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Visualizza Versione Completa : Ritrovamenti archeologici a Roma



Jean Fourier
24-10-06, 10:28
Apro questo thread per ospitare qualunque segnalazione di ritrovamenti o nuove scoperte archeologiche all'interno di Roma o nelle sue immediate adiacenze.

Si potrebbe anche trasformarlo in un veicolo di divulgazione diretta, 'visitando' gli scavi di servizio aperti nei vari quartieri della città -dai quali spesso emergono manufatti imprevisti- e commentando insieme sul forum le immagini riprese con la propria digitale.

Per adesso invio la notizia più recente, che ha suscitato anche l'attenzione della stampa.

http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1055451&Sectionid=8&EditionId=8

La Via Cornelia, una delle più antiche strade che dalla città salivano verso nord-ovest, iniziava subito dopo il ponte di Nerone (pochi metri più a sud dell'odierno ponte Vittorio Emanuele II). Il suo percorso iniziale è riconoscibile nel borgo S.Spirito, poi venne probabilmente modificato con la costruzione del circo di Caligola, che lambiva lungo il lato settentrionale (passando quindi sull'area dell'attuale piazza San Pietro).

er uagh
24-10-06, 20:39
Jean, grazie per aver aperto questa discussione: ora che è attiva sarà molto più ordinato il modo di postare gli interventi sui ritrovamenti archeologici.

Centro-Laico
24-10-06, 22:39
figata

er uagh
24-10-06, 23:04
figata

Benvenuto nel Forum "Roma", Centro-Laico. Se ti interessa Roma in ogni suo aspetto, ti consiglio e ti invito formalmente a partecipare alle discussioni di questo Forum.

Lollo87Lp
24-10-06, 23:07
Posso consigliarvi un sito?

www.archaeogate.org, rivista diretta da un professore della mia Università.

er uagh
24-10-06, 23:37
Posso consigliarvi un sito?

www.archaeogate.org (http://www.archaeogate.org), rivista diretta da un professore della mia Università.

Grazie per la segnalazione, Lollo...

Red River
25-10-06, 00:00
Tu pensa che..... ho raccolto nel mio computer tutti gli articoli in tema di archeologia, pubblicati dalla Cronaca di Roma di Repubblica, nel periodo 27 maggio 2001-26 maggio 2006, tutti in formato elettronico.....

Sotto Rutelli e poi sotto Veltroni abbiamo ritrovato tantissimo materiale archeologico, anche molto importante.....

Lollo87Lp
25-10-06, 11:58
Scusate, ma Carraro è stato posto sotto tutela dalla Sovrintendenza beni archeologici?

pomponio leto
25-10-06, 17:09
Anche nei saggi per gli scavi della linea C in piazza della Chiesa Nuova e piazza S. Andrea della Valle hanno trovato qualcosa...
Voglio vedere se il sindaco riesce a fare il bis con quello che fece RUTELLI per il parcheggio sul Gianicolo.
Osservantemente
Pomponio

pomponio leto
25-10-06, 17:12
Scusate, ma Carraro è stato posto sotto tutela dalla Sovrintendenza beni archeologici?


Certo! Le mummie sono patrimonio dell'Unesco.
Pomponio

Lollo87Lp
30-10-06, 14:27
Certo! Le mummie sono patrimonio dell'Unesco.
Pomponio
:lol :lol

Jean Fourier
29-11-06, 11:42
Una notizia appena letta, di grandissimo interesse per i cultori dell'archeologia romana...


http://www.archeomedia.net/articolo.asp?strart=3132&cat=Mostre

er uagh
01-12-06, 13:58
Una notizia appena letta, di grandissimo interesse per i cultori dell'archeologia romana...


http://www.archeomedia.net/articolo.asp?strart=3132&cat=Mostre

Grazie per la notizia, Jean!

