Alessandro.83
23-12-06, 21:47
Oggi si è giocata l'ultima partita del 2006 all'Olimpico, partita che, forse, ha segnato l'addio alla Roma di Vincenzo Montella, giocatore storico della squadra giallorossa che, ricomparso sul campo dopo un pesante infortunio, ha subito le conseguenze sia dell'età avanzata che di un modulo non a lui congeniale. Applausi, gloria ed onore, comunque, ad un grandissimo giocatore che tanto ci ha dato, in passato, e che nessun romanista ringrazierà mai a sufficienza.
La Roma chiude il 2006 al secondo posto, in un campionato assolutamente dominato dall'Inter e rivoluzionato da uno scandalo senza precedenti.
Nessuno credeva a questa ascesa giallorossa, me compreso.
Quando, nell'estate del 2005, arrivò a Roma un certo Luciano Spalletti nessuno credeva che quell'atletico signore con l'accento marcatamente toscano fosse un degno rifondatore di una squadra allo sbando, una squadra minata da una stagione fallimentare in cui sfiorò la retrocessione, minata da seri problemi economici e da uno scarsissimo rendimento della rosa titolare.
Nessuno credeva nelle potenzialità di quell'allenatore che aveva appena portato l'Udinese in Champions. E l'inizio del campionato sembrava dare ragione agli scettici: la Roma navigava in acque alte, torbide, che non lasciavano presagire nulla di buono.
Fino a quel giorno... Il giorno in cui la Roma iniziò una cavalcata trionfale che la portò a battere, proprio in un derby di Roma, il record assoluto di 11 vittorie consecutive. Il tutto con un modulo ad una punta, e con una squadra che, fino al campionato precedente, faceva ridere anche i polli.
Si notò, con grande stupore, il grande exploit di Mexes, di Perrotta, di De Rossi, di Taddei, di Mancini... Tutti giocatori che, fino all'anno precedente, non avevano portato nessun reale vantaggio alla squadra, ad eccezione di Taddei che ancora non indossava la casacca giallorossa.
All'improvviso, il miracolo. Risorgono tutte le incognite della rosa giallorossa, giocano bene, creano, segnano. La Roma diventa la fabbrica del goal, mandando a segno anche giocatori il cui ruolo non prevede la finalizzazione in rete. E, segnando, giocando, stupendo, chiude al quinto posto, ad un passo dalla qualificazione in Champions, contro ogni aspettativa.
La Roma mette in campo un fenomenale gioco di squadra, e tutti guardano ammirati quel signore calvo che, in panchina, si sbraccia, riflette, rimugina, urla... E crea.
Poi, lo scandalo. Intercettazioni telefoniche, sospetti allucinanti sulla classe arbitrale e su dirigenti di squadre blasonate, processi, proposte di retrocessioni...
La Roma rimane immobile a guardare, e rimane anche immobile sul mercato estivo, anch'esso penalizzato dal terremoto in corso.
Il campionato che ricomincerà, poi, a settembre, vede una serie A molto diversa da quella a cui tutti eravamo abituati: Milan, Lazio e Fiorentina pesantemente penalizzate, Juventus in B e, successivamente, anche la Reggina subirà una pesantissima penalizzazione.
Un clima surreale, insomma. Un clima teso, in cui le uniche due squadre che, forse, potrebbero aspirare allo Scudetto sono proprio Inter e Roma.
La Roma inizia il campionato, dunque, portando in campo alcuni nuovi giocatori; tra questi spicca il neoacquisto Pizarro, cileno molto caro a Spalletti, preso dall'Inter in comproprietà.
E comincia il campionato.
La Roma gioca bene, è vivace, spumeggiante, frizzante. Cade davanti all'Inter (0-1), alla Reggina (0-1), pareggia contro Ascoli e Chievo e perde il derby contro la Lazio. Ma, nonostante tutto, dimostra una grande capacità di ripresa, vincendo e giocando, sbagliando poco, e chiudendo il 2006 al secondo posto, con 41 punti.
E chi se lo aspettava?
13 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte.
Numeri spettacolari, visti molto raramente, con capitan Totti capocannoniere con 12 goal.
La Roma che conosco, come canta Conidi. :)
Ripercorriamo insieme il fenomenale campionato disputato sinora:
1. Roma-Livorno, 2-0
2. Siena-Roma, 1-3
3. Roma-Inter, 0-1
4. Parma-Roma, 0-4
5. Roma-Empoli, 1-0
6. Reggina-Roma, 1-0
7. Roma-Chievo, 1-1
8. Roma-Ascoli, 2-2
9. Udinese-Roma, 0-1
10. Roma-Fiorentina, 3-1
11. Milan-Roma, 1-2
12. Roma-Catania, 7-0
13. Sampdoria-Roma, 2-4
14. Roma-Atalanta, 2-1
15. Lazio-Roma, 3-0
16. Roma-Palermo, 4-0
17. Torino-Roma, 1-2
18. Roma-Cagliari, 2-0.
7 goal in una sola partita, San Siro espugnato dopo 20 anni, goal da antologia di Totti ai blucerchiati che, ammirati, si alzano in piedi ad applaudire... 11 punti nel girone eliminatorio di Champions, e raggiungimento degli Ottavi di finale da parte di una squadra che sembrava dovesse uscire alla prima partita europea importante. Nemmeno Capello, con i vari Emerson, Samuel, Cafu, Zago, Batistuta e il miglior Montella era riuscito ad arrivare a tanto...
