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Visualizza Versione Completa : Chiesto il risarcimento per gli aumenti dei pedaggi alle autostrade A24 ed A25.



Hrodland
08-10-06, 15:02
http://www.teramonews.com/article.php?id=7021&PHPSESSID=17912fc18e30b2c835e5c3532766debe

Dopo la condanna dell’Anas e della Società Strada dei Parchi, da parte del Tar Lazio, per gli aumenti 2006 delle tariffe autostradali sulla A/24 e sulla A/25, si torna davanti ai giudici il prossimo 8 novembre per la discussione dei ricorsi proposti in via autonoma dalla Provincia nonché dalla Regione Abruzzo e dalla Comunità Montana del Gran Sasso.

“Dopo il rìgetto del nostro ricorso da parte del Tar Abruzzo, nel luglio scorso, – spiega il presidente Ernino D’Agostino – abbiamo aderito, insieme alla Regione Abruzzo e alla Comunità Montana del Gran Sasso, a quello presentato dalla Regione Lazio. Dopo questa prima vittoria rimane in piedi l’azione autonoma che abbiamo avanzato contro Anas e Società dei Parchi per l’annullamento degli aumenti tariffari negli anni precedenti il 2006, a partire dal 2003, e per il risarcimento dei danni”.

Una sentenza, quella di giovedì scorso del Tar Lazio che, secondo D’Agostino, è destinata a fare giurisprudenza in materia di tariffe autostradali. “D’ora in poi, aumenti automatici senza nessuna contropartita agli utenti, ai cittadini che pagano tasse e tariffe, risulteranno sicuramente meno facili – commenta – è stato ristabilito un principio di equità e giustizia mentre è stato rafforzato il ruolo di tutela degli enti locali nei confronti delle collettivita amministrate”.

I giudici del Tar Lazio, nella motivazione della sentenza, fanno riferimento a quanto prescritto dalla delibera CIPE 319/96 che ha introdotto il metodo del cosiddetto “price cap per la revisione delle tariffe di pedaggio autostradale” prevedendo che gli adeguamenti si ancorino “all’attuazione del programma di investimenti previsto dal piano finanziario, secondo l’indicatore di produttività” .
“Ciò comporta – scrivono i giudici - che gli adeguamenti annuali della tariffa non possono essere automatici, ma si giustificano in relazione agli investimenti che il concessionario effettua (e di cui ha dato indicazione nel piano economico-finanziario), essendo volti a garantire la remunerazione degli interventi compiuti”. Investimenti non effettuati da Strada dei Parchi. Scrivono i giudici: “è agevole rilevare che a fronte dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e delle nuove opere previste nel piano finanziario, risultino invece: la sola progettazione di alcune opere e impianti (Galleria di San Rocco, galleria del Gran Sasso, barriere di sicurezza) e non la loro realizzazione; la mera consegna dei lavori di raddoppio della tratta Villa Vomano/Teramo, anziché la realizzazione e l’imminente completamento; la mera progettazione definitiva di complanari e della terza corsia nel tratto barriera est di Roma, via P. Togliatti e galleria Pittaluga, invece della esecuzione e definizione nei tempi previsti”.
Quindi, secondo il Tar, la Società dei Parchi non ha realizzato quanto previsto e l’Anas
“ha omesso di svolgere i compiti di vigilanza e controllo assegnati dalle disposizioni normative”.
“In attesa dell’udienza di novembre – conclude il Presidente – stiamo verificando con gli avvocati le modalità con le quali i cittadini potranno chiedere il rimborso delle somme illegittimamente incassate dalla Società dei Parchi”.

I ricorsi sono il frutto di un lavoro di concertazione fra gli enti locali attraverso un pool di avvocati composto da: Vincenzo Cerulli Irelli e Paola Di Salvatore per la Regione Abruzzo; Gennaro Terraciano per la Regione Lazio; Antonio Zecchino e Paolo Grassi per la Provincia di Teramo, Paolo Galassi per la Comunità Montana del Gran Sasso.

Grande soddisfazione viene espressa anche dal presidente della Comunità Montana del Gran Sasso, l’ente che per primo, nel 2004, avviò la battaglia legale contro la società autostrade chiedendo l’accesso agli atti. “Questa vittoria è la dimostrazione che non eravamo dei visionari – dichiara Alfredo Di Varano – e che le società che gestiscono servizi pubblici non possono farlo al di fuori delle regole e degli accordi. Adesso ci auguriamo che anche gli aumenti del passato vengano dichiarati illegittimi”.

Una curiosità. Piero Marazzo, oggi presidente della Regione Lazio, si era occupato di questa vicenda da conduttore di “Mi manda Rai Tre”. In una puntata andata in onda due anni fa aveva dato voce alle proteste dei cittadini di Isola del Gran Sasso, i quali, dopo gli aumenti, costituirono un apposito comitato contro Società dei Parchi.

scudiero
22-10-06, 09:24
era ora

Primoli
17-11-06, 19:59
Peccato che il Consiglio di Stato abbia annullato la sentenza del TAR e abbia fatto ripristinare i prezzi che vigevano a seguito degli aumenti.
Adesso vedremo cosa deciderà, nel merito, nei prossimi giorni.