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Visualizza Versione Completa : Vescovo di Agrigento chiede danni a vittima di prete pedofilo!



ConteMax
16-12-06, 09:54
Dal giornale cattolico Korazym


http://www.korazym.org/news1.asp?Id=20528 (http://www.korazym.org/news1.asp?Id=20528)


Pedofilia e Chiesa: uno scandalo anche in tv

di ---/ 16/12/2006

La storia di un ex seminarista vittima a 12 anni di abusi sessuali da parte di un sacerdote: lui denuncia tutto e la Curia gli chiede 200mila euro di danni. Ieri su Raitre, nel giorno del richiamo – in Vaticano – alla lotta contro questi abomini.


LA STORIA DI AGRIGENTO – La giornata iniziata presto con la predica in Vaticano finisce tardi di fronte alla televisione: diretta per “Mi manda Raitre”, la storica trasmissione del terzo canale di stato che racconta da anni di raggiri, truffe, imbrogli e storie di ordinaria follia. Di fronte alle telecamere c’è stavolta un giovane ragazzo siciliano: si chiama Marco Marchese e dodici anni fa è entrato in seminario, ad Agrigento. Trovandoci anni di abusi sessuali ad opera di un diacono poi diventato sacerdote. Racconta come “don Bruno”, un giorno di dicembre del 1994 (Marco aveva dodici anni) lo fece accomodare nella sua stanza, abusando di lui. “La mia prima esperienza sessuale”. “Mi diceva che la nostra era un’amicizia particolare, e di non parlarne con nessuno: credevo fosse qualcosa di divino”. Un rapporto che continua anche a distanza, ancora fino ai sedici anni di Marco: don Bruno è nel frattempo diventato sacerdote e ha lasciato il seminario minore, vedendosi affidata una parrocchia. Finisce davvero tutto quando Marco si confronta con un assistente e scopre la gravità di quanto accaduto: il consiglio che riceve è quello di parlare della cosa al vice-rettore e al rettore. “Lo feci, perché a me non interessava fare del male a quell'uomo, ma fare in modo che nessun altro ragazzo dovesse più soffrire quello che io avevo sofferto”.

Il vice-rettore ascolta il racconto di Marco, promette di parlarne con il rettore per le dovute decisioni, invita il ragazzo a tacere e a tener la cosa per sé. Tempo dopo, anche il rettore ascolta il racconto di Marco, assicura di esserne stato messo al corrente, promette di parlarne con il vescovo per le dovute decisioni e nel frattempo invita il ragazzo a tacere e a tener la cosa per sé. Non accade nulla: don Bruno è ancora là, al suo posto in parrocchia, fra i bambini e i ragazzi. Marco riesce a parlarne direttamente con il vescovo, mons. Carmelo Ferraro. “Gli confidai la mia paura che don Bruno potesse continuare a fare del male ad altri ragazzi; aggiunsi anche che quel sacerdote andava aiutato”. Arrivò la rassicurazione che ci avrebbe pensato lui, e l’invito a stare tranquillo. Ma l’unica cosa che succede è che don Bruno bussa alla porta di Marco: proprio il vescovo ce lo aveva mandato, per chiedere scusa. “Non lo fa, anzi mi rimprovera perché avevo fatto perdere al vescovo la fiducia in lui”. Del racconto della vicenda è reso partecipe anche il parroco di Marco: “Mi disse che quella storia era acqua passata. Ormai sono anni che è successa, tu stai tranquillo, fatti la tua vita, chiudiamola qui”.

Marco esce dal seminario nel 2000: non diventerà sacerdote. Non è la sua strada. Si confida con i genitori riguardo agli abusi del passato, e mentre don Bruno continua tranquillamente a fare il parroco ecco che la vicenda diventa pubblica: stavolta il racconto di Marco è davanti alla magistratura. Si apre un’inchiesta: sono ascoltate tutte le parti in causa ed è accertato che Marco non fu il solo. Altri sei ragazzi subirono violenze. I timori del giovane erano fondati. Non si arriva al processo perché don Bruno patteggia una pena di due anni e sei mesi di reclusione.

