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Visualizza Versione Completa : Wounded Knee 29/12/1890



ISKANDER
29-12-06, 17:25
Il MASSACRO DI WOUNDED KNEE è il nome con cui è passato alla storia un eccidio di Sioux da parte dell'esercito regolare statunitense commesso il 29 dicembre 1890.
I fatti storici rimossi all'origine del massacro sono un chiaro esempio di operazione occulta. Il governo degli Stati uniti aveva bisogno di insegnare ai nativi resistenti il loro destino manifesto: è l'espressione usata, allora come oggi, da storici e strateghi per le politiche mirate a neutralizzare i popoli indigeni. Quel 29 dicembre i lakota minneconjou stavano obbedendo a comandi militari, spostandosi durante il gelido inverno per cercare rifugio al forte più vicino. Si fermarono per riposare e iniziarono la danza degli spettri: era una cerimonia offerta da un quasi messia (cioè un profeta indiano, le cui cerimonie erano il risultato della contaminazione con le religioni dei bianchi) della tribù Paiute che si chiamava Wovoka. La danza non aveva lo scopo di minacciare ma di riportare indietro i morti. Gli ufficiali, spaventati, decisero di disarmare i guerrieri che ubbidirono. Ma un giovane lakota sordo, disorientato da quanto succedeva, rifiutò di consegnare la sua arma. Un soldato cercò di strappargli il fucile e nella confusione partì un colpo. Questo diede il via al panico generale. Ai soldati fu ordinato di sparare contro persone innocenti e disarmate. Ci furono quasi 300 morti, la maggior parte donne e bambini. I corpi lasciati sul campo congelarono in un grottesco mausoleo del potere. Solo il mattino seguente i corpi furono sepolti in una fossa comune. Alcuni indiani furono portati via il giorno dopo, pietrificati, ed ammassati in una chiesetta ove (per gli addobbi natalizi) si poteva leggere la scritta: PACE AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTA'. Il Congresso conferì 20 medaglie d'onore ai soldati che commisero quel massacro.
Quel che accadde nel 1890 vive nell'oggi. Quel luogo è entrato a far parte della resistenza dei nativi americani contro un destino di etnocidio e genocidio. Impariamo che il sistema coloniale degli Usa non ha cambiato le politiche di neutralizzazione verso le nazioni che non si conformano al concetto jeffersoniano di democrazia. Il dispotico governo statunitense finanzia eserciti, dalla Colombia all'Indonesia, per mettere in pratica metodi da genocidio anche contro pacifiche organizzazioni indigene, come nel luglio scorso hanno denunciato, al palazzo dell'Onu di Ginevra, i rappresentanti indigeni. Infine, occorre riconoscere che la lotta contro la tirannia non è terrorismo ma una resistenza dell'umanità per rimanere umana.

Cosa accade, 83 anni dopo, a Wounded Knee?
Alcuni militanti dell'Aim (American Indian Movement) occupano - per 71giorni - quel luogo per protestare contro la politica del governo verso i nativi. Il quotidiano Washington Post scrive: è l'occasione per «seppellire una parte della vergogna della nazione». Ma le forze federali attaccano: due nativi vengono uccisi. Nel 1975, in quei luoghi un altro scontro armato o più probabilmente una provocazione: due agenti federali muoiono, inizia la persecuzione contro esponenti dell'Aim. Per i nativi non esisteva neanche un luogo dove parlare. Nel `76 alcuni di loro andarono alla sede Onu di Ginevra, c'erano soprattutto mohaws: nessuno volle ascoltarli, anzi non li fecero proprio entrare; ma nel `77 riuscirono a prendere la parola. Poi vennero quelli del Sud America, gli altri sottomessi all'Urss e tanti ancora: resta l'unico spazio internazionale per i nativi. Dal `78 esiste una sessione formale sui popoli indigeni. Credo che in realtà tutto sia cominciato nel `73, tornando a Wounded Knee. Riprendendo il filo della resistenza.

