso al mondo)

il tg3 regionale su dieci notizie che da, otto riguardano il comprensorio perugino, e non lo dico per companile, ma perchè a precisa domanda un dirigente del servizio rispose che non potevano mandare tutti i giorni operatori e giornalisti a terni....... un paio di esempi: l'estate scorsa ci fu un concerto jazz all'anfiteatro di un artista famoso in tutto il mondo, bene, il tg3 fece un servizietto con un paio di immagini filmate quasi senza commento.... dieci minuti dopo il tg3nazionale fece un servizio con tanto di inviato da roma, con interviste, alcuni secondi di concerto e tanti complimenti....

o quando fu inagurato il centro sulle staminali, il primo in italia con tanto della ministra turco e paginone di repubblica. il tg3 dedicò un minutino nell'edizione delle undici di sera.

io non penso che questo succeda in altre regioni, dobbiamo capire che questa non è la lombardia, dove c'è una metropoli che tutto attrae, ma una regione piccola piccola, che forse neanche dovrebbe esistere, dove coesistono territori abbastanza diversi che non possono essere "comandati" dall'alto del palazzo della regione.....

XXGiugno
12-11-06, 14:27
Salve a tutti, sono un nuovo iscritto. Ho deciso di iscrivermi dopo aver seguito per mesi le discussioni di questa sezione. Vi faccio i complimenti perchè chi più chi meno riuscite tutti a portare aventi le discussioni senza scadere in inutili campanilismi o flame infantili.

Il mio primo intervento cade in questo topic perchè volevo porvi un'ulteriore questione in questo ambito. Si è parlato, per alleggerire i costi della pubblica amministrazione, di abolire le istituzioni locali in eccesso e la scelta era caduta sulle province, lasciando una organizzazione verticale che va direttamente dalla regione al comune. Ora io invece pensavo a quanto fosse piu utile l'eliminazione delle regioni, lasciando l'Italia divisa in Province. A mio avviso l'eliminazione delle Province sarebbe gravissima, soprattutto in regioni socialmente, geograficamente e culturalmente molto variegate quali la Lombardia, il Piemonte, il Friuli-Venezia Giulia, la Toscana, l'Umbria, la Puglia, ecc. Personalmente ho sempre sostenuto chi promuovesse il pieno e totale decentramento del potere agli enti locali, la Spagna ce lo insegna, pur essendo molto più omogenea dell'Italia. Pensare e agire localmente è l'unica via a mio avviso per garantire un buon funzionamento dell'amministrazione.

Per quanto riguarda le altre questioni, tutte nostre precedntemente sollevate da voi, pensavo a come l'umbria sia stata veramente disegnata a tavolino su confini esclusivamente geografici: l'appennino da una parte, mettiamo il lago dall'altra, media e alta valle del tevere con aggiunta di chiascio, topino, nera e nestore e il gioco è fatto. Un altro buon motivo per promuovere lo scioglimento della Regione e non delle Province.

Effettivamente in una delle Regioni più piccole d'Italia c'è una delle Province più estese. Anche a mio avviso un ridimensionamento è necessario. In Basilicata, Abruzzo e Molise ci sono città con provinca che fanno 15000 abitanti (praticamente Marsciano), non vedo perchè rispettivamente Foligno-Spoleto-Norcia, Orvieto, Gubbio e Città di Castello non possano costituire legittimamente un rispettivo polo provinciale. Tutto questo sempre nell'ottica del pensare e agire localmente, essendo incredibilmente disomogenee le situazioni in queste 6 (con Perugia e Terni) ipotetiche 6 province.

Per quanto riguarda l'università il decntramento in altre sedi non può che far bene all'impianto e alla struttura. L'unica cosa che voglio aggiungere è che il decentramento deve essere sito-specifico, nel senso che i nuovi poli dovrebbero avere facoltà che attengono strettamente alla situazione della città, come un pò avviene per Terni con Ingegneria dei materiali. In questa logica l'Università degli studi di Perugia potrebbe cogliere l'occasione di aprire una facolta di architettura (Orvieto o Assisi), cosa di cui gia si parlava, sfruttare le cementerie a gubbio, la pianificazione territoriale sull appennino e la valle del Nera, ecc.

A livello di infrastrutture l'Umbria è complessivamente messa male, ma non si può certo parlare di un polo Perugino favorito, basta considerare il fatto che lo snodo centrale dell'Umbria è Foligno, l'accesso di Perugia e dell'Adriatico per Roma. Poi si ci sono le fantasiose iniziative del nostro sindaco il minimetrò, un ottimo metodo per sputtanare quei pochi soldi che avanzavano, l'e-45 autostrada, ma queste sono cose che vanno contro la città e contro i cittadini, basta vedere il fermento tra i comitati cittadini. Un'ultima cosa, le strade fanno sempre comodo, ma facciamoci molta ma molta attenzione, in Umbria ci sono ovunque delle perle paesaggistiche una volta abbandonata la valle del tevere: tutto l'appennino, la zona di Preggio e Castel Rigone, il Tezio, il Subasio, il Peglia, il nera, i Sibillini, e i rilievi alle spalle di Terni (perdonate la poca precisione conosco poco la zona), Orvieto. Facciamo molta attenzione a come li realizziamo questi grandi progetti stradali.