er uagh
01-12-06, 13:59
ROMA. Memorie dal sottosuolo. Ritrovamenti archeologici 1980 / 2006.Articolo inserito il: 27/11/2006
dal 2 dicembre 2006 al 9 aprile 2007
La Soprintendenza Archeologica di Roma organizza una mostra che presenta i ritrovamenti degli scavi degli ultimi venticinque anni e mai esposti prima al pubblico. Un modo per portare a conoscenza le innumerevoli testimonianze dell'antico che l'Urbe, e il suo suburbio, continuano a restituirci. Che si scavi d'urgenza o in via preventiva - e cioè preliminarmente ad opere civili e di manutenzione - o programmaticamente, per fini didattici e scientifici - alla ricerca di vestigia documentate dagli autori del passato - lo stupore resta forte ed autentico. In realtà, tutti gli scavi effettuati giorno dopo giorno confermano che sotto la città è ancora sepolto il più grande museo archeologico del mondo.
È nello spazio delle Olearie che saranno riuniti più di mille reperti. L'originale complesso architettonico rivive con un allestimento che vuole ricordare le collezioni dell'Ottocento, senza un tema definito da illustrare, ma con l'intento di restituire la magia della scoperta, l'accidentalità del ritrovamento e, soprattutto, l'ingente quantità di tesori ancora custoditi dal sottosuolo. Tante saranno le sorprese in mostra. Tra tutte se ne citano alcune a puro titolo d'esempio, a cominciare dai reperti recuperati negli scavi della Meta Sudans - la fontana di forma conica che sorgeva nei pressi del Colosseo a segnare il punto di convergenza di assi stradali e di cinque regioni augustee - cancellata dalle sistemazioni urbanistiche di epoca mussoliniana. Molti reperti arrivano dalle zone del centro città soggette a interventi di trasformazione e dall'area archeologica centrale, in particolare dal Palatino - da cui proviene la tigre in marmo colorato -. Ma è soprattutto la periferia a restituire i materiali più numerosi e significativi e a contribuire alla definizione dell'assetto abitativo dell'antica campagna romana.
È del suburbio di Roma, infatti, il fastoso sarcofago strigilato degli sposi scoperto di recente a Lunghezzina in occasione di lavori per l'edilizia popolare, così come il bracciale d'oro con decorazioni in pasta vitrea trovato scavando l'Air Terminal del quartiere Ostiense, o ancora l'erma arcaicizzante in marmo rosso rinvenuta a Vermicino. Non solo l'età repubblicana e imperiale restituiscono reperti archeologici, primi tra tutti per le dimensioni e la finezza numerosi mosaici pavimentali, ma anche le epoche più lontane. A tale proposito, degno di nota è l'arredo di una casa tardo etrusca scoperta lungo l'Aurelia e, particolarmente ricco e abbondante, il corredo di una tomba localizzata sulla Laurentina, ricomposto in mostra per la prima volta con tutti i suoi pezzi. Disparati, invece, gli oggetti trovati in altri siti, come quelli di un mausoleo sulla Salaria che custodiva una sfinge, una sella curule e il coperchio di un sarcofago. Preziose le gemme incise rinvenute, in maniera del tutto fortuita, in uno scavo effettuato per realizzare il sistema di aerazione della metropolitana nei giardini di Piazza Vittorio Emanuele, portando alla luce una domus imperiale.
Se in questa mostra i visitatori troveranno la prova dell'inesauribile ricchezza archeologica della città eterna, ricercatori e studiosi potranno scoprire meraviglie mai viste prime, appena uscite dai laboratori di restauro e aperte a ipotesi di datazione e interpretazione.
Il catalogo Electa, oltre a recensire gli inediti tesori dell'antica Urbe, riunisce una serie di saggi che costituiscono il supporto scientifico per la conoscenza delle scoperte più recenti.
La mostra, oltre a sottolineare l'enorme importanza, ai fini della tutela, degli scavi preventivi e l'impegno della Soprintendenza Archeologica di Roma nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio archeologico, è stata pensata con un obbiettivo preciso: permettere di conoscere quali e quanti sono ancora i tesori sepolti nel sottosuolo di Roma, in modo che sia chiara la grandissima responsabilità che tutti, non solo gli archeologi, hanno nel tutelarli.

Info:
dal 02/12/2006 al 09/04/2007,
Ingresso: Euro 9,00. Il biglietto consente l’accesso a tutte le sedi del Museo Naz.lee Romano ed è valido 3 g.
Olearie Papali, piazza della Repubblica 12 - Roma
Orario: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.45, Chiuso il lunedì.