GLI MANDARONO CONTRO PERSINO GLI SCHIAVI NERI.

Veho (o wihio) è il modo nel quale i cheyenne definiscono i bianchi: significa vedova nera oppure nemico mortale. Ma questo significa che non ci sarà nessuna possibilità di convivere? Quando gli schiavi neri vennero mandati loro contro, molti indiani scapparono: nei loro costumi di guerra videro i loro antenati... altri si unirono a loro, alcuni gli fecero guerra: questi ultimi li chiamarono neri-bianchi. Per i neri, l'unica speranza di avere successo è diventare bianchi, oppure aveva ragione Malcom X, cioè devono riallacciarsi alle loro radici? Il simbolo del modo di vivere tradizionale è un cerchio, intersecato con altri (quelli di animali, acqua, piante). I governi Usa hanno sempre cercato di spezzare questi cerchi. Negli anni Trenta misuravano addirittura le percentuali di sangue rosso e i meticci venivano obbligati a scegliere da che parte stare. L'11 settembre è il culmine di qualcosa che è cominciato molto indietro nel tempo e poi si è ingigantito con Nixon e con il Wto. Gli Usa preferiscono stare in guerra con il mondo piuttosto che mettersi in discussione? Io credo che, se continuano così, il loro sistema inevitabilmente crollerà, ma bisogna vedere quanti danni farà prima. Bush e Kerry sono entrambi esponenti (il primo antico, il secondo recente) della «Società del teschio e delle ossa» che serve solo a tutelare gli interessi delle banche e dei più ricchi».
Quattro anni fa, il New York Times scrisse una notiziola poi ripresa dal Lakota Times: per entrare nel giro importante, al giovane Bush venne chiesto di rubare il teschio di Geronimo. Capito che gente è questa?

ISKANDER
29-12-06, 17:28
Che Fine Hanno Fatto Le Ossa Di Geronimo?
Skull and Bones: società segrete a Yale

«The Tumb» (la tomba), è la sede della Skull and Bones Society (Società del teschio e delle ossa), la più esclusiva delle associazioni segrete di Yale. Ogni anno quindici studenti dell'ultimo corso ricevono l'iniziazione per entrare a far parte di questo gruppo, vera e propria rampa di lancio verso il potere fin dalla sua fondazione, avvenuta centosettantadue anni fa. Oggi la Skull and Bones Society conta 800 membri a vita, uniti in una fedeltà a tutta prova anche dalla partecipazione a tutta una serie di riti più o meno tenebrosi. Tra i Bonesman figurano, oltre a George W. Bush e a suo padre, l'ex presidente George H. W. Bush, anche suo zio Jonathan Bush, gli zii paterni John Walzer e George Herbert Walzer III e il nonno, Prescott Bush. Inoltre, l'attuale presidente degli Stati uniti ha chiamato almeno cinque membri dell'associazione ad occupare varie cariche nella sua amministrazione. Se però non fosse stato il candidato repubblicano a vincere le elezioni, al suo posto sarebbe subentrato un altro laureato di Yale e membro della Skull and Bones: John F. Kerry.
Tra le altre cose, quest'associazione funge da cinghia di trasmissione in direzione della Corte Suprema, della Central Intelligence Agency (Cia) e dei più prestigiosi studi di avvocati e consigli d'amministrazione del paese.

RITO DI INIZIAZIONE
Per quel che se ne sa viene fatto un rituale usando delle ossa, che si dice siano del capo indiano Geronimo e che sarebbero in possesso di questo gruppo, conservate in una sala normalmente non accessibile a chiunque, a Yale, dove, appunto, viene celebrato questo rito annuale di iniziazione. E’ un rito, sicuramente, di stampo massonico, come stile, perché l'adepto deve stare in una bara, quindi è un rito di morte e rinascita simbolica. L’iniziando deve anche rivelare cose di cui si vergognerebbe a parlarne normalmente, riguardano il suo modo di vivere la sessualità in primo luogo, è una specie di purificazione, una parodìa della confessione cattolica.