Un saluto

C@scista
13-11-06, 16:37
Per quel che riguarda la specifica riforma endoregionale (da cui è partito il dibattito) aggiungo che le Comunità Montane dovranno fare i conti oltre che con la riforma endoregionale della giunta Lorenzettit, anche con la Finanziaria del governo Prodi . Roma pensa a un riordino dell’ente montano che lascerebbe
il posto a un’unione di comuni con un organo monocratico (il presidente) senza consiglieri e assessori.Perugia (o Foligno a seconda dei punti di vista:-01#44 )guarda (invece) con favore a un riordino territoriale proponendo ancora la “figura” della Comunità Montana, ma in numero ridotto, cioè quattro (e tra queste sono state escluse alcune zone indubbiamente montane come si è giustamente fatto notare ).

corinna
16-11-06, 14:26
saluto la Vs. bellissima terra, ho degli amici a Marmore..Ciao a tutti

C@scista
31-12-06, 11:51
come saprete, è da un bel po' che si parla di questa ipotetica riforma che dovrebbe snellire l'apparato burocratico in umbria...
in sostanza, l'umbria verrà divisa in quattro aree, che chiameranno ATI, ambiti territoriali integrati...... uno sarà l'intera privincia di Terni, poi l'area foligno-spoleto-norcia; l'area dell'altotevere e l'ultima l'area perugia-todi-trasimeno....

ognuno di questi ambiti avrà responsabilità in tema di rifiuti, acqua, servizi municipalizzati e tutto il resto.... inizialmente dovevano anche contenere una comunità montana ciascuno, ma dopo aspre polemiche hanno cambiato il parametro: cinque comunità montane, ma ne rimarranno fuori i comuni più grandi di 25mila abitanti, che ha provocato ancora più scontri visto che il territorio di gubbio, che è completamente montano, non ne sarebbe ricompreso....


a voi il resto..........
bye!
:-:-01#19
E’ successo nei giorni scorsi. La conferenza dei sindaci si è riunita su richiesta del primo cittadino di Valfabbrica e ha deciso. In sintesi: accordo sulla necessità di una riforma della Comunità Montana, ma il parametro per addivenire al nuovo numero degli enti, può essere uno e uno soltanto. Quale? Quello dell’altimetria come si conviene in questi casi, trattandosi di enti montani. Con l’esclusione, quindi, del parametro della popolazione,
il “famigerato” criterio causa delle tante polemiche finora sollevate e che porterebbe nel territorio all’esclusione di Gubbio. Quindi, i sindaci
del comprensorio sono tutti d’accordo. O quasi, visto che una firma, per la verità manca. Ed è una firma illustre, quella di Angelo Scasselati, primo cittadino di Gualdo Tadino. Alla conferenza dei sindaci non c’era e quel documento non ha ancora firmato con la conseguenza che il documento redatto dalla conferenza non può essere divulgato e non può aver alcun valore.

stefanopelloni
01-01-07, 20:25
Qui si parla di macroregioni http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=311569

In particolare qui http://www.politicaonline.net/forum/showpost.php?p=5093047&postcount=17 si parla anche di Gubbio e dell'Alto Tevere Umbro.
Che ne pensi?

C@scista
01-01-07, 21:42
Qui si parla di macroregioni http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=311569

In particolare qui http://www.politicaonline.net/forum/showpost.php?p=5093047&postcount=17 si parla anche di Gubbio e dell'Alto Tevere Umbro.
Che ne pensi?
Beh sul fatto che le Macroregioni non si faranno mai sono pienamente d'accordo con Gallo Senone però è anche vero che l'Alto tevere umbro (Gubbio e Gualdo Tadino ) hanno un forte legame storico (Gubbio faceva parte del ducato di Urbino dei Duchi di Montefeltro)culturale e anche economico (almeno 4000 operai fanno i pendolari da Gubbio e Gualdo a Fabriano)con la provincia di Ancona, un legame forse superiore a quello con la Provincia di Perugia (che tende troppo spesso a trascurare l'Alto Tevere e le cose sono peggiorate da quando la Lorenzetti ha impresso una spinta "folignocentrica" alla Regione). Personalmente credo che se per pura ipotesi fantapolitica si tenesse un referendum consultivo in Alto Tevere, come quello che si è svolto nei comuni della Valmarecchia per passare dalle Marche alla Romagna, la maggioranza sceglierebbe di passare alle Marche.

UMBRO
02-01-07, 15:23
Beh sul fatto che le Macroregioni non si faranno mai sono pienamente d'accordo con Gallo Senone però è anche vero che l'Alto tevere umbro (Gubbio e Gualdo Tadino ) hanno un forte legame storico (Gubbio faceva parte del ducato di Urbino dei Duchi di Montefeltro)culturale e anche economico (almeno 4000 operai fanno i pendolari da Gubbio e Gualdo a Fabriano)con la provincia di Ancona, un legame forse superiore a quello con la Provincia di Perugia (che tende troppo spesso a trascurare l'Alto Tevere e le cose sono peggiorate da quando la Lorenzetti ha impresso una spinta "folignocentrica" alla Regione). Personalmente credo che se per pura ipotesi fantapolitica si tenesse un referendum consultivo in Alto Tevere, come quello che si è svolto nei comuni della Valmarecchia per passare dalle Marche alla Romagna, la maggioranza sceglierebbe di passare alle Marche.

Alt..alt...alt... calma un momento.
L'Alto Tevere, quello vero è composto dai comuni di Città di Castello, San Giustino, Citerna, e M.S.M. Tiberina, più i comuni della Val Tiberina Toscana, Sansepolcro Anghiari e Pieve S. Stefano. Se la parte umbra sarà kiamata a scegliere il quesito sarà se rimanere in Umbria o entrare in Toscana, non certo nelle Marche e men ke meno nella provincia di Ancona.
Il risultato sarebbe molto probabilmente il passaggio in Toscana, con la costituzione di una Valtiberina finalmente omogenea.

Gallo Senone
03-01-07, 14:08
Alt..alt...alt... calma un momento.
L'Alto Tevere, quello vero è composto dai comuni di Città di Castello, San Giustino, Citerna, e M.S.M. Tiberina, più i comuni della Val Tiberina Toscana, Sansepolcro Anghiari e Pieve S. Stefano. Se la parte umbra sarà kiamata a scegliere il quesito sarà se rimanere in Umbria o entrare in Toscana, non certo nelle Marche e men ke meno nella provincia di Ancona.
Il risultato sarebbe molto probabilmente il passaggio in Toscana, con la costituzione di una Valtiberina finalmente omogenea.