Jean Fourier
05-12-06, 14:59
Torvaianica, nuovi ritrovamenti archeologici
Sepolture risalenti al IV secolo dopo Cristo ancora intatte
01/12/2006

http://www.online-news.it/Files/foto/864.jpg (http://www.online-news.it/Files/foto/864.jpg)
Tombe a cappuccina ancora sigillate, che conservano quasi intatti i defunti e il loro corredo funerario. È l’ultima scoperta archeologica portata alla luce a Torvaianica dallo staff del dottor Filippo Avilia, coordinatore degli scavi per conto della Soprintendenza archeologica di Roma. Le sepolture risalgono al IV-V secolo dopo Cristo.
Già nell’ottobre scorso erano state rinvenute 65 tombe databili intorno al III secolo d.C.. Accanto ai corpi, i corredi funerari con piccoli oggetti quali monete e chiodi, che si credeva scacciassero gli spiriti maligni.
Pare che la necropoli in via di emersione appartenesse al villaggio del Pagus, sviluppatosi in epoca tardo-imperiale a ridosso di alcune ville di proprietà di nobili romani.
Gli scavi di via Siviglia sono cominciati in gennaio, quando i lavori di costruzione di una rete fognaria portarono casualmente alla luce l’impianto di una villa romana risalente al I secolo. Secondo gli studiosi la villa, costruita nelle vicinanze dell'antica città di Lavinio, dove la tradizione colloca lo sbarco di Enea, apparteneva ad una ricca famiglia senatoriale della gens Flavia, come dimostrano alcune iscrizioni poste su due fistule plumbee e la ricchezza della pavimentazione, composta da disegni geometrici in marmo colorato, zoccolature marmoree, affreschi e decorazioni.
Il Comune di Pomezia e la Soprintendenza dei beni archeologici della Regione Lazio stanno ipotizzando l’inserimento degli scavi nel più ampio contesto dei beni del territorio, che comprende le aree archeologiche dell'heroon di Enea, delle Tredici Are e del Museo Archeologico Lavinium, presso Pratica di Mare.

di Diana Croci (http://www.online-news.it/default.php?page=show&autore=Diana Croci)

Red River
09-12-06, 03:30
[B]Info:
dal 02/12/2006 al 09/04/2007,
Ingresso: Euro 9,00. Il biglietto consente l’accesso a tutte le sedi del Museo Naz.lee Romano ed è valido 3 g.
Olearie Papali, piazza della Repubblica 12 - Roma
Orario: tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.45, Chiuso il lunedì.


Ma Piazza della Repubblica non è dove sta Palazzo Altemps?

er uagh
09-12-06, 14:47
Ma Piazza della Repubblica non è dove sta Palazzo Altemps?

No, Palazzo Altemps si trova a Piazza Sant'Apollinare...a Piazza della Repubblica si trova però un'altra sede del Museo Nazionale Romano, cioè quella delle Terme di Diocleziano...

Red River
09-12-06, 15:15
No, Palazzo Altemps si trova a Piazza Sant'Apollinare...a Piazza della Repubblica si trova però un'altra sede del Museo Nazionale Romano, cioè quella delle Terme di Diocleziano...

Eh...... potremmo andarla a vedere, questa mostra archeologica.......

Lollo87Lp
09-12-06, 15:48
Tu pensa che..... ho raccolto nel mio computer tutti gli articoli in tema di archeologia, pubblicati dalla Cronaca di Roma di Repubblica, nel periodo 27 maggio 2001-26 maggio 2006, tutti in formato elettronico.....

Sotto Rutelli e poi sotto Veltroni abbiamo ritrovato tantissimo materiale archeologico, anche molto importante.....
:rolleyes:


No, Palazzo Altemps si trova a Piazza Sant'Apollinare...a Piazza della Repubblica si trova però un'altra sede del Museo Nazionale Romano, cioè quella delle Terme di Diocleziano...

Quando sono andato al MNR (2002) mi pare che fosse a palazzo Massimo, vicino alla stazione Termini... ma non possono fare una sede unica scusa? :confused:

Red River
09-12-06, 16:14
:rolleyes:


Qual è il problema?

Lollo87Lp
09-12-06, 16:17
Qual è il problema?
ehm... (schiarimento di voce)

Red River
09-12-06, 16:18
ehm... (schiarimento di voce)

Secondo te non è vero?

Lollo87Lp
09-12-06, 16:23
Secondo te non è vero?
Non è quello il problema.

Red River
09-12-06, 16:29
Non è quello il problema.

E dai..... te la devo tirar fuori con le tenaglie, la voce? :D

Che è successo?

Lollo87Lp
09-12-06, 16:30
E dai..... te la devo tirar fuori con le tenaglie, la voce? :D

Che è successo?
:rolleyes:

Mi sembra una faccina eloquente, più di tante parole.

