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carlomartello
01-04-09, 02:35
"Ero militante di An, ma alle Europee voterò Lega"
Sabato 28.03.2009 14:00

A rompere il ghiaccio radiofonico è Loredana. Chiama da Genova e "per colpa del Pdl" rischia addirittura di rovinare la quiete familiare: "Ho sempre votato per Alleanza Nazionale, l'anno scorso non ne ero molto convinta ma alla fine l'ho fatto perché sennò mi toccava discutere con mio marito. Quest'anno mi sa che proprio non ce la faccio: Fini mi ha deluso, Berlusconi non mi entusiasma, mi toccherà votare per la Lega. E mio marito si metterà il cuore in pace...". Durante una pausa dei lavori alla Camera (si litiga sulle Quote Latte) ascolto il filo diretto in onda su Radio Padania Libera. Tema il nascente Pdl e dintorni, con la Lega sulla sponda del fiume. Michele fa l'agente di commercio e chiama dal Canavese: "Alleanza Nazionale ha abdicato su tutto, sull'immigrazione e sulle radici cristiane, l'unico che non cambia idea mi pare Bossi e quest'anno per la prima volta proverò a dargli fiducia". Piera ha 38 anni ed ha un negozio a Verona: "Ho votato Forza Italia fin da quando è nata, la Lega mi pareva un po' troppo estremista. Ma di questo Pdl che mescola tutto e non si capisce dove andrà non mi fido, a giugno voto Lega".

I telefoni (per andare in diretta si chiama lo 02/66203529) passano la palla ad Adriana di Torino: "Fini mi parla di società multirazziale e di accoglienza, ma lo sa come siamo messi a Torino? Ho sempre votato Msi prima e An dopo, ma se quello che mi offrono è una "nuova Dc" allora scelgo la Lega". Voti in libera uscita, almeno a giudicare dalle telefonate che arrivano, ce ne sono perfino dal partito di Casini. Guido ha 38 anni, fa l'insegnante e passa il suo tempo fra gli scout e l'oratorio: "Ogni tanto Bossi usa parole un po' forti e la Lega ha dei toni un po' esagerati ma rimanete l'unica scelta, visti i voltafaccia pro-Sud del mio (ex) partito e l'ambiguità dei progetti del Pdl". Giovanni è un bancario e vive a Como: "Avevo qualche dubbio da quando Alleanza Nazionale ha cominciato a parlare di voto agli immigrati e robe simili, figurarsi ora che entrando nel Pdl diventerà una costola di Comunione e Liberazione! Seppure non condivida tutte le sue battaglie, premierò la coerenza di Bossi".

Andrea di Bologna invece non ha ancora deciso cosa fare: "Vengo da una tradizione di destra e sicuramente questo Pdl non avrà il mio voto. Il 7 giugno o mi farò una passeggiata a San Luca o voterò per la prima volta Lega". Francesca ascolta Radio Padania da lontano, da Sassari: "Non capisco tutta questa fretta di cambiare simboli, e anche idee. Ho votato Berlusconi anche alle ultime Regionali, ma il partito che nasce non ho capito dove andrà. A giugno voterò Bossi". Forse queste telefonate, che certo non hanno pretesa di essere un campione scientificamente rilevante, fanno capire perchè i sondaggi pubblicati settimanalmente da Affaritaliani diano il Carroccio (tocchi ferro chi può!) in costante crescita. Gianfranco Resega non ha una storia qualunque. Figlio di uno degli ultimi "federali" milanesi, nel 1946 fondò l'Msi sotto la Madonnina. Oggi a Radio Padania dice che "anche se non sempre condivido i toni della Lega, quello di Bossi è rimasto l'ultimo partito che combatte a fianco della nostra gente e per questo gli darò per la prima volta il mio voto".

Dal federale si passa al figlio di partigiani, il bello della diretta. Pietro ha 62 anni e chiama da Reggio Emilia: "Ho sempre votato a sinistra ma da un po' di tempo mi pare che si siano allontanati dalle piazze e dalle stalle, parlo di stalle perché io ci lavoro. Sto seguendo le proposte della Lega, ad esempio quelle del ministro Zaia in difesa della nostra agricoltura e dei nostri prodotti, se tenete duro vi voto". Ovviamente non saranno queste telefonate a frenare la nascita del poderoso Popolo delle Libertà, ma qualche riflessione sicuramente la stimolano. Andrea ha quasi quarant'anni, fa il giornalista e vive alle porte di Milano: "Ho fatto anche politica attiva, sono stato militante di An e ci ho creduto. Uso il passato perché le capriole da quelle parti sono diventate troppe, qualche dubbio sulla Padania mi rimane ma premierò la coerenza della Lega". Roberto infine ha 59 ed è un medico di famiglia: "Temo che, almeno in Lombardia, il partito unico del Centrodestra diventerà un frullato di ciellini e larussiani, non è più roba per me. Sono liberale da sempre, e anche se certe uscite non mi convincono questa volta darò fiducia alla Lega. Oltretutto il Pdl è convinto di far entrare la Turchia in Europa, ma vi rendete conto?".