In questo post http://www.politicaonline.net/forum/showpost.php?p=5093047&postcount=17 ho messo in evidenza quali sono i fattori storici, sociali, culturali ed economici, che avvicinano l'Emilia Romagna alle Regioni contermini. Ovviamente l'Alto Tevere Umbro ed un po' tutta l'Alta Umbria, le eventuali assonanze le trovano più con la Toscane e le Alte Marche, che con l'Emilia Romagna. In partcolare, per quel poco che conosco dell'Umbria, penso che l'Alto Tevere abbia molti elementi in comune con l'Aretino e l'Eugubino con le Alte Marche. Comunque convengo con te sul fatto che l'Alto Tevere non abbia niente a che spartire con Ancona e ben poco anche con Pesaro. Diverso è invece il discirso riguardo l'Eugubino che, come ha ben messo in evidenza "c@scista", ha rapporti molto intensi con il Fabrianese.

UMBRO
03-01-07, 23:16
In questo post http://www.politicaonline.net/forum/showpost.php?p=5093047&postcount=17 ho messo in evidenza quali sono i fattori storici, sociali, culturali ed economici, che avvicinano l'Emilia Romagna alle Regioni contermini. Ovviamente l'Alto Tevere Umbro ed un po' tutta l'Alta Umbria, le eventuali assonanze le trovano più con la Toscane e le Alte Marche, che con l'Emilia Romagna. In partcolare, per quel poco che conosco dell'Umbria, penso che l'Alto Tevere abbia molti elementi in comune con l'Aretino e l'Eugubino con le Alte Marche. Comunque convengo con te sul fatto che l'Alto Tevere non abbia niente a che spartire con Ancona e ben poco anche con Pesaro. Diverso è invece il discirso riguardo l'Eugubino che, come ha ben messo in evidenza "c@scista", ha rapporti molto intensi con il Fabrianese.

Credo ke anke c@scista conosca poco l'Umbria e direi per niente la parte nord.... ma come si fa a definire Gubbio e Gualdo "Alto Tevere" quando sono due territori ke non c'entrano nulla?!?
L' Alto Tevere propriamente detto è il territorio formato dai comuni ke ho già citato, al massimo con l'inserimento di Umbertide. Storicamente linguisticamente socialmente ed economicamente definire Gubbio e Gualdo "Alto Tevere" è una BESTEMMIA.
L'Alto Tevere, quello vero, è una locomotiva economica ke non ha nessun interesse in comune con l'eugubino e il gualdese.:eek:

C@scista
04-01-07, 10:41
Credo ke anke c@scista conosca poco l'Umbria e direi per niente la parte nord.... ma come si fa a definire Gubbio e Gualdo "Alto Tevere" quando sono due territori ke non c'entrano nulla?!?
L' Alto Tevere propriamente detto è il territorio formato dai comuni ke ho già citato, al massimo con l'inserimento di Umbertide. Storicamente linguisticamente socialmente ed economicamente definire Gubbio e Gualdo "Alto Tevere" è una BESTEMMIA.
L'Alto Tevere, quello vero, è una locomotiva economica ke non ha nessun interesse in comune con l'eugubino e il gualdese.:eek:
Vabbeh dai non è il caso di offendersi caro il mio tifernate:D :-01#44 , lo so benissimo che Città di Castello (che conosco :-01#44 e in cui ho qualche amico) è una realtà socio economica completamente diversa da Gubbio e da Gualdo (ha una vivacità imprenditoriale notevole e nettamente superiore a quella del nostro territorio basato invece su poche medio-grandi imprese al contrario del vostro in cui le piccole e medie imprese non mancano). Il fatto è che non sono io ad accomunare le nostre diverse realtà territoriali nella denominazione Alta Umbria (denominazione impropria lo riconosco visto che include realtà molto divergenti)ma i giornalisti umbri e io ho semplicemente utilizzato quello che ormai giornalisticamente è un luogo comune pensando però (faccio "mea culpa" e lo ammetto:i ) piu' alla mia realtà (l'eugubino gualdese) che alla vostra (Città di Castello, Umbertide).
Pardòn:-01#44

UMBRO
04-01-07, 12:19
Vabbeh dai non è il caso di offendersi caro il mio tifernate:D :-01#44 , lo so benissimo che Città di Castello (che conosco :-01#44 e in cui ho qualche amico) è una realtà socio economica completamente diversa da Gubbio e da Gualdo (ha una vivacità imprenditoriale notevole e nettamente superiore a quella del nostro territorio basato invece su poche medio-grandi imprese al contrario del vostro in cui le piccole e medie imprese non mancano). Il fatto è che non sono io ad accomunare le nostre diverse realtà territoriali nella denominazione Alta Umbria (denominazione impropria lo riconosco visto che include realtà molto divergenti)ma i giornalisti umbri e io ho semplicemente utilizzato quello che ormai giornalisticamente è un luogo comune pensando però (faccio "mea culpa" e lo ammetto:i ) piu' alla mia realtà (l'eugubino gualdese) che alla vostra (Città di Castello, Umbertide).
Pardòn:-01#44

Sulla definizione di Alta Umbria non ho nulla da eccepire...ke poi le realtà comprese da questa, abbiano interessi comuni, su questo ho molti dubbi, dovuti alle distanze e alle caratteristike dei territori.

C@scista
22-01-07, 19:56
Ieri il Sindaco di Gubbio Goracci (di Rifondazione comunista) è uscito con un comunicato stampa molto duro in cui attacca la presidente della regione ricordando giustamente che escludere dalle comunità montane proprio il territorio di gubbio sulle cui cartteristiche montane non è possibile alcun dubbio è assurdo. Goracci velatamente minaccia che se la Regione continuerà a trascurare l'eugubino ci saranno conseguenze, peccato che si sia accorto un po' tardino:-01#44 che la Lorenzetti fa una politica "leggermente" squilibrata veros Foligno visto che alle elzioni regionali del 2004 è stato lui stesso in prima fila tra quelli che hanno appoggiato la ricandidatura della Lorenzetti e la sua rielezione.