La storia della società segreta Skull and Bones inizia a Yale, la prestigiosa università statunitense. Fu fondata nel 1832, da William Russell e Alphonso Taft, e risulta essere emanazione americana di logge massoniche tedesche, legate al culto degli Illuminati, dei Rosacroce e della tradizione templare. Insieme a tredici non allegrissimi commilitoni, Russell e Taft stabilirono codici e ritualità rispettati fedelmente fino a oggi. Ogni anno, quindici studenti particolarmente meritevoli vengono cooptati nell'associazione dei Teschi, ricevono un'iniziazione in stile massonico (vengono calati in una bara, coperta da un telo nero effigiato con un teschio e due femori incrociati: il noto simbolo dei pirati è mutuato dalla tradizione massonica, di cui la pirateria inglese fu un importante braccio operativo, tanto da avere tra i suoi più significativi condottieri un Gran Maestro massone come Sir Francis Drake). Ecco come viene descritto a Knight e Lomas (i massimi esperti dei Teschi, autori di La chiave di Hiram) un rito iniziatico della Skull and Bones:

RACCONTI DI UN BONESMAN
Avevo gli occhi bendati, indossavo indumenti abbondanti, di colore bianco, e semplici pantofole al piede (l'espressione usata è «a piede scalzato»), ma avevo il ginocchio sinistro nudo e, sullo stesso lato, il lembo sollevato della tunica mi scopriva il torace. A mia insaputa, mi era stato infilato un cappio intorno al collo e la corda pendeva lungo il corpo. Così vestito, e spogliato di qualsiasi oggetto metallico, ero pronto per essere ammesso nel tempio".
All'interno del tempio, l'aspirante Teschio viene calato nella bara ricoperta dalla bandiera piratesca. Dopo di che si dà inizio a un complesso percorso attraverso la loggia:

"Ripresa la cerimonia, la guida mi fece percorrere l'intero perimetro del tempio, arrestandosi tre volte per presentarmi come «umile aspirante immerso nelle tenebre». Benché inaccessibile alla mia vista, il pavimento al centro del tempio aveva un mosaico di piastrelle bianche e nere: sul lato orientato a est era posta la cattedra del maestro venerabile, mentre quelle del primo e del secondo sorvegliante, più basse, si trovavano sui lati orientati rispettivamente a sud e a ovest".

E' l'ultimo atto: scambi rituali di formule accolgono il nuovo adepto. La solenne cerimonia di affiliazione avviene all'interno della Tomba, l'inquietante palazzina che fa da sede alla Skull and Bones, e che è efficacemente riprodotta nel film di Rob Cohen. Conti bancari alle stelle, contatti inimmaginabili ad altissimo livello (politico, finanziario, militare e istituzionale): la Skull and Bones promette (e mantiene) quest'orizzonte di gloria ai suoi adepti. Basta scorrere i cognomi prestigiosi che sono presenti nei segretissimi (ma non poi tanto, evidentemente) albi d'oro dei Teschi: Lord, Whitney, Taft, Jay, Bundy, Harriman, Weyerhaeuser, Pinchot, Rockefeller, Goodyear, Sloane, Stimson, Phelps, Perkins, Pillsbury, Kellogg, Vanderbilt, Bush, Lovett. Per chi non li conosce, basti dire che si tratta della spina dorsale del Potere Americano.

ISKANDER
29-12-06, 17:32
Wounded Knee. Per Non Dimenticare.