Stop alle telefonate, su Radio Padania Libera parte una canzone del laghee Davide Van de Sfroos che venerdì sera festeggerà il suo decennale di attività al Teatro Sociale di Como, non me lo perderò. Intanto mi giro e mi sfiora (che emozione) la Livia Turco con gonna, giacca e scarpe nere, accompagnate dall'immancabile camicetta viola. Vicino a lei un uomo che, sempre scuro in volto fino a qualche settimana fa, da un po' di tempo invece appare sereno, disteso, felice e sorridente, come se si fosse tolto un enorme peso dallo stomaco. E' Walter, Walter Veltroni, che da quando non guida più il Piddì pare tornato un ragazzino felice. E infatti Dario, Dario Franceschini, pare invece consumarsi giorno dopo giorno... Vabbè, mi bevo il mio Danacol (anti-colesterolo, ma servirà davvero?) e rientro in aula alla Camera.

Lavori sospesi, Piddì e Uddiccì (e anche qualcuno del Pdl per onestà) continuano ad ostacolare l'approvazione del decreto che vuole chiudere la partita, aperta da ormai vent'anni, delle Quote Latte. Il ministro trevigiano Zaia è riuscito a portare a casa da Bruxelles 600mila tonnellate di latte in più da produrre per i nostri allevatori. 600mila tonnellate che andranno ad aiutare oltre 17mila allevatori, mica bruscolini: per qualcuno non basta, ma io mi ricordo che la mè nona la me diseva che "piutost che nient l'è mej piutost". Ne sanno qualcosa coloro che sono stati costretti a chiudere oltre 60mila stalle negli ultimi anni... A proposito di cibo, si arricchisce grazie a voi lettori/collaboratori la Guida Enogastronomica degli Amici degli Arancini.

Fra le segnalazioni di questa settimana partiamo dalla Valtellina col Ristorante "La corna" di San Giacomo di Teglio: bresaola, pizzoccheri e buon rosso per neanche 40 euro. In centro a Forlì invece suggeriscono l'Osteria "Don Abbondio" che preparano dei basotti di farro imperdibili. Basotti, sì. Non sai cosa sono, caro arancinista? E' pasta, pasta povera contadina! Da Forlì risaliamo a San Pietro di Feletto, alle spalle di Conegliano (Treviso) per provare il Ristorante "Cà del Poggio", bellissimo ambiente con vista sulla valle e sulle colline, specializzato in pesce e, soprattutto, sulla strada del Prosecco. Dal Veneto al Piemonte per i migliori bolliti della zona, offerti dal Ristorante "La grotta" di corso Torino per un prezzo fra i 30 e i 40 euro a testa, vino (ottimo!) compreso.

Finisco il giro con Milano, permettetemi di passare da casa prima di chiudere il pezzo. Faccio un salto in centro, a pochi metri dal Duomo e per la precisione in via Santa Marta, alla "Trattoria Milanese". E' milanese sul serio, non solo sull'insegna, e lo si capisce subito quando si vede passare fra i tavoli un piatto di riso al salto. Ciliegina sulla torta di un'ottima cena, la banconota con il sorriso di Umberto Bossi che fa bella mostra di sè vicino alla cassa... E' venuto appetito anche a voi? Se volete continuare a darmi una mano (bando alla pigrizia) inoltrate le vostre soffiate eno-gastronomiche a matteo.salvini@libero.it. Non siate egoisti, non tenetevi i vostri segreti tutti per voi, la vita è troppo breve. Me ne ricordo ogni volta che leggo il giornale, ogni volta che mi cade l'occhio su qualche notizia incredibile o su qualche necrologio che commuove.

Mercoledì sulla "Provincia di Como" mi colpiva l'ultimo saluto di Simone per la nonna: "Ciao nonna, mi mancherai, non c'è dubbio. Mi mancheranno i sorrisi che mi facevi quando ti venivo a trovare. Mi mancheranno le nostre lunghe conversazioni e i tuoi saggi consigli. Ora seguirò un tuo consiglio di sempre e pregherò, per te". Su "L'Eco di Bergamo" toccava invece alla piccola Sofia salutare il nonno: "Caro nonno, continua a proteggermi e a guardarmi da lassù come mi hai promesso". Nonni che vanno, nonni che restano, nonni che leggono: voglio salutare un'Amica degli Arancini Padani molto speciale, una giovane di 85 anni, nonna Piera di Brescia, più vispa e tecnologica di tanti ventenni. Un abbraccio a lei e a voi, un abbraccio padano ovviamente.

http://www.affaritaliani.it/rubriche/arancinipadani/lega-Pdl-an-forzaitalia-udc260309.html


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