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Visualizza Versione Completa : No Alla Deportazione Degli Indipendentisti Sardi



sardignaruja
23-10-06, 20:07
Si prega di diffondere il più possibile..

Abbiamo appreso stamattina, in maniera del tutto casuale, che il nostro compagno Salvatore Sechi, in carcere dal 11 luglio nell'ambito dell'operazione "Arcadia" è stato trasferito dal carcere di Buoncammino verso una destinazione che al momento non ci è stata comunicata ufficialmente.

Ai familiari in visita è stato comunicato che Salvatore non si trovava più a Buoncammino ma non è stato comunicato il luogo di destinazione.

Non abbiamo al momento informazioni circa analoghi provvedimenti nei confronti degli altri cinque nostri compagni ingiustamente detenuti a Buonacammino da oltre tre mesi.

PROTESTIAMO CON FORZA contro questo ennesimo provvedimento dal carattere palesemente punitivo e repressivo verso i nostri compagni in carcere senza tuttora aver dato alla difesa e agli indagati la possibilità di verifica degli asseriti indizi (ricordiamo che su questa inchiesta pendono diverse interrogazioni parlamentari in quanto gli avvocati della difesa hanno denunciato il fatto di non avere ancora avuto pieno accesso ai nastri contenenti le intercettazioni perché il P.M., nonostante il Gip ne abbia autorizzato il rilascio, non le ha ancora depositate).

DENUNCIAMO CON FORZA la concreta possibilità che lo stesso provvedimento possa essere preso nei confronti degli altri cinque patrioti attualmente ancora detenuti a Buoncammino.

Seguiranno altri comunicati appena si avranno notizie più dettagliate.

Si richiede cortesemente di divulgare la notizia. Grazie!


Ufficio Stampa a Manca pro s'Indipendentzia -
sede nazionale: via Aurelio Saffi 12 - Nugoro

www.manca-indipendentzia.org
Mail: manca@manca-indipendentzia.org
Mail: mancaindipendentzia@libero.it
Mail: ufficiostampa@manca-indipendentzia.org

sardignaruja
24-10-06, 23:00
La solidarietà attraversa i mari…

No alla deportazione!

A più di tre mesi dagli arresti dei patrioti comunisti sardi di a Manca pro s’Indipendentzia lo stato italiano ha deciso di procedere alla politica della deportazione e della dispersione allontanando i nostri compagni dalla loro terra, dalle loro famiglie, dai loro cari e sottoponendoli a regimi di sicurezza speciale senza che siano finite le indagini e senza che ci sia neppure la prospettiva di un processo. Tutto questo con il solo intento vessatorio di distruggere la loro e la nostra resistenza. L’operazione Arcadia non ha alcuna consistenza perché non viene addotta una sola prova, un solo fatto concreto ed è resa possibile solamente grazie all’uso spregiudicato dei reati associativi e alla forte volontà politica di annientare il movimento anticolonialista sardo.
Ora più che mai è necessario portare l’opposizione a questa vile operazione politica anche fuori dai confini territoriali della Sardegna raggiungendo con la lotta e con la solidarietà i compagni ostaggio dello stato italiano ovunque essi saranno condotti.
Invitiamo tutti i compagni, i comunisti, gli anarchici, i sinceri democratici, le realtà di base, i partiti, i movimenti, tutte le persone sensibili ai diritti civili e politici e naturalmente i sardi emigrati che vivono in Italia a partecipare alle iniziative e ad adoperarsi per organizzarne di nuove contattando gli indirizzi riportati qui sotto.
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutte le realtà che ci stanno sostenendo in questo grave momento di attacco alle libertà civili e politiche di tutti.

Firenze: 28 ottobre presso il CPA-Firenze Sud, via Villamagna
Cena e Concerto a partire dalle 20:30.

Milano: 12 novembre presso Cascina Torchiera, davanti cimitero maggiore, capolinea 14
Dibattito e cena di solidarietà a partire dalle 18:00

Pisa: 16 novembre presso l’aula magna della facoltà di Scienze politiche in via Serafini assemblea-dibattito sul caso “operazione arcadia”, sulla legislazione speciale e sulla costruzione dei teoremi politico-giudiziari. Seguirà cena di solidarietà (per adesione contattare 3382154200). Tutto a partire dalle 16:30

Torino: 2 dicembre – cena di solidarietà al centro sociale Askatasuna, Corso Regina a partire dalle 21:00
13 dicembre – dibattito al Palazzo Nuovo (Università agli studi di Torino) alle 17:30– Via Sant’Ottavio n° 20

In tutte le occasioni interverranno avvocati, esponenti politici, familiari dei patrioti prigionieri e il nostro responsabile per i rapporti internazionali.
Per ulteriori informazioni

(alcune altre iniziative sono in progettazione)

Cristiano Sabino (responsabile dei rapporti internazionali di a Manca pro s’Indipendentzia)
c.sabino@sns.it (c.sabino@sns.it)
3382154200

Su Componidori
26-10-06, 19:40
Il caso. Il sottosegretario Manconi blocca il trasferimento


I detenuti di A Manca restano in Sardegna
Non andranno nel carcere di massima sicurezza.
Soddisfatto Bulgarelli (Verdi-Pdci)

I cinque detenuti di “A Manca pro S'Indipendentzia”, arrestati nel luglio scorso con l'accusa di fare parte dei gruppi eversivi Oir e Npc, non saranno trasferiti in un carcere di massima sicurezza.
La sospensione del provvedimento è stata comunicata ieri dal sottosegretario alla Giustizia Luigi Manconi al presidente della commissione "Diritti Civili" del Consiglio regionale Paolo Pisu.

A MENO di ventiquattro ore dalla visita in consiglio regionale, l’esponente del Governo ha mantenuto gli impegni presi davanti all’organismo consiliare sospendendo i trasferimenti e chiedendo che sia rivista l’intera documentazione sul trasferimento, già avvenuto, di Salvatore Sechi ora nel carcere di Parma.
Soddisfatto per la decisione Mauro Bulgarelli, capogruppo dei Verdi-Pdci in commissione Giustizia del Senato: «Voglio ringraziare il ministro della Giustizia Mastella e il sottosegretario Manconi per la sensibilità dimostrata bloccando il trasferimento degli esponenti di A Manca pro S'Indipendentzia».
«È assurdo - ha aggiunto Paolo Pisu - che ai detenuti sardi non si applichi il principio della territorializzazione della pena sancito, tra l’altro, dal Protocollo d’intesa firmato tra Stato e Regione il 7 febbraio 2006».