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Shaytan (POL)
16-10-06, 16:39
Lamon e Sovramonte verso il Trentino

Il mondo politico trentino si è interrogato ma per lo più in maniera miope sulla questione dei referendum popolari di Lamon e Sovramonte. Tali iniziative referendarie sono state viste con sufficienza, quando non addirittura ridicolizzate. Che sia impossibile, in questo clima, salutare con un ben venuto i fratelli montanari di quei piccoli e poveri paesi è un fatto quasi scontato, purtroppo, ma distinguere le possibilità istituzionali, giuridiche di un loro passaggio al Trentino, da quelle sociali, etiche ed etniche di tale "annessione" qualcuno lo dove fare. Da quest'ultimo punto di vista noi Etnosocialisti ci siamo identificati, quasi specchiati, nelle istanze ma anche nei tratti fisici di quei lavoratori, montanari, semplici e umili come noi, che alla notizia dello sperato esito referendario brindavano nella piazza antistante il Municipio sovramontino. Ci chiediamo come sia possibile che da anni, quasi decenni, in molte località del Trentino ci siano turchi, arabi, afrikaner, mongoli, albanesi, rumeni, varie tribù zingare e uno sterminato elenco di altre specie umane che non hanno atteso nessun referendum, nè l'hanno mai sollecitato, prima di stabilirsi armi, bagagli e tribù al seguito nella provincia autonoma! Per i rispettosi fratelli montanari bellunesi i politici al potere si afrettano a lanciare messaggi che poco spazio lasciano all'accoglienza. Noi del Partito Trentio dei Lavoratori - Etnosocialismo siamo indignati per questa contraddizione sociale che sommata a tutte le altre di cui è intrisa la nostra società ci rende ancor più convinti che l'ideologia etnosocialista con tutti i suoi corollari di mutuo soccorso ai propri simili sia sempre più la strada da perseguire, anche politicamante, anche controcorrente. Non è ancora troppo tardi. Solidarietà ai cittadini di Lamon e Sovramante per le loro battaglie e la loro civiltà così simile alla nostra.



Gianpaolo Bonelli
Portavoce Partito Trentino Dei Lavoratori - Etnosocialismo

Shaytan (POL)
08-11-06, 11:59
Ed ecco la risposta del quotidiano il Trentino:

E' difficile capire cosa siano gli <<etnosocialisti>>. Forse qualche <<vecchio>> del Psi, o ancora più vecchio <<asarino>> proverà a spiegarlo, visto che l'Asar del 1946 e del 1948 (il movimento all'origine del Pptt e poi del Patt) aveva la specificità di riunire insieme, in maniera un pò confusa ma generosa, pulsioni autonomiste e socialiste, <<sangue e suolo>> con voglia di riscatto sociale. E però etnosocialismo a parte - è difficile dare torto a questa lettera, ed alla sua provocazione, constatando come i referendum per il Trentino in Provincia di Bellubo siano stati recepiti a Trento in maniera puramente formale, istituzionale, avvocatesca, fredda, come se si trattasse di aggiungere un codicillo allo Statuto di Autonomia e come se in gioco fosse l'espressione dellla volontà di persone in carne ed ossa, che vivono, lavorano, cercano il loro futuro, gravitano sempre verso il Trentino. Persone che partecipano alle feste campestri estive, coltivano gli stessi fagioli, mescolano la stessa polenta.

Il Consiglio Regionale di Venezia, l'immutabile <<Dominante>> dei paesi di terraferma, proprio l'altro giorno ha respinto la richiesta della Provincia di Belluno di vedersi riconoscere una sua specificità dolomitica di autogestione amministrativa. Ma anche in questo caso il Trentino s è sentito e dimostrato estraneo.

Il Trentino poi, con tutte le sue risorse, sa rispondere alle sollecitazioni dei più diversi immigrati - per la casa, la scuola, la sanità, ed è giusto e motivo di orgoglio che sia così - ma non si è per nulla attrezzato perchè i contatti con le popolazioni vicine (del Bellunese, ma anche di Bolzano, purtroppo percepita come sempre più lontana da quando la Regione è stata smantellata) abbiano una continuità capace di andare oltre i casuali <<vertici>> fra Dellai e Durnwalder o fra Dellai e Van Staa oppure Galan.

Chi si occupa veramente - al di là di qualche probabile consulenza giuridica - dei problemi di Lamon e Sovramonte? Di trovare un Accordo-<<accordino>> per coinvolgere quelle popolazioni al di là di un'improbabile <<annessione>>? Eppure è vero che gli immigrati vengono <<annessi>> ogni giorno, mentre quelli di Lamon restano fuori dalla porta, e che questo non è giusto, ed è anche politicamente pericoloso.

Allora la lettera . etnosocialista . solleva un problema reale. Prima di pensare ad un lontano <<terzo statuto>> (in Italia non ne esistono per ora le condizioni politiche) sarebbe opportuno iniziare a stringere patti, collaborazioni, accordi bilaterali, incentivi economici comuni, incontri umani. Per non lasciare i vicini fuori dalla porta e per diventare, noi trentini, un pò più simpatici.