salerno69
07-02-10, 19:58
Regionali, Idv ago della bilancia | Il blog di Daniele Martinelli (http://www.danielemartinelli.it/2010/02/07/regionali-idv-ago-della-bilancia/)
A bocce ferme vanno fatte alcune considerazioni sull’abbraccio fra Di Pietro e De Luca avvenuto sul palco del congresso Idv di Roma. De Luca non lo ha voluto Di Pietro. E’ stato “votato” da 3.600 delegati dipietristi. Di Pietro ha quindi accettato l’indicazione dei delegati del suo partito con lo slogan “da soli non si fanno figli” diminuendo le possibilità di far vincere il candidato di centrodestra Caldoro, sponsor tramite Cosentino dei casalesi.
Vincenzo De Luca è un sindaco estremamente stimato a Salermo. Si dice sia capace di riprendere un netturbino fannullone se gli capitasse di vederlo poltrire in strada. Ha la nomea di colui che ha cambiato in meglio Salerno. E’ imputato - pare - dopo essersi adoperato per salvare il posto di lavoro a centinaia di lavoratori.
De Luca, insomma, dopo Bassolino, è l’uomo forte del centrosinistra campano dai voti sicuri. Da qui, probabilmente la decisione di Idv di turarsi il naso spostando il baricentro dei principi secondo i quali non si devono candidare e appoggiare inquisiti, col solo intento di vincere in una regione ad altissimo tasso criminale.
Se il proposito varrà la causa bisognerà riconoscere la strategia azzeccata del partito di Di Pietro. Che infatti ha posto come condizione le dimissioni dalla eventuale presidenza di De Luca alla condanna in primo grado. Non a caso, De Luca, ha aperto il suo intervento improvvisato al congresso al grido di “legalità“.
Diverso il discorso in Calabria, dove l’imputato Agazio Loiero correrà col suo Pd senza Idv, che schiera l’imprenditore Callipo. Diverso il discorso anche in Puglia, dove Nichi Vendola ha spodestato i dalemiani vincendo tutto solo. Alle regionali ha infatti il sostegno di Idv.
Gli accordi raggiunti in 9 regioni su 11 e la presenza di Bersani al congresso di Idv dimostrano che il partito di Di Pietro è stato indispensabile a ceare le condizioni per dare stabilità al quadro politico, col solo intento di battere il centrodestra. Al prezzo di annacquare un pochino la purezza dei princìpi. Visto sotto questa chiave, l’appoggio a De Luca da parte di Idv può avere una sua logica. Col prezzo che Idv dovrà spostare il baricentro della sua politica. Condannato no, rinviato a giudizio forse sì. Soltanto il tempo ci dirà se la strategia avrà funzionato.
PS - Sabato sarò a Milano a un convegno sul libero web organizzato da Piero Ricca e Quimilanolibera al teatro Blu di via Cagliero a partire dalle 15.
Non appena ci sarà il comunicato ufficiale lo pubblicherò.
A bocce ferme vanno fatte alcune considerazioni sull’abbraccio fra Di Pietro e De Luca avvenuto sul palco del congresso Idv di Roma. De Luca non lo ha voluto Di Pietro. E’ stato “votato” da 3.600 delegati dipietristi. Di Pietro ha quindi accettato l’indicazione dei delegati del suo partito con lo slogan “da soli non si fanno figli” diminuendo le possibilità di far vincere il candidato di centrodestra Caldoro, sponsor tramite Cosentino dei casalesi.
Vincenzo De Luca è un sindaco estremamente stimato a Salermo. Si dice sia capace di riprendere un netturbino fannullone se gli capitasse di vederlo poltrire in strada. Ha la nomea di colui che ha cambiato in meglio Salerno. E’ imputato - pare - dopo essersi adoperato per salvare il posto di lavoro a centinaia di lavoratori.
De Luca, insomma, dopo Bassolino, è l’uomo forte del centrosinistra campano dai voti sicuri. Da qui, probabilmente la decisione di Idv di turarsi il naso spostando il baricentro dei principi secondo i quali non si devono candidare e appoggiare inquisiti, col solo intento di vincere in una regione ad altissimo tasso criminale.
Se il proposito varrà la causa bisognerà riconoscere la strategia azzeccata del partito di Di Pietro. Che infatti ha posto come condizione le dimissioni dalla eventuale presidenza di De Luca alla condanna in primo grado. Non a caso, De Luca, ha aperto il suo intervento improvvisato al congresso al grido di “legalità“.
Diverso il discorso in Calabria, dove l’imputato Agazio Loiero correrà col suo Pd senza Idv, che schiera l’imprenditore Callipo. Diverso il discorso anche in Puglia, dove Nichi Vendola ha spodestato i dalemiani vincendo tutto solo. Alle regionali ha infatti il sostegno di Idv.
Gli accordi raggiunti in 9 regioni su 11 e la presenza di Bersani al congresso di Idv dimostrano che il partito di Di Pietro è stato indispensabile a ceare le condizioni per dare stabilità al quadro politico, col solo intento di battere il centrodestra. Al prezzo di annacquare un pochino la purezza dei princìpi. Visto sotto questa chiave, l’appoggio a De Luca da parte di Idv può avere una sua logica. Col prezzo che Idv dovrà spostare il baricentro della sua politica. Condannato no, rinviato a giudizio forse sì. Soltanto il tempo ci dirà se la strategia avrà funzionato.
PS - Sabato sarò a Milano a un convegno sul libero web organizzato da Piero Ricca e Quimilanolibera al teatro Blu di via Cagliero a partire dalle 15.
Non appena ci sarà il comunicato ufficiale lo pubblicherò.