ONORE AGLI INDIANI D'AMERICA. IL VERO POPOLO DEL CONTINENTE NORDAMERICANO.
Ogni Stella della bandiera americana è una tribù indiana estinta dal genocidio perpetrato dall'esercito regolare statunitense. E pensare che certi stati portano il nome di tribù indiane. Che ironia.
A differenza del 27 gennaio dove tutti fanno lacrime di cocodrillo per gli ebrei (come se fossero l'unico popolo che ha subito qualche torto), nessuno ricorda (specialmente in TV) questo massacro. A causa di questo genocidio (il più grande Olocausto che la vera storia ricordi) perirono più di 24 milioni di indiani.

Gilbert
15-01-07, 12:38
Onore alle vittime innocenti di un vero genocidio, grazie per aver riaperto un thread dedicato a questo argomento.
Quello che avevo aPERTO IO ERA CONTESTATO CONTINUAMENTE DA CHRISTINE CHE SI CREDEVA VOLESSI offendere gli americani e fu cancellato dalla moderazione.

unknow (POL)
15-01-07, 14:02
Che palle con sta Skull and Bones, una società talmente segreta di cui sappiamo anche quanti peli del naso posseggono :rolleyes:
Tenendo conto che, a sentire i complottisti, pare passino metà del tempo a trombare non mi sembra nemmanco un brutto posto.

Christine
15-01-07, 17:18
Quello che avevo aPERTO IO ERA CONTESTATO CONTINUAMENTE DA CHRISTINE CHE SI CREDEVA VOLESSI offendere gli americani e fu cancellato dalla moderazione.

Gilbert, se hai qualcosa che vuoi dire della moderazione: :-0008ò

*Non ho cancellato nessuno 3d tuo.

Eric Draven
24-01-07, 12:31
Che la questione indiana sia una delle pagine meno nobili della storia americana è vero,ma dipingere la più grande democrazia del mondo come una setta satanica mi pare una belinata cosmica. E poi,mi dite un popolo che non abbia scheletri nell'armadio? so che pare cinico dirlo,ma al tempo considerare i popoli indigeni come delle pustole da curare era tipico,basta guardare cosa facevano francesi e inglesi nelle loro coloni in Asia e Africa...

LupaNera (POL)
06-02-07, 03:43
Wounded Knee. Per Non Dimenticare.

ONORE AGLI INDIANI D'AMERICA. IL VERO POPOLO DEL CONTINENTE NORDAMERICANO.
Ogni Stella della bandiera americana è una tribù indiana estinta dal genocidio perpetrato dall'esercito regolare statunitense. E pensare che certi stati portano il nome di tribù indiane. Che ironia.
A differenza del 27 gennaio dove tutti fanno lacrime di cocodrillo per gli ebrei (come se fossero l'unico popolo che ha subito qualche torto), nessuno ricorda (specialmente in TV) questo massacro. A causa di questo genocidio (il più grande Olocausto che la vera storia ricordi) perirono più di 24 milioni di indiani.

SU!;)

Zapatista
06-02-07, 12:22
Il genocidio continua tutt'ora!

Le tribù vengono spinet dal governo federale ad abbandonare le terre natali ed ad integrarsi nelle città dell'uomo bianco, dopo essere stati privati della terra e della dignità adesso vogliono privare i nativi anche della loro cultura.

In Canada la cosa va meglio ma in Messico molto peggio dove i Maya e le altre etnie non Meticce ma indie pure sono state spinte ai margini della società.

Fortunatamente, da un pò di tempo questa parte, i nativi si stanno organizzando e le nazioni Crow e Navajo sono molto ricche.
Sembra addirittura che il tasso di natalità stia salendo...

Mah staremo a vedere...