Comunque il comunicato è questo:
«Ho espresso in varie occasioni al Consiglio delle Autonomie Locali il mio parere, e mi sono sempre pronunciato contro la proposta di legge della Giunta Regionale Con tale disegno di legge e con la soglia di esclusione dei Comuni sopra i 25.000 abitanti, Gubbio non dovrebbe più far parte della Comunità Montana. E’ risibile se non provocatoria la proposta aggiunta nell’ultima stesura Questa scelta ha dell’incredibile. Il Comune di Gubbio è il più esteso dell’Umbria con i suoi 525 Kmq, oltre l’80% del suo territorio è classificato montano. Le comunità montane erano nate ed hanno tra le loro ragioni d’essere, come ancora oggi ribadisce con puntualità l’assessore regionale Carlo Liviantoni, anche quella di contribuire al superamento della marginalità, oltre al requisito della montanità. Esistono in Umbria territori e Comuni che possono (purtroppo) vantare una montanità e una marginalità come il Comune di Gubbio? . Nella ipotetica Comunità Montana dell’Alta Umbria che si estenderebbe da Gualdo Tadino o Nocera Umbra fino a San Giustino, sarebbe fuori una consistente fetta di territorio, tutto il preappennino, con le “punte” alte del buranese e la zona di Morena, disegnando di fatto una cesura ed un gigantesco “vuoto” che è l’esatto contrario della politica di area vasta e di uniformità territoriale.
Non è comprensibile il criterio del perché ci si fermi per i tetti di esclusione a 25.000 e non a 33.000 o non a 15.000. Le forze politiche e sociali, la cittadinanza tutta, vedrebbero nella scelta che la proposta di legge prospetta, un altro duro colpo per Gubbio. Anziché riequilibrare e dare una mano ad un territorio lontano dalle principali direttrici di collegamento e marginale, lo stesso riceverebbe una ulteriore penalizzazione che potrebbe avere anche reazioni forti e difficilmente controllabili. Come punto estremo, per non causare un’ulteriore lacerante frattura tra Gubbio e la Regione Umbria, occorre prendere atto della incontrovertibile peculiarità che il Comune di Gubbio rappresenta su tutti gli aspetti che riguardano i ruoli e le funzioni delle Comunità Montane come la vastità territoriale, la montanità (che dovrebbe essere il primo dei criteri in assoluto) e la marginalità. Il Consiglio regionale, nella sua sovranità, ha le condizioni e spero abbia anche la forza politica per “correggere” una proposta che se dovesse essere portata ad approvazione, segnerebbe nei rapporti con Gubbio, con gli Eugubini, e con le altre popolazioni della fascia, un punto di non ritorno sul piano delle relazioni istituzionali. E sarà bene che, a partire dalla Presidente Lorenzetti e da gran parte della Giunta, che sembrano dimenticare Gubbio si rifletta seriamente sull’argomento e si dia un colpo di reni verso la costruttività. Al contrario, si persevera nella demolizione degli equilibri politico-istituzionali ».

freakit
24-01-07, 12:46
buongiorno a tutti!
dopo le dichiarazioni del sindaco spoletino brunini - no a questa riforma, ridisegnamo le province, quella di perugia da orvieto a gubbio e quella di terni da narni a nocera - molte sono state el reazioni.....
oggi sul corrumbria un articolo un po' riassuntivo delle diverse posizioni:
http://www.crumbria.it/rassegna/pdf/193409.pdf

Biordo
24-01-07, 23:06
E già cambiar le province, che novità...da quanti anni se ne parla???

E comunque, anche se astrattamente favorevole soprattutto per motivi storico - culturali, se mai cambiassero le province il giorno dopo i cittadini dell'Umbria si sveglierebbero e....non sarebbe cambiato nulla di nulla!!! Perché le province non servono veramente ad un c.... se non a mantenere un (in Umbria per fortuna non enorme) apparato burocratico.

freakit
25-01-07, 00:38
già oggi la regione è amministrata come una mega-provincia perugina, anche se da qualche anno un po' meno...... e non oso immaginare che succederebbe senza le province.. probabilmente non risolveremo la fame nel mondo, ma sai com'è, quando in un consiglio provinciale 23consiglieri sono di una provincia e 7 dell'altra, fanno tanto comodo, che sarà mai......quando a una provincia arrivano il 15% dei finanziamenti e all'altra l'85, che sarà mai..... semmai, quella che non serve è proprio la regione, ma mica solo l'umbria......

freakit
25-01-07, 00:55
già oggi la regione è amministrata come una mega-provincia perugina, anche se da qualche anno un po' meno...... e non oso immaginare che succederebbe senza le province.. probabilmente non risolveremo la fame nel mondo, ma sai com'è, quando in un consiglio provinciale 23consiglieri sono di una provincia e 7 dell'altra, fanno tanto comodo, che sarà mai......quando a una provincia arrivano il 15% dei finanziamenti e all'altra l'85, che sarà mai..... semmai, quella che non serve è proprio la regione, ma mica solo l'umbria......

freakit
25-01-07, 14:00
rassegna stampa:

http://www.crumbria.it/rassegna/pdf/193475.pdf
http://www.crumbria.it/rassegna/pdf/193486.pdf

Gallo Senone
26-01-07, 00:07
Ieri il Sindaco di Gubbio Goracci (di Rifondazione comunista) è uscito con un comunicato stampa molto duro in cui attacca la presidente della regione ricordando giustamente che escludere dalle comunità montane proprio il territorio di gubbio sulle cui cartteristiche montane non è possibile alcun dubbio è assurdo. Goracci velatamente minaccia che se la Regione continuerà a trascurare l'eugubino ci saranno conseguenze, peccato che si sia accorto un po' tardino:-01#44 che la Lorenzetti fa una politica "leggermente" squilibrata veros Foligno visto che alle elzioni regionali del 2004 è stato lui stesso in prima fila tra quelli che hanno appoggiato la ricandidatura della Lorenzetti e la sua rielezione.
[...]



