Popolare
14-02-10, 16:09
Tutti noi abbiamo potuto seguire la sconcertante vicenda del caso Boffo, ingiustamente insultato e costretto a dimettersi per un peccato mai commesso, attraverso documenti infondati venduti a Feltri al semplice scopo di fare "notizia" solo perchè il direttore di Avvenire diceva cose scomode contro il potere. Non voglio rimarcare i fatti da settembre a oggi, ma mettere in luce come la questione abbia lacerato i vertici ecclesiastici, tant'è che si parla di un partito di Bertone e un partito di Ruini; il paradosso è che la Chiesa in quanto cattolica, dovrebbe unire e non dividere, dovrebbe pensare ad insegnare alla Comunità i valori della misericordia, della carità, della gratuità sull'esempio di Cristo e non avere lotte di potere intestine per ottenere le simpatie di quella o l'altra lobby. Ebbene questa stessa situazione la troviamo più o meno nelle parrocchie, laddove regolarmente si va a Messa, si fa il catechismo, l'Acr, scuola di comunità, consigli pastorali e via dicendo...Secondo voi è sufficiente questo a fare delle solide comunità? Non ci dovrebbe essere una sorta di confronto culturale tra noi, una più solida discussione della società di oggi, una più chiara riflessione sulla dottrina sociale della Chiesa, che a mio parere viene molto ignorata in seno alle parrocchie? Non dovremmo dare una lettura attenta e condivisa con l'ausilio di un prete all'ultima enciclica del Santo Padre?
Personalmente sento il rischio da parte nostra di rivendicare la nostra cristianità in virtù del partito che votiamo. Se ad esempio la lega rivendica la petizione per il crocifisso, essa dirà che è un partito cristiano in virtù di questo punto. Lo stesso il pdl lo potrebbe dire in quanto "difensore della vita" e lo stesso il pd quando difende lavoratori ed immigrati; il rischio è che la nostra fede sia sottomessa al simbolo partitico e strumentalizzata dagli stessi partiti. Dobbiamo andare contro questo sistema, non tanto ricostruendo la "Dc2010", ma fare dei diversi orientamenti politici una ricchezza, come? Col confronto! Dobbiamo aprire luoghi di discussione, pluralistici per accrescere dentro di noi e reciprocamente un'autentica fede e cultura cristiana. Non possiamo andare nelle nostre parrocchie e dirsi coerentemente cristiani perchè votiamo quello o quel partito, altrimenti rischiamo di distorgere il Vangelo secondo il proprio io, o a seconda della linea di partito. Questa riflessione è scaturita da un incontro sulla Caritas in Veritate, che ho iniziato a leggere con interesse e dovremmo leggerla nei luoghi comunitari, tra i fedeli e in seguito portarla a tutti, anche ai non credenti, in quanto il messaggio di Cristo non impone, ma propone.
Personalmente sento il rischio da parte nostra di rivendicare la nostra cristianità in virtù del partito che votiamo. Se ad esempio la lega rivendica la petizione per il crocifisso, essa dirà che è un partito cristiano in virtù di questo punto. Lo stesso il pdl lo potrebbe dire in quanto "difensore della vita" e lo stesso il pd quando difende lavoratori ed immigrati; il rischio è che la nostra fede sia sottomessa al simbolo partitico e strumentalizzata dagli stessi partiti. Dobbiamo andare contro questo sistema, non tanto ricostruendo la "Dc2010", ma fare dei diversi orientamenti politici una ricchezza, come? Col confronto! Dobbiamo aprire luoghi di discussione, pluralistici per accrescere dentro di noi e reciprocamente un'autentica fede e cultura cristiana. Non possiamo andare nelle nostre parrocchie e dirsi coerentemente cristiani perchè votiamo quello o quel partito, altrimenti rischiamo di distorgere il Vangelo secondo il proprio io, o a seconda della linea di partito. Questa riflessione è scaturita da un incontro sulla Caritas in Veritate, che ho iniziato a leggere con interesse e dovremmo leggerla nei luoghi comunitari, tra i fedeli e in seguito portarla a tutti, anche ai non credenti, in quanto il messaggio di Cristo non impone, ma propone.