Eric Draven
06-02-07, 18:59
Ripeto che nessuno è in grado di fare la morale agli americani in quanto nessun popolo nel suo passato recente o remoto non ha qualche colpa da emendare,anche i tanto decantati maya,aztechi ed incas avevano di che vergognarsi (leggi sacrifici umani).......ciò premesso concordo che la questione indiana meriti più considerazione da parte del governo di washington e che temo che anche nella prossima campagna per le presidenziali l'argomento verrà dimenticato....

unknow (POL)
06-02-07, 21:28
anche i tanto decantati maya,aztechi ed incas avevano di che vergognarsi (leggi sacrifici umani)

stiamo parlando di due casi diversi.
Sarebbe come fare un paragone fra noi e i fenici :rolleyes:

Zapatista
07-02-07, 16:53
stiamo parlando di due casi diversi.
Sarebbe come fare un paragone fra noi e i fenici :rolleyes:

Vero...

Maya, Aztechi ed Incas erano civiltà estremamente evolute(per il posto e l'epoca) e anche se magari gli Aztechi meritavano il trammento loro inflitto non mi pare il caso di generalizzare con tutti gli Amerindi...e poi comunque Washington si è comportato male in ogni caso anche con la scusante del fatto che per loro erano selvaggi visto che non ha mai rispettato un trattato in tutta la sua vita.

PS: non cre Francia, Inghilterra e Germania si siano comportati meglio...per quel che qualifica pure noi abbiamo le nostre colpe coloniali...
solo che nessun popolo eccetto gli Amerindiani sono stati vicini al totale annullamento, non solo culturale ma fisico...

Eric Draven
07-02-07, 16:53
Vorrei sapere dove sta la diversità......

Zapatista
07-02-07, 19:35
Vorrei sapere dove sta la diversità......

Tra cosa?

Eric Draven
08-02-07, 16:27
Che gli statunitensi debbano fare ammenda di come si sono comportanti coi pellerossa è fuor di dubbio,ma che incas e maya e aztechi siano stati degli angioletti mi pare la solita favola terzomondista da 4 soldi......pur non trascurando il livello di progresso tecnico raggiunto,non si deve assolutamente dimenticare che quelle imponenti costruzioni che oggi visitiamo come turisti spesso altro che non erano che mattatoi in cui migliaia di esseri umani venivano scannati come neanche i maiali,quindi mi riepto: in cosa sta la diversità? perchè quando si ricorda che ogni civiltà umana ha avuto le sue pagine tetre salta sempre fuori qualcuno col ditino alzato a dire "no qui è diverso"?

Zapatista
09-02-07, 10:19
Che gli statunitensi debbano fare ammenda di come si sono comportanti coi pellerossa è fuor di dubbio,ma che incas e maya e aztechi siano stati degli angioletti mi pare la solita favola terzomondista da 4 soldi......pur non trascurando il livello di progresso tecnico raggiunto,non si deve assolutamente dimenticare che quelle imponenti costruzioni che oggi visitiamo come turisti spesso altro che non erano che mattatoi in cui migliaia di esseri umani venivano scannati come neanche i maiali,quindi mi riepto: in cosa sta la diversità? perchè quando si ricorda che ogni civiltà umana ha avuto le sue pagine tetre salta sempre fuori qualcuno col ditino alzato a dire "no qui è diverso"?

Ah ho capito...pensavo mettessi sullo stesso piano anche gli indiani nord americani

Dunque, se la mettiamo cosi nessuna nazione è pulita, poi ammetto che, specie gli aztechi erano particolarmanete sanguinari(60.000 prigionieri vennero sacrificati in un giorno per innaugurare la piramide di Huitzilopoctli) ma non è sufficentew giustificazione per...
a) sterminare un intero popolo(il 95% degli Aztechi e circa il 80% dei Maya)
b) per trasformare i loro figli e nipoti in poco più che schiavi.

Anche perchè ad esempio in Messico le due elites quella India e quella Ispanica si sono mischiate tranquille anche se gli Aztechi erano sanguinari...