Jean Fourier
10-12-06, 15:26
:rolleyes:



Quando sono andato al MNR (2002) mi pare che fosse a palazzo Massimo, vicino alla stazione Termini... ma non possono fare una sede unica scusa? :confused:

C'era fino alla metà degli anni ottanta: il Museo Nazionale Romano occupava in pratica tutta l'area delle Terme di Diocleziano non presa dalla basilica di s.maria degli angeli (compreso il convento un tempo annesso a questa, lungo via Cernaia).
Poi, non so per quale motivo, venne chiuso, e rimase visibile solo la parte del Grande Chiostro (che purtroppo conteneva reperti secondari).
Con la sistemazione di palazzo Altemps e palazzo Massimo varie opere sono tornate in esposizione ma, come giustamente hai osservato, sarebbe stato preferibile riavere una sede unica, magari costruita ad hoc.

Lollo87Lp
10-12-06, 19:14
C'era fino alla metà degli anni ottanta: il Museo Nazionale Romano occupava in pratica tutta l'area delle Terme di Diocleziano non presa dalla basilica di s.maria degli angeli (compreso il convento un tempo annesso a questa, lungo via Cernaia).
Poi, non so per quale motivo, venne chiuso, e rimase visibile solo la parte del Grande Chiostro (che purtroppo conteneva reperti secondari).
Con la sistemazione di palazzo Altemps e palazzo Massimo varie opere sono tornate in esposizione ma, come giustamente hai osservato, sarebbe stato preferibile riavere una sede unica, magari costruita ad hoc.
Già; non conosco la situazione delle possibili sedi a Roma, ma sicuramente un palazzo unico per tutte le collezioni del Museo nazionale romano si potrebbe trovare (e sarebbe, oltre che più economico, anche logisticamente più adeguato).

er uagh
26-01-07, 18:23
Dodici tavole di marmo finemente decorate, risalenti al primo secolo a.C., parte di un più ampio mausoleo dedicato ad un importante patrizio dell'epoca: i reperti, di grandissimo valore, sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza nelle campagne vicino a Roma. Erano nascosti insieme ad altri pezzi del monumento funebre sotto terra in un giardino di una casa privata vicino a Fiano Romano, a 40 chilometri dalla capitale. Già da tempo la guardia di Finanza era sulle tracce di un'organizzazione clandestina specializzata nella ricettazione di reperti antichi. Il ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli, nella foto, ha presentato le opere ritrovate ed ha annunciato che il mausoleo sarà restaurato e riaperto al pubblico.

er uagh
26-01-07, 18:25
Sull' Aventino individuato il Tempio della Dea Diana. Le rovine sarebbero sotto il giardino dell' Istituto di Studi Romani.

Jean Fourier
26-01-07, 21:33
Sull' Aventino individuato il Tempio della Dea Diana. Le rovine sarebbero sotto il giardino dell' Istituto di Studi Romani.

Quello voluto in origine da Servio Tullio? E' una scoperta notevole. Puoi postare qualche altro particolare?

er uagh
27-01-07, 17:11
Quello voluto in origine da Servio Tullio? E' una scoperta notevole. Puoi postare qualche altro particolare?

In realtà è solo un'ipotesi dell'archeologo Laura Vendittelli in seguito a numerose ricerche. Gli scavi, comunque pare saranno fatti.
Gli elementi usati dall'archeologo, che è partita dalla Forma Urbis Romae del III Secolo, sono stati i seguenti:
1) Una pianta del 1924 dell' Aventino che dimostra come quell' area, prima degli anni Trenta, fosse pianeggiante e capace di occupare un tempio di dimensioni notevoli.
2) Torsi, statue ed un simulacro di Diana Efesina ritrovati tra XVIII e XIX Secolo proprio nell' area in questione.
3) Una "Passio" del VI-VII Secolo narra che Sant' Eugenia, dopo essersi rifiutata di adorare la Dea Diana al suo tempio sull' Aventino,sia stata gettata dal colle nel Tevere con un peso al collo. Dall' area in questione all' epoca era possibile gettare qualsiasi cosa direttamente nel Tevere.

Insomma, ci sono non pochi elementi a favore dell' archeologa. Speriamo sia la volta buona, sarebbe una scoperta straordinaria.

Lollo87Lp
28-01-07, 01:33
L'elemento più forte mi pare il 2), anche se - premetto: non conosco la situazione specifica - non mi pare possa da solo sostenere l'intero peso di una identificazione così "pesante".

