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Su Componidori
14-10-06, 12:24
Il Sardegna, 14 ottobre 2006

Finanziaria. Il governatore non teme la cancellazione dei presidi di Nuoro e Oristano, ma vuole eliminarli tutti


Soru vuole abolire le Prefetture
«Adesso lo Stato è la Regione»
Ma i partiti minori della maggioranza accusano la Giunta. Pdci: non ha fatto nulla

Alessandro Zorco

La possibile soppressione delle Prefetture di Oristano e Nuoro dovuta ai “tagli” della Finanziaria non sembra preoccupare particolarmente il presidente della Regione Renato Soru.
Commentando la manovra del Consiglio dei ministri, il governatore (anche se, come ha spiegato nei giorni scorsi in Consiglio regionale, preferisce non essere chiamato in questo modo) ha auspicato la cancellazione di tutte le prefetture sarde. «Perchè lo Stato - ha detto Soru - è la Regione».

UN'AFFERMAZIONE, QUESTA, che non passerà inosservata nel centrodestra e in quelle frange della sinistra che accusano il presidente di “decisionismo”, specie dopo la recente vicenda dell'articolo 102 della manovra (in commissione bilancio si discute se Soru abbia o meno la facoltà di dare il via libera a una modifica statutaria in rappresentanza della Regione). Nella coalizione, con Ds e Margherita in religioso silenzio per non rompere i delicati equilibri, sono i partiti minori a segnare il passo. Fas, Italia dei Valori e Udeur “tramano ” per la costituzione di un asse autonomistico da contrapporre al partito democratico alle prossime regionali.
Mentre i Comunisti Italiani continuano a coltivare il sogno di una riunione tutta “mancina” con Ds e Prc. E, nel frattempo, lanciano un duro j'accuse alla Giunta. Per il segretario Claudio Giorgi, «a metà legislatura il governo regionale continua a sfornare grandi progetti per il futuro, ma è incapace di risolvere i problemi dell’oggi: in due anni e mezzo di gestione non è stato realizzato neanche uno degli obiettivi volti ad aumentare la crescita economica». Un'accusa che fa il paio con gli strali dei sardisti, che pur non facendo parte della maggioranza in Consiglio finora avevano sempre fatto in modo di non pestare troppo i piedi a Soru. Nei giorni scorsi il segretario nazionale Giacomo Sanna ha parlato di «crisi politica e sociale», di un centrosinistra in «fase discendente», di un presidente «mediatico» e di un «Consiglio regionale paralizzato dalla paura di andare a casa».
Accuse cui ha replicato ieri il consigliere dello Sdi-SuMondino Ibba, che da alcuni giorni sta facendo un certosino lavoro di cucitura all'interno della maggioranza. «La coalizione di centrosinistra non è in fase calante», ha dichiarato Ibba facendo un appello ai sardisti ad entrare nella coalizione di centrosinistra: «la Giunta sta realizzando progetti e processi di riforma importanti che non possono accontentare tutti».

Su Componidori
14-10-06, 12:42
Il Sardegna, 14 ottobre 2006

BICAMERALE

Questioni regionali Pili in commissione

Il deputato di Forza Italia ed ex presidente della Regione Mauro Pili, è stato chiamato a far parte della Commissione bicamerale per le questioni regionali.
La Commissione affronterà le più importanti questioni relative alla riforma federale dello Stato e delle autonomie regionali.
«La riforma dello Stato - ha dichiarato Pili – deve vedere le Regioni protagoniste di un nuovo processo federale. L'impegno è per conquistare nuovi poteri autonomistici :confused: capaci di restituire alla Sardegna la necessaria forza per incidere nelle questioni economiche e sociali del proprio popolo».


:-00E
Ma ki si bùffidi u’ brodu.