Insomma, un 2006 chiuso con un forte attivo. :)
Festeggiate, ragazzi, e riposatevi. Ve lo meritate. Pronti all'anno nuovo. :)
Merry Christmas, Roma.
http://www.andromedafree.it/tuttonatale/gifanimatenatalizie/gif/02decorazioninatalizie/02/iii06wreath_lts_med_clr.gif
La Roma chiude il 2006 al secondo posto, in un campionato assolutamente dominato dall'Inter e rivoluzionato da uno scandalo senza precedenti.
Nessuno credeva a questa ascesa giallorossa, me compreso.
Quando, nell'estate del 2005, arrivò a Roma un certo Luciano Spalletti nessuno credeva che quell'atletico signore con l'accento marcatamente toscano fosse un degno rifondatore di una squadra allo sbando, una squadra minata da una stagione fallimentare in cui sfiorò la retrocessione, minata da seri problemi economici e da uno scarsissimo rendimento della rosa titolare.
Nessuno credeva nelle potenzialità di quell'allenatore che aveva appena portato l'Udinese in Champions. E l'inizio del campionato sembrava dare ragione agli scettici: la Roma navigava in acque alte, torbide, che non lasciavano presagire nulla di buono.
Fino a quel giorno... Il giorno in cui la Roma iniziò una cavalcata trionfale che la portò a battere, proprio in un derby di Roma, il record assoluto di 11 vittorie consecutive. Il tutto con un modulo ad una punta, e con una squadra che, fino al campionato precedente, faceva ridere anche i polli.
Si notò, con grande stupore, il grande exploit di Mexes, di Perrotta, di De Rossi, di Taddei, di Mancini... Tutti giocatori che, fino all'anno precedente, non avevano portato nessun reale vantaggio alla squadra, ad eccezione di Taddei che ancora non indossava la casacca giallorossa.
All'improvviso, il miracolo. Risorgono tutte le incognite della rosa giallorossa, giocano bene, creano, segnano. La Roma diventa la fabbrica del goal, mandando a segno anche giocatori il cui ruolo non prevede la finalizzazione in rete. E, segnando, giocando, stupendo, chiude al quinto posto, ad un passo dalla qualificazione in Champions, contro ogni aspettativa.
La Roma mette in campo un fenomenale gioco di squadra, e tutti guardano ammirati quel signore calvo che, in panchina, si sbraccia, riflette, rimugina, urla... E crea.
Poi, lo scandalo. Intercettazioni telefoniche, sospetti allucinanti sulla classe arbitrale e su dirigenti di squadre blasonate, processi, proposte di retrocessioni...
La Roma rimane immobile a guardare, e rimane anche immobile sul mercato estivo, anch'esso penalizzato dal terremoto in corso.
Il campionato che ricomincerà, poi, a settembre, vede una serie A molto diversa da quella a cui tutti eravamo abituati: Milan, Lazio e Fiorentina pesantemente penalizzate, Juventus in B e, successivamente, anche la Reggina subirà una pesantissima penalizzazione.
Un clima surreale, insomma. Un clima teso, in cui le uniche due squadre che, forse, potrebbero aspirare allo Scudetto sono proprio Inter e Roma.
La Roma inizia il campionato, dunque, portando in campo alcuni nuovi giocatori; tra questi spicca il neoacquisto Pizarro, cileno molto caro a Spalletti, preso dall'Inter in comproprietà.
E comincia il campionato.
La Roma gioca bene, è vivace, spumeggiante, frizzante. Cade davanti all'Inter (0-1), alla Reggina (0-1), pareggia contro Ascoli e Chievo e perde il derby contro la Lazio. Ma, nonostante tutto, dimostra una grande capacità di ripresa, vincendo e giocando, sbagliando poco, e chiudendo il 2006 al secondo posto, con 41 punti.
E chi se lo aspettava?
13 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte.
Numeri spettacolari, visti molto raramente, con capitan Totti capocannoniere con 12 goal.
La Roma che conosco, come canta Conidi. :)
Ripercorriamo insieme il fenomenale campionato disputato sinora:
1. Roma-Livorno, 2-0
2. Siena-Roma, 1-3
3. Roma-Inter, 0-1
4. Parma-Roma, 0-4
5. Roma-Empoli, 1-0
6. Reggina-Roma, 1-0
7. Roma-Chievo, 1-1
8. Roma-Ascoli, 2-2
9. Udinese-Roma, 0-1
10. Roma-Fiorentina, 3-1
11. Milan-Roma, 1-2
12. Roma-Catania, 7-0
13. Sampdoria-Roma, 2-4
14. Roma-Atalanta, 2-1
15. Lazio-Roma, 3-0
16. Roma-Palermo, 4-0
17. Torino-Roma, 1-2
18. Roma-Cagliari, 2-0.
7 goal in una sola partita, San Siro espugnato dopo 20 anni, goal da antologia di Totti ai blucerchiati che, ammirati, si alzano in piedi ad applaudire... 11 punti nel girone eliminatorio di Champions, e raggiungimento degli Ottavi di finale da parte di una squadra che sembrava dovesse uscire alla prima partita europea importante. Nemmeno Capello, con i vari Emerson, Samuel, Cafu, Zago, Batistuta e il miglior Montella era riuscito ad arrivare a tanto...
Insomma, un 2006 chiuso con un forte attivo. :)
Festeggiate, ragazzi, e riposatevi. Ve lo meritate. Pronti all'anno nuovo. :)
Merry Christmas, Roma.
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