Non finisce qui. Marco scrive al vescovo tutta la sua delusione per il modo indifferente con il quale la sua vicenda è stata trattata, per la responsabilità morale della quale il presule si è macchiato nel non prendere adeguati provvedimenti volti ad allontanare don Bruno da bambini e ragazzi in pericolo. E, di fronte agli anni di abusi subiti, chiede in solido all’autore dei crimini, al seminario e alla curia di Agrigento un risarcimento in sede civile di 65mila euro. “Nessuna somma di danaro potrà risarcirmi dei pianti e dei dolori subiti, ma questo tipo di segnale nei confronti di chi ha mostrato solo indifferenza, sapendo e tacendo, andava compiuto”.

La risposta della Curia di Agrigento è sbalorditiva: contro-citazione. La Curia chiede a Marco, ex seminarista vittima di abusi sessuali, 200mila euro per averne leso l’onorabilità, l’immagine, il prestigio. Ai fatti “presuntivamente e asseritamene accaduti nel 1994” la Curia “è totalmente estranea” - dicono i legali - e di fronte a tale affronto non si poteva non rispondere sullo stesso terreno.

Secondo la Curia agrigentina, dunque, Marco Marchese - ex seminarista, per anni vittima di abusi sessuali da parte di un diacono poi divenuto sacerdote - deve sborsare 200mila euro per aver infangato l’onore e la reputazione della diocesi. Deve pagare per non aver taciuto e per aver cercato di evitare che quei crimini si ripetessero. Non c’è davvero limite al peggio.

ConteMax
16-12-06, 23:29
http://img.forumfree.net/index_file/spacer.gif


Il prete pedofilo che ha violentato Marchese, che ha patteggiato una condanna a 2 anni e 6 mesi si chiama don Bruno Puleo, parroco della chiesa di Sant'Anna, frazione del comune di Agrigento

http://www.associazioneprometeo.org/testim...riadiMarco.aspx (http://www.associazioneprometeo.org/testimonianze/lastoriadiMarco.aspx)


http://www.diocesiag.it/enti_persone/enti_persone.htm# (http://www.diocesiag.it/enti_persone/enti_persone.htm#)

PULEO BRUNO

nato in S.Stefano di Quisquina 06-01-1970, ordinato 08-09-1995

via del Campo
18-12-06, 16:55
Ho saputo della vicenda qualche sera fa seguendo un programma di RAI 3.
Sono rimasto schifato e sconcertato.
Non solo le azioni del prete sono ripugnanti ma da schifo è il comportamento della chiesa agrigentina schifosamente rappresentata dal suo avvocato.
via del Campo

ConteMax
21-12-06, 01:22
Finalmente anche la stampa locale comincia ad inrteressarsi del caso del vescovo di Agrigento che protegge il prete pedofilo:

http://www.agrigentonotizie.it/notizie/leggi/3330.html (http://www.agrigentonotizie.it/notizie/leggi/3330.html)

Pedofilia, polemiche tra Assostampa agrigentina e l'Arcivescovo Ferraro
20/12/2006 - Cronaca - Agrigento

"La recente e penosa vicenda di pedofilia consumata all'interno delle mura del seminario, acclarata giudizialmente, e tenuta in sordina per anni ma venuta fuori con grande clamore grazie alla trasmissione 'Mi manda Rai Trè, mi ha lasciato sconcertato, perplesso e amareggiato. Pertanto, sino a quando la Chiesa agrigentina non prenderà una posizione chiara e netta contro la pedofilia e contro gli abusi sui minori da parte di suoi rappresentanti, non mi sento di prendere parte a nessuna delle manifestazioni organizzate dalla Curia".

È quanto ha dichiarato il segretario provinciale dell'Assostampa di Agrigento, Nino Randisi, in vista del ritrovo natalizio organizzato dall'arcivescovo di Agrigento Carmelo Ferraro per il 23 dicembre cui seguirà anche un rinfresco offerto dal capo della Chiesa Agrigentina. La vicenda è quella relativa a Marco Marchese che in tv ha raccontato di essere stato ripetutamente violentato da un sacerdote. Il ragazzo quando sarebbero avvenuti i fatti aveva 12 anni e frequentava il seminario minore. Quel prete è stato condannato con il patteggiamento a due anni e due mesi di reclusione, mentre in sede civile il ragazzo ha chiesto un risarcimento dei danni subiti alla Curia di Agrigento. La Chiesa agrigentina ha invece risposto con una richiesta di danni per decine e decina di migliaia di euro al giovane perchè avrebbe leso l'immagine della Curia agrigentina.

Federico III
25-12-06, 13:10
Conte... Tutti episodi deplorevoli, naturalmente, e non è un male documentarli... ma... scrivere anche qualcos'altro, magari..?