Io credo invece che il vero interesse degli eugubini e più in generale dei cittadini dei comuni del Nord Est appenninico -Gualdo Tadino, Fossato, Sigillo e Scheggia-, sia quello di dar vita ad un Territorio omogeneo con le contigue località dell'Appennino marchigiano, così affini per storia, cultura ed interessi economici. Si potrebbe così creare una Provincia appenninica, Fabriano/Gubbio che, unitamente ai Comuni oggi umbri che ho citato, potrebbe unire un territorio che va dalla Valle del Candigliano con Cagli e Cantiano, all'alto Cesano con Pergola, Frontone e Serra S. Abbondio. A seguire l'alta valle dell'Esino con Fabriano, Sassoferrato, Matelica e gli altri piccoli Comuni dell'Area. Personalmente sono contrario al proliferare di nuove province, ma in questo caso si tratta di favorire l'integrazione e lo sviluppo economico di un territorio con interessi assolutamente convergenti. Inoltre si tratta di un'area economicamente molto forte che si speserebbe da se. Non credo sia importante a quale Regione debba far riferimento questa eventuale Provincia; se dovesse gravitare sulle Marche, all'Umbria potrebbe ritornare l'antico Circondario di Visso, storicamente da sempre umbro, almeno fino al 1861.

Biordo
26-01-07, 21:32
già oggi la regione è amministrata come una mega-provincia perugina, anche se da qualche anno un po' meno...... e non oso immaginare che succederebbe senza le province.. probabilmente non risolveremo la fame nel mondo, ma sai com'è, quando in un consiglio provinciale 23consiglieri sono di una provincia e 7 dell'altra, fanno tanto comodo, che sarà mai......quando a una provincia arrivano il 15% dei finanziamenti e all'altra l'85, che sarà mai..... semmai, quella che non serve è proprio la regione, ma mica solo l'umbria......

Sti piagnistei tipici di una certa ternanità son il più grande problema di terni...:rolleyes: i consiglieri son in base alla popolazione e quando spoleto sarà in provincia di terni saranno 20 contro 10, con foligno 18 contro 12 (numeri a caso), sai che cambiamenti..anche perché in Umbria ogni consigliere pensa al suo territorio ristretto, figuratevi ad uno spoletino che je fregherà de terni quando cambierà provincia..così come ore non je po' fregà de meno de Perugia...comunque cambiamole pure ste province così il piagnisteo avrà un pretesto in meno!!! :D

Diverso può essere il cambio di regione, ma anche là, al fine della fiera checché ne pensino i ternani è difficile trovare regioni policentriche come l'Umbria...se a Gubbio si lamentano di essere dimenticati, provino a passare con le Marche 1.200.000 abitanti con 5 province..per non parlare del sogno di vedere terni passare nel lazio, ci metterebbero una settimana a tornare indietro...:-:-01#19

freakit
27-01-07, 00:13
lo dici tu........ esempio, quanti inceneritori ci sono in umbria? tre, tutti a terni.....
la regione ne ha previsto due, uno a terni e uno a perugia...... a quando il vostro? nel frattempo terni brucia tutti i rifiuti della regione, in attesa che da voi decidano qualcosa...
altro esempio, i fondi per il minimetro e quelli per il metro di superficie.....
altro esempio, dimmi in quale altra regione italiana una provincia è tre volte l'altra......
altro esempio, con questo gioco al massacro il circondario di orvieto non ha consiglieri in regione, quanti ne ha città di castello?
se vuoi potrei farti l'esempio della castilla y leòn, altra regione creata ad arte nel 83 dopo la transizione, ma è un altro paese e non c'entra niente...
allora facciamo così, aboliamo le due province e spostiamo il capoluogo che so, ad assisi......
altro esempio, il mega-silvestrini.. con questa opera l'ospedale di terni rischia seriamente di chiudere diversi reparti, per via che questo nuovo ospedale deve diventare l'unico tra roma e firenze......
altro esempio, l'università.... sai quanti finanziamente danno regione e ateneo? sai che ingeniera ha dovuto chiudere i locali il pomeriggio perchè non ci sono soldi? e sai da chi dovrebbero arrivare?
sai che ad orvieto il rettore bistoni ha preteso e ottenuto di chiudere un corso di laurea in ingenieria già avviato e con abbastanza successo solo perchè avevano osato permettere alla sapienza di fare un corso in architettura, e questo perchè hanno voluto aprire a perugia un corso di ingenieria edile?
hai presente la facoltà di biotecnologie?
sai che ce ne facciamo dell'aeroporto di sant'egidio, che paghiamo anche noi?

tutte cose, per carità, figlie del piagnisteo ternano, è indubbio
tutte cose che nel lazio potremmo fare più agevolmente, visto che nessuno, tanto meno roma, potrebbe fregarsene..... volendo ingrandire l'ospedale o l'università, sai che gliene frega? invece questo a perugia importa, perchè l'idea della città-regione implica che 800mila abitanti ruotino solo ed esclusivamente intorno l'acropoli..... ma visto che non siamo una regione periferica e che siamo talmente piccoli che ognuno fa confine, la voglia di lasciarvi soli è tanta......
terni guarda molto di pià all'area metropolitana romana che alla piccola umbria, perchè dal 1970 l'umbria ha relegato terni a periferia perugina......

Gallo Senone
27-01-07, 21:11
[...]Diverso può essere il cambio di regione, ma anche là, al fine della fiera checché ne pensino i ternani è difficile trovare regioni policentriche come l'Umbria...se a Gubbio si lamentano di essere dimenticati, provino a passare con le Marche 1.200.000 abitanti con 5 province..per non parlare del sogno di vedere terni passare nel lazio, ci metterebbero una settimana a tornare indietro...:-:-01#19


gli abitanti delle Marche sono oltre 1,5 milioni. una provincia appenninica, Fabriano/Gubbio, oltre a rappresentare un'identità definita e precisa, rappresenterebbe un territorio economicamente molto forte. per quanto riguarda l'appartenenza regionale, questa dovrebbe essere decisa dai cittadini.
conosco poco l'Umbria, ma per quanto leggo, anche su Pol., mi son fatto l'idea che le Marche sono molto meno capoluogocentriche dell'Umbria.

