carlomartello
01-04-09, 01:19
An sta perdendo la competizione con la Lega
"Rispetto alle elezioni politiche dell'anno scorso il Popolo della Libertà ha perso un punto e mezzo a vantaggio della Lega Nord". E' quanto rivela in esclusiva ad Affaritaliani.it il presidente dell'Swg Roberto Weber. Che aggiunge: "Il Pdl in questo momento oscilla tra il 36 e il 37 per cento, mentre il Carroccio si attesta al 10,5-11 per cento".
Bastano questi numeri per spiegare la 'tirata d'orecchie' del premier ai leghisti sui clandestini e sulle ronde. Il Cavaliere è preoccupato, anche perché per le Europee di giugno ha fissato l'asticella al 40 per cento dei consensi. Ma la concorrenza dei padani è spietata. Tanto che in Veneto il movimento di Umberto Bossi è ormai saldamente il primo partito, così come in tutta la fascia pedemontana della Lombardia.
Silvio Berlusconi, alla vigilia del congresso di Alleanza Nazionale e soprattutto in vista di quello fondativo del Popolo della Libertà, aveva bisogno di dare un segnale a Gianfranco Fini ai colonnelli di Via della Scrofa e a quei parlamentari, anche di Forza Italia, eletti nel Meridione e preoccupati per il federalismo fiscale. Il premier sa perfettamente che in questo momento non ha nulla da temere dal Senatùr, almeno per quanto riguarda la tenuta del governo.
Lo spettro del '94 è lontanissimo e non si ripeterà. Piuttosto il numero uno di Palazzo Chigi deve stare attento agli equilibri interni al Pdl e all'avanzata del Carroccio (al Nord e non solo). In particolare c'è bisogno di rivitalizzare l'elettorato di An, considerando che da Via Bellerio segnalano il passaggio alla Lega di molti elettori di destra delusi da Fini e dalla fusione con Forza Italia. Un problema anche per il Cavaliere, oltre che per il presidente della Camera.
BOSSI A BERLUSCONI: NON VOGLIAMO TUTTO MA TANTO - "Non è vero che noi vogliamo tutto, vogliamo tanto ma c'è gente che tutto quello che fa lo fa per i posti, noi per le cose in cui crediamo". Umberto Bossi risponde al premier sul caso dei medici-spia. Per il leader della Lega la priorità è sempre incassare il via libera definitivo al federalismo atteso in Senato "e non si sa mai". Silvio Berlusconi, assicura il Senatùr, "è sempre un amico, ma in questo momento si deve difendere un po', tutti i segretari di partito hanno dietro una base che spinge e anche Berlusconi".
Il segretario del Carroccio è convinto che riuscirà a rasserenare il suo partito: "Sono uno che ha la fiducia della base. E, quindi, credo che troveremo un punto di equilibrio" e sull'emendamento in questione, "sarà il ministro dell'Interno, Maroni a decidere". Quanto al monito dell'Onu all'Italia sull'immigrazione, Bossi osserva: "I clandestini vanno gettati fuori, senza perdere tempo con i tribunali, la polizia dovrebbe fare come in Israele, cacciarli per via amministrativa".
http://www.affaritaliani.it/politica/an-lega-congresso210309.html
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"Rispetto alle elezioni politiche dell'anno scorso il Popolo della Libertà ha perso un punto e mezzo a vantaggio della Lega Nord". E' quanto rivela in esclusiva ad Affaritaliani.it il presidente dell'Swg Roberto Weber. Che aggiunge: "Il Pdl in questo momento oscilla tra il 36 e il 37 per cento, mentre il Carroccio si attesta al 10,5-11 per cento".
Bastano questi numeri per spiegare la 'tirata d'orecchie' del premier ai leghisti sui clandestini e sulle ronde. Il Cavaliere è preoccupato, anche perché per le Europee di giugno ha fissato l'asticella al 40 per cento dei consensi. Ma la concorrenza dei padani è spietata. Tanto che in Veneto il movimento di Umberto Bossi è ormai saldamente il primo partito, così come in tutta la fascia pedemontana della Lombardia.
Silvio Berlusconi, alla vigilia del congresso di Alleanza Nazionale e soprattutto in vista di quello fondativo del Popolo della Libertà, aveva bisogno di dare un segnale a Gianfranco Fini ai colonnelli di Via della Scrofa e a quei parlamentari, anche di Forza Italia, eletti nel Meridione e preoccupati per il federalismo fiscale. Il premier sa perfettamente che in questo momento non ha nulla da temere dal Senatùr, almeno per quanto riguarda la tenuta del governo.
Lo spettro del '94 è lontanissimo e non si ripeterà. Piuttosto il numero uno di Palazzo Chigi deve stare attento agli equilibri interni al Pdl e all'avanzata del Carroccio (al Nord e non solo). In particolare c'è bisogno di rivitalizzare l'elettorato di An, considerando che da Via Bellerio segnalano il passaggio alla Lega di molti elettori di destra delusi da Fini e dalla fusione con Forza Italia. Un problema anche per il Cavaliere, oltre che per il presidente della Camera.
BOSSI A BERLUSCONI: NON VOGLIAMO TUTTO MA TANTO - "Non è vero che noi vogliamo tutto, vogliamo tanto ma c'è gente che tutto quello che fa lo fa per i posti, noi per le cose in cui crediamo". Umberto Bossi risponde al premier sul caso dei medici-spia. Per il leader della Lega la priorità è sempre incassare il via libera definitivo al federalismo atteso in Senato "e non si sa mai". Silvio Berlusconi, assicura il Senatùr, "è sempre un amico, ma in questo momento si deve difendere un po', tutti i segretari di partito hanno dietro una base che spinge e anche Berlusconi".
Il segretario del Carroccio è convinto che riuscirà a rasserenare il suo partito: "Sono uno che ha la fiducia della base. E, quindi, credo che troveremo un punto di equilibrio" e sull'emendamento in questione, "sarà il ministro dell'Interno, Maroni a decidere". Quanto al monito dell'Onu all'Italia sull'immigrazione, Bossi osserva: "I clandestini vanno gettati fuori, senza perdere tempo con i tribunali, la polizia dovrebbe fare come in Israele, cacciarli per via amministrativa".
http://www.affaritaliani.it/politica/an-lega-congresso210309.html
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