Eric Draven
09-02-07, 16:20
Bisogna sempre ricordarsi dell'epoca in cui si svolsero i fatti e quali erano le condizioni culturali: i conquistadores in massima parte erano degli integralisti cristiani,abituati a considerare poco più che bestie i popoli di altre fedi: viste le usanze e le cerimonie di maya&co si devono essere convinti che "o noi o loro",quindi la fine di quelle civiltà si deve al gap "tecnologico" tra gli armamenti e alla volontà di spazzare via quello che ai loro occhi deve essere sembrato puro orrore (e tutti i torti non mi sento di darglieli): d'latra parte pare confermato che nella lotta contro aztechi e maya i conquistadores abbiano goduto del supporto di tutte quelle popolazioni che le etnie dominanti trattavano come manzi.......e purtroppo,lo dico da americanista convinto,questo modello è stato preso e applicato anche negli Usa (che giova ricordare essere nati da comunità di integralisti cristiani,sebbene protestanti): l'unica differenza è che gli americani i loro errori solitamente li ammettono,spero che prima o poi si riesca anche a porre un anche parziale rimedio alla condizione dei pellerossa (che però pare sia oggi cmq migliore rispetto al passato)

Zapatista
10-02-07, 12:06
Bisogna sempre ricordarsi dell'epoca in cui si svolsero i fatti e quali erano le condizioni culturali: i conquistadores in massima parte erano degli integralisti cristiani,abituati a considerare poco più che bestie i popoli di altre fedi: viste le usanze e le cerimonie di maya&co si devono essere convinti che "o noi o loro",quindi la fine di quelle civiltà si deve al gap "tecnologico" tra gli armamenti e alla volontà di spazzare via quello che ai loro occhi deve essere sembrato puro orrore (e tutti i torti non mi sento di darglieli): d'latra parte pare confermato che nella lotta contro aztechi e maya i conquistadores abbiano goduto del supporto di tutte quelle popolazioni che le etnie dominanti trattavano come manzi.......e purtroppo,lo dico da americanista convinto,questo modello è stato preso e applicato anche negli Usa (che giova ricordare essere nati da comunità di integralisti cristiani,sebbene protestanti): l'unica differenza è che gli americani i loro errori solitamente li ammettono,spero che prima o poi si riesca anche a porre un anche parziale rimedio alla condizione dei pellerossa (che però pare sia oggi cmq migliore rispetto al passato)

Sugli Aztechi non c'è dubbio che le popolazioni sottomesse si ribellarono, ma scoprirono poi che il nuovo padrone era, se non peggio, almeno uguale a quello che avevano prima.
Per i Maya e gli Incas è un discorso diverso che ci porterebbe molto OT...

Gli Usa si sono comportati molto male con gli Amerindiani, comunque concordo con te nel sostenere che qualcosa si muove anche se per adesso è ancora poco, solo i Crow(che hanno il petrolio sulle loro terre) sono riusciti a ricomprare le terre natali.
La nazione Irochese aspetta da dieci anni(o giù di lì) che, nonostante una sentenza della corte federale, il governo dello stato di New York gli renda le loro terre...

Sai che più di tre quinti dei contratti fatti firmare ai Nativi sarebbero da considerare nulli alla luce della legge Usa?
sai che a Washington se ne sbattono se no dovrebbero rendere mezza america agli Indiani?

Eric Draven
11-02-07, 12:55
Pensare che oggi gli Usa rendano tutte le terre agli indiani mi pare alquanto una belinata; che i contratti di allora o i trattati non reggerebbero con le leggi moderne è certamente possibile,ma se ad ogni cambio di norma si dovesse invalidare tutto il pregresso staremmo freschi. Gli USA sono un paese dove c'è spazio per tutti e sarebbe cosa buona e giusta che i pellerossa che lo volessero potessero avere un territorio per vivere secondo le loro tradizioni,come gli amish o i mormoni e non è detto che in un tempo magari non breve non ci riescano. Come detto,rispetto al passato l'abito mentale verso di loro sta cambiando,l'importante è che loro accettino gli USA come gli USA devono accettare loro...

LupaNera (POL)
23-02-07, 20:45
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