PDA

Visualizza Versione Completa : Architettura in Sardegna.



Su Componidori
21-10-06, 17:55
http://img181.imageshack.us/img181/6286/1ql9.jpg (http://imageshack.us)

La sfida. Una giuria ha scelto il progetto per il “Betile” di Sant'Elia: ha vinto uno studio anglo-iracheno
Metà Guggenheim, metà igloo
arriva il nuovo museo sul mare
Ma i lavori inizieranno solo nel 2008. La Regione spenderà più di 42 milioni di euro

Stefano Ambu
stefano.ambu@epolis.sm

Nella simulazione al computer i palazzoni di Sant'Elia non si vedono. Ma il Museo mediterraneo dell'arte nuragica e dell'arte contemporanea sarà lì, tra via Schiavazzi e il mare.
Una struttura bianca come la casa di Soru, tutta curve che dovrà sembrare modellata dai cavalloni:
così ha deciso la giuria nominata dal Comune che ieri, tra cento progetti, ha scelto quello di una donna, l’architetto anglo-iracheno Zaha Hadid.

UN PO' GUGGENHEIM, un po' maxi-igloo mezzo sciolto e deformato dal sole, il progetto presentato da Hadid ha battuto anche l'architetto degli architetti, Massimiliano Fuksas. E con lui tutta una serie di nomi molto noti e quotati tra gli addetti ai lavori, gli svizzeri Herzog & De Meuron (gente che nel curriculum ha potuto scrivere anche la progettazione della Tate Modern di Londra), il portoghese Gonçalo Nuno Pinheiro de Sousa Byrne, Archea, Francesco Garofalo, Giampiero Lagnese, Mutti e Obr. Regione e Comune insieme senza litigare: l'iniziativa, premio per il miglior
progetto compreso nel prezzo, è dell'assessorato ai Beni Culturali. Ma nella giuria c'era anche, tra gli altri, l'assessore comunale all'Ambiente e all'Urbanistica Gianni Campus.
Il presidente della stessa giuria, Stefano Boeri, architetto-direttore della rivista Domus ha detto che il museo “rappresenterà insieme un nuovo landmark nel paesaggio cagliaritano, l’occasione per una esperienza inedita - sia percettiva che corporea e il luogo di sviluppo e sedimentazione di fertili contaminazioni tra identità storica identità futura per tutto il sistema territoriale e insulare della Sardegna”.
Così ha detto durante la premiazione. Insomma, in poche parole, ha fatto capire di essere molto contento.

IL PROGETTO C'È GIÀ, il nome pure (betile, in logudorese la pietra che nelle civiltà arcaiche segnalava il passaggio della divinità) ora mancano i mattoni.
I numeri sono noti: inizio lavori nel 2008, 42 milioni di investimento, 33 milioni per il primo lotto. Prima, però, potrebbe (in teoria sì, ma in pratica no perché il progetto è della Regione) esserci qualche problema.
Perché bisogna vedere se il piano urbanistico comunale va d'accordo con il piano paesistico regionale.


http://img415.imageshack.us/img415/9428/2er8.jpg (http://imageshack.us)

gds, 21 ottobre 2006