Jean Fourier
13-03-07, 10:26
Nei pressi di Castel di Guido

Roma, torna alla luce la villa imperiale di Antonino Pio


La scoperta in seguito all’indagine della Guardia di Finanza sulle tracce di due tombaroli: della ricca dimora si ipotizzava soltanto l’esistenza

Roma, 12 mar. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Tracce preziose, databili tra il secondo ed il terzo secolo d.C., della villa appartenuta ad Antonino Pio, una villa imperiale della quale si ipotizzava soltanto l’esistenza e che fu, all’epoca, teatro di fasti e scrigno di eccezionali tesori architettonici: la scoperta, che riguarda la zona di Castel Di Guido in provincia di Roma, è stata presentata oggi a Palazzo Massimo e rappresenta la felice conclusione di un’operazione iniziata nell’estate del 2005 dalla Guardia di Finanza. ''Abbiamo denunciato a piede libero due romani trovati in flagranza di reato mentre rastrellavano l’appezzamento di terreno circostante la zona del ritrovamento''.

Lo ha dichiarato all’ADNKRONOS CULTURA il tenente Marco La Malfa del Comando Tenenza della Guardia di Finanza di Fiumicino, tra i responsabili dell’operazione che ha permesso di riportare alla luce l’importante scoperta. ''In seguito a ritrovamenti fortuiti di reperti, nell’ambito di operazioni in zona, ed in seguito alla conferma della Soprintendenza Archeologica di Roma del loro pregevole valore – ha continuato il tenente Marco La Malfa - abbiamo intensificato le operazioni di perlustrazione incappando, nella zona di Castel di Guido, nella fuga di alcuni soggetti sospetti. Effettuando la ricognizione del luogo abbiamo trovato oltre 100 monete di bronzo abbandonante sul terreno. Allargato l’area della ricognizione abbiamo rinvenuto dieci buche sul terreno: all’interno di una di queste era possibile scorgere una fila di mattoncini appartenenti ad un impianto termale di epoca romana''.

Al ritrovamento nell’estate del 2005 e d’intesa con la Soprintendenza, si è attesa l’estate 2006 per dare il via alle operazioni di recupero della zona, un’attività di scavo stabile e di vasta portata che vede la partecipazione di equipe di archeologi e specialisti delle università ‘La Sapienza’ di Roma e di Foggia insieme a quelli della Soprintendenza Archeologica di Roma.

''Nell’ambito di immediate perlustrazioni domiciliari nei confronti dei due soggetti - ha continuato il tenente Marco La Malfa - abbiamo ritrovato una moneta d’argento di epoca repubblicana della Gens Claudia del valore di circa 10.000 euro ed oltre cento reperti archeologici. Non credo che gli individui fossero dei balordi improvvisatisi ‘tombaroli’, come testimonia il fatto che seguissero una metodologia precisa. Sono stati fermati, per nostra fortuna, nella fase iniziale delle loro operazioni nella zona interessata''. Una campagna di scavo di ampio respiro al fine di offrire anche un inquadramento topografico della ''zona che ha un valore ambientale indiscutibile e che era nota dalle fonti perché nell’antichità è stato un insediamento di proprietà della famiglia degli Antonini. Speriamo di poter, se non scavarla completamente, almeno individuare in tempi brevi la villa imperiale di Antonino Pio'', ha sottolineato Angelo Bottini, Soprintendente Archeologico di Roma. Fondamentale il lavoro svolto dalla Guardia di Finanza, che oltre alla persecuzione dei reati commessi, ha permesso di conoscere l’individuazione esatta sul territorio di una villa, della quale solo si ipotizzava l’esistenza, grazie alla tangibile testimonianza offerta dai reperti strappati al mercato, sempre florido, del traffico di beni archeologici e di organizzazioni di tombaroli specializzati.

''Le condizioni generali dei beni rinvenuti - ha proseguito il soprintendente Angelo Bottini - sono di altissimo livello: il mosaico e gli elementi della decorazione, in marmo, in vetro e in pietre dure, appartenevano ai rivestimenti delle parti poste a copertura degli ambienti''. A meno che dai lavori di scavo non emergano eventuali ''manomissioni avvenute in antichità - ha aggiunto il soprintendente Bottini - sarà possibile ritrovarne una parte significativa in loco ed avere dei reperti che ci per mettano di ricostruire, non soltanto la planimetria della villa, ma anche il suo aspetto originario, compresa parte della decorazione''. Ma quale sarà la futura destinazione d’uso di un sino di tale valore economico e paesaggistico? ''Immagino - ha concluso il soprintendente - un futuro da parco archeologico pubblico. Occorre una politica di alleanze fra istituzioni pubbliche perché non potrà essere la sola Soprintendenza a gestire un sito del genere''.

er uagh
13-03-07, 13:18
Ottima notizia quest'ultima.