Biordo
28-01-07, 14:52
lo dici tu........ esempio, quanti inceneritori ci sono in umbria? tre, tutti a terni.....
la regione ne ha previsto due, uno a terni e uno a perugia...... a quando il vostro? nel frattempo terni brucia tutti i rifiuti della regione, in attesa che da voi decidano qualcosa...
altro esempio, i fondi per il minimetro e quelli per il metro di superficie.....
altro esempio, dimmi in quale altra regione italiana una provincia è tre volte l'altra......
altro esempio, con questo gioco al massacro il circondario di orvieto non ha consiglieri in regione, quanti ne ha città di castello?
se vuoi potrei farti l'esempio della castilla y leòn, altra regione creata ad arte nel 83 dopo la transizione, ma è un altro paese e non c'entra niente...
allora facciamo così, aboliamo le due province e spostiamo il capoluogo che so, ad assisi......
altro esempio, il mega-silvestrini.. con questa opera l'ospedale di terni rischia seriamente di chiudere diversi reparti, per via che questo nuovo ospedale deve diventare l'unico tra roma e firenze......
altro esempio, l'università.... sai quanti finanziamente danno regione e ateneo? sai che ingeniera ha dovuto chiudere i locali il pomeriggio perchè non ci sono soldi? e sai da chi dovrebbero arrivare?
sai che ad orvieto il rettore bistoni ha preteso e ottenuto di chiudere un corso di laurea in ingenieria già avviato e con abbastanza successo solo perchè avevano osato permettere alla sapienza di fare un corso in architettura, e questo perchè hanno voluto aprire a perugia un corso di ingenieria edile?
hai presente la facoltà di biotecnologie?
sai che ce ne facciamo dell'aeroporto di sant'egidio, che paghiamo anche noi?

tutte cose, per carità, figlie del piagnisteo ternano, è indubbio
tutte cose che nel lazio potremmo fare più agevolmente, visto che nessuno, tanto meno roma, potrebbe fregarsene..... volendo ingrandire l'ospedale o l'università, sai che gliene frega? invece questo a perugia importa, perchè l'idea della città-regione implica che 800mila abitanti ruotino solo ed esclusivamente intorno l'acropoli..... ma visto che non siamo una regione periferica e che siamo talmente piccoli che ognuno fa confine, la voglia di lasciarvi soli è tanta......
terni guarda molto di pià all'area metropolitana romana che alla piccola umbria, perchè dal 1970 l'umbria ha relegato terni a periferia perugina......

Confermo e straconfermo che il problema di certi ternani è che tutto quello che non va bene a terni è colpa di Perugia. Ad esempio è comico come tiri fuori brillantemente il minimetro. Ecco da dove vengono i fondi (fonte sito)

In base all'Accordo di Programma Ministero Trasporti, Ministero Lavori Pubblici, Regione Umbria e Comune di Perugia del 23/10/1999 il costo della prima tratta (Pian di Massiano – Pincetto) è stimato in 114,8 miliardi di Lire ed è coperto al 60% da contributo statale.

Dall'ultima deliberazione di Giunta Comunale (n. 621 del 31/10/2002)adottata all'esito della validazione del progetto esecutivo, risulta che il costo della prima tratta è pari ad euro 71.006.000,00 ed è la risultante dei maggiori oneri derivanti dalle prescrizioni ministeriali in ordine alla sicurezza e dalle particolari definizioni artistico-architettoniche predisposte dall'Arch. Jean Nouvel e saranno così ripartiti:

euro 15.493.706,97 fondi CIPE – Min. Aree Urbane,già Lavori Pubblici (30/01/1997)
euro 20.079.844,24 fondi CIPE – Min. Trasporti (01/02/2001)
euro 23.715.700,81 a carico di Minimetrò S.p.A. sulla base del cofinanziamento privato
euro 1.136.205,18 fondi Min. Ambiente (28/07/1999)
euro 1.427.264,75 fondi Minimetrò S.p.A. garantiti con patti parasociali dai soci in proporzione alle rispettive quote. Maggiori oneri da indicazioni ministeriali
euro 9.153.278,05 fondi Minimetrò S.p.A. garantiti con patti parasociali dai soci in proporzione alle rispettive quote.

Forse cercando cercando ci sarà qualcosa della regione, ma stai sicuro che il grosso se lo paga il COMUNE DI PERUGIA che è stato anche bravo ad ottenenere i fondi dello stato. Perché vedi a Perugia del Minimetro se ne parla almeno da 15 anni e la regione non c'entra nulla...e a terni che avete progettato nel frattempo?? cocchi, se dormite non ve la piate con noaltre...

Splendido po tirare fuori anche gli inceneritori. Ma sbaglio o li ha aperti un certo Agarini? e dov'erano ste grandi proteste all'apertura? Vogliamo poi citare il fatto che se ne avete 3 non è certo colpa di Perugia ma del fatto che smaltite rifiuti di mezzo centro Italia???

Per l'ospedale: ok la sanità è ormai regionale ed è giusto che certi reparti particolarmente specialistici siano accorpati. Premesso che se andate nel Lazio, col deficit sanitario che hanno, ve li chiudono per portarli a roma in tre nanosecondi, i reparti da accorpare dove li metteresti tu? Perché vedi c'è anche un fattore da considerare: il Perugino è come popolazione almeno il doppio del ternano senza nemmeno contare gli studenti fuori sede. Ora è chiaro che soffrite per qualunque cosa che c'è a Perugia e non a terni, ma mi sembra sinceramente normale che una città che è il doppio dell'altra abbia diritto a ospitare le infrastrutture centralizzate..che poi per la cronaca, credo che a livello regionale non sia ancora stato accorpato un bel nulla proprio per non urtare i vostri complessi di inferiorità.

Per l'università poi, altro complesso che avete, è a Perugia dal 1300 e rassegnatevi...terni non potrà mai essere una città universitaria..già i corsi che per colpa della REGIONE sono stati regalati a terni sperperando soldi pubblici (in primis medicina) soffrono perché nessuno si iscrive.. e comunque forse perché, se ho capito bene, sei nella bellissima Castiglia, mi sa che ti sei perso le polemiche di questi giorni su questi corsi universitari senza senso di università improbabili...ma anche là, se siete convinti che non avete l'università per colpa di Perugia, è un atto di fede e sulla fede è difficile discutere..

Anche Sant'Egidio e poi mi fermo ché non ho tempo: è palese che a voi un aeroporto non serve perché siete troppo vicini a Roma..e allora noi dobbiam star senza? E poi onestamente quanto ci avrà speso la regione, ché stiam parlando di una pista minuscola che non credo proprio finanziata in primis dalla regione??

C'è poco da fare: vi son piovute dal cielo le acciaierie, ovvero miliardi di soldi pubblici..adesso che son in crisi niente di meglio che aspettare i soldi di qualcun altro e criticare Perugia, vero??:-:-01#19

Biordo
28-01-07, 14:59
gli abitanti delle Marche sono oltre 1,5 milioni. una provincia appenninica, Fabriano/Gubbio, oltre a rappresentare un'identità definita e precisa, rappresenterebbe un territorio economicamente molto forte. per quanto riguarda l'appartenenza regionale, questa dovrebbe essere decisa dai cittadini.
conosco poco l'Umbria, ma per quanto leggo, anche su Pol., mi son fatto l'idea che le Marche sono molto meno capoluogocentriche dell'Umbria.

Con tutto il rispetto non credo proprio che POL sia molto attendibile per avere il "polso" di una situazione..da POL ad esempio sembrerebbe che se mi affaccio alla finestra dovrei vedere accampate masnade di popolazioni celtiche antiitaliane...e invece guardiamoci le foto della Lombardia dopo le vittorie dell'Italia:D

E comunque scusa, nello stesso 3D si parlava inizialmente di regione Folignocentrica (perché nei battibecchi tra Perugia e terni è chiaro che alla fine il terzo gode), quando poi come al solito è arrivato il ternano che ha tirato fuori l'oppressione perugina...quindi anche guardando solo POL non mi sembrano corrette le tue impressioni..

E per la cronaca, il simbolo dell'Umbria sono i ceri di Gubbio..

Detto tutto questo ho veramente l'impressione che si dia troppa importanza alle amministrazioni locali che, Comuni a parte, nelle regioni ordinarie non hanno poi tutte queste leve sulla vita dei cittadini...se si esclude ormai la sanità che però in Umbria tutto si può dire ma non funziona male.

C@scista
28-01-07, 16:59
E per la cronaca, il simbolo dell'Umbria sono i ceri di Gubbio..

.

Si ma scusa Biordo se l'inserimento dei ceri nella bandiera della regione Umbria simbolizza che la città di Gubbio è tenuta in considerazione o almeno alla pari delle altre realtà territoriali...beh diciamo pure che quei ceri nella bandiera umbra sono una presa in giro.:mad:
Tra l'altro all'incirca due anni fa un consigliere regionale di Folgno ebbe la faccia tosta di affermare in una seduta del Consiglio regionale che quei ceri bisognava toglierli dalla bandiera umbra perchè era vergognoso che si fosse scelto i simboli di una città poco rappresentativa dell'Umbria.
Di quella frase in seguito molti se ne sono dimenticati nei palazzi della Regione ma ti assicuro che qui a Gubbio nessuno se ne è scordato.

Biordo
28-01-07, 23:56
Si ma scusa Biordo se l'inserimento dei ceri nella bandiera della regione Umbria simbolizza che la città di Gubbio è tenuta in considerazione o almeno alla pari delle altre realtà territoriali...beh diciamo pure che quei ceri nella bandiera umbra sono una presa in giro.:mad:
Tra l'altro all'incirca due anni fa un consigliere regionale di Folgno ebbe la faccia tosta di affermare in una seduta del Consiglio regionale che quei ceri bisognava toglierli dalla bandiera umbra perchè era vergognoso che si fosse scelto i simboli di una città poco rappresentativa dell'Umbria.
Di quella frase in seguito molti se ne sono dimenticati nei palazzi della Regione ma ti assicuro che qui a Gubbio nessuno se ne è scordato.

Per carità, la bandiera non è tutto, ma permettimi di considerarlo un sintomo di una regione che non è esattamente capoluogo-centrica...

quello che contesto fortemente e sottoscrivo indipendentemente dalle diverse simpatie (ad esempio se Gubbio andasse nelle Marche mi dispiacerebbe molto, per altri territori brinderei..:D) è che certe realtà possano ottenere maggiore attenzione passando a far parte di realtà più grandi.

..comunque è INUTILE possiam stare a discutere mesi, siam troppo campanilisti in Umbria, non saremo mai d'accordo.. :D

freakit
29-01-07, 16:31
niente, ci speravo che fossi un perugino col quale fosse normale discutere, e invece.... niente, come tutti gli altri ti arrocchi nelle posizioni acropolistiche della grande perugia.......
vediamo un po'....... perugia ha 150mila abitanti circa, e terni 110.... se vogliamo considerare "l'aree metropolitane" possiamo parlare di 200mila e 150mila... a dire tanto, quindi dimmi dove li vedi il doppio degli abitanti....
nessuno, e tanto meno io, dico che tutto deve essere a terni e niente a perugia, semmai siete voi che pretendete il contrario....
-minimetro spa, chi ne fa parte?
-sanità, fino a qualche anno fa terni aveva i suoi reparti di eccellenza e perugia i suoi, oggi corriamo seriamente il rischio che tutte le eccellenze vengano trasferite a perugia, con quale vantaggio? a terni arrivavano paziente da mezzo centro italia, oggi siamo noi che dobbiamo venire a perugia. mi spieghi cosa abbiamo da guadagnarci? perchè avete il doppi degli abitanti? con tutto il rispetto, ma va a durmì......
-università, senza i corsi decentrati, l'unipg rischiava il collasso visto che grazie a questi le sono arrivati diversi finanziamenti. e sopratutto c'ha guadagnato in iscrizioni, visto che fino al 2002 erano in costante calo. oggi sono più o meno 30mila, di cui 5mila nella sede di terni. se non volete decentrare questi corsi, bene. ma almeno che non pretendiate di mettervi in mezzo quando sono altri che lo fanno, come ad orvieto. rimanendo in tema, qualcosa circa le esternazioni di un politico dell'udc con la faccia da mafioso ho letto... per quello che contano....
nel 2001 fu firmato al murst il protocollo d'intesa tra tutte le parti (università, regione e comune) per attivare la facoltà di biotecnologie, unica in italia, a terni. dopo sei anni non se ne è fatto nulla, anzi si.... abbiamo ottenuto che i laboratori di ricerca verranno fatti a terni mentre i corsi universitari si svolgeranno a perugia... chi è che ci ha guadagnato?
teramo, lecce, vercelli (centro, sud e nord) hanno la università dagli anni settanta, con buona pace delle rispettive regioni...
-sant'egidio, non ho detto che terni deve avere l'aeroporto regionale, almeno leggi bene.... ho detto che l'aeroporto lo paga sopratutto la regione, con quali vantaggi per la provincia di terni? appunto perchè stiamo più vicini a roma a maggior ragione dovrebbe essere solo affar vostro, senza chiederci nulla. d'accordo che se si vuole fare lo scalo regionale, lo si faccia vicino al capoluogo, ma almeno che sia veramente a disposizione di tutti gli abitanti della regione, non solo di quelli del comprensorio perugino
-ci son piovute dal cielo le acciaierie come a voi è caduta dal cielo la regione e tutti gli apparati burocratici, grazie ai savoia e alla massoneria. quindi vedi tu e sinceramente quando parli di inferiorità dimostri proprio che voi perugini siete tutti uguali.....
negli ultimi anni ci siamo inventati la città del cinema, il centro di ricerca sulle staminali (giungendo al paradosso che era finanziato dall ue, dallo stato da provincia e comune, visto che la regione pretendeva di metterlo sotto la protezione dell'università)..... lo stesso metro si superficie sarà dal 1980 che se ne parla..... in teoria avremmo la cascata delle marmore (tra poco patrimonio dell'unesco) e san valentino (forse insieme a san francesco il più famoso al mondo...)

e ora, la castilla y leòn è tipo dodici volte l'umbria, con nove provincie, quattro aeroporti, sei università e strutture pubblico-burocratiche (corte dei conti, corte d'appello, consulta regionale, musei) disseminate in tutto il territorio...
le asturie, che per popolazione superficie è la regione più simile, ha una sola provincia (oviedo) ma la città più grande è gijòn.... le due città hanno la loro università e l'aeroporto regionale sta a metà strada....

forse non capite che perugia non può essere quello che torino o milano sono per il piemonte e la lombardia..... non è una metropoli che tutto può ruotare intorno a sè, non ha la capacità economica per attrarre tutti i capitali... allora che fa? pretende che sia la politica che le prepari il terreno, pretende che siano gli apparati pubblici che le diano la possibilità di esserlo, con tutto svantaggio per i territori vicini, che ovviamente, non essendo in una regione periferica, guardano dall'altra parte...

UMBRO
30-01-07, 15:36
L'unica realtà veramente dimenticata dalla regione è l' Alto Tevere, quello vero ke gravita intorno a Città di Castello, non quello ke passa per Gubbio e per Gualdo:-00w09d .
E' l'unico territorio ke ha ragione di recriminare, per il trattamento ricevuto dalla regione.
E' sede di distretti industriali e agricoli e produce la maggior parte del pil regionale, ma la regione se ne strafrega, strade indecenti, ferrovia inutile, tiritera sull'e78. Per noi si ke l'essere in Umbria (peraltro straordinaria regione) è una palla al piede.

benfy
18-02-07, 22:47
cavolo i forumisti umbri pochi ma tutti ottimi: cascista, cristiano, umbro

C@scista
18-02-07, 23:35
cavolo i forumisti umbri pochi ma tutti ottimi: cascista, cristiano, umbro

Eh l'Umbria è piccola Benfy (siamo solo 800.000 abitanti) e proporzionalmente agli abitanti i forumisti umbri su pol sono moltissimi:D

C@scista
11-07-07, 16:52
Ieri si è definitivamente conclusa la storia del riassetto delle Comunità montane(di cui in questo thread si è discusso per mesi).
Il consiglio regionale ha infatti votato ieri il nuovo assetto delle comunità montane dell’Umbria, che scendono da nove a cinque. A favore dell’atto della giunta hanno votato 19 consiglieri di maggioranza, contro i dieci dell’opposizione.E' prevista una comunità montana per Castello e Gubbio, una per il Folignate e lo Spoletino, il Trasimeno starà con Todi e Marsciano, Orvieto farà coppia con l’Amerino e l’unico dubbio sarà dove far finire la Valnerina. Perché quella spoletina e quella ternana andrano insieme ma il confine del nuovo ente potrebbe andare più in là di Stroncone, cioè verso Narni.

C@scista
14-11-07, 13:22
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?p=6665035#post6665035

el cuntadin
14-11-07, 16:01
Io credo invece che il vero interesse degli eugubini e più in generale dei cittadini dei comuni del Nord Est appenninico -Gualdo Tadino, Fossato, Sigillo e Scheggia-, sia quello di dar vita ad un Territorio omogeneo con le contigue località dell'Appennino marchigiano, così affini per storia, cultura ed interessi economici. Si potrebbe così creare una Provincia appenninica, Fabriano/Gubbio che, unitamente ai Comuni oggi umbri che ho citato, potrebbe unire un territorio che va dalla Valle del Candigliano con Cagli e Cantiano, all'alto Cesano con Pergola, Frontone e Serra S. Abbondio. A seguire l'alta valle dell'Esino con Fabriano, Sassoferrato, Matelica e gli altri piccoli Comuni dell'Area. Personalmente sono contrario al proliferare di nuove province, ma in questo caso si tratta di favorire l'integrazione e lo sviluppo economico di un territorio con interessi assolutamente convergenti. Inoltre si tratta di un'area economicamente molto forte che si speserebbe da se. Non credo sia importante a quale Regione debba far riferimento questa eventuale Provincia; se dovesse gravitare sulle Marche, all'Umbria potrebbe ritornare l'antico Circondario di Visso, storicamente da sempre umbro, almeno fino al 1861.

Trovo molto interessante questo post. Sono marchigiano e conosco bene l'Umbria, sopratutto quella parte citata nel post e debbo dire che quanto scritto da Gallo Senone corrisponde perfettamente. Con un assetto territoriale di quel genere ne beneficerebbero sia i marchigiani appenninici che gli umbri loro confinanti.
Invito pertanto sia gli umbri che i marchiagiani a discuterne, iniziando